marchio stihl

Concordo a pieno con quanto detto da peppone, le leggi di mercato stanno cambiando velocemente, la aziende (tutte le aziende) devono saper cambiare le strategie altrettanto velocemente.
Faccio l'ultimo OT e me ne scuso, pensavo a 20 anni fà quante autovetture Giapponesi o Coreane o Indiane si vedevano in giro? da mè forse lo 0.5 % (qualche Honda, molti fuori strada Suzuki,Toiota).
A casa mia 20 anni fà avevamo 3 fiat e una Renoult, ora abbiamo 3 Suzuki e una Renoult.
Ora non vorrei esagerare ma un 30% buono.
Quindi non si può certo dormire sul quello che è stato in passato.

vorrei ma non posso ha scritto:Quindi non si può certo dormire sul quello che è stato in passato.

fino a 7 o 8 anni fa stihl era un po' che dormiva della grossa sugli allori.
poi, probabilmente stuzzicata da husqvarna che aveva comprato aziende e marchi come fossero scatole di biscotti, ha ripreso (molto bene direi) a fare ricerca e innovazione.
temo però che il problema di stihl sia, adesso, la strategia commerciale: prezzi esorbitanti, cappio al collo dei concessionari e niente web.
il tutto in periodo di recessione.
a me pare assurdo.

In alcuni comuni della mia zona o hai Stihl o hai Husqvarna (di nicchia Jonsered) o sei uno che non capisce nulla.
Dolmar? Macchine lente che non vanno niente.
Makita? No, guarda che mi serve una motosega, non un trapano.
Shindaiwa? Si beh, forse le piccole, ma non so...(l'interlocutore ti guarda sospettando che tu faccia colazione con l'Aperol e quindi tu stia sbiascicando)
Oleo-Mac? Come le Fiat, robaccia!
Echo? Mah, sarà la solita roba cinese (e qui devo trattenere gli insulti)

Se la gente intorno a me da un valore a un determinato bene ed è disposta, per tutta una serie di motivi discutibilissima, a continuare a pagare il prezzo imposto vuol dire che la politica "elitaria" di Stihl non è così sbagliata.
Il prezzo si determina anche in base al valore percepito dal cliente.
Esempio: abbigliamento. Circa 6 o 7 anni fa andai nello spaccio di un pregiato lanificio a comprare un maglione di pura lana vergine, €80. Produzione in Valsesia. Uscendo passai da una catena che vende abiti firmati e jeanseria, un maglioncino in poliestere, 100% Cina, confezione imbarazzante...oltre €120. Ma era il marchio che in quegli anni era più di moda, che tutti i ragazzi avevano, quello da sfoggiare.

Questo vuol dire che il prezzo che il cliente è disposto a pagare non è un qualcosa di razionale, determinato da una attenta valutazione della qualità e del valore aggiunto che una lavorazione o innovazione gli ha conferitoo, ma è legato all'immagine del marchio. Sta all'azienda decidere come sfruttarlo: il progetto Stihl può aver senso, poiché si decide di dare un'immagine forte e si punta sul fatto che quando tornerà a girare l'economia, la clientela tornerà numerosa.
Se il prezzo scende non è più il prodotto di pochi, il top a cui aspirare: non si potrà più dire "Ho preso una Stihl" col petto gonfio (a torto o a ragione).
Con tale riflessione vorrei solo sottolineare un aspetto complementare a quelli già esposti.
Ovviamente sono tutte ipotesi personali

