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prevenzione meccanico biologica della diffusione del cancro corticale del castagno tramite motosega
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Re: prevenzione meccanico biologica della diffusione del cancro corticale del castagno tramite motosega
Io non la vedo. Solo una croce nel riquadro. Saluti
******************************************************************************************************
Non far del bene se non sai sopportare l'ingratitudine.
falcetto- Moderatori
- Messaggi : 9252
Data d'iscrizione : 18.12.11
Località : Bassa Brianza
Re: prevenzione meccanico biologica della diffusione del cancro corticale del castagno tramite motosega
Salve a tutti, vi allego qui la foto del castagno che useremo io e Lucio Alciati per fare questo esperimento contro il tumore del castagno, l'esperimento verrà effettuato così:
-il "rimanente" del ramo a destra verrà tagliato con una motosega non modificata per verificare la differenza
-il "rimanente" del ramo a sinistra verrà tagliato con la motosega modificata (buchi sulla barra per fare scivolare ai lati l'olio mischiato all'additivo EM ciccatrizzante)
proveremo anche con un altro tipo di additivo su un altro castagno, vi faremo comunque sapere
-il "rimanente" del ramo a destra verrà tagliato con una motosega non modificata per verificare la differenza
-il "rimanente" del ramo a sinistra verrà tagliato con la motosega modificata (buchi sulla barra per fare scivolare ai lati l'olio mischiato all'additivo EM ciccatrizzante)
proveremo anche con un altro tipo di additivo su un altro castagno, vi faremo comunque sapere
Ultima modifica di falcetto il Dom Mar 22, 2015 3:05 pm - modificato 1 volta. (Motivazione : Unione messaggi)
Francesco Alciati- utente registrato
- Messaggi : 40
Data d'iscrizione : 12.03.15
Re: prevenzione meccanico biologica della diffusione del cancro corticale del castagno tramite motosega
E' da un po' che leggo questo post, ma ora veramente sono sconcertato.
Ma voi sapete cos'è il cancro del castagno?
Ma voi sapete cos'è il cancro del castagno?
silvano68- utente registrato
- Messaggi : 114
Data d'iscrizione : 30.11.10
Età : 56
Località : follina, treviso
Re: prevenzione meccanico biologica della diffusione del cancro corticale del castagno tramite motosega
mi puoi spiegare cosa intendi? la immagine che vedi sopra non è un castagno colpito dal cancro se è quello che pensi, ma dato che il cancro corticale del castagno è dovuto a dei tagli noi vogliamo vedere se tagliando con una motosega che all'interno dell'additivo ciccatrizzante e che viene misceato insieme al'olio ecc. ecc. lo si può curare
puoi spiegare cosa intendi, perchè dato che di proprietà posseggo 10 "giornate" (circa 4 ettari) di castagni penso di conoscerlo il cancro del castagno...
puoi spiegare cosa intendi, perchè dato che di proprietà posseggo 10 "giornate" (circa 4 ettari) di castagni penso di conoscerlo il cancro del castagno...
Francesco Alciati- utente registrato
- Messaggi : 40
Data d'iscrizione : 12.03.15
Re: prevenzione meccanico biologica della diffusione del cancro corticale del castagno tramite motosega
Il cancro del castagno non colpisce la corteccia "vecchia" come quella, ma solo quella liscia.
Quelli non sono due rami ma due polloni secchi.....
Quelli non sono due rami ma due polloni secchi.....
silvano68- utente registrato
- Messaggi : 114
Data d'iscrizione : 30.11.10
Età : 56
Località : follina, treviso
Re: prevenzione meccanico biologica della diffusione del cancro corticale del castagno tramite motosega
su quella foto si vedono due "rimanenti" di polloni tagliati l'autunno passato, procederemo a tagliare sulla parte "nuova" (o verde) dei due polloni, non nella parte secca
Francesco Alciati- utente registrato
- Messaggi : 40
Data d'iscrizione : 12.03.15
Re: prevenzione meccanico biologica della diffusione del cancro corticale del castagno tramite motosega
no aspetta.
