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potatura tiglio
+3
luca31
ferrari-tractor
Issels03
7 partecipanti
Pagina 1 di 1
potatura tiglio
ciao a tutti. ho deciso di potare questo tiglio. si tratta di una pianta che ha superato il secolo di età ed ha un diametro di poco più di un metro. la pianta è stata impostata nel passato secondo me bene ed il risultato è un albero con una folta chioma a "palla" che durante l'estate garantisce un ombra impagabile. sono giunto alla conclusione di potarlo perchè inizia ad essere troppo alto ed alcuni rami di un certo diametro sono già stati spezzati dal vento. chiedo un consiglio a voi che sicuramente ne sapete più di me perchè da profano credo che per continuare a mantenere la sua forma negli anni a venire l'ideale sarebbe tagliare tutto ciò che spunta dalle 4 diramazioni principali ma onestamente mi piange il cuore a pensare di ridurlo così e di perdere per anni una componente fondamentale di casa mia. quello che mi interesserebbe sapere è se esiste uno schema che mi potrebbe permettere di alleggerirlo evitando una ulteriore crescita verso l'alto e di mantenere la sua forma attuale.
Issels03- utente registrato
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Re: potatura tiglio
l'albero era potato regolarmente a "testa di salice", e così devi continuare.
Personalmente andrei a rimuovere solo i rami di diametro maggiore lasciando quelli più recenti, così mantieni la forma, e visto che quelli di diametro maggiore sono anche i più verticali e lunghi lo abbassi.
Quando tagli, mantieni sempre equilibrio tra le 4 branche principali
Personalmente andrei a rimuovere solo i rami di diametro maggiore lasciando quelli più recenti, così mantieni la forma, e visto che quelli di diametro maggiore sono anche i più verticali e lunghi lo abbassi.
Quando tagli, mantieni sempre equilibrio tra le 4 branche principali
ferrari-tractor- Moderatori
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Età : 43
Località : Prov. Cuneo
Re: potatura tiglio
dici che i vuoti lasciati dal taglio dei rami di maggior diametro verranno colmati senza difficoltà dalla pianta? avevo pensato anche io ad una soluzione del genere (con in aggiunta l'eliminazione della prima fila di rami più bassi visto che con le foglie sull'albero il passaggio sotto è molto scomodo) ma ancor più dei vuoti momentanei che inevitabilmente si creerebbero mi lascia perplesso il fatto che i nuovi getti dovranno crescere in ombra. che periodo mi suggerisci per il lavoro? meglio aspettare febbraio?
ho anche un caco che è stato cresciuto nello stesso modo. posso optare per lo stesso tipo di potatura secondo te?
ho anche un caco che è stato cresciuto nello stesso modo. posso optare per lo stesso tipo di potatura secondo te?
Issels03- utente registrato
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Re: potatura tiglio
i rami rimanenti ti ricopriranno i "vuoti" il prossimo anno, chiaramente non devi tagliare tutto, diciamo che se tagli con criterio un 30% dei rami complessivi non modifichi in modo sostanziale la forma.
L'importante è togliere con uniformità, prediligendo i rami di diametro maggiore, ma non devi creare dei veri e propri buchi in cui tagli tutto, grosso e piccolo.
E soprattutto farlo con regolarità ogni anno o ogni due anni, adesso dovrai tagliare un po' di più ma a regime vedrai che il lavoro sarà molto minore ed avrai una pianta sempre con rametti giovani e sani.
Chiaramente se i rami bassi ti danno fastidio tagliali tutti, non crei squilibrio se alzi un po' la chioma, ma devi tenere proporzionata ed uniforme anche la parte bassa ovvero non tagli solo da una parte.
vedrai che con la vegetazione si abbasseranno da soli.
Per il periodo puoi farlo adesso prima delle nevicate.
Nota: taglio raso alla testa di salice, senza però rimuovere il colletto (lascia un centimetro), puoi usare la motosega tagliando alto ma poi rifinisci con segaccio a mano
L'importante è togliere con uniformità, prediligendo i rami di diametro maggiore, ma non devi creare dei veri e propri buchi in cui tagli tutto, grosso e piccolo.
E soprattutto farlo con regolarità ogni anno o ogni due anni, adesso dovrai tagliare un po' di più ma a regime vedrai che il lavoro sarà molto minore ed avrai una pianta sempre con rametti giovani e sani.
Chiaramente se i rami bassi ti danno fastidio tagliali tutti, non crei squilibrio se alzi un po' la chioma, ma devi tenere proporzionata ed uniforme anche la parte bassa ovvero non tagli solo da una parte.
vedrai che con la vegetazione si abbasseranno da soli.
