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Re: TECNICHE DI TAGLIO E DI ABBATTIMENTO
se proprio si vuol lavorare sulla base adotterei una tecnica diversa che un paio di volte ho adottato quando non vedevo un esito sicuro.pipporan ha scritto:... sto ragionando di fissare il cavo sul faggio abbastanza in basso e metterlo un po' in tensione lateralmente (verso monte); poi fare una tacca verticale, e nel fare il taglio ..
In primo luogo il tronco va fissato dal lato dove non si lavora in modo che quando cede non possa
arrivare addosso.
Quindi da sotto per circa un terzo del diametro farei un taglio perpendicolare.
Poi passerei ad una bella scure da taglio con cui aprirei a "V" il lato superiore.
Con un diametro di 30 /40 cm è fattibile.
La scelta della scure, ovviamente lunga, è per essere più lontano dal tronco e perché permette
maggiore reattività nel momento del cedimento.
In realtà è probabile che anche quando si arriva a completare il taglio il tronco resti incastrato
ma a quel punto diventa possibile tirarlo col verricello.
NOTA BENE.
resta sempre una procedura rischiosa che sarebbe meglio evitare, la ho esposta solo perché
la ritengo comunque meno pericolosa di lavorare la base con motosega.
wildwildcat- utente registrato
- Messaggi : 170
Data d'iscrizione : 03.02.15
Località : Piacenza
Re: TECNICHE DI TAGLIO E DI ABBATTIMENTO
per precisazione: io mi metterei lato monte, quindi non credo che dovrei temere la ceppaia che mi possa tornare indietro
l'idea 1) provare a tirare col verricello e basta, facendolo venire indietro (verso le radici) purtroppo non credo basterà, perchè l'albero è probabilmente molto più grosso della forza del verricello, e soprattutto perchè io non ho minimamente le competenze e l'esperienza per rendermi conto di fino a quanto posso tirare in sicurezza senza rischiare che si rompa il cavo o altro...ergo è un tentativo che farei, dato che ormai sarei lì col verricello, ma con tutta la "delicatezza" del caso
l'idea 2) stando a monte non dovrei temere la ceppaia, e fissando il cavo grossomodo nella direzione indicata il primo obiettivo sarebbe impedire che l'albero possa fare qualche movimento verso di me mentre sto effettuando i tagli
però mi state fondamentalmente dicendo che il verricello (roba da 80 euro circa, 700kg) potrebbe NON TENERE lo schianto di botto, tutte le tensioni che stanno lì latenti da quando è caduto???chiedo per essere sicuro di capire bene, io avevo dato per assodato che questo compito l'avrebbe pototuo assolvere, anche perchè il cavo sarebbe pre-tensionato...quindi, mi veniva da pensare (forse erroneamente??) che essendo tenuto fermo (comunque da una forza non indifferente, centinaia di kg minimo) non avrebbe la "rincorsa" per sviluppare una tremenda velocità e forza
ah, in ultimo, mi era venuto in mente (sempre seguendo la scia dell'idea di belcanto) di provare ad accorciare A MANO (con seghetto da poto, questa è un'operazione che so fare con una certa destrezza, l'ho fatto per anni di lavoro di potare gli olivi, anche in proprio) il ramo dell'incastro...e ripeto ACCORCIARE, non tagliare dall'incastro, ovviamente, giusto per facilitare un'eventuale fuoriuscita dall'incastro nel momento di tirare col verricello
e se riuscissi a mettere un doppio cavo???
ho 10m sul verricello, più altri due pezzi da 10m: oltre a 20m sul verricello, potrei assicurare, con 10m di cavo+ una cinghia a cricchetto da 3T un secondo "fermo" all'albero!!!
riguardo alla "sensibilità" nei confronti di quel che sto facendo, posso dire che finora, da quel punto di vista, mi ritengo soddisfatto: soprattutto nei momenti "delicati" sto assolutamente attento, vigile, e "sensibile" nei confronti di movimenti di chioma, rumori, e del "feedback" della catena che si sente che gradualmente viene chiusa nel taglio...
da sotto, da lontano, tiro col verricello, cercando di mettere il cavo più vicino possibile al punto di incastro, e un ramo così potrebbe rompersi, o quantomeno accorciarsi drasticamente, e sarei in ogni caso un po' più vicino alla risoluzione!!!!
bella idea alternativa, quello del lavoro con la scureooookkkeeyyy ...ma...dovrei lavorare TUTTA la tacca con la scure, fin dall'inizio?? non so onestamente se ne sono fisicamente capace
concludendo sul generale, come penso possiate aver capito dai miei post, non sono un megalomane nè uno che deve dimostrar niente, sono solo uno a cui piace farsi le proprie cose da sè, e imparare a far cose nuove (o imparare a farle meglio)...professionisti sono abituato a non struffarli quasi mai, fortunatamente ho a disposizione una rete di conoscenze, di persone con cui ci diamo mano in caso di necessità, ma di cui ovviamente posso usufruire il giusto...
perciò: non ne faccio questione di onore, avrei avuto molto piacere se il mio amico fosse potuto venire quantomeno a vederlo e a dirmi come procedere al meglio, purtroppo questo non è possibile, ad oltranza...altri professionisti non ne chiamerò, ma nemmeno lascerò la pianta qua ad oltranza: la sua punta probabilmente dista meno di 50m da casa mia (e già questo non mi piace), la sua legna mi fa stra-comodo (per fare altrettanta legna ci metto 1-2 settimane, considerato inoltre che il mio pezzo di bosco è molto piccolo, già parzialmente ripulito, e non ho ovviamente intenzione di deforestare tutto, anzi mi sforzerò fino in fondo di starci in equilibrio, prender quello che può darmi), e in ultimo, se siamo venuti in un punto sperduto delle alpi occidentali è proprio per poter estendere la nostra indipendenza nella vita, la capacità di auto-gestirci, di conoscere-sfruttare-rispettare l'ambiente circostante
tirar giù quest'albero non è perciò una sfida: è semplicemente una cosa che va fatta, studiandola, analizzandola, e impegnandosi
P.S. li avevo già visti numerosi video sulle scosciature o altre reazioni impreviste a forti tensioni...da quando li ho visti, è sempre la mia prima paura quando trovo un albero che non sia in posizione perfettamente normale, ed il primo motivo per il quale perdo sempre il doppio del tempo necessario a pensare come fare tacche, cerniere ecc ecc
P.P.S mi rendo conto di aver scritto l'ennesimo "pippone"...scusate, vi sto ammazzando a forza di "pipponi"
e quindi doppiamente grazie, per i consigli e tutto quanto...considerate che questo tempo che perdete non se ne va proprio perduto: anche con le moto, i camper, e altra roba, la metà di quel che ho imparato la devo ai forum tematici e i loro utenti...partendo da una conoscenza ben scarsa, adesso risolvo il 100% dei problemi ordinari e il 90% degli straordinari da solo
l'idea 1) provare a tirare col verricello e basta, facendolo venire indietro (verso le radici) purtroppo non credo basterà, perchè l'albero è probabilmente molto più grosso della forza del verricello, e soprattutto perchè io non ho minimamente le competenze e l'esperienza per rendermi conto di fino a quanto posso tirare in sicurezza senza rischiare che si rompa il cavo o altro...ergo è un tentativo che farei, dato che ormai sarei lì col verricello, ma con tutta la "delicatezza" del caso
l'idea 2) stando a monte non dovrei temere la ceppaia, e fissando il cavo grossomodo nella direzione indicata il primo obiettivo sarebbe impedire che l'albero possa fare qualche movimento verso di me mentre sto effettuando i tagli
però mi state fondamentalmente dicendo che il verricello (roba da 80 euro circa, 700kg) potrebbe NON TENERE lo schianto di botto, tutte le tensioni che stanno lì latenti da quando è caduto???chiedo per essere sicuro di capire bene, io avevo dato per assodato che questo compito l'avrebbe pototuo assolvere, anche perchè il cavo sarebbe pre-tensionato...quindi, mi veniva da pensare (forse erroneamente??) che essendo tenuto fermo (comunque da una forza non indifferente, centinaia di kg minimo) non avrebbe la "rincorsa" per sviluppare una tremenda velocità e forza
ah, in ultimo, mi era venuto in mente (sempre seguendo la scia dell'idea di belcanto) di provare ad accorciare A MANO (con seghetto da poto, questa è un'operazione che so fare con una certa destrezza, l'ho fatto per anni di lavoro di potare gli olivi, anche in proprio) il ramo dell'incastro...e ripeto ACCORCIARE, non tagliare dall'incastro, ovviamente, giusto per facilitare un'eventuale fuoriuscita dall'incastro nel momento di tirare col verricello
e se riuscissi a mettere un doppio cavo???