Ma la differenza di prezzo che ora si trova tra un 50 Stihl e un 50 Husqvarna,
la si trovava anche 10 anni fà?
La si trovava anche 20 anni fà?
Lo chiedo perchè fino a 2 anni fà a casa mia si usava e si comperava solo Husqvarna, quindi non ho termini di paragone, quando peppone parla di strategie commerciali di Stihl, quantomeno "strane", sono state attuate solo ultimamente, oppure i "Tedeschi" si sono sempre fatti pagare molto più cari rispetto agli altri, pensando che comunque chi voleva Stihl era comunque pronto a pagare di più?
Anche da mè vale quello che dice Poseidon, o hai Husqvarna o Stihl o sei un poveretto (quando mi sono presentato con la Solo 651 da mio padre mi ha detto,sono veloci come la macina di sotto,quando sono arrivato con la Dolmar 5105 e la 7300,mi ha detto hai dei soldi da buttare, ora usa solo quelle e la nuova 6100) se non si provano cose nuove non si può valutare le differenze e si rimane legati a quello che era e non a quello che è, discutibile, molto discutibile.
Insegnare ai Giapponesi a fare motori (e altro) bisogna sentirsi bene, la Dolmar fa signore motoseghe, a mio avviso per quello che ho provato io la 5105 rispetto alla 346 (non so rispetto alla 026/260 Stihl) non ha niente da invidiare, anzi.

il tuo ragionamento poseidon ha parecchi aspetti indiscutibili.
uno su tutti: il valore commerciale intrinseco al valore del nome, al significato del marchio.

ma è un fatto che in parecchie zone stihl e husqvarna stiano tirando giù la saracinesca o facendo i saldi mentre altri marchi (tipo quelli che hai citato) tengono meglio la botta.
poi ogni zona è zona: dalle parti dove sto io è da sempre un feudo dolmar, nel tempo si è ricavata uno spazio Solo portandolo via alla oleomac che prima c'era e ora non c'è più...a margine come secondi o terzi marchi qui ci sono echo, zenoah, mcculloch.
stihl e husqvarna ci sono sempre state qui da me, ma i professionisti  in questa zona compravano più dolmar che l'altra tedesca o la svedese.
fatto sta che fino a 5 anni fa c'erano, nel raggio di 25 chilometri da me, 5 venditori stihl, 4 venditori husqvarna, 6 venditori dolmar e nessuno della Solo.
adesso c'è un venditore stihl (che svende), un venditore husqvarna, 5 venditori dolmar e 2 venditori Solo.
Solo è entrata nel mercato, dolmar ha tenuto il colpo, stihl e husqvarna sono crollate.
ps: esisteva anche un venditore jonsered. ha chiuso da qualche anno anche lui.

ps: chiaro che tutto questo è un discorso di microeconomia locale, non è sicuramente lo specchio della realtà su tutta italia, anche se da quello che leggo in questo topic pare che il fenomeno della "recessione dei giganti" si verifichi anche in zone assai lontane e diverse da quella in cui vivo io.

Ci sono casi e casi, come ho citato prima un negozio storico Husqvarna ha smesso la svedese e ora vende solo Shindaiwa, un negozio che teneva Dolmar, come motosega di punta, Zenoa, come secoda scelta poi Efco, come marchio da "amatore della domenica" mi ha detto che ha dovuto prendere Jonsered e sostituire Zenoa per poter rimanere a galla con le vendite, perchè Husqvarna aveva quasi 80 % del mercato e con le nuove serie (550-560-562-555 ecc) aveva canibbalizzato tutto il mercato, rubandolo a Stihl e agli altri.
E anche chi aveva Dolmar da una vita aveva cambiato per gli Svedesi, io ho fatto il contrario (aiutato dal forum a comprendere e conoscere per mè nuovi marchi, anche se super "Storici")

per poter affermare con certezza chi sta vendendo più di chi bisognerebbe avere in mano i dati precisi sui numeri venduti per modello e per regione. sono i monitoraggi che fa il morgan, ma i risultati tendono ad essere sempre un po' nascosti. stihl e husqvarna dovrebbero aver chiuso il 2013 come i marchi più presenti in assoluto nel nord italia. il gruppo della famiglia ferraretto (fercad e cormik) è certamente l'azienda che vende più di chiunque altro in tutta la penisola, ma dobbiamo tenere conto che è la somma di 4 marchi da loro gestiti: husqvarna, jonsered, echo e shindaiwa.  la emak, con il marchio oleo mac, unitamente al gruppo ggp (marchio alpina)  ancora oggi primeggia come volumi di vendita motoseghe nel centro sud. active si sta ritagliando i suoi spazi ma è ancora lontana anni luce dai principali player di mercato. mcchulloch intesa come husqvarna italia (l'azienda di valmadrera LC, da non confodersi con husqvarna importata da fercad) è un altro importante attore, vende perlomeno gli stessi pezzi che vende stihl ogni anno, se non forse anche qualcosa di più. makita italia spa con i suoi due marchi dolmar e makita cerca da molti anni una vera e forte affermazione, ma con buona pace degli estimatori di questo marchio, la loro presenza non è ancora così massiccia. in ascesa certamente, ad oggi penso si attestino su un volume di vendita che dovrebbe essere circa la metà di quello che realizza la sola fercad con i marchi jonsered e husqvarna