Per il periodo puoi farlo adesso prima delle nevicate.
Nota: taglio raso alla testa di salice, senza però rimuovere il colletto (lascia un centimetro), puoi usare la motosega tagliando alto ma poi rifinisci con segaccio a mano
ferrari-tractor- Moderatori
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Data d'iscrizione : 19.04.10
Età : 43
Località : Prov. Cuneo
Re: potatura tiglio
ti ringrazio molto per i consigli. vedrò di organizzarmi a breve. la potatura non la farò personalmente perchè io e l'altezza non andiamo molto d'accordo ma voglio avere le idee ben chiare anche perchè farò fare il lavoro ad una persona che fa principalmente abbattimenti.
Issels03- utente registrato
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Data d'iscrizione : 31.07.15
Re: potatura tiglio
oggi ho deciso che mi meritavo un buon bicchierino di grappa morbida e intanto che me la gustavo riflettevo sulla tuo tiglio.
Così ho spostato in COLTURE DA BOSCO, anche se simili esemplari non li vedremo mai nei boschi veri e propri, ma piuttosto ai bordi dei campi, come segna confine naturale, lungo strade, viali interpoderali, canali o anche vicino alla casa o fattoria di un tempo.
E questo perchè quell'albero, che è sempre stato rispettato ed accudito, svolgeva una funzione importante all'economia agricola di sussistenza.
Dai fiori (e foglie) puoi ricavare decotti e tisane, ma soprattutto potato in agosto se ne possono ricavare frasche per capre e pecore, sia per il consumo "fresco" sia per l'inverno se le si fa essiccare in ombra.
Peraltro la stessa funzione la svolgevano olmi, frassini, aceri camprestri, pioppi, salici, gelsi... con l'aggiunta che alcuni venivano anche usati per ricavare legacci o per intrecciare cesti (salici, olmi), o per farne pertiche, manici (salici, olmi, aceri), piccoli strumenti... o con quello che avanzava farne fascine per accendere il fuoco.
La forma che ne risultava era la testa di salice, che è una forzatura dovuta alle necessità umane, ma veniva fatta (e deve continuare ad esserlo) rispettando le caratteristiche della pianta senza esagerare. I salici li puoi potare completamente ogni anno, i gelsi solo a turni di 5-10 anni (diceva il nonno), ma se ti limiti al 20-30% puoi farlo praticamente ogni anno senza problemi.
Certo che è proprio una bella pianta... In un mondo in cui il concetto di bello si è completamente svincolato dalla realtà, quella pianta ci ricorda che il "bello" era invece soprattutto "utile".
Utilità che oggi è completamente scomparsa, perchè non ci passa il trattore sotto, perchè lungo i campi da fastidio alle lavorazioni, perchè ti fa ombra al campo...
Vabbè, quello che volevo dire è questo: tientela stretta quella pianta, e se troverai un giardiniere/potatore che ti dirà che non andava capitozzata dagli un calcio nel sedere anche da parte mia... gli sarà utile.
Così ho spostato in COLTURE DA BOSCO, anche se simili esemplari non li vedremo mai nei boschi veri e propri, ma piuttosto ai bordi dei campi, come segna confine naturale, lungo strade, viali interpoderali, canali o anche vicino alla casa o fattoria di un tempo.
E questo perchè quell'albero, che è sempre stato rispettato ed accudito, svolgeva una funzione importante all'economia agricola di sussistenza.
Dai fiori (e foglie) puoi ricavare decotti e tisane, ma soprattutto potato in agosto se ne possono ricavare frasche per capre e pecore, sia per il consumo "fresco" sia per l'inverno se le si fa essiccare in ombra.
Peraltro la stessa funzione la svolgevano olmi, frassini, aceri camprestri, pioppi, salici, gelsi... con l'aggiunta che alcuni venivano anche usati per ricavare legacci o per intrecciare cesti (salici, olmi), o per farne pertiche, manici (salici, olmi, aceri), piccoli strumenti... o con quello che avanzava farne fascine per accendere il fuoco.
La forma che ne risultava era la testa di salice, che è una forzatura dovuta alle necessità umane, ma veniva fatta (e deve continuare ad esserlo) rispettando le caratteristiche della pianta senza esagerare. I salici li puoi potare completamente ogni anno, i gelsi solo a turni di 5-10 anni (diceva il nonno), ma se ti limiti al 20-30% puoi farlo praticamente ogni anno senza problemi.
