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cinipide galligeno del castagno
questo è un pezzo di una ricerca che ho fatto su questo insetto che stà procurando danni incredibili tra cuneo e liguria se riesco inserisco anche delle foto...scusate se non è curato come una tesi universitaria ma quello che c'è scritto è vero...
Cos’è il Cinipide galligeno del Castagno?
L’imenottero cinipide Dryocosmus kuriphilus Yatsumatsu è un piccolo insetto di colore nero da adulto, particolarmente dannoso per il castagno, originario della Cina ma ormai ampiamente diffuso in Giappone, Corea e Stati Uniti. L’insetto è stato segnalato per la prima volta in Italia nel 2002 (prima segnalazione anche per l’Europa) in provincia di Cuneo.
Danni
Gli attacchi di questo temibile fitofago possono determinare gravi danni, con perdite rilevanti non solo per quanto riguarda la produzione di frutti, ma anche con riferimento agli accrescimenti legnosi. La puntura di questo insetto determina la creazione di una galla che causa una perdita di sostanze nutritive per la pianta.
Precauzioni da adottare
Si raccomanda, al fine di ostacolarne la diffusione, di evitare l’introduzione di piantine, astoni e marze provenienti dalle aree ove il Cinipide è stabilmente insediato. Bisogna infatti ricordare che nel periodo invernale risulta difficile
individuare con controlli in campo la presenza delle larve di prima età nelle gemme. Il Cinipide galligeno del castagno può diffondersi peraltro mediante il volo delle femmine adulte e con il loro trasporto accidentale da parte di
autoveicoli. Il mezzo di diffusione più pericoloso è comunque
rappresentato dall’impiego di materiale di propagazione proveniente dalle aree infestate.
Prospettive di controllo
Le prospettive di controllo a medio termine di questa nuova avversità del Castagno si basano in primo luogo sulle possibilità di utilizzo nei nostri ambienti di antagonisti naturali del Cinipide provenienti dall’areale originario del fitofago.
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Cos’è il Cinipide galligeno del Castagno?
L’imenottero cinipide Dryocosmus kuriphilus Yatsumatsu è un piccolo insetto di colore nero da adulto, particolarmente dannoso per il castagno, originario della Cina ma ormai ampiamente diffuso in Giappone, Corea e Stati Uniti. L’insetto è stato segnalato per la prima volta in Italia nel 2002 (prima segnalazione anche per l’Europa) in provincia di Cuneo.
Danni
Gli attacchi di questo temibile fitofago possono determinare gravi danni, con perdite rilevanti non solo per quanto riguarda la produzione di frutti, ma anche con riferimento agli accrescimenti legnosi. La puntura di questo insetto determina la creazione di una galla che causa una perdita di sostanze nutritive per la pianta.
Precauzioni da adottare
Si raccomanda, al fine di ostacolarne la diffusione, di evitare l’introduzione di piantine, astoni e marze provenienti dalle aree ove il Cinipide è stabilmente insediato. Bisogna infatti ricordare che nel periodo invernale risulta difficile
individuare con controlli in campo la presenza delle larve di prima età nelle gemme. Il Cinipide galligeno del castagno può diffondersi peraltro mediante il volo delle femmine adulte e con il loro trasporto accidentale da parte di
autoveicoli. Il mezzo di diffusione più pericoloso è comunque
rappresentato dall’impiego di materiale di propagazione proveniente dalle aree infestate.
Prospettive di controllo
Le prospettive di controllo a medio termine di questa nuova avversità del Castagno si basano in primo luogo sulle possibilità di utilizzo nei nostri ambienti di antagonisti naturali del Cinipide provenienti dall’areale originario del fitofago.
