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Re: ALBICOCCO
Mi ripeto,se ce ne fosse bisogno.......col rame zolfo e calce gli albicocchi,susini e ciliegi nn li salvi,mi dispiace.....non vuoi comprare il merpan o affini?ok a me nn ne viene nulla in tasca...boscocastagno ha scritto:Salve
Credo si debba cambiare il titolo di questo argomento. Non mi sembra si sia parlato fin dal primo post di "albicocco". Mi sembra si sia consigliato trattamenti su diversi tipi di piante con prodotti, ritenuti, da una breve ricerca su internet che possono fare tutti, tossici pericolosi. Ho appena letto la scheda di sicurezza del Merpan 80, che contiene appunto il captano, descrive una lunga lista di pericolosità e precauzioni, e di come soccorrere chi possa intossicarsi utilizzandolo. Sto adesso leggendo una relazione di Legambiente intitolata "Pesticidi nel piatto" e sappiamo tutti degli interessi dietro all'uso di questi prodotti e di chi li spinge.
Ho iniziato a piantare alberi da frutto 25 anni fà e faccio l'orto da 30, e usato solo rame, calce, zolfo. Tanta bella frutta l'ho mangiata, per cui la mia opinione è che NON è affatto indispensabile per uso proprio mettersi sulla pianta e nel terreno molecole chimiche industriali. Certo spesso le mie piante hanno sintomi di malattie ma non per questo devo farmi abbindolare. Diverso è se si tratta di attività per vendere, certo che tutti usano prodotti per avere più guadagno possibile. Per tatino: credo alla frutta bio, che costa il doppio della normale, come a Babbo Natale, così come credo alle "pozioni magiche" già citate come a quella di Asterix, certo che è tutto un sistema di produzione non nelle nostre mani. Per uso famiglia ritengo non si debba usare prodotti come nell'agricoltura industriale, altrimenti ( e questo è il punto che volevo far intendere), altrimenti li compro già belli impacchettati nel tossico cellophan e mi costano molto meno considerando le ore di lavoro che si dedicano. Altro punto è se in questo forum, con la filosofia che ho condiviso da anni, si possa far propaganda a prodotti del genere, che potrebbero fuorviare chi non ha ben presente di cosa si tratta, inducendo a credere che senz'altro si debba usare il suddetto captano e l'altrettanto indispensabile R6. Non voglio informazioni sul patentino, non ho nessuna intenzione di mettermi in un vortice del genere, non comprerò prodotti del genere, piuttosto mi compro la frutta già bella trattata, come faccio spesso d'altronde, ma scegliendo la più brutta di aspetto e quando mi capita ai mercatini un piccolo produttore locale, ne approfitto, almeno può lavorare anche lui. Quello che mi spiace è che lavorare in campagna, che dovrebbe essere l'attività più salutare e bella, sia diventata quella con maggior numero di malattie neoplastiche, come lavorare all'Ilva di Cornigliano o in ambito petrolchimico, come dovrebbe sapere bene chi svolge questa attività di mestiere. Senz'altro abbiamo bisogno di sviluppare sistemi meno tossici, di consigli ben diversi, tutti abbiamo avuto in famiglia o conoscenti ammalati, poi ci chiediamo il perchè, cosa lo ha causato e se si debba continuare a vivere con l'inquinamento.
Saluti



tatino1971- UTENTE BANNATO
- Messaggi : 32
Data d'iscrizione : 06.02.16
Età : 51
Località : Tortona
Re: ALBICOCCO
Bannare? Esagerato ma lo ritengo irriguardoso nei confronti dei Moderatori. Tieni presente che questo Forum ha un bacino di utenti anche stranieri, tra cui anche un Moderatore e queste abbreviazioni rendono incomprensibile il linguaggio. Errare è umano ma perseverare è diabolico.tatino1971 ha scritto:Caro Nonno sprint,mi hanno già ripreso per le abbreviazioni ...ma le usano tutti...un pò di comprensione...è solo un modo per velocizzare....mi bannate?

Nonno_sprint- ex moderatori
- Messaggi : 4171
Data d'iscrizione : 03.01.10
Re: ALBICOCCO
ok ,ma irriguardoso?? però ho visto utenti usare abbreviazioni tipo "OT" che non so cosa significhi e non essere ripresi(vedi olio miscela parte 3)....e se abbiamo utenti stranieri cerchiamo di dare anche una controllatina anche alla grammatica(credo sia più importante,vero?) ,allora.... e LOL così anche gli stranieri capiranno,si spera anche se sui forum stranieri si usano le abbreviazioniNonno_sprint ha scritto:Bannare? Esagerato ma lo ritengo irriguardoso nei confronti dei Moderatori. Tieni presente che questo Forum ha un bacino di utenti anche stranieri, tra cui anche un Moderatore e queste abbreviazioni rendono incomprensibile il linguaggio. Errare è umano ma perseverare è diabolico.tatino1971 ha scritto:Caro Nonno sprint,mi hanno già ripreso per le abbreviazioni ...ma le usano tutti...un pò di comprensione...è solo un modo per velocizzare....mi bannate?