Certo che è proprio una bella pianta... In un mondo in cui il concetto di bello si è completamente svincolato dalla realtà, quella pianta ci ricorda che il "bello" era invece soprattutto "utile".
Utilità che oggi è completamente scomparsa, perchè non ci passa il trattore sotto, perchè lungo i campi da fastidio alle lavorazioni, perchè ti fa ombra al campo...
Vabbè, quello che volevo dire è questo: tientela stretta quella pianta, e se troverai un giardiniere/potatore che ti dirà che non andava capitozzata dagli un calcio nel sedere anche da parte mia... gli sarà utile.
ferrari-tractor- Moderatori
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Età : 43
Località : Prov. Cuneo
Re: potatura tiglio
hai perfettamente colto l'essenza del posto in cui vivo e credo dell'italia rurale che è scomparsa o sta scomparendo. una volta qui c'era poco (da quel che mi racconta il vicino memoria storica ed io non ne dubito) e tutto veniva usato. sono sicuro che il tiglio piantato d'avanti casa (una cascina di mezzadri le cui travi del tetto vengono dai boschi dove ora vado io) come molti altri che sono scomparsi servisse a tutti gli scopi che hai elencato ai quali aggiungo anche la produzione di ottimo miele. il mio vicino ancora oggi pota i salici ogni anno per fare i legacci che usa in vigna e continua a potare ciclicamente un vecchio gelso segna confine cresciuto nella stessa maniera del tiglio.
per evitare di fare errori ho voluto chiedere consiglio proprio perchè anche io che sono cresciuto ed ho vissuto in città fino a qualche anno fa, mi rendo conto che si tratta di alberi un po' più importanti di altri perchè hanno svolto un ruolo, e sono comunque parte del paesaggio da molto tempo.
salute!
per evitare di fare errori ho voluto chiedere consiglio proprio perchè anche io che sono cresciuto ed ho vissuto in città fino a qualche anno fa, mi rendo conto che si tratta di alberi un po' più importanti di altri perchè hanno svolto un ruolo, e sono comunque parte del paesaggio da molto tempo.
salute!
Issels03- utente registrato
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Data d'iscrizione : 31.07.15
Re: potatura tiglio
ecco qui il risultato dopo la potatura. non è stata una cosa proprio semplice levare i rami più grossi dal centro con il cestello. io sono abbastanza soddisfatto nonostante qualche buco da altre prospettive sia venuto fuori. in totale abbiamo levato 5 rami grossi e il giro dei rami bassi. che ne pensate?
Issels03- utente registrato
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Data d'iscrizione : 31.07.15
Re: potatura tiglio
Visto così sembra piuttosto armonico
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"L'uomo non è un vaso da riempire, ma un fuoco da suscitare"
Plutarco
luca31- Moderatori
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Età : 46
Località : parma
Re: potatura tiglio
Mi collego a questo bell'argomento già esistente e dai risvolti poetici, anche se il mio caso è solo parzialmente sovrapponibile. Premetto, inoltre, che ho scarse conoscenze botaniche e quindi vorrete scusare eventuali castronerie teoriche o pratiche.
Di fronte a casa, a confine dell'aia, ho quattro tigli allineati. Ad uno di questi, diversi anni fa un forte vento stroncò un ramo grosso. Raddrizzai la lesione con la motosega senza evidentemente rendermi conto che rimaneva una cavità in cui poteva entrare acqua.
Qualche mese fa, in occasione di un altro temporale con forti raffiche di vento, si stronca una branca principale. Ispezionando la lesione, noto che il legno è in parte marcio, proprio nella zona interessata dalla cavità rimasta aperta anni prima. Con la motosega tolgo il marcio e cerco di eliminare il fondo cieco della cavità conformando uno scivolo verso l'esterno, pensando di lasciare asciugare e sigillare poi con pasta per innesti.
Come si vede, la pianta è ridotta maluccio e ha sviluppato un sacco di polloni radicali.
Le mie perplessità sono le seguenti:
- lasciare i polloni perché possono aiutare nelle funzioni vegetative?
- tagliare i polloni perché sottraggono energia a ciò che rimane dell'albero?
- togliere i polloni e potare anche i rami rimanenti e sperare che la prossima primavera il tiglio mi regali una ripresa?
- la vasta zona lesionata va comunque ricoperta di pasta?
Molte grazie per l'attenzione e per eventuali consigli!
Di fronte a casa, a confine dell'aia, ho quattro tigli allineati. Ad uno di questi, diversi anni fa un forte vento stroncò un ramo grosso. Raddrizzai la lesione con la motosega senza evidentemente rendermi conto che rimaneva una cavità in cui poteva entrare acqua.
