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Re: cinipide galligeno del castagno
facendo parte dell'Associazione Castanicoltori del Lario Orientale, come membro attivo vi posso dire che quest'anno si denota (almeno da noi) una situazione un po' particolare.
l'entità dei danni al contrario degli anni passati non si è manifestata uniformemente su tutte le piante.
infatti si ha avuto modo di constatare che nelle qualità più tardive il cinipide è completamente o quasi assente, mentre sulle altre piante precoci o normali il danno persiste o comunque varia in base ai rilasci di torimide
quindi se volete rimboschire i vostri castagneti vi consiglio di innestare qualità tardive
l'entità dei danni al contrario degli anni passati non si è manifestata uniformemente su tutte le piante.
infatti si ha avuto modo di constatare che nelle qualità più tardive il cinipide è completamente o quasi assente, mentre sulle altre piante precoci o normali il danno persiste o comunque varia in base ai rilasci di torimide
quindi se volete rimboschire i vostri castagneti vi consiglio di innestare qualità tardive
ghezzi- utente registrato
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Località : merate(lc)
Re: cinipide galligeno del castagno
Per quello che ho potuto osservare, l'infestazione durante l'anno in corso dipende dallo sfarfallamento avvenuto l'anno precedente.ghezzi ha scritto:
quindi se volete rimboschire i vostri castagneti vi consiglio di innestare qualità tardive
Alcuni anni sfarfallano presto e trovano poche gemme da colpire, altri anni "ci vanno a nozze"...
Può darsi che l'anno precedente le varietà tardive abbiano messo le foglie con un po' di ritardo, questo può spiegare la differenza di infestazione.
Ci sono poi varietà più sensibili di altre, su questo non discuto.
ferrari-tractor- Moderatori
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Località : Prov. Cuneo
Re: cinipide galligeno del castagno
in realta la qualità tardiva, almeno da noi, ne è rimasta esente dagli attacchi cinipidei in quanto essa ha sfarfallato prima che essi abbiano messo le gemme, non credo che ne sia rimasto esente dal parassita per via di una maggiore resistenza agli attacchi parassitariooookkkeeyyy
non so se questa situazione si è presentata solo nostra zona poiche l'inverno si è protratto a lungo ritardando lo sviluppo delle piante, ms ds noi quest'anno è così
non so se questa situazione si è presentata solo nostra zona poiche l'inverno si è protratto a lungo ritardando lo sviluppo delle piante, ms ds noi quest'anno è così
ghezzi- utente registrato
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Età : 28
Località : merate(lc)
Re: cinipide galligeno del castagno
Io credo invece che la minor influenza Dell infestazione nelle nostre zone sia stata causata dal ritardo dello sviluppo delle gemme nuove, poiché ad aprile ci sono stati 21 gg di poggia e basse temperature.
@ ghezzi
Che varietà hai piantato come tardiva?
Credo che bisogna fare un po' di chiarezza
Le "vespe" che infestano le gemme nuove nel 2013 sono quelle sfarfallate (nate) nel 2012 che raggiungono la maturità sessuale nella primavera del 2013 e nel compimento Dell atto di riproduzione deposita le uova nelle gemme nuove da li le larve si sviluppano e nell'estate sfarfallano le nuove nate che rifaranno il ciclo di riproduzione l anno prossimo
Se ho sbagliato qualcosa prego di correggermi
Grazie
Ciao
khristianv- utente registrato
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Data d'iscrizione : 10.06.11
Località : prov. di Lecco
Re: cinipide galligeno del castagno
no, il processo che hai descritto è giusto, comunque io ho una garavina che ha resistito molto bene e ne risulta poco intaccata pur non essendo una razza tardiva, mentre le tardive che vi ho parlato prima non so che razza siano in quanto non hanno saputo darmi maggiori informazioni.
comunque per chi ne volesse sapere di più, la seconda settimana di ottobre alla fiera della castagna di Erve molto probabilmente saremo presenti e troverete gente molto più esperta di me a cui far domande, quindi ne approfitto per invitare quelli della zona a farci un salto
comunque per chi ne volesse sapere di più, la seconda settimana di ottobre alla fiera della castagna di Erve molto probabilmente saremo presenti e troverete gente molto più esperta di me a cui far domande, quindi ne approfitto per invitare quelli della zona a farci un salto
ghezzi- utente registrato
- Messaggi : 340
Data d'iscrizione : 13.12.11
Età : 28
Località : merate(lc)
Re: cinipide galligeno del castagno
Quest'anno, da noi, la situazione sembra migliorata..... vuoi per il periodo invernale protrattosi più a lungo, vuoi per le grandi piogge.... i boschi dove di solito bazzico ( e raccolgo castagne, ovviamente)sembrano stare un po meglio.... speriamo in bene!
