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Re: stufe, caminetti ecc
Wow, che invidia zio jimmy!!
Ci credi se ti dico che sono molto, molto felice per te?? Lo so che non ci conosciamo, ma credimi, è così. Sento profondamente la soddisfazione che stai provando, e in qualche modo la condivido (scrivo davanti ad un camino acceso, tra l'altro).
Sanremese, sarebbe bellissimo. Sai quanto imparerei? Però sono in Abruzzo, ad occhio e croce mi sa che è un po' lontano.
BTW, la mia opinione conta quanto il due a briscola, ma in queste settimane sto bruciando anch'io quasi tutta quercia, ed anch'io ho notato che fa molta più cenere della legna che usavo l'anno scorso (che era un mix, non ricordo esattamente di cosa, tranne che c'era parecchio crespino). Ah, non crediate che io riconosca la legna da sola. Ricordo le spiegazioni di chi me l'ha venduta, tutto qui.
PS Ma è vero che le Castelmonte (non Castellamonte) meno recenti hanno l'amianto in alcuni componenti? Così mi è stato detto da un signore che vendeva una sua Jotul usata, peraltro ad un prezzo assolutamente folle.
Aldogenova, quindi 400mc con la 600. Molto interessante, e ti ringrazio per la testimonianza che hai offerto. Certo la coibentazione conta moltissimo, come anche la qualità della legna. Ma le 600 sono davvero belle bestie, questo ormai penso di averlo capito!
(zio jimmy, sbrigati a cucinare sulla stufa... Secondo me vengono fuori cose buonissime)
[Saluti dal ginepraio, che si fa ancora più cupo del previsto]
Ci credi se ti dico che sono molto, molto felice per te?? Lo so che non ci conosciamo, ma credimi, è così. Sento profondamente la soddisfazione che stai provando, e in qualche modo la condivido (scrivo davanti ad un camino acceso, tra l'altro).
Sanremese, sarebbe bellissimo. Sai quanto imparerei? Però sono in Abruzzo, ad occhio e croce mi sa che è un po' lontano.
BTW, la mia opinione conta quanto il due a briscola, ma in queste settimane sto bruciando anch'io quasi tutta quercia, ed anch'io ho notato che fa molta più cenere della legna che usavo l'anno scorso (che era un mix, non ricordo esattamente di cosa, tranne che c'era parecchio crespino). Ah, non crediate che io riconosca la legna da sola. Ricordo le spiegazioni di chi me l'ha venduta, tutto qui.
PS Ma è vero che le Castelmonte (non Castellamonte) meno recenti hanno l'amianto in alcuni componenti? Così mi è stato detto da un signore che vendeva una sua Jotul usata, peraltro ad un prezzo assolutamente folle.
Aldogenova, quindi 400mc con la 600. Molto interessante, e ti ringrazio per la testimonianza che hai offerto. Certo la coibentazione conta moltissimo, come anche la qualità della legna. Ma le 600 sono davvero belle bestie, questo ormai penso di averlo capito!
(zio jimmy, sbrigati a cucinare sulla stufa... Secondo me vengono fuori cose buonissime)
[Saluti dal ginepraio, che si fa ancora più cupo del previsto]
Giu*- utente registrato
- Messaggi : 25
Data d'iscrizione : 31.10.19
Re: stufe, caminetti ecc
Scusa zio Jimmy, ma dubito che la nuova stufa possa risolvere il problemi di muffa sugli angoli. La muffa si forma a seguito alla condensazione del vapore
prodotto in casa (specialmente dalla cottura dei cibi) che favorisce lo sviluppo dei microorganismi che costituiscono la muffa che, del resto, si elimina facilmente spruzzandoci sopra l'ipoclorito :di sodio contenuto anche nella comune varechina. Se non puoi intervenire nell'isolamento termico dei locali, cerca di eliminare il più possibile la fonte dei vapori vaganti (cucina!) con opportuni aspiratori e espulsione all'esterno.
prodotto in casa (specialmente dalla cottura dei cibi) che favorisce lo sviluppo dei microorganismi che costituiscono la muffa che, del resto, si elimina facilmente spruzzandoci sopra l'ipoclorito :di sodio contenuto anche nella comune varechina. Se non puoi intervenire nell'isolamento termico dei locali, cerca di eliminare il più possibile la fonte dei vapori vaganti (cucina!) con opportuni aspiratori e espulsione all'esterno.
marzot- utente registrato
- Messaggi : 523
Data d'iscrizione : 20.11.12
Località : Trentino
Re: stufe, caminetti ecc
Ehm, io non l'ho detto, ma ho pensato esattamente la stessa cosa. Però è anche vero che l'innalzamento della temperatura potrebbe giovare. Dipende da tante cose: dove sono i ponti termici e di quale natura sono, qual è il delta rispetto alla T esterna, e dipende ovviamente dalle abitudini degli abitanti, come diceva marzot, ecc.
Comunque lunga vita all'ipoclorito di sodio, e mica solo per la muffa.
Se il problema è davvero e solo questo, cioè l'ampia escursione termica (e potrebbe anche darsi), forse la stufa è la chiave per la soluzione.zio jimmy ha scritto: non mi scalda sufficientemente la casa di giorno e me la lascia fredda di notte
Comunque lunga vita all'ipoclorito di sodio, e mica solo per la muffa.
Giu*- utente registrato
- Messaggi : 25
Data d'iscrizione : 31.10.19
Re: stufe, caminetti ecc
Giu quindi non sei proprio di primo pelo per quanto riguarda le stufe.
Jimmy come hanno già detto prima di me, non credo che la stufa a legna possa risolvere i tuoi problemi, l'unica aiuto della legna secondo me è che secca molto di più l'aria. Dovrai anche tenere in considerazione di dover probabilmente cambiare la canna fumaria.
Jimmy come hanno già detto prima di me, non credo che la stufa a legna possa risolvere i tuoi problemi, l'unica aiuto della legna secondo me è che secca molto di più l'aria. Dovrai anche tenere in considerazione di dover probabilmente cambiare la canna fumaria.
sanremese- utente registrato
- Messaggi : 208
Data d'iscrizione : 16.10.10
Re: stufe, caminetti ecc
marzot ha scritto:Scusa zio Jimmy, ma dubito che la nuova stufa possa risolvere il problemi di muffa sugli angoli. La muffa si forma a seguito alla condensazione del vapore
prodotto in casa (specialmente dalla cottura dei cibi) che favorisce lo sviluppo dei microorganismi che costituiscono la muffa che,
Microorganismi che prendono il loro nutrimento nelle colle alla caseina presenti nelle comuni tempere per l'imbiancatura.
La temperatura assoluta influisce poco perche ci saranno sempre "punti freddi" di condensa.
