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Re: QUERCIA
in quanto ad esperti non saprei se l'aggettivo può essere esatto,
JACI ci ha dato delle informazioni veramente esaurienti! Complimenti.
Per quel che riguarda le tendenze della fitoiatria (scusate il parolone), il problema è questo:
vediamo un insetto o un fungo, di conseguenza trattiamo. Ma il patogeno non è la causa bensi è l'effetto di uno squilibrio della pianta.
L'insetto o il fungo si instaura prendendo di mira una pianta debole o predisposta.
Se troviamo la causa, es carenza di un elemento nutritivo specifico, possiamo intervenire sul problema ma se noi curiamo l'effetto è come curare la polmonite con le pastiglie valda.
Non so se sono stato chiaro; via forum non è facile per me.
Zao
JACI ci ha dato delle informazioni veramente esaurienti! Complimenti.
Per quel che riguarda le tendenze della fitoiatria (scusate il parolone), il problema è questo:
vediamo un insetto o un fungo, di conseguenza trattiamo. Ma il patogeno non è la causa bensi è l'effetto di uno squilibrio della pianta.
L'insetto o il fungo si instaura prendendo di mira una pianta debole o predisposta.
Se troviamo la causa, es carenza di un elemento nutritivo specifico, possiamo intervenire sul problema ma se noi curiamo l'effetto è come curare la polmonite con le pastiglie valda.
Non so se sono stato chiaro; via forum non è facile per me.
Zao
dautàrr- utente registrato
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Re: QUERCIA
no, no, sei stato chiarissimo, anzi mi hai fatto riflettere . quindi potrebbe essere che le mie piante hanno una carenza di qualche cosa e quindi son più deboli agl'attacchi di parassiti che ne mangiano le foglie . questa era un'ipotesi che non avevo considerato .
carlo1974- utente registrato
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Re: QUERCIA
Lo sapevo....
Stavo parlando in linea generale. Ma nello specifico delle tue quercie si potrebbe dire che le piante sono più soggette ad alcuni parassiti perchè... vattelapesca. Quale sia la causa non te lo so dire da qui.
Possiamo fare sicuramente alcune ipotesi: se non sbaglio sei al mare e la rovere non è certo una pianta da mare. Salsedine, temperature ecc. Non voglio dire che le devi cavare ma certamente quelle che sono di fronte a casa mia, bosco 700 msl, hanno altri problemi per i quali sono preparate a resistere.
L'insetto defogliatore che ha pelato le tue ha pelato anche qui, alcuni hanni fa. Nessuno ha fatto trattamenti nei boschi tranne qualche villona di facoltosi amanti del verde che ha sparso antioidico e insetticida.
Quanti insetti utili abbiamo sterminato??
Torniamo alla teoria.
Esempio: Se devi fare uno scavo e tagli molte radici la pianta soffre ed indebolendosi viene attaccata dai funghi. Se trattiamo con il fungicida stiamo curando un sintomo, ma non siamo intervenuti sulla causa, il taglio delle radici.
teoria 1) causa:taglio delle radici, effetto:indebolimento, sintomo:parassita
teoria 2) causa:parassita, sintomo:indebolimento, effetto:defogliazione
Nella realtà, se prendiamo le zanzare tigre, la causa è la loro proliferazione o il cambiamento del clima? O forse è lo sterminio di insetti che facciamo noi che apre degli habitat a nuove specie; chi lo sa.
Chiaro?Un po di più? spero di si
Adesso cerco anche qualcosa di spiegato meglio.
Zao
http://it.wikipedia.org/wiki/Endomicorrize
http://www.fertirrigazione.it/ita_758/indi_stampa:1/
Stavo parlando in linea generale. Ma nello specifico delle tue quercie si potrebbe dire che le piante sono più soggette ad alcuni parassiti perchè... vattelapesca. Quale sia la causa non te lo so dire da qui.
Possiamo fare sicuramente alcune ipotesi: se non sbaglio sei al mare e la rovere non è certo una pianta da mare. Salsedine, temperature ecc. Non voglio dire che le devi cavare ma certamente quelle che sono di fronte a casa mia, bosco 700 msl, hanno altri problemi per i quali sono preparate a resistere.
L'insetto defogliatore che ha pelato le tue ha pelato anche qui, alcuni hanni fa. Nessuno ha fatto trattamenti nei boschi tranne qualche villona di facoltosi amanti del verde che ha sparso antioidico e insetticida.
