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Re: Manici degli attrezzi
Anche se le mie accette le ho ancora ma solo per nostalgia, come legno per i manici preferisco anch'io ,anzi preferivo l'ornello. Oltre per i motivi che ha elencato nei minimi dettagli Orsoarcubo per un altro motivo: smorza meglio le vibrazione.
Nonno_sprint- ex moderatori
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Re: Manici degli attrezzi
Nonno_sprint ha scritto:Anche se le mie accette le ho ancora ma solo per nostalgia, come legno per i manici preferisco anch'io ,anzi preferivo l'ornello. Oltre per i motivi che ha elencato nei minimi dettagli Orsoarcubo per un altro motivo: smorza meglio le vibrazione.
Verissimo,dalle mie parti si dice che "rintrona" meno,altro legni che smorzano molto le vibrazioni sono il sambuco e il castagno.Molto meno l'acacia ed il faggio,pessimi sotto questo punto di vista il bussolo ed il maggiociondolo.
Orsoarcubo- utente registrato
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Re: Manici degli attrezzi
dove il negozio??? ma vuoi metter quello di costruirsi un manico con rami di arancio?? anni fa un carpentiere mi fece usare il suo martello in manico d'arancio....nn volevo piu lasciarlo!!!!!gianninettis ha scritto:Comunque quì c'è un negozio che i manici in legno per svariati attrezzi ,dai martelli alle mazze per spaccare le pietre e i prezzi vanno dai 1,50 ai 3,50 euro.Per questo non mi nasce l'esigenza di costruirli.
19anto87- utente registrato
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Data d'iscrizione : 19.02.10
Re: Manici degli attrezzi
hai fatto una domanda ad un utente che non potra' sicuramente risponderti (bannato) e risale al 2010....
******************************************************************************************************
il micron non e' un microbo..
tottoli livio- Moderatori
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Età : 57
Località : omegna (vb) piemonte
Re: Manici degli attrezzi
io ho due scure con manico in frassino, accetta con manico in nocciolo. Ho tornito dei manici per roncola in cornale (molto bello) e in maggiociondolo. Il frassino è quello con cui mi trovo meglio.
gingio- utente registrato
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Età : 52
Località : da qualche parte nell'appennino reggiano
Re: Manici degli attrezzi
scusami tanto allora, era un vicino di paese!!!tottolilivio ha scritto: hai fatto una domanda ad un utente che non potra' sicuramente risponderti (bannato) e risale al 2010....
19anto87- utente registrato
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Data d'iscrizione : 19.02.10
manici_____________________________
Io per lo più uso per le asce da spacco o le asce tipo mazza manici in fibre sintetiche (per il fatto che avrò già rotto 25-30 manici di legno) in quanto posso usare tutta la forza che voglio per spaccare e non si rompe il manico. Però per quelle da "cimelio di famiglia" ho fatto manici in legno lavorati con il pentografo, io come legno uso il castagno giovane, flessibile, resistenze e facilmente reperibile nel bosco; ma voi che legno usate?
andry steel- utente registrato
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Data d'iscrizione : 09.02.12
Età : 29
Località : Prov. di Torino
Re: Manici degli attrezzi
Che è il pentografo?andry steel ha scritto:Però per quelle da "cimelio di famiglia" ho fatto manici in legno lavorati con il pentografo, io come legno uso il castagno giovane, flessibile, resistenze e facilmente reperibile nel bosco; ma voi che legno usate?
Io compro manici in frassino acero o faggio (+ leggeri ma meno resistenti) già sagomati, un manico di accetta costa 1.80 e uno da ascia 3-4 euro, poi tanto un po' me li devo sempre adattare col coltello a due manici
ferrari-tractor- Moderatori
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Data d'iscrizione : 19.04.10
Età : 43
Località : Prov. Cuneo
Re: Manici degli attrezzi
Cavoli scusa ho sbagliato a scrivere è il pantografo! Comunque è una resistenza che scalda e brucia il legno, la si impugna come una matita e con essa puoi incidere quello che vuoi, dai nomi ai fiori o disegni. Io mi sono limitato ai nomi, anche se quando li ho fatti (avevo 12 anni) non ero proprio bravo a scriverli in un modo un po' "antico" quindi il lavoro è risultato scarso.