ho 10m sul verricello, più altri due pezzi da 10m: oltre a 20m sul verricello, potrei assicurare, con 10m di cavo+ una cinghia a cricchetto da 3T un secondo "fermo" all'albero!!!
riguardo alla "sensibilità" nei confronti di quel che sto facendo, posso dire che finora, da quel punto di vista, mi ritengo soddisfatto: soprattutto nei momenti "delicati" sto assolutamente attento, vigile, e "sensibile" nei confronti di movimenti di chioma, rumori, e del "feedback" della catena che si sente che gradualmente viene chiusa nel taglio...
questo (se ho capito bene quel che dici) è fondamentalmente l'idea 1), solo che invece di tirare dal tronco si tira dal ramo...solo che l'albero è puntato sulle sue radici (in parte interrato ancora, probabilmente, avrò modo di verificarlo a brevissimo)wildwildcat ha scritto: Si potrebbe tentare di fissando il cavo del verricello al ramo che incastra per tirarlo indietro
con un po' di leva.. almeno a un metro dalla forcella.
ecco!!! questo, nella sua semplicità, non ci avevo pensato!!!!!wildwildcat ha scritto: Se nel cadere il ramo è stato danneggiato potrebbe cedere liberando l'incastro.
da sotto, da lontano, tiro col verricello, cercando di mettere il cavo più vicino possibile al punto di incastro, e un ramo così potrebbe rompersi, o quantomeno accorciarsi drasticamente, e sarei in ogni caso un po' più vicino alla risoluzione!!!!
io pensavo di mettere il verricello sopra (lato monte, sx dell'albero) perchè in cima dell'albero (anche lì agganciato con rami minori) sono presenti vari rami (alcuni abbastanza grossi) che sulla loro sx trovano altri rami e poi tronchi, mentre a dx sono più liberi (ovvero, nell'ipotesi di una parziale rotazione su sè stesso, credo che abbai più spazio libero verso dx che verso sx)wildwildcat ha scritto:
se proprio si vuol lavorare sulla base adotterei una tecnica diversa che un paio di volte ho adottato quando non vedevo un esito sicuro.
In primo luogo il tronco va fissato dal lato dove non si lavora in modo che quando cede non possa
arrivare addosso.
Quindi da sotto per circa un terzo del diametro farei un taglio perpendicolare.
Poi passerei ad una bella scure da taglio con cui aprirei a "V" il lato superiore.
Con un diametro di 30 /40 cm è fattibile.
La scelta della scure, ovviamente lunga, è per essere più lontano dal tronco e perché permette
maggiore reattività nel momento del cedimento.
In realtà è probabile che anche quando si arriva a completare il taglio il tronco resti incastrato
ma a quel punto diventa possibile tirarlo col verricello.
bella idea alternativa, quello del lavoro con la scureooookkkeeyyy ...ma...dovrei lavorare TUTTA la tacca con la scure, fin dall'inizio?? non so onestamente se ne sono fisicamente capace
concludendo sul generale, come penso possiate aver capito dai miei post, non sono un megalomane nè uno che deve dimostrar niente, sono solo uno a cui piace farsi le proprie cose da sè, e imparare a far cose nuove (o imparare a farle meglio)...professionisti sono abituato a non struffarli quasi mai, fortunatamente ho a disposizione una rete di conoscenze, di persone con cui ci diamo mano in caso di necessità, ma di cui ovviamente posso usufruire il giusto...
perciò: non ne faccio questione di onore, avrei avuto molto piacere se il mio amico fosse potuto venire quantomeno a vederlo e a dirmi come procedere al meglio, purtroppo questo non è possibile, ad oltranza...altri professionisti non ne chiamerò, ma nemmeno lascerò la pianta qua ad oltranza: la sua punta probabilmente dista meno di 50m da casa mia (e già questo non mi piace), la sua legna mi fa stra-comodo (per fare altrettanta legna ci metto 1-2 settimane, considerato inoltre che il mio pezzo di bosco è molto piccolo, già parzialmente ripulito, e non ho ovviamente intenzione di deforestare tutto, anzi mi sforzerò fino in fondo di starci in equilibrio, prender quello che può darmi), e in ultimo, se siamo venuti in un punto sperduto delle alpi occidentali è proprio per poter estendere la nostra indipendenza nella vita, la capacità di auto-gestirci, di conoscere-sfruttare-rispettare l'ambiente circostante
tirar giù quest'albero non è perciò una sfida: è semplicemente una cosa che va fatta, studiandola, analizzandola, e impegnandosi
P.S. li avevo già visti numerosi video sulle scosciature o altre reazioni impreviste a forti tensioni...da quando li ho visti, è sempre la mia prima paura quando trovo un albero che non sia in posizione perfettamente normale, ed il primo motivo per il quale perdo sempre il doppio del tempo necessario a pensare come fare tacche, cerniere ecc ecc
P.P.S mi rendo conto di aver scritto l'ennesimo "pippone"...scusate, vi sto ammazzando a forza di "pipponi"
e quindi doppiamente grazie, per i consigli e tutto quanto...considerate che questo tempo che perdete non se ne va proprio perduto: anche con le moto, i camper, e altra roba, la metà di quel che ho imparato la devo ai forum tematici e i loro utenti...partendo da una conoscenza ben scarsa, adesso risolvo il 100% dei problemi ordinari e il 90% degli straordinari da solo
pipporan- utente registrato
- Messaggi : 264
Data d'iscrizione : 10.10.20
Re: TECNICHE DI TAGLIO E DI ABBATTIMENTO
si, ma qui rischi la tua giovane vita, non è per niente la stessa cosa che imparare a pasticciare su un motore...
Spero ti sia chiaro che chiaccherare su come tirare giu quel faggio non implica dei consigli perché tu lo faccia davvero...