tatino1971- UTENTE BANNATO
- Messaggi : 32
Data d'iscrizione : 06.02.16
Età : 51
Località : Tortona
Re: ALBICOCCO
tatino1971 ha scritto:
ok ,ma irriguardoso?? però ho visto utenti usare abbreviazioni tipo "OT" che non so cosa significhi e non essere ripresi(vedi olio miscela parte 3)....e se abbiamo utenti stranieri cerchiamo di dare anche una controllatina anche alla grammatica(credo sia più importante,vero?) ,allora.... e LOL così anche gli stranieri capiranno,si spera anche se sui forum stranieri si usano le abbreviazioni![]()
a volontà!!!!!
"OT" significa Off Topic = fuori argomento nel linguaggio di usenet (i vecchi e da me amati gruppi) e dei furum, ed è un abbreviazione consona al mezzo di comunicazione che stiamo usando. Le abbreviazioni utilizzate per gli SMS sono consone agli SMS, è giusto utilizzarle solo con quel mezzo di comunicazione.
ciao
PS1 torniamo a discutere dei trattamenti sugli albicocchi, che è meglio

PS2 Io non uso niente altro che zolfo e rame nei trattamenti e se non ho grandi raccolti o se mi muore una pianta non mi metto a piangere, per uso familiare può andare bene così.
Celtico1967- utente registrato
- Messaggi : 126
Data d'iscrizione : 01.08.12
Età : 55
Località : Bra
Re: ALBICOCCO
OT significa Out of Topic, cioè fuori argomento, che è quello che stai facendo tu con questi messaggi.
Dei forum stranieri non ci interessa.
Le abbreviazioni rendono difficile la traduzione automatica in altre lingue.
Della grammatica non ci occupiamo, qualche utente magari non saprà usare i congiuntivi ma è un signor esperto negli argomenti che ci interessano.
Fine OT (appunto). Rientriamo in tema albicocco, qualsiasi intervento non pertinente verrà rimosso.
Dan
Dei forum stranieri non ci interessa.
Le abbreviazioni rendono difficile la traduzione automatica in altre lingue.
Della grammatica non ci occupiamo, qualche utente magari non saprà usare i congiuntivi ma è un signor esperto negli argomenti che ci interessano.
Fine OT (appunto). Rientriamo in tema albicocco, qualsiasi intervento non pertinente verrà rimosso.
Dan
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http://freereader56.blogspot.it
Dan56k- Moderatori
- Messaggi : 2823
Data d'iscrizione : 15.12.11
Località : Perugia
Fitofarmaci: uso e abuso per coltivazione famigliare.
Salve
Chiedo di cambiare titolo di questo argomento.
Fin dall'inizio non si è parlato in questo argomento di albicocco. Delle varietà, della forma di allevamento, della potatura, della concimazione, no: si è iniziato a parlare di trattamenti con prodotti a base captano e R6, è stato detto di trattare alcune piante da frutto e anche il terreno con questi prodotti, si è detto che quando si finiscono i prodotti a base rame è meglio comprare dopo lo R6 che è migliore, (migliore? e per chi e per cosa? da che punto di vista?).
E' stato detto che "questi trattamenti li dovete fare sugli albicocchi,i ciliegi e i susini,ma vanno benissimo anche per tutti gli altri ....".
Ho detto la mia opinione, a questo serve un forum, a dialogare, ho cercato rapidamente su internet informazioni, trovando una vastissima quantità di pagine scritte da esperti, professori di agraria ( come può fare chi interessato in minuti 5) pagine che espongono i noti problemi dell'uso e abuso di fitofarmaci a livello agroindustriale, ho esposto la mia idea che per uso famigliare non ha senso usare questi prodotti, molto più economico comprarli al supermercato, non si può competere con una produzione industriale, se devo lavorare la terra, concimare, comprare prodotti varii e lavorare molte ore, alla fine la mia frutta mi è costata 20 euri al chilo, non 2.
Un utente del forum ha parlato di "pozioni magiche", come se si rivolgesse a un credulone babbalone che segue le mode ecologistiche in maniera fondamentalista, un altro si è spinto a dire che si crede che la frutta cosidetta bio sia senza pesticidi, e ha invitato ripetutamente a fare eseguire analisi nei laboratori.... per vedere i residui delle sostanze usate nei trattamenti; da quando son usciti i prodotti "Bio" o "Green" mai ho comprato nulla, vedendo subito l'inganno, si pagano il doppio e son prodotti industriali come gli altri; è stato detto che è normale trovare controindicazioni e precauzioni da seguire nell'uso dei suddetti prodotti..., ed è stato fatto il paragone coi comuni medicinali per uso umano.
