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Re: marchio stihl
nient'affatto, vogliono arrivare a mettere a punto tecnologie tali da poter avere qualsiasi motosega a batteria. tieni conto che stiamo parlando di un orizzonte temporale abbastanza lungo. ovvio che prima di arrivare li ci sarà di mezzo almeno una generazione di motoseghe ad iniezionee elettronica. tecnologia che stihl ha già messo in commercio sulle troncatrici da cantiere.peppone ha scritto: questo significa che sul lungo periodo stihl ha intenzione di sparire del tutto dal mercato delle motoseghe.
non capisco allora perché accanirsi nel montare carburatori elettronici su tutte le gamme se si ha già in mente di produrre in futuro soltanto elettroseghe a batteria: basterebbe cessare immediatamente la produzione di motoseghe adesso e lanciarsi esclusivamente sulle elettroseghe a batteria.
ma questo comporterebbe la morte istantanea del marchio stihl, o per lo meno una totale scomparsa del marchio fra le macchine impiegate dai professionisti.
mah...sono molto confuso e perplesso...
se si pensa allo sviluppo che le motoseghe a batteria hanno avuto in meno di 10 anni, ci si può immaginare dove arriveranno tra 20-25.
e non sto parlando di chiacchiere di corridoio, è un fermo proposito dell'azienda.
maxb.- utente registrato
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Località : provincia di Varese
Re: marchio stihl
sarà...io a tirar giù piante da un metro di diametro con una elettrosega a batteria non mi ci vedo di sicuro...nemmeno tra 30 anni...
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"La caccia è una forma secondaria di malattia mentale umana"
(Theodor Heuss, Presidente della Repubblica Federale di Germania dal 1949 al 1959).
Re: marchio stihl
Ho scorporato la discussione sulle motoseghe a batteria qui
https://lamotosega.forumattivo.com/t131p300-elettroseghe-e-seghe-a-batteria#129611
https://lamotosega.forumattivo.com/t131p300-elettroseghe-e-seghe-a-batteria#129611
ferrari-tractor- Moderatori
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Età : 43
Località : Prov. Cuneo
sthil 261
domanda: x il rodaggio della mia nuovissima 261 la miscela a quanto va fatta xche la sthil dice al 2% e il mio rivenditore al 2,5% oppure addirittura piu' grassa? uso un olio sthil HP.
tommaso.82.- utente registrato
- Messaggi : 7
Data d'iscrizione : 08.12.13
Re: marchio stihl
qui siamo nella sezione "marchio stihl" in cui si parla dell'aspetto commerciale del colosso tedesco.tommaso.82. ha scritto:domanda: x il rodaggio della mia nuovissima 261 la miscela a quanto va fatta xche la sthil dice al 2% e il mio rivenditore al 2,5% oppure addirittura piu' grassa? uso un olio sthil HP.
quindi la tua domanda qui è OT.
dai una lettura a questo topic
https://lamotosega.forumattivo.com/t1383-primo-avviamento-e-rodaggio-motosega-nuova
e se vuoi parliamone lì.
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"La caccia è una forma secondaria di malattia mentale umana"
(Theodor Heuss, Presidente della Repubblica Federale di Germania dal 1949 al 1959).
Re: marchio stihl
parte scorporata da qui:
https://lamotosega.forumattivo.com/t2272p600-annuncio-fotonico#135866
si tratta di qualcosa di ben più grave; questo è un rivenditore che sta cercando di svendere pesantemente sottocosto tutto l'assortimento stihl. non oso pensare quale situzione ci sia dietro una scelta così radicale.
https://lamotosega.forumattivo.com/t2272p600-annuncio-fotonico#135866
motomix ha scritto:mi sembrava la sezione piu opportuna dati i prezzi al di sotto della normalità.
navigando su un sito di annunci mi sono imbattuto in questo
http://annunci.ebay.it/annunci/attrezzature-agricole/cosenza-annunci-rossano/articoli-originali-stihl/59950074?utm_source=ebay&utm_medium=om&utm_campaign=filmstrip&mpch=ads
si tratta di qualcosa di ben più grave; questo è un rivenditore che sta cercando di svendere pesantemente sottocosto tutto l'assortimento stihl. non oso pensare quale situzione ci sia dietro una scelta così radicale.
Ultima modifica di peppone il Mar Gen 14, 2014 11:45 am - modificato 1 volta. (Motivazione : inserimento link interno)
maxb.- utente registrato
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Località : provincia di Varese
Re: marchio stihl
vende attrezzature nuove ma dalle foto sembrano essere modelli precedenti.
potrebbe magari essere una svendita di fine attività?
del tipo, vendo quello che ho a prezzo di costo o addirittura inferiore piuttosto che avere giacenze. anche se il ribasso mi sembra eccessivo...mah....
potrebbe magari essere una svendita di fine attività?
del tipo, vendo quello che ho a prezzo di costo o addirittura inferiore piuttosto che avere giacenze. anche se il ribasso mi sembra eccessivo...mah....
