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Re: esperienze personali di rischio
Purtroppo le insidie sono sempre dietro l'angolo e la prudenza non è mai troppa.
In bocca al lupo per il tuo amico
Ciao nitro
In bocca al lupo per il tuo amico
Ciao nitro
nitro52- utente registrato
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Data d'iscrizione : 17.03.13
Località : o qui o li
Re: esperienze personali di rischio
Capitò anche a me che si ruppe la lama, un triangolino di 3cm che per fortuna non so nemmeno dove sia finito.
Il problema non è tanto la traiettoria ma il rimbalzo del moncherino su oggetti duri.
Auguri di pronta guarigione.
Il problema non è tanto la traiettoria ma il rimbalzo del moncherino su oggetti duri.
Auguri di pronta guarigione.
galero96- utente registrato
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Data d'iscrizione : 20.12.19
Età : 28
Località : prov. Salerno
Re: esperienze personali di rischio
Conosciamo cento coltelli a due taglienti.Luigi_67 ha scritto: usava la classica lama a due coltelli che tutti conosciamo
Di cosa si trattava?
Chiedo questo perché ho sempre usato e continuo ad usare coltelli e sarebbe bene essere a conoscenza di rischi non solitamente considerati.
A dire il vero,da queste parti,non si è mai sentito parlare incidenti e neppure di rotture di coltelli di buona fattura,di marca.
belcanto- utente registrato.
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Data d'iscrizione : 12.11.10
Età : 77
Re: esperienze personali di rischio
Perdonate la mia completa ignoranza in materia ma mi piacerebbe sapere , solo per curiosità perché penso che non userò mai delle lame sul dece, se le lame si sono rotte a causa di contatto con pietre o altro materiale duro o per l'eccessiva velocità
Grazie
Ciao nitro
Grazie
Ciao nitro
nitro52- utente registrato
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Data d'iscrizione : 17.03.13
Località : o qui o li
Re: esperienze personali di rischio
La rottura della lama nel caso del mio amico è avvenuta per urto, durante la rotazione, con una pietra sporgente dal terreno nascosta dai rovi, ovviamente non vista.
Non era un semplice sasso poggiato per terra che con l'urto sarebbe potuto schizzar via (e non si sarebbe neanche rotta la lama in questo caso) ma da quanto mi ha detto era l'estremità di una grossa pietra tutt'una nel terreno che non si è mossa di un mm. Ci posso credere che in un caso così, con un urto secco contro un ostacolo irremovibile la lama abbia potuto cedere.
Il marchio della lamo lo ignoro, poi magari glielo chiederò per curiosità. Magari la lama non era nuovissima, magari aveva già preso qualche colpo in passato e questo è stato il colpo di grazia, questo non si può sapere.
Si sarebbe potuto evitare? Ovviamente si, bastava verificare, dopo la prima "decespugliata" che vicino al terreno non ci fossero ostacoli o sassi e poi procedere con attenzione. con il senno di poi è tutto giusto e sacrosanto ma sul momento entrano in gioco fattori quali la stanchezza, la fretta, la distrazione, il "tanto ormai ho finito"... e basta un attimo per fare il guaio.
Come dice giustamente nitro56, l'insidia è sempre in agguato, l'attenzione quando si fanno questi lavori, deve essere sempre massima.
un saluto
Luigi
Non era un semplice sasso poggiato per terra che con l'urto sarebbe potuto schizzar via (e non si sarebbe neanche rotta la lama in questo caso) ma da quanto mi ha detto era l'estremità di una grossa pietra tutt'una nel terreno che non si è mossa di un mm. Ci posso credere che in un caso così, con un urto secco contro un ostacolo irremovibile la lama abbia potuto cedere.
Il marchio della lamo lo ignoro, poi magari glielo chiederò per curiosità. Magari la lama non era nuovissima, magari aveva già preso qualche colpo in passato e questo è stato il colpo di grazia, questo non si può sapere.
Si sarebbe potuto evitare? Ovviamente si, bastava verificare, dopo la prima "decespugliata" che vicino al terreno non ci fossero ostacoli o sassi e poi procedere con attenzione. con il senno di poi è tutto giusto e sacrosanto ma sul momento entrano in gioco fattori quali la stanchezza, la fretta, la distrazione, il "tanto ormai ho finito"... e basta un attimo per fare il guaio.
Come dice giustamente nitro56, l'insidia è sempre in agguato, l'attenzione quando si fanno questi lavori, deve essere sempre massima.
un saluto
Luigi
Luigi_67- utente registrato
- Messaggi : 18
Data d'iscrizione : 04.03.21
Età : 57
Località : Roma
Re: esperienze personali di rischio
C'è qualcosa che non torna:molte lame finite,centinaia di sassi colpiti in pieno come pali di ferro piantati e non c'è verso di romperne una.