Alessio510- Moderatori
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Data d'iscrizione : 03.03.11
Re: cinipide galligeno del castagno
E' stato riscontrato che ci sono delle varietà meno sensibili di altre agli attacchi del cinipide, ma non può dipendere dalla precocità o tardività delle varietà stesse.
Questo perchè gli adulti, che depongono le uova, sfarfallano dalle galle da metà giugno fino a tutto luglio (a seconda delle zone climatiche), epoca in cui anche le varietà più tardive hanno già nuovi germogli e nuove gemme.
Semmai, se a fine agosto-settembre piove e riparte un pò la vegetazione, le nuove gemme che si formano in questo periodo non vengono infestate perchè non ci sono più adulti in giro.
Quella che segue è la locandina di un incontro-dibattito sul tema Castagno e Cinipide galligeno, spero possa interessare ai frequentatori del forum della zona.
AVVISO AI CASTANICOLTORI
mercoledì 24 luglio 2013,
presso la Sala Don Dallari (ex-cinema), via Cuoghi 75, Montese (Modena)
alle ore 20,30
si terrà un incontro pubblico dedicato al tema:
LA LOTTA AL CINIPEDE GALLIGENO
DEL CASTAGNO ED AGLI ALTRI
PARASSITI E LE BUONE PRATICHE
NELLA CASTANICOLTURA
Interverranno:
Luciano Mazza, Sindaco di Montese
Luigi Vezzalini, Responsabile Tecnico Associazioni Castagno ATS –
progetto BIOINFOCAST
Giovanna Montepaone, Consorzio Fitosanitario Provinciale di Modena
Stefano Caruso, Consorzio Fitosanitario Provinciale di Modena
I cittadini ed i castanicoltori interessati sono invitati a partecipare
-------------------------------------------------------------------------------------------------------
L’iniziativa sarà ripetuta martedì 27 agosto 2013 a Monteombraro (Zocca)
Questo perchè gli adulti, che depongono le uova, sfarfallano dalle galle da metà giugno fino a tutto luglio (a seconda delle zone climatiche), epoca in cui anche le varietà più tardive hanno già nuovi germogli e nuove gemme.
Semmai, se a fine agosto-settembre piove e riparte un pò la vegetazione, le nuove gemme che si formano in questo periodo non vengono infestate perchè non ci sono più adulti in giro.
Quella che segue è la locandina di un incontro-dibattito sul tema Castagno e Cinipide galligeno, spero possa interessare ai frequentatori del forum della zona.
AVVISO AI CASTANICOLTORI
mercoledì 24 luglio 2013,
presso la Sala Don Dallari (ex-cinema), via Cuoghi 75, Montese (Modena)
alle ore 20,30
si terrà un incontro pubblico dedicato al tema:
LA LOTTA AL CINIPEDE GALLIGENO
DEL CASTAGNO ED AGLI ALTRI
PARASSITI E LE BUONE PRATICHE
NELLA CASTANICOLTURA
Interverranno:
Luciano Mazza, Sindaco di Montese
Luigi Vezzalini, Responsabile Tecnico Associazioni Castagno ATS –
progetto BIOINFOCAST
Giovanna Montepaone, Consorzio Fitosanitario Provinciale di Modena
Stefano Caruso, Consorzio Fitosanitario Provinciale di Modena
I cittadini ed i castanicoltori interessati sono invitati a partecipare
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L’iniziativa sarà ripetuta martedì 27 agosto 2013 a Monteombraro (Zocca)
Ultima modifica di Nonno_sprint il Sab Lug 13, 2013 4:00 pm - modificato 1 volta. (Motivazione : Unione Post consecutivi.)