Il motivo che taglia la testa al toro al di la' della tua competenza o meno è che nessuno dotato di un minimo di buonsenso puo' dire : "bisogna fare cosi" basandosi su foto e disegnini...tra l'altro la ceppaia coperta da neve...
forse è che nella tua breve esperienza non hai mai visto la forza imprigionata in un tronco soggetto a tensioni e compressioni liberarsi in un momento di inaudita violenza , e sono pochi che l'hanno visto e la possono raccontare mentre tagliavano...
Spero ti sia chiaro che chiaccherare su come tirare giu quel faggio non implica dei consigli perché tu lo faccia davvero...
Il motivo che taglia la testa al toro al di la' della tua competenza o meno è che nessuno dotato di un minimo di buonsenso puo' dire : "bisogna fare cosi" basandosi su foto e disegnini...tra l'altro la ceppaia coperta da neve...
forse è che nella tua breve esperienza non hai mai visto la forza imprigionata in un tronco soggetto a tensioni e compressioni liberarsi in un momento di inaudita violenza , e sono pochi che l'hanno visto e la possono raccontare mentre tagliavano...
Dudum- utente registrato
- Messaggi : 252
Data d'iscrizione : 29.11.11
Località : Val di Fiemme /Pesaro/ Brasile
Re: TECNICHE DI TAGLIO E DI ABBATTIMENTO
Ci si sta un po' perdendo.
Meglio cominciare a tirare da lontano con cavo doppio per provare a disimpegnare l'inghippo,dopo aver tagliato a filo il ramo.
Se non viene ne riparliamo.
Lasciamo stare l'accetta.
Meglio cominciare a tirare da lontano con cavo doppio per provare a disimpegnare l'inghippo,dopo aver tagliato a filo il ramo.
Se non viene ne riparliamo.
Lasciamo stare l'accetta.
belcanto- utente registrato.
- Messaggi : 3538
Data d'iscrizione : 12.11.10
Età : 78
Re: TECNICHE DI TAGLIO E DI ABBATTIMENTO
Se hai paura e non te la senti, cosa assolutamente legittima, lascia perdere
Camaro71- utente registrato
- Messaggi : 357
Data d'iscrizione : 07.11.19
Età : 55
Località : sondrio
Re: TECNICHE DI TAGLIO E DI ABBATTIMENTO
allora la priorità sarebbe proprio quella di eliminare l'inghippo senza correre rischi.
L'unico modo che ritengo certo nel risultato e sicuro, si ho tagliando il ramo che incastra vicino al tronco
con un attrezzo di questo tipo e funi di prolunga:
https://www.hidrobrico.it/it/attrezzatura-per-idraulico/2928-sega-a-filo-griffon-attrezzatura-per-idraulico.html?utm_source=trovaprezzi&utm_medium=cpc&utm_campaign=prodotto
oppure
https://www.conrad.it/p/rona-a-mano-450611-sega-a-catena-standard-plus-c-820-mm-1464153?gclid=Cj0KCQiAvbiBBhD-ARIsAGM48bxyKtMaN51bLaKmR8LU3wxtS6eGTWisBkcDHX8XNF2TQDbRaEHbF5QaAl_bEALw_wcB&source=googleps&vat=true
si potrebbe lavorare con calma e a distanza ottenendo la caduta del tronco.
Tra l'altro ancora prima del ramo incriminato eliminerei altri rami sotto
che almeno uno ho l'impressione andrebbero a creare un nuovo incastro.
L'unico modo che ritengo certo nel risultato e sicuro, si ho tagliando il ramo che incastra vicino al tronco
con un attrezzo di questo tipo e funi di prolunga:
https://www.hidrobrico.it/it/attrezzatura-per-idraulico/2928-sega-a-filo-griffon-attrezzatura-per-idraulico.html?utm_source=trovaprezzi&utm_medium=cpc&utm_campaign=prodotto
oppure
https://www.conrad.it/p/rona-a-mano-450611-sega-a-catena-standard-plus-c-820-mm-1464153?gclid=Cj0KCQiAvbiBBhD-ARIsAGM48bxyKtMaN51bLaKmR8LU3wxtS6eGTWisBkcDHX8XNF2TQDbRaEHbF5QaAl_bEALw_wcB&source=googleps&vat=true
si potrebbe lavorare con calma e a distanza ottenendo la caduta del tronco.
Tra l'altro ancora prima del ramo incriminato eliminerei altri rami sotto
che almeno uno ho l'impressione andrebbero a creare un nuovo incastro.
wildwildcat- utente registrato
- Messaggi : 170
Data d'iscrizione : 03.02.15
Località : Piacenza
Re: TECNICHE DI TAGLIO E DI ABBATTIMENTO
Hai scritto di avere un conoscente treeclimber.
Ti porti una scala cosí si velocizza il tutto. Lui sale con la scala, si ancora (lega) sopra "l'abbraccio", tu porti via la scala e lui taglia, poi gli riporti la scala. Meno di un quarto d'ora e la pianta é sdraiata senza rischiar la vita. Magari te la cavi con un pranzo e quattro birrette...
Anche se tu avessi l'attrezzatura da arrampicata, ci vuole sicuramente dell'esperienza per fare un taglio simile senza farsi sorprendere/ pinzare la lama/etc.
Ti porti una scala cosí si velocizza il tutto. Lui sale con la scala, si ancora (lega) sopra "l'abbraccio", tu porti via la scala e lui taglia, poi gli riporti la scala. Meno di un quarto d'ora e la pianta é sdraiata senza rischiar la vita. Magari te la cavi con un pranzo e quattro birrette...
Anche se tu avessi l'attrezzatura da arrampicata, ci vuole sicuramente dell'esperienza per fare un taglio simile senza farsi sorprendere/ pinzare la lama/etc.
m150- utente registrato
- Messaggi : 255
Data d'iscrizione : 29.10.18
Re: TECNICHE DI TAGLIO E DI ABBATTIMENTO
tra tutte quelle dette, questa mi sembra la più semplice e meno dispendiosa.wildwildcat ha scritto:
https://www.conrad.it/p/rona-a-mano-450611-sega-a-catena-standard-plus-c-820-mm-1464153?gclid=Cj0KCQiAvbiBBhD-ARIsAGM48bxyKtMaN51bLaKmR8LU3wxtS6eGTWisBkcDHX8XNF2TQDbRaEHbF5QaAl_bEALw_wcB&source=googleps&vat=true
...
Tra l'altro ancora prima del ramo incriminato eliminerei altri rami sotto
che almeno uno ho l'impressione andrebbero a creare un nuovo incastro.
da valutare da che parte tagliare perchè c'è il pericolo che ti si blocchi nel taglio.
ferrari-tractor- Moderatori
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Re: TECNICHE DI TAGLIO E DI ABBATTIMENTO
Qualcuno le ha usate,queste catene-sega?Funzionano?
Si è visto poco o niente in giro.
Si è visto poco o niente in giro.
belcanto- utente registrato.