C'è altro.
C'è altro.
belcanto- utente registrato.
- Messaggi : 3526
Data d'iscrizione : 12.11.10
Età : 77
Re: esperienze personali di rischio
Alla luce di quanto detto prima di fare quel tipo di lavoro bisognerebbe andare a fare una ricognizione esplorativa prima per accertarsi delle incognite ma sarebbe sisicuramente molto più difficoltoso
Ciao nitro
Ciao nitro
nitro52- utente registrato
- Messaggi : 6742
Data d'iscrizione : 17.03.13
Località : o qui o li
Re: esperienze personali di rischio
belcanto ha scritto:C'è qualcosa che non torna:molte lame finite,centinaia di sassi colpiti in pieno come pali di ferro piantati e non c'è verso di romperne una.
C'è altro.
Conosco due persone alle quali è successo, in entrambi i casi si trattava di lame per l'erba. Forse per questo ho sempre evitato di usarle. Anche con i coltelli trituratori le pietre capitano, è inevitabile. Se si bonifica, con ettari di rovi alti più di noi, ispezionare è impossibile. A chi non è mai capitata una bottiglia o un pezzo di ferro? A me spesso, anche computer, frigoriferi e persino un'auto, la presi in pieno. Credo l'unica cosa che possiamo fare è controllare bene i ferri prima di usarli. Purtroppo gli incidenti a chi lavora nei boschi capitano troppo spesso, non conosco una persona che non abbia avuto un infortunio... e questo mi spaventa. È anche vero che nel sud i DPI non li usa quasi nessuno e spesso mettono gente inesperta a fare lavori pericolosi. Un ragazzo qualche mese fa, per citare uno dei tanti, si è infilato la motosega nell'addome durante un abbattimento. Questo era evitabile e doveva essere evitato. Per non parlare dei morti, per rispetto verso chi non c'è più.
Vittorio R- utente registrato
- Messaggi : 188
Data d'iscrizione : 01.07.15
Re: esperienze personali di rischio
a me che si rompesse una lama è capitato solo una volta ma poi mi sono accorto che era stata montata solo con la protezione del dado, senza piattello.
è successo tantissimi anni fa, credo mi abbia sfiorato ma comunque non sono riuscito più a trovarla.
è andata bene.
è successo tantissimi anni fa, credo mi abbia sfiorato ma comunque non sono riuscito più a trovarla.
è andata bene.
petro- utente registrato
- Messaggi : 210
Data d'iscrizione : 15.02.22
Re: esperienze personali di rischio
ecco, uno degli aspetti fondamentali da controllare è il corretto montaggio dell'accessorio.petro ha scritto:... era stata montata solo con la protezione del dado, senza piattello.
....
Aggiungerei verifica dei serraggi.
Verifica dello stato della lama (bullone, piattello, filetto, alberino, ecc.).
Accessori tassativamente omologati.
Sopralluogo per valutare possibili impatti con pietre, ceppi, ecc.
Mi vengono in mente questi gesti, chi ne ha in più li aggiunga pure. E' l'unica cosa che possiamo fare dopo questo gravissimo incidente di cui però sappiamo troppo poco
******************************************************************************************************
"L'uomo non è un vaso da riempire, ma un fuoco da suscitare"
Plutarco
luca31- Moderatori
- Messaggi : 14068
Data d'iscrizione : 05.06.12
Età : 46
Località : parma
Re: esperienze personali di rischio
Mai montata una lama, per tagliare i rovi uso il taglisiepi, di quelli montati sul decespugliatore multistrumento, molto utile specialmente con rovai di una certa altezza.
Moottorisaha- utente registrato
- Messaggi : 125
Data d'iscrizione : 30.03.22
Re: esperienze personali di rischio
Corretto ma la situazione più pericolosa in assoluto che mi è capitata è con erba alta in vicinanze di strade dove spesso si trovano bottiglie di vetro che anche durante il sopralluogo è difficilissimo notare e se durante lo sfalcio vengono toccate anche dal filo, si frantumano inevitabilmente.luca31 ha scritto: Sopralluogo per valutare possibili impatti con pietre, ceppi, ecc.
L'unico sistema è falciare dall'alto al basso o su piani diversi proprio per individuare questi oggetti.
galero96- utente registrato
- Messaggi : 2976
Data d'iscrizione : 20.12.19
Età : 28
Località : prov. Salerno
Re: esperienze personali di rischio
Le lame non devono rompersi pe nessuna ragione,con qualsiasi impatto.
Un conto è il lancio di oggetti,altro sono le rotture.
Gli oggetti nascosti sono,appunto,nascosti.