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Ultima modifica di cri393 il Lun Mag 09, 2011 7:23 pm - modificato 1 volta.
cri393- utente registrato
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Re: cinipide galligeno del castagno
grazie per l'interessantissimo contributo cri393.
perchè ce ne hai fornito solo "un pezzo"?
la tua ricerca scolastica di agraria ci piacerebbe averla intera...se vuoi e se puoi beninteso
perchè ce ne hai fornito solo "un pezzo"?
la tua ricerca scolastica di agraria ci piacerebbe averla intera...se vuoi e se puoi beninteso
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"La caccia è una forma secondaria di malattia mentale umana"
(Theodor Heuss, Presidente della Repubblica Federale di Germania dal 1949 al 1959).
Re: cinipide galligeno del castagno
non mi sono spiegato bene scusa...è un pezzo nel senso che la parte che non c'è è relativa all'orto sinergico ed il nostro stend ad euroflora...non sarebbe centrato con il cinipide...
cri393- utente registrato
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Località : genova
Re: cinipide galligeno del castagno
quali sono gli indicatori da osservare per accorgerci della presenza di questo parassita?
e quali interventi, nel caso lo rilevassimo, si mostrano efficaci?
e quali interventi, nel caso lo rilevassimo, si mostrano efficaci?
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"La caccia è una forma secondaria di malattia mentale umana"
(Theodor Heuss, Presidente della Repubblica Federale di Germania dal 1949 al 1959).
Re: cinipide galligeno del castagno
un dato che ho dimenticato è che l'infestazione è stimata su 179.000 ettari di superfice...individuare la presenza del cinipide prima della deposizione delle uova e la formazione delle galle è impossibile date le dimensioni minuscole dell'insetto e la vastità dell'infestazione....anche mettendo delle trappole ormonali con la colla (tipo quelle gialle per la mosca dell'olivo) andrebbero posizionate su una superfice troppo amplia... al momento sono state proposte delle strategie di lotta biologica con il Torymus sinensis un insetto parassitoide appartenente all'ordine degli imenotteri...l'unico dubbio è sulla possibilità di acclimatarsi di questo insetto visto che è originario della cina...ma come si è adattato il cinipide si spera ci riesca pure lui...
cri393- utente registrato
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Re: cinipide galligeno del castagno
Eh si anche qui da me questa malattia è molto diffusa, lo scorso anno erano colpiti i rami più bassi dei castagni, mentre quest'anno tutte le piante salvo qualche rara eccezione sono colpite fino alla cima, persino le madrine alte 20 cm hanno già questo parassita ma non sono al corrente su interventi per contrastarlo
Bali- utente registrato
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Età : 38
Località : Appennino Ligure di Levante
Re: cinipide galligeno del castagno
Buona sera,
proprio oggi ho notato queste strane escrescenze su giovani piante del castagneto e stavo cercando informazioni sul WEB.
Ho trvato questo:
http://www.vab.it/difesa_cinipide.pdf
Aperto il FORUM si parlava proprio di questo problema.
Non so se deprimermi o andare in bestia.
Belcanto
proprio oggi ho notato queste strane escrescenze su giovani piante del castagneto e stavo cercando informazioni sul WEB.
Ho trvato questo:
http://www.vab.it/difesa_cinipide.pdf
Aperto il FORUM si parlava proprio di questo problema.
Non so se deprimermi o andare in bestia.
Belcanto
belcanto- utente registrato.
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Età : 78
Re: cinipide galligeno del castagno
purtroppo di trattamenti chimici che si possono fare non ne sono al corrente...comunque irrorare una pianta di 5 o 6 metri mi sà che non sarebbe facile...l'unico modo è appunto la lotta con gli insetti pronubi che si possono anche comprare in internet...
nella pagina che ho postato ho preso molte delle informazioni che ho messo nella ricerca...il prof mi ha detto che ho fatto un buon lavoro quindi dovrebbe essere giusto ciò che c'è scritto...
belcanto ha scritto:Buona sera,
proprio oggi ho notato queste strane escrescenze su giovani piante del castagneto e stavo cercando informazioni sul WEB.
Ho trvato questo:
http://www.vab.it/difesa_cinipide.pdf
Aperto il FORUM si parlava proprio di questo problema.
Non so se deprimermi o andare in bestia.