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Re: TECNICHE DI TAGLIO E DI ABBATTIMENTO
per prima cosa riporrei la domanda di belcanto: funzionano decentemente queste seghe?
ma su questo torno dopo
non ho intenzione di rischiare la vita, non è pratica che fa per me...e menchemeno intendo appioppare a qualcuno di voi la responsabilità di guidarmi passo per passo a fare qualcosa di evidentemente molto difficile per me; e nemmeno pretendo che nessuno possa avere una visione abbastanza chiara della situazione, da alcune foto malfatte viste sul computer...e altrettanto assurdosarebbe aspettarsi di ricevere su un forum online un "corso intermedio-avanzato" di uso della motosega/sicurezza nel bosco/abbattimenti difficoltosi"...semplicemente, nel mio caso, internet è l'unico canale che ho correntemente a disposizione per ampliare la mia conoscenza sull'argomento, da integrare all'esperienza manuale quotidiana...e finora è servito ottimamente allo scopo
non ho visto dal vivo esempi di grossi alberi che schizzano a velocità vorticose rischiando di polverizzare qualunque cosa incontrino sul cammino (ho solo assistito allo scosciamento di piccoli alberelli), al massimo posso avere visto qualcosa in video, ma non serve essere uno specialista con 40 anni di esperienza per capire quando e come si può effettivamente rischiare la vita...bisogna innanzitutto essere responsabili, coscienti di sè e di quel che si ha d'intorno, informarsi, e soprattutto accendere il cervello ed avere buon senso...
ho visto (di persona) tanta gente rischiare davvero la vita con robe fatte con le proprie mani con MOLTO MENO che mettere le mani ad un motore (che comunque, basta avvitare male una vite dei freni, dei perni delle ruote, dell'ammortizzatore...): cucinando, camminando, suonando musica, perfino dormendo (più di una volta, in molteplici e fantasiose maniere, non me le sto inventando a caso, ho davvero assistito ad un gran cumulo di stronzate )...senza buon senso, facile fare c*****e
ciò detto, ho un amico tree-climber, competente e disponibile, ma abita discretamente lontano e da qui ad almeno qualche mese (considerato il lavoro che fa, quindi probabilmente fino a fine estate) proprio non ha una mezza giornata libera
tornando IT sul "tecnico", grandissima idea wildcat, la sega a filo!!!!!!!!!
se funziona, mi pare un'idea meravigliosa, visto lo zero rischio e il quasi zero costo!!!!
ho dei dubbi sulla loro efficacia, paradossalmente dati anche dal prezzo (non la comprerei se costasse tanto, in compenso )...ce ne sono (tra quelle economiche) di 3 tipi: a filo, a catena (uguale uguale alla motosega), a dente tipo segaccio (grezzo) per legno (in fondo allego foto a mo' di esempio)
la sega a filo te ne danno 4 + guanti e custodia per 8 euro, ma i fili intrecciati mi paiono così piccoli che andranno bene sì o no con le fascine
quelli a catena di motosega paiono sicuramente più resistenti, ma ci si fa a tirarle a mano, anche considerando che hanno una corsa limitata (tra i 50 e i 90cm, restando su prezzi bassi)? la motosega sprigiona cavalli, io sprigiono formiche...
quella a "segaccio" pare una cosa più mediana e gestibile, anche se probabilmente meno performante di quelle a catena...
inoltre, si riesce bene a gestirle con un paio di corde?
datemi una risposta "positiva" alle domande dell'ultimo paragrafo, e la ordino!
i rami sotto all'"abbraccio" andrei ad eliminarle comunque, dato che ci si arriva con relativa facilità, ma toccano su un alberello che credo si vada a schiantare sotto il peso di quel faggio...ma li toglierei in ogni caso!
se riuscissi a togliere l'aggancio nel punto 2 (l'abbraccio) credo che ci siano buone possibilità che col verricello possa cadere giù!
è pur vero che sono presenti altri rami molto più in alto, ma sono più fini, e se non cedono sotto il peso dell'albero, anche lì credo ci siano ottime possibilità che cedano al tiro del verricello
EDIT: mi sono guardato un po' di recensioni del solito marketplace, e: riguardo le seghe a filo niente, sono balocchi, roba che non vale niente
quelle coi denti a "segaccio" non hanno quasi recensioni, mentre quelle coi denti a motosega, ce ne sono di 2 tipi, taglienti continui o tagliente ogni 3 denti; le recensioni sono perlopiù ottime, alcune anche circostanziate di racconti di tagli di 25-30cm, in 10minuti in 2 persone; poche le recensioni negative, perlopiù vertenti su materiali di scarsa qualità (ruggine al primo utilizzo, necessità di lubrificazione) o ovviamente scarso controllo qualità (roba rotta ai primi utilizzi)...inoltre, alcuni lamentano una tendenza a ruotarsi delle catene, che se sono utilizzate in altezza rende molto difficoltoso il raddrizzarle
in generale si parla di una predilezione per legni secchi
ho guardato anche video in inglese, con tanto di comparative con seghetti di qualità, e i recensori appena finito il taglio si dicono meravigliati dell'efficenza del taglio, della velocità e del relativo poco sforzo intrapreso
credo proprio che me la prenderò, e sarà il primo tentativo di "attacco"
secondo voi, che misura può essere migliore prendere per un ramo del genere (10cm circa, usata a distanza da volendo 2 persone)? meglio più lunga o più corta? dalle recensioni difficile capirlo, chi dice che la sua è troppa lunga, chi dice che è troppo corta, senza specificare per quale lavoro!
ma su questo torno dopo
non ho intenzione di rischiare la vita, non è pratica che fa per me...e menchemeno intendo appioppare a qualcuno di voi la responsabilità di guidarmi passo per passo a fare qualcosa di evidentemente molto difficile per me; e nemmeno pretendo che nessuno possa avere una visione abbastanza chiara della situazione, da alcune foto malfatte viste sul computer...e altrettanto assurdosarebbe aspettarsi di ricevere su un forum online un "corso intermedio-avanzato" di uso della motosega/sicurezza nel bosco/abbattimenti difficoltosi"...semplicemente, nel mio caso, internet è l'unico canale che ho correntemente a disposizione per ampliare la mia conoscenza sull'argomento, da integrare all'esperienza manuale quotidiana...e finora è servito ottimamente allo scopo
non ho visto dal vivo esempi di grossi alberi che schizzano a velocità vorticose rischiando di polverizzare qualunque cosa incontrino sul cammino (ho solo assistito allo scosciamento di piccoli alberelli), al massimo posso avere visto qualcosa in video, ma non serve essere uno specialista con 40 anni di esperienza per capire quando e come si può effettivamente rischiare la vita...bisogna innanzitutto essere responsabili, coscienti di sè e di quel che si ha d'intorno, informarsi, e soprattutto accendere il cervello ed avere buon senso...