le zone di prevalenza di ogni marchio? secondo i mei appunti mentali stihl è leader indiscussa in lombardia, li non c'è storia ne trippa per gatti. ad eccezzione delle provincie di pavia (feudo husqvarna), mantova e cremona per il resto stravince. tutti i rivenditori più grossi e potenti sono stihl, tutti quanti. nelle province di milano, lodi e varese è quasi un monopolio. a brescia e sondrio la concorrenza più marcata è rappresentata da jonsered.
in veneto husqvarna e in misura minore jonsered sono i padroni della situazione. stihl ha qualche punto di forza a verona e basta. in trentino il dominio è di stihl e husqvarna al 40-40 & poi c'è un 10% in mano a dolmar. in friuli la siuazione è più variegata, si vende molto echo, efco, makita, husqvarna jonsered e stihl.
in piemonte mi risulta che la stihl sia forte specialmente in provincia di biella, c'è molta presenza di dolmar, in crescita negli ultimi anni, ma vanno bene anche tanti altri marchi.
la liguria è senza dubbio, un oasi veramente felice per echo. la stihl fa la comparsa, le svedesi qualcosina e  poi molto efco e oleo mac.
emilia romagna è dove ha sede emak, li comandano loro, punto. anche active e alpina vendono benino.
la toscana è di husqvarna, non ci sono santi che tengano (a prato e pistoia echo le da molto filo da torcere). pure li dolmar però è in crescita. Delle altre regioni centro meridionali non so molto; ad esempio nel lazio c'è molta presenza del marchio oleo mac, in puglia vi è una importante vendita di prodotti stihl, così pure come in calabria e in certe provincie della sicilia.
in basilicata e calabria il marchio alpina è molto, motissimo presente.
in sardegna se la giocano stihl ed oleo mac, active si sta dando da fare.
sono tutte informazioni che ho messo insieme parlando con molti colleghi di ogni parte d'italia, con rappresentanti e dirigenti di quasi tutte le aziende e con i molti contatti diretti tramite internet con la gente.

La questione messa/vista in qualsiasi modo e da qualunque angolatura, percentuali di vendite, disponibilità della gente di pagare un certo marchio, feudi e non feudi, alla fine della fiera stihl obiettivamente costa più di tutte e costa troppo, nonostante la sua certa, e indiscussa da decenni, qualità in tanti prodotti.
Senza andar troppo lontano, io non prenderei mai una macchina stihl poichè secondo me non vale quello che costa.

ritengo che la stihl stia diventando meno "sorda" ad opinioni come la tua, tant'è vero che dal primo gennaio hanno iniziato ad abbassare i listini del 3%
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in francia ad esempio la musica è molto diversa:
http://www.stihl.fr/Produits-STIHL/Tron%C3%A7onneuses/0131/Tron%C3%A7onneuses-pour-travaux-forestiers.aspx

maxb. ha scritto:[
ritengo che la stihl stia diventando meno "sorda" ad opinioni come la tua, tant'è vero che dal primo gennaio hanno iniziato ad abbassare i listini del 3%

perdonami maxb....ma...il 3% in meno...????
sai che sforzo...!