Quanti insetti utili abbiamo sterminato??
Torniamo alla teoria.
Esempio: Se devi fare uno scavo e tagli molte radici la pianta soffre ed indebolendosi viene attaccata dai funghi. Se trattiamo con il fungicida stiamo curando un sintomo, ma non siamo intervenuti sulla causa, il taglio delle radici.
teoria 1) causa:taglio delle radici, effetto:indebolimento, sintomo:parassita
teoria 2) causa:parassita, sintomo:indebolimento, effetto:defogliazione
Nella realtà, se prendiamo le zanzare tigre, la causa è la loro proliferazione o il cambiamento del clima? O forse è lo sterminio di insetti che facciamo noi che apre degli habitat a nuove specie; chi lo sa.
Chiaro?Un po di più? spero di si
Adesso cerco anche qualcosa di spiegato meglio.
Zao
http://it.wikipedia.org/wiki/Endomicorrize
http://www.fertirrigazione.it/ita_758/indi_stampa:1/
Ultima modifica di Nonno_sprint il Dom Ago 07, 2011 6:42 pm - modificato 2 volte. (Motivazione : Eliminato link)
dautàrr- utente registrato
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Età : 57
Località : Bologna appennino
Re: QUERCIA
comunque anche la carenza di un solo microelemento diventa fattore limitante...quindi potresti pensare di fare una analisi del terreno piuttosto che spendere soldi in trattamenti...oppure intervenire con un concime misto tipo il compo per gli orti ecc...
cri393- utente registrato
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Località : genova
Re: QUERCIA
molto interessante questa discussione, almeno per me ! in poche parole, non è così semplice come l'avevo immaginata all'inizio... le cause potrebbero essere molteplici e di impossibile individuazione via internet...quindi sarebbe da contattare un esperto, che viene, valuta la situazione, analizza il terreno e la pianta e poi si potrebbe avere un quadro preciso della situazione che si potrebbe anche rivelare nella normalità . il tutto avrebbe un costo non giustificato e quindi da escludere....per la cronaca , io ho messo come residenza cervia, ma in realtà abito leggermente nell'entroterra cervese (sono a circa 4 km in linea d'aria dal mare...)in un piccolo paese che si chiama castiglione di cervia (che raggiunse gl'onori della cronaca un paio di anni fà perchè fù il centro dell'epidemia di chikungunya dove morirono alcune persone e se ne ammalarono qualche centinaio... http://it.wikipedia.org/wiki/Chikungunya ).poi , magari la causa può essere anche poca o troppa acqua (solo ultimamente le innaffio con una certa regolarità...).
p.s.
mi ero dimenticato di dire che i nuovi insetti di oggi non erano solo i due amanti che ho immortalato, ma erano varie decine ...
p.s.
mi ero dimenticato di dire che i nuovi insetti di oggi non erano solo i due amanti che ho immortalato, ma erano varie decine ...
carlo1974- utente registrato
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Località : cervia
Re: QUERCIA
La biodiversità è una delle cose più belle che esistano! Da quando mi sono “svegliato” un po’ e mi guardo in giro, trovo nella natura delle cose bellissime e particolarissime (intendo degli insetti davvero buffi e belli!). Se so qualche cosa sono felice di condividerla con voi (è un piccolissimo contributo rispetto a quello che voi avete dato e date a me!). Però prendete tutto con le “molle”, ho studiato sì, ma non sono ne un entomologo ne un patologo! e nemmeno ci vado vicino! Ad ogni modo condivido ciò che dice dautàrr: le cause che possono portare ad una malattia (eziologia) possono essere causate da avversità di carattere costituzionale (genetiche), biotiche (organismi viventi: funghi, virus, artropodi, virus, batteri…), abiotiche (troppa o poca acqua, temperatura, luce, inquinamento, carenza di elementi nutrizionali…) o a eziologia complessa (sono la risultante di tutti gli altri fattori che si mescolano)! Il risultato? Che molto spesso non si ha una causa sola!!! Spesso dal sintomo non si riesce a risalire alla causa perché nemmeno si riesce a capire se lo stesso è la causa o l’effetto di una malattia (che in se significa alterazione dello stato morfo-fisiologico di un organismo che ne riducono le funzionalità normali…)
Se tu carlo 1974 hai la fortuna di poter ammirare tanti belli insetti sul tuo giardino significa che c’è una buona biodiversità e quindi sei lontano dalle città… Io non posso dire altrettanto tuttavia non mi lamento perché posso trovare nelle vicinanze posti abbastanza naturali… Amo la natura, la sento parte di me come io di lei; per questo sono intervenuto “contro” quel post sulla processionaria che sembrava un attacco terroristico (l'articolo di giornale)!