Quelli sono veramente due polloni secchi, il primo a sinistra è evidente, il secondo a destra lo capisci dal parziale distaccamento di corteccia e dal fatto che il ceppo ha iniziato a compartimentare il secco nella zona del colletto. La prova del 9 ovviamente la puoi fare solo tu con un coltellino... via foto non si è mai certi al 100%.
Se tagli a raso quei due moncherini fai un grave danno alla pianta in quanto gli tagli via la cicatrice che sta facendo.
I rami secchi, polloni compresi, dovrebbero essere tagliati 1-2cm sopra il colletto.
Discorso diverso per il verde, che deve essere tagliato al colletto senza però intaccarlo, e non 2cm più in alto come hai fatto per il piccolo pollone in alto a destra nella foto.
Come dice silvano68, il cancro corticale ha più presa su parti con corteccia fine e liscia, dove basta poco (un taglio con l'accetta, un colpo di un ramo, la grandine...) per arrivare alla parte viva.
Parti vecchie con corteccia spessa sono meno sensibili, o comunque da fuori non danno molti segni.
Mi è capitato di abbattere dei castagni selvatici da 30-40cm secchi in punta e scortecciandoli per farne pali mi sono reso conto che in alcune parti la corteccia era secca... per me questo poteva essere dovuto al cancro.
Quelli sono veramente due polloni secchi, il primo a sinistra è evidente, il secondo a destra lo capisci dal parziale distaccamento di corteccia e dal fatto che il ceppo ha iniziato a compartimentare il secco nella zona del colletto. La prova del 9 ovviamente la puoi fare solo tu con un coltellino... via foto non si è mai certi al 100%.
Se tagli a raso quei due moncherini fai un grave danno alla pianta in quanto gli tagli via la cicatrice che sta facendo.
I rami secchi, polloni compresi, dovrebbero essere tagliati 1-2cm sopra il colletto.
Discorso diverso per il verde, che deve essere tagliato al colletto senza però intaccarlo, e non 2cm più in alto come hai fatto per il piccolo pollone in alto a destra nella foto.
Come dice silvano68, il cancro corticale ha più presa su parti con corteccia fine e liscia, dove basta poco (un taglio con l'accetta, un colpo di un ramo, la grandine...) per arrivare alla parte viva.
Parti vecchie con corteccia spessa sono meno sensibili, o comunque da fuori non danno molti segni.
Mi è capitato di abbattere dei castagni selvatici da 30-40cm secchi in punta e scortecciandoli per farne pali mi sono reso conto che in alcune parti la corteccia era secca... per me questo poteva essere dovuto al cancro.
ferrari-tractor- Moderatori
- Messaggi : 13780
Data d'iscrizione : 19.04.10
Età : 43
Località : Prov. Cuneo
Re: prevenzione meccanico biologica della diffusione del cancro corticale del castagno tramite motosega
Ciao,
l'intenzione è proprio quella di tagliare sul vivo. Cioè asportare la parte "ammalata" come un'operazione chirurgica. Infatti se si lascia del "secco" l'infezione continua ad avanzare.
Però per far questo bisogna attendere il periodo di maggior attività vegetativa (il risveglio primaverile) dove la pianta reagisce ( come dici giustamente te, ne risente ma positivamente) alla ferita provocando nuovo e sano tessuto parenchimatico formando una buona cicatrice.
Questo è dimostrato da studi scientifici che hanno visto un effettivo miglioramento della struttura della pianta.
E' ovvio che se la lama della motosega è infetta questa può causare una nuova infezione. Per tale motivo si è pensato all'uso di un disinfettante da addittivare all'olio lubrificante la catena di taglio.
I due polloni tagliati che si vedono in foto sono stati presi in considerazione perché sono idonei per la prova: sono di circa dello stesso diametro e in posizione agibile.