Belcanto
nella pagina che ho postato ho preso molte delle informazioni che ho messo nella ricerca...il prof mi ha detto che ho fatto un buon lavoro quindi dovrebbe essere giusto ciò che c'è scritto...
cri393- utente registrato
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Località : genova
Re: cinipide galligeno del castagno
ultimamente anche qui dalle mie parti, vedi ultimo anno, abbiamo avuto la comparsa di sto insetto poco gradito, importato non si sa come...
di certo ha praticamente demolito la produzione di castagne...gli unici posti risparmiati al momento sono state le zone a più elevata altitudine, probabilmente non raggiunte...
il problema è stato affrontato più volte e fonti ufficiose mi dicono che sembra siano stati sparsi via aerea antiparassitari dedicati all'insetto...ma la cosa mi suona strana, anche se devo ammettere che per un periodo elicotteri in volo notturno a bassa quota gli ho visti...mah...
ho sentito anche della lotta con insetto antagonista...però il dubbio mi sorge spontaneo: siamo sicuri che non ci liberi dal cinipede ma poi si dia da fare per crearci altri problemi...
siamo più o meno famosi per questo in Italia...vedi ad esempio il gambero della louisiana o le nutrie....
AlessandroC- utente registrato
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Località : Valli del Natisone, Friuli
Re: cinipide galligeno del castagno
belcanto ha scritto:Buona sera,
proprio oggi ho notato queste strane escrescenze su giovani piante del castagneto e stavo cercando informazioni sul WEB.
Ho trvato questo:
http://www.vab.it/difesa_cinipide.pdf
Aperto il FORUM si parlava proprio di questo problema.
Non so se deprimermi o andare in bestia.
Belcanto
Mi dispiace dirtelo ma l'hanno scorso se ne vedeva qualcuna, diciamo 5-10%.
Quest'anno, medio appennino bolognese modenese, 100%. Non ho visto una foglia sana, e dopo un po ho smesso di guardare. Un danno incalcolabile. Speriamo nel normale riequilibrio della natura.
Se nell'economia dell'appennino si cominciava a tirare il fiato con il castagno, adesso siamo di nuovo alla frutta.
Non credo che i proprietari vorranno investire qualcosa per noi potatori....
............
Zao
Ultima modifica di peppone il Lun Mag 09, 2011 9:53 pm - modificato 1 volta. (Motivazione : rimozione affermazioni di carattere politico. per di più assai gratuite e qualunquiste....)
dautàrr- utente registrato
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Località : Bologna appennino
Re: cinipide galligeno del castagno
da me parlare del 100% è azzardato ma anche da noi non scherza...quando vado a fare enduro (ancora sabato scorso) mi faccio un paio di kilometri di castagneto e da apassionato mi fermo a vedere com'è la situazione e negli ultimi 2 anni la situazione è degenerata!!
cri393- utente registrato
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Località : genova
Re: cinipide galligeno del castagno
Qui da me TUTTE e dico proprio tutte le piante ne sono infestate.
Le galle rimangono appese ai rami in pratica in eterno perchè seccano lì dopo lo sfarfallamento che avviene a giugno, e sono ottimi vettori per il cancro della corteccia.
L'effetto è una forte sofferenza del castagno, le punte dei rami della chioma seccano stimolando il getto di succhioni da tronco e rami principali, l'anno dopo anche i succhioni sono coperti di galle...
Produzione di castagne? quando va bene un 10% del normale
Dopo circa 7 anni di infestazione, se si guardano i boschi si vedono estese macchie grigie... sono le punte secche dei castagni.
Per la lotta... non ci sono molte speranze.
Sulle piante innestate gli scorsi anni sto dando un insetticida sistemico, questo più per poter avere del materiale sano da poter propagare.
Quest'anno ho innestato un bel po', ma le marze che ho usato erano infette (prelevate chiaramente dai miei boschi), quindi quando la gemma innestata comincia ad aprirsi appare la galla che ne consuma le risorse e l'innesto fallisce.
Ne riparliamo tra un po' con quelli a gemma vegetante.
