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benedetta la visiera
Un piccolo contributo: settimana scorsa tagliavo dei rami con la motosega lunga. Nessun grosso rischio apparente. Tutti i rami cadono nel punto voluto ma uno bello grossino rimbalza e l'estremità mi dà una frustata sulla faccia protetta però dalla visiera. Nulla di drammatico ma senza la visiera qualche bella ferita agli occhi o alla faccia non me la avrebbe tolta nessuno. Bella bottarella.
Morale: i dpi come principio, indipendentemente se il lavoro sembra sicuro o meno. Spesso i lavori banali sono quelli dove cade la soglia di attenzione. Se qualcuno sorride perché ci si veste come un giocatore di football americano peggio per lui.
Morale: i dpi come principio, indipendentemente se il lavoro sembra sicuro o meno. Spesso i lavori banali sono quelli dove cade la soglia di attenzione. Se qualcuno sorride perché ci si veste come un giocatore di football americano peggio per lui.
Robin10- utente registrato
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Re: esperienze personali di rischio
E'si ma vallo a farlo capire a certe testone
Io li lascio sorridere e dentro di me spero nn si facciano male ho visto molti ,anche prof,rischiare molto
Io li lascio sorridere e dentro di me spero nn si facciano male ho visto molti ,anche prof,rischiare molto
worior- utente registrato
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Re: esperienze personali di rischio
C'è questa "corrente di pensiero" (che poi, pensiero è una parola grossa eh....) di certa gente che sostiene che chi sa fare il motoseghista non debba usare dispositivi di protezione. Molto volte mi dicono: ma se ti cade una pianta in testa il casco ti salva? Io gli dico: no non mi salva, ma se mi casca un pezzo di legno da dieci metri di altezza non mi faccio quasi nulla, se non hai il casco di rompe il cranio. Loro ridono... mahh..son proprio inconsapevoli alle volte..
Anto86- UTENTE BANNATO
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Età : 38
Re: esperienze personali di rischio
Io sono uno di quelli che rideva.. Tanto mi sentivo sicuro che non pensavo servissero tanto gli indumenti anti taglio , l anno scorso sopra un albero, stavo tagliando un ramo grosso, quando c'era un ramo fine,secco, che mi ha fatto rimbalzare la motosega nel piede, pensavo di morire dissanguato, e ora mi trovo col piede sfregiato, sembra masticato, per fortuna ce lo ancora attaccato , ma con questa esperienza capisco l importanza di indumenti di sicurezza..
juannes 83- utente registrato
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Località : sardegna
Re: esperienze personali di rischio
è proprio questo il problema . Con molti non c'è proprio niente da fare. Quando provi a spiegargli ti guardano come dire "io rischio e sono un vero uomo duro ...tu sei una fig..... !" . E poi ti guardano sorridendo.Anto86 ha scritto:C'è questa "corrente di pensiero" (che poi, pensiero è una parola grossa eh....) di certa gente che sostiene che chi sa fare il motoseghista non debba usare dispositivi di protezione. Molto volte mi dicono: ma se ti cade una pianta in testa il casco ti salva? Io gli dico: no non mi salva, ma se mi casca un pezzo di legno da dieci metri di altezza non mi faccio quasi nulla, se non hai il casco di rompe il cranio. Loro ridono... mahh..son proprio inconsapevoli alle volte..
So di un signore a cui hanno dato 100 punti in una gamba per un taglio ( anche se molto leggero, la catena era quasi ferma ) ma non ha mai comprato i pantaloni antitaglio.