Ultima modifica di motomix il Mar Gen 14, 2014 11:13 am - modificato 1 volta. (Motivazione : correzione)
motomix- utente registrato
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Data d'iscrizione : 05.01.12
Re: marchio stihl
guarda maxb...ti dico che nella mia zona stanno facendo la stessa identica cosa due venditori: uno husqvarna e l'altro stihl. svendono in blocco.maxb. ha scritto:si tratta di qualcosa di ben più grave; questo è un rivenditore che sta cercando di svendere pesantemente sottocosto tutto l'assortimento stihl. non oso pensare quale situzione ci sia dietro una scelta così radicale.motomix ha scritto:mi sembrava la sezione piu opportuna dati i prezzi al di sotto della normalità.
navigando su un sito di annunci mi sono imbattuto in questo
http://annunci.ebay.it/annunci/attrezzature-agricole/cosenza-annunci-rossano/articoli-originali-stihl/59950074?utm_source=ebay&utm_medium=om&utm_campaign=filmstrip&mpch=ads
dietro una scelta così radicale, a parer mio, c'è semplicemente il fatto che in questo periodo le fabbriche in italia chiudono, licenziano, mettono in cassa integrazione o in mobilità, i negozi tiran giù le saracinesche per sempre e la gente (tanta gente) fa fatica a mettere assieme il pranzo con la cena.
in una situazione di crisi tragica come quella che stiamo vivendo i venditori concessionari di marchi costosi (per qualsiasi tipo di prodotto) sono fra quelli che patiscono maggiormente poiché i pochi acquirenti che ci sono in giro si orientano verso altri marchi che, a parità o quasi di qualità del prodotto, offrono prezzi più vantaggiosi.
è naturale, giusto e logico che sia così: non è più il periodo delle vacche grasse e in molte famiglie le vacche se le sono già mangiate da un pezzo per non morir di fame.
le filiali italiane del gruppo elettrolux (husqvarna) stanno mettendo in cassa integrazione migliaia di operai e dipendenti.
i punti vendita stihl (almeno dalle mie parti) sono in grandissima difficoltà: uno ha chiuso definitivamente due anni fa e l'altro fa le svendite.
cosenza, zona cui si riferisce l'annuncio, è in una situazione di crisi 10 volte peggiore a quella che c'è nel nord italia...quindi non oso immaginare quanto poco lavoro abbia un negozio come quello, con un così bello e ricco assortimento.
il proprietario del punto vendita stihl che sta svendendo vicino a me mi ha detto che negli ultimi mesi del 2013 gli entravano in negozio una media di 5 clienti al giorno e che c'eran giorni (parecchi giorni a suo dire) che non incassava assolutamente niente perché i clienti entrati chiedevano magari solo un prezzo o guardavano un prodotto uscendo senza comprare.
secondo me dietro una scelta così radicale c'è solo la disperazione di un commerciante che, concessionario di un marchio molto costoso, non ci sta più dentro, non riesce a pagare le bollette, le tasse e quant'altro.
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"La caccia è una forma secondaria di malattia mentale umana"
(Theodor Heuss, Presidente della Repubblica Federale di Germania dal 1949 al 1959).
marchio stihl
Peppone le tue sono sacrosante parole, purtroppo è la triste realtà che viviamo in questo momento (in tutti i settori non solo quello delle macchine da giardinaggio). Lo vediamo tutti i giorni in TV, lo leggiamo sui giornali e lo constatiamo di persona. Speriamo che finirà, certo che le premesse di una ripresa io non le vedo proprio...
Scusate l'OT ma la realtà è questa.
Scusate l'OT ma la realtà è questa.
lorenzo AL- utente registrato
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Data d'iscrizione : 02.01.14
Età : 43
Località : Alessandria
Re: marchio stihl
Anche nella mia zona (una delle più ricche d'italia) la situazione è pressochè drammatica, l'altro giorno sono passato dal rivenditore Jonsered a 10km da dove vivo, per acquistare un tondino.
Il negozio è grande e il propietario mi diceva con gli occhi lucidi che non ce la fa più a riscaldare il locale, DEVE LAVORARE AL FREDDO perchè non ha guadagni......
Passano 10 - 15 persone al giorno e comprano in 5-6 magari olio catena/una roncola se va bene/ lime e comunque di motoseghe nisba o quasi....speriamo che questa crisi sia agli sgoccioli
Il negozio è grande e il propietario mi diceva con gli occhi lucidi che non ce la fa più a riscaldare il locale, DEVE LAVORARE AL FREDDO perchè non ha guadagni......
Passano 10 - 15 persone al giorno e comprano in 5-6 magari olio catena/una roncola se va bene/ lime e comunque di motoseghe nisba o quasi....speriamo che questa crisi sia agli sgoccioli
Andrea Sertori- utente registrato
- Messaggi : 249
Data d'iscrizione : 01.01.14
Re: marchio stihl
...e consideriamo (collegandomi a quanto appena detto da Andrea Sartori) che il marchio jonsered è caro ma non caro quanto stihl...figuratevi in una zona depressa come il cosentino cercar di vendere, in questo periodo, una motosega stihl 50cc che, pur essendo una gran macchina, di listino costa quasi 1000 euro quando con la metà esatta si prende un 50cc pari qualità di altro marchio.
assolutamente impossibile.
assolutamente impossibile.