Anche il vivaio regionale Gambarello a Chiusa di Pesio ha smesso di fornire al pubblico piante di castagno innestate (marrone di Chiusa di Pesio).
Le loro piante vengono difese con un mix di argilla e poltiglia bordolese applicato con un soffiatore ogni settimana o giù di li.
Le galle rimangono appese ai rami in pratica in eterno perchè seccano lì dopo lo sfarfallamento che avviene a giugno, e sono ottimi vettori per il cancro della corteccia.
L'effetto è una forte sofferenza del castagno, le punte dei rami della chioma seccano stimolando il getto di succhioni da tronco e rami principali, l'anno dopo anche i succhioni sono coperti di galle...
Produzione di castagne? quando va bene un 10% del normale
Dopo circa 7 anni di infestazione, se si guardano i boschi si vedono estese macchie grigie... sono le punte secche dei castagni.
Per la lotta... non ci sono molte speranze.
Sulle piante innestate gli scorsi anni sto dando un insetticida sistemico, questo più per poter avere del materiale sano da poter propagare.
Quest'anno ho innestato un bel po', ma le marze che ho usato erano infette (prelevate chiaramente dai miei boschi), quindi quando la gemma innestata comincia ad aprirsi appare la galla che ne consuma le risorse e l'innesto fallisce.
Ne riparliamo tra un po' con quelli a gemma vegetante.
Anche il vivaio regionale Gambarello a Chiusa di Pesio ha smesso di fornire al pubblico piante di castagno innestate (marrone di Chiusa di Pesio).
Le loro piante vengono difese con un mix di argilla e poltiglia bordolese applicato con un soffiatore ogni settimana o giù di li.
ferrari-tractor- Moderatori
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Località : Prov. Cuneo
Re: cinipide galligeno del castagno
Nelle mie zone (appenino ligure - Valle Scrivia) l'infestazione è praticamente al 100% delle piante. L'insetto si è manifestato circa due anni fa. Parlando con l'istituto fitoterapico regionale mi dicevano che l'unica via possibile per combatterlo è quello di inserire un insetto antagonista; l'irrorazione con prodotti è praticamente impossibile. Nell'ultimo anno la produzione di castagne si è praticamente annulata !!!!!
giemme- utente registrato
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Re: cinipide galligeno del castagno
ferrari-tractor ha scritto:Qui da me TUTTE e dico proprio tutte le piante ne sono infestate.
Le galle rimangono appese ai rami in pratica in eterno perchè seccano lì dopo lo sfarfallamento che avviene a giugno, e sono ottimi vettori per il cancro della corteccia.
L'effetto è una forte sofferenza del castagno, le punte dei rami della chioma seccano stimolando il getto di succhioni da tronco e rami principali, l'anno dopo anche i succhioni sono coperti di galle...
Produzione di castagne? quando va bene un 10% del normale
Dopo circa 7 anni di infestazione, se si guardano i boschi si vedono estese macchie grigie... sono le punte secche dei castagni.
Per la lotta... non ci sono molte speranze.
Sulle piante innestate gli scorsi anni sto dando un insetticida sistemico, questo più per poter avere del materiale sano da poter propagare.
Quest'anno ho innestato un bel po', ma le marze che ho usato erano infette (prelevate chiaramente dai miei boschi), quindi quando la gemma innestata comincia ad aprirsi appare la galla che ne consuma le risorse e l'innesto fallisce.
Ne riparliamo tra un po' con quelli a gemma vegetante.
Anche il vivaio regionale Gambarello a Chiusa di Pesio ha smesso di fornire al pubblico piante di castagno innestate (marrone di Chiusa di Pesio).