Anche un mio cugino lavora senza elmetto , a 'viso aperto'
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"L'uomo non è un vaso da riempire, ma un fuoco da suscitare"
Plutarco
luca31- Moderatori
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Località : parma
Re: esperienze personali di rischio
A me è successa una cosa simile qualche anno fa, con la differenza che per fortuna son riuscito a sostenere la mts: ero su un albero di ulivo, senza nessuna protezione ad una altezza di un paio di metri, e tagliavo con una alpina p410 una ramo di una 30 di centimetri. Non me ne ero reso conto ma ero sbilanciato perchè avevo le braccia allungate quasi all'altezza delle spalle. Come finisco il taglio la mts, che mentre tagliava scaricava il peso sul ramo, si proietta col proprio peso verso la mia coscia: sono riuscito a fermarmi appena in tempo. Non mi son fatto nulla ma mi ha fatto davvero pensare..juannes 83 ha scritto:Io sono uno di quelli che rideva.. Tanto mi sentivo sicuro che non pensavo servissero tanto gli indumenti anti taglio , l anno scorso sopra un albero, stavo tagliando un ramo grosso, quando c'era un ramo fine,secco, che mi ha fatto rimbalzare la motosega nel piede, pensavo di morire dissanguato, e ora mi trovo col piede sfregiato, sembra masticato, per fortuna ce lo ancora attaccato , ma con questa esperienza capisco l importanza di indumenti di sicurezza..
Molti di noi avranno fatto questo genere di esperienze, alcune finite senza un graffio altre finite cosi cosi (come la tua) ed altre finite male sul serio. Dovrebbe essere di monito per tutti e magari chi legge le nostre esperienze da fuori dovrebbe anche imparare dalle esperienza altrui senza aspettare che gli succeda qualcosa.
Luca ricordi in un post ti scrissi: in questi casi la fortuna non è mai dalla nostra parte. Tu mi risposi: quando non si usano i dpi i primi a non essere dalla nostra parte siamo proprio noi.
E' proprio vera questa cosa!!!
Ultima modifica di Anto86 il Ven Dic 13, 2013 10:20 am - modificato 1 volta. (Motivazione : Aggiunta testo)
Anto86- UTENTE BANNATO
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Re: esperienze personali di rischio
finora mi è capitato di rischiare solo una volta in cui ero piuttosto stanco e stavo rasando un ceppo di un ciliegio con la 359 husky . Si è schiacciata la barra e la macchina è partita verso di me. L'ho tenuta per un pelo. Avevo tutti i dpi ... però l'ho spenta subito e mi son fermato lì
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Plutarco
luca31- Moderatori
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Età : 47
Località : parma
Re: esperienze personali di rischio
Con mio padre quando usciamo a tagliare legna, devo sempre litigare, lui i pantaloni antitaglio proprio non se li vuole mettere (notare ne ha un paio da 20 anni e gliene ho regalato un paio l'inverno scorso Nuovi e super comodi), mentre i guanti e gli scarponi non ci sono problemi.
Poi a Giugno 2013 due nostri "vicini" (risiedono nel comune montano dei miei) nel giro di 10 giorni sono finiti sotto i ferri (sala operatoria), per lesioni gravi causate da incidenti con la mts.
Da quel periodo li anche se deve tagliare un palo, si infila subito i pantaloni, se per qualche motivo mi vede con la mts in mano (magari la sto solo pulendo), mi chiede perchè non ho i DPI. (a si )
Personalmente uso i DPI sempre, e visto che non è una professione (inteso che lo faccio per passione, ma il mio lavoro é completamente diverso), quando sono stanco, poso la motosega o il penato,mi siedo, mi riposo, e poi riparto.
Almeno quando sono nel bosco non voglio pensare di farmi venire l'ansia di dover "produrre" 5 metri cubi ora, o qualcosa del genere.
Gli spaventi diretti o indiretti, ma che ci toccano da vicino, ci fanno riflettere e a volte modificano i nostri conportamenti.
Poi a Giugno 2013 due nostri "vicini" (risiedono nel comune montano dei miei) nel giro di 10 giorni sono finiti sotto i ferri (sala operatoria), per lesioni gravi causate da incidenti con la mts.