Comunque io i manici li faccio da solo: porto con me nel bosco falcetto e testa del ascia, (oppure d' accetta o qualsivoglia attrezzo per spaccare legna o tagliarla) e controllo nei posti in cui so che crescono dei bei castagni giovani, sani e dritti e appena ne trovo uno della dimensione giusta lo taglio, lo porto a casa e incomuncio a lavorarlo con il falcetto togliendoli la corteccia, lo faccio seccare in caldaia e dopo 2 mesi circa (a seconda della dimensione) li prendo belli secchi e incomincio a lavorarli con la cartavetro e la raspa a mano (certe volte mi concedo l' uso della pialla elettrica) fino a dargli la forma desiderata, Finito il dimensionamento li metto nella testa metallica adattando il legno perchè possa entrarci perfettamente (va fatto tutto a mano altrimenti il legno cede). Se sono da lavoro la coda di lavorazione finisce qui altrimenti...
Finito di immetterlo nella testa il manico, lo finisco di lavorare con la carta vetro fino a renderlo liscissimo, lo cospargo di alcool etilico e gli do fuoco, quando vedo che inizia a bruciacchiarsi lo spengo buttando sopra di esso una coperta spessa, fatto questo lo ritrovo tutto bello lucido e con quel bel colore di bruciacchiato in certi punti. Finita questa lavorazione lo dipingo con un impregnante neutro per il legno e poi gli metto magari una medaglietta o una moneta su un lato del manico. Ah ovviamente levigo con una mola la testa di metallo (ovviamente non la molo da taglio perchè deve avere solo una funzione estetica).
Quei 4 o 5 che ho fatto gli ho regalati tutti altrimenti farei una foto. Appena trovo una testa metallica abbastanza vecchia e che mi piaccia abbastanza faccio questa lunga lavorazione per farvi vedere l' effetto finale
Comunque io i manici li faccio da solo: porto con me nel bosco falcetto e testa del ascia, (oppure d' accetta o qualsivoglia attrezzo per spaccare legna o tagliarla) e controllo nei posti in cui so che crescono dei bei castagni giovani, sani e dritti e appena ne trovo uno della dimensione giusta lo taglio, lo porto a casa e incomuncio a lavorarlo con il falcetto togliendoli la corteccia, lo faccio seccare in caldaia e dopo 2 mesi circa (a seconda della dimensione) li prendo belli secchi e incomincio a lavorarli con la cartavetro e la raspa a mano (certe volte mi concedo l' uso della pialla elettrica) fino a dargli la forma desiderata, Finito il dimensionamento li metto nella testa metallica adattando il legno perchè possa entrarci perfettamente (va fatto tutto a mano altrimenti il legno cede). Se sono da lavoro la coda di lavorazione finisce qui altrimenti...
Finito di immetterlo nella testa il manico, lo finisco di lavorare con la carta vetro fino a renderlo liscissimo, lo cospargo di alcool etilico e gli do fuoco, quando vedo che inizia a bruciacchiarsi lo spengo buttando sopra di esso una coperta spessa, fatto questo lo ritrovo tutto bello lucido e con quel bel colore di bruciacchiato in certi punti. Finita questa lavorazione lo dipingo con un impregnante neutro per il legno e poi gli metto magari una medaglietta o una moneta su un lato del manico. Ah ovviamente levigo con una mola la testa di metallo (ovviamente non la molo da taglio perchè deve avere solo una funzione estetica).
Quei 4 o 5 che ho fatto gli ho regalati tutti altrimenti farei una foto. Appena trovo una testa metallica abbastanza vecchia e che mi piaccia abbastanza faccio questa lunga lavorazione per farvi vedere l' effetto finale
andry steel- utente registrato
- Messaggi : 1025
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Età : 29
Località : Prov. di Torino
Re: Manici degli attrezzi
Usare il coltello da petto è cosa per eletti.ferrari-tractor ha scritto:me li devo sempre adattare col coltello a due manici
Hai anche il cavalletto?(OT)
belcanto- utente registrato.
