Re: Legna da ardere e polveri sottili

Roberto Volpi Lun Gen 27, 2020 12:13 pm

“ Nulla lex satis commoda omnibus est”

Se non ci fossero state normative saremmo ancora a bruciare carbon fossile nelle stufe o nafta pesante nelle caldaie...ricordo da bambino Genova d’inverno...c’era una cappa di fumo nero e nero era tutto:dai muri dei palazzi alla neve ammucchiata ai bordi delle strade.

Il problema è di cercare di far coincidere le esigenze. Negare il problema equivale a strumentalizzarlo o a porgere il fianco a chi ha tutta la convenienza a far sparire la legna da ardere.

Informazione e formazione di chi produce , di chi commercia e di chi consuma sono la soluzione. Poi, chi ha la fortuna, come me, di vivere in colline spazzate dal vento potrà anche rimandare di pensarci...

phantom Lun Gen 27, 2020 1:44 pm

la legna è un combustibile come lo sono tanti altri
la differenza grossa la fanno il grado di essiccazione e lo strumento dedicato alla combustione

quando si brucia legna secca in caldaie/stufe certificate, la differenza con il metano si assottiglia enormemente

Camaro71 Lun Gen 27, 2020 2:20 pm

io so solo che a casa stiamo bruciando robinia di quasi 10 anni e non si riesce ad avvicinarsi alla stufa... Cool

Roberto Volpi Lun Gen 27, 2020 4:30 pm

phantom ha scritto:la legna è un combustibile come lo sono tanti altri
la differenza grossa la fanno il grado di essiccazione e lo strumento dedicato alla combustione

quando si brucia legna secca in caldaie/stufe certificate, la differenza con il metano si assottiglia enormemente

E’ proprio questo il punto : produrre un combustibile di qualità e saperlo proporre ai consumatori che devono poi bruciarlo in condizioni ottimali...altrimenti non se ne esce..
Anche perché dovrà essere pagato il giusto prezzo che consenta a chi produce di sostenere il maggior costo..

Charles2014 Mer Apr 01, 2020 9:19 pm

Non so se qualcuno i giorni scorsi ha letto riguardo un brusco innalzamento dei valori di PM10 nella zona Emilia Romagna-Veneto, il fenomeno è durato un paio di giorni con picchi anche di 130 mg/mc a fronte di un periodo immediatamente precedente, favorito dalla forte limitazione delle attività umane, in cui le concentrazioni erano di 20/30 mg/mc. I tecnici ipotizzano abbiano origine nei deserti del mar Caspio. Sono certo che se fossimo in una situazione normale con le solite concentrazioni, si sarebbe puntato ancora il dito sul riscaldamento a biomassa in ambito domestico.
Per approfondire:

https://www.ansa.it/canale_ambiente/notizie/inquinamento/2020/03/30/smog-boom-di-polveri-sottili-sullemilia-romagna_6fe6a921-b63f-4641-a984-aab2f2b3bf12.html

https://www.repubblica.it/ambiente/2020/03/30/news/meno_biossido_di_azoto_piu_polveri_sottili_cosa_sta_accadendo_nei_nostri_cieli-252701516/

Mark Ingegno Mer Apr 01, 2020 10:00 pm

Sì, ho letto.
Queste ipotesi (Mar Caspio o altro) mi lasciano un po' perplesso, così come quando va in fiamme qualche centro di raccolta rifiuti e le centraline non registrano anomalie.
A questo punto, chi ci dice che gli sforamenti di pm10 non vengano dal Mar Caspio o da Tenerife o dalla Bolivia anche quando il traffico veicolare è a regime? Smile

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