Un conto è il lancio di oggetti,altro sono le rotture.
Gli oggetti nascosti sono,appunto,nascosti.
belcanto- utente registrato.
- Messaggi : 3526
Data d'iscrizione : 12.11.10
Età : 77
Re: esperienze personali di rischio
A me è capitato un tondino di ferro, piantato apposta da qualche simpaticone, avevo una testina a catene. Ho visto scintille, una gran botta ma non ho rotto niente. Adesso so che quella testina è affidabile.Vittorio R ha scritto:Conosco due persone alle quali è successo, in entrambi i casi si trattava di lame per l'erba. Forse per questo ho sempre evitato di usarle. Anche con i coltelli trituratori le pietre capitano, è inevitabile. Se si bonifica, con ettari di rovi alti più di noi, ispezionare è impossibile. A chi non è mai capitata una bottiglia o un pezzo di ferro? A me spesso, anche computer, frigoriferi e persino un'auto, la presi in pieno. Credo l'unica cosa che possiamo fare è controllare bene i ferri prima di usarli. Purtroppo gli incidenti a chi lavora nei boschi capitano troppo spesso, non conosco una persona che non abbia avuto un infortunio... e questo mi spaventa. È anche vero che nel sud i DPI non li usa quasi nessuno e spesso mettono gente inesperta a fare lavori pericolosi. Un ragazzo qualche mese fa, per citare uno dei tanti, si è infilato la motosega nell'addome durante un abbattimento. Questo era evitabile e doveva essere evitato. Per non parlare dei morti, per rispetto verso chi non c'è più.belcanto ha scritto:C'è qualcosa che non torna:molte lame finite,centinaia di sassi colpiti in pieno come pali di ferro piantati e non c'è verso di romperne una.
C'è altro.
Moottorisaha- utente registrato
- Messaggi : 125
Data d'iscrizione : 30.03.22
Re: esperienze personali di rischio
e' abbastanza spaventoso quello che mi e' successo ieri; proprio l'altra sera stavo leggendo questo argomento con un po' di apprensione visto che in questo periodo sto facendo un roveto un poco alla volta, poi ho pensato che non ho mai rotto una lama, non ho sassi ecc.
Ieri invece mi si e' spezzata la lama ricurva da rovi dopo un impatto nemmeno tanto forte con tronco di sanguinello o simile di 2-3cm di diametro, zero sassi ma lavorando vicino una rete elettrosaldata e con il sole in faccia avevo toccato il ferro con la lama un paio di volte.
Non mi era mai capitato prima, uso sempre i dpi classici, la visiera mi e' tornata molto utile quando mi sono volati in faccia un paio di pezzetti, pantaloni robusti ma senza parastinchi, se mi fosse finito il ferro sulla gamba non oso pensare.
Ieri invece mi si e' spezzata la lama ricurva da rovi dopo un impatto nemmeno tanto forte con tronco di sanguinello o simile di 2-3cm di diametro, zero sassi ma lavorando vicino una rete elettrosaldata e con il sole in faccia avevo toccato il ferro con la lama un paio di volte.
Non mi era mai capitato prima, uso sempre i dpi classici, la visiera mi e' tornata molto utile quando mi sono volati in faccia un paio di pezzetti, pantaloni robusti ma senza parastinchi, se mi fosse finito il ferro sulla gamba non oso pensare.
ulmus- utente registrato
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Re: esperienze personali di rischio
bravo! finalmente una foto!
se posso dire, a me sembra che quella lama abbia preso un po' troppe botte prima di rompersi, si vede abbastanza bene che è storta.
quando si notano deformazioni bisogna sempre cambiare il disco, il rischio di avere cricche non visibili è troppo elevato... poi magari capita come a te che basta un colpo leggero per far volare via i pezzi.
se lo ritrovo metterò una foto del mio macinone con alette piegate e cricche nel metallo.
no ho fatti fuori due in quel modo nello stesso posto, entrambi nuovi o quasi (il secondo era nuovo di pacca e dopo un'ora era da buttare)
se posso dire, a me sembra che quella lama abbia preso un po' troppe botte prima di rompersi, si vede abbastanza bene che è storta.
quando si notano deformazioni bisogna sempre cambiare il disco, il rischio di avere cricche non visibili è troppo elevato... poi magari capita come a te che basta un colpo leggero per far volare via i pezzi.
se lo ritrovo metterò una foto del mio macinone con alette piegate e cricche nel metallo.
no ho fatti fuori due in quel modo nello stesso posto, entrambi nuovi o quasi (il secondo era nuovo di pacca e dopo un'ora era da buttare)
ferrari-tractor- Moderatori
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Re: esperienze personali di rischio
sicuramente la lama ha preso le sue botte (non e' mia e non so come sia tenuta), ma la forma ricurva e' originale, viene proprio cosi', e' tipo il rovino ma leggermente ricurvo, elicoidale.