Le querce di cui parlavo sopra (di cui non ricordo bene ne la specie, ne la patologia; mi sembrava oidio, ma non credo solo quello… son passati diversi anni!) erano poste lungo la strada di una piccola cittadina e tutte in fila! Non erano messe nelle condizioni migliori per vivere! La biodiversità là era/è ridotta a zero! Le patologie avevano facilità di spostamento dovute a zero antagonisti e una sorta di “monocoltura” che non aiuta (o meglio, aiuta la diffusione del patogeno)!!! Le radici si sviluppavano sotto la strada! Inquinamento. La troppa vicinanza fra le stesse piante ne impedisce un buon circolo d’aria. Le potature di ridimensionamento (dovuta, diciamo, ad una scelta non felice del progettista), sono mutilazioni gratuite alle piante da cui può facilmente accedervi un patogeno! La scelta di piante alloctone mal si adattano (generalmente) ad ambienti diversi da quelli di origine.
Come vedi sono piante che "partono già male" e un insetto ne avrebbe già gioco facile… Ovviamente se in un territorio si interviene troppo con “input” esterni, per mantenerlo cosi artificiale bisogna continuare con altri input esterni, il che vuol dire interventi fitoiatrici.
Il decidere se trattare si o trattare no, purtroppo è parecchio soggettivo! Attacchi di oidio che portano alla morte di una quercia, come dice peppone, in effetti io non ne ho mai visti (però nemmeno posso escluderli). C’’è chi preferisce non trattare perché in fondo “non c’è da fare produzione”; Per altri due foglie biancastre sono una disarmonia estetico insopportabile.
Provo a fare il giardiniere come lavoro, e mi accorgo come quanta gente vede la natura come qualcosa di asettico e immutabile nel tempo quando invece è proprio l’opposto! Secondo me questo è dettato dall’alienazione che ormai la maggioranza di noi (esseri umani) abbiamo con la natura. La rapportiamo con nostro modo attuale di vivere ma che purtroppo, ormai, non ha quasi più niente di naturale!
Ci tengo a precisare che non ce l’ho con te carlo (e credo neppure gli altri), anzi apprezzo la tua curiosità! Usala per conoscere ciò che ti circonda e che è fatto della tua stessa natura (come provo a fare io..). Ci sono delle galle (esempio quelle provocate da alcuni afidi galligeni sull’olmo: l’Eriosoma lanuginosum,Tetraneura ulmi o T. Akinire…) che ad un occhio “semplificato” sono aberrazioni estetiche inaccettabili (quindi da trattare); per me sono la manifestazione di una biodiversità che ci ricorda che l’uomo non è il padrone del modo ma solo un suo “passeggero” (che purtroppo non si dimostra tanto “evoluto”), e andrebbero in un certo qual modo salvaguardate.
Vorremmo che tutto ciò che è esterno a noi rimanesse immutabile, non vorremmo mai invecchiare, non vorremmo avere nessun tipo di acciacco, non vorremmo far fatica, vogliamo il caldo in inverno e il freddo in estate, tutti i tipi di cibo per tutto l’arco dell’anno e che sia tutto bello senza ammaccature o imperfezioni di alcun tipo, ci facciamo vacini preventivi, non esitiamo a prendere qualche pastiglia senza chiederci il motivo di quel disagio (un mal di testa, nausea,....). Se l’uomo proietta "fuori da se" questo suo "stile" di vita e non inizia a guardare dentro a se e non più solo fuori, ci si può meravigliare di una rihiesta di trattamento contro il mal bianco solo per due foglie bianchicce?
Chiedo scusa per i svariati OT disseminati nel testo, spero che “arrivi” qualcosa… Buonanotte!
Se tu carlo 1974 hai la fortuna di poter ammirare tanti belli insetti sul tuo giardino significa che c’è una buona biodiversità e quindi sei lontano dalle città… Io non posso dire altrettanto tuttavia non mi lamento perché posso trovare nelle vicinanze posti abbastanza naturali… Amo la natura, la sento parte di me come io di lei; per questo sono intervenuto “contro” quel post sulla processionaria che sembrava un attacco terroristico (l'articolo di giornale)!