Qualche mese fa, in occasione di un altro temporale con forti raffiche di vento, si stronca una branca principale. Ispezionando la lesione, noto che il legno è in parte marcio, proprio nella zona interessata dalla cavità rimasta aperta anni prima. Con la motosega tolgo il marcio e cerco di eliminare il fondo cieco della cavità conformando uno scivolo verso l'esterno, pensando di lasciare asciugare e sigillare poi con pasta per innesti.
Come si vede, la pianta è ridotta maluccio e ha sviluppato un sacco di polloni radicali.
Le mie perplessità sono le seguenti:
- lasciare i polloni perché possono aiutare nelle funzioni vegetative?
- tagliare i polloni perché sottraggono energia a ciò che rimane dell'albero?
- togliere i polloni e potare anche i rami rimanenti e sperare che la prossima primavera il tiglio mi regali una ripresa?
- la vasta zona lesionata va comunque ricoperta di pasta?
Molte grazie per l'attenzione e per eventuali consigli!
Mark Ingegno- utente registrato
- Messaggi : 745
Data d'iscrizione : 12.10.18
Località : Bologna
Re: potatura tiglio
I polloni vanno tolti, a meno che tu non voglia eleggerne uno a sostituzione della pianta base....
Nella lesione, la pasta va messa
Nella lesione, la pasta va messa
Alessio510- Moderatori
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Data d'iscrizione : 03.03.11
Re: potatura tiglio
dato che il tiglio è facilmente soggetto a marciume, e dato anche il danno ingente che non consente di ricostruire una chioma, sarei per tagliare tutto ed allevare 2-3 polloni (i più belli) per poi sceglierne uno tra qualche anno.
se lo lasci così, ammesso che il vecchio tronco non secchi definitivamente, ti si rompono i rami al prossimo temporale
se lo lasci così, ammesso che il vecchio tronco non secchi definitivamente, ti si rompono i rami al prossimo temporale
ferrari-tractor- Moderatori
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Data d'iscrizione : 19.04.10
Età : 43
Località : Prov. Cuneo
Re: potatura tiglio
Vi ringrazio molto per i consigli.
Devo dire che mi piange il cuore a tagliarlo, ma in effetti, anche a giudicare dalle foglie, sembra avere poche speranze e, come evidenziato, anche nella migliore delle ipotesi mi rimarrebbe un albero debole, cagionevole e privo di chioma...
Prima di agire in un senso o nell'altro, mi prenderò un momento di riflessione e mi metto avanti con l'elaborazione del lutto
Buona serata!
Devo dire che mi piange il cuore a tagliarlo, ma in effetti, anche a giudicare dalle foglie, sembra avere poche speranze e, come evidenziato, anche nella migliore delle ipotesi mi rimarrebbe un albero debole, cagionevole e privo di chioma...
Prima di agire in un senso o nell'altro, mi prenderò un momento di riflessione e mi metto avanti con l'elaborazione del lutto
Buona serata!
Mark Ingegno- utente registrato
- Messaggi : 745
Data d'iscrizione : 12.10.18
Località : Bologna
Re: potatura tiglio
Pianta senza chioma e per di piu' sbilanciata. Quando le piante si rendono conto di essere in una situazione critica, spesso usano tutte le loro energie per dar seguito alla vita in tutti i modi (polloni, frutti piu' piccoli, ecc..). Non sono gli unici esseri sulla terra a farlo. Fai buona selezione dei polloni intanto che l'apparato radicale e' ancora buono. Cresceranno vigorosi se ne sceglierai alcuni come ti e' gia' stato suggerito, ed in breve tempo avrai una nuova pianta selezionandoli nuovamente.
Per la pasta ci sono pensieri contrastanti. Alcuni ultimamente propendono per usarla il meno possibile in quanto, spesso, e' lei a generare marcescenze.
A te la scelta, tienici aggiornati.
Il Celtico.
Per la pasta ci sono pensieri contrastanti. Alcuni ultimamente propendono per usarla il meno possibile in quanto, spesso, e' lei a generare marcescenze.
A te la scelta, tienici aggiornati.
Il Celtico.
Il Celtico- Admin
- Messaggi : 1718
Data d'iscrizione : 13.10.09
Località : Ca' mea.
Re: potatura tiglio
Grazie mille per l'interessamento, pur per un fatto di tale piccola rilevanza: siete speciali!
L'ultima parola, però, spetta al proprietario di casa e terreno, cui prospetterò il da farsi.
Senz'altro vi terrò aggiornati.
Grazie ancora.