ho visto (di persona) tanta gente rischiare davvero la vita con robe fatte con le proprie mani con MOLTO MENO che mettere le mani ad un motore (che comunque, basta avvitare male una vite dei freni, dei perni delle ruote, dell'ammortizzatore...): cucinando, camminando, suonando musica, perfino dormendo (più di una volta, in molteplici e fantasiose maniere, non me le sto inventando a caso, ho davvero assistito ad un gran cumulo di stronzate )...senza buon senso, facile fare c*****e
ciò detto, ho un amico tree-climber, competente e disponibile, ma abita discretamente lontano e da qui ad almeno qualche mese (considerato il lavoro che fa, quindi probabilmente fino a fine estate) proprio non ha una mezza giornata libera
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ho dei dubbi sulla loro efficacia, paradossalmente dati anche dal prezzo (non la comprerei se costasse tanto, in compenso )...ce ne sono (tra quelle economiche) di 3 tipi: a filo, a catena (uguale uguale alla motosega), a dente tipo segaccio (grezzo) per legno (in fondo allego foto a mo' di esempio)
la sega a filo te ne danno 4 + guanti e custodia per 8 euro, ma i fili intrecciati mi paiono così piccoli che andranno bene sì o no con le fascine
quelli a catena di motosega paiono sicuramente più resistenti, ma ci si fa a tirarle a mano, anche considerando che hanno una corsa limitata (tra i 50 e i 90cm, restando su prezzi bassi)? la motosega sprigiona cavalli, io sprigiono formiche...
quella a "segaccio" pare una cosa più mediana e gestibile, anche se probabilmente meno performante di quelle a catena...
inoltre, si riesce bene a gestirle con un paio di corde?
datemi una risposta "positiva" alle domande dell'ultimo paragrafo, e la ordino!
i rami sotto all'"abbraccio" andrei ad eliminarle comunque, dato che ci si arriva con relativa facilità, ma toccano su un alberello che credo si vada a schiantare sotto il peso di quel faggio...ma li toglierei in ogni caso!
se riuscissi a togliere l'aggancio nel punto 2 (l'abbraccio) credo che ci siano buone possibilità che col verricello possa cadere giù!
è pur vero che sono presenti altri rami molto più in alto, ma sono più fini, e se non cedono sotto il peso dell'albero, anche lì credo ci siano ottime possibilità che cedano al tiro del verricello
EDIT: mi sono guardato un po' di recensioni del solito marketplace, e: riguardo le seghe a filo niente, sono balocchi, roba che non vale niente
quelle coi denti a "segaccio" non hanno quasi recensioni, mentre quelle coi denti a motosega, ce ne sono di 2 tipi, taglienti continui o tagliente ogni 3 denti; le recensioni sono perlopiù ottime, alcune anche circostanziate di racconti di tagli di 25-30cm, in 10minuti in 2 persone; poche le recensioni negative, perlopiù vertenti su materiali di scarsa qualità (ruggine al primo utilizzo, necessità di lubrificazione) o ovviamente scarso controllo qualità (roba rotta ai primi utilizzi)...inoltre, alcuni lamentano una tendenza a ruotarsi delle catene, che se sono utilizzate in altezza rende molto difficoltoso il raddrizzarle
in generale si parla di una predilezione per legni secchi
ho guardato anche video in inglese, con tanto di comparative con seghetti di qualità, e i recensori appena finito il taglio si dicono meravigliati dell'efficenza del taglio, della velocità e del relativo poco sforzo intrapreso
credo proprio che me la prenderò, e sarà il primo tentativo di "attacco"
secondo voi, che misura può essere migliore prendere per un ramo del genere (10cm circa, usata a distanza da volendo 2 persone)? meglio più lunga o più corta? dalle recensioni difficile capirlo, chi dice che la sua è troppa lunga, chi dice che è troppo corta, senza specificare per quale lavoro!
pipporan- utente registrato
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Re: TECNICHE DI TAGLIO E DI ABBATTIMENTO
Noleggia una sega a batteria su asta telescopica di quelle che si utilizzano per la potatura degli ulivi o un segaccio manuale su asta telescopica e risolvi.
Pino71- utente registrato
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Re: TECNICHE DI TAGLIO E DI ABBATTIMENTO
Quel che dice Pino71 mi sembra una buona idea...Quanto alle varie "seghe a filo",io ho avuto modo di usarne (in un paio di occasioni)una e devo dire che funziona.In realtà è una catena di motosega con denti contrapposti,non è un filo,le maniglie sono resistenti e sopportano la trazione;in due,ben coordinati,è come lavorare con i vecchi segoni che s'usavano una volta per abbattere.Si fa fatica in ogni caso! Se la vuoi cercare la trovi con nome "Savotta Pocket Saw".Non la regalano certo,ma come sempre,è tutto subordinato alla funzionalità e resistenza.
huginn- utente registrato
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Re: TECNICHE DI TAGLIO E DI ABBATTIMENTO
Che ne dite? magari con cuneo di sopra...anche se i suoi rischi ci sono.. https://www.youtube.com/watch?v=C0j69NCIKfw
fabio 57- utente registrato
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Re: TECNICHE DI TAGLIO E DI ABBATTIMENTO
direi di no... le situazioni del video hanno di diverso che si trata di tronchi appoggiati non incastratifabio 57 ha scritto:Che ne dite? magari con cuneo di sopra...anche se i suoi rischi ci sono.. https://www.youtube.com/watch?v=C0j69NCIKfw
Avevo parlato di aver usato le tecnica del video in un vecchio post ma è appunto una situazione diversa
anche se apparentemente simile:
wildwildcat ha scritto:.
Però specialmente col ceppo ancora fisso al terreno finire il lavoro da sotto mi sembra
più pericoloso perché è dove porterà il peso.
" />
così temo che quando non ci sono più fibre sufficienti a sostenere il peso la barra venga schiacciata
sul ceppo e trascinata giù col tronco ..e io dovrei restare li aspettando la caduta ..
oppure mollare la motosega per mettermi in posizione di sicurezza.
" />
Quando il ceppo non è fisso al terreno è già meglio perché le due sezioni si aprono
lasciando libera la barra.
Col ceppo fisso, a me è sembrato più sicuro tagliare da sotto fino a quando non c'era pericolo di cedimento,
poi facendo una piccola tacca da sopra
infine tagliando da sopra poco più verso la base del primo taglio
ottenendo cosi il cedimento delle ultime fibre rimaste senza rischiare di restarci sotto.
" />
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Re: TECNICHE DI TAGLIO E DI ABBATTIMENTO
Più la di questo non viene in mente niente.belcanto ha scritto:Ci si sta un po' perdendo.
Meglio cominciare a tirare da lontano con cavo doppio per provare a disimpegnare l'inghippo,dopo aver tagliato a filo il ramo.
Se non viene ne riparliamo.
Tanti suggerimenti,noi faremmo quello che suggeriamo?
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Re: TECNICHE DI TAGLIO E DI ABBATTIMENTO
si ma infatti mi sembra che siamo arrivati a concordare anche con pipporan che l'obiettivo unico è disincagliare il ramobelcanto ha scritto:Più la di questo non viene in mente niente.
che crea l'inghippo
La questione è che per avere un'idea corretta bisognerebbe visionare di persona.belcanto ha scritto:Tanti suggerimenti,noi faremmo quello che suggeriamo?
Io le cose che ho suggerito le ho prima applicate ... ma le situazioni non sono mai identiche.
Comunque vedere e ripassare le varie tecniche è sempre interessante.
Poi però a volte bisogna saper rinunciare.
Nel mio bosco c'è un grande olmo che avrà 150cm almeno di diametro, e siccome è cresciuto in una zona
dove ai tempi non c'era vegetazione alta ha sviluppato rami che si allargano in ogni direzione.
I primi rami a 2 metri e mezzo avranno 60 o 70 cm di diametro.