Da quel periodo li anche se deve tagliare un palo, si infila subito i pantaloni, se per qualche motivo mi vede con la mts in mano (magari la sto solo pulendo), mi chiede perchè non ho i DPI. (a si )
Personalmente uso i DPI sempre, e visto che non è una professione (inteso che lo faccio per passione, ma il mio lavoro é completamente diverso), quando sono stanco, poso la motosega o il penato,mi siedo, mi riposo, e poi riparto.
Almeno quando sono nel bosco non voglio pensare di farmi venire l'ansia di dover "produrre" 5 metri cubi ora, o qualcosa del genere.
Gli spaventi diretti o indiretti, ma che ci toccano da vicino, ci fanno riflettere e a volte modificano i nostri conportamenti.
vorrei ma non posso- utente registrato
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Data d'iscrizione : 13.06.12
Località : appennino tosco emiliano
near miss cioè ci è mancato poco
Sono d'accordo con tutti voi. La storia del "ma se ti cade un albero in testa il casco cosa serve" è verissima ed è ancora molto diffusa e in tutti campi. Nel bosco sono un dilettante ma nei cantieri di costruzione ci ho passato mezza vita e i discorsi sono gli stessi. Devo dire che è anche forse un fatto anche di generazione, le cose nel mio settore stanno cambiando. Quello che mi fa rabbia è che abbiamo una buona normativa (certe volte anche troppa), ottimi dpi non ci mancano certo la tecnica e l'esperienza a disposizione ma è la cultura della sicurezza dei singoli che ancora manca. Ho lavorato per qualche anno con gli americani; credetimi non hanno norme e dpi buoni come i nostri, nè sono più bravi o esperti per principio però il loro vantaggio è che accettano con umiltà il dpi senza farsi domande; non si mettono a pensare ma qui il casco serve si, serve no, loro entrano in cantiere e per principio mettono il casco, punto e basta. E se non lo metti sono loro ridere o meglio a guardarti male. Cioè a dire : "guarda lo sprovveduto, l'inesperto, il dilettante senza casco".
Altro cosa che ho imparato da loro è che l'incidente sfiorato (near miss) è analizzato e valutato come se fosse un incidente accaduto con tutte le conseguenze del caso (anche di responsabilità).
E' una piccola battaglia culturale che ognuno di noi, in tutti campi, può aiutare a vincere
Altro cosa che ho imparato da loro è che l'incidente sfiorato (near miss) è analizzato e valutato come se fosse un incidente accaduto con tutte le conseguenze del caso (anche di responsabilità).
E' una piccola battaglia culturale che ognuno di noi, in tutti campi, può aiutare a vincere
Robin10- utente registrato
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Data d'iscrizione : 07.06.13
Re: esperienze personali di rischio
Si, è vero, ed è quello che ho osservato anche io.Robin10 ha scritto:Ho lavorato per qualche anno con gli americani; credetimi non hanno norme e dpi buoni come i nostri, nè sono più bravi o esperti per principio però il loro vantaggio è che accettano con umiltà il dpi senza farsi domande; non si mettono a pensare ma qui il casco serve si, serve no, loro entrano in cantiere e per principio mettono il casco, punto e basta.
Credo che il vero motivo sia:
infortunio = non lavoro = non guadagno = non mangio
Anche perchè se ti azzardi a trasgredire le regole o causi danno, ti licenziano all'istante.
ferrari-tractor- Moderatori
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Data d'iscrizione : 19.04.10
Età : 43
Località : Prov. Cuneo
Re: esperienze personali di rischio
avevo inserito un video..forse un pochino OT non lo trovo più
vabbè pazienza..
vabbè pazienza..
andrea abruzzo- utente registrato
- Messaggi : 383
Data d'iscrizione : 26.09.11
Re: esperienze personali di rischio
Per correttezza te lo dico: l'ho eliminato io, moooolto O.T. .andrea abruzzo ha scritto:avevo inserito un video..forse un pochino OT non lo trovo più
vabbè pazienza..
