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Re: Manici degli attrezzi
Qui si parla solo di manici
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ferrari-tractor- Moderatori
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Data d'iscrizione : 19.04.10
Età : 43
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Re: Manici degli attrezzi
santinello ha scritto:Buona sera,a parte la manicatura il problema della tua mazza-scure è che è fatta di un acciaio un po' troppo duro.Mi spiego:se usi la mazza per battere i cunei d'acciaio questi devono essere di acciaio duro per non deformarsi,mentre la mazza deve essere più dolce in modo che non volino via schegge come proiettili(io ho due buchi nelle gambe come se miavessero sparato),ecco che dovresti risaldare con elettrodi al rutile(dolci,quindi non basico ne saldatura a filo)tutte le screpolature della testa della mazza,lasciarla raffreddare lentamente ed eventualmente sagomarla con smerigliatrice.Il manico che hai messo è sagomato da accetta,quindi la sagomatura ti agevola adoperando magari la parte a scure ma ti impiccia dalla parte a mazza o viceversa,per un attrezzo multiplo è meglio un manico con andamento parallelo.Ciao, Il Santinello
Grazie santinello,
Grazie a tutti, molto gentili
Stefano89- utente registrato
- Messaggi : 108
Data d'iscrizione : 23.08.13
Località : Roma
Re: Manici degli attrezzi
altro modo ancora, avendone la disponibilità, è spingerlo dentro con una pressa.ferrari-tractor ha scritto:
Poi, verificato che le conicità sono buone, spalmi del grasso sul manico e lo pressi dentro l'occhio.
Un modo è prendere l'ascia in verticale per il manico e battere la testa del manico su un ceppo, il peso del ferro lo farà serrare a pressione.
Un altro modo è battere con una mazza sulla testa del manico, tenendo il ferro stretto in una morsa, con questo modo tipicamente puoi fare più pressione ma se picchi male sbecchi il manico.
mi sa che è quello che fa faticare meno
superciuk- utente registrato
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Re: Manici degli attrezzi
Qual'è il modo giusto per mettere il manico (di legno) ad un picco?
Grazie
Grazie
sanremese- utente registrato
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Data d'iscrizione : 16.10.10
Re: Manici degli attrezzi
Io per i picconi uso manici a sezione ellittica che si sfinano verso l'impugnatura in modo da poter inserire da sopra il ferro e, questo, più batti più si stringe. In genere uso frassino perchè è molto comune nelle mie zone e ottimo per fare manici ma ci sono anche altre buone essenze, dipende da cosa hai a disposizione.sanremese ha scritto:Qual'è il modo giusto per mettere il manico (di legno) ad un picco?
Grazie
faldi- utente registrato
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Data d'iscrizione : 27.05.13
Località : tra il Piave e il Livenza
Re: Manici degli attrezzi
Sono dello stesso parere, aggiungo solo che il manico deve avere la grana orientata giusta, guardando la parte grossa del manico gli anelli devono essere orientati paralleli alla punta del piccone, o al limite un po' angolati.faldi ha scritto:Io per i picconi uso manici a sezione ellittica che si sfinano verso l'impugnatura in modo da poter inserire da sopra il ferro e, questo, più batti più si stringe. In genere uso frassino perchè è molto comune nelle mie zone e ottimo per fare manici ma ci sono anche altre buone essenze, dipende da cosa hai a disposizione.sanremese ha scritto:Qual'è il modo giusto per mettere il manico (di legno) ad un picco?
Grazie
Se sono orientati a 90° rispetto alla punta, c'è il forte rischio che il manico scheggi precocemente.