maxb,  interessantissimo il tuo post con i dati di "apprezzamento" dei vari marchi nelle varie regioni Italiane, una sola curiosità:
i dati da te riportati si riferiscono alla somma di tutte le categorie di mts, ovvero obbistiche,semi pro,professionali?
inmagino che sia così, dalla mia poca conoscenza ed esperienza, dalle mie parti le squadre,le coperative o anche i singoli professionisti utilizzano al 100% Stihl Husqvarna-Jonsered.
poi i privati, chi gestisce il proprio patrimonio boschivo, chi taglia la legna per uso personale,ecc possono avere anche altri marchi.
Per quello che può valere guardando i filmati di abbattimento,taglio legna intensivo e con diametri inportanti stihl la fa da padrona, ripeto per quello che ho notato guardando filmati in rete.
sopratutto su mts di grande cilindrata e in particolare nel nord America.

peppone ha scritto: perdonami maxb....ma...il 3% in meno...????
sai che sforzo...!

ahahahahahah, Peppone, vedo che io e te la pensiamo uguale    

Vabbè dai, si apprezzano anche i tentativi di tirar giù il prezzo e si spera si vada lungo quella strada.
Maxb ma sapresti spiegare una simile differenza di prezzo?? la 261 qui la danno oltre i 950 euri da listino!!!!

maxb. ha scritto:ahahahahahah, Peppone, vedo che io e te la pensiamo uguale    

eh....!
ma se allora la pensiamo uguale, maxb., evitiamo di celebrare come santa martire la signora che per una mattina non si è data lo smalto sulle unghie...

Anto86 ha scritto:Vabbè dai, si apprezzano anche i tentativi di tirar giù il prezzo e si spera si vada lungo quella strada.
Maxb ma sapresti spiegare una simile differenza di prezzo?? la 261 qui la danno oltre i 950 euri da listino!!!!  

aggiungo altra carne al fuoco: andate a vedere quando costa sul sito stihl polonia!! (per i cambi valuta io uso yahoo finanza)

peppone ha scritto:

maxb. ha scritto:

peppone ha scritto:

maxb. ha scritto:[
ritengo che la stihl stia diventando meno "sorda" ad opinioni come la tua, tant'è vero che dal primo gennaio hanno iniziato ad abbassare i listini del 3%

perdonami maxb....ma...il 3% in meno...????
sai che sforzo...!

ahahahahahah, Peppone, vedo che io e te la pensiamo uguale

eh....!
ma se allora la pensiamo uguale, maxb., evitiamo di celebrare come santa martire la signora che per una mattina non si è data lo smalto sulle unghie...

temo di non aver capito; come scusante ho la stanchezza però

maxb.: era una metafora per rafforzare il concetto che avevo espresso prima.
cioè: sai che sforzo!

Non ricordo in 17 anni una diminuzione dei listini da parte di Stihl , penso che dal loro punto di vista sia uno sforzo notevole ed è un chiaro sintomo della cosidetta deflazione.... da parte degli utenti finali si traduce in una catena in più , che non cambia la vita ma magari l'agevola. Verso la fine del 2014 la Stihl dovrebbe attivare la vendita on-line dei suoi prodotti, ma con il ritiro delle macchine pericolose(motoseghe, tosasiepi e decespugliatori con la possibilità di montaggio di dischi metallici) presso i concessionari di zona. La scelta di non vendere su internet e nei centri commerciali era stata dettata dal fatto che Stihl obbligava e tuttora obbliga i concessionari a riparare le macchine in garanzia world wide(vendute in qualsiasi paese), senza costi per i clienti, ma senza rinborsare la manodopera ai concessionari che eseguivano la riparazione , così i supermercati e alcuni concessionari senza ricambi e con poche capacità vendevano con bassissimi ricarichi le macchine su internet, rimandando i problemi inerenti alla garanzia post vendita ai concessionari più attrezzati che si sobbarcavano solo costi e nessun beneficio.  

quoto il collega, aggiungendo un altro simpatico elemento: la manodopera per i lavori in garanzia che noi svolgiamo,  magari su macchine vendute da terze parti, non ci viene in alcun modo rimborsata.  per fortuna che la qualità del prodotto fa si che questi casi siano decisamente limitati!