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"La caccia è una forma secondaria di malattia mentale umana"
(Theodor Heuss, Presidente della Repubblica Federale di Germania dal 1949 al 1959).
Re: marchio stihl
mi permetto di dire la mia anche se posso essere OT
al Nord Italia molti concessionari sopravvivono e resistono anche grazie ad acquisti fatti da Amministrazioni Pubbliche, seppur in maniera minore che in passato. Al Sud, premetto che non sono nè razzista nè federalista, l'inefficienza e lo spreco di denaro ad opera di soggetti pubblici è sotto gli occhi di tutti. Mi viene in mente un servizio TV (iene o Report, non ricordo) nel quale si spiegava che sebbene Calabria e Sicilia abbiano un'enormità di personale assunto per la manutenzione forestale ( e qui ci sarebbe il discorso di clientelismo), il degrado del meraviglioso territorio raggiunge livelli da terzo mondo. Soldi destinati ad investimenti e a creare indotto nell'economia locale finiscono sempre piu spesso nelle tasche dei soliti ignoti,
con enorme danno per le oneste attività del luogo, del territorio e della popolazione che ci vive.
scusate l'OT
al Nord Italia molti concessionari sopravvivono e resistono anche grazie ad acquisti fatti da Amministrazioni Pubbliche, seppur in maniera minore che in passato. Al Sud, premetto che non sono nè razzista nè federalista, l'inefficienza e lo spreco di denaro ad opera di soggetti pubblici è sotto gli occhi di tutti. Mi viene in mente un servizio TV (iene o Report, non ricordo) nel quale si spiegava che sebbene Calabria e Sicilia abbiano un'enormità di personale assunto per la manutenzione forestale ( e qui ci sarebbe il discorso di clientelismo), il degrado del meraviglioso territorio raggiunge livelli da terzo mondo. Soldi destinati ad investimenti e a creare indotto nell'economia locale finiscono sempre piu spesso nelle tasche dei soliti ignoti,
con enorme danno per le oneste attività del luogo, del territorio e della popolazione che ci vive.
scusate l'OT
motomix- utente registrato
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Data d'iscrizione : 05.01.12
Re: marchio stihl
Un informazione in controtendenza rispetto agli ultimi messaggi (speriamo risollevi un poco il morale).
Dalle mie parti, nella famosissima (per le piastrelle ceramiche) Sassuolo ha aperto da circa un anno un anno e mezzo un rivenditore Stihl / Honda (dove ho preso la 362), onestamente quando passo da lui per fare due chiacchere tecniche, non vedo mai più di una persona nel negozio.
Comunque è molto triste anche in queste zone (una volta caotiche) tantissimi esercizi chiudono, la vedo moooolto male.
Sono daccordo con peppone certi super colossi, super costosi, stanno pagando cara la crisi, magari di più di altri concorrenti meno blasonati ma sempre comunque validi da un punto di vista di prodotto.
Dalle mie parti, nella famosissima (per le piastrelle ceramiche) Sassuolo ha aperto da circa un anno un anno e mezzo un rivenditore Stihl / Honda (dove ho preso la 362), onestamente quando passo da lui per fare due chiacchere tecniche, non vedo mai più di una persona nel negozio.
Comunque è molto triste anche in queste zone (una volta caotiche) tantissimi esercizi chiudono, la vedo moooolto male.
Sono daccordo con peppone certi super colossi, super costosi, stanno pagando cara la crisi, magari di più di altri concorrenti meno blasonati ma sempre comunque validi da un punto di vista di prodotto.
Ultima modifica di vorrei ma non posso il Mar Gen 14, 2014 1:02 pm - modificato 1 volta.
vorrei ma non posso- utente registrato
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Data d'iscrizione : 13.06.12
Località : appennino tosco emiliano
Re: marchio stihl
più che OT quanto hai appena scritto è proprio al limite di quanto permesso dal nostro regolamento poiché le considerazioni che poni (condivisibili o meno, realistiche o meno) hanno una inevitabile e forte connotazione politica.motomix ha scritto:mi permetto di dire la mia anche se posso essere OT
al Nord Italia molti concessionari sopravvivono e resistono anche grazie ad acquisti fatti da Amministrazioni Pubbliche, seppur in maniera minore che in passato. Al Sud, premetto che non sono nè razzista nè federalista, l'inefficienza e lo spreco di denaro ad opera di soggetti pubblici è sotto gli occhi di tutti. Mi viene in mente un servizio TV (iene o Report, non ricordo) nel quale si spiegava che sebbene Calabria e Sicilia abbiano un'enormità di personale assunto per la manutenzione forestale ( e qui ci sarebbe il discorso di clientelismo), il degrado del meraviglioso territorio raggiunge livelli da terzo mondo. Soldi destinati ad investimenti e a creare indotto nell'economia locale finiscono sempre piu spesso nelle tasche dei soliti ignoti,
con enorme danno per le oneste attività del luogo, del territorio e della popolazione che ci vive.
scusate l'OT
quindi lascio il tuo post poiché non viola completamente quanto illustrato nel nostro regolamento ma invito tutti a non proseguire il discorso in questi termini non perché offensivi (che non lo sono) ma perché assai prossimi a scatenare valutazioni ideologiche e contrapposizioni di parte.
non direi che è in controtendenza con quanto scritto prima e nemmeno che risollevi il morale.vorrei ma non posso ha scritto:Un informazione in controtendenza rispetto messaggi (speriamo risollevi un poco il morale).
un rivenditore Stihl / Honda ... onestamente quando passo da lui per fare due chiacchere tecniche non vedo mai più di una persona.
se quando passi da lui non vedi mai più di una persona quel negozio è prossimo al collasso esattamente quanto tanti altri.
o forse ho capito male io cosa vuoi dire...