Usando i costosi prodotti privi di colle organiche sarà molto più semplice controllare le muffe.
L'ideale sarebbero i prodotti a calce e i silicati.
Giu*,il mio consiglio è quello di guardarsi attorno con calma,diffidando di tutto e chiedendo consiglio a chi non ha interessi.
Le stufe in ghisa andrebbero comprate a peso:più ce n'è meglio è.
Con questa visione,quasi venti anni fa,comprai alla metà degli altri,un inserto per camino di marca spagnola sconosciuta:sta ancora andando benissimo.
belcanto- utente registrato.
- Messaggi : 3538
Data d'iscrizione : 12.11.10
Età : 78
Re: stufe, caminetti ecc
obriegado Giu* grazie per la condivisione, e' cosa rara avere una ragazza sul forum ti auguro di uscire presto dai gineprai e vespai vari, , per l'amianto non saprei ma so che su alcune stufe di fattura nordica veniva usata la lana di vetro(comunque poca) e prevalentemente su stufe di buona fattura, forse e' tuttora usata.
grazie a tutti per i consigli e per avermi fatto notare l'inesattezza della mia affermazione su come debellare la muffa in casa , prima della stufa a pellet ne avevamo (ed ho ancora in giardino )una a legna e la muffa era meno invadente,poi noi cuciniamo in abbondanza tutti i giorni a mezzogiorno e cena, vi lascio immaginare la condensa che si forma in casa, comunque sto testando una pittura murale da diluire non con acqua ma con acquaragia e simili, porta la dicitura antiumido, vedremo se funziona meglio di tutte le varie tecniche usate finora, forse e' uno di quelli accennati da belcanto, scusate l'off topic, ciao a presto
grazie a tutti per i consigli e per avermi fatto notare l'inesattezza della mia affermazione su come debellare la muffa in casa , prima della stufa a pellet ne avevamo (ed ho ancora in giardino )una a legna e la muffa era meno invadente,poi noi cuciniamo in abbondanza tutti i giorni a mezzogiorno e cena, vi lascio immaginare la condensa che si forma in casa, comunque sto testando una pittura murale da diluire non con acqua ma con acquaragia e simili, porta la dicitura antiumido, vedremo se funziona meglio di tutte le varie tecniche usate finora, forse e' uno di quelli accennati da belcanto, scusate l'off topic, ciao a presto
zio jimmy- utente registrato
- Messaggi : 315
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Località : valtellina
Re: stufe, caminetti ecc
Mi scuso per l'off topic
Jimmy per esperienza personale se la parete è umida non c'è pittura che tenga,la muffa prima o poi rispunterà sempre, devi eliminare alla radice il problema.
Hai la possibilità di fare un foro nel muro e mettere una ventilazione meccanica puntuale? Se vuoi in privato di mando il link della macchina che uso io.
Jimmy per esperienza personale se la parete è umida non c'è pittura che tenga,la muffa prima o poi rispunterà sempre, devi eliminare alla radice il problema.
Hai la possibilità di fare un foro nel muro e mettere una ventilazione meccanica puntuale? Se vuoi in privato di mando il link della macchina che uso io.
sanremese- utente registrato
- Messaggi : 208
Data d'iscrizione : 16.10.10
Il Riscaldamento
Il calore si può trasmettere in 3 modi: la Conduzione, la Convezione, l'Irraggiamento.
La Conduzione avviene ad esempio attraverso un muro, un solaio, un tetto.
La Convezione si ha quando una sostanza fluida, ad esempio l'aria, è a contatto con una superficie più calda, l'aria sottrae calore al corpo riscaldato e si mette in movimento ovviamente verso l'alto, e così viene sostituita da altra più fredda.
L'Irraggiamento avviene tramite il passaggio di energia termica emessa da un corpo caldo ad un altro più freddo. Le radiazioni sono onde elettromagnetiche. Esempio maggiore: l'energia termica che ci arriva dal Sole, attraversando lo spazio vuoto. Ma nel nostro piccolo il calore irradiato da un apparecchio (la “stufa”) per scaldare l'abitazione.
Nel caso di stufe o apparecchi che in percentuale maggiore scaldano l'aria si avrà dell'aria carica di umidità che si muove verso l'alto e cederà del calore alle superfici con cui ha contatto, superfici che saranno più fredde dell'aria.
Nel caso di stufe che in percentuale maggiore irraggiano energia termica si avrà un riscaldamento delle superfici raggiunte dai raggi e non dell'aria che attraversano, come avviene ad esempio per una lampadina accesa che irradia energia luminosa: non illumina l'aria che attraversa, ma illumina le superfici che raggiunge: muri, soffitti, arredamento e tutto quanto presente.
Nel caso che sia l'aria più calda ad avere il contatto con la superficie più fredda avverrà il fenomeno della Condensa. L'acqua allo stato gassoso (vapore) presente nell'aria della stanza tornerà allo stato liquido. Come avviene di notte per la rugiada, o per la brina; in questo caso il vapore dallo stato gassoso passa allo stato solido: ghiaccio, come troviamo nelle mattinate d'inverno sul parabrezza.
Nel caso di superfici, muri o solai, che sono riscaldati dalla stufa che emette raggi termici, il vapore contenuto nell'aria arrivando a contatto troverà una superficie con temperatura superiore all'aria stessa, perché l'aria non è stata scaldata dalla stufa, oppure sarà stata riscaldata in percentuale inferiore rispetto ad esempio a come viene scaldata da un termosifone o un calorifero. Quindi il vapore non sarà raffreddato e non avverrà il fenomeno della condensa.
Naturalmente se in alcune zone la temperatura è più bassa rispetto al resto delle superfici il fenomeno della condensa avverrà lo stesso in modo più o meno marcato, in quanto la radiazione di calore non riuscirà a scaldare a sufficienza da superare il punto di rugiada. E' il problema causato da quello che si chiama ponti termici.
Una stufa che emette in percentuale più energia termica tramite irraggiamento piuttosto che convezione, cioè è realizzata con superficii che raggiungono alte temperature, centinaia di gradi, avrà effetti diversi rispetto una stufa che funziona scaldando aria che poi circolando scalda la stanza. E gli effetti saranno diversi per quanto la sensazione di benessere di calore e la formazione di condensa. La sensazione di freddo che si ha in una stanza nonostante sia funzionante un'impianto che scalda l'aria è dovuta ai muri freddi che sottraggono al nostro corpo temperatura, così come è ben nota la sensazione che si ha in vicinanza di una stufa in ghisa che emette radiazioni che ci scaldano anche se siamo in un ambiente freddo; si dice che ci scalda le ossa...!