Stesso discorso per le mazze e tutti gli attrezzi per "picchiare" forte
ferrari-tractor- Moderatori
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Data d'iscrizione : 19.04.10
Età : 43
Località : Prov. Cuneo
Re: Manici degli attrezzi
Ho preso il piccone già completo di manico, solo che i due pezzi erano separati. A me interessava conoscere qual'è la maniera giusta per unire il picco (la parte in acciao) al manico...ho sbattuto un po' di volte su di una superficie dura la testa del manico con inserito il picco, ma questo si ferma a circa 5 cm dalla fine e non mi sembra sia fisssato in maniera "definitiva"...ferrari-tractor ha scritto:Sono dello stesso parere, aggiungo solo che il manico deve avere la grana orientata giusta, guardando la parte grossa del manico gli anelli devono essere orientati paralleli alla punta del piccone, o al limite un po' angolati.faldi ha scritto:Io per i picconi uso manici a sezione ellittica che si sfinano verso l'impugnatura in modo da poter inserire da sopra il ferro e, questo, più batti più si stringe. In genere uso frassino perchè è molto comune nelle mie zone e ottimo per fare manici ma ci sono anche altre buone essenze, dipende da cosa hai a disposizione.sanremese ha scritto:Qual'è il modo giusto per mettere il manico (di legno) ad un picco?
Grazie
Se sono orientati a 90° rispetto alla punta, c'è il forte rischio che il manico scheggi precocemente.
Stesso discorso per le mazze e tutti gli attrezzi per "picchiare" forte
sanremese- utente registrato
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Data d'iscrizione : 16.10.10
Re: Manici degli attrezzi
Alcune foto di un manico che ho fatto la settimana scorsa
Drago 100- ex moderatori
- Messaggi : 1062
Data d'iscrizione : 08.10.08
impugantura roncola
Buongiorno a tutti.
Inserisco questa richiesta nella speranza che qualcuno mi possa aiutare. Ho trovato nel marasma di materiali, attrezzi e rimasugli vari che ho (come tutti?) in garage, una vecchia roncola. Purtroppo non c'è l'impugnatura in cuoio e nemmeno il gancio in ferro per appenderla, ma soltanto la parte metallica della lama e della punta per il manico.
Vorrei recuperarla ma non so se esiste qualcuno che possa rifarmi l'impugnatura. Voi conoscete qualcuno in Lombardia che faccia questi lavori senza chiedermi un occhio della testa (o peggio ) in cambio?
Grazie.
Inserisco questa richiesta nella speranza che qualcuno mi possa aiutare. Ho trovato nel marasma di materiali, attrezzi e rimasugli vari che ho (come tutti?) in garage, una vecchia roncola. Purtroppo non c'è l'impugnatura in cuoio e nemmeno il gancio in ferro per appenderla, ma soltanto la parte metallica della lama e della punta per il manico.
Vorrei recuperarla ma non so se esiste qualcuno che possa rifarmi l'impugnatura. Voi conoscete qualcuno in Lombardia che faccia questi lavori senza chiedermi un occhio della testa (o peggio ) in cambio?
Grazie.
biotaglio- utente registrato
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Data d'iscrizione : 05.12.13
Re: Manici degli attrezzi
a meno che non ti ingegni da solo, se disponi di materiali e atrezzature adeguate, non conviene certo far eseguire quel lavoro, un ottima roncola rinaldi la compri con massimo 30 euro...
maxb.- utente registrato
- Messaggi : 1725
Data d'iscrizione : 27.06.12
Località : provincia di Varese
Re: Manici degli attrezzi
beh, lo so, ma come potrai capire è più una questione affettiva che altro. Vorrei recuperare un vecchio attrezzo finito nel dimenticatoio e ridargli vita.
biotaglio- utente registrato
- Messaggi : 14
Data d'iscrizione : 05.12.13
Re: Manici degli attrezzi
potresti tentare di sentire chi vende roncole..magari riesci a farti mandare gli anelli di cuoio e il fermamano (o come si chiama)...rimarra' comunque il problema di pareggiare gli anelli e scaldare la punta per poi ribatterla..