Le loro piante vengono difese con un mix di argilla e poltiglia bordolese applicato con un soffiatore ogni settimana o giù di li.
pultroppo, ripeto, pultroppo...... confermo quanto dici, è un vero macello per i castagni.
alcuni dicono, che il tutto è iniziato quando abbiamo importato i castagni giapponesi,...si diceva che... producono castagne più grandi, piu belle, ect....mah..con questi è arrivata anche la cinipide.
sarà vero...
adesso che si fa??
gian66- Moderatori
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Località : Prov. di Cuneo
Re: cinipide galligeno del castagno
qui sopra varese è pieno, speravo non si fosse propagato anche in un paio di lotti che avevamo diradato ma niente.
Direi che, almeno per la zona del luinese siamo vicini ad un 80%
Direi che, almeno per la zona del luinese siamo vicini ad un 80%
Re: cinipide galligeno del castagno
No, non è vero perchè gli ibridi eurogiapponesi ci sono da 30 anni e gli insetti da 6/7.gian66 ha scritto:
alcuni dicono, che il tutto è iniziato quando abbiamo importato i castagni giapponesi,...si diceva che... producono castagne più grandi, piu belle, ect....mah..con questi è arrivata anche la cinipide.
sarà vero...
adesso che si fa??
Adesso si fa che ce li teniamo... alcune piante sono meno sensibili di altre, una manutenzione come si deve della chioma e un po' di concime possono aiutare a salvare qualche pianta di valore.
Nel giro di qualche generazione probabilmente subentrerà una certa resistenza.
Poi, dovremmo tutti riflettere che se questa cosa fosse capitata un secolo fa, ci sarebbero state molte persone morte per fame.
ferrari-tractor- Moderatori
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Località : Prov. Cuneo
Re: cinipide galligeno del castagno
qualche secolo fà c'era molto più rispetto per la terra e le piante native di quelle zone e ''preparate'' alle avversità del luogo...ora si pensa solo a produrre produrre e produrre ancora....
cri393- utente registrato
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Località : genova
Re: cinipide galligeno del castagno
perdonatemi se intevengo...
ma il fatto che il parassita sia arrivato solo recentemente non credo che possa escludere che esso sia comunque stato propagato da varietà non autoctone.
mi spiego meglio con un esempio che so bene essere OT.
il geranio coltivato (pelargonium) esiste in europa dall'inizio dell'800.
il geranio è una pianta africana.
il suo naturale parassita devastatore, la cacyreus marshalli, ci ha messo quasi due secoli a raggiungerlo in europa dato che è da una decina di anni che appesta le floricolture di pelargonii.
ma il fatto che il parassita sia arrivato solo recentemente non credo che possa escludere che esso sia comunque stato propagato da varietà non autoctone.
mi spiego meglio con un esempio che so bene essere OT.
il geranio coltivato (pelargonium) esiste in europa dall'inizio dell'800.
il geranio è una pianta africana.
il suo naturale parassita devastatore, la cacyreus marshalli, ci ha messo quasi due secoli a raggiungerlo in europa dato che è da una decina di anni che appesta le floricolture di pelargonii.
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"La caccia è una forma secondaria di malattia mentale umana"
(Theodor Heuss, Presidente della Repubblica Federale di Germania dal 1949 al 1959).
Re: cinipide galligeno del castagno
Hai perfettamente ragione, per quanto ne so è proprio così, è un parassita importato.peppone ha scritto:perdonatemi se intevengo...
ma il fatto che il parassita sia arrivato solo recentemente non credo che possa escludere che esso sia comunque stato propagato da varietà non autoctone.
Appena riesco, mi informo bene presso la forestale sui primissimi focolari trovati in Italia.
ferrari-tractor- Moderatori
- Messaggi : 13780
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Località : Prov. Cuneo
Re: cinipide galligeno del castagno
i primi focolari sono stati trovati a cuneo...il cinipide è arrivato dall'oriente...ma non solo attraverso alberi importati ma tramite qualunque possibile mezzo di trasporto utile per quel piccolo insetti...dicono che in italia si sia espanso attaccato ai camion...
cri393- utente registrato
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Località : genova
Re: cinipide galligeno del castagno
cri393 ha scritto:i primi focolari sono stati trovati a cuneo...il cinipide è arrivato dall'oriente...ma non solo attraverso alberi importati ma tramite qualunque possibile mezzo di trasporto utile per quel piccolo insetti...dicono che in italia si sia espanso attaccato ai camion...