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"La caccia è una forma secondaria di malattia mentale umana"
(Theodor Heuss, Presidente della Repubblica Federale di Germania dal 1949 al 1959).
Re: marchio stihl
No hai capito benissimo (volevo solo sdramattizzare dicendo che risolleva il morale, non lo penso davvero), volevo solo segnalare che almeno un rivenditore del blasonato marchio Tedesco ha avuto il "coraggio" di aprire un punto vendita in una zona, abbastanza ampia, tutto sommato scoperta da Stihl.
Hai ragioine per quanto riguarda il "collasso" (anche se assolutamente non lo auguro a nessuno) qundo alle 18.30 vai in negozio e non trovi nessuno (visto che molti finiscono di lavorare alle 17.30-18) vuol spesso dire che non si è visto nessuno durante tutto il giorno.
Per quanto riguarda l'antagonista Husqvarna, mi è capitato durante le vacanze Natalizie, di passare dal rivenditore dove avevo preso la 338 (negozio storico gestito dalla stessa famiglia da oltre 30 anni) che ha smesso Husqvarna e ora vende solo Shindaiwa (un tempo secondo marchio del negozio), anche questo sono segnali di cambiamenti del mercato, magari anche nel settore delle atrezzature per lavori agro boschivi, prenderanno fette importanti di mercato, marchi fino ad ora di nicchia, o poco diffusi tra i professionisti, chi lo sa' ?
Scusate se sono andato OT.
Hai ragioine per quanto riguarda il "collasso" (anche se assolutamente non lo auguro a nessuno) qundo alle 18.30 vai in negozio e non trovi nessuno (visto che molti finiscono di lavorare alle 17.30-18) vuol spesso dire che non si è visto nessuno durante tutto il giorno.
Per quanto riguarda l'antagonista Husqvarna, mi è capitato durante le vacanze Natalizie, di passare dal rivenditore dove avevo preso la 338 (negozio storico gestito dalla stessa famiglia da oltre 30 anni) che ha smesso Husqvarna e ora vende solo Shindaiwa (un tempo secondo marchio del negozio), anche questo sono segnali di cambiamenti del mercato, magari anche nel settore delle atrezzature per lavori agro boschivi, prenderanno fette importanti di mercato, marchi fino ad ora di nicchia, o poco diffusi tra i professionisti, chi lo sa' ?
Scusate se sono andato OT.
vorrei ma non posso- utente registrato
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Località : appennino tosco emiliano
Re: marchio stihl
ciò che mette in difficoltà i rivenditori di marchi blasonati non è tanto l'alto costo del prodotto quanto le continue pretese commerciali, di esclusiva, di marketing che molti marchi "prima donna" hanno verso il rivenditore, vi faccio un elenco di ciò che molti di loro chiedono a noi:
- pretesa di esclusiva all'interno del punto vendita senza consessione di esclusiva di zona in cambio.
- pretesa che si tratti l'intero catalogo, al di cui rifiuto le condizioni di acquisto e pagamento vengono peggiorate.
- pretesa che i rivenditori srl presentino fidejussioni a loro favore e gli consegnino bilanci e stato patrimoniale, per ulteriori valutazioni
- pretesa di conpartecipazione a promozioni e campagne pubblicitarie su vari mezzi di comunicazione (riscontro per il negoziante inferiore al 10%)
- necessità di dover partecipare a corsi commerciali, oltrechè a quelli, sacrosanti, tecnici.
- pesanti limitazioni o totale interdizione alla vendita dei prodotti su internet
- continuo e costante stimolo psicologico al incremento dei fatturati, che per molti rivenditori si è tramutata nella spasmodica rincorsa del "budget prefissato" per ottenere i premi di fine anno.
and so on....
--- non mi riferisco necessariamente al marchio stihl, vi sono altre aziende che agiscono anche peggio---
- pretesa di esclusiva all'interno del punto vendita senza consessione di esclusiva di zona in cambio.
- pretesa che si tratti l'intero catalogo, al di cui rifiuto le condizioni di acquisto e pagamento vengono peggiorate.
- pretesa che i rivenditori srl presentino fidejussioni a loro favore e gli consegnino bilanci e stato patrimoniale, per ulteriori valutazioni
- pretesa di conpartecipazione a promozioni e campagne pubblicitarie su vari mezzi di comunicazione (riscontro per il negoziante inferiore al 10%)
- necessità di dover partecipare a corsi commerciali, oltrechè a quelli, sacrosanti, tecnici.