Allora da anni leggo con attenzione il foglietto dei medicinali, (il bugiardino) e lo leggo a chi ne fà uso, perchè da anni ho ridotto drasticamente su di me l'uso di questi prodotti e continuo a leggerlo per gli altri, perchè troppa fiducia è riposta in questi prodotti, e non si considerano gli effetti collaterali e gli effetti combinati tra diversi farmaci. Non sto andato OT (fuori tema) perchè uso come paragone, da anni prendo pochissimi medicinali, intendo 1, 2 volte all'anno, son sempre fuori alla pioggia e freddo da 40 anni, e non prendo raffeddori o influenze,
non servono le quantità di medicinali che siamo "consigliati" di prendere, servono solo a certe categorie di professionisti, tutto questo lo dico per paragone coi fitofarmaci, uso dal 1978 la calce per professione costa meno di 4 euri a sacco 25 kg, cioè circa 16 centesimi al chilo, quindi 100 volte meno che i prodotti consigliati industriali, e quindi si viene a comprendere uno dei motivi. Mi viene detto se ritengo che calce, rame, zolfo, siano naturali senza controindicazioni; certo che sono naturali, esistono in natura come minerali, si d'accordo la calce non la trovo in natura, si deve calcinare in fornace pietre ricche di calcare e poi spengerla in acqua, il rame? non trovo in natura le lamiere di rame che uso sui tetti, si deve fondere un minerale e trattarlo, ma le molecole si, son naturale, non son risultato di combinazioni umani, calcio, rame, zolfo sono elementi primari;uso da quasi 40 anni la calce e so quanto è pericolosa , respirarla e se va negli occhi so come brucia e come cuoce la pelle, dopo ore a intonacare, infatti mi proteggo sempre e sto attento, mi è capitato di riprendere persone che la usavano su piante con le dita senza protezione , dicendogli di stare attenti che non è una crema di bellezza per la pelle. Non tocco ingenuamente lamiere con ossidi di rame e altro,cerco sempre di essere protetto.
Quindi: quindi non accetto sterile sarcasmo da chi crede di essere un maestro, e consiglia prodotti che persone che non sono a conoscenza dei rischi e possono ritenere salutari, e davvero la soluzione per le poche piante ad uso famiglia; quindi non accetto chi mi dice ripetutamente se ho fatto test, non spetta me, non ho le competenze, non devo farmene carico nè della spesa ne di altro, ci sono i preposti uffici per la salute pubblica.
Quindi non accetto chi non sà usare il forum per un dialogo costruttivo, per scambiare punti di vista diversi , che magari son punti di vista diversi per interessi diversi,
quindi non accetto chi sà argomentare se non con battute da adolescente, usando stupide emoticons di applausi,o sfilze di segni di punteggiatura, o fastidiosi allusioni a credenze magiche, sopratutto perchè tutti ad una certa età più o meno matura avremo avuto la conoscenza magari diretta, se non indiretta, di persone ammalattasi di cancro o malattie simili, come dovrebbe ricordarsi bene anche chi segue da tempo questo forum, intendo di chi non c'è più e mi riferisco a pensieri che ho avuto un anno fà relativi al perchè vengano malattie di tumori. Da tempo penso che l'attività in agricoltura, e ancor più quella del boscaiolo, paradossalmente comporta l'esposizione a rischi per le molecole con cui si viene tranquillamente a contatto, sembra un attività salutare all'aria aperta, ma così non è per nostra colpa, si spinge molto all'uso dei DPI per non farsi un taglietto e poi si consiglia tranquillamente di applicare sulla propria frutta prodotti a persone che non hanno una preparazione adeguata (cioè corsi appositi dove si insegna anche la autoprotezione), che paradosso!
Dovremmo aprire una discussione ampia e sincera su questo argomento, altro che parlare di DPI, non è importante questo? Il problema è la accumulo di sostanze, respiriamo nelle città scarichi di motori, sul lavoro siamo a contatto con ogni sorta di materiale, e via discorrendo e ci manca ancora che ci mettiamo con le nostre mani sulla nostra frutta da noi prodotta i ditiocarbammati o il Captano IUCP: N-(trichloromethylthio)cyclohex-4-ene-1,2-dicarboximide.... che astuzia... che abbiamo.
Comunque ripeto e questo era il punto del mio intervento: per mio uso non applico sostanze come fà l'industria, mi compro la frutta e gli ortaggi al supermercato e faccio prima, spendo meno, mangio cosa mi passa il sistema attuale con tutti i residui contenuti, non sono un purista fanatico, mangio di tutto.
Non accetto chi afferma che questi trattamenti sono indispensabili come affermato, in tanti produciamo ,nell'orto e su piante da frutta, qualcosa di positivo, e usiamo solo la bordolese, quindi sappiamo che non è indispensabile cosa ci spingono a comprare e usare,
Quindi mi chiedo come mai nessuno dica la sua opinione, in ispecie i moderatori, se si possa usare così il forum.
Cerco di terminare alleggerendo il mio semplice intervento inserendo alcune immagine di frutta da me prodotta,
anni fà, frutta di una sola pianta da me messa e curata solo esclusivamente con bordolese 2 volte forse 3 nell'inverno, mai dato nulla altro e non accetto nessuna polemica su questo, frutta di una sola pianta che era cosi tanta per il mio uso che ne regalai a vicini, amici.