Nonno_sprint- ex moderatori
- Messaggi : 4163
Data d'iscrizione : 03.01.10
Re: esperienze personali di rischio
vorrei ma non posso ha scritto:Con mio padre quando usciamo a tagliare legna, devo sempre litigare, lui i pantaloni antitaglio proprio non se li vuole mettere (notare ne ha un paio da 20 anni e gliene ho regalato un paio l'inverno scorso Nuovi e super comodi), mentre i guanti e gli scarponi non ci sono problemi.
Poi a Giugno 2013 due nostri "vicini" (risiedono nel comune montano dei miei) nel giro di 10 giorni sono finiti sotto i ferri (sala operatoria), per lesioni gravi causate da incidenti con la mts.
Da quel periodo li anche se deve tagliare un palo, si infila subito i pantaloni, se per qualche motivo mi vede con la mts in mano (magari la sto solo pulendo), mi chiede perchè non ho i DPI. (a si )
Personalmente uso i DPI sempre, e visto che non è una professione (inteso che lo faccio per passione, ma il mio lavoro é completamente diverso), quando sono stanco, poso la motosega o il penato,mi siedo, mi riposo, e poi riparto.
Almeno quando sono nel bosco non voglio pensare di farmi venire l'ansia di dover "produrre" 5 metri cubi ora, o qualcosa del genere.
Gli spaventi diretti o indiretti, ma che ci toccano da vicino, ci fanno riflettere e a volte modificano i nostri conportamenti.
Hai perfettamente ragione. Qualche giorno fa un mio giovane vicino, boscaiolo di professione a "part time," si è tagliato su una gamba con la mts. Non indossava i pantaloni antitaglio ( che normalmente usa sempre) e la dinamica è stata veramente inconsueta e improbabile. Ma è successo! Io, "vecchio testone" come tuo padre, uso solo il casco (a volte neanche quello) e scarponi normali, perchè appartengo ad una generazione che accetta il rischio come evento ineluttabile che succede solo agli "altri", ovvero agli sprovveduti. Quello che cirassicura nel nostro inconscio (rin........to?) è la convinzione che siamo molto più attenti, meno precipitosi, più timorosi, meno frettolosi e meno spavaldi. Forse è solo per questo che sono ancora intero nonostante uso ancora (solo in certe occasioni) una vecchia OM 261 senza antivibranti, paramano e freno catena. Forse perchè guardo tre volte cosa mi accingo a fare e come devo operare senza rischio. Forse perchè non dò mai confidenza a quell'attrezzo pericoloso e quando lo uso, lo "tengo" in modo tale che nulla può fare se non quello che voglio io. O forse perchè sono un cretino incosciente (più probabile!) finora molto fortunato. Ciao
Ultima modifica di Robinia il Gio Dic 19, 2013 6:08 pm - modificato 1 volta. (Motivazione : modifica parola colorita)
marzot- utente registrato
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Località : Trentino
Re: esperienze personali di rischio
Ricordiamoci che non sempre può andare bene
Minuto 1:50 per vedere i segni che possono lasciare le motoseghe sul nostro corpo
Minuto 1:50 per vedere i segni che possono lasciare le motoseghe sul nostro corpo
Poseidon X6- ex moderatori
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tutto vero
e' difficile far capire sopratutto alle vecchie generazioni che ormai i dpi sono indispensabili nel lavoro, spesso i nonni vecchia scuola sono duri di comprendonio e a volte sono proprio i piu' pericolosi io dal mio canto prendo sempre mille precauzioni e i dpi anche se costano un pò sono soldi ben spesi.
