Responsabilita

Vi pongo una questione,siccome ho molta ignoranza in materia : possiedo una casetta di montagna circondata da un bosco scosceso di carpini e quercine,premetto su terreno pietroso.questo boshetto sporge su na strada statale,in caso di calamita naturale(vedi in questi giorni lo scioglimento repentino di neve)se per caso un albero o sassi vanno sulla statale e fanno dei danni e dio mai voglia ammazzino qualche malaugurato passante,qual è la mia responsabilita?

http://www.diritto.it/art.php?file=/archivio/20532.html

Vediamo di affrontare l'argomento in modo semplice, ma tecnico. Il quesito e': se un albero (o parte di esso) di mia proprieta' o dalla mia proprieta' verso un' altra cagionano un danno, sono io responsabile in prima persona? In che termini?
- La prima cosa che sarebbe necessaria e' un'assicurazione R.C. verso terzi (responsabilita' civile del nucleo famigliare verso Terzi*) che copre i componenti della famiglia normalmente con estensione a tutto il mondo e l'abitazione con le sue pertinenze ivi compresi i parchi e relativi alberi. (ha un costo modestissimo, ma e' la copertura piu' importante che una persona dovrebbe avere).
L'assicurazione ti tiene indenne da quanto tu sia tenuto a pagare, quale civile responsabile ai sensi di legge, a titolo di risarcimento di danni cagionati involontariamente a terzi per morte, lesioni personali, e danneggiamenti a cose, in relazione a fatti di vita privata (sono escluse le responsabilita' professionali, che sono coperte da un altro tipo di assicurazione).
Normalmente risponde per fatto doloso dell'assicurato (taglio una pianta che cade male, rimbalza o scivola e va a finire su una macchina) e non ovviamente colposo (taglio una pianta in mezzo ad un posteggio pieno di macchine...). Puo' rispondere anche per fatto colposo se hai dei figli minorenni ed ovviamente sono inseriti nel tuo nucleo famigliare (es. tuo figlio minorenne tira un sasso volontariamente in faccia ad un altro ragazzo e cagiona danni seri ).
Nell'RC c'e' normalmente inserita anche l'abitazione con le sue pertinenze (es. garage) e relative dipendenze come giardini, parchi (normalmente sotto una certa superficie) e alberi.
- La copertura sul fabbricato e relative dipendenze ti tutela anche nei confronti di Terzi* dai danni cagionati dagli alberi sulla strada comune.
La normativa e' parecchio articolata e non di facile interpretazione anche per gli addetti del settore. Facciamo ancora un po' di chiarezza. In linea di principio:
- Se l'albero cade sulla strada e cagiona danni perche' era marcio o non curato, la responsabilita' sarebbe da attribuirsi alla persona, proprietaria del fondo.
- Se l'albero cade per un evento catastrofico (come tempesta, bufera, uragano...) e cagiona danni, in realta' l'attribuzione di responsabilita' non puo' essere caricata sulle spalle del proprietario del fondo in quanto quest'ultimo non poteva nulla per scongiurare l'accaduto. Non per questo il vicino non chiedera' i danni attraverso il suo legale...
Il mio consiglio e' quello di trovare un buon e magari vecchio agente di assicurazione od un perito che ti possano, una volta visitato il posto, consigliare su quello che piu' ti possa servire. Il minimo, nulla di piu'.
Spero Davide di esserti stato utile e di non averti annoiato troppo.
Saluti. Il Celtico.

*: I Terzi sono gli "altri". NON sono considerati MAI Terzi il coniuge, il convivente more uxorio, i genitori, i figli nonche' parenti affini e conviventi. Quindi se tuo figlio cagiona un danno ad un estraneo la copertura risponde, ma se tu cagioni un danno a tuo figlio, a tua moglie o viceversa, in questo caso nessuna copertura rispondera'.
Idem se guidando l'auto tamponi tua moglie che e' davanti a te' e guida un'altra vettura, l'assicurazione RC obbligatoria non rispondera'. Perche' la moglie non e' un Terzo.

Ancora mile grazie Celtico.
SEI MOLTO CHIARO E DIREZIONALE grazie ancora

sulla risarcibilità nei confronti dei terzi mi permetto di osservare che proprio nel caso portato ad esempio non è corretto qualificare come non risarcibili i danni ai familiari (coniuge e/o figli). Vi è ampia giurisprudenza a loro tutela e io stesso ho avuto casi di risarcimento regolarmente effettuato, anzi, senza tante storie da parte delle compagnie

celtico...complimenti..ottima spegazione..brau!!!

Ciao Celtico,il mio confinante aveva due alberi di fico che si affacciavano nella mia proprietà sulla vigna,dopo tanti ripetuti avvertimenti a potarli,un giorno li ho potati drasticamente tutto quello che veniva dentro me,lui ha fatto le foto e ha detto che deve andare all'avvocato,ma tutto quello che viene dentro me non appartiene a lui,ma lui questo non lo sa.

Io avrei mangiato i fichi e potato la pianta per mia comodità, però mandando prima una messa in mora a lui di farlo.

Grazie del consiglio ma io ne ho già 9 di piante di fico ,mi bastano per il vinocotto e mi avanzano .

Pardon Celtico, ma ho l'impressione che ci sia qualcosa che non va.
Prima di tutto la differenza fra fatto colposo e doloso; la cosa sta in maniera leggermente diversa. Fatto colposo è quello che dipende da colpa e quindi da mancanza di diligenza, perizia o prudenza - taglio un albero non a regola d'arte e questo finisce sulla testa del vicino. Nel caso di dolo, si richiede che il fatto dipenda dalla volontà dell'autore: mi apposto e quando passa il mio vicino gli faccio cadere l'albero in testa perchè mi sta antipatico.
La differenza fra dolo e colpa porta delle conseguenze importanti; dal punto di vista penale il dolo è punito, ovviamente, con maggior gravità - nel nostro caso se ho fatto cadere volontariamente l'albero sul vicino sarò condannato per omicidio volontario con pena molto più severa dell'omicidio colposo che mi verrebbe imputato se avessi fatto cadere l'albero per imprudenza.
La differenza che tu facevi fra taglio dell'albero nel parcheggio ed incidente per taglio di un albero, sta semmai tra colpa grave - primo caso - e colpa lieve - secondo caso
Le assicurazioni risarciscono i sinistri derivanti da colpa ma non quelli derivanti da dolo.
Per quanto poi riguarda la domanda che è stata rivolta sulla responsabilità la risposta non può essere che affermativa. Il proprietario delle piante risponde dell'accaduto salvo che dimostri che il fatto dipende da caso fortuito o forza maggiore (una calamità naturale, uno smottamento imprevisto ed imprevedibile).
La polizza assicurativa, infine, lo tutelerà dal punto di vista civilistico, ovverosia patrimoniale, ma non da quello penalistico (imputazione di lesioni o addirittura omicidio colposo - se qualcuno muore).
Scusatemi se il ragionamento è stato fatto con l'accetta, ma siamo su un forum di boscaioli.
Cordialità