chainsawcarver ha scritto:Non ricordo in 17 anni una diminuzione dei listini da parte di Stihl , penso che dal loro punto di vista sia uno sforzo notevole ed è un chiaro sintomo della cosidetta deflazione.... da parte degli utenti finali si traduce in una catena in più , che non cambia la vita ma magari l'agevola. Verso la fine del 2014 la Stihl dovrebbe attivare la vendita on-line dei suoi prodotti, ma con il ritiro delle macchine pericolose(motoseghe, tosasiepi e decespugliatori con la possibilità di montaggio di dischi metallici) presso i concessionari di zona. La scelta di non vendere su internet e nei centri commerciali era stata dettata dal fatto che Stihl obbligava e tuttora obbliga i concessionari a riparare le macchine in garanzia world wide(vendute in qualsiasi paese), senza costi per i clienti, ma senza rinborsare la manodopera ai concessionari che eseguivano la riparazione , così i supermercati e alcuni concessionari senza ricambi e con poche capacità vendevano con bassissimi ricarichi le macchine su internet, rimandando i problemi inerenti alla garanzia post vendita ai concessionari più attrezzati che si sobbarcavano solo costi e nessun beneficio.  

l'ordine su internet coincide con una prenotazione presso il concessionario oppure questo fa solamente da tramite e in qualche modo viene bypassato? i prezzi chi li applica? casa madre o concessionario?

nel dettaglio ancora non lo sappiamo, dovrebbe funzionare come sul sito stihlusa.com.

Permettetemi una battuta, visto le innumerevoli , chiamiamole, "limitazioni" che la casa madre Tedesca inpone ai rivenditori Stihl, non saranno oramoi più i "disagi che gli agi" nel trattare questo marchio ?
Ripeto è solo una battuta, però mi viede veramente da chiedermi se tutti questi "oneri" sono controbilanciati dagli "onori" di trattare uno dei marchi più blasonati nel panorama mondiale della lavorazione dell legno e cura del verde.
Certo da una parte hai una visibilità assoluta, ma dall'altra, leggendo i vostri post, hai anche parecchi vincoli.
Cosa ne pensate?

maxb. ha scritto:per poter affermare con certezza chi sta vendendo più di chi bisognerebbe avere in mano i dati precisi sui numeri venduti per modello e per regione. sono i monitoraggi che fa il morgan, ma i risultati tendono ad essere sempre un po' nascosti. stihl e husqvarna dovrebbero aver chiuso il 2013 come i marchi più presenti in assoluto nel nord italia. il gruppo della famiglia ferraretto (fercad e cormik) è certamente l'azienda che vende più di chiunque altro in tutta la penisola, ma dobbiamo tenere conto che è la somma di 4 marchi da loro gestiti: husqvarna, jonsered, echo e shindaiwa.  la emak, con il marchio oleo mac, unitamente al gruppo ggp (marchio alpina)  ancora oggi primeggia come volumi di vendita motoseghe nel centro sud. active si sta ritagliando i suoi spazi ma è ancora lontana anni luce dai principali player di mercato. mcchulloch intesa come husqvarna italia (l'azienda di valmadrera LC, da non confodersi con husqvarna importata da fercad) è un altro importante attore, vende perlomeno gli stessi pezzi che vende stihl ogni anno, se non forse anche qualcosa di più. makita italia spa con i suoi due marchi dolmar e makita cerca da molti anni una vera e forte affermazione, ma con buona pace degli estimatori di questo marchio, la loro presenza non è ancora così massiccia. in ascesa certamente, ad oggi penso si attestino su un volume di vendita che dovrebbe essere circa la metà di quello che realizza la sola fercad con i marchi jonsered e husqvarna

