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Re: OLIVO parte 2
........un momento: io intendevo comperare lo stallatico in pellet ,sbagliato io a dire concime chimico quindi
Ultima modifica di falcetto il Gio Feb 04, 2021 3:59 pm - modificato 1 volta. (Motivazione : Rimosso quote msg immediatamente precedente)
maxi- utente registrato
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Re: OLIVO parte 2
Beh se non hai messo niente all'impianto credo che tu debba intervenire per aiutarli un po'...Meglio sarebbe avere un analisi del terreno comunque la concimazione organica si fa in autunno/inverno ma se non l'hai mai data va bene anche ora..se non trovi letame maturo puoi usare stallatico in pellet.A integrare in primavera darei un po' di azoto o un ternario tipo nitrofosca gold 15azoto.9fosforo.15 potassio o urea che pero' e' solo azoto ad alta concentrazione 46%(la trovi in sacchi da 25 kg) da distribuire a una trentina di cm dal fusto...come ti hanno gia' detto. Valuta che la somministrazione di azoto stimola la ripresa vegetativa quindi va dato lontano da possibili ritorni di freddomaxi ha scritto:quando ho fatto le buche non ho messo nulla ,solo la terra di campo; magari come primo anno potrei mettere la metà di concime per evitare sorprese ,da me è un problema trovare letame mi rimane solo il concime in pellet da prendere
l urea onestamente non sapevo che esisteva ;ma si compera liquida? quindi se do l urea non do il concime?
Arsia. Regione Toscana
"Nei primi tre anni sono sufficienti 100-200 g di azoto per pianta
e per anno, frazionate in due somministrazioni a partire dalla ripresa vegetativa e fino al termine del periodo primaverile. Per i formulati le scelte ricadono su urea, nitrato di calcio, nitrato potassico."
La nota che ti ho allegato fa riferimento ai gr di azoto... 100kg di urea / 46 kg di azoto...se non sbaglio
fabio 57- utente registrato
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Re: OLIVO parte 2
grazie fabio57 troppo dettagliato
quindi ora mai aspetto metà marzo e devo dare 100 grammi a piantina di azoto giusto? divisa in due volte se ho ben capito ,magari faccio metà marzo e metà maggio poi col caldo non credo che serva più
quindi ora mai aspetto metà marzo e devo dare 100 grammi a piantina di azoto giusto? divisa in due volte se ho ben capito ,magari faccio metà marzo e metà maggio poi col caldo non credo che serva più
maxi- utente registrato
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Re: OLIVO parte 2
il mio consiglio è di usare stallatico in pellet o sfuso prima di marzo.
lo interri un po' e stai sereno che non causerà scompensi alle piante e non verrà dilavato da piogge.
l'azoto è come il caffè... non lo dare ai bambini, dagli un piatto di pasta ed una bistecca (ovvero compost e letame).
quando le piante avranno qualche anno dagli pure il caffè, ma continua a dargli anche qualcosa da mordere.
lo interri un po' e stai sereno che non causerà scompensi alle piante e non verrà dilavato da piogge.
l'azoto è come il caffè... non lo dare ai bambini, dagli un piatto di pasta ed una bistecca (ovvero compost e letame).
quando le piante avranno qualche anno dagli pure il caffè, ma continua a dargli anche qualcosa da mordere.
ferrari-tractor- Moderatori
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Re: OLIVO parte 2
Ferrari Tractor ha ragione solo che all'impianto Maxi non ha dato niente e lo stallatico in pellet non e' che abbia un gran che come percentuali...meno del letame e compost. Comunque puoi anche fare che ti indica Ferrari al limite vedrai l'anno prossimo come si comportano le piante...se hanno vegetato poco le aiuti.Pero' daglielo prima possibile altrimenti lo sentiranno d'estate
fabio 57- utente registrato
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Località : provincia di Pisa
Re: OLIVO parte 2
......................come mai d estate?