- Messaggi : 3538
Data d'iscrizione : 12.11.10
Età : 78
Re: Manici degli attrezzi
Manico in castagno... Mai visto ne sentito parlarne. Sono molto dubbioso sulla capacità di assorbimento del "colpo"... Urge, credo, parere autorevole.
Saluti a tutti.
Beppe 65
Saluti a tutti.
Beppe 65
beppe65- ex moderatori
- Messaggi : 6111
Data d'iscrizione : 02.10.10
Età : 59
Località : bergamo
Re: Manici degli attrezzi
non so quanto autorevole possa essere il mio parere, ma pure io non userei mai il castagno per un manico di ascia...a meno che non volessi rovinarmi le spalle e le reni per via della mancanza quasi totale di assorbimento del colpo, come giustamente ha detto beppe65.beppe65 ha scritto:Manico in castagno... Mai visto ne sentito parlarene. Sono molto dubbioso sulla capacità di assorbimento del "colpo"... Urge parere autorevole.
Saluti a tutti.
Beppe 65
consultiamo orsoarcubo su questo...
in ogni caso, per i manici degli attrezzi, abbiamo un appositio argomento qui sul forum.
******************************************************************************************************
"La caccia è una forma secondaria di malattia mentale umana"
(Theodor Heuss, Presidente della Repubblica Federale di Germania dal 1949 al 1959).
Re: Manici degli attrezzi
Concordo: aspettiamo l'opinione di Orsoarcubo.Ipse dixit (lui conosce la verità).
Buon taglio a tutti.
Beppe65
beppe65- ex moderatori
- Messaggi : 6111
Data d'iscrizione : 02.10.10
Età : 59
Località : bergamo
Re: Manici degli attrezzi
Dalle mie parti a volte lo usavano,solo che è un legno molto "morbido" e si ammacca nell'inocchiatura dell'ascia che così tende a muoversi facilmente.beppe65 ha scritto:Manico in castagno... Mai visto ne sentito parlarne. Sono molto dubbioso sulla capacità di assorbimento del "colpo"... Urge, credo, parere autorevole.
Saluti a tutti.
Beppe 65
Il vantaggio col castagno è di avere un manico leggero e facilmente lavorabile,solo che non è molto resistente,tende a spezzarsi trasversalmente senza preavviso,diciamo che è un legno adatto solo in caso di mancanza di legno più adatto per una manicatura d'emergenza.
Orsoarcubo- utente registrato
- Messaggi : 274
Data d'iscrizione : 27.12.09
Età : 51
Località : Montagna pistoiese
Re: Manici degli attrezzi
ti devo fare i complimenti andry steel, credo che pochi hanno ancora voglia di fare una lavorazione del genere (da te ben descritta), sui manici per asce.andry steel ha scritto:.... i manici li faccio da solo: porto con me nel bosco falcetto e testa del ascia, (oppure d' accetta o qualsivoglia attrezzo per spaccare legna o tagliarla) e controllo nei posti in cui so che crescono dei bei castagni giovani, sani e dritti e appena ne trovo uno della dimensione giusta lo taglio, lo porto a casa e incomuncio a lavorarlo con il falcetto togliendoli la corteccia, lo faccio seccare in caldaia e dopo 2 mesi circa (a seconda della dimensione) li prendo belli secchi e incomincio a lavorarli con la cartavetro e la raspa a mano (certe volte mi concedo l' uso della pialla elettrica) fino a dargli la forma desiderata, Finito il dimensionamento li metto nella testa metallica adattando il legno perchè possa entrarci perfettamente (va fatto tutto a mano altrimenti il legno cede). Se sono da lavoro la coda di lavorazione finisce qui altrimenti...
Finito di immetterlo nella testa il manico, lo finisco di lavorare con la carta vetro fino a renderlo liscissimo, lo cospargo di alcool etilico e gli do fuoco, quando vedo che inizia a bruciacchiarsi lo spengo buttando sopra di esso una coperta spessa, fatto questo lo ritrovo tutto bello lucido e con quel bel colore di bruciacchiato in certi punti. Finita questa lavorazione lo dipingo con un impregnante neutro per il legno e poi gli metto magari una medaglietta o una moneta su un lato del manico. Ah ovviamente levigo con una mola la testa di metallo (ovviamente non la molo da taglio perchè deve avere solo una funzione estetica).
