platano

Mi riaggancio a questa discussione, anche se è da tempo ferma.
Intanto ringrazio chi ha scritto i vari post prima di questo... sono informazioni utili.
Ieri il mio amico che fa manutenzione di aree verdi e giardini ha tirato giù un platano e oggi mi ha portato i pezzi più grossi.
Credo una decina di quintali, forse una dozzina.
Sono molto fortunato: anche se - leggo - questo legno non ha grande potere calorico e ha durata limitata, me lo ritrovo consegnato a casa e pure già tagliato a torte.
Alcune ho poi dovuto tagliarle a metà, da solo non avevo alcuna possibilità di spostarle e accatastarle.
Comunque si tratta di una pianta con base di 70 / 80 cm di diametro.
Ho provato a spaccare con la mazzascure una torta di circa 50 cm di diametro e ci sono riuscito senza grossi problemi (l'ho fatto solo per curiosità... ad occhio non mi pareva particolarmente ostico). Per quanto riguarda i pezzi nodosi... alla peggio tirerò fuori cunei & mazza e farò adeguatamente attenzione. Anche i pezzi che ho tagliato con la motosega non mi sono sembrati particolarmente duri.
Queste le torte più "piccole" che ho potuto spostare intere:


Per quanto riguarda la stagionatura mi conviene lasciarlo all'acqua per questo inverno e poi in primavera coprirlo?
Oppure meglio coprirlo subito perché essendo legno morbido si deteriora se lasciato all'acqua??
Non ne avrò bisogno prima di un paio di anni, credo... ho una discreta scorta di faggio/quercia/castagno/betulla/acero e altro ancora.
Non so se è un legno adatto a conservarsi per lungo tempo... voi cosa dite?

l'acqua non la deve vedere neanche da lontano, e soffre pure l'umidità

Grazie molte, mi dava l'impressione di essere un legno troppo tenero per "gradirla".
Coprirò adeguatamente tutto, allora, prima che arrivi acqua o neve.
Ora il legno è umido, perciò non ci metto un telo che lo avvolga. Ma mi attrezzo per fargli una copertura, lasciando che l'aria possa circolare. Qui da me di umidità ce n'è poca, fortunatamente.
Da come scrivi mi sembra che - forse - sarebbe stato meglio metterlo dentro ad un capannone... ma non ne ho la possibilità.

ti conviene spaccarlo subito e poi lo metti in legnaia
basta all'aperto sotto una tettoia, e ben sollevato da terra.

Grazie di nuovo per l'ulteriore consiglio!
Purtroppo (o forse dovrei dire per fortuna) la legnaia vera e propria è piena, quasi come un uovo.
Ho anche due capanne della capienza di circa 6 metri cubi, piene pure loro.
Il posto dove ho appoggiato questo platano è all'aperto ma sollevato da terra di circa 15 cm.
I "travi" che stanno sotto li ho recuperati da una vecchia catasta di legna, sono di castagno.
Vecchi, sicuramente, ma il loro lavoro lo possono fare ancora per qualche anno.
Li avevo sistemati lì dove sono ora durante l'estate, ipotizzando di poter usare quel punto per farci stagionare legna (in tagli lunghi) non troppo delicata (castagno, più che altro...). Il platano è "piovuto dal cielo", ieri, del tutto inaspettato.
E quindi l'ho appoggiato lì dove sta.
Se avessi un posto dove metterlo, dopo averlo spaccato, seguirei molto volentieri il tuo consiglio...

Comunque valuto bene se riesco ad arrangiare un posto con una copertura in cui riporlo già spaccato... finché non scende la neve non ho molte altre cose da fare, visto il periodo...
Grazie ancora!