Già tengo difficoltà con l acqua non avendo possibilità di irrigare ; infatti ho preso delle taniche e sono pronto a fare avanti e indietro ,in teoria voglio dargli 10 litri a pianta a settimana e speriamo che bastino per non farle troppo soffrire la sete
Ultima modifica di falcetto il Ven Feb 05, 2021 4:04 pm - modificato 1 volta. (Motivazione : Rimosso quote msg immediatamente precedente)
maxi- utente registrato
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Re: OLIVO parte 2
"D'estate" era un eufenismo per dire che lo sentiranno tardi quando la vegetazione rallenta...mi riferivo comunque allo stallatico. Un po' di acqua va bene ma non eccedere...basta che tu verifichi al tatto se il terreno intorno e' ancora umido...eventualmente fai una buona pacciamaturamaxi ha scritto: come mai d estate?
fabio 57- utente registrato
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Re: OLIVO parte 2
per integrare quanto ha detto giustamente fabio 57, i concimi come lo stallatico rilasciano i nutrienti pian piano.
quindi se vuoi che le piante abbiano un vantaggio, devi distribuirlo in questi giorni, non aspettare tanto.
quindi se vuoi che le piante abbiano un vantaggio, devi distribuirlo in questi giorni, non aspettare tanto.
ferrari-tractor- Moderatori
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corso potatura
Ciao Fabio, un corso base di potatura con la scuola sarebbe l ideale per capire i concetti d’ intervento, guardati i video di Pannelli è di Lonobile questi sono l ABC del policonico da terra. https://youtu.be/FwHlyZG08Ss Grazie
marcoo- utente registrato
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Re: OLIVO parte 2
Vado un attimo fuori tema... Seguo i video di Pannelli da un annetto e mi sono convinto...I miei olivi sono gia' impostati a vaso policonico da sempre...li ho piantai io 35/40 anni fa...solo che prima si chiamava alla Roventini..non e' che sia cambiato molto.. se non il fatto che si poti da terra.Mi rimane solo metterla in pratica...
Ultima modifica di falcetto il Mar Feb 16, 2021 5:12 pm - modificato 1 volta. (Motivazione : Rimosso quote msg immediatamente precedente)
fabio 57- utente registrato
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Località : provincia di Pisa
Re: OLIVO parte 2
Confermo, mia suocera ha più di 60 anni e quando gli parlai di voler riformare gli olivi a vaso policonico, una volta spiegati a grandi linee i concetti base, mi disse: "ha, li vuoi fare come li faceva il povero Amiraldo( un suo più vecchio cugino defunto), alla roventina..."fabio 57 ha scritto:solo che prima si chiamava alla Roventini..non e' che sia cambiato molto..
Non capisco come poi sia venuta di moda, involutiva, la stroncatura quasi sistematica. Sulla costa etrusca, dove abito io, se ne vedono ancora parecchi di olivi capitozzati
miguel1- utente registrato
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Località : costa etrusca
Re: OLIVO parte 2
La capitozzatura degli olivi, tuttora in corso non è una moda è la più grossa ignoranza in materia di olivicoltura, il problema è che ci sono poche persone preparate in materia, e molti "taglia legna".
Abbiamo perso la congiunzione di questi grandi maestri, dalla gelata del 56 si conosceva ll vasopoliconico anche se c'erano esigenze diverse di raccolta, tutto manuale con scale , le piante avevano necessita di dicotomie per poggiare le scale. Dopo la gelata dello 85 i vecchi che sapevano erano pochi quindi piano piano abbiamo perso il tramandare delle persone formate....