Mi auguro di leggere molti interventi su questi argomenti, son rimasto stupito che non vi siano stati interventi su qualcosa di basilare per la nostra vita.
Non accetto che siano permessi sarcastici, saccenti, ironici, superficiali, immaturi interventi su un argomento serio.
MI aspetto interventi seri, ragionati, equilibrati, costruttivi, che permettano di migliorare la conoscenza e la salute sopratutto.
Saluti
Chiedo di cambiare titolo di questo argomento.
Fin dall'inizio non si è parlato in questo argomento di albicocco. Delle varietà, della forma di allevamento, della potatura, della concimazione, no: si è iniziato a parlare di trattamenti con prodotti a base captano e R6, è stato detto di trattare alcune piante da frutto e anche il terreno con questi prodotti, si è detto che quando si finiscono i prodotti a base rame è meglio comprare dopo lo R6 che è migliore, (migliore? e per chi e per cosa? da che punto di vista?).
E' stato detto che "questi trattamenti li dovete fare sugli albicocchi,i ciliegi e i susini,ma vanno benissimo anche per tutti gli altri ....".
Ho detto la mia opinione, a questo serve un forum, a dialogare, ho cercato rapidamente su internet informazioni, trovando una vastissima quantità di pagine scritte da esperti, professori di agraria ( come può fare chi interessato in minuti 5) pagine che espongono i noti problemi dell'uso e abuso di fitofarmaci a livello agroindustriale, ho esposto la mia idea che per uso famigliare non ha senso usare questi prodotti, molto più economico comprarli al supermercato, non si può competere con una produzione industriale, se devo lavorare la terra, concimare, comprare prodotti varii e lavorare molte ore, alla fine la mia frutta mi è costata 20 euri al chilo, non 2.
Un utente del forum ha parlato di "pozioni magiche", come se si rivolgesse a un credulone babbalone che segue le mode ecologistiche in maniera fondamentalista, un altro si è spinto a dire che si crede che la frutta cosidetta bio sia senza pesticidi, e ha invitato ripetutamente a fare eseguire analisi nei laboratori.... per vedere i residui delle sostanze usate nei trattamenti; da quando son usciti i prodotti "Bio" o "Green" mai ho comprato nulla, vedendo subito l'inganno, si pagano il doppio e son prodotti industriali come gli altri; è stato detto che è normale trovare controindicazioni e precauzioni da seguire nell'uso dei suddetti prodotti..., ed è stato fatto il paragone coi comuni medicinali per uso umano.
Allora da anni leggo con attenzione il foglietto dei medicinali, (il bugiardino) e lo leggo a chi ne fà uso, perchè da anni ho ridotto drasticamente su di me l'uso di questi prodotti e continuo a leggerlo per gli altri, perchè troppa fiducia è riposta in questi prodotti, e non si considerano gli effetti collaterali e gli effetti combinati tra diversi farmaci. Non sto andato OT (fuori tema) perchè uso come paragone, da anni prendo pochissimi medicinali, intendo 1, 2 volte all'anno, son sempre fuori alla pioggia e freddo da 40 anni, e non prendo raffeddori o influenze,
non servono le quantità di medicinali che siamo "consigliati" di prendere, servono solo a certe categorie di professionisti, tutto questo lo dico per paragone coi fitofarmaci, uso dal 1978 la calce per professione costa meno di 4 euri a sacco 25 kg, cioè circa 16 centesimi al chilo, quindi 100 volte meno che i prodotti consigliati industriali, e quindi si viene a comprendere uno dei motivi. Mi viene detto se ritengo che calce, rame, zolfo, siano naturali senza controindicazioni; certo che sono naturali, esistono in natura come minerali, si d'accordo la calce non la trovo in natura, si deve calcinare in fornace pietre ricche di calcare e poi spengerla in acqua, il rame? non trovo in natura le lamiere di rame che uso sui tetti, si deve fondere un minerale e trattarlo, ma le molecole si, son naturale, non son risultato di combinazioni umani, calcio, rame, zolfo sono elementi primari;uso da quasi 40 anni la calce e so quanto è pericolosa , respirarla e se va negli occhi so come brucia e come cuoce la pelle, dopo ore a intonacare, infatti mi proteggo sempre e sto attento, mi è capitato di riprendere persone che la usavano su piante con le dita senza protezione , dicendogli di stare attenti che non è una crema di bellezza per la pelle. Non tocco ingenuamente lamiere con ossidi di rame e altro,cerco sempre di essere protetto.
Quindi: quindi non accetto sterile sarcasmo da chi crede di essere un maestro, e consiglia prodotti che persone che non sono a conoscenza dei rischi e possono ritenere salutari, e davvero la soluzione per le poche piante ad uso famiglia; quindi non accetto chi mi dice ripetutamente se ho fatto test, non spetta me, non ho le competenze, non devo farmene carico nè della spesa ne di altro, ci sono i preposti uffici per la salute pubblica.