Se si scalda una stufa in ghisa con un bruciatore interno a gasolio o a metano le radiazioni emesse di energia termica saranno le stesse che se internamente si bruciasse legna, salvo ovviamente la diversa resa di calorie prodotte, se si scalda un appartamento con un impianto a caloriferi si avrà lo stesso problema di condensa sia che si usa una caldaia a metano che una a legna, nelle stanze viene scaldata l'aria dai caloriferi, l'aria si alzerà e se trova superfici fredde il vapore acqueo si condenserà ugualmente anche se l'acqua é stata scaldata bruciando legna in una caldaia posta in altro locale.
Una stufa a pellet che funziona principalmente producendo aria calda, oppure una stufa o camino che ha le canalizzazioni per inviare nelle stanze aria calda potrà produrre maggiormente il problema della condensa specie nei ponti termici, anche si si brucia legna.
Non è la legna che asciuga..., si sente dire, si leggono frasi tipo: questa casa è umida..., questo appartamento è umido..., ma l'appartamento poveretto non è umido lui, umido vuol dire presenza di acqua, ma l'acqua la mette chi vive e opera all'interno, ovviamente si ha rilascio di vapore con la cottura, nei bagni, ma anche le persone normalmente trasudano, e se in inverno si mette la biancheria, i panni ad asciugare internamente questi rilasceranno molta umidità.
Il vapore presente nell'aria non si asciuga, la legna non asciuga, non scompare l'acqua magicamente, lo si deve fare andare all'esterno, quindi sopra i fuochi una cappa, se necessario un estrattore che aiuta a condurre fuori i vapori, in bagno aprire appena uno spiraglio per il ricambio d'aria, o dopo la doccia, e ogni mattina possibilmente aprire anche col freddo 10-20 minuti le finestre, se c'è il sole di più. La differenza della formazione di condensa la fa il sistema di trasmissione del calore, per irraggiamento si scaldano principalmente i muri e dopo l'aria, con la convezione si scalda l'aria e poi i muri.
E qui si deve ovviamente parlare del fatto che troppo spesso si applicava sui muri, sia internamente che esternamente materiali non traspiranti; se non addirittura si facevano strati in cemento totalmente impermeabili al vapore sulle facciate esterne degli edifici. Si è iniziato a capire negli anni 80-90 che utilizzare pitture sulle facciate tipo le cosiddette al quarzo o con la realizzazione delle “camicie” in cemento si impediva la fuoriuscita del vapore. Lo stesso avviene internamente con le pitture “lavabili” o altre tipo il “bucciato”, uno strato di pochi decimi di millimetro impedisce il passaggio del vapore, il muro realizzato in mattoni di laterizio o pietre e malte con poco cemento si comporta come una spugna, prende il vapore e lo conduce esternamente sopratutto i vecchi muri portanti. Applicare una pittura che è come una pellicola impermeabile comporta che il vapore si condensa in micro goccioline, come sui vetri delle finestre, e si impedisce di fare assorbire le goccioline dall'intonaco, e sopratutto in alto e in presenza di ponti termici viene creato l'habitat migliore per muffe e altri organismi, le muffe sono dei funghi che emettono delle spore, e spesso creano fenomeni allergici e disturbi respiratori. E' come quando piove che si indossa magari per lavorare un impermeabile di plastica, dopo poco ci si sente bagnati, non è passata certo la pioggia, ma é il nostro corpo che rilascia acqua, il sudore, e non potendo uscire attraverso dei vestiti traspiranti si sente addosso l'umidità.
Nelle costruzioni avvenute a partire dalla ricostruzione dagli anni 1950 non si poneva a sufficienza la questione. Ma è continuato fino gli anni '80, e purtroppo anche dopo sono state realizzate costruzioni carenti per l'isolamento e la traspirabilità. Paradossalmente una costruzione in mattone o pietra realizzata prima della guerra presenta meno problemi, o problemi diversi.
Si hanno ponti termici, cioè passaggio di energia termica dalla superficie più calda verso quella fredda, dove si interrompe l'isolamento, o non è presente, ad esempio in corrispondenza di travi o pilastri negli edifici in struttura di calcestruzzo, nei serramenti, nella copertura sia terrazzo o tetto. Si possono realizzare delle opere di isolamento con i vari materiali ben noti, si può effettuare un opera totale, tipo isolare completamente una parete che è tamponamento della facciata dell'edificio oppure limitarsi a una zona, per esempio a solo un pilastro che prende la temperatura più fredda dell'esterno ed essendo un unico blocco raffredda l'intonaco internamente. In casi come questi si può togliere l'intonaco, poi applicare appositi fogli di spessore 3-5 mm o anche di più di un materiale tipo polistirene e poi realizzare sopra di nuovo l'intonaco con magari una rete di fibra di vetro affogata internamente.
Le pitture “termiche” cosiddette termoisolanti contengono delle microsfere di materiale ceramico o vetro e hanno una certa capacità di isolare, ma minima, cioè riducono un poco il raffreddamento del vapore e la formazione di condensa; ma non sono miracolose, possono risolvere il problema della formazione di muffa specie in locali come il bagno, se l'isolamento non é esageratamente mancante e se si hanno accortezze come aprire la finestra o mettere un estrattore. Hanno dei pro e dei contro, contro una difficoltà maggiore di applicazione, e un prezzo molto elevato.
Le pitture ai silicati e silossaniche sono pitture di base minerale, come la calce ma si usano all'esterno, se su una parete interna si è applicato in tempi passati pitture impermeabili non servono, oramai si è impermeabilizzata la superficie ed andrebbe rimosso la strato non permeabile al vapore.
Non sono semplici da applicare come le pitture normali. Se sono state applicate pitture impermeabilizzanti non si risolve certo applicando sopra una pittura traspirante, ormai il vapore non può essere assorbito dall'intonaco, si ottiene un discreto risultato applicando un intonachino a base calce, grassello di calce, con la presenza di materiale lapideo di varia granulometria, realizzato nello spessore di alcuni mm, che permette di assorbire fino a un certo grado, e poi aerando spesso il locale perde l'umidità, dal punto di vista estetico si ottengono buoni risultati in colori diversi e sono materiali fungicidi e salubri.