Quei 4 o 5 che ho fatto gli ho regalati tutti altrimenti farei una foto. Appena trovo una testa metallica abbastanza vecchia e che mi piaccia abbastanza faccio questa lunga lavorazione per farvi vedere l' effetto finale
non ho capito il discorso della moneta, mi dirai,...
aspetto foto, ......
sono curioso di vedere queste asce con i manici fatti in questo modo.
saluti
gian66- Moderatori
- Messaggi : 4181
Data d'iscrizione : 28.03.11
Età : 58
Località : Prov. di Cuneo
Re: Manici degli attrezzi
Beh vedi la moneta è un po' come fosse un porta fortuna! La prima che ho fatto per uno mi aveva dato un 100 lire e mi ha detto di metterglielo come porta fortuna e quindi da allora è sempre stato una caratteristica che metto io. Eh il fatto è che devo trovare un testa dell accetta un po' vecchia e che mi ispiri, vedi non tutte le accette sono adatta per un manico cosi elegante, devono avere delle forme particolari e anche modificandole manualmente non sarebbe la stessa cosa. Lo so sono un po' fissato con ste cose, ma piuttosto di giocare al pc nelle giornate di pioggia faccio quello Comunque ragazzi chi volesse farlo è libero di copiare l' idea, ma le monetine portafortuna sono mie ( ah se volete sapere il trucco per dargli una bruciatura adatta ditemelo che velo rivelo in mp ai soli utenti del forum )
andry steel- utente registrato
- Messaggi : 1025
Data d'iscrizione : 09.02.12
Età : 29
Località : Prov. di Torino
Re: Manici degli attrezzi
complimenti anche da parte mia andry al giorno d'oggi ci sono pochi ragazzi come te appassionati per il lavoro(non molto leggero )mi ricordi me quando avevo la tua eta scusate l'ot
Re: Manici degli attrezzi
Si,dalle parti mie e di Orsoarcubo il castagno per far manici lo si usa solo se non c'è altro e per usi di poco impegno come le zappe.Orsoarcubo ha scritto:Dalle mie parti a volte lo usavano,solo che è un legno molto "morbido" e si ammacca nell'inocchiatura dell'ascia che così tende a muoversi facilmente.beppe65 ha scritto:Manico in castagno... Mai visto ne sentito parlarne. Sono molto dubbioso sulla capacità di assorbimento del "colpo"... Urge, credo, parere autorevole.
Saluti a tutti.
Beppe 65
Il vantaggio col castagno è di avere un manico leggero e facilmente lavorabile,solo che non è molto resistente,tende a spezzarsi trasversalmente senza preavviso,diciamo che è un legno adatto solo in caso di mancanza di legno più adatto per una manicatura d'emergenza.
Oltre a quelli descritti ha anche il grande difetto di "scaldare" le mani.
Per aumentare la tenuta delle mani o dei guanti sui manici,anche di cuoio,si può usare il grasso da scarpe.
Belcanto
belcanto- utente registrato.
- Messaggi : 3538
Data d'iscrizione : 12.11.10
Età : 78
Re: Manici degli attrezzi
Boh...qui da me di castagni ce ne sono tanti, ma non ho mai saputo che venissero usati per "manicare" attrezzi.
Mi informo meglio e riferisco... nel link giusto, però: https://lamotosega.forumattivo.com/t486-manici-degli-attrezzi
Scusate ma non vorrei che il Lider...
Saluti a tutti.
Mi informo meglio e riferisco... nel link giusto, però: https://lamotosega.forumattivo.com/t486-manici-degli-attrezzi
Scusate ma non vorrei che il Lider...
