Recupero terreno agricolo : arare, zappare o che altro e con quale attrezzo?

Ciao a tutti,
ano scorso siamo partiti a recuperare un'area abbandonata da almeno 20 anni in fondo al mio terreno. Ha la terra migliore per qualità ed esposizione ed era un peccato vederla sepolta di rami, rovi, liane, etc.
Lavoraccio assurdo, durissimo, fatto a mano e macinone, ma anche coi vostri consigli ed aiuti siamo a buon punto e tutto ora ha un aspetto differente!
Tanto per ricapitolare, siamo partiti da una situazione così:


.. oggi siamo messi così:


Direi una bella differenza!

Ora stiamo pensando come arrivare in fondo al lavoro, cioè come rendere "agricola" quella terra, buonissima.
Il vicino che la conosce bene è venuto un paio di volte con l'escavatore a tirar via tutte le radici grosse rimaste.
Ora servirebbe "rivoltare" un po' la terra ma:
- lui ha macchine troppo grandi per venire ad arare un pezzo così piccolo e in mezzo agli alberi rimasti
- ho provato a fresare ma: dove ha mosso la terra la mia fresa sul Fort 180 salta come un cavallo imbizzarrito.. e io dietro come un fazzoletto al vento..  Va meglio in retromarcia, molto meglio.. ma è perlomeno poco sicura come pratica. Dove poi la terra non è stata smossa dalla ruspa, la fresa le fa il solletico.. come graffiare con le unghie un vetro...

Ora.. una motozzappa farebbe il lavoro?
O meglio provare a trovare e montare un piccolo aratro al mio MTC?
O meglio lasciar perdere e magari anno prossimo do via tutto (MTC+fresa e barra) e mi prendo un trattore, piccolo e compatto da 20-25CV e lavoro tutto con quello?

Grazie dei consigli!

I miei complimenti per il lavoro.
Qui da me i terreni sono argillosi e molti lavorano solo a motozappa ma la fresa ti lascia la suola di lavorazione.
Se volessi comunque tentare di solito si bagna il terreno, si lascia asciugare un pochino e si inizia a passare con la motozappa che deve essere pesante e comunque essere esperti altrimenti si rischiano i calli perché tende a saltare un bel po'.

Un'altra idea sarebbe una vangatura e poi una fresatura giusto per affinare.
La vangatura non lascia suola di lavorazione e puoi farla con il motocoltivatore.

Fossi in te l'aratro lo lascerei stare.

Da tempo immemorabile il terreno si zappa,si ara o si vanga per l'orto e non è cambiato molto,sono cambiati i mezzi.
Molti,in spazi ristretti usano "vangare" con piccoli escavatori per poi affinare con motozappa e simili.
L'aratura dove ci sono ostacoli lascia il terreno piuttosto sconnesso.
Meglio non avere piante che fanno ombra al coltivato.
La suola di lavorazione è una invenzione recente,non era mai stata considerata perché esisterà sempre differenza fra il lavorato ed il sodo.
Il terreno non lavorato è sempre più permeabile all'acqua.

Certo che è stato fatto un gran lavoro sicuramente avere un aratro sarebbe il massimo ma purtroppo bisogna fare con quello che si ha vanga e poi motozappa
Ciao nitro

belcanto ha scritto:.
La suola di lavorazione è una invenzione recente.

Questo lo dici tu.

Si ha la suola di lavorazione anche utilizzando l'aratro infatti bisognerebbe prima ripuntare e poi passare l'aratro ad un'altezza minore rispetto a quella di ripuntatura altrimenti anche in questo caso si avrebbe la suola di lavorazione.
La suola è impermeabile e fa ristagnare l'acqua, in collina a volte si hanno anche smottamenti per scivolamento dello strato lavorato sullo strato sodo.
Ogni attrezzo che taglia il terreno crea suola, inevitabilmente.

belcanto ha scritto:
Molti,in spazi ristretti usano "vangare" con piccoli escavatori per poi affinare con motozappa e simili.

avendo il mezzo o avendo chi ti fa il lavoro è la soluzione più semplice.