La pittura da diluire con solventi anziché acqua si usava per superfici ingiallite o ingrigite da fumo, magari dovuto a un incendio, era detta”per nicotina”, ai tempi che si fumava in uffici o simili, e permetteva di ricoprire con una mano superfici molto ingiallite, oppure per cucine ingrigite da fumo di legna. Per ottenere una pittura antiumido, antimuffa si aggiungono delle molecole biocide, gli stessi prodotti fungicidi che si usano ad esempio sulle piante contro le malattie crittogame e ritengo poco salutare applicare dei prodotti che uccidono cellule viventi in stanze dove soggiorniamo a lungo, e poi cosa significa: ”antiumido”? Come fa una pittura ad eliminare l'umidità che mettiamo noi in una stanza? In cosa si trasforma? Dove va l'acqua che condensa sui muri? L'umidità è acqua allo stato gassoso, raffreddando si deve trasformare nello stato liquido, come fa il mio frigo che ha dietro un tubo dove gocciola la condensa, ho messo una bottiglia e noto che nei giorni più umidi, anche d'estate, si riempe più velocemente.
Capire e ragionare di come funzionano i sistemi di riscaldamento, i materiali, le cose, le leggi fisiche e non credere a quanto promesso da chi ha interesse a vendere, capire che si dovrebbe usare e conoscere i materiali tradizionali, come la calce, minerale, traspirante eccellente, antimuffa naturale, come quella che faceva mio nonno, che all'epoca vendeva per pochi centesimi, adesso invece viene venduta col marketing, a molte volte di più che il prodotto normale. Affidarsi a chi è del settore da tempo, conosciuto per esperienza e voglia di lavorare bene, non a chi si improvvisa e fa promesse mirabolanti. I problemi li creiamo noi per ignoranza, creduloneria, per non avere più la conoscenza delle esperienze e non si tramanda il sapere di chi ci ha preceduto e siamo indotti a credere ingenuamente a chi ci magnifica il suo prodotto,ci promette di risolvere i problemi magicamente, e ci induce a rottamare il passato, da chi ci spinge per interesse a comprare prodotti che promettono miracoli e a pagare di più. Ben venga il progresso, quello positivo per tutti. Questo è il problema.
La Conduzione avviene ad esempio attraverso un muro, un solaio, un tetto.
La Convezione si ha quando una sostanza fluida, ad esempio l'aria, è a contatto con una superficie più calda, l'aria sottrae calore al corpo riscaldato e si mette in movimento ovviamente verso l'alto, e così viene sostituita da altra più fredda.
L'Irraggiamento avviene tramite il passaggio di energia termica emessa da un corpo caldo ad un altro più freddo. Le radiazioni sono onde elettromagnetiche. Esempio maggiore: l'energia termica che ci arriva dal Sole, attraversando lo spazio vuoto. Ma nel nostro piccolo il calore irradiato da un apparecchio (la “stufa”) per scaldare l'abitazione.
Nel caso di stufe o apparecchi che in percentuale maggiore scaldano l'aria si avrà dell'aria carica di umidità che si muove verso l'alto e cederà del calore alle superfici con cui ha contatto, superfici che saranno più fredde dell'aria.
Nel caso di stufe che in percentuale maggiore irraggiano energia termica si avrà un riscaldamento delle superfici raggiunte dai raggi e non dell'aria che attraversano, come avviene ad esempio per una lampadina accesa che irradia energia luminosa: non illumina l'aria che attraversa, ma illumina le superfici che raggiunge: muri, soffitti, arredamento e tutto quanto presente.
Nel caso che sia l'aria più calda ad avere il contatto con la superficie più fredda avverrà il fenomeno della Condensa. L'acqua allo stato gassoso (vapore) presente nell'aria della stanza tornerà allo stato liquido. Come avviene di notte per la rugiada, o per la brina; in questo caso il vapore dallo stato gassoso passa allo stato solido: ghiaccio, come troviamo nelle mattinate d'inverno sul parabrezza.
Nel caso di superfici, muri o solai, che sono riscaldati dalla stufa che emette raggi termici, il vapore contenuto nell'aria arrivando a contatto troverà una superficie con temperatura superiore all'aria stessa, perché l'aria non è stata scaldata dalla stufa, oppure sarà stata riscaldata in percentuale inferiore rispetto ad esempio a come viene scaldata da un termosifone o un calorifero. Quindi il vapore non sarà raffreddato e non avverrà il fenomeno della condensa.
Naturalmente se in alcune zone la temperatura è più bassa rispetto al resto delle superfici il fenomeno della condensa avverrà lo stesso in modo più o meno marcato, in quanto la radiazione di calore non riuscirà a scaldare a sufficienza da superare il punto di rugiada. E' il problema causato da quello che si chiama ponti termici.
Una stufa che emette in percentuale più energia termica tramite irraggiamento piuttosto che convezione, cioè è realizzata con superficii che raggiungono alte temperature, centinaia di gradi, avrà effetti diversi rispetto una stufa che funziona scaldando aria che poi circolando scalda la stanza. E gli effetti saranno diversi per quanto la sensazione di benessere di calore e la formazione di condensa. La sensazione di freddo che si ha in una stanza nonostante sia funzionante un'impianto che scalda l'aria è dovuta ai muri freddi che sottraggono al nostro corpo temperatura, così come è ben nota la sensazione che si ha in vicinanza di una stufa in ghisa che emette radiazioni che ci scaldano anche se siamo in un ambiente freddo; si dice che ci scalda le ossa...!
Se si scalda una stufa in ghisa con un bruciatore interno a gasolio o a metano le radiazioni emesse di energia termica saranno le stesse che se internamente si bruciasse legna, salvo ovviamente la diversa resa di calorie prodotte, se si scalda un appartamento con un impianto a caloriferi si avrà lo stesso problema di condensa sia che si usa una caldaia a metano che una a legna, nelle stanze viene scaldata l'aria dai caloriferi, l'aria si alzerà e se trova superfici fredde il vapore acqueo si condenserà ugualmente anche se l'acqua é stata scaldata bruciando legna in una caldaia posta in altro locale.
Una stufa a pellet che funziona principalmente producendo aria calda, oppure una stufa o camino che ha le canalizzazioni per inviare nelle stanze aria calda potrà produrre maggiormente il problema della condensa specie nei ponti termici, anche si si brucia legna.
Non è la legna che asciuga..., si sente dire, si leggono frasi tipo: questa casa è umida..., questo appartamento è umido..., ma l'appartamento poveretto non è umido lui, umido vuol dire presenza di acqua, ma l'acqua la mette chi vive e opera all'interno, ovviamente si ha rilascio di vapore con la cottura, nei bagni, ma anche le persone normalmente trasudano, e se in inverno si mette la biancheria, i panni ad asciugare internamente questi rilasceranno molta umidità.
Il vapore presente nell'aria non si asciuga, la legna non asciuga, non scompare l'acqua magicamente, lo si deve fare andare all'esterno, quindi sopra i fuochi una cappa, se necessario un estrattore che aiuta a condurre fuori i vapori, in bagno aprire appena uno spiraglio per il ricambio d'aria, o dopo la doccia, e ogni mattina possibilmente aprire anche col freddo 10-20 minuti le finestre, se c'è il sole di più. La differenza della formazione di condensa la fa il sistema di trasmissione del calore, per irraggiamento si scaldano principalmente i muri e dopo l'aria, con la convezione si scalda l'aria e poi i muri.