Le querce di cui parlavo sopra (di cui non ricordo bene ne la specie, ne la patologia; mi sembrava oidio, ma non credo solo quello… son passati diversi anni!) erano poste lungo la strada di una piccola cittadina e tutte in fila! Non erano messe nelle condizioni migliori per vivere! La biodiversità là era/è ridotta a zero! Le patologie avevano facilità di spostamento dovute a zero antagonisti e una sorta di “monocoltura” che non aiuta (o meglio, aiuta la diffusione del patogeno)!!! Le radici si sviluppavano sotto la strada! Inquinamento. La troppa vicinanza fra le stesse piante ne impedisce un buon circolo d’aria. Le potature di ridimensionamento (dovuta, diciamo, ad una scelta non felice del progettista), sono mutilazioni gratuite alle piante da cui può facilmente accedervi un patogeno! La scelta di piante alloctone mal si adattano (generalmente) ad ambienti diversi da quelli di origine.
Come vedi sono piante che "partono già male" e un insetto ne avrebbe già gioco facile… Ovviamente se in un territorio si interviene troppo con “input” esterni, per mantenerlo cosi artificiale bisogna continuare con altri input esterni, il che vuol dire interventi fitoiatrici.
Il decidere se trattare si o trattare no, purtroppo è parecchio soggettivo! Attacchi di oidio che portano alla morte di una quercia, come dice peppone, in effetti io non ne ho mai visti (però nemmeno posso escluderli). C’’è chi preferisce non trattare perché in fondo “non c’è da fare produzione”; Per altri due foglie biancastre sono una disarmonia estetico insopportabile.
Provo a fare il giardiniere come lavoro, e mi accorgo come quanta gente vede la natura come qualcosa di asettico e immutabile nel tempo quando invece è proprio l’opposto! Secondo me questo è dettato dall’alienazione che ormai la maggioranza di noi (esseri umani) abbiamo con la natura. La rapportiamo con nostro modo attuale di vivere ma che purtroppo, ormai, non ha quasi più niente di naturale!
Ci tengo a precisare che non ce l’ho con te carlo (e credo neppure gli altri), anzi apprezzo la tua curiosità! Usala per conoscere ciò che ti circonda e che è fatto della tua stessa natura (come provo a fare io..). Ci sono delle galle (esempio quelle provocate da alcuni afidi galligeni sull’olmo: l’Eriosoma lanuginosum,Tetraneura ulmi o T. Akinire…) che ad un occhio “semplificato” sono aberrazioni estetiche inaccettabili (quindi da trattare); per me sono la manifestazione di una biodiversità che ci ricorda che l’uomo non è il padrone del modo ma solo un suo “passeggero” (che purtroppo non si dimostra tanto “evoluto”), e andrebbero in un certo qual modo salvaguardate.
Vorremmo che tutto ciò che è esterno a noi rimanesse immutabile, non vorremmo mai invecchiare, non vorremmo avere nessun tipo di acciacco, non vorremmo far fatica, vogliamo il caldo in inverno e il freddo in estate, tutti i tipi di cibo per tutto l’arco dell’anno e che sia tutto bello senza ammaccature o imperfezioni di alcun tipo, ci facciamo vacini preventivi, non esitiamo a prendere qualche pastiglia senza chiederci il motivo di quel disagio (un mal di testa, nausea,....). Se l’uomo proietta "fuori da se" questo suo "stile" di vita e non inizia a guardare dentro a se e non più solo fuori, ci si può meravigliare di una rihiesta di trattamento contro il mal bianco solo per due foglie bianchicce?
Chiedo scusa per i svariati OT disseminati nel testo, spero che “arrivi” qualcosa… Buonanotte!