https://www.stihl.com/STIHL-power-tools-A-great-range/Brushcutters-and-Clearing-saws/Cutting-tools-and-accessories/Cutting-tools/21223-63713/ShredCut-Shredder-blade.aspx
non so se fosse originale Stihl, ma credo di si visto che il proprietario prende tutto da un rivenditore Stihl di fiducia.
https://www.stihl.com/STIHL-power-tools-A-great-range/Brushcutters-and-Clearing-saws/Cutting-tools-and-accessories/Cutting-tools/21223-63713/ShredCut-Shredder-blade.aspx
non so se fosse originale Stihl, ma credo di si visto che il proprietario prende tutto da un rivenditore Stihl di fiducia.
ulmus- utente registrato
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Re: esperienze personali di rischio
immaginavo fosse il coltello a due denti ricurvi stihl, che ha una forma "sinuosa"
ma l'aletta a destra in foto mi sembra che sia troppo inclinata e che la botta abbia fatto storcere il braccio superiore, non sarebbe il primo caso che vedo.
ma l'aletta a destra in foto mi sembra che sia troppo inclinata e che la botta abbia fatto storcere il braccio superiore, non sarebbe il primo caso che vedo.
ferrari-tractor- Moderatori
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Località : Prov. Cuneo
Re: esperienze personali di rischio
ti ringrazio per il commento, non essendo mia la lama, e non avendo mai usato prima quel tipo della Stihl, pensavo fosse proprio cosi' di fabbrica. Io l'avro' usata un 10-12 ore nell'ultima settimana e a parte qualche tronchetto di sanguinella e sambuco e qualche colpetto sulla rete elettrosaldata, di botte grosse non ne ha prese.
ulmus- utente registrato
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Re: esperienze personali di rischio
I coltelli STIHL di quella foggia hanno il foro diametro 20mm e non si possono montare su quella testina non adatta e che non può nemmeno montare la protezione dedicata.(leggere istruzioni)
Quello non sembra essere un coltello Stihl ma una imitazione di dubbia provenienza.
Ecco un coltello trituratore ripiegato Stihl,uno nuovo da boscaglia Stihl,uno Forestal che hanno dato centinaia di botte di ogni specie,ovunque:
Metto anche una catena Brogio alla quale manca una maglia...
Quello non sembra essere un coltello Stihl ma una imitazione di dubbia provenienza.
Ecco un coltello trituratore ripiegato Stihl,uno nuovo da boscaglia Stihl,uno Forestal che hanno dato centinaia di botte di ogni specie,ovunque:
Metto anche una catena Brogio alla quale manca una maglia...
belcanto- utente registrato.
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Re: esperienze personali di rischio
Con la roba cinese si rischia, meglio spendere qualcosa in più ma almeno si lavora tranquilli e non si rischia la vita
Skannator- utente registrato
- Messaggi : 50
Data d'iscrizione : 24.11.19
Re: esperienze personali di rischio
Salve, per chi non lo avesse letto sui giornali : Lecco,( di questi giorni ) perde il controllo della motosega e si taglia la gola in modo grave e muore dissanguato. 2/3 anni fà Stefano, un mio conoscente esperto, per lo stesso motivo, amputa la mano al figlio ( non riattaccabile ). State attenti, buona domenica E. Rigo
Eugenio Rigo- utente registrato
- Messaggi : 99
Data d'iscrizione : 25.12.17
Re: esperienze personali di rischio
Dopo tempo ho ricordato di fare una foto al coltello forestal, sdentato dopo vari urti con pietre e dopo aver tagliato vari arbusti e ginestre; il coltello era montato su efco 8460 preso usato per cui non so quanti urti abbia preso in precedenza.
Comunque da quando si è rotto l'ho rettificato ed utilizzato molte altre volte sempre in questa posizione proprio per "addolcire" gli urti.
Comunque da quando si è rotto l'ho rettificato ed utilizzato molte altre volte sempre in questa posizione proprio per "addolcire" gli urti.
galero96- utente registrato
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Località : prov. Salerno
Re: esperienze personali di rischio
Quello è un coltello leggero per erba da non usare dove possono esserci ostacoli di qualsiasi natura.
belcanto- utente registrato.
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Età : 77
Re: esperienze personali di rischio
Leggero mica tanto, lo spessore e il peso non sono per nulla leggeri.
galero96- utente registrato
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LA MOTOSEGA ed altri attrezzi da taglio :: ARGOMENTI CORRELATI :: SICUREZZA E PROTEZIONE DI CHI LAVORA :: SICUREZZA: INTERVENTI VARI
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