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il micron non e' un microbo..
tottoli livio- Moderatori
- Messaggi : 4757
Data d'iscrizione : 24.01.10
Età : 57
Località : omegna (vb) piemonte
Re: Manici degli attrezzi
Puoi facilmente farti un manico in legno, lo sagomi bene (magari prendendo spunto dai manici in resina che vedi nel web), fai un buco con il trapano, lo riempi di colla eposidica, ci inserisci a forza il codolo e cerchi di tenere il tutto in pressione per una notte almeno. Se lo fai ricordati di inserire tra manico e lama una piastrina che ti ferma la mano, onde non scorrere accidentalmente con il palmo sulla lama!
Per il resto è tutto facilmente eseguibile....se tu volessi rimettere il cuoio l'operazione sarebbe secondo me un bel po' più laboriosa.
Per il resto è tutto facilmente eseguibile....se tu volessi rimettere il cuoio l'operazione sarebbe secondo me un bel po' più laboriosa.
faldi- utente registrato
- Messaggi : 305
Data d'iscrizione : 27.05.13
Località : tra il Piave e il Livenza
Re: Manici degli attrezzi
A Premana, Lecco, so che ci sono degli artigiani che lo fanno. Ne sono sicuro perchè li ho visti ad una fiera ma purtroppo non ho recapiti da fornire. Se abiti non troppo distante...biotaglio ha scritto:
Vorrei recuperarla ma non so se esiste qualcuno che possa rifarmi l'impugnatura. Voi conoscete qualcuno in Lombardia che faccia questi lavori senza chiedermi un occhio della testa (o peggio ) in cambio?
Grazie.
beppe65- ex moderatori
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Data d'iscrizione : 02.10.10
Età : 59
Località : bergamo
Re: Manici degli attrezzi
Grazie a tutti per le risposte.
Proverò a cercare sul lecchese, da cui non sono molto distante.
Proverò a cercare sul lecchese, da cui non sono molto distante.
biotaglio- utente registrato
- Messaggi : 14
Data d'iscrizione : 05.12.13
Re: Manici degli attrezzi
Suppongo che abbia il codolo del manico a forma conica, se è così puoi fare come ho fatto io quibiotaglio ha scritto:in garage, una vecchia roncola. Purtroppo non c'è l'impugnatura in cuoio e nemmeno il gancio in ferro per appenderla, ma soltanto la parte metallica della lama e della punta per il manico.
Vorrei recuperarla ma non so se esiste qualcuno che possa rifarmi l'impugnatura. Voi conoscete qualcuno in Lombardia che faccia questi lavori senza chiedermi un occhio della testa (o peggio ) in cambio?
https://lamotosega.forumattivo.com/t486p60-manici-degli-attrezzi#99506
ti serve un pannello in MDF spesso un centimetro o meno, una vecchia camera d'aria, qualche rondella di ferro, grasso e pazienza.
Per l'uncino, puoi prendere un ritaglio di piattello di ferro largo 10-12mm e spesso 3mm, lo fori e sagomi un po' con la smerigliatrice, poi lo pieghi con una morsa e martello/tubo. Per fissare l'uncino, vanno bene anche due punti di saldatura, senza stare a scaldare il codolo per ribatterlo.
ferrari-tractor- Moderatori
- Messaggi : 13780
Data d'iscrizione : 19.04.10
Età : 43
Località : Prov. Cuneo
Re: Manici degli attrezzi
Se via da Rinaldi a Brembilla con € 5,00 (se non ricordo male è quello che anch'io ho pagato) e 5 minuti di attesa te la sistemano loro.
Ciao Roberto
Ciao Roberto
Roberto1962- utente registrato
- Messaggi : 402
Data d'iscrizione : 05.03.11
Età : 61
Località : Chi lo sa
Manico per accetta da taglio
Buonasera, per rifare il manico ad una accetta da taglio, che legno devo usare???
Mi sembra di ricordare frassino.....altre essenze???
Ho questa accetta di mio nonno con il manico parecchio rovinato, per ora l'ho sistemato e finchè dura......intanto però vorrei procurarmi un nuovo manico......
Ciaooo
Mi sembra di ricordare frassino.....altre essenze???