Leos86- utente registrato
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Età : 38
Località : Firenze
Re: cinipide galligeno del castagno
ecco quanto recentemente, è stato pubblicato su un noto giornale della mia zona.
Cinipide del castagno
Positivi i primi risultati della lotta biologica
Boves - La lotta biologica contro il cinipide del castagno, insetto che da una decina di anni minaccia i castagneti bovesani, ma anche quelli di tante altre zone italiane, potrebbe essere vinta.
La buona notizia riguarda le zone dove, nel 2002, venne segnalata per la prima volta la presenza sui castagni di grosse galle riconducibili ad un insetto di origine cinese, il cinipide Dryocosmus kuriphilus, considerato una vera minaccia per il castagno a livello mondiale.
La battaglia si era mostrata da subito difficile, anche considerata la resistenza agli agenti chimici. Nell’arco di pochi anni quasi tutti i castagneti sono stati infestati: le galle, bloccando il normale sviluppo dei germogli, hanno determinato una drastica riduzione della produzione dei frutti, ma anche un deperimento vegetativo degli alberi, già provati da altre malattie come il cancro corticale.
L’esperienza giapponese ha permesso di utilizzare un antagonista naturale del cinipide, l’imenottero Torymus sinesi e con un progetto finanziato dalla Regione Piemonte e attuato dall’Istituto di entomologia dell’Università di Torino sono stati rilasciati, nei castagneti infestati del Cuneese già nel 2005, grandi quantità di insetti antagonisti negli areali castanicoli.
“Dopo undici anni da quando venne segnalato il problema - spiega l’assessore all’agricoltura, Silvana Dutto – stiamo raccogliendo ora i primi risultati, che sono positivi perché l’antagonista del cinipide sta lavorando bene e la presenza dei due parassiti si sta equilibrando.
La presenza delle galle si è ridotta e la produzione di frutti è in fase di leggero recupero, anche se non è così dappertutto, perché ci sono zone che non hanno ancora produzione, mentre in altre va meglio.
Sono consapevole del fatto che non avremo forse mai più la produzione castanicola di una volta e poi c’è il problema della grandinata di maggio che, oltre a danneggiare molto fragole e frutteti, ha colpito i castagneti distruggendone
la fioritura. Abbiamo chiesto il riconoscimento della calamità naturale tramite la Comunità montana, vedremo se ci sarà qualche fondo”.
Nelle zone dove i lanci sono iniziati più tardi la riduzione della presenza di galle avverrà soltanto l’anno prossimo, quando saranno superati i valori di parassitizzazione pari all’85-90%.
“Forse possiamo dire – conclude l’assessore - che il settore potrà tornare a vivere, con vantaggi non solo per i produttori e la filiera di lavorazione e commercializzazione delle castagne, ma anche sul fronte della salvaguardia del territorio collinare e montano”.
Il successo della “terapia d’urto” sui castagni è stato esteso anche al resto d’Italia e, grazie al piano nazionale del settore castanicolo 2010/2013, eviterà la distruzione di un intero comparto e del relativo indotto.
La presenza del cinipide nel castagneto può portare alla perdita di produzione di castagne stimata tra il 65 e l’85%.
Cinipide del castagno
Positivi i primi risultati della lotta biologica
Boves - La lotta biologica contro il cinipide del castagno, insetto che da una decina di anni minaccia i castagneti bovesani, ma anche quelli di tante altre zone italiane, potrebbe essere vinta.
La buona notizia riguarda le zone dove, nel 2002, venne segnalata per la prima volta la presenza sui castagni di grosse galle riconducibili ad un insetto di origine cinese, il cinipide Dryocosmus kuriphilus, considerato una vera minaccia per il castagno a livello mondiale.
La battaglia si era mostrata da subito difficile, anche considerata la resistenza agli agenti chimici. Nell’arco di pochi anni quasi tutti i castagneti sono stati infestati: le galle, bloccando il normale sviluppo dei germogli, hanno determinato una drastica riduzione della produzione dei frutti, ma anche un deperimento vegetativo degli alberi, già provati da altre malattie come il cancro corticale.
L’esperienza giapponese ha permesso di utilizzare un antagonista naturale del cinipide, l’imenottero Torymus sinesi e con un progetto finanziato dalla Regione Piemonte e attuato dall’Istituto di entomologia dell’Università di Torino sono stati rilasciati, nei castagneti infestati del Cuneese già nel 2005, grandi quantità di insetti antagonisti negli areali castanicoli.