mi e' anche capitato di essere preso in giro da degli operai non italiani di una ditta che opera nella mia valle e svolge lavori di potatura del verde pubblico e privato la classica cooperativa, il responsabile non si fidava a potare due pini vicini a dei cavi telefonici, cosi responsabile mi ha contattato perchè nella zona ci sono solo io che faccio tree climbing gli operai che erano stati messi in secondo piano da me mi hanno cominciato a prendere in giro perchè secondo loro con il tempo che ci mettevo a prepararmi loro facevano il lavoro bhe morale della favola la prima pianta (più difficile) l'ho abbattuta io in tree, la seconda piu' facile ma veramente facile non serviva salire, ha fatto 1000 euro di danno e 14 punti di sutura ad una mano del più spavaldo potatore rumeno della storia.
mi e' anche capitato di essere preso in giro da degli operai non italiani di una ditta che opera nella mia valle e svolge lavori di potatura del verde pubblico e privato la classica cooperativa, il responsabile non si fidava a potare due pini vicini a dei cavi telefonici, cosi responsabile mi ha contattato perchè nella zona ci sono solo io che faccio tree climbing gli operai che erano stati messi in secondo piano da me mi hanno cominciato a prendere in giro perchè secondo loro con il tempo che ci mettevo a prepararmi loro facevano il lavoro bhe morale della favola la prima pianta (più difficile) l'ho abbattuta io in tree, la seconda piu' facile ma veramente facile non serviva salire, ha fatto 1000 euro di danno e 14 punti di sutura ad una mano del più spavaldo potatore rumeno della storia.
tizianoclimb- utente registrato
- Messaggi : 115
Data d'iscrizione : 24.04.10
Età : 41
Re: esperienze personali di rischio
http://ilcentro.gelocal.it/chieti/cronaca/2014/01/23/news/-1.8524833
e il casco dov'era???
e il casco dov'era???
andrea abruzzo- utente registrato
- Messaggi : 383
Data d'iscrizione : 26.09.11
Re: esperienze personali di rischio
quando si dice "nelle migliori condizioni psico-fisiche", è proprio vero
ieri ero nel bosco a tagliare e dopo circa un'ora e mezza si mette a fumare la punta della barra diventando blu, ma di questo ne riparlerò nella sezione apposita per non andare OT, decido di smettere con conseguente arrabbiatura
fortunamente avevo già depezzato a misura di 1.8m una certa quantità e carico la mia alfa 156, il mio trattore, c'erano 5 o 6 pezzi da 5 o 6 cm di diametro che erano un pò lunghi e non ci stavano nel baule, li appoggio per terra e li tengo fermi con un piede, cosa che non faccio mai, e li taglio
alla fine del taglio mi sfugge la motosega e mi sfiora i pantaloni antitaglio e me li lacera, appena posso posterò le fotografie
mi è andata bene nemmeno un graffio ma tanto spavento
fisicamente stavo bene
ti testa ero nervoso per l'inconveniente con la barra e di conseguenza non ero lucido
perciò fare questi lavori solo nelle migliori condizioni psico-fisiche
ieri ero nel bosco a tagliare e dopo circa un'ora e mezza si mette a fumare la punta della barra diventando blu, ma di questo ne riparlerò nella sezione apposita per non andare OT, decido di smettere con conseguente arrabbiatura
fortunamente avevo già depezzato a misura di 1.8m una certa quantità e carico la mia alfa 156, il mio trattore, c'erano 5 o 6 pezzi da 5 o 6 cm di diametro che erano un pò lunghi e non ci stavano nel baule, li appoggio per terra e li tengo fermi con un piede, cosa che non faccio mai, e li taglio
alla fine del taglio mi sfugge la motosega e mi sfiora i pantaloni antitaglio e me li lacera, appena posso posterò le fotografie
mi è andata bene nemmeno un graffio ma tanto spavento
fisicamente stavo bene
ti testa ero nervoso per l'inconveniente con la barra e di conseguenza non ero lucido
perciò fare questi lavori solo nelle migliori condizioni psico-fisiche
Re: esperienze personali di rischio
La cosa bella è sentirti dire che stai bene:D benedetti i pantaloni anti taglio Quando si è innervositi meglio fermarsi un attimo e prendere fiato e rilassandosi cercando di sbollire un poco Una piccola pausa porta grandi benefici Ovviamente col senno di poi è molto piu semplice pensarci tutti ci innervosiamo
worior- utente registrato
- Messaggi : 1333
Data d'iscrizione : 02.12.13
Re: esperienze personali di rischio
Anche a me e' successo sabato, stavo pulendo il sotto bosco almeno al pomeriggio con i miei fratelli perdiamo meno tempo e possiamo abbattere nel pulito, ad un tratto scivolo e per ripararmi la caduta d'istinto appoggio la motosega a terra (sthil 201) mi rimane accelerata e mi tocca lo stinco, lacerato i pantaloni antitaglio ma tutto a posto, e pensare che con la giornata calda che era non volevo metterli. Sabato vado a comprarne un altro paio.