Ho questa accetta di mio nonno con il manico parecchio rovinato, per ora l'ho sistemato e finchè dura......intanto però vorrei procurarmi un nuovo manico......
Ciaooo
Ultima modifica di Dan56k il Dom Gen 05, 2014 6:06 pm - modificato 1 volta. (Motivazione : Spostato da "asce e accette")
dobermann- utente registrato
- Messaggi : 486
Data d'iscrizione : 07.11.11
Località : ROMA
Re: Manici degli attrezzi
Frassino buon legno sicuramente e leggero. Io ne ho una col manico in olmo resistentissimo a volte l'ho usato come leva e non ha fatto una piega ma è piu pesante Io la uso poco ma se ne fai uso spesso non te lo consiglierei anche se duraturo
Altre essenze non saprei
Altre essenze non saprei
worior- utente registrato
- Messaggi : 1333
Data d'iscrizione : 02.12.13
Re: Manici degli attrezzi
Io preferisco l'orniello o orno come dir si voglia. Leggero, resistente e rispetto alle altre esenze smorza meglio le vibrazioni.
Nonno_sprint- ex moderatori
- Messaggi : 4163
Data d'iscrizione : 03.01.10
Re: Manici degli attrezzi
Grazie per le risposte.
Grazie dan56k per aver spostato nella giusta sezione.....stavo leggendo il topic sulle accette e preso dall'entusiasmo ho postato anch'io....
Grazie dan56k per aver spostato nella giusta sezione.....stavo leggendo il topic sulle accette e preso dall'entusiasmo ho postato anch'io....
dobermann- utente registrato
- Messaggi : 486
Data d'iscrizione : 07.11.11
Località : ROMA
Re: Manici degli attrezzi
ferrari-tractor ha scritto:Suppongo che abbia il codolo del manico a forma conica, se è così puoi fare come ho fatto io quibiotaglio ha scritto:in garage, una vecchia roncola. Purtroppo non c'è l'impugnatura in cuoio e nemmeno il gancio in ferro per appenderla, ma soltanto la parte metallica della lama e della punta per il manico.
Vorrei recuperarla ma non so se esiste qualcuno che possa rifarmi l'impugnatura. Voi conoscete qualcuno in Lombardia che faccia questi lavori senza chiedermi un occhio della testa (o peggio ) in cambio?
https://lamotosega.forumattivo.com/t486p60-manici-degli-attrezzi#99506
ti serve un pannello in MDF spesso un centimetro o meno, una vecchia camera d'aria, qualche rondella di ferro, grasso e pazienza.
Per l'uncino, puoi prendere un ritaglio di piattello di ferro largo 10-12mm e spesso 3mm, lo fori e sagomi un po' con la smerigliatrice, poi lo pieghi con una morsa e martello/tubo. Per fissare l'uncino, vanno bene anche due punti di saldatura, senza stare a scaldare il codolo per ribatterlo.
Gran bel lavoro. Complimenti.
biotaglio- utente registrato
- Messaggi : 14
Data d'iscrizione : 05.12.13
Re: Manici degli attrezzi
La preparazione in maniera artigianale del manico di una scure:
https://www.youtube.com/watch?v=s-dEJdyXj34
https://www.youtube.com/watch?v=s-dEJdyXj34
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Diffida delle imitazioni
Don Camillo- Moderatori
- Messaggi : 1913
Data d'iscrizione : 17.03.12
Età : 60
Località : Svizzera Italiana
Re: Manici degli attrezzi
Io mi faccio i manici da per me. Bastano pochi attrezzi.
Una accetta per sgrossare, poi un coltello a due manici e, se proprio voglio esagerare, una vastringa, che è un attrezzo a metà tra il coltello a due manici e la pialla, per dare una finitura più gradevole. eccola qua:
Uno strumento utilissimo per molte cose e che è davvero semplicissimo da costruire è questo cavalletto con la morsa azionata coi piedi
Per quanto riguarda il legno da usare, dipende anche dall'attrezzo per cui è fatto il manico: su un coltello il legno non ha una funzione tanto strutturale quanto decorativa, quindi va bene qualsiasi legno abbastanza duro. Io ho usato ulivo, caripino, frassino e funzionano.