“Dopo undici anni da quando venne segnalato il problema - spiega l’assessore all’agricoltura, Silvana Dutto – stiamo raccogliendo ora i primi risultati, che sono positivi perché l’antagonista del cinipide sta lavorando bene e la presenza dei due parassiti si sta equilibrando.
La presenza delle galle si è ridotta e la produzione di frutti è in fase di leggero recupero, anche se non è così dappertutto, perché ci sono zone che non hanno ancora produzione, mentre in altre va meglio.
Sono consapevole del fatto che non avremo forse mai più la produzione castanicola di una volta e poi c’è il problema della grandinata di maggio che, oltre a danneggiare molto fragole e frutteti, ha colpito i castagneti distruggendone
la fioritura. Abbiamo chiesto il riconoscimento della calamità naturale tramite la Comunità montana, vedremo se ci sarà qualche fondo”.
Nelle zone dove i lanci sono iniziati più tardi la riduzione della presenza di galle avverrà soltanto l’anno prossimo, quando saranno superati i valori di parassitizzazione pari all’85-90%.
“Forse possiamo dire – conclude l’assessore - che il settore potrà tornare a vivere, con vantaggi non solo per i produttori e la filiera di lavorazione e commercializzazione delle castagne, ma anche sul fronte della salvaguardia del territorio collinare e montano”.
Il successo della “terapia d’urto” sui castagni è stato esteso anche al resto d’Italia e, grazie al piano nazionale del settore castanicolo 2010/2013, eviterà la distruzione di un intero comparto e del relativo indotto.
La presenza del cinipide nel castagneto può portare alla perdita di produzione di castagne stimata tra il 65 e l’85%.
gian66- Moderatori
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Re: cinipide galligeno del castagno
Questi dati sono molto incoraggianti, speriamo che anche nelle altre regioni in cui sono stati fatti i lanci del Torymus si arrivi presto al controllo. Nella zona dove ho la marroneta (Comune di Dicomano) i primi due lanci sono stati fatti quest'anno e l'anno scorso per la prima volta abbiamo fatto i conti con il crollo della produzione, solo 4 q.li rispetto ai soliti 16-18. Quest'anno fiori e ricci quasi zero, almeno nella mia, ma sono convinto che una volta che la vegetazione riprenderà, torneremo anche alle produzioni di un tempo. Intanto l'aspetto del bosco è proprio scoraggiante...fino a due-tre anni fa lavorarci era un divertimento e dopo lo sgobbo ci si metteva a riposare accanto a un tronco all'omba delle chiome folte, ora le foglie sono piccole e rade, sempre più rami secchi per colpa del cancro e alcune piante muoiono a "bollate" per il mal dell'inchiostro. Da non trascurare anche la siccità e la vampa delle ultime estati. Confido nella forza del Castagno e nella grande generosità di questa pianta. La sua importanza va oltre i frutti che fornisce, dà forma ad un paesaggio e lo difende dall'erosione e dal dissesto idrogeologico, il suo bosco dà ospitalità ad un infinità di altri esseri viventi (piante e animali) e porta con se una storia di secoli e di generazioni che di castagno hanno vissuto.
Leos86- utente registrato
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Re: cinipide galligeno del castagno
Dimenticavo.. nell'articolo si legge che contro il cinipide non si è potuto attuare la lotta chimica perchè l'insetto ha mostrato di essere resistente, in realtà non lo si può fare perchè sarebbe disastrosa nei confronti di tutti gli insetti utili presenti nell'ecosistema del bosco, (api, ma non solo), e porterebbe a danni molto superiori rispetto a quelli del cinipide stesso.
Leos86- utente registrato
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Località : Firenze
Re: cinipide galligeno del castagno
Il cipinide è proprio resistente alla lotta chimica.
Ho sentito dire che in un istituto di agraria della mia zona sono state fatte delle prove in laboratorio con insetticidi impiegati in agricoltura e non, e l' insetto ha dimostrato una resistenza straordinaria alla totalità dei principi attivi.