I maestri Luminari di Agraria ormai scomparsi in ordine cronologico sono:
Girolamo Caruso (1842 1923), Luigi Savastano (1853-1937) (che considero il padre dell'arboricoltura italiana), Alfredo Roventini (1889-1950), Mario Marinucci, Alessandro Morettini e l'integerrimo e ancora attivo, spero per moltissimi anni ancora, Giorgio Pannelli, e per finire il Dott, Antonino Filippo Lonobile (classe 1971), quest'ultimo è anche uno studioso dell' olivo, una persona con una preparazione in materia eccelsa e la sua maggior dote è la comunicazione che trasmette per la potatura a vaso policonico semplificato.
In Toscana nel 1936 Alfredo Roventini , dopo aver coniato nel 1920 il motto “L’acefalia (capitozzatura) degli olivi deve scomparire” e dopo una prima verifica operativa nell’intera provincia di Livorno (Marinucci 1933 e 1934), espose il proprio “sistema” di potatura, in cui proponeva la riforma degli olivi per riportare l’albero il più vicino possibile alle sue naturali condizioni di vita e, quindi, alla massima espressione del potenziale produttivo. Partendo dalla forma a vaso dicotomico o tronco di cono rovescio descritta dal Caruso (1883), suggeriva la riduzione dell’eccessivo numero di branche, a favore di un numero limitato, in posizioni equidistanti rispetto all’asse ed in conformità alle potenzialità dei soggetti, determinate dalle condizioni ambientali.
Nel 1942 l’Accademia dei Georgofili di Firenze, a conclusione del “Convegno di Studi Olivicoli”, accolse la proposta di Alessandro Morettini di predisporre, insieme ad altri valenti tecnici, la pubblicazione di un trattato sull’olivo, in considerazione del fatto che era trascorso oltre mezzo secolo dalla pubblicazione di quello di Caruso, mentre altri più recenti (Simari 1912 e 1923, Francolini 1923, Bracci 1929) replicavano solo le precedenti conoscenze. La guerra impedì la realizzazione del progetto per cui Morettini curò personalmente l’opera, pubblicata nel 1950 (Olivicoltura, di A. Morettini, ed. Reda), con la speranza di contribuire “con un’opera di pace, al futuro incremento dell’olivicoltura”.
Il libro olivicoltura di Alessandro Morettini è un capolavoro, 590 pagine complete spiega tutto , fu ristampato nel 1972 e rimane tuttora il miglior trattato sull' olivicultura.
Anche Pannelli con Barbara Alfei ha pubblicato un libro ( L'olivo a vaso policonico)interessante lo consiglio a tutti gli appassionati di olivi.
Abbiamo perso la congiunzione di questi grandi maestri, dalla gelata del 56 si conosceva ll vasopoliconico anche se c'erano esigenze diverse di raccolta, tutto manuale con scale , le piante avevano necessita di dicotomie per poggiare le scale. Dopo la gelata dello 85 i vecchi che sapevano erano pochi quindi piano piano abbiamo perso il tramandare delle persone formate....
I maestri Luminari di Agraria ormai scomparsi in ordine cronologico sono:
Girolamo Caruso (1842 1923), Luigi Savastano (1853-1937) (che considero il padre dell'arboricoltura italiana), Alfredo Roventini (1889-1950), Mario Marinucci, Alessandro Morettini e l'integerrimo e ancora attivo, spero per moltissimi anni ancora, Giorgio Pannelli, e per finire il Dott, Antonino Filippo Lonobile (classe 1971), quest'ultimo è anche uno studioso dell' olivo, una persona con una preparazione in materia eccelsa e la sua maggior dote è la comunicazione che trasmette per la potatura a vaso policonico semplificato.
In Toscana nel 1936 Alfredo Roventini , dopo aver coniato nel 1920 il motto “L’acefalia (capitozzatura) degli olivi deve scomparire” e dopo una prima verifica operativa nell’intera provincia di Livorno (Marinucci 1933 e 1934), espose il proprio “sistema” di potatura, in cui proponeva la riforma degli olivi per riportare l’albero il più vicino possibile alle sue naturali condizioni di vita e, quindi, alla massima espressione del potenziale produttivo. Partendo dalla forma a vaso dicotomico o tronco di cono rovescio descritta dal Caruso (1883), suggeriva la riduzione dell’eccessivo numero di branche, a favore di un numero limitato, in posizioni equidistanti rispetto all’asse ed in conformità alle potenzialità dei soggetti, determinate dalle condizioni ambientali.