le zone di prevalenza di ogni marchio? secondo i mei appunti mentali stihl è leader indiscussa in lombardia, li non c'è storia ne trippa per gatti. ad eccezzione delle provincie di pavia (feudo husqvarna), mantova e cremona per il resto stravince. tutti i rivenditori più grossi e potenti sono stihl, tutti quanti. nelle province di milano, lodi e varese è quasi un monopolio. a brescia e sondrio la concorrenza più marcata è rappresentata da jonsered.
in veneto husqvarna e in misura minore jonsered sono i padroni della situazione. stihl ha qualche punto di forza a verona e basta. in trentino il dominio è di stihl e husqvarna al 40-40 & poi c'è un 10% in mano a dolmar. in friuli la siuazione è più variegata, si vende molto echo, efco, makita, husqvarna jonsered e stihl.
in piemonte mi risulta che la stihl sia forte specialmente in provincia di biella, c'è molta presenza di dolmar, in crescita negli ultimi anni, ma vanno bene anche tanti altri marchi.
la liguria è senza dubbio, un oasi veramente felice per echo. la stihl fa la comparsa, le svedesi qualcosina e  poi molto efco e oleo mac.
emilia romagna è dove ha sede emak, li comandano loro, punto. anche active e alpina vendono benino.
la toscana è di husqvarna, non ci sono santi che tengano (a prato e pistoia echo le da molto filo da torcere). pure li dolmar però è in crescita. Delle altre regioni centro meridionali non so molto; ad esempio nel lazio c'è molta presenza del marchio oleo mac, in puglia vi è una importante vendita di prodotti stihl, così pure come in calabria e in certe provincie della sicilia.
in basilicata e calabria il marchio alpina è molto, motissimo presente.
in sardegna se la giocano stihl ed oleo mac, active si sta dando da fare.
sono tutte informazioni che ho messo insieme parlando con molti colleghi di ogni parte d'italia, con rappresentanti e dirigenti di quasi tutte le aziende e con i molti contatti diretti tramite internet con la gente.

Essendo sondriese non posso che confermare, ma come lo sai?!
Tantissimi da me hanno la jonsered, nella mia zona occhio anche alla einhell che stà uscendo bene....praticamente tutti i brico rivendono questo marchio e se ne vedono in giro un casino (poveri proprietari.....    )

vorrei ma non posso ha scritto:Permettetemi una battuta, visto le innumerevoli , chiamiamole, "limitazioni" che la casa madre Tedesca inpone ai rivenditori Stihl, non saranno oramoi più i "disagi che gli agi" nel trattare questo marchio ?
Ripeto è solo una battuta, però mi viede veramente da chiedermi se tutti questi "oneri" sono controbilanciati dagli "onori" di trattare uno dei marchi più blasonati nel panorama mondiale della lavorazione dell legno e cura del verde.
Certo da una parte hai una visibilità assoluta, ma dall'altra, leggendo i vostri post, hai anche parecchi vincoli.
Cosa ne pensate?

penso che non e' piu' possibile che in Italia lo stesso prodotto ( mts Stihl ) che fuori dai confini costa 300€ circa, da noi costi 500 e piu' € oppure una candela NGK made in poland venduta da noi a 4€, sia venduta all'estero made in japan a circa 8€ per 4 pezzi, troppa gente che ci mangia sù, troppe tasse e troppo elevato costo del lavoro. Il cliente si e' stufato del nome blasonato che alla fine fà il lavoro di un prodotto di qualità media, anche se il primo dura di piu'...tanti dicono che dopo x anni di lavoro meglio cambiare mts, intanto ho risparmiato sul prezzo d'acquisto e con la differenza compero quasi un'altra mts, fresca, in garanzia ed eventualmente cambio marca e con queste due supero sicuramente la durata di una Stihl. Anche loro ora si trovano davanti ad una svolta, dover assecondare il mercato per non morire.

Andrea Sertori ha scritto:

Essendo sondriese non posso che confermare, ma come lo sai?!

OT: conosco personalmente quasi tutti i colleghi della valtellina.
FINE OT

vorrei ma non posso ha scritto:non saranno oramoi più i "disagi che gli agi" nel trattare questo marchio ?

Non sono un rivenditore, ma se in giro ci sono ancora rivenditori dei marchi che seguono politiche come quelle descritte da Maxb all'inizio di pagina 9 di questo forum, vuol dire che gli agi sono ancora superiori ai disagi.   

Tony.free ha scritto:
penso che non e' piu' possibile che in Italia lo stesso prodotto ( mts Stihl ) che fuori dai confini costa 300€ circa, da noi costi 500 e piu'

Chiarisci meglio per favore.
Cosa vuol dire che un prodotto all'estero costa €300, mentre in Italia ne costa €800? Estero area €uro? Oppure paesi in via di sviluppo? A che dati fai riferimento?