Negli attrezzi lunghi, scuri, asce, mazze, il manico serve, oltre a permettere l'uso dell'attrezzo ovviamente, a prendersi la botta che altrimenti va a danneggiare le ossa del lavoratore, e quindi prima o poi si romperà: quindi ci sono legni adatti e no, che svolgono la propria funzione per un tempo più o meno lungo. Inoltre un legno adatto è più sicuro: invece di spaccarsi tutto d'un botto, darà sempre degli avvertimenti come delle piccole spaccature prima di rompersi del tutto e lanciare un pezzo di ferro in testa a qualcuno.
Il discorso del taglio in luna calante è sempre valido. Anche la stagionatura è molto importante. Usare un pezzo di legno non completamente stagionato è fattibile, bastano pochi mesi. Usarne uno troppo secco invece potrebbe non andare bene. Potrebbe presentarsi come problema il fatto che il legno durante la stagionatura si restringe ma non credo che faccia così tanto da creare qualche pericolo, ed eventualmente si riaggiusta con poco sforzo.
Oltre all'essenza bisogna vedere anche il legno in sé: non ci devono essere nodi, non deve essere metà durame e metà alburno (avendo proprietà diverse reagiscono diversamente all'urto, quindi il manico potrebbe spaccarsi dove le due parti vengono in contatto) e ovviamente devono avere la venatura dritta per tutta la lunghezza del manico. Un'altra cosa è l'orientamento degli anelli di crescita: dovrebbero essere paralleli al verso in cui si colpisce per evitare lo sfibramento del legno, che avviene molto più facilmente nel caso contrario. Molti non danno importanza a quest'ultima ma credo che invece ce l'abbia.
Per capire meglio guardate cosa fanno questi due tizi con il frassino
Le sollecitazioni della mazza non sono tanto diverse da quelle che subisce un manico, e se martellassero il frassino nel verso contrario, non si sfibrerebbe affatto.
Hickory è un ottimo legno, forse il migliore, ma è Americano e credo sia difficile procurarselo in Italia.
Vecchi attrezzi che compro di solito hanno il manico in frassino, che è forse la soluzione migliore qua ed è simile al Hickory.
Conosco un mio amico il cui nonno fa tutti i manici di salice usando solo la roncola, ma non sono sicuro che sia la soluzione migliore per le scuri e le mazze, è più adatto per i badili.
Faggio va bene.
La robinia è un legno robustissimo, ma ha come problema il fatto che la venatura fa scherzi e molto spesso non va affatto dritta.
Io ho fatto una mazzuola con un manico di durame di pioppo che si è dimostrato all'altezza del compito. Normalmente il pioppo non è buono a niente ma il durame è incredibilmente elastico e va bene per sforzi moderati, e poi è leggerissimo.
La quercia non va bene: si spacca troppo facilmente. Credo valga anche per il castagno, ma non ho mai provato.
Il bosso è uno dei legni più duri che ci sono, ma è raro e non è proprio un albero, sembra più un cespuglio, quindi ha sempre dimensioni ridotte. Durerà più o meno un'eternità, ma secondo me non è adatto per manici lunghi, in quanto è molto duro ma poco elastico.
Vorrei sapere come si comportano noce e tasso perché non li ho mai usati.
Le fasciature mi stanno antipatiche e non le uso.
Tra un manico passante ed uno assicurato con un cuneo preferisco il primo, mi dà più sicurezza ed è anche facile da smontare. Nel manico passante (cioè quello con il buco conico) comunque non c'è bisogno di usare un cuneo, se il legno aderisce bene.
Non vanno messi a bagno sennò a lungo andare si rovina la struttura del legno, e poi una volta asciugato il legno, che da bagnato si era allargato, si restringe parecchio e diventa pericoloso pericoloso, la testa potrebbe anche scivolare via.