Nel 1942 l’Accademia dei Georgofili di Firenze, a conclusione del “Convegno di Studi Olivicoli”, accolse la proposta di Alessandro Morettini di predisporre, insieme ad altri valenti tecnici, la pubblicazione di un trattato sull’olivo, in considerazione del fatto che era trascorso oltre mezzo secolo dalla pubblicazione di quello di Caruso, mentre altri più recenti (Simari 1912 e 1923, Francolini 1923, Bracci 1929) replicavano solo le precedenti conoscenze. La guerra impedì la realizzazione del progetto per cui Morettini curò personalmente l’opera, pubblicata nel 1950 (Olivicoltura, di A. Morettini, ed. Reda), con la speranza di contribuire “con un’opera di pace, al futuro incremento dell’olivicoltura”.
Il libro olivicoltura di Alessandro Morettini è un capolavoro, 590 pagine complete spiega tutto , fu ristampato nel 1972 e rimane tuttora il miglior trattato sull' olivicultura.
Anche Pannelli con Barbara Alfei ha pubblicato un libro ( L'olivo a vaso policonico)interessante lo consiglio a tutti gli appassionati di olivi.
marcoo- utente registrato
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Re: OLIVO parte 2
Grazie Marco per la cronistoria sul vaso policonico che conoscevo soprattutto per quanto riguarda gli studi di Morettini e Roventini. Sono un autodidatta e mi ritengo comunque fortunato per aver avuto, decenni fa, insegnamenti da forse alcuni degli ultimi "potini" che mi indirizzarono sul concetto del policonico...ricordo la loro insistenza sul mantenimento della "pompa".. la cima per dirla alla Pannelli...Comunque non si finisce mai di imparare e qualche errore si fa sempre..in particolare devo rivedere la gestione dei succhioni,che ho sempre tolto tutti e delle branche secondarie nella zona medio/ alta che mi sono un po' "scappate" producendo rami con sezioni importanti di 5/10 cm...dovro' toglierle, secondo le ultime teorie, creando purtroppo dei vuoti nel cono...forse e' meglio con dei tagli di ritorno e vedere nei prossimi anni... che dici?
fabio 57- utente registrato
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Località : provincia di Pisa
Re: OLIVO parte 2
ciao a tutti!
Come saprete ,se vi ricordate ,avevo impiatato degli olivi di 24 mesi a novembre ; ora noto della sofferenza a livello fogliare ;mi hanno consigliato un prodotto liquido che si usa in agricoltura biologica (è un concime liquido ) che dovrebbe combattere lo stress della pianta ma non capisco le dosi:300 ml/hl
Ma cosa vuol dire?
Per fare le dovute proporzioni?
Come saprete ,se vi ricordate ,avevo impiatato degli olivi di 24 mesi a novembre ; ora noto della sofferenza a livello fogliare ;mi hanno consigliato un prodotto liquido che si usa in agricoltura biologica (è un concime liquido ) che dovrebbe combattere lo stress della pianta ma non capisco le dosi:300 ml/hl
Ma cosa vuol dire?
Per fare le dovute proporzioni?
maxi- utente registrato
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Località : umbria
Re: OLIVO parte 2
Vuol dire 300 ml o millilitri da diluire in 100 litri di acqua.
1 hl o ettolitro corrisponde a 100 litri
1 hl o ettolitro corrisponde a 100 litri
r-riga- utente registrato
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Località : Prato
Re: OLIVO parte 2
Che tipo di sofferenza noti (foto)? in questo periodo le piante sono in riposo vegetativo le concimazioni fogliari non servono...hai avuto delle gelate ? che prodotto e'? se c'e' azoto credo sia meglio aspettare la ripresa.. comunque come dice r.riga ogni 100 L devi mettere 300 ml... per 10 L 30 ml..se non erro...maxi ha scritto:ciao a tutti!