E qui si deve ovviamente parlare del fatto che troppo spesso si applicava sui muri, sia internamente che esternamente materiali non traspiranti; se non addirittura si facevano strati in cemento totalmente impermeabili al vapore sulle facciate esterne degli edifici. Si è iniziato a capire negli anni 80-90 che utilizzare pitture sulle facciate tipo le cosiddette al quarzo o con la realizzazione delle “camicie” in cemento si impediva la fuoriuscita del vapore. Lo stesso avviene internamente con le pitture “lavabili” o altre tipo il “bucciato”, uno strato di pochi decimi di millimetro impedisce il passaggio del vapore, il muro realizzato in mattoni di laterizio o pietre e malte con poco cemento si comporta come una spugna, prende il vapore e lo conduce esternamente sopratutto i vecchi muri portanti. Applicare una pittura che è come una pellicola impermeabile comporta che il vapore si condensa in micro goccioline, come sui vetri delle finestre, e si impedisce di fare assorbire le goccioline dall'intonaco, e sopratutto in alto e in presenza di ponti termici viene creato l'habitat migliore per muffe e altri organismi, le muffe sono dei funghi che emettono delle spore, e spesso creano fenomeni allergici e disturbi respiratori. E' come quando piove che si indossa magari per lavorare un impermeabile di plastica, dopo poco ci si sente bagnati, non è passata certo la pioggia, ma é il nostro corpo che rilascia acqua, il sudore, e non potendo uscire attraverso dei vestiti traspiranti si sente addosso l'umidità.
Nelle costruzioni avvenute a partire dalla ricostruzione dagli anni 1950 non si poneva a sufficienza la questione. Ma è continuato fino gli anni '80, e purtroppo anche dopo sono state realizzate costruzioni carenti per l'isolamento e la traspirabilità. Paradossalmente una costruzione in mattone o pietra realizzata prima della guerra presenta meno problemi, o problemi diversi.
Si hanno ponti termici, cioè passaggio di energia termica dalla superficie più calda verso quella fredda, dove si interrompe l'isolamento, o non è presente, ad esempio in corrispondenza di travi o pilastri negli edifici in struttura di calcestruzzo, nei serramenti, nella copertura sia terrazzo o tetto. Si possono realizzare delle opere di isolamento con i vari materiali ben noti, si può effettuare un opera totale, tipo isolare completamente una parete che è tamponamento della facciata dell'edificio oppure limitarsi a una zona, per esempio a solo un pilastro che prende la temperatura più fredda dell'esterno ed essendo un unico blocco raffredda l'intonaco internamente. In casi come questi si può togliere l'intonaco, poi applicare appositi fogli di spessore 3-5 mm o anche di più di un materiale tipo polistirene e poi realizzare sopra di nuovo l'intonaco con magari una rete di fibra di vetro affogata internamente.
Le pitture “termiche” cosiddette termoisolanti contengono delle microsfere di materiale ceramico o vetro e hanno una certa capacità di isolare, ma minima, cioè riducono un poco il raffreddamento del vapore e la formazione di condensa; ma non sono miracolose, possono risolvere il problema della formazione di muffa specie in locali come il bagno, se l'isolamento non é esageratamente mancante e se si hanno accortezze come aprire la finestra o mettere un estrattore. Hanno dei pro e dei contro, contro una difficoltà maggiore di applicazione, e un prezzo molto elevato.
Le pitture ai silicati e silossaniche sono pitture di base minerale, come la calce ma si usano all'esterno, se su una parete interna si è applicato in tempi passati pitture impermeabili non servono, oramai si è impermeabilizzata la superficie ed andrebbe rimosso la strato non permeabile al vapore.
Non sono semplici da applicare come le pitture normali. Se sono state applicate pitture impermeabilizzanti non si risolve certo applicando sopra una pittura traspirante, ormai il vapore non può essere assorbito dall'intonaco, si ottiene un discreto risultato applicando un intonachino a base calce, grassello di calce, con la presenza di materiale lapideo di varia granulometria, realizzato nello spessore di alcuni mm, che permette di assorbire fino a un certo grado, e poi aerando spesso il locale perde l'umidità, dal punto di vista estetico si ottengono buoni risultati in colori diversi e sono materiali fungicidi e salubri.
La pittura da diluire con solventi anziché acqua si usava per superfici ingiallite o ingrigite da fumo, magari dovuto a un incendio, era detta”per nicotina”, ai tempi che si fumava in uffici o simili, e permetteva di ricoprire con una mano superfici molto ingiallite, oppure per cucine ingrigite da fumo di legna. Per ottenere una pittura antiumido, antimuffa si aggiungono delle molecole biocide, gli stessi prodotti fungicidi che si usano ad esempio sulle piante contro le malattie crittogame e ritengo poco salutare applicare dei prodotti che uccidono cellule viventi in stanze dove soggiorniamo a lungo, e poi cosa significa: ”antiumido”? Come fa una pittura ad eliminare l'umidità che mettiamo noi in una stanza? In cosa si trasforma? Dove va l'acqua che condensa sui muri? L'umidità è acqua allo stato gassoso, raffreddando si deve trasformare nello stato liquido, come fa il mio frigo che ha dietro un tubo dove gocciola la condensa, ho messo una bottiglia e noto che nei giorni più umidi, anche d'estate, si riempe più velocemente.
Capire e ragionare di come funzionano i sistemi di riscaldamento, i materiali, le cose, le leggi fisiche e non credere a quanto promesso da chi ha interesse a vendere, capire che si dovrebbe usare e conoscere i materiali tradizionali, come la calce, minerale, traspirante eccellente, antimuffa naturale, come quella che faceva mio nonno, che all'epoca vendeva per pochi centesimi, adesso invece viene venduta col marketing, a molte volte di più che il prodotto normale. Affidarsi a chi è del settore da tempo, conosciuto per esperienza e voglia di lavorare bene, non a chi si improvvisa e fa promesse mirabolanti. I problemi li creiamo noi per ignoranza, creduloneria, per non avere più la conoscenza delle esperienze e non si tramanda il sapere di chi ci ha preceduto e siamo indotti a credere ingenuamente a chi ci magnifica il suo prodotto,ci promette di risolvere i problemi magicamente, e ci induce a rottamare il passato, da chi ci spinge per interesse a comprare prodotti che promettono miracoli e a pagare di più. Ben venga il progresso, quello positivo per tutti. Questo è il problema.
boscocastagno- utente registrato
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Re: stufe, caminetti ecc
mi pare sia stata tralasciata una cosa, almeno per come la so io e se mi sbaglio vi prego di dirmelo.