JACI- utente registrato
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Re: QUERCIA
devo ammettere che grazie a questo post, stò modificando il mio atteggiamento nei confronti dei parassiti....fino a un paio di giorni fà li vedevo come un problema da combattere, ora come una curiosità da osservare ! e devo dire che è pure molto divertente e appassionante ! mi diverto a fare le foto agl'animaletti con la macchinetta digitale utilizzando le varie funzioni macro e devo dire che alcune foto che ho fatto sembrano prese da un libro , non avrei mai creduto che venissero così bene ! poi le condivido con voi , si chiacchera sull'animaletto, qualcuno come jaci , individua la razza , mi faccio la ricerca in internet sulle caratteristiche di quella specie...insomma, mi passo una bella serata ! devo dire che mi ci stò appassionando !
carlo1974- utente registrato
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Età : 50
Località : cervia
ditemi voi.
ciao a tutti.
ho notato questi "lesioni", queste "ferite" non so neanche io precisamente e minimamente che potrebbero essere tutto ciò, qualcuno di voi ha una vaga idea.
ne sarei davvero grato se in qualche maniera mi aiutate, almeno per sapere che si potrebbe fare.
la pianta in se sembra stare bene, bella robusta e sempre in spinta .. ma queste escoriazioni mi tengono preoccupato.
la pianta in questione è questa:
https://i.servimg.com/u/f49/16/99/27/81/dscf0115.jpg
ho notato questi "lesioni", queste "ferite" non so neanche io precisamente e minimamente che potrebbero essere tutto ciò, qualcuno di voi ha una vaga idea.
ne sarei davvero grato se in qualche maniera mi aiutate, almeno per sapere che si potrebbe fare.
la pianta in se sembra stare bene, bella robusta e sempre in spinta .. ma queste escoriazioni mi tengono preoccupato.
la pianta in questione è questa:
https://i.servimg.com/u/f49/16/99/27/81/dscf0115.jpg
seven- utente registrato
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Località : padova
Re: QUERCIA
Secondo me sono rodilegno.
Prova a scarnire la corteccia secca attorno alla ferita, e al confine con la corteccia sana, probabilmente troverai le larve.
Prova a scarnire la corteccia secca attorno alla ferita, e al confine con la corteccia sana, probabilmente troverai le larve.
silvano68- utente registrato
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Località : follina, treviso
Re: QUERCIA
Ciao ciao,
io ci vedo do più degli animali superiori, picchio o cose simili, roditori ecc.
Degli insetti che sfibrano cosi un bordo di ferita non mi pare. Magari l'interno è messo male causa rodilegno e allora arriva il picchio a fare provviste. Dalla foto, sebbene ottima, non vedo l'aspetto generale della pianta; magari è un mio limite.
zao
io ci vedo do più degli animali superiori, picchio o cose simili, roditori ecc.
Degli insetti che sfibrano cosi un bordo di ferita non mi pare. Magari l'interno è messo male causa rodilegno e allora arriva il picchio a fare provviste. Dalla foto, sebbene ottima, non vedo l'aspetto generale della pianta; magari è un mio limite.
zao
dautàrr- utente registrato
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Età : 57
Località : Bologna appennino
Morte di una quercia secolare
Con rammarico annuncio la morte di una quercia ultrasecolare.
http://www.statoquotidiano.it/18/12/2011/rinsecchita-da-tempo-la-quercia-di-santa-justa-finita-dal-vento/64199/
http://www.statoquotidiano.it/18/12/2011/rinsecchita-da-tempo-la-quercia-di-santa-justa-finita-dal-vento/64199/
Nonno_sprint- ex moderatori
- Messaggi : 4163
Data d'iscrizione : 03.01.10
Re: QUERCIA
Basterebbe poco per tutelare e preservare certe piante secolari, non servono milioni di euro, qualche intervento di mantenimento che potrebbero essere forniti anche gratuitamente da scuole forestali o facolta di agraria.
Solo un po di buona volonta per impedire la morte di un organismo vivente secolare che conserva in se un patrimonio genetico che ora abbiamo perso se nessuno ha pensato di clonare.
Solo un po di buona volonta per impedire la morte di un organismo vivente secolare che conserva in se un patrimonio genetico che ora abbiamo perso se nessuno ha pensato di clonare.
arnaldo- ex moderatori
- Messaggi : 903
Data d'iscrizione : 07.02.10
Età : 57
Località : trasaghis udine
Re: QUERCIA
E' sempre un peccato leggere della fine di questi alberi, spesso maltrattati.... sono la nostra storia, dovrebbero essere preservati!
Alessio510- Moderatori
- Messaggi : 9517
Data d'iscrizione : 03.03.11
Re: QUERCIA
Mi rammarica ancora di più sapere che 5/6 anni fa un mio carissimo amico, docente universitario di dendrometria, si era offerto e proposto a chi di dovere come ridurre la patologia in atto o quantomeno tentare. Risposta: picche.