Saluti a tutti.
beppe65- ex moderatori
- Messaggi : 6111
Data d'iscrizione : 02.10.10
Età : 59
Località : bergamo
Re: Manici degli attrezzi
La faccio lunga, scusatemi
Per la resistenza, confermo in pieno quanto detto, aggiungo che la tendenza alla fessurazione sotto sforzo è accentuata dalla presenza di nodi, infatti non si usa tanto per manici lunghi per attrezzi pesanti (asce, pale, forche da letame, picconi) in quanto si romperebbe presto; per le zappe ok, ottimo per manici di rastrelli si lavora facilmente dopo bollitura di un'ora o 8 giorni nel letame.
Pienamente d'accordo che è un legno che non assorbe i colpi e che fa scivolare le mani, se lasciato alle intemperie diventa rugoso e ti smeriglia le mani (caratteristica che è anche del nocciolo, ma il castagno fessura di meno in essicazione)
Però... non tutto il male viene per nuocere.
L'accetta che preferisco ha un manico in castagno (non certo al 100% ma abbastanza) molto "antico" che derivava da un'ascia che mi si è appunto fessurata per lungo e quindi re-manicata in frassino.
La parte sana è stata riciclata perchè molto dura ma leggera (più di un'ora di coltello a due manici e morsa... bisogna mangiare poco e ben angolato perchè ha fibra lunga e quindi si scaglia) ed è appunto diventata il manico della preferita.
Il vantaggio è di avere un manico leggero e che è molto "diretto" perchè trasmette le vibrazioni, ottimo per sramare nel verde (meno nel secco ovviamente), e, non so bene per quale motivo, fa suonare l'accetta in una maniera molto particolare e diverso a seconda del tipo di taglio.
Accetta vecchia, occhio grande, manico che calza la mano e non il contrario!
Orsoarcubo ha scritto:
Dalle mie parti a volte lo usavano,solo che è un legno molto "morbido" e si ammacca nell'inocchiatura dell'ascia che così tende a muoversi facilmente.
Il vantaggio col castagno è di avere un manico leggero e facilmente lavorabile,solo che non è molto resistente,tende a spezzarsi trasversalmente senza preavviso,diciamo che è un legno adatto solo in caso di mancanza di legno più adatto per una manicatura d'emergenza.
Se si usano polloni giovani il manico risulta tenero, ma se invece si ricava il manico dal cuore duro di un tronco il discorso cambia.belcanto ha scritto:
Si,dalle parti mie e di Orsoarcubo il castagno per far manici lo si usa solo se non c'è altro e per usi di poco impegno come le zappe.
Oltre a quelli descritti ha anche il grande difetto di "scaldare" le mani.
Per aumentare la tenuta delle mani o dei guanti sui manici,anche di cuoio,si può usare il grasso da scarpe.
Belcanto
Per la resistenza, confermo in pieno quanto detto, aggiungo che la tendenza alla fessurazione sotto sforzo è accentuata dalla presenza di nodi, infatti non si usa tanto per manici lunghi per attrezzi pesanti (asce, pale, forche da letame, picconi) in quanto si romperebbe presto; per le zappe ok, ottimo per manici di rastrelli si lavora facilmente dopo bollitura di un'ora o 8 giorni nel letame.
Pienamente d'accordo che è un legno che non assorbe i colpi e che fa scivolare le mani, se lasciato alle intemperie diventa rugoso e ti smeriglia le mani (caratteristica che è anche del nocciolo, ma il castagno fessura di meno in essicazione)
Però... non tutto il male viene per nuocere.
L'accetta che preferisco ha un manico in castagno (non certo al 100% ma abbastanza) molto "antico" che derivava da un'ascia che mi si è appunto fessurata per lungo e quindi re-manicata in frassino.
La parte sana è stata riciclata perchè molto dura ma leggera (più di un'ora di coltello a due manici e morsa... bisogna mangiare poco e ben angolato perchè ha fibra lunga e quindi si scaglia) ed è appunto diventata il manico della preferita.
Il vantaggio è di avere un manico leggero e che è molto "diretto" perchè trasmette le vibrazioni, ottimo per sramare nel verde (meno nel secco ovviamente), e, non so bene per quale motivo, fa suonare l'accetta in una maniera molto particolare e diverso a seconda del tipo di taglio.
