OLIVO parte 1

quest'anno si sente dire in giro che l'olio è cattivo, che sa di secco,causa siccità.
io l'ho assaggiato mami pare che sia solo un po piu forte del solito, cioè il pizzicorino finale che rimane in bocca assaggiandolo, persiste un po piu del solito.
aggiungo che i miei alberi sono vicini al fiume e quindi li ho annaffiati spesso.

con l'olio nessun problema di cui esposto sopra, il pizzzicorino è passato.

stamane ho notato delle macchie sulle foglie, da cosa possono dipendere?

Sul pizzicore se non dico sciocchezze è la sensazione che da la presenza dei polifenoli al palato. Col passare dei mesi dovrebbe attenuarsi

si è cosi, solo che quest'anno era piu marcato sdel solito, ma è passato.

ci sono solo macchie marroni sulle foglie? non hai notato nient'altro? sotto le foglie? i rami? possibili insetti?
che temperature hai lì da te?

no, nessunn insetto, le temperature nei giorni scorso sono arrivate sino a 4 sotto zero, ma per pochi giorni.

Io ero convinto ci fosse molto più caldo dalle tue parti

sono a 400 metri .s.l.m.

Non voglio continuare a parlare di cose che non so. Ma non può essere il freddo?

anche secondo me e' il freddo ,sembrano bruciate dal freddo ,dalle mie parti un qualcosa simile avviene quando ci sono le gelate.

Aspettiamo la ripresa vegetativa per vedere come si evolve la situazione, in meglio o in peggio. Non oso pensare ad un attacco di verticillosi o peggio di xylella fastidiosa. Mica sono presenti pretuberanze tipiche della rogna dell'olivo?

sono piante giovani, circa 10 anni, letamate , concimate, arate, e irrorate con sostanza rameica
non ho visto rogna dell'olivo.
di xylella qui in liguria per ora non si parla.
spero non sia verticillosi.

speedsonic ha scritto:quest'anno si sente dire in giro che l'olio è cattivo, che sa di secco,causa siccità.
io l'ho assaggiato mami pare che sia solo un po piu forte del solito, cioè il pizzicorino finale che rimane in bocca assaggiandolo, persiste un po piu del solito.
aggiungo che i miei alberi sono vicini al fiume e quindi li ho annaffiati spesso.

Idem anche qui, qualche chilometro più a est di voi
La penso esattamente come te, anzi magari rendesse sempre come l'annata appena conclusa

Questa annata olearea è stata del tutto particolare, ogni anno è una storia diversa, a causa di assenza di patologie l'olio è molto ricco di polfenoli che gli conferisce l'aspetto torbido e sapore un pó aspro. Ha bisogno di più tempo per maturare e qualche travaso in più, in compenso fa poca posa e scarse morchie di fondo.  Almeno olio di cultivar della mia zona.

io di solito faccio un trattamento di rame subito dopo la potatura,quindi in marzo, invece in questo video si consiglia di fare il trattamento con rame a maggio.

https://www.facebook.com/Stockergarden/videos/1725132004187586/?hc_ref=ART8S1CNTL4smKsNUqK09df_CzMd-kSJR50_My89wmxH67K0dvzPYth7C7yheBxH2F4

Qualche foto del frantoio della mia ragazza...





Impianto continuo Rapanelli, capacità di lavoro 15 qli/h,.costituito da defogliatote a tamburo rotante Clemente, lavatrice in acciaio inox, frangitore martelli/coltelli, tre garmole chiuse in acciaio inox con intercapedini a temperatura variabile da 5 qli cadauna, decanter Ramef 4750/arp a due fasi e mezza, due separatori centrifughi Ramef 2500, tutto Rapanelli (tranne il defogliatore)

Qualche foto di quando lo montammo...

qualche foto dell'ultimo ettaro di superintensivo impiantato questo maggio...

E qualche inconveniente in corso d'opera (questi in terra sono i segni della grandine)







Comunque nulla rispetto alla gelata di un mese prima che ha bruciato quasi 1200 piante delle 1500 impiantate l'anno prima.

molto bello. che tempistiche sono previste per inizio produzione e piena produttività di ulivi piantati così piccoli?

che sesto di impianto è stato fatto?

Ciao, per queste variertà sesto di impianto 4 metri tra le file, 2 metri sulle file, quindi 1250 piante /Ha.
Le talee hanno circa 6 mesi al momento dell'impianto (come vedi qualcuna già portrebbe portare dei frutti, nel caso gli vanno tolti per permettere il corretto sviluppo vegetativo dell'individuo) l'inizio produzione è previsto dal secondo anno e la piena produzione dal quarto anno, anno in cui diventa anche meccanizzabile con macchine da raccolta scavallatrici semoventi.

notevole. fa specie pensare che delle talee così piccole saranno piante in piena produzione nel giro di 4 anni. come si gestisce la crescita delle chiome con una distanza tra piante così bassa? è prevista l'eliminazione di una pianta su due a lungo andare?

Ciao, considera che in,circa dieci mesi le piante arrivano ad un'altezza di circa un metro e mezzo.
No scherzi, non devi eliminare nulla, non esistono chiome, non é una forma.di allevamento in volume ma in parete, le piante sono legate al proprio tutore che é iparte integrante dell'armatura dell'impianto assieme ai pali, fili e ale goccianti e seguirà il suo naturale sviluppo, cespuglioso (l'olivo é una coltura arborea a portamento cespuglioso, il portamento arboreo a cui siamo abituati e che pensiamo sia la normalità é ottenibile solo a fronte di continue forzature a mezzo della potatura), quindi impostato il fusto centrale, si alzeranno le diramazioni più basse ad una altezza utile da terra necessaria per le lavorazioni di base a mezzo di portautensili scavallanti e si poteranno le diramazioni che vanno verso il centro della fila, lasciando quelle laterali, così da ottenere una siepe continua, che poi, dopo la fase da allevamento verrà gestita con potatrici meccaniche scavallanti. Chiaramente per far ciò servono cultivar apposite, che riescono a tollerare (nel senso di continuare ad aver la capacità di fruttificare) anche con una potatura indiscriminata come quella meccanica, infatti queste cultivar (le nostre sono italiane, brevettate da CNR di Perugia), in assenza dei rami giovani dell'anno precedente (quelli che con la potatura meccanica vengo quasi totalmente eliminati) riescono a fruttificare anche su rami tre o quattro anni... Questa é la vera differenza e l'aspetto che ha permesso questo tipo di allevamento.
Alla fine si deve arrivare a questo...



Ciao!