Volevo abbatterlo ... ma i rami rendono difficile determinare la perpendicolare,
pensavo di togliere prima qualche ramo....
poi ho deciso
ho deciso che resterà li a svettare nel bosco.
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Re: TECNICHE DI TAGLIO E DI ABBATTIMENTO
Un olmo in buona salute di 150 cm con la grafiosi che sta facendo stragi si merita il dovuto rispettowildwildcat ha scritto: ho deciso che resterà li a svettare nel bosco.
fabio 57- utente registrato
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Re: TECNICHE DI TAGLIO E DI ABBATTIMENTO
si
però se penso che potevo ottenere il piano di un tavolo con una singola asse massiccia ......
Ultima modifica di falcetto il Ven Feb 19, 2021 4:51 pm - modificato 1 volta. (Motivazione : Rimosso quote msg immediatamente precedente)
wildwildcat- utente registrato
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Re: TECNICHE DI TAGLIO E DI ABBATTIMENTO
La domanda prendeva spunto da quell'abominevole video dei tagli inclinati.
belcanto- utente registrato.
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Re: TECNICHE DI TAGLIO E DI ABBATTIMENTO
ma i tizi del video sono degli "ardimentosi" o sanno perfettamente quel che fanno? è una domanda reale, davvero non saprei dire quale delle due...stare con la motosega sotto a delle belle bestie del genere, con una motosega lunga e pesante...fa un po' impressione vederli, alcuni sembrano un pelo sorpresi al momento del distacco!!!
comunque, per rispondere a pino71, conosco le seghe telescopiche, le ho anche usate in un paio di occasioni per potare gli ulivi, ma nel caso di questo faggio difficilmente potrebbero essere usate, quantomeno da me senza altra attrezzatura: il ramo (quello dell'abbraccio, il principale punto di incastro) si trova ad almeno 4m, anche 5 metri, e pende sul lato discesa del terreno...lavorare su quel lato significherebbe essere probabilmente al sicuro al 99% dall'eventuale caduta dell'albero (dico 99% perchè non potrei esser sicuro del comportamento dell'albero a cui si appoggia, per quanto grosso), ma in compenso saresti preciso preciso sotto il ramo, che avrà un diametro di almeno 10cm, ed è lungo parecchi metri...le aste telescopiche che ho visto e usato sono sempre state sui 2-3m, e non mi basterebbero per stare abbastanza lontano, credo!
cosa che invece permetterebbe la sega a catena, che a questo punto, credo proprio che comprerò
quindi, quando sarà venuto il tempo (non nei prossimi giorni, ho altre cose da fare prima), credo che "attaccherò" con i sistemi suggeriti da belcanto e wildcat: verricello+cavo di "supporto" agganciato a cinghia, e sega a catena manovrata da molto lontano...credo che li proverò in questo ordine, anche se purtroppo credo che il primo sistema non basterà (anche perchè non ho cognizione di quanto possa effettivamente tirare col cavo prima di rischiare di rompere qualcosa, quindi ci andrò relativamente "leggero")
ok, spero di farvi sapere qualche novità "fattiva" prossimamente...grazie per il tempo dedicatomi!
P.S. lavorare da "sotto" il tronco, lato discesa, per me non è mai stata un'opzione: in primo luogo non me la sentirei comunque, ed in più, le radici sono parzialmente in aria e parzialmente ancorate, e perciò per quello che ho visto finora (ma devo vedere meglio) non saprei discernere con certezza il comportamento della ceppaia, se dovesse restar ferma al suo posto o dovesse muoversi!
comunque, per rispondere a pino71, conosco le seghe telescopiche, le ho anche usate in un paio di occasioni per potare gli ulivi, ma nel caso di questo faggio difficilmente potrebbero essere usate, quantomeno da me senza altra attrezzatura: il ramo (quello dell'abbraccio, il principale punto di incastro) si trova ad almeno 4m, anche 5 metri, e pende sul lato discesa del terreno...lavorare su quel lato significherebbe essere probabilmente al sicuro al 99% dall'eventuale caduta dell'albero (dico 99% perchè non potrei esser sicuro del comportamento dell'albero a cui si appoggia, per quanto grosso), ma in compenso saresti preciso preciso sotto il ramo, che avrà un diametro di almeno 10cm, ed è lungo parecchi metri...le aste telescopiche che ho visto e usato sono sempre state sui 2-3m, e non mi basterebbero per stare abbastanza lontano, credo!
cosa che invece permetterebbe la sega a catena, che a questo punto, credo proprio che comprerò
quindi, quando sarà venuto il tempo (non nei prossimi giorni, ho altre cose da fare prima), credo che "attaccherò" con i sistemi suggeriti da belcanto e wildcat: verricello+cavo di "supporto" agganciato a cinghia, e sega a catena manovrata da molto lontano...credo che li proverò in questo ordine, anche se purtroppo credo che il primo sistema non basterà (anche perchè non ho cognizione di quanto possa effettivamente tirare col cavo prima di rischiare di rompere qualcosa, quindi ci andrò relativamente "leggero")
ok, spero di farvi sapere qualche novità "fattiva" prossimamente...grazie per il tempo dedicatomi!
P.S. lavorare da "sotto" il tronco, lato discesa, per me non è mai stata un'opzione: in primo luogo non me la sentirei comunque, ed in più, le radici sono parzialmente in aria e parzialmente ancorate, e perciò per quello che ho visto finora (ma devo vedere meglio) non saprei discernere con certezza il comportamento della ceppaia, se dovesse restar ferma al suo posto o dovesse muoversi!
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Re: TECNICHE DI TAGLIO E DI ABBATTIMENTO
domani dovrei attaccare, visto che avrò a disposizione l'aiuto del mio muscoloso fratello per una giornata!
oggi è arrivata la sega a catena, per non sbagliare ho scelto una lunghezza intermedia, 90cm di lama...ad occhio, pare proprio simile ai denti del passo 1/4, ma ancora devo confrontare
ovviamente, non ho potuto attendere il giorno dopo per provarla, e tenendola in mano, va CHE E' UNA BELLEZZA!
un ciocco verde da 15cm se n'è andato in 10 minuti, considerato pure il mio scarso stato fisico e le frequenti pause per rifiatare!
la catena flette molto lateralmente, da un capo all'altro può arrivare a fare quasi 90 gradi: un conto è tagliare lì davanti a te, dove puoi correggere il "tiro" (nell'ultimissimo centimetro si era incastrata, e non veniva più via da sola, probabilmente perchè gli ho fatto fare un angolo troppo stretto), un altro conto è a 10m di distanza, senza poterla toccare...speriamo bene
comunque, l'attrezzo in sè taglia come non avrei mai creduto possibile (o meglio, pensavo che ci volesse una forza erculea per farle mangiare il legno, e non è affatto così)!!!
la consiglio proprio, per quel che ho visto finora!
sono "armato" di sega a catena, verricello con 30m di cavo totale, cinghie varie, corde a profusione, e sagolino da lancio da 50m!
vi dico domani sera come è andata!
