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Difetti (fessurazioni) legno, produzione mestolo in legno
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galero96
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LA MOTOSEGA ed altri attrezzi da taglio :: ARGOMENTI CORRELATI :: IL LEGNAME :: LEGNA PER ALTRI ULTERIORI UTILIZZI
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Re: Difetti (fessurazioni) legno, produzione mestolo in legno
Io francamente...lo lascerei così...almeno per un p’ò..eventualmente quando si è stabilizzato bene puoi provare a riempirlo con epossidica trasparente..l’effetto è superbo.
Se invece ha solo uno scopo ornamentale e non lo usi veramente potrebbe bastare anche la cera da restauro , poi lo lucidi a cera e lo appendi in bella vista...
Se invece non continua ad aprirsi lo lasci così e lo ungi con olio, di vaselina però, non d’oliva che irrancidisce..
Se invece ha solo uno scopo ornamentale e non lo usi veramente potrebbe bastare anche la cera da restauro , poi lo lucidi a cera e lo appendi in bella vista...
Se invece non continua ad aprirsi lo lasci così e lo ungi con olio, di vaselina però, non d’oliva che irrancidisce..
Roberto Volpi- utente registrato
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Re: Difetti (fessurazioni) legno, produzione mestolo in legno
Mi hai aperto un altro cassetto Roberto! L' epossidica dovrei averla da qualche parte ma dici che va bene per prendere le minestre e il resto? Il mestolo come ribadisco non ha scopo ornamentale ma da utilizzarsi in cucina per non rigare i cocci. Attendo illuminazioni.
Mi sto rendendo conto che se prima non ci capivo nulla adesso ci capisco meno di prima ma sto eliminando delle opzioni
Mi sto rendendo conto che se prima non ci capivo nulla adesso ci capisco meno di prima ma sto eliminando delle opzioni
galero96- utente registrato
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Re: Difetti (fessurazioni) legno, produzione mestolo in legno
Dev'essere epossidica per uso alimentare.
luca.
luca.- utente registrato
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Località : Udine
Re: Difetti (fessurazioni) legno, produzione mestolo in legno
L’ epossidica deve essere, infatti, per uso alimentare. Ma d ‘altronde è l’unica possibilità..la vinilica si scioglie in acqua e anche altre colle sono o tossiche o si sciolgono.
Anche l’epossidica , però, se il mestolo si inumidisce al caldo può avere problemi perché avranno due coefficienti di dilatazione diversi e inoltre il legno è igroscopico..
Anche l’epossidica , però, se il mestolo si inumidisce al caldo può avere problemi perché avranno due coefficienti di dilatazione diversi e inoltre il legno è igroscopico..
Roberto Volpi- utente registrato
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Età : 62
Località : Sestri Levante
Re: Difetti (fessurazioni) legno, produzione mestolo in legno
La titebond 3 è per uso alimentare anche io ci ho fatto diversi taglieri... L'ho scoperta per caso proprio perché cercavo una d4 per alimenti.... Io i taglieri li lavo pure in lavapiatti e non si sono scollati o fessurati perciò regge pure il caldo direi.... Epossidica alimentare dubito che esista per le componenti stesse della colla epossidica... Però chissà....
baloo- utente registrato
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Località : sono tornato alla mia città della pieve
Re: Difetti (fessurazioni) legno, produzione mestolo in legno
Prodotto interessante..non lo conosco..
Roberto Volpi- utente registrato
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Località : Sestri Levante
Re: Difetti (fessurazioni) legno, produzione mestolo in legno
va bene, vado di titebond 3 ultimate allora; vedo se lo reperisco in zona altrimenti sul Bezos' site ho trovato il flacone piccolo da 226g a 10 euro e 90 centesimi (se hai altre referenze online più convenienti te ne sarei grato).
tornando allo stato attuale, provvederò a scavare fin dove mi è possibile nella fessura che adesso è riempita con vinavil e schegge di legno ottenendo un canalicolo profondo qualche millimetro (o findove arrivo senza rovinarlo troppo), poi con la colla da te indicata provvederò a fare una poltiglia con segatura molto fine e riempio a mo' di mastice.
ho capito bene o mi sono perso qualcosa?
tornando allo stato attuale, provvederò a scavare fin dove mi è possibile nella fessura che adesso è riempita con vinavil e schegge di legno ottenendo un canalicolo profondo qualche millimetro (o findove arrivo senza rovinarlo troppo), poi con la colla da te indicata provvederò a fare una poltiglia con segatura molto fine e riempio a mo' di mastice.
ho capito bene o mi sono perso qualcosa?
galero96- utente registrato
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Età : 28
Località : prov. Salerno
Re: Difetti (fessurazioni) legno, produzione mestolo in legno
Attenzione: riprendo quanto ha scritto Belcanto perché forse vi è sfuggito.