Il cancro corticale del castagno attacca la pianta e provoca disseccamenti più o meno invadenti e in vari modi ,producendo per reazione del disseccamento apicale dei rami epicormici, fino alla lenta morte della pianta. In certi casi può addirittura immunizzarsi grazie alla produzione di ceppi ipovirulenti (come un vaccino).
l'intenzione è proprio quella di tagliare sul vivo. Cioè asportare la parte "ammalata" come un'operazione chirurgica. Infatti se si lascia del "secco" l'infezione continua ad avanzare.
Però per far questo bisogna attendere il periodo di maggior attività vegetativa (il risveglio primaverile) dove la pianta reagisce ( come dici giustamente te, ne risente ma positivamente) alla ferita provocando nuovo e sano tessuto parenchimatico formando una buona cicatrice.
Questo è dimostrato da studi scientifici che hanno visto un effettivo miglioramento della struttura della pianta.
E' ovvio che se la lama della motosega è infetta questa può causare una nuova infezione. Per tale motivo si è pensato all'uso di un disinfettante da addittivare all'olio lubrificante la catena di taglio.
I due polloni tagliati che si vedono in foto sono stati presi in considerazione perché sono idonei per la prova: sono di circa dello stesso diametro e in posizione agibile.
Il cancro corticale del castagno attacca la pianta e provoca disseccamenti più o meno invadenti e in vari modi ,producendo per reazione del disseccamento apicale dei rami epicormici, fino alla lenta morte della pianta. In certi casi può addirittura immunizzarsi grazie alla produzione di ceppi ipovirulenti (come un vaccino).
lucio alciati- utente registrato
- Messaggi : 13
Data d'iscrizione : 19.02.15
Re: prevenzione meccanico biologica della diffusione del cancro corticale del castagno tramite motosega
ho capito che sono comodi...
ma che cosa vuoi provare? Che tagliando a raso quei due moncherini secchi la ceppaia rimargina la ferita?
Lo sta già facendo, e se noti non ci sono segni di cancro nella zona di cicatrizzazione.
Vuoi dire che quella ceppaia da più di un metro di diametro trarrà vantaggi dal taglio dei due moncherini?
Ne dubito fortemente... piuttosto dai una rimonda in cima.
Se devi fare un test, allora prendi qualche ceppaia da ceduo e taglia a raso, recinta bene con rete in modo che i caprioli non ti mangino i germogli e tra due anni vediamo quanti polloni per ceppaia hanno il cancro corticale, tra le ceppaie trattare e quelle no.
Capisco e lodo l'iniziativa, sono un po' dubbioso sul metodo.
ma che cosa vuoi provare? Che tagliando a raso quei due moncherini secchi la ceppaia rimargina la ferita?
Lo sta già facendo, e se noti non ci sono segni di cancro nella zona di cicatrizzazione.
Vuoi dire che quella ceppaia da più di un metro di diametro trarrà vantaggi dal taglio dei due moncherini?
Ne dubito fortemente... piuttosto dai una rimonda in cima.
Se devi fare un test, allora prendi qualche ceppaia da ceduo e taglia a raso, recinta bene con rete in modo che i caprioli non ti mangino i germogli e tra due anni vediamo quanti polloni per ceppaia hanno il cancro corticale, tra le ceppaie trattare e quelle no.
Capisco e lodo l'iniziativa, sono un po' dubbioso sul metodo.
ferrari-tractor- Moderatori
- Messaggi : 13780
Data d'iscrizione : 19.04.10
Età : 43
Località : Prov. Cuneo
Re: prevenzione meccanico biologica della diffusione del cancro corticale del castagno tramite motosega
Ti ringrazio per il tuo contributo.
E’ molto utile scambiare delle informazioni. Aiutano a comprendere eventuali convinzioni ed errori che si pongono nell’attuazione di un qualsiasi progetto.
Interessante il test che proponi ma ha,secondo me, delle variabili da tener conto.
Ad esempio è risaputo che le ceppaie tagliate a raso emettono polloni, in molti casi, già di per sé resistenti al cancro del castagno e questo creerebbe un risultato incerto.
I tagli dovrebbero essere fatti su un solo esemplare perché ogni soggetto può essere diverso tra loro per età, varietà, posizione, struttura ecc.