Come saprete ,se vi ricordate ,avevo impiatato degli olivi di 24 mesi a novembre ; ora noto della sofferenza a livello fogliare ;mi hanno consigliato un prodotto liquido che si usa in agricoltura biologica (è un concime liquido ) che dovrebbe combattere lo stress della pianta ma non capisco le dosi:300 ml/hl
Ma cosa vuol dire?
Per fare le dovute proporzioni?
fabio 57- utente registrato
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Re: OLIVO parte 2
Quattro anni fa ho provato a mettere a radicare 2 rametti di olivo per provare a farli crescere.
di quei due uno è diventato una bella piantina.
Ora il fatto è che ci ho riprovato altre volte a far radicare rami di olivo senza riuscirci mai più.
Quindi siccome nei prossimi mesi dovrei recuperare un po' di potatura volevo sapere se c'è qualche dritta
per avere più probabilità di riuscita.
di quei due uno è diventato una bella piantina.
Ora il fatto è che ci ho riprovato altre volte a far radicare rami di olivo senza riuscirci mai più.
Quindi siccome nei prossimi mesi dovrei recuperare un po' di potatura volevo sapere se c'è qualche dritta
per avere più probabilità di riuscita.
wildwildcat- utente registrato
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Re: OLIVO parte 2
In passato si usava un pollone con una parte di ovulo meglio se con qualche radice...incerta pero' la varieta'... Per talea mio padre le faceva...usava un letto riscaldato e un prodotto radicante..io non ho mai provato... Se puo' esserti utile https://www.youtube.com/watch?v=a0uxFYrvF5Q
Ultima modifica di falcetto il Ven Feb 19, 2021 4:45 pm - modificato 1 volta. (Motivazione : Rimosso quote msg immediatamente precedente)
fabio 57- utente registrato
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Re: OLIVO parte 2
.........................diciamo che da me a piovuto molto ed a fatto freddo con neve ,le piantine erano state impiantate a novembre ed ho visto l apparato radicale scarso,le foglie si presentano di un verde opaco pallido ,al momento del impianto non avevo interrato concimifabio 57 ha scritto: Che tipo di sofferenza noti (foto)? in questo periodo le piante sono in riposo vegetativo le concimazioni fogliari non servono...hai avuto delle gelate ? che prodotto e'? se c'e' azoto credo sia meglio aspettare la ripresa.. comunque come dice r.riga ogni 100 L devi mettere 300 ml... per 10 L 30 ml..se non erro...
Sicuramente dovrò aspettare che passi questo freddo ma sono indeciso se prendere concime a lenta cessione in pellet oppure questi concimi liquidi
maxi- utente registrato
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Località : umbria
Re: OLIVO parte 2
Lo stallatico in pellet va bene sempre ma avresti dovuto gia' darlo...comunque meglio tardi che mai.. ma daglielo ! poi alla ripresa vegetativa dai anche quello fogliare
fabio 57- utente registrato
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Località : provincia di Pisa
Re: OLIVO parte 2
Prova con 11 22 16 a terra e concime fogliare rameico e tra 30 40 g vedi risultati
Daniele 500i- utente registrato
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Re: OLIVO parte 2
in particolare devo rivedere la gestione dei succhioni,che ho sempre tolto tutti e delle branche secondarie nella zona medio/ alta che mi sono un po' "scappate" producendo rami con sezioni importanti di 5/10 cm...dovro' toglierle, secondo le ultime teorie, creando purtroppo dei vuoti nel cono...forse e' meglio con dei tagli di ritorno e vedere nei prossimi anni... che dici?[/quote]
Ciao, La gestioni di succhioni , come spiega la nostra scuola va controllata, i succhioni non vanno " sterminati" ma gestiti, quelli vigorosi si togliono , ma i piccoli vanno lasciati per assicurare la circolazione di linfa, se taglio tutti i succhioni sui dorsi devitalizzo la parte dorsale della branca , con tentenza necrotizzare e aprendo le porte a patogeni questo spiega perchè si trova spesso i dorsi delle branche friabili, frolli non sani.