Quando faccio il manico come finitura uso una pasta di lardo e cera d'api, data più volte a distanza di giorni, e con la stessa chiudo le fessure tra il legno e l'acciaio della testa, per evitare che si infiltri l'umidità e che quando vado a togliere il manico mi trovo tutta ruggine.
Vernice mai usata e non mi piace, è scivolosa e viscida.
Questa è una scure marcata Helko con un'ottima lama e un ottimo manico, l'unico problema è che lo hanno verniciato. Appena posso tolgo la vernice verde. L'ho comprata dagli avanzi del Bundeswehr (esercito tedesco) per €13,90.
An Axe to Grind è un documentario Americano sul lavoro dei boscaioli. A me non convince molto, ma metto comunque la parte sui manici:
Comunque date retta ai nonni.
Una accetta per sgrossare, poi un coltello a due manici e, se proprio voglio esagerare, una vastringa, che è un attrezzo a metà tra il coltello a due manici e la pialla, per dare una finitura più gradevole. eccola qua:
Uno strumento utilissimo per molte cose e che è davvero semplicissimo da costruire è questo cavalletto con la morsa azionata coi piedi
Per quanto riguarda il legno da usare, dipende anche dall'attrezzo per cui è fatto il manico: su un coltello il legno non ha una funzione tanto strutturale quanto decorativa, quindi va bene qualsiasi legno abbastanza duro. Io ho usato ulivo, caripino, frassino e funzionano.
Negli attrezzi lunghi, scuri, asce, mazze, il manico serve, oltre a permettere l'uso dell'attrezzo ovviamente, a prendersi la botta che altrimenti va a danneggiare le ossa del lavoratore, e quindi prima o poi si romperà: quindi ci sono legni adatti e no, che svolgono la propria funzione per un tempo più o meno lungo. Inoltre un legno adatto è più sicuro: invece di spaccarsi tutto d'un botto, darà sempre degli avvertimenti come delle piccole spaccature prima di rompersi del tutto e lanciare un pezzo di ferro in testa a qualcuno.
Il discorso del taglio in luna calante è sempre valido. Anche la stagionatura è molto importante. Usare un pezzo di legno non completamente stagionato è fattibile, bastano pochi mesi. Usarne uno troppo secco invece potrebbe non andare bene. Potrebbe presentarsi come problema il fatto che il legno durante la stagionatura si restringe ma non credo che faccia così tanto da creare qualche pericolo, ed eventualmente si riaggiusta con poco sforzo.
Oltre all'essenza bisogna vedere anche il legno in sé: non ci devono essere nodi, non deve essere metà durame e metà alburno (avendo proprietà diverse reagiscono diversamente all'urto, quindi il manico potrebbe spaccarsi dove le due parti vengono in contatto) e ovviamente devono avere la venatura dritta per tutta la lunghezza del manico. Un'altra cosa è l'orientamento degli anelli di crescita: dovrebbero essere paralleli al verso in cui si colpisce per evitare lo sfibramento del legno, che avviene molto più facilmente nel caso contrario. Molti non danno importanza a quest'ultima ma credo che invece ce l'abbia.
Per capire meglio guardate cosa fanno questi due tizi con il frassino
Le sollecitazioni della mazza non sono tanto diverse da quelle che subisce un manico, e se martellassero il frassino nel verso contrario, non si sfibrerebbe affatto.
Hickory è un ottimo legno, forse il migliore, ma è Americano e credo sia difficile procurarselo in Italia.
Vecchi attrezzi che compro di solito hanno il manico in frassino, che è forse la soluzione migliore qua ed è simile al Hickory.
Conosco un mio amico il cui nonno fa tutti i manici di salice usando solo la roncola, ma non sono sicuro che sia la soluzione migliore per le scuri e le mazze, è più adatto per i badili.
Faggio va bene.
La robinia è un legno robustissimo, ma ha come problema il fatto che la venatura fa scherzi e molto spesso non va affatto dritta.