- pesanti limitazioni o totale interdizione alla vendita dei prodotti su internet
- continuo e costante stimolo psicologico al incremento dei fatturati, che per molti rivenditori si è tramutata nella spasmodica rincorsa del "budget prefissato" per ottenere i premi di fine anno.
and so on....
--- non mi riferisco necessariamente al marchio stihl, vi sono altre aziende che agiscono anche peggio---
maxb.- utente registrato
- Messaggi : 1725
Data d'iscrizione : 27.06.12
Località : provincia di Varese
Re: marchio stihl
ma con che criterio vengono concesse le licenze? prima parlavi del fatto che al rivenditore non è lasciata l'esclusiva di zona....
motomix- utente registrato
- Messaggi : 642
Data d'iscrizione : 05.01.12
Re: marchio stihl
maxb leggendo il tuo post mi hai fatto ricordare che i renditori Stihl (almeno quelli che ho visitato io) hanno solo quel marhio, per quanto riguarda motoseghe, decespugliatori, ecc.
Poi magari, come quello dove ho preso io la Stihl, hanno le turbine Honda, o comunque cose che non si "sovrappongono" al marchio tedesco (per intenderci, seconde o terze scelte tecniche/economiche).
Cosa che devo dire nei negozi Husqvarna, Dolmar non ho notato (infatti magari oltre ha Husqvarna hanno che sò, Active, Efco, Echo, o altri).
Mi sembra francamente una politica (quella Tedesca) verso i punti vendità assistenza parecchio "rigida", io non sono nessuno per poter nemmeno pensare di "criticare" questi mastodonti.
Però posso dire, da potenziale cliente, che mi piace molto andare in qualsiasi negozio e poter mettere a confronto,prendere in mano,valutare pesi di articoli simili (vedi cilindrata) ma di diverse marche, questo per poter avere riscontri inmediati.
Poi magari, come quello dove ho preso io la Stihl, hanno le turbine Honda, o comunque cose che non si "sovrappongono" al marchio tedesco (per intenderci, seconde o terze scelte tecniche/economiche).
Cosa che devo dire nei negozi Husqvarna, Dolmar non ho notato (infatti magari oltre ha Husqvarna hanno che sò, Active, Efco, Echo, o altri).
Mi sembra francamente una politica (quella Tedesca) verso i punti vendità assistenza parecchio "rigida", io non sono nessuno per poter nemmeno pensare di "criticare" questi mastodonti.
Però posso dire, da potenziale cliente, che mi piace molto andare in qualsiasi negozio e poter mettere a confronto,prendere in mano,valutare pesi di articoli simili (vedi cilindrata) ma di diverse marche, questo per poter avere riscontri inmediati.
Ultima modifica di vorrei ma non posso il Mar Gen 14, 2014 2:53 pm - modificato 1 volta.
vorrei ma non posso- utente registrato
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Re: marchio stihl
non è poi un caso che ultimamente certi rivenditori "storici" di questi grandi marchi stia volgendo lo sguardo altrove..
Roberto67- utente registrato
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Re: marchio stihl
ok. tutto verissimo.maxb. ha scritto:ciò che mette in difficoltà i rivenditori di marchi blasonati non è tanto l'alto costo del prodotto quanto le continue pretese commerciali, di esclusiva, di marketing che molti marchi "prima donna" hanno verso il rivenditore, vi faccio un elenco di ciò che molti di loro chiedono a noi:
- pretesa di esclusiva all'interno del punto vendita senza consessione di esclusiva di zona in cambio.
- pretesa che si tratti l'intero catalogo, al di cui rifiuto le condizioni di acquisto e pagamento vengono peggiorate.
- pretesa che i rivenditori srl presentino fidejussioni a loro favore e gli consegnino bilanci e stato patrimoniale, per ulteriori valutazioni
- pretesa di conpartecipazione a promozioni e campagne pubblicitarie su vari mezzi di comunicazione (riscontro per il negoziante inferiore al 10%)
- necessità di dover partecipare a corsi commerciali, oltrechè a quelli, sacrosanti, tecnici.
- pesanti limitazioni o totale interdizione alla vendita dei prodotti su internet
- continuo e costante stimolo psicologico al incremento dei fatturati, che per molti rivenditori si è tramutata nella spasmodica rincorsa del "budget prefissato" per ottenere i premi di fine anno.
and so on....
--- non mi riferisco necessariamente al marchio stihl, vi sono altre aziende che agiscono anche peggio---
ma ammetterai che se una stihl ms 261 costasse 500 euro (quanto una dolmar ps5105, ad esempio, o poco meno di una solo 651) e non quasi mille forse ne venderebbero, in tempo di crisi, parecchie di più?
stihl ha una grossa fetta del mercato, per lo più conquistato in tempi di floridità economica.
chi occupa una grossa fetta di mercato spesso (non è il caso di stihl, purtroppo per lei) ad un certo punto ridimensiona i prezzi.