Il metodo ovvero il progetto che ho intenzione di attuare con l’aiuto di mio figlio e delle vostre informazioni e critiche non è esclusivamente atteso come cura ma principalmente una prevenzione, che non è detto che funzioni.
Per tale motivo, per ora, vorremmo fare dei test su alcuni testimoni o esemplari esclusivamente per capire se il metodo funziona e, in caso positivo, validarlo per un uso più ampio.
Questo è in sintesi il progetto:
materiali:
-due motoseghe da potatura simili nelle caratteristiche;
- una barra di taglio modificata con 3 buchi a livello canalina di scorrimento per facilitare la dispersione dell’olio trattato sulla stessa barra
-stesso olio vegetale lubrificante la catena di taglio
-prodotto disinfettante a base di E.M. (microrganismi efficaci)
-prodotto disinfettante con rame e solfo in soluzione oleosa (biologico)
-scelta degli esemplari su cui effettuare i test in doppio: trattato-non trattato testimone
(stessa pianta per evitare variabili che potrebbero influenzare il risultato quali età, varietà, posizione, struttura, sanità ecc).
Metodo:
prova 1:
- taglio sul “vivo” di due branche infette, stesso esemplare, con motosega “non trattata” e motosega “trattata”;
- osservazione velocità di cicatrizzazione e sanità delle ferite da taglio
Prova 2
-taglio su materiale infetto con motosega “non trattata” e motosega “trattata”;
-susseguente taglio con stesse motoseghe “infette” sui testimoni, in doppio,in sbrancatura e/o spollonatura, sul “vivo;”
- osservazione velocità di cicatrizzazione e sanità delle ferite da taglio.
I tempi saranno lunghi
E’ molto utile scambiare delle informazioni. Aiutano a comprendere eventuali convinzioni ed errori che si pongono nell’attuazione di un qualsiasi progetto.
Interessante il test che proponi ma ha,secondo me, delle variabili da tener conto.
Ad esempio è risaputo che le ceppaie tagliate a raso emettono polloni, in molti casi, già di per sé resistenti al cancro del castagno e questo creerebbe un risultato incerto.
I tagli dovrebbero essere fatti su un solo esemplare perché ogni soggetto può essere diverso tra loro per età, varietà, posizione, struttura ecc.
Il metodo ovvero il progetto che ho intenzione di attuare con l’aiuto di mio figlio e delle vostre informazioni e critiche non è esclusivamente atteso come cura ma principalmente una prevenzione, che non è detto che funzioni.
Per tale motivo, per ora, vorremmo fare dei test su alcuni testimoni o esemplari esclusivamente per capire se il metodo funziona e, in caso positivo, validarlo per un uso più ampio.
Questo è in sintesi il progetto:
materiali:
-due motoseghe da potatura simili nelle caratteristiche;
- una barra di taglio modificata con 3 buchi a livello canalina di scorrimento per facilitare la dispersione dell’olio trattato sulla stessa barra
-stesso olio vegetale lubrificante la catena di taglio
-prodotto disinfettante a base di E.M. (microrganismi efficaci)
-prodotto disinfettante con rame e solfo in soluzione oleosa (biologico)
-scelta degli esemplari su cui effettuare i test in doppio: trattato-non trattato testimone
(stessa pianta per evitare variabili che potrebbero influenzare il risultato quali età, varietà, posizione, struttura, sanità ecc).
Metodo:
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- taglio sul “vivo” di due branche infette, stesso esemplare, con motosega “non trattata” e motosega “trattata”;
- osservazione velocità di cicatrizzazione e sanità delle ferite da taglio
Prova 2
-taglio su materiale infetto con motosega “non trattata” e motosega “trattata”;
-susseguente taglio con stesse motoseghe “infette” sui testimoni, in doppio,in sbrancatura e/o spollonatura, sul “vivo;”
- osservazione velocità di cicatrizzazione e sanità delle ferite da taglio.
I tempi saranno lunghi
lucio alciati- utente registrato
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