Io ho fatto una mazzuola con un manico di durame di pioppo che si è dimostrato all'altezza del compito. Normalmente il pioppo non è buono a niente ma il durame è incredibilmente elastico e va bene per sforzi moderati, e poi è leggerissimo.
La quercia non va bene: si spacca troppo facilmente. Credo valga anche per il castagno, ma non ho mai provato.
Il bosso è uno dei legni più duri che ci sono, ma è raro e non è proprio un albero, sembra più un cespuglio, quindi ha sempre dimensioni ridotte. Durerà più o meno un'eternità, ma secondo me non è adatto per manici lunghi, in quanto è molto duro ma poco elastico.
Vorrei sapere come si comportano noce e tasso perché non li ho mai usati.
Le fasciature mi stanno antipatiche e non le uso.
Tra un manico passante ed uno assicurato con un cuneo preferisco il primo, mi dà più sicurezza ed è anche facile da smontare. Nel manico passante (cioè quello con il buco conico) comunque non c'è bisogno di usare un cuneo, se il legno aderisce bene.
Non vanno messi a bagno sennò a lungo andare si rovina la struttura del legno, e poi una volta asciugato il legno, che da bagnato si era allargato, si restringe parecchio e diventa pericoloso pericoloso, la testa potrebbe anche scivolare via.
Quando faccio il manico come finitura uso una pasta di lardo e cera d'api, data più volte a distanza di giorni, e con la stessa chiudo le fessure tra il legno e l'acciaio della testa, per evitare che si infiltri l'umidità e che quando vado a togliere il manico mi trovo tutta ruggine.
Vernice mai usata e non mi piace, è scivolosa e viscida.
Questa è una scure marcata Helko con un'ottima lama e un ottimo manico, l'unico problema è che lo hanno verniciato. Appena posso tolgo la vernice verde. L'ho comprata dagli avanzi del Bundeswehr (esercito tedesco) per €13,90.
An Axe to Grind è un documentario Americano sul lavoro dei boscaioli. A me non convince molto, ma metto comunque la parte sui manici:
Comunque date retta ai nonni.
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Re: Manici degli attrezzi
Condivido quanto dici, per esperienza personale la venatura non è molto importante per attrezzi leggeri tipo asce da taglio ed accette, lo è molto per picconi, mazze e mazze da spacco.
Per i manici di pale e vanghe uso il salice che è leggero e flessibile, buono anche il nocciolo (anche per strumenti pesanti) ed il sambuco.
In questi casi si tratta di rami scortecciati con diametro idoneo e curvatura naturale, non certo di sezioni di tronchi.
Per le zappe o comunque strumenti leggeri va bene anche il castagno (sempre rami scortecciati), ma "pesta" un po' le mani e si rompe più facilmente perchè meno flessibile e non "avvisa" prima di rompersi.
Interessante la tua esperienza col pioppo, io ho un paio di tronchi di alianto e voglio tenerne da parte un pezzo per provare.
Personalmente mi trovo bene nell'usare del banale grasso minerale come protettivo e per facilitare l'ingresso del manico dentro l'occhiello.
Dopo qualche giorno il grasso viene assorbito dal legno.
Per i manici di pale e vanghe uso il salice che è leggero e flessibile, buono anche il nocciolo (anche per strumenti pesanti) ed il sambuco.
In questi casi si tratta di rami scortecciati con diametro idoneo e curvatura naturale, non certo di sezioni di tronchi.
Per le zappe o comunque strumenti leggeri va bene anche il castagno (sempre rami scortecciati), ma "pesta" un po' le mani e si rompe più facilmente perchè meno flessibile e non "avvisa" prima di rompersi.
Interessante la tua esperienza col pioppo, io ho un paio di tronchi di alianto e voglio tenerne da parte un pezzo per provare.
Personalmente mi trovo bene nell'usare del banale grasso minerale come protettivo e per facilitare l'ingresso del manico dentro l'occhiello.
Dopo qualche giorno il grasso viene assorbito dal legno.
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