Kawasaki ha venduto quasi 8 milioni di esemplari del motore per decespugliatore th43 proprio abbassando i prezzi e concedendo l'impiego del proprio motore anche ad altri marchi e mantenendo il prezzo alla metà di un pari qualità e pari cilindrata stihl.
faccio una digressione in un ambito di cui sono appassionato e collezionista per illustrare meglio quanto intendo dire: la videoarcheologia, il collezionismo di supporti homevideo rari e ormai fuori mercato.
nel 1974 la Sony lanciò sul mercato il suo standard per riproduzione homevideo: le famose videocassette Betamax. la produzione dei nastri magnetici era esclusiva della Sony come pure quella dei videoregistratori sistema Betamax (fino al 1981 quando concesse la licenza alla produzione alla sua all'epoca consociata Toshiba). la qualità era assolutamente eccelsa: suono quadrifonico, colori stupendi, grande stabilità di immagine. una videocassetta contenente un film su supporto Betamax costava all'epoca 59.900 lire (un terzo di uno stipendio di un operaio) ed il videoriproduttore costava circa un milione di lire.
roba di grandissima qualità ma cara da morire.
nel 1976 (due anni dopo l'uscita del Beta) la Jvc lanciò il sistema vhs. la qualità del suono e dell'immagine non era nemmeno lontanamente paragonabile agli altissimi standard del Betamax...ma...la Jvc diede a chiunque lo chiedesse la licenza a fabbricare supporti e lettori vhs, una videocassetta con film su vhs costava nel 9.900 lire ed un videoregistratore stava sulle 100mila lire.
nel 1989 la Sony, sconfitta dal mercato nonostante avesse lo standard qualitativamente migliore, smise di produrre il sistema Betamax, tranne che nel formato professionale per emittenti televisive (fino a 10 anni fa le trasmissioni della rai era tutte su Beta BroadCasting, poi si è imposto il digitale). la supponenza derivata dall'avere il prodotto migliore e la miopia commerciale dei dirigenti Sony dell'epoca fecero vacillare il megacolosso giapponese. e non eran periodi di crisi economica.
tutta questa lunga digressione (che vi avrà annoiato motivo per cui mi scuso) per dire che se stihl intende mantenere il mercato che ha conquistato in periodi di vacche grasse non deve necessariamente fare come ha fatto la JVC con il vhs (cioè prodotto economico ma scadente) ma per lo meno ridurre i prezzi al dettaglio (come ha fatto Kawasaki per il suo th43) mantenendo buoni livelli qualitativi.
una stihl ms 261, come costo di pura produzione, starà intorno ai 200-250 euro.
ed il resto per arrivare a quasi mille euro?
d'accordo la pubblicità, l'innovazione, la ricerca, il ricarico del negoziante, le tasse, e tutto quanto.
d'accordo.
ma c'è un margine di oltre il 75% fra il costo del prodotto al produttore ed il suo prezzo al dettaglio: hai voglia a far ricerca, pubblicità, ricarichi eccetera!
quanto, infine, alla preclusione alla vendita sul web questo rappresenta, ai miei occhi, una assurdità commerciale, un mistero insondabile ed un indicatore di folle autolesionismo aziendale.
l'antenato di internet (arpanet) ha oramai 45 anni di età, negli anni '80 si trasforma in internet, negli anni '90 internet diventa world wide...che cosa stanno aspettando quelli della stihl a capire che se usi internet non ti si secca il pisellino e non diventi cieco?
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"La caccia è una forma secondaria di malattia mentale umana"
(Theodor Heuss, Presidente della Repubblica Federale di Germania dal 1949 al 1959).
Re: marchio stihl
Concordo a pieno con quanto detto da peppone, le leggi di mercato stanno cambiando velocemente, la aziende (tutte le aziende) devono saper cambiare le strategie altrettanto velocemente.
Faccio l'ultimo OT e me ne scuso, pensavo a 20 anni fà quante autovetture Giapponesi o Coreane o Indiane si vedevano in giro? da mè forse lo 0.5 % (qualche Honda, molti fuori strada Suzuki,Toiota).
A casa mia 20 anni fà avevamo 3 fiat e una Renoult, ora abbiamo 3 Suzuki e una Renoult.
Ora non vorrei esagerare ma un 30% buono.
Quindi non si può certo dormire sul quello che è stato in passato.
Faccio l'ultimo OT e me ne scuso, pensavo a 20 anni fà quante autovetture Giapponesi o Coreane o Indiane si vedevano in giro? da mè forse lo 0.5 % (qualche Honda, molti fuori strada Suzuki,Toiota).
A casa mia 20 anni fà avevamo 3 fiat e una Renoult, ora abbiamo 3 Suzuki e una Renoult.
Ora non vorrei esagerare ma un 30% buono.
Quindi non si può certo dormire sul quello che è stato in passato.
vorrei ma non posso- utente registrato
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Re: marchio stihl
fino a 7 o 8 anni fa stihl era un po' che dormiva della grossa sugli allori.vorrei ma non posso ha scritto:Quindi non si può certo dormire sul quello che è stato in passato.
poi, probabilmente stuzzicata da husqvarna che aveva comprato aziende e marchi come fossero scatole di biscotti, ha ripreso (molto bene direi) a fare ricerca e innovazione.
temo però che il problema di stihl sia, adesso, la strategia commerciale: prezzi esorbitanti, cappio al collo dei concessionari e niente web.
il tutto in periodo di recessione.
a me pare assurdo.