La maggior parte delle stufe a legna non sono a camera stagna, pertanto fanno entrare aria dall'esterno che è più fredda e avrà meno umidità in termini assoluti. Una volta all'interno si riscalderà e richiamerà a sé parte dell'umidità presente nell'ambiente per poi essere aspirata dalla stufa che ha necessità di aria per funzionare e sarà quindi espulsa sotto forma di fumi.
La maggior parte delle stufe a pellet e la maggior parte delle caldaie/bruciatori a gas/gasolio funzionano invece a camera stagna; hanno un condotto che pesca dall'esterno l'aria da usare come comburente. Manca il ricambio d'aria nell'ambiente in cui si vive, e l'umidità resta nei locali.
Ai fini pratici, non credo sia solo una leggenda metropolitana il fatto che la stufa "asciuga" l'ambiente, e dubito sia legato alla sola temperatura
La maggior parte delle stufe a legna non sono a camera stagna, pertanto fanno entrare aria dall'esterno che è più fredda e avrà meno umidità in termini assoluti. Una volta all'interno si riscalderà e richiamerà a sé parte dell'umidità presente nell'ambiente per poi essere aspirata dalla stufa che ha necessità di aria per funzionare e sarà quindi espulsa sotto forma di fumi.
La maggior parte delle stufe a pellet e la maggior parte delle caldaie/bruciatori a gas/gasolio funzionano invece a camera stagna; hanno un condotto che pesca dall'esterno l'aria da usare come comburente. Manca il ricambio d'aria nell'ambiente in cui si vive, e l'umidità resta nei locali.
Ai fini pratici, non credo sia solo una leggenda metropolitana il fatto che la stufa "asciuga" l'ambiente, e dubito sia legato alla sola temperatura
superciuk- utente registrato
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Re: stufe, caminetti ecc
Sono dell'avviso che non stai sbagliando….superciuk ha scritto:mi pare sia stata tralasciata una cosa, almeno per come la so io e se mi sbaglio vi prego di dirmelo.
Esperienza diretta, forse un po' OT ma attinente alla formazione di muffa in alto, negli angoli.
Ho 2 zii anziani che da quando hanno installato una caldaia metano a camera stagna si ritrovano formazione di muffa e vetri bagnati (doppio vetro!!) mai visti nei precedenti 10 anni di utilizzo caldaia a camera aperta. Inoltre hanno dovuto far coibentare da subito il tubo immissione aria esterna da 3 metri/80 mm che gocciolava in modo indecente. Saluti
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falcetto- Moderatori
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Il riscaldamento
Le attuali caldaie a gas, (metano, gpl), sono da anni a camera stagna, per le normative, cioè il bruciatore è all'interno di uno spazio chiuso per impedire la fuoriuscita dei gas dopo la combustione che causavano incidenti per mancanza di ossigeno nella stanza. Quindi per bruciare il combustibile la caldaia aspira esternamente con un tubo apposito l'aria (l'ossigeno), questo comporta che non si modifica l'aria interna al locale dove è posizionata la caldaia. Non si preleva aria dall'interno della stanza quindi non si preleva neanche l'umidità creata all'interno dagli usi normali; la maggior parte delle stufe a legna preleva aria dalla stanza in cui è posizionata, solo in poche si realizza una conduttura per prelevare aria dall'esterno, quindi nel primo caso si crea un prelievo di aria che dopo la combustione fuoriesce dalla canna fumaria, e che dovrà essere rimpiazzato da nuova aria che entrerà dalla presa d'aria che si dovrebbe avere, oppure passa attraverso i serramenti. Quindi questa aria nuova che entra sarà senza quella umidità che si produce in casa con la normale cottura di cibi, o in bagno, o quant'altro. Quindi si riduce l'umidità sostituendo in parte l'aria della stanza. Nel caso di stufe a legna che sono alimentate per la combustione da aria aspirata attraverso una canalizzazione e che non aspirano dalla stanza questo ricambio non avviene, come non avviene per le moderne caldaie a gas.
Quindi non è la "legna" che "asciuga", non è il combustibile "legna" che fà miracoli, ma una caldaia, una stufa che funziona aspirando aria dalla stanza, aria che contiene acqua allo stato gassoso e che viene poi espulsa coi fumi all'esterno. Questo riduce l'umidità e non crea muffe nelle zone tipiche dove avviene (negli angoli in alto, presso le finestre e dove il muro è raffredato per presenza di un pilastro o altro). Lo stesso effetto si avrebbe con un aspiratore. Lo stesso effetto di ridurre l'umidità si avrebbe con un bruciatore a gas messo all'interno di una stufa in ghisa come era in tempi lontani, che aspira aria dalla stanza e che fa poi fuoriuscire attraverso una canna fumaria, come avevo fino oltre 20 anni fà. Si confonde il fatto che sostituendo la vecchia stufa a legna con una moderna a gas spesso dopo si nota la formazione di condensa e muffa, il motivo è che non si ha più il ricambio di aria che si aveva prima con la stufa a combustione aperta libera, ma non è il combustibile "legna" che "asciuga".
Quindi non è la "legna" che "asciuga", non è il combustibile "legna" che fà miracoli, ma una caldaia, una stufa che funziona aspirando aria dalla stanza, aria che contiene acqua allo stato gassoso e che viene poi espulsa coi fumi all'esterno. Questo riduce l'umidità e non crea muffe nelle zone tipiche dove avviene (negli angoli in alto, presso le finestre e dove il muro è raffredato per presenza di un pilastro o altro). Lo stesso effetto si avrebbe con un aspiratore. Lo stesso effetto di ridurre l'umidità si avrebbe con un bruciatore a gas messo all'interno di una stufa in ghisa come era in tempi lontani, che aspira aria dalla stanza e che fa poi fuoriuscire attraverso una canna fumaria, come avevo fino oltre 20 anni fà. Si confonde il fatto che sostituendo la vecchia stufa a legna con una moderna a gas spesso dopo si nota la formazione di condensa e muffa, il motivo è che non si ha più il ricambio di aria che si aveva prima con la stufa a combustione aperta libera, ma non è il combustibile "legna" che "asciuga".
boscocastagno- utente registrato
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Re: stufe, caminetti ecc
bravi ragazzi sto imparando parecchie cose, il prodotto antiumido e' questo
e' della famar(latta 5 kili blu e bianca) si potra' usare in casa? stava nel sottotetto e non si sa di chi sia l'ho applicata in un angolo dove si forma muffa per provarla , le etichette sono rovinate e non capisco bene, magari qualcuno mi da qualche informazione.