Quindi non accetto chi non sà usare il forum per un dialogo costruttivo, per scambiare punti di vista diversi , che magari son punti di vista diversi per interessi diversi,
quindi non accetto chi sà argomentare se non con battute da adolescente, usando stupide emoticons di applausi,o sfilze di segni di punteggiatura, o fastidiosi allusioni a credenze magiche, sopratutto perchè tutti ad una certa età più o meno matura avremo avuto la conoscenza magari diretta, se non indiretta, di persone ammalattasi di cancro o malattie simili, come dovrebbe ricordarsi bene anche chi segue da tempo questo forum, intendo di chi non c'è più e mi riferisco a pensieri che ho avuto un anno fà relativi al perchè vengano malattie di tumori. Da tempo penso che l'attività in agricoltura, e ancor più quella del boscaiolo, paradossalmente comporta l'esposizione a rischi per le molecole con cui si viene tranquillamente a contatto, sembra un attività salutare all'aria aperta, ma così non è per nostra colpa, si spinge molto all'uso dei DPI per non farsi un taglietto e poi si consiglia tranquillamente di applicare sulla propria frutta prodotti a persone che non hanno una preparazione adeguata (cioè corsi appositi dove si insegna anche la autoprotezione), che paradosso!
Dovremmo aprire una discussione ampia e sincera su questo argomento, altro che parlare di DPI, non è importante questo? Il problema è la accumulo di sostanze, respiriamo nelle città scarichi di motori, sul lavoro siamo a contatto con ogni sorta di materiale, e via discorrendo e ci manca ancora che ci mettiamo con le nostre mani sulla nostra frutta da noi prodotta i ditiocarbammati o il Captano IUCP: N-(trichloromethylthio)cyclohex-4-ene-1,2-dicarboximide.... che astuzia... che abbiamo.
Comunque ripeto e questo era il punto del mio intervento: per mio uso non applico sostanze come fà l'industria, mi compro la frutta e gli ortaggi al supermercato e faccio prima, spendo meno, mangio cosa mi passa il sistema attuale con tutti i residui contenuti, non sono un purista fanatico, mangio di tutto.
Non accetto chi afferma che questi trattamenti sono indispensabili come affermato, in tanti produciamo ,nell'orto e su piante da frutta, qualcosa di positivo, e usiamo solo la bordolese, quindi sappiamo che non è indispensabile cosa ci spingono a comprare e usare,
Quindi mi chiedo come mai nessuno dica la sua opinione, in ispecie i moderatori, se si possa usare così il forum.
Cerco di terminare alleggerendo il mio semplice intervento inserendo alcune immagine di frutta da me prodotta,
anni fà, frutta di una sola pianta da me messa e curata solo esclusivamente con bordolese 2 volte forse 3 nell'inverno, mai dato nulla altro e non accetto nessuna polemica su questo, frutta di una sola pianta che era cosi tanta per il mio uso che ne regalai a vicini, amici.



Mi auguro di leggere molti interventi su questi argomenti, son rimasto stupito che non vi siano stati interventi su qualcosa di basilare per la nostra vita.
Non accetto che siano permessi sarcastici, saccenti, ironici, superficiali, immaturi interventi su un argomento serio.
MI aspetto interventi seri, ragionati, equilibrati, costruttivi, che permettano di migliorare la conoscenza e la salute sopratutto.
Saluti
boscocastagno- utente registrato
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Re: ALBICOCCO
amico, mi permetti di chiamarti così vero? Comprendo il tuo risentimento e le tue preoccupazioni...l'uso di pesticidi sui prodotti che consumiamo e che i nostri famigliari consumano non può lasciarci colpevolmente indifferenti, se veleni non sono perché si indicano esplicitamente i termini da "quarantena" per la consumazione dei prodotti sottoposti a trattamento? Ti ha detto bene Il Celtico lui non usa queste merde sui suoi prodotti...io neppure...e se qualche pera è bacata dagli insetti...io la scavo e mangio il mangiabile...poi c'è l'industria. la produzione, il mercato etc etc , ma questa è un'altra storia. perciò evitiamo di raccogliere le provocazioni gratuite e, senza alterarci, esponiamo serenamente i nostri punti di vista...bon che la notte porti consiglio a tutti!
Mastroturi
Mastroturi
MASTROTURI- Moderatori
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Età : 72
Località : Trinacria ma orig Lumbard (il mio Vecchio)
Re: ALBICOCCO
Dunque, cerchiamo di affrontare il ciclo di trattamenti per l'albicocco in modo un po più approfondito, senza polemica e senza, perdonatemi il termine, ricorrere a frasi fatte per motivare le proprie convinzioni.
Parlo della zona in pianura padana o collina/appennino.
In queste zone è presente negli ultimi anni una forte presenza di corineo o monilliosi che hanno bisogno di differenti interventi in momenti fisiologici diversi.
Cominciamo col corineo...i quali scudetti se in alta concentrazione sui frutti sono dannosi per la salute in quanto contengno fitotossine sviluppate dalla pianta per difendersi dal patogeno.