Ho sentito dire che in un istituto di agraria della mia zona sono state fatte delle prove in laboratorio con insetticidi impiegati in agricoltura e non, e l' insetto ha dimostrato una resistenza straordinaria alla totalità dei principi attivi.
silvano68- utente registrato
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Età : 56
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Re: cinipide galligeno del castagno
Ragazzi più ne parliamo meglio e' io vorrei che i miei figli scoprissero cosa sono le castagne
Le comunità montane dovrebbero sensibilizzarsi e oltre alla lotta biologica con l antagonista dovrebbero sovvenzionare anche il reimboschimento offrendo nuove piante da piantare
Per curiosità quali varietà sono risultate più resistenti?
Le comunità montane dovrebbero sensibilizzarsi e oltre alla lotta biologica con l antagonista dovrebbero sovvenzionare anche il reimboschimento offrendo nuove piante da piantare
Per curiosità quali varietà sono risultate più resistenti?
khristianv- utente registrato
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Data d'iscrizione : 10.06.11
Località : prov. di Lecco
Re: cinipide galligeno del castagno
alcune delle cose da te sollecitate stanno gia avvenendo nella comunità montana di cui fai parte, essendo pure la mia, se vuoi avere maggiori informazioni sull'operato inviami pure una mail, comunque puoi iscriverti ala newsletter dei castanicoltori del lario orientale, in modo da esser sempre aggiornato sull'operato della comunità montana dell lario orientale e della val sammartino
ghezzi- utente registrato
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Località : merate(lc)
Re: cinipide galligeno del castagno
Sempre a proposito della lotta chimica, ringrazio silvano68 per il suo post, ho letto proprio ieri che in effetti i prodotti sistemici contro le larve risultano del tutto inefficaci perchè il tessuto delle galle impedisce che il principio attivo raggiunga le celle in cui la larva stessa è contenuta.
Invece prodotti ad elevata persistenza sono risultati efficaci sugli adulti nel periodo dello sfarfallamento.
Resta il fatto che sarebbe una follia dal punto di vista ecologico applicare certi trattamenti in maniera estensiva nel bosco, su questo credo siamo tutti d'accordo.
L'unica che per ora sembra resistere al cinipide è una varietà di ibrido euro-giapponese "Bouche de Betizac", ma la sua importanza almeno in Italia direi che è quasi irrilevante perchè la qualità dei frutti non è all'altezza dei marroni e delle castagne europei e italiani soprattutto. Tra il nostro germoplasma, che è molto ricco e sul quale a mio parere dobbiamo concentrarci, sono state studiate differenze di suscettibilità, ma nessuna varietà si è dimostrata finora resistente...
Invece prodotti ad elevata persistenza sono risultati efficaci sugli adulti nel periodo dello sfarfallamento.
Resta il fatto che sarebbe una follia dal punto di vista ecologico applicare certi trattamenti in maniera estensiva nel bosco, su questo credo siamo tutti d'accordo.
khristianv ha scritto: Per curiosità quali varietà sono risultate più resistenti?
L'unica che per ora sembra resistere al cinipide è una varietà di ibrido euro-giapponese "Bouche de Betizac", ma la sua importanza almeno in Italia direi che è quasi irrilevante perchè la qualità dei frutti non è all'altezza dei marroni e delle castagne europei e italiani soprattutto. Tra il nostro germoplasma, che è molto ricco e sul quale a mio parere dobbiamo concentrarci, sono state studiate differenze di suscettibilità, ma nessuna varietà si è dimostrata finora resistente...
Ultima modifica di ferrari-tractor il Gio Lug 18, 2013 7:31 am - modificato 1 volta. (Motivazione : unione post consecutivi, per favore usare EDIT per modificare/aggiungere o CITAZIONI MULTIPLE)
Leos86- utente registrato
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Re: cinipide galligeno del castagno
Vi ringrazio la coltura del castagno per me ha una doppia valenza perché sono anche un piccolo apicoltore hobbista e quindi l importanza della permanenza nei nostri boschi del castagno per me e' ancora più importante
khristianv- utente registrato
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Re: cinipide galligeno del castagno
Sono venuto a conoscenza di un incontro europeo sul castagno che si terrà il 12-13 settembre a bologna, il programma e tutti i dettagli si trovano a questo indirizzo http://www.incontro-castagna.org/. Purtroppo sono richiesti 60€ per l'iscrizione. Il primo giorno interverranno degli esperti sui principali temi che riguardano il Castagno (piano castanicolo taliano, lotta biologica al cinipide, politica agricola comunitaria ecc), mentre il secondo giorno ci sarà una visita ad alcuni castagneti da frutto.