EDIT DEL GIORNO DOPO:
tagliati tutti i rami, con grande facilità (in due non si fa neppure fatica!!!) con la sega a catena...il ramo ultimo in altissimo siamo riusciti a raggiungerlo, ma non a tagliarlo: la sega continuava a presentarsi di piatto al legno, non c'è stato verso
risultato: pur tirando con molta forza col verricello, il faggio (che è stato liberato totalmente dall'"inghippo", adesso è solo appoggiato) si sposta di poco, per poi tornare al suo posto appena si smolla il cavo...eppure la pianta è appoggiata appena di fianco, la posizione è pressochè verticale, quindi non è certo colpa della gravità...o è un ramo alto, che pende verso sinistra, grossino ma più piccolo degli altri in precedenza nominati, che tocca su un altro albero a sinistra e fa rimbalzare indietro il faggio (pare strano che un ramo possa avere tanta forza, non tanto a tenere in piedi, ma in quanto a riportare indietro il faggio e trattenere centinaia di kq di forza fatti col verricello), oppure erano fondati i timori dei più riguardo a possibili torsioni del tronco, che essendo ancora parzialmente agganciato alle radici in terra ed eventualmente essersi storto nella caduta e aggrappandosi all'albero che lo sorreggeva, adesso forza notevolmente in direzione destra
nella mia ignoranza, altre spiegazioni non sopraggiungono
credo proveremo di nuovo domani, innanzitutto cercando di tagliare il ramo alto possibile cause di altri inghippi, e poi, se non bastasse, di tagliare il tronco in due, grosso modo a metà altezza, che tanto con la sega a catena si lavora comodi comodi da 20m di distanza!
oggi è arrivata la sega a catena, per non sbagliare ho scelto una lunghezza intermedia, 90cm di lama...ad occhio, pare proprio simile ai denti del passo 1/4, ma ancora devo confrontare
ovviamente, non ho potuto attendere il giorno dopo per provarla, e tenendola in mano, va CHE E' UNA BELLEZZA!
un ciocco verde da 15cm se n'è andato in 10 minuti, considerato pure il mio scarso stato fisico e le frequenti pause per rifiatare!
la catena flette molto lateralmente, da un capo all'altro può arrivare a fare quasi 90 gradi: un conto è tagliare lì davanti a te, dove puoi correggere il "tiro" (nell'ultimissimo centimetro si era incastrata, e non veniva più via da sola, probabilmente perchè gli ho fatto fare un angolo troppo stretto), un altro conto è a 10m di distanza, senza poterla toccare...speriamo bene
comunque, l'attrezzo in sè taglia come non avrei mai creduto possibile (o meglio, pensavo che ci volesse una forza erculea per farle mangiare il legno, e non è affatto così)!!!
la consiglio proprio, per quel che ho visto finora!
sono "armato" di sega a catena, verricello con 30m di cavo totale, cinghie varie, corde a profusione, e sagolino da lancio da 50m!
vi dico domani sera come è andata!
EDIT DEL GIORNO DOPO:
tagliati tutti i rami, con grande facilità (in due non si fa neppure fatica!!!) con la sega a catena...il ramo ultimo in altissimo siamo riusciti a raggiungerlo, ma non a tagliarlo: la sega continuava a presentarsi di piatto al legno, non c'è stato verso
risultato: pur tirando con molta forza col verricello, il faggio (che è stato liberato totalmente dall'"inghippo", adesso è solo appoggiato) si sposta di poco, per poi tornare al suo posto appena si smolla il cavo...eppure la pianta è appoggiata appena di fianco, la posizione è pressochè verticale, quindi non è certo colpa della gravità...o è un ramo alto, che pende verso sinistra, grossino ma più piccolo degli altri in precedenza nominati, che tocca su un altro albero a sinistra e fa rimbalzare indietro il faggio (pare strano che un ramo possa avere tanta forza, non tanto a tenere in piedi, ma in quanto a riportare indietro il faggio e trattenere centinaia di kq di forza fatti col verricello), oppure erano fondati i timori dei più riguardo a possibili torsioni del tronco, che essendo ancora parzialmente agganciato alle radici in terra ed eventualmente essersi storto nella caduta e aggrappandosi all'albero che lo sorreggeva, adesso forza notevolmente in direzione destra
nella mia ignoranza, altre spiegazioni non sopraggiungono
credo proveremo di nuovo domani, innanzitutto cercando di tagliare il ramo alto possibile cause di altri inghippi, e poi, se non bastasse, di tagliare il tronco in due, grosso modo a metà altezza, che tanto con la sega a catena si lavora comodi comodi da 20m di distanza!
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Re: TECNICHE DI TAGLIO E DI ABBATTIMENTO
Ok per cercare di tagliare il ramo alto in modo da minimizzare gli inghippipipporan ha scritto: credo proveremo di nuovo domani, innanzitutto cercando di tagliare il ramo alto possibile cause di altri inghippi, e poi, se non bastasse, di tagliare il tronco in due, grosso modo a metà altezza, che tanto con la sega a catena si lavora comodi comodi da 20m di distanza!
per il taglio a meta credo che ci sia la possibilità che la sega a catena a un certo punto resti incastrata
nel tronco che da un lato o dall'altro andrà in compressione.
Nel caso quindi è meglio agire ad una altezza ben raggiungibile con la possibilità di inserire eventualmente
cunei.
Una cosa non sono sicuro di aver ben capito
sei riuscito a sollevare la pianta ma poi torna allo stesso posto?
Se così fosse significherebbe parecchio
intanto significa che le tensioni in gioco sono un po' allentate .. il che non significa che adesso si può fare tutto.
Significa anche se si potrebbe tentare ancora il disimpiglio. Il ramo a quanto ho capito è stato accorciato
anche se non eliminato, se è così lavorando in due con un'altra fune si potrebbe cercare di sollevare un po' deviare leggermente di lato in modo che poi lasciandolo scendere sia fuori incastro.
Resteranno magari altri incastri alti ma la situazione cambia e potrebbero essere adottate le tecniche
dell'ultimo video di fabio 57
wildwildcat- utente registrato
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Re: TECNICHE DI TAGLIO E DI ABBATTIMENTO
Se adesso puoi lavorare piu' a distanza, come ti dice Wildwildcat ,puoi tagliarlo anche piu' in basso con un taglio inclinato non perpendicolare alla fibra e inserire dei cunei...l'unico problema penso si verifichi nell' indirizzare la catena al taglio obliquo che potresti aiutare con un invito poco profondo fatto con la motosega
fabio 57- utente registrato
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Re: TECNICHE DI TAGLIO E DI ABBATTIMENTO
FATTO!!!!
il tutto è stato laborioso, lungo, ma relativamente "semplice", poco faticoso, e assolutamente senza rischi
fondamentalmente, ho fatto quasi tutto con la sega a catena!!!! fantastica (dopo ci torno sopra, penso potrà interessare a qualcuno)!!!