Nonno_sprint- ex moderatori
- Messaggi : 4163
Data d'iscrizione : 03.01.10
Re: QUERCIA
Sai Nonno che io non so mai cosa pensare in questi casi!Nonno_sprint ha scritto:Mi rammarica ancora di più sapere che 5/6 anni fa un mio carissimo amico, docente universitario di dendrometria, si era offerto e proposto a chi di dovere come ridurre la patologia in atto o quantomeno tentare. Risposta: picche.
Quella Quercia la sua vita l'ha vissuta,mi piace pensare che se ne va,come tutte le altre cose.
Belcanto
belcanto- utente registrato.
- Messaggi : 3538
Data d'iscrizione : 12.11.10
Età : 78
Re: QUERCIA
Ciao a tutti, vorrei porre una domanda su un Leccio (un tipo di quercia). Un mio amico mi ha chiesto di potargli un grande leccio che ha in giardino, ma penso che più che una potatura sia una capitozzatura!!!
Questo tipo di pianta è adatta a un'intervento del genere?
Continuerà a vivere o è meglio abbatterla direttamente?.
Questo tipo di pianta è adatta a un'intervento del genere?
Continuerà a vivere o è meglio abbatterla direttamente?.
ivanM- utente registrato
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Re: QUERCIA
ivanM ha scritto:Ciao a tutti, vorrei porre una domanda su un Leccio (un tipo di quercia). Un mio amico mi ha chiesto di potargli un grande leccio che ha in giardino, ma penso che più che una potatura sia una capitozzatura!!!
Questo tipo di pianta è adatta a un'intervento del genere?
Continuerà a vivere o è meglio abbatterla direttamente?.
Ciao, il leccio si presta bene alla potatura, essendo un albero adatto sia per siepi di grandi dimensioni che per essere governato a ceduo per produrre ottima legna da ardere. Ovviamente l'intervento deve essere fatto con criterio, se dovesse essere troppo drastico meglio abbattere.
master23- utente registrato
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Re: QUERCIA
Premesso che le capitozzature sarebbe meglio evitare di farle, scegliendo invece una tipologia di potatura meno aggressiva, in ogni caso il leccio è un'essenza che sopporta bene le potature anche drastiche, purché eseguite in modo da lasciare del verde al di sotto dei tagli.
Dan
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Dan56k- Moderatori
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Re: QUERCIA
valuta la situazione,se la devi tagliare drasticamente meglio abbattere,altrimenti cerca di potarla con criterio e sopratutto in sicurezza;ho visto lecci capitozzati e ributtare benissimo però è una tecnica che non approvo e mai approverò!
Robinia- ex moderatori
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Re: QUERCIA
la capitozzatura ,per non parlare dell'abbattimento dovrebbero essere delle decisioni drastiche da prendere solo in determinate situazioni...perchè questo leccio dovrebbe essere capitozzato?spesso si adotta la capitozzatura per il solo motivo ''così nomn ci metto mano per un pò'' in realtà anche se la maggior parte delle volte ''riprende'', non di rado lascia delle ferite lunghe da riparare...mettici poi il discorso commerciale, qui a roma,se vedono che non vai con la mano pesante non è che i clienti siano poi così soddisfatti
Roccia- utente registrato
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Re: QUERCIA
Leccio capitozzato!!!!!!
Speriamo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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ivanM- utente registrato
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Re: QUERCIA
hai anche suturato la ferita del taglio con del mastice per potature?
motomix- utente registrato
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Quercia che ha perso parte di corteccia
Vi chiedo cortesemente un consiglio. Nel mio bosco davanti a casa una quercia cui tengo molto ha negli anni perso un mezzo metro di corteccia circa a metà fusto (ignoro il motivo). Il fusto in quel tratto si è scurito. La pianta nel complesso mi pare in salute e mette foglie di continuo ma mi domandavo se devo fare qualcosa e cosa. Sigillare o lascio fare alla natura?
L'albero ha un'altezza di circa 5-6 metri e un diametro credo intorno ai 25-30 cm.
Grazie
L'albero ha un'altezza di circa 5-6 metri e un diametro credo intorno ai 25-30 cm.
Grazie
Robin10- utente registrato
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Re: QUERCIA
dispiace Robin10 per la tua quercia, forse è meglio ... se ci posti anche una foto.
saluti
saluti
gian66- Moderatori
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Re: QUERCIA
Hai ragione, appena rientro lo faccio. grazie comunque
Robin10- utente registrato
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