Per esperienza la cosa più efficace sono trattamenti invernali con bordolese o prodotti a base rame a dosi "invernali", oltre ai trattamenti che faccio per la monilliosi e psille che vado a elencare.
(Specifico che la moniliosi distrugge i frutti necrotizzando i tessuti o addirittura mummificando l'intera drupa, quindi....niente frutto da scavare...)
Faccio un trattamento i apertura gemme (bottoni rosa) con Dodina (prodotto cicotropico che fino all'anno scorso non aveva classe), tebuconazolo (sistemico senza classe) e un insetticida abbattente (deltametrina o piretro) a breve persistenza. (Anche loro erano in libera vendita)
In piena fioritura trattamento solo con tebuconazolo soltanto.
Dopo la fioritura ripeto il trattamento della prefioritua.
Faccio un ultimo trattamento solo con tebuconazolo una quindicina di giorni dopo.
Fine.
Con questo ciclo riesco ad ottenere una buona resa di allegagione e di frutti a fine corso (senza trattare si arriva alla maturazione dei frutti che quasi non si salva più nulla) e bassa pressione di fitofarmaci
In piena sicurezza, rispettando i tempi di carenza senza danneggiare api e via discorrendo.
Per la pericolositá dei prodotti sicuramente non sono esenti da anche seppur minima tossicitá, ma sono accettabili se utilizzati con criterio.
Sorvoliamo sul discorso prodotti naturali o non perchè siamo fuori tema e forse dovrei documentarmi meglio per prendere delle posizioni argomentate (non solo io però).
Parlo della zona in pianura padana o collina/appennino.
In queste zone è presente negli ultimi anni una forte presenza di corineo o monilliosi che hanno bisogno di differenti interventi in momenti fisiologici diversi.
Cominciamo col corineo...i quali scudetti se in alta concentrazione sui frutti sono dannosi per la salute in quanto contengno fitotossine sviluppate dalla pianta per difendersi dal patogeno.
Per esperienza la cosa più efficace sono trattamenti invernali con bordolese o prodotti a base rame a dosi "invernali", oltre ai trattamenti che faccio per la monilliosi e psille che vado a elencare.
(Specifico che la moniliosi distrugge i frutti necrotizzando i tessuti o addirittura mummificando l'intera drupa, quindi....niente frutto da scavare...)
Faccio un trattamento i apertura gemme (bottoni rosa) con Dodina (prodotto cicotropico che fino all'anno scorso non aveva classe), tebuconazolo (sistemico senza classe) e un insetticida abbattente (deltametrina o piretro) a breve persistenza. (Anche loro erano in libera vendita)
In piena fioritura trattamento solo con tebuconazolo soltanto.
Dopo la fioritura ripeto il trattamento della prefioritua.
Faccio un ultimo trattamento solo con tebuconazolo una quindicina di giorni dopo.
Fine.
Con questo ciclo riesco ad ottenere una buona resa di allegagione e di frutti a fine corso (senza trattare si arriva alla maturazione dei frutti che quasi non si salva più nulla) e bassa pressione di fitofarmaci
In piena sicurezza, rispettando i tempi di carenza senza danneggiare api e via discorrendo.
Per la pericolositá dei prodotti sicuramente non sono esenti da anche seppur minima tossicitá, ma sono accettabili se utilizzati con criterio.
Sorvoliamo sul discorso prodotti naturali o non perchè siamo fuori tema e forse dovrei documentarmi meglio per prendere delle posizioni argomentate (non solo io però).
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mesodcaburei- Moderatori
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Re: ALBICOCCO
Fai attenzione con gli IBE: il principio attivo da te citato permette n°2 trattamenti/anno. Leggi le etichette?mesodcaburei ha scritto: Faccio un trattamento i apertura gemme (bottoni rosa) con Dodina (prodotto cicotropico che fino all'anno scorso non aveva classe), tebuconazolo (sistemico senza classe) e un insetticida abbattente (deltametrina o piretro) a breve persistenza. (Anche loro erano in libera vendita)
In piena fioritura trattamento solo con tebuconazolo soltanto.
Dopo la fioritura ripeto il trattamento della prefioritua.
Faccio un ultimo trattamento solo con tebuconazolo una quindicina di giorni dopo.
Fine.
La perdita di un principio attivo in agricoltura causa resistenza del patogeno è un problema che riguarda tutti. Non capisco poi il target dei piretroidi in quella fase fenologica.
Non voglio apparire scortese, ma il mio consiglio è di rivolgerti ad un buon agronomo.
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Re: ALBICOCCO
Si usare un triazolo (principio attivo sintetico) più di due volte l'anno non è giusto, sul falcone a mie mani però... se non ricordo male non c'è questa prescrizione, andrò a verificare per esserne sicuro.
Le etichette non le leggo, faccio le pozioni come Panoramix.