Ed è una cosa quasi commovente. Ad esempio di frutti piccoli, a fianco casa ho un melo piccolo, brutto, nodoso, storto e rachitico e soverchiato da una quercia, il quale (non tutti gli anni) mi fa due o tre meline piccole piccole... È una pianta che "non ha senso", ma mi ci sono affezionato e la lascio lìIl Celtico ha scritto:Quando le piante si rendono conto di essere in una situazione critica, spesso usano tutte le loro energie per dar seguito alla vita in tutti i modi (polloni, frutti piu' piccoli, ecc..).
Quindi, se intendo bene, meglio eliminare il fusto il prima possibile...Il Celtico ha scritto:Fai buona selezione dei polloni intanto che l'apparato radicale e' ancora buono.
Del resto, se il fusto è da eliminare, si risolve automaticamente il problema pasta.Il Celtico ha scritto:Per la pasta ci sono pensieri contrastanti. Alcuni ultimamente propendono per usarla il meno possibile in quanto, spesso, e' lei a generare marcescenze.
L'ultima parola, però, spetta al proprietario di casa e terreno, cui prospetterò il da farsi.
Senz'altro vi terrò aggiornati.
Grazie ancora.
Mark Ingegno- utente registrato
- Messaggi : 745
Data d'iscrizione : 12.10.18
Località : Bologna
Re: potatura tiglio
E per aggiornamento:
Il tiglio è stato tagliato e ho selezionato qualche pollone:
Forse troppi, magari ne dimezzo il numero.
Volendo rimuovere il ceppo quasi rasoterra, tra il taglio e l'inserzione dei polloni è restato uno scalino, spero non sia un problema.
Come si nota dalla superficie di taglio, ho scoperto che il marciume si estendeva dalla chioma al piede, percorrendo tutto il tronco, intorno a un lume centrale:
Addirittura, nella cavità presente nella ceppaia si riesce a inserire mano e buona parte di avambraccio:
Immagino che questa condizione non sia di ottimo auspicio. C'è magari qualcosa che posso fare? Chiudere la cavità in qualche modo?
Il tiglio è stato tagliato e ho selezionato qualche pollone:
Forse troppi, magari ne dimezzo il numero.
Volendo rimuovere il ceppo quasi rasoterra, tra il taglio e l'inserzione dei polloni è restato uno scalino, spero non sia un problema.
Come si nota dalla superficie di taglio, ho scoperto che il marciume si estendeva dalla chioma al piede, percorrendo tutto il tronco, intorno a un lume centrale:
Addirittura, nella cavità presente nella ceppaia si riesce a inserire mano e buona parte di avambraccio:
Immagino che questa condizione non sia di ottimo auspicio. C'è magari qualcosa che posso fare? Chiudere la cavità in qualche modo?
Mark Ingegno- utente registrato
- Messaggi : 745
Data d'iscrizione : 12.10.18
Località : Bologna
Re: potatura tiglio
ciao mark ingegno , io laserei un solo pollone ,quello piu' esterno, la cavita' puoi lasciarla anche cosi oppure riempirla di semplice terra, probabile che per un po' dovrai controllare la crescita di nuovi polloni tagliandoli appena spuntano ,
zio jimmy- utente registrato
- Messaggi : 315
Data d'iscrizione : 14.01.17
Località : valtellina
Re: potatura tiglio
Ciao Jimmy, grazie del parere.
Sì, immaginavo di dover controllare nuovi polloni.
Il pollone più esterno che terresti intendi quello più sulla destra in foto? Perché è più lontano dal fusto originario?
Sì, immaginavo di dover controllare nuovi polloni.
Il pollone più esterno che terresti intendi quello più sulla destra in foto? Perché è più lontano dal fusto originario?
Mark Ingegno- utente registrato
- Messaggi : 745
Data d'iscrizione : 12.10.18
Località : Bologna
Re: potatura tiglio
esatto mark
zio jimmy- utente registrato
- Messaggi : 315
Data d'iscrizione : 14.01.17
Località : valtellina
Re: potatura tiglio
aggiungo: mettici anche un palo tutore.
per il marcio, il tiglio è così, specie se vecchio.
per il marcio, il tiglio è così, specie se vecchio.
ferrari-tractor- Moderatori
- Messaggi : 13624
Data d'iscrizione : 19.04.10
Età : 43
Località : Prov. Cuneo
Re: potatura tiglio
Provvedo col tutore, ottimo suggerimento!
Grazie!
Grazie!
Mark Ingegno- utente registrato
- Messaggi : 745
Data d'iscrizione : 12.10.18
Località : Bologna
Pagina 1 di 1
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