esperienza personale di recupero di un fazzoletto di terreno infestato da robinia.
tagliato le piante (meno di 10 cm di diametro) ad altezza ginocchio, tolta la legna e bruciate le ramaglie.
poi in primavera con miniescavatore ho tolto i ceppi e tutte le radici che riuscivo, aver lasciato il moncone di tronco lungo mezzo metro ha aiutato a far leva.
causa altre priorità ho sospeso ed in estate le radici rimaste hanno ricacciato, ho tenuto la situazione sotto controllo con decespugliatore passando q.b. (quanto basta).
a fine state ho ripreso, miniescavatore con benna larga 80cm e "rastrello" autocostruito con 5 denti lunghi 20 cm, ho fatto un'erpicatura delle radici rimanenti e livellato grossolanamente.
quindi a novembre arato, tolte le radici che ovviamente c'erano ancora, erpicato con erpice a molle e fresato con motocoltivatore.
ci ho pure seminato la segale in basso per tenere il terreno... sembra aver gradito

Considerando i mezzi che hai tenterei ancora con la fresa pero' solo dopo che le piogge abbiano allentato il terreno mettendolo in tempra...in piu' passate dovresti avere una strato lavorato sufficiente per le piu' comuni piante da orto.... comunque l'ideale sarebbe una ripuntatura o aratura e successivamente la fresa.Vedo pero' che ci sono ancora molti alberi e relative radici che potranno crearti problemi sia per le lavorazioni che per l'ombreggiatura.Se hai voglia e tempo potresti noleggiare un miniescavatore togliere le ceppaie e lavorare i terreno con la benna stessa.

a mio parere l'ideale sarebbe con un escavatore piccolo fare una sorta di scasso a mo di vanga. certo gli alberi daranno qualche noia, e se sono essenze utili, con la benna non vi avvicinate troppo al tronco perche rompete le radici.

Sempre a mio parere, pero il terreno gia ora non mi sembra malmesso e se non vuoi farlo ad escavatore, una buona motozappa grossa diesel (le tipiche 14cv col cambio grosso a cui attacano i rimorchi motrici) con sperone capovolto e terreno umido -magari se lo potessi bagnare ben bene qualche ora prima- e marcia lenta riesce a cendere anche 30cm sapendoci fare...

belcanto ha scritto:
La suola di lavorazione è una invenzione recente,non era mai stata considerata perché esisterà sempre differenza fra il lavorato ed il sodo.
Il terreno non lavorato è sempre più permeabile all'acqua.

Il termine suola è è di uso recente,un tempo non si chiamava così.
Magari non è spiegato bene ma il problema è conosciuto ed non influente ai fini della coltivazione.
E poi mi chiedo quanto può fare una motozappa sul sodo.

Io consigliere due passate incrociate con un bel Ripper o ripuntatore che scenda 40/50 cm ,
Logicamente se ne ai la possibilità,
e se il terreno e quello della foto ci si impiega circa un quarto d'ora .

Ciao a tutti e grazie dei vari consigli.
Anzitutto ho scoperto (mia 'gnoranza! ) che esistono le vangatrici.. belle macchine! Anche in prospettiva di recuperare altra terra ora ad incolto mi farebbe molto comodo! Mi sono subito andato a vedere come funzionano, sono fatte, chi le fa, etc..
Purtroppo nessuno le fa per i Fort.. uffa.. mai più 'sto produttore!

Confermo che il lavoro è stato duro e impegnativo e non abbiamo ancora finito, ma intanto si vede un po' di come verrà. Nè io nè la signora abbiamo esperienza "agricola" e ci arrangiamo un po' i fine settimana e la sera quando si riesce. I mezzi sono poi limitati a cose hobbistiche o simili..

Alberi: alcuni li ho lasciati per due motivi. Un po' mi piacevano per la loro forma "contorta", un po' vista la loro posizione creano una zona di terra ombreggiata in estate. Ora, per certe colture capisco sia un problema, ma uno dei miei pallini da una vita è avere piccola produzione di rabarbaro (amo tantissime le relative torte ) e per quello che ho studiato e capito, meglio evitargli troppo sole in estate. Quindi quell'area ombreggiata dovrebbe essere perfetta per quell'uso.

Ho capito che sarebbe bene fare una bella pulizia a fondo del terreno, sia per rivoltarlo un po' sia per togliere tutti i pezzi di radici rimaste sotto. Che poi usi un escavatore, una aratro grande, un ripuntatore, un ripper o simili poco cambia mi par di capire.. devo solo vedere se e chi mi può fare il lavoro fra i vicini qua con cui ho un po' di confidenza..
Grazie intanto.. poi se avete altre idee e suggerimenti sono benvenuti!