Meglio averli sempre
Meglio averli sempre
roberto- utente registrato
- Messaggi : 290
Data d'iscrizione : 30.09.09
Età : 59
Località : san cristoforo AL
Re: esperienze personali di rischio
roberto ha scritto:Anche a me e' successo sabato, stavo pulendo il sotto bosco almeno al pomeriggio con i miei fratelli perdiamo meno tempo e possiamo abbattere nel pulito, ad un tratto scivolo e per ripararmi la caduta d'istinto appoggio la motosega a terra (sthil 201) mi rimane accelerata e mi tocca lo stinco, lacerato i pantaloni antitaglio ma tutto a posto, e pensare che con la giornata calda che era non volevo metterli. Sabato vado a comprarne un altro paio.
Meglio averli sempre
Se non li avessi messi sai quanti rimpianti
passione- utente registrato
- Messaggi : 311
Data d'iscrizione : 13.01.12
Località : collina piemontese
Re: esperienze personali di rischio
Roberto, riusciresti a metterci una foto dei pantaloni magari?
Lo stesso incidente con stessa dinamica accadde qualche anno fa a mio padre, con la Stihl MS 290 e catena 3/8 grande. Aveva su un pantaloni invernale normale: se la cavò con 5 o 6 graffi sulla coscia che appena sanguinavano.
Se la è legata al dito e adesso acconsente non sono ai pantaloni e stivali antitaglio, ma persino a usare l'elmetto con visiera!
Lo stesso incidente con stessa dinamica accadde qualche anno fa a mio padre, con la Stihl MS 290 e catena 3/8 grande. Aveva su un pantaloni invernale normale: se la cavò con 5 o 6 graffi sulla coscia che appena sanguinavano.
Se la è legata al dito e adesso acconsente non sono ai pantaloni e stivali antitaglio, ma persino a usare l'elmetto con visiera!
Poseidon X6- ex moderatori
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Re: esperienze personali di rischio
Sarebbe interessante anche sapere come si è fermata la catena. Se hai delle foto, sarebbero molto utili.
beppe65- ex moderatori
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Re: esperienze personali di rischio
per intanto posto una foto dei miei pantaloni antitaglio, ripeto che sono solo stati sfiorati e si è lacerato solo il rivestimento esterno, perciò non hanno avuto bisogno di bloccare la catena, il mio inervento era rivolto ad accentuare le condizioni psico-fisiche che devono sempre essere al meglio
Re: esperienze personali di rischio
C'è davvero da rifletterci su a questo genere di questioni...
Certe volte siamo stanchi e usiamo comunque la mts, magari per non lasciare un lavoro a metà o per portarci avanti per il giorno dopo...
Certe volte siamo stanchi e usiamo comunque la mts, magari per non lasciare un lavoro a metà o per portarci avanti per il giorno dopo...
Anto86- UTENTE BANNATO
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Re: esperienze personali di rischio
Non ho foto al momento, ma forse mi sono spiegato male, mi ha lacerato i pantaloni come quelli nella foto del post sopra ma non si' e' bloccata la catena sono riuscito ad allontanarla subito.
roberto- utente registrato
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