Bravo ragazzo, continua così che ti meriti tutti i complimenti a te fatti.andry steel ha scritto:Eh il fatto è che devo trovare un testa dell accetta un po' vecchia e che mi ispiri, vedi non tutte le accette sono adatta per un manico cosi elegante, devono avere delle forme particolari e anche modificandole manualmente non sarebbe la stessa cosa.
Accetta vecchia, occhio grande, manico che calza la mano e non il contrario!
No, pensavo di farmelo ma ho una buona morsabelcanto ha scritto:
Usare il coltello da petto è cosa per eletti.
Hai anche il cavalletto?(OT)
Ultima modifica di ferrari-tractor il Dom Feb 26, 2012 8:52 pm - modificato 1 volta. (Motivazione : correzione)
ferrari-tractor- Moderatori
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Re: Manici degli attrezzi
OT: Hai fatto un po di confusione sui nomi, quello che dici tu si chiama pirografo e non pantografo che è un altra cosaandry steel ha scritto:Cavoli scusa ho sbagliato a scrivere è il pantografo! Comunque è una resistenza che scalda e brucia il legno, la si impugna come una matita e con essa puoi incidere quello che vuoi, dai nomi ai fiori o disegni.
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Re: Manici degli attrezzi
Il manico (ed anche l'ascia) è questo.beppe65 ha scritto: Flette e torce...?!
Ma davvero? L'argomento è interessante:io l'unica ascia che ho con manico in sintetico è la Fiskars X25 che, per forma della "testa", non rimane mai incastrata...
Puoi essere più "specifico"? Grazie, Psq!
P.s.: anticipo il Lider e i moderatori ...forse, onde evitare "bastonate" , è meglio parlarne qui:
https://lamotosega.forumattivo.com/t486-manici-degli-attrezzi
Saluti a tutti.
Beppe 65
Sul ferro dell'ascia c'erano degli adesivi simili a quelli sotto
Se il ferro rimane incastrato nel legno, e si prova a fare leva col manico, questo flette e torce molto più del manico in frassino
che ho sul ferro Rinaldi.
E' possibile che sia per il materiale plastico con cui è fatto il manico o forse anche per la sezione minore rispetto al manico dell'altra ascia. Nei prossimi giorni vedrò se trovo un manico in frassino per questo ferro Bacho
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Re: Manici degli attrezzi
Il senso degli adesivi è evidente: per "disincagliare" l'ascia occorre "far pressione" in verticale e non in orizzontale. Se il ceppo è non troppo pesante, per liberare l'ascia, si può "battere" trasversalmente lo stesso sul terreno, senza rischio alcuno (tecnica consigliata, non solo da me...).psq ha scritto:
Sul ferro dell'ascia c'erano degli adesivi simili a quelli sotto
Se il ferro rimane incastrato nel legno, e si prova a fare leva col manico, questo flette e torce molto più del manico in frassino che ho sul ferro Rinaldi.
psq ha scritto:E' possibile che sia per il materiale plastico con cui è fatto il manico o forse anche per la sezione minore rispetto al manico dell'altra ascia.
Mah, questo è strano. I manici in sintetico sono sicuramente più elastici rispetto a quelli in legno (vedasi tutti i commenti tipo: "ci sono passato sopra con il trattore e...niente!"), tuttavia, che vi sia "torsione" con la sola forza delle braccia...mi documento e riferisco.
Per me, la spesa non vale l'impresa...ma per me!psq ha scritto: Nei prossimi giorni vedrò se trovo un manico in frassino per questo ferro Bahco
Saluti.
Beppe 65
Ultima modifica di beppe65 il Mer Apr 04, 2012 7:29 pm - modificato 1 volta.
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Re: Manici degli attrezzi
D'acordo con te
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Re: Manici degli attrezzi
Dopo quello che hai scritto, sono ancor più convinto che il manico tradizionale, in frassino, ornello o hickory, sia sempre il migliore.psq ha scritto: Spesso, quando il colpo non separa del tutto le due metà del ceppo ed il ferro rimane dentro, uso fare pressione orizzontale per aprire del tutto il pezzo. Con queso manico flette!
beppe65- ex moderatori
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