Leos86- utente registrato
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Località : Firenze
Tristezza :-(
Come ogni anno nel mio piccolo paese del torinese è stata organizzata la classica castagnata. E quest'anno per la prima volta in tutta la mia vita mi sono visto servire dai gentili organizzatori un cartoccio di brusatà provenienti non dai nostri boschi ma bensì dalla Toscana... E ho detto tutto.
aldoo- utente registrato
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Re: cinipide galligeno del castagno
ciao, io ho la marroneta tra mugello e val di sieve ebbene in questa zona quest'anno non raccoglieremo un bel niente, complici i vari cancro, mal dell'inchiostro, cinipide e la grandine maledetta! Probabilmente ci sono zone della Toscana che ancora si salvano.
Ero al corrente che nella tua regione la lotta biologica aveva iniziato a dare i primi risultati già dall'anno passato, più che altro nei comuni di boves, peveragno e limitrofi, ne sai qualcosa?
Ero al corrente che nella tua regione la lotta biologica aveva iniziato a dare i primi risultati già dall'anno passato, più che altro nei comuni di boves, peveragno e limitrofi, ne sai qualcosa?
Leos86- utente registrato
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Re: cinipide galligeno del castagno
vero!! quest'anno si è notata la differenza rispetto agli anni precedenti, complice anche la stagione non particoramente calda.Leos86 ha scritto:ciao, io ho la marroneta tra mugello e val di sieve ebbene in questa zona quest'anno non raccoglieremo un bel niente, complici i vari cancro, mal dell'inchiostro, cinipide e la grandine maledetta! Probabilmente ci sono zone della Toscana che ancora si salvano.
Ero al corrente che nella tua regione la lotta biologica aveva iniziato a dare i primi risultati già dall'anno passato, più che altro nei comuni di boves, peveragno e limitrofi, ne sai qualcosa?
gian66- Moderatori
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Re: cinipide galligeno del castagno
bene, ne avevo sentito parlare e avevo letto i documenti postati in questa sezione del forum, ma avere una conferma diretta è un'altra cosa. sarebbe interessante che anche altri scrivessero di eventuali segnali positivi di miglioramento (sempre che ce ne siano, ovviamente).
grazie gian66
grazie gian66
Leos86- utente registrato
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Re: cinipide galligeno del castagno
Ragazzi buonpomeriggio a tutti, il mio paese (Mendicino (CS)) fino all'anno scorso è stato un grande produttore di castagne; pensate che la maggior parte dei i miei paesani possiediamo un piccolo castagneto e molti di noi in questi mesi, soprattutto se le cultivar sono precoci, racimolavamo un bel gruzzoletto di denaro. Purtroppo quest'anno, causa cinipide galligeno , le produzioni, almeno nella mia zona, sono pari allo zero; molti di noi nemmeno abbiamo pulito il sottobosco perchè sarebbe stata spesa senza rientrata.
Migliorie da quando hanno liberato l'insetto antagonista non ne abbiamo visto, e a malincuore penso che nemmeno il prossimo anno raccoglieremo qualcosa.
Saluti da Stihl 026
Migliorie da quando hanno liberato l'insetto antagonista non ne abbiamo visto, e a malincuore penso che nemmeno il prossimo anno raccoglieremo qualcosa.
Saluti da Stihl 026
Stihl 026- utente registrato
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Re: cinipide galligeno del castagno
Anche da me in Valcuvia, situata a nord della provincia di Varese, è il secondo anno che di castagne non vi è neanche l'ombra.
Carletto- utente registrato
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Re: cinipide galligeno del castagno
Un aggettivo per la situazione castanicola nella mia zona..."triste"....
rapanui- utente registrato
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Re: cinipide galligeno del castagno
scusa rapanui, qual è la tua zona?
Leos86- utente registrato
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Re: cinipide galligeno del castagno
anche dalle mie parti è un vero disastro, pochi ricci tutti vuoti con castagne non fruttificate. anche le foglie sono più brutte
passione- utente registrato
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