Anche qui l'abuso di penconazolo (spiegami cosa significa la frase "la perdita di un principio attivo in agricoltura causa resistenza"....perchè è incomprensibile forse sarà l'abuso non la perdita) ha causato resistenza ma i trattamenti erano ben di più di 3 (e qui tre potrebbero essere sintetizzati in due soltanto se vuoi fare il precisino, in pre fioritura e piena fioritura...così sei contento)
Visto che sei preparato potresti spiegare a tutti invece di usare sigle, criticare con i soliti discorsi etici e non proporre alternative, sarebbe più costruttivo.
mi rivolgerò ad uno degli agronomi che conosco per chiedere se i consigli che ho ricevuto su come difendere l'albicocco erano sbagliati (cosa sicuramente possibile come in tutti gli aspetti della vita
), non vorrei sembrarti scortese ma visto che critichi se vuoi che io e tutti impariamo qualcosa devi argomentare....le critiche e basta servono a poco.
Saluti.
Ore 14:44:
Sono andato a vedermi qualche bollettino regionale della regione Emilia Romagna (siccome mi suonava strano), sulle prescrizioni per evitare la resistenza dei patogeni a prodotti sistemici e parla di 3 trattamenti anno sull'albicocco con gli IBE (cheper spiegarlo a tutti sono dei sistemici della famiglia dei triazoli tebuconazolo, penconazolo, bitertanolo e altri che ora non ricordo)per altre colture 4 trattamenti, forse hanno ulteriormente ristretto adesso ma puoi aggiornarci per cortesia?
Le etichette non le leggo, faccio le pozioni come Panoramix.

Anche qui l'abuso di penconazolo (spiegami cosa significa la frase "la perdita di un principio attivo in agricoltura causa resistenza"....perchè è incomprensibile forse sarà l'abuso non la perdita) ha causato resistenza ma i trattamenti erano ben di più di 3 (e qui tre potrebbero essere sintetizzati in due soltanto se vuoi fare il precisino, in pre fioritura e piena fioritura...così sei contento)
Visto che sei preparato potresti spiegare a tutti invece di usare sigle, criticare con i soliti discorsi etici e non proporre alternative, sarebbe più costruttivo.
mi rivolgerò ad uno degli agronomi che conosco per chiedere se i consigli che ho ricevuto su come difendere l'albicocco erano sbagliati (cosa sicuramente possibile come in tutti gli aspetti della vita


Saluti.
Ore 14:44:
Sono andato a vedermi qualche bollettino regionale della regione Emilia Romagna (siccome mi suonava strano), sulle prescrizioni per evitare la resistenza dei patogeni a prodotti sistemici e parla di 3 trattamenti anno sull'albicocco con gli IBE (cheper spiegarlo a tutti sono dei sistemici della famiglia dei triazoli tebuconazolo, penconazolo, bitertanolo e altri che ora non ricordo)per altre colture 4 trattamenti, forse hanno ulteriormente ristretto adesso ma puoi aggiornarci per cortesia?
Ultima modifica di Don Camillo il Mar Mar 01, 2016 2:16 pm - modificato 1 volta. (Motivazione : Unito due Post consecutivi)
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mesodcaburei- Moderatori
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Re: ALBICOCCO
guarda che non è una leggerezza quello che hai scrittomesodcaburei ha scritto:Le etichette non le leggo, faccio le pozioni come Panoramix.
Alternativa già proposta: rivolgiti ad un agronomomesodcaburei ha scritto:proporre alternative, sarebbe più costruttivo.
e come evidenziato, sono n°2 i trattamenti ammessi con il principio attivo da te citatomesodcaburei ha scritto:Sono andato a vedermi qualche bollettino regionale della regione Emilia Romagna (siccome mi suonava strano), sulle prescrizioni per evitare la resistenza dei patogeni a prodotti sistemici e parla di 3 trattamenti anno
sono i triazoli che appartengono agli IBEmesodcaburei ha scritto:IBE (cheper spiegarlo a tutti sono dei sistemici della famiglia dei triazoli
Non trovo corretto prescrivere ricette, citando principi attivi usati in agricoltura intensiva, in un forum, dove le persone senza le conoscenze richieste possono far male a loro stessi e agli altri.
Chiudo qui. Il mio consiglio rivolto a tutti, è quello di consultare professionisti del settore. Gli agrofarmaci non sono acqua santa.
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Re: ALBICOCCO
Cerchiamo di mantenere la calma, tutti , e di non far sfociare il topic in polemica. grazie.
Alessio510- Moderatori
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Re: ALBICOCCO
secondo me, O-ring , è bene cercare di usare toni amichevoli e cercare di interagire con gli altri utenti.O-ring ha scritto:
Alternativa già proposta: rivolgiti ad un agronomo
Chiudo qui.
E secondo me invece di chiudere sarebbe bene aprire. Di chiudere siamo capaci tutti.
I toni sono palesemente polemici, come dice Alessio. A me farebbe piacere , da utente affezionato, che possiate chiarirvi anziché scontrarvi.
Non voglio difendere nessuno ma i tuoi interventi non sono molto chiari ( a me ).
Spero vivamente che tu non ti offenda e che non si offenda nessuno perché non è mia intenzione. Se l'ho fatto ti chiedo scusa.
Io leggo questo forum e cerco di dare la mia opinione.