A volte un succhione può essere una risorsa può diventare la branca che manca, può sostituire una cima che se ne va, quindi osserviamo bene prima di tagliare
Dalle branche parte i rametti o sottobranche fruttiferi, che non possono essere di diametro di 10 cm ma nemmeno di 5, queste le considero più dicotomie ( quando il diametro della sottobranca o rametto fruttifero raggiunge la metà del diametro della branca) diventa dicotomia e va levata, senza se e senza ma... I rametti fruttiferi devono essere flessibili..... Ci vuole un pò di tempo per capire ma ci possiamo arrivare.
Ciao, La gestioni di succhioni , come spiega la nostra scuola va controllata, i succhioni non vanno " sterminati" ma gestiti, quelli vigorosi si togliono , ma i piccoli vanno lasciati per assicurare la circolazione di linfa, se taglio tutti i succhioni sui dorsi devitalizzo la parte dorsale della branca , con tentenza necrotizzare e aprendo le porte a patogeni questo spiega perchè si trova spesso i dorsi delle branche friabili, frolli non sani.
A volte un succhione può essere una risorsa può diventare la branca che manca, può sostituire una cima che se ne va, quindi osserviamo bene prima di tagliare
Dalle branche parte i rametti o sottobranche fruttiferi, che non possono essere di diametro di 10 cm ma nemmeno di 5, queste le considero più dicotomie ( quando il diametro della sottobranca o rametto fruttifero raggiunge la metà del diametro della branca) diventa dicotomia e va levata, senza se e senza ma... I rametti fruttiferi devono essere flessibili..... Ci vuole un pò di tempo per capire ma ci possiamo arrivare.
marcoo- utente registrato
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Re: OLIVO parte 2
Pensa che un suchione po toglie quasi tutta la linfa ad una branca produttiva cosi suchione fa solo foglie e crescita e la branca invece di far olive se deperisce e se secca al favore del suchione
Suchioni aparte quelo che serve x rimpiazza le branche o spazi vuoti devi togliere tutti anche quelli su le piccole branche .e che devi fare differenza su suchioni e la cavata nuova
Suchioni aparte quelo che serve x rimpiazza le branche o spazi vuoti devi togliere tutti anche quelli su le piccole branche .e che devi fare differenza su suchioni e la cavata nuova
Daniele 500i- utente registrato
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Re: OLIVO parte 2
Torniamo al discorso potatura :
Sicuramente potare da terra è molto più sicuro ed oggi con seghetti telescopici è diventato comodo ma secondo voi quale è l altezza massima da far tenere ad un olivo per poter tagliare bene con questi seghetti telescopici?
Sicuramente potare da terra è molto più sicuro ed oggi con seghetti telescopici è diventato comodo ma secondo voi quale è l altezza massima da far tenere ad un olivo per poter tagliare bene con questi seghetti telescopici?
maxi- utente registrato
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Re: OLIVO parte 2
"La pianta a vaso policonico è formata dal tronco principale dal quale partono 3-4 branche principali inclinate dai 30 ai 45 gradi equidistanti dall'asse (120 gradi tra loro su pianta di 3 branche, 90 se con 4 branche) e non deve superare i 4-4,5 m di altezza per ovvi motivi: utilizzo di attrezzature telescopiche, potatura da terra (abbandono assoluto della scala), facilità di gestione (compresa la raccolta)."
Da Scuola potatura olivo https://www.scuolapotaturaolivo.it/
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fabio 57- utente registrato
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