maa.. allora se ho capito bene la storia dei castani giapponesi è vera?? o no?
quella dei camion con la cinipide non la sapevo
ora ..quali rimedi sono più efficaci?
gian66- Moderatori
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Età : 58
Località : Prov. di Cuneo
Re: cinipide galligeno del castagno
L'unico rimedio che sembra funzioni, consiste nell'inserimento nell'ambiente di un parassitoide del Cinipide, il torymus, che però è abbastanza costoso ed il cui sviluppo è abbastanza lento; per popolare un bosco partendo da un centinaio di coppie ci vogliono circa 3-5 anni. All'incirca gli stessi tempi che sono serviti al Cinipide per infestarli.
La regione Lazio, in collaborazione con l'Università della Tuscia, sta costruendo un centro di produzione e moltiplicazione allestito a Caprarola, che dovrebbe riuscire a produrre circa 1000 coppie, nell'arco dei prossimi due anni da lanciare in tutti i castagneti del Lazio.
Però i tempi sono quelli che sono.
Piuttosto in rete si dice che il problema in Piemonte, sia in corso di risoluzione, e la presenza del parassita è stata ridotta a livelli fisiologici o comunque accettabili.
Vi risulta ?
La regione Lazio, in collaborazione con l'Università della Tuscia, sta costruendo un centro di produzione e moltiplicazione allestito a Caprarola, che dovrebbe riuscire a produrre circa 1000 coppie, nell'arco dei prossimi due anni da lanciare in tutti i castagneti del Lazio.
Però i tempi sono quelli che sono.
Piuttosto in rete si dice che il problema in Piemonte, sia in corso di risoluzione, e la presenza del parassita è stata ridotta a livelli fisiologici o comunque accettabili.
Vi risulta ?
domybsl- utente registrato
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Re: cinipide galligeno del castagno
A me non pare proprio, ma mi auguro che si avveri in breve tempo.domybsl ha scritto:
Piuttosto in rete si dice che il problema in Piemonte, sia in corso di risoluzione, e la presenza del parassita è stata ridotta a livelli fisiologici o comunque accettabili.
Vi risulta ?
ferrari-tractor- Moderatori
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Re: cinipide galligeno del castagno
Salve,
qualcuno sa se è vero che il cinipide è meno invasivo per i castagneti situati sopra i
500/600 metri di altitudine,come accade per altri parassiti?
Belcanto
qualcuno sa se è vero che il cinipide è meno invasivo per i castagneti situati sopra i
500/600 metri di altitudine,come accade per altri parassiti?
Belcanto
belcanto- utente registrato.
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Re: cinipide galligeno del castagno
http://www.cmalpidelmare.org/Canali_Tematici/pdf/comunicato_stampa_cinipide.pdf
Poi il meccanismo di riproduzione è il seguente:
sfarfalla a giugno, gli adulti inoculano le gemme a settembre e poi le galle spuntano in primavera al riprendere dell'attività vegetativa degli alberi di castagno, quindi nei mesi invernali si ibernano assieme alla pianta.
Non lo so, ma non credo, anche perchè ha cominciato a diffondersi dal Piemonte che è una delle regioni più fredde d'Italia.belcanto ha scritto:Salve,
qualcuno sa se è vero che il cinipide è meno invasivo per i castagneti situati sopra i
500/600 metri di altitudine,come accade per altri parassiti?
Belcanto
Poi il meccanismo di riproduzione è il seguente:
sfarfalla a giugno, gli adulti inoculano le gemme a settembre e poi le galle spuntano in primavera al riprendere dell'attività vegetativa degli alberi di castagno, quindi nei mesi invernali si ibernano assieme alla pianta.
Ultima modifica di peppone il Dom Mag 15, 2011 10:07 am - modificato 1 volta. (Motivazione : unione di due post consecutivi)
domybsl- utente registrato
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