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(Theodor Heuss, Presidente della Repubblica Federale di Germania dal 1949 al 1959).
Re: marchio stihl
In alcuni comuni della mia zona o hai Stihl o hai Husqvarna (di nicchia Jonsered) o sei uno che non capisce nulla.
Dolmar? Macchine lente che non vanno niente.
Makita? No, guarda che mi serve una motosega, non un trapano.
Shindaiwa? Si beh, forse le piccole, ma non so...(l'interlocutore ti guarda sospettando che tu faccia colazione con l'Aperol e quindi tu stia sbiascicando)
Oleo-Mac? Come le Fiat, robaccia!
Echo? Mah, sarà la solita roba cinese (e qui devo trattenere gli insulti)
Se la gente intorno a me da un valore a un determinato bene ed è disposta, per tutta una serie di motivi discutibilissima, a continuare a pagare il prezzo imposto vuol dire che la politica "elitaria" di Stihl non è così sbagliata.
Il prezzo si determina anche in base al valore percepito dal cliente.
Esempio: abbigliamento. Circa 6 o 7 anni fa andai nello spaccio di un pregiato lanificio a comprare un maglione di pura lana vergine, €80. Produzione in Valsesia. Uscendo passai da una catena che vende abiti firmati e jeanseria, un maglioncino in poliestere, 100% Cina, confezione imbarazzante...oltre €120. Ma era il marchio che in quegli anni era più di moda, che tutti i ragazzi avevano, quello da sfoggiare.
Questo vuol dire che il prezzo che il cliente è disposto a pagare non è un qualcosa di razionale, determinato da una attenta valutazione della qualità e del valore aggiunto che una lavorazione o innovazione gli ha conferitoo, ma è legato all'immagine del marchio. Sta all'azienda decidere come sfruttarlo: il progetto Stihl può aver senso, poiché si decide di dare un'immagine forte e si punta sul fatto che quando tornerà a girare l'economia, la clientela tornerà numerosa.
Se il prezzo scende non è più il prodotto di pochi, il top a cui aspirare: non si potrà più dire "Ho preso una Stihl" col petto gonfio (a torto o a ragione).
Con tale riflessione vorrei solo sottolineare un aspetto complementare a quelli già esposti.
Ovviamente sono tutte ipotesi personali
Dolmar? Macchine lente che non vanno niente.
Makita? No, guarda che mi serve una motosega, non un trapano.
Shindaiwa? Si beh, forse le piccole, ma non so...(l'interlocutore ti guarda sospettando che tu faccia colazione con l'Aperol e quindi tu stia sbiascicando)
Oleo-Mac? Come le Fiat, robaccia!
Echo? Mah, sarà la solita roba cinese (e qui devo trattenere gli insulti)
Se la gente intorno a me da un valore a un determinato bene ed è disposta, per tutta una serie di motivi discutibilissima, a continuare a pagare il prezzo imposto vuol dire che la politica "elitaria" di Stihl non è così sbagliata.
Il prezzo si determina anche in base al valore percepito dal cliente.
Esempio: abbigliamento. Circa 6 o 7 anni fa andai nello spaccio di un pregiato lanificio a comprare un maglione di pura lana vergine, €80. Produzione in Valsesia. Uscendo passai da una catena che vende abiti firmati e jeanseria, un maglioncino in poliestere, 100% Cina, confezione imbarazzante...oltre €120. Ma era il marchio che in quegli anni era più di moda, che tutti i ragazzi avevano, quello da sfoggiare.
Questo vuol dire che il prezzo che il cliente è disposto a pagare non è un qualcosa di razionale, determinato da una attenta valutazione della qualità e del valore aggiunto che una lavorazione o innovazione gli ha conferitoo, ma è legato all'immagine del marchio. Sta all'azienda decidere come sfruttarlo: il progetto Stihl può aver senso, poiché si decide di dare un'immagine forte e si punta sul fatto che quando tornerà a girare l'economia, la clientela tornerà numerosa.
Se il prezzo scende non è più il prodotto di pochi, il top a cui aspirare: non si potrà più dire "Ho preso una Stihl" col petto gonfio (a torto o a ragione).
Con tale riflessione vorrei solo sottolineare un aspetto complementare a quelli già esposti.
Ovviamente sono tutte ipotesi personali
Poseidon X6- ex moderatori
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Re: marchio stihl
Ma la differenza di prezzo che ora si trova tra un 50 Stihl e un 50 Husqvarna,
la si trovava anche 10 anni fà?
La si trovava anche 20 anni fà?
Lo chiedo perchè fino a 2 anni fà a casa mia si usava e si comperava solo Husqvarna, quindi non ho termini di paragone, quando peppone parla di strategie commerciali di Stihl, quantomeno "strane", sono state attuate solo ultimamente, oppure i "Tedeschi" si sono sempre fatti pagare molto più cari rispetto agli altri, pensando che comunque chi voleva Stihl era comunque pronto a pagare di più?