tornando alla stufa solo il tempo mi dira' se ho fatto bene a prenderla, (in casa sono tutti contro) sabato e' stata accesa all'aperto, faceva freddo, ci ho girato intorno tutto il giorno, scalda tanto da avermi abbronzato leggermente
unico problem non so come portarla in casa, al secondo e ultimo piano, ho solo un opzione, le scale, pensavo di levargli i piedini e con due fasce da sotto e 4 volenterosi , ho smontato tutto quello che potevo ma pesera' comunque sui 200/220 kili, qualche idea? grazie
e' della famar(latta 5 kili blu e bianca) si potra' usare in casa? stava nel sottotetto e non si sa di chi sia l'ho applicata in un angolo dove si forma muffa per provarla , le etichette sono rovinate e non capisco bene, magari qualcuno mi da qualche informazione.
tornando alla stufa solo il tempo mi dira' se ho fatto bene a prenderla, (in casa sono tutti contro) sabato e' stata accesa all'aperto, faceva freddo, ci ho girato intorno tutto il giorno, scalda tanto da avermi abbronzato leggermente
unico problem non so come portarla in casa, al secondo e ultimo piano, ho solo un opzione, le scale, pensavo di levargli i piedini e con due fasce da sotto e 4 volenterosi , ho smontato tutto quello che potevo ma pesera' comunque sui 200/220 kili, qualche idea? grazie
zio jimmy- utente registrato
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Re: stufe, caminetti ecc
Oltre due quintali da portare su per due piani lungo le scale? Insomma... Fatica a parte, occhio a non farvi male.
La stufa non è smontabile neppure parzialmente?
La stufa non è smontabile neppure parzialmente?
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E' dovere di tutti noi piantare degli alberi all'ombra dei quali non potremo mai sederci.
Ghepardo- Moderatori
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Re: stufe, caminetti ecc
Ti giuro che ti sbaglisanremese ha scritto:Giu quindi non sei proprio di primo pelo per quanto riguarda le stufe.
Il tuo è un saggio consigliobelcanto ha scritto:
Giu*,il mio consiglio è quello di guardarsi attorno con calma, diffidando di tutto e chiedendo consiglio a chi non ha interessi.
Infatti ho deciso di abbordare la questione con più calma (anche perché, nel frattempo, il vespaio... mmmmh).
Questa potrebbe sembrare comica, e invece è verissima!Le stufe in ghisa andrebbero comprate a peso: più ce n'è meglio è.
Grazie a te!zio jimmy ha scritto: obriegado Giu* grazie per la condivisione, e' cosa rara avere una ragazza sul forum ti auguro di uscire presto dai gineprai e vespai vari
(ma perché, la lana di vetro è tossica? )
In bocca al lupo per le tue cose di casa! Per il ginepraio vi terrò al corrente
Ultima modifica di Giu* il Mer Nov 20, 2019 12:46 am - modificato 1 volta.
Giu*- utente registrato
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Re: stufe, caminetti ecc
Mi hai fatto capire una cosa importantissima.boscocastagno ha scritto: Nel caso di superfici, muri o solai, che sono riscaldati dalla stufa che emette raggi termici, il vapore contenuto nell'aria arrivando a contatto troverà una superficie con temperatura superiore all'aria stessa, perché l'aria non è stata scaldata dalla stufa, oppure sarà stata riscaldata in percentuale inferiore rispetto ad esempio a come viene scaldata da un termosifone o un calorifero. Quindi il vapore non sarà raffreddato e non avverrà il fenomeno della condensa.
Nella mia ignoranza, sono arrivata a questa comprensione durante le scorse settimane, per via del disagio che provavo in casa. Corpo caldo e muri freddi... Era l'unica spiegazione possibile. Sembra impossibile che un muro possa sottrarti calore a cinque metri di distanza, eppure...La sensazione di freddo che si ha in una stanza nonostante sia funzionante un'impianto che scalda l'aria è dovuta ai muri freddi che sottraggono al nostro corpo temperatura
In parole semplici, l'hai detto molto bene.... e ci induce a rottamare il passato
Boscocastagno, mi hai fatto imparare moltissimo. Ti ringrazio per avere impiegato il tuo tempo a spiegare tanto bene meccanismi essenziali che viviamo tutti, ma che ignoriamo.
(Chiedo scusa per il doppio post)
Giu*- utente registrato
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Re: stufe, caminetti ecc
Non è che coibentando è stato messo fuori uso un "condensatore" già fatto?falcetto ha scritto:…hanno installato una caldaia metano a camera stagna si ritrovano formazione di muffa e vetri bagnati (doppio vetro!!) mai visti nei precedenti 10 anni di utilizzo caldaia a camera aperta. Inoltre hanno dovuto far coibentare da subito il tubo immissione aria esterna da 3 metri/80 mm che gocciolava in modo indecente. Salutisuperciuk ha scritto:....
Collegando ad uno scarico l'acqua che sgocciolava in modo indecente avevi un deumidificatore... ? no?
Un bel tubo inox (per recuperare lo sgocciolio) a rivestire quello di immissione aria esterna, circolazione aria forzata tra i due tubi (con una ventola) e scarico della condensa collegato al primo lavandino...
m150- utente registrato
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Re: stufe, caminetti ecc
La lana di vetro non è tossica.Giu* ha scritto:(ma perché, la lana di vetro è tossica? )
In generale sono considerati pericolosi i materiali che durante la lavorazione rilasciano particelle inferiori a 5 micrometri.
BFausto- utente registrato
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Re: stufe, caminetti ecc
Io possedendo un camion con gru sono stato chiamato parecchie volte per sollevare delle stufe e camini pesanti sui piani alti delle abitazioni sollevandole da terra e appoggiandole sui balconi delle abitazioni, certo bisogna capire se anche da te la cosa è fattibile. Roberto
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Re: stufe, caminetti ecc
Dopo 8 anni dalla messa in funzione metto qualche foto del mio inserto ventilato a legna edilkamin, modello luce 62.
Cercavo un inserto da almeno 10kw che avesse ventilazione forzata e resa buona con sistema di poscombustione, bocca di fuoco ampia.
L' ho piazzato nella parte più centrale che potevo dell' abitazione (120metri), con una canna sumisura doppiacamera da 140mm rame/inox, lunga circa 9 metri.
Presenta bracere in ghisa con regolazione tiraggio, regolazione aria combustione, doppia velocità ventole e termostato.
Mi trovo molto bene, scalda molto e con le giuste regolazioni fa andare poca legna, in questa stagione riesco ad avere in casa un ottimo confort(21-22°), abbinandola al riscaldamento a pavimento regolato al minimo.