dunque, ieri dopo aver eliminato il ramo dell'inghippo, più tutti i rami sotto di esso, con la sega a catena, col verricello la pianta riusciva a schiodarsi DI LATO (verso sinistra, lato monte; non avevo modo di alzarla, e a destra poggiava sugli alberi) per qualche centimetro, per poi tornare immediatamente al suo posto appena smollavo il cavo
c'era rimasto un ramo piuttosto grosso (10cm circa), in alto a 12m di altezza, diretto verso sinistra, che andava a cozzare contro un terzo albero, non so se era per questo motivo che il faggio tornava al suo posto (strano, perchè il punto dove toccava l'altro albero era distante svariati metri, e il ramo credo che avrebbe dovuto flettere e spezzarsi, non fare una resistenza assoluta)...è l'UNICO ramo che non sono riuscito a tagliare con la sega a catena, dato che si trovava a circa 12m da terra, e la lama si presentava al asuddetto ramo sempre di piatto, o dal lato senza denti, ed era impossibile da manobvrare a quell'altezza...dopo mezz'ora di infruttuosi tentativi di girarla dal verso giusto, abbiamo tirato via le corde
senza aver potuto definire le cause di tutto ciò, ho deciso allora di segare il tronco in due, con la sega a catena, in un punto appena dopo i due alberi su cui si appoggiava, in modo da far cadere la parte superiore del tronco coi rami, e poi lasciare solo la metà inferiore, nella speranza di averla poi finalmente libera da tensioni (ormai senza alcun ramo)
la difficoltà maggiori sono state lanciare col peso+cordicella, e riuscire a segare con il disturbo costante di rametti vari che stavano accozzati al tronco sulla sua parte superiore...per il resto, il taglio del tronco in quel punto (25cm), con la sega a catena manovrata da 15m in due persone, è stato semplice, di poca fatica e relativamente veloce (15 minuti circa): con un ramo lungo e fine di nocciolo col finale a forcella ce l'ho fatta a presentarla dal lato giusto al tronco, il resto è stato appunto facile
a quel punto, il resto del tronco è bastato tagliarlo alla base con tacca sotto, accorciamento laterale della cerniera (probabilmente non aveva alcuna utilità e senso farlo, ma per evitare eventuali scosciamenti l'ho fatto, a quanto sto capendo diminuisce di molto le possibilità che accada!...si vede nella secondo foto che sto per postare), e taglio da sopra...in un'ora e mezza/due oggi avevamo finito (agli esperti parrà un tempo altissimo, ma io ci avrei messo la firma, per questo tempo di abbattimento, ieri ); lavoro totale tra ieri e oggi di 5 ore circa
tagliati con la sega a catena: ramo dell'inghippo (proprio alla base, 20cm o quasi), due rami precedenti (10cm), tronco (25cm); il verricello ha avuto di fatto l'unica funzione di farmi capire un po' le tensioni della pianta, a livello operativo non ha fatto granchè
grazie davvero a tutti per i consigli: a wildwildcat che ha trovato la soluzione che faceva per me, belcanto per i ragionamenti sul "tiro" della pianta, e a tutti in genere: qulsiasi riflessione letta mi aiuta a sviluppare i ragionamenti migliori (il thinking-process) da farsi nell'approcciarsi ad un albero da tirare giù!
non ho trovato post che parlino della sega a catena, che ho trovato eccezionale, almeno per chi non ha chissà che attrezzatura, come me, quindi ho lasciato una piccola recensione qua:
https://lamotosega.forumattivo.com/t23003-sega-a-catena-a-mano#299392
nella penultima foto, la sezione del tronco tagliato con la sega a catena, dalla parte alta, che è caduta
nell'ultima foto, la sezione del tronco della parte bassa
il tutto è stato laborioso, lungo, ma relativamente "semplice", poco faticoso, e assolutamente senza rischi
fondamentalmente, ho fatto quasi tutto con la sega a catena!!!! fantastica (dopo ci torno sopra, penso potrà interessare a qualcuno)!!!
dunque, ieri dopo aver eliminato il ramo dell'inghippo, più tutti i rami sotto di esso, con la sega a catena, col verricello la pianta riusciva a schiodarsi DI LATO (verso sinistra, lato monte; non avevo modo di alzarla, e a destra poggiava sugli alberi) per qualche centimetro, per poi tornare immediatamente al suo posto appena smollavo il cavo
c'era rimasto un ramo piuttosto grosso (10cm circa), in alto a 12m di altezza, diretto verso sinistra, che andava a cozzare contro un terzo albero, non so se era per questo motivo che il faggio tornava al suo posto (strano, perchè il punto dove toccava l'altro albero era distante svariati metri, e il ramo credo che avrebbe dovuto flettere e spezzarsi, non fare una resistenza assoluta)...è l'UNICO ramo che non sono riuscito a tagliare con la sega a catena, dato che si trovava a circa 12m da terra, e la lama si presentava al asuddetto ramo sempre di piatto, o dal lato senza denti, ed era impossibile da manobvrare a quell'altezza...dopo mezz'ora di infruttuosi tentativi di girarla dal verso giusto, abbiamo tirato via le corde
senza aver potuto definire le cause di tutto ciò, ho deciso allora di segare il tronco in due, con la sega a catena, in un punto appena dopo i due alberi su cui si appoggiava, in modo da far cadere la parte superiore del tronco coi rami, e poi lasciare solo la metà inferiore, nella speranza di averla poi finalmente libera da tensioni (ormai senza alcun ramo)
la difficoltà maggiori sono state lanciare col peso+cordicella, e riuscire a segare con il disturbo costante di rametti vari che stavano accozzati al tronco sulla sua parte superiore...per il resto, il taglio del tronco in quel punto (25cm), con la sega a catena manovrata da 15m in due persone, è stato semplice, di poca fatica e relativamente veloce (15 minuti circa): con un ramo lungo e fine di nocciolo col finale a forcella ce l'ho fatta a presentarla dal lato giusto al tronco, il resto è stato appunto facile
a quel punto, il resto del tronco è bastato tagliarlo alla base con tacca sotto, accorciamento laterale della cerniera (probabilmente non aveva alcuna utilità e senso farlo, ma per evitare eventuali scosciamenti l'ho fatto, a quanto sto capendo diminuisce di molto le possibilità che accada!...si vede nella secondo foto che sto per postare), e taglio da sopra...in un'ora e mezza/due oggi avevamo finito (agli esperti parrà un tempo altissimo, ma io ci avrei messo la firma, per questo tempo di abbattimento, ieri ); lavoro totale tra ieri e oggi di 5 ore circa
tagliati con la sega a catena: ramo dell'inghippo (proprio alla base, 20cm o quasi), due rami precedenti (10cm), tronco (25cm); il verricello ha avuto di fatto l'unica funzione di farmi capire un po' le tensioni della pianta, a livello operativo non ha fatto granchè
grazie davvero a tutti per i consigli: a wildwildcat che ha trovato la soluzione che faceva per me, belcanto per i ragionamenti sul "tiro" della pianta, e a tutti in genere: qulsiasi riflessione letta mi aiuta a sviluppare i ragionamenti migliori (il thinking-process) da farsi nell'approcciarsi ad un albero da tirare giù!
non ho trovato post che parlino della sega a catena, che ho trovato eccezionale, almeno per chi non ha chissà che attrezzatura, come me, quindi ho lasciato una piccola recensione qua:
https://lamotosega.forumattivo.com/t23003-sega-a-catena-a-mano#299392
nella penultima foto, la sezione del tronco tagliato con la sega a catena, dalla parte alta, che è caduta
nell'ultima foto, la sezione del tronco della parte bassa
pipporan- utente registrato
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Re: TECNICHE DI TAGLIO E DI ABBATTIMENTO
Ci sono molte cose buone in questo argomento,le metterò nel sacco delle conoscenze.
belcanto- utente registrato.
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