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luca31- Moderatori
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Re: ALBICOCCO
mi trovo con un albicocco tyrinthos piantato circa 10 anni fa che pur essendo stato sempre molto vigoroso sia nel vegetare che nella produzione, quest'anno ha dei problemi che non mi so spiegare:
in pratica dopo essere abbondandemente fiorito ho notato che la vegetazione è si partita, ma che ora sta lentamente diventando "moscia" e mi pare che tutta la pianta stia andando verso un decadimento e temo che possa seccare...cosa puo essere?come agire?
per ora ho zappato per bene la pianta sotto la chioma scoprendo in parte il colletto per scongiurare muffe e altro, non so che fare
in pratica dopo essere abbondandemente fiorito ho notato che la vegetazione è si partita, ma che ora sta lentamente diventando "moscia" e mi pare che tutta la pianta stia andando verso un decadimento e temo che possa seccare...cosa puo essere?come agire?
per ora ho zappato per bene la pianta sotto la chioma scoprendo in parte il colletto per scongiurare muffe e altro, non so che fare
pw31- utente registrato
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Re: ALBICOCCO
se ne hai la possibilità prova ad inserire qualche foto dell'intera pianta e del particolare delle foglie e del colletto
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Re: ALBICOCCO
al momento mi viene difficile fare le foto perchè ho il cell senza fotocamera, però come detto la vegetazione delle gemme si è arrestata (guardando come paragone l'altro albicocco piu tardivo), il colletto l'ho scoperto un po per arieggiare e asciugare, ma non ho notato niente di strano.
ho trovato anche delle fessurazioni del tronco sotto vecchi tagli di potatura vicino le sommità (tagli per abbassare la pianta di qualche anno fa)
ho trovato anche delle fessurazioni del tronco sotto vecchi tagli di potatura vicino le sommità (tagli per abbassare la pianta di qualche anno fa)
pw31- utente registrato
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Re: ALBICOCCO
ok
però come già immagini è difficile valutare e sbilanciarsi al pc con le foto figuriamoci senza!
l'albicocco è una pianta abbastanza delicata anche se sembrerebbe molto rustica
ti consiglio di trovare qualche similitudine al tuo problema in internet
una volta individuata la malattia il discorso trattamenti si fa tra virgolette più semplice e se ne può discutere
però come già immagini è difficile valutare e sbilanciarsi al pc con le foto figuriamoci senza!
l'albicocco è una pianta abbastanza delicata anche se sembrerebbe molto rustica
ti consiglio di trovare qualche similitudine al tuo problema in internet
una volta individuata la malattia il discorso trattamenti si fa tra virgolette più semplice e se ne può discutere
Ceppo77- ex moderatori
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Re: ALBICOCCO
Qualche anno fa' successe anche a me . Il mio albicocco morì perchè poi mi accorsi un verme era riuscito a scavare una galleria nel tronco.
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Re: ALBICOCCO
allora guardando bene e ripensando ai mesi passati avevo notato poca, ma c'era, gomma sui rami,leggendo su consiglio di Ceppo nel web, i sintomi possono essere o gommosi o monilia o peggio tutti e due....considerando che la pianta è sfiorita, anche se ci sono almeno per ora i frutticini, e che le gemme anche se sofferenti hanno le foglie posso dare bordolese? mi pare ho letto sia fitotossica sulle foglie...al limite dandola solo sulle parti legnose potrebbe servire a qualcosa?
pw31- utente registrato
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Re: ALBICOCCO
Forse una risposta anche biologica puoi chiedere aiuto al Garden Doctor
giacomone- utente registrato
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Re: ALBICOCCO
giacomone ha scritto:Il mio albicocco morì perchè poi mi accorsi un verme era riuscito a scavare una galleria nel tronco.
verme=larva di lepidottero
Probabilmente si tratta di 'Cossus cossus', detto anche rodilegno rosso. L'unica difesa è la prevenzione: devi assicurarti di tenere il colletto della pianta pulito.
pw31 ha scritto:hanno le foglie posso dare bordolese?
NO!!! Il rame è fitotossico al verde sulle drupacee.
O-ring- utente registrato
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Re: ALBICOCCO
il rodilegno rosso, a volte si riesce ad ucciderlo infilando nel buco un fil di ferro sottile piegato in punta ad uncino.
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Re: ALBICOCCO
Non me ne sono accorto e ho tolto direttamente la pianta ormai secca.
giacomone- utente registrato
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Re: ALBICOCCO



ho un albicocco messo così . Stava fiorendo alla grande perché qui faceva caldino già ai primi di febbraio, poi ha nevicato e dalla nevicata ha cominciato a sfiorire . Pensavo che si riprendesse , invece ha peggiorato.
E' gommosi ?
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Re: ALBICOCCO
brutta storia la neve con i fiori...
c'è un po' di gommosi, fai una cosa: taglia via le parti con i germogli secchi
c'è un po' di gommosi, fai una cosa: taglia via le parti con i germogli secchi
ferrari-tractor- Moderatori
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