Cercavo un inserto da almeno 10kw che avesse ventilazione forzata e resa buona con sistema di poscombustione, bocca di fuoco ampia.
L' ho piazzato nella parte più centrale che potevo dell' abitazione (120metri), con una canna sumisura doppiacamera da 140mm rame/inox, lunga circa 9 metri.
Presenta bracere in ghisa con regolazione tiraggio, regolazione aria combustione, doppia velocità ventole e termostato.
Mi trovo molto bene, scalda molto e con le giuste regolazioni fa andare poca legna, in questa stagione riesco ad avere in casa un ottimo confort(21-22°), abbinandola al riscaldamento a pavimento regolato al minimo.
SCIROKKO87- utente registrato
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Re: stufe, caminetti ecc
La penultima stufa che ho dovuto organizzare per portarla su di un piano era una Klover Termocucina la più grossa. L'ultima era una stufa di ghisa e a portarla su si era in 4. Ma ormai ero già al limite.zio jimmy ha scritto: .... ho smontato tutto quello che potevo ma pesera' comunque sui 200/220 kili, qualche idea? grazie
Per portare su la Klover ho ovviamente prima alleggerito il possibile, ma sarà stata penso lo stesso ben oltre 200 kg, poi ho legato saldamente 2 travetti senza nodi sicuro che non cedano, lunghi forse sui 3 mt, legati in modo sicuro che non potessero scivolare rispetto alla stufa. Se si usano tubi tipo innocenti si aumenta il peso. E poi in 3 si e provato ad andare su mettendo in spalla chi stava sotto, non era stato facile, perché chi stava sotto in diversi momenti non riusciva a sostenere, e fermarsi su una scala non è possibile, non si può appoggiare e il pericolo che qualcuno cedesse c'è stato, col rischio che se sfuggiva la stufa tornava giù come nei film di Stanlio e Ollio. Erano persone con un fisico normale, non forti abituati a spostare pesi, e anche io non ho il fisico da "camallo". Da allora ho peggiorato senz'altro i problemi di ernie; da non fare.
Se non si è abituati e non si ha un fisico alla Bud Spencer non fatelo, si rischia. Se un camion con gru può arrivare senz'altro è da preferire, qualunque costo chieda, ho lavorato con camionisti-gruisti che arrivano a salire bancali in modo incredibile, magari si fa un piano con i tubi se non si può appoggiare, oppure conviene fare un castello con tubi da ponteggio e tirare su con montacarichi. Ma sempre da fare a chi è esperto. Oppure si dovrebbe usare dei tubi lunghi legati alla stufa e tirare su in 6 dando più sbalzo dalla parte dei due.
Ma attenzione che 6 persone che pesano mediamente 80 kg sono 480 kg piu la stufa si arriva a circa 700 kg, e si deve essere sicuri che le scale reggano a un peso eccezionale. E lo stesso si deve valutare se si sale in 4, il peso totale supererebbe i 500 kg.; soprattutto se si ha strutture vecchie, in legno, o magari all'esterno. Ripeto si deve valutare se la scala regge e ci vogliono schiene massicce abituate.
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Re: stufe, caminetti ecc
Ecco, a questo non avevo proprio pensato. In effetti.boscocastagno ha scritto:
Ma attenzione che 6 persone che pesano mediamente 80 kg sono 480 kg piu la stufa si arriva a circa 700 kg, e si deve essere sicuri che le scale reggano a un peso eccezionale.
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Re: stufe, caminetti ecc
ho ulteriore conferma da voi che per le scale e' molto rischioso, poi sono interne, larghe solo un metro(poco per2 persone,non ci stanno) e sto pensando di desistere, poi gia la mia schiena e' messa male, non mi resta che il balcone che avevo scartato a priori perche penso manchi lo spazio, il balcone e' largo 1 metro , ringhiera alta un metro, poi dalla ringhiera alla grondaia ci sono solo 2 metri ,inoltre l'ala del tetto sporge di un 65 centimetri sopra il balcone, pero' pensandoci bene la stufa e' larga 53 centimetri e magari con una gru con la fune(non so come si chiamano ma le ho viste)e togliendo la ringhiera? si guadagna un metro dalla grondaia(da 2 a 3) ......roberto 1962 che ne dici? secondo voi si puo' fare? prima di cercare un gruista chiedo a voi . grazie.
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Re: stufe, caminetti ecc
Ma un paranco elettrico? Di quelli tosti, però, non una robetta cinese. La scelta sarebbe determinante.
Poi la vera sfida sarebbe fissarlo al balcone come d*o comanda (e qui torniamo ai pali innocenti), per evitare che si ribalti con tutta la stufa attaccata. Ma potrebbe essere fattibile... no?
Ci portano su quintali di legna, col paranco. Come spesa forse gru a noleggio e paranco in acquisto si equivalgono, con la differenza che il paranco poi ti rimane e può essere usato per altri scopi.
Comune permettendo, ovviamente.
Poi la vera sfida sarebbe fissarlo al balcone come d*o comanda (e qui torniamo ai pali innocenti), per evitare che si ribalti con tutta la stufa attaccata. Ma potrebbe essere fattibile... no?
Ci portano su quintali di legna, col paranco. Come spesa forse gru a noleggio e paranco in acquisto si equivalgono, con la differenza che il paranco poi ti rimane e può essere usato per altri scopi.
Comune permettendo, ovviamente.
Giu*- utente registrato
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Re: stufe, caminetti ecc
Si è alzato in una occasione un inserto per camino su bancale inscatolato, un bel collo grosso e pesante, attraverso una finestra normale, fino al terzo piano. Chi aveva la gru sul camion aveva già una specie di forca come quella dei muletti, fissata in punta allo sfilo più piccolo. Ha alzato arrivando alla stessa quota della piana esterna, a 10 cm, è uno esperto di costruzioni e gli ho visto fare cose al limite. Si era preparato internamente un banchetto con tubi da ponteggio e tavole in modo di sfilare il bancale dalle forche aiutandosi con tubi posati come rulli. Se la strada sotto è carrabile per un camion si può fare. Da considerare anche una ditta di traslochi che possieda il camion con la rampa per salire i colli. Si deve valutare i costi.
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Re: stufe, caminetti ecc
Ragazzi, questo argomento tratta di stufe e caminetti :
trasporto, movimentazione, anti muffa, ecc... sono troppo lontani dal topic e ancora di più dal forum che si chiama 'la motosega' .
Vi chiedo di rientrare in argomento, grazie
trasporto, movimentazione, anti muffa, ecc... sono troppo lontani dal topic e ancora di più dal forum che si chiama 'la motosega' .
Vi chiedo di rientrare in argomento, grazie
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luca31- Moderatori
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