Suggerimenti ed idee ne abbiamo tante anche se non vengono subito in mente.
Esistono gli aratri rotativi Casorzo: https://www.youtube.com/watch?v=ZvkLj2YlWP4
E quelli berta:https: https://www.youtube.com/watch?v=E6cdZ6j09Ps

Il Berta non lo comprerei mai,al Casorzo faccio la voglia.
Li fanno con molti attacchi,Casorzo vende direttamente si può provare a sentire.

ok, grazie dei nuovi suggerimenti..
Casorzo ho scritto loro, per ora senza risposta. Se riesco li chiamo.
Perchè no i Berta? Dal sito non riesco a percepire aspetti negativi rispetto ad altri..
P.

Semplicità e redditività sono a favore di Casorzo,oltre alla reversibilità.
Non si creda che sia una cosa miracolosa,rimane la lentezza e la fatica.

il problema principale è la lavorazione di fondo ossia il dissodamento, poi una volta fatta questa il terreno coltivato è gestibile anche con motocoltivatori e motozappe o attrezzi manuali. Quindi o si dissoda da soli una piccola porzione ogni anno e intanto si gestisce la vegetazione della restante parte già bonificata (più sfalci durante l'anno) o si chiama un terzista per fare tutto il lavoro su tutta la superficie. Oltre il dissodamento es. con ripper o con aratro e l'eventuale estirpazione di ceppaie, da prevedere l'affinamento del terreno se escono grosse zolle.
Per il fatto della scelta di lasciare le piante l'importante è che la distanza tra di loro permetta di effettuare le lavorazioni, quindi se fatte con piccoli mezzi si può accettare una distanza minore, se invece con trattori ci vuole più spazio. E' chiaro che poi nelle parti più ombreggiate possono andare bene delle colture e nelle parti soleggiate altre.
Accessori per motocoltivatori: vangatrici vanno bene per rilavorare il terreno ogni anno ma per dissodare un terreno incolto a meno che sia sofficissimo non sono indicate. Per il motocoltivatore c'è anche il ripper o ripuntatore, mettendo le ruote in gabbia qualcosa si riesce a fare, però sempre in condizioni di terreno non estreme.

ma questo terreno bonificato quanto è grande?
Se fossero poche centinaia di mq e non ci fosse altra soluzione, un buon piccone con manico in fibra rinforzata, guanti da lavoro e tanto sudore, da fare in piu riprese.... te lo dice uno che è stato costretto a farlo causa stesse problematiche...e quante pietre che ci ho tirato fuori...
Oggi si ci "motozappa" su che è una bellezza!

visto che hai un amico con scavatore, lo fai fare a lui, lavorando il terreno e senza ripassare con i cingoli sul lavorato camminando solo indietro, logicamente con la benna ti deve lasciare il terreno in maniera che puoi lavorarlo con la tua fresa, ma prima di ripassarlo aspetta che si asciuga dopo una bella pioggia

Dalle foto che hai messo se vuoi lavorare intorno agli alberi che hai lasciato per me l'unica è la motozappa (che deve essere pesante e massiccia, visto il terreno che hai...quindi costa un po').
Certo che col terreno così duro non è facile...mio nonno ha dissodato un terreno del genere grande un ettaro con una Agriette (credo modello 2000) ...ma erano altri tempi... La motozappa è un mezzo valido ma per un terreno così duro fatichi e devi saperla usare.

Sicuramente la fresa rotativa della Casorzo è un ottimo consiglio.

Chiedo agli altri utenti: un ripuntatore per motocoltivatore può aiutare?

jacoposv ha scritto:Chiedo agli altri utenti: un ripuntatore per motocoltivatore può aiutare?

sei fermo alla prima radice

..'sta cose delle radici mi fa tornare alla mente l'incubo dei compiti a scuola..  

ferrari-tractor ha scritto:

jacoposv ha scritto:Chiedo agli altri utenti: un ripuntatore per motocoltivatore può aiutare?

sei fermo alla prima radice

Ah, ecco! Grazie, chiedevo perchè non ho mai usato il ripuntatore, ne su motocoltivatore ne su trattore...però effettivamente a pensarci la risposta era prevedibile.....

col motocoltivatore hai veramente poca trazione, col trattore è un altro discorso (come peraltro per l'aratro)
chiaramente, se il terreno fosse pulito e senza alberi di mezzo, anche il motocoltivatore potrebbe fare un buon lavoro.
ma in questo caso ci sono (troppi, a mio parere) alberi disseminati un po' ovunque, quindi sotto sono solo radici.