Anche da mè vale quello che dice Poseidon, o hai Husqvarna o Stihl o sei un poveretto (quando mi sono presentato con la Solo 651 da mio padre mi ha detto,sono veloci come la macina di sotto,quando sono arrivato con la Dolmar 5105 e la 7300,mi ha detto hai dei soldi da buttare, ora usa solo quelle e la nuova 6100) se non si provano cose nuove non si può valutare le differenze e si rimane legati a quello che era e non a quello che è, discutibile, molto discutibile.
Insegnare ai Giapponesi a fare motori (e altro) bisogna sentirsi bene, la Dolmar fa signore motoseghe, a mio avviso per quello che ho provato io la 5105 rispetto alla 346 (non so rispetto alla 026/260 Stihl) non ha niente da invidiare, anzi.
la si trovava anche 10 anni fà?
La si trovava anche 20 anni fà?
Lo chiedo perchè fino a 2 anni fà a casa mia si usava e si comperava solo Husqvarna, quindi non ho termini di paragone, quando peppone parla di strategie commerciali di Stihl, quantomeno "strane", sono state attuate solo ultimamente, oppure i "Tedeschi" si sono sempre fatti pagare molto più cari rispetto agli altri, pensando che comunque chi voleva Stihl era comunque pronto a pagare di più?
Anche da mè vale quello che dice Poseidon, o hai Husqvarna o Stihl o sei un poveretto (quando mi sono presentato con la Solo 651 da mio padre mi ha detto,sono veloci come la macina di sotto,quando sono arrivato con la Dolmar 5105 e la 7300,mi ha detto hai dei soldi da buttare, ora usa solo quelle e la nuova 6100) se non si provano cose nuove non si può valutare le differenze e si rimane legati a quello che era e non a quello che è, discutibile, molto discutibile.
Insegnare ai Giapponesi a fare motori (e altro) bisogna sentirsi bene, la Dolmar fa signore motoseghe, a mio avviso per quello che ho provato io la 5105 rispetto alla 346 (non so rispetto alla 026/260 Stihl) non ha niente da invidiare, anzi.
Ultima modifica di vorrei ma non posso il Mar Gen 14, 2014 5:15 pm - modificato 3 volte.
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Re: marchio stihl
il tuo ragionamento poseidon ha parecchi aspetti indiscutibili.
uno su tutti: il valore commerciale intrinseco al valore del nome, al significato del marchio.
ma è un fatto che in parecchie zone stihl e husqvarna stiano tirando giù la saracinesca o facendo i saldi mentre altri marchi (tipo quelli che hai citato) tengono meglio la botta.
poi ogni zona è zona: dalle parti dove sto io è da sempre un feudo dolmar, nel tempo si è ricavata uno spazio Solo portandolo via alla oleomac che prima c'era e ora non c'è più...a margine come secondi o terzi marchi qui ci sono echo, zenoah, mcculloch.
stihl e husqvarna ci sono sempre state qui da me, ma i professionisti in questa zona compravano più dolmar che l'altra tedesca o la svedese.
fatto sta che fino a 5 anni fa c'erano, nel raggio di 25 chilometri da me, 5 venditori stihl, 4 venditori husqvarna, 6 venditori dolmar e nessuno della Solo.
adesso c'è un venditore stihl (che svende), un venditore husqvarna, 5 venditori dolmar e 2 venditori Solo.
Solo è entrata nel mercato, dolmar ha tenuto il colpo, stihl e husqvarna sono crollate.
ps: esisteva anche un venditore jonsered. ha chiuso da qualche anno anche lui.
ps: chiaro che tutto questo è un discorso di microeconomia locale, non è sicuramente lo specchio della realtà su tutta italia, anche se da quello che leggo in questo topic pare che il fenomeno della "recessione dei giganti" si verifichi anche in zone assai lontane e diverse da quella in cui vivo io.
uno su tutti: il valore commerciale intrinseco al valore del nome, al significato del marchio.
ma è un fatto che in parecchie zone stihl e husqvarna stiano tirando giù la saracinesca o facendo i saldi mentre altri marchi (tipo quelli che hai citato) tengono meglio la botta.
poi ogni zona è zona: dalle parti dove sto io è da sempre un feudo dolmar, nel tempo si è ricavata uno spazio Solo portandolo via alla oleomac che prima c'era e ora non c'è più...a margine come secondi o terzi marchi qui ci sono echo, zenoah, mcculloch.
stihl e husqvarna ci sono sempre state qui da me, ma i professionisti in questa zona compravano più dolmar che l'altra tedesca o la svedese.
fatto sta che fino a 5 anni fa c'erano, nel raggio di 25 chilometri da me, 5 venditori stihl, 4 venditori husqvarna, 6 venditori dolmar e nessuno della Solo.
adesso c'è un venditore stihl (che svende), un venditore husqvarna, 5 venditori dolmar e 2 venditori Solo.
Solo è entrata nel mercato, dolmar ha tenuto il colpo, stihl e husqvarna sono crollate.
ps: esisteva anche un venditore jonsered. ha chiuso da qualche anno anche lui.
ps: chiaro che tutto questo è un discorso di microeconomia locale, non è sicuramente lo specchio della realtà su tutta italia, anche se da quello che leggo in questo topic pare che il fenomeno della "recessione dei giganti" si verifichi anche in zone assai lontane e diverse da quella in cui vivo io.
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