La titebond la uso anch'io per i taglieri, ma è e resta sempre una COLLA, cioè un prodotto per assemblare/unire due pezzi di legno (che sono dunque a CONTATTO). A te invece serve un FILLER, un riempitore che non necessita del contatto tra due pezzi di legno. Quindi devi cadere sulla resina epossidica (che conosco) o su quello stucco alimentare che avevi trovato (che non conosco ma sembrava avere le caratteristiche giuste).
Le colle lavorano bene solo in assenza di ossigeno (ecco perché gli incollaggi vengono sempre morsettati: per togliere ossigeno).
L'unico modo per usare correttamente una COLLA nel tuo caso sarebbe quello di scavare uno scanso con una forma particolare e poi incollarci dentro un pezzo di legno della stessa identica forma e dimensione (come ad esempio i giunti a farfalla)... ma è un lavoro che richiede una certa manualità.
Per i casi come il tuo si usano i FILLER, non le colle.
luca.
La titebond la uso anch'io per i taglieri, ma è e resta sempre una COLLA, cioè un prodotto per assemblare/unire due pezzi di legno (che sono dunque a CONTATTO). A te invece serve un FILLER, un riempitore che non necessita del contatto tra due pezzi di legno. Quindi devi cadere sulla resina epossidica (che conosco) o su quello stucco alimentare che avevi trovato (che non conosco ma sembrava avere le caratteristiche giuste).
Le colle lavorano bene solo in assenza di ossigeno (ecco perché gli incollaggi vengono sempre morsettati: per togliere ossigeno).
L'unico modo per usare correttamente una COLLA nel tuo caso sarebbe quello di scavare uno scanso con una forma particolare e poi incollarci dentro un pezzo di legno della stessa identica forma e dimensione (come ad esempio i giunti a farfalla)... ma è un lavoro che richiede una certa manualità.
Per i casi come il tuo si usano i FILLER, non le colle.
luca.
luca.- utente registrato
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Località : Udine
Re: Difetti (fessurazioni) legno, produzione mestolo in legno
Allora viene scartata anche la colla. Mi tocca trovare in ogni caso lo stucco enologico. Grazie ancora (l'avevo detto che ci capisco sempre meno xD
galero96- utente registrato
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Re: Difetti (fessurazioni) legno, produzione mestolo in legno
Ciao Galero96,mi complimento per il lavoro che ha delle caratteristiche estetiche notevoli e mi dispiaccio per quanto ti stai trovando ad affrontare...Vorrei sapere se il legno da te utilizzato è già "stagionato" o è fresco,questo perchè la sua condizione cambia molto le cose:se fosse già stagionato probabilmente potresti riuscire a "tamponare" la fessurazione con opportuni materiali,ma se si tratta di legno che ha ancora necessità di essiccazione,temo proprio che il tuo impegno sarebbe sostanzialmente "inutile".Dalla foto che mostri,sulla parte frontale del mestolo si vede una linea nerastra(a sinistra della "macchia" marrone/nocciola)che secondo me è un'altra potenziale crepa che,oltretutto,arriva al bordo e sembra essere la prosecuzione di quella che ti crea problemi sul manico.Dico questo perchè mi è già capitato in più di una occasione di trovarmi nella medesima situazione,purtroppo le "linee"che rendono particolari i nostri manufatti sono spesso i punti più fragili;i nodi(forse a sx della foto,dove c'è una linea orizzontale ce n'è uno) poi reagiscono anch'essi in modo diverso rispetto al resto del legno.Mi è capitato su di una ciotola di ciliegio che un nodo,apparentemente "fermo",dopo un paio di mesi si sia crepato,perchè il ritiro del nodo è stato più lento ma più consistente rispetto al resto..molto seccante!
Tutto questo per dire che devi valutare (stante la condizione di umidità del legno) se possa valer la pena di fare il lavoro di "riempimento" o meno;io personalmente non farei aggiunte di prodotti chimici ad un mestolo di "puro legno" che mi serve per il cibo,prenderei in considerazione piuttosto l'idea di farne un altro e questo lo terrei "per esposizione",sicuramente farebbe la sua figura!
Tutto questo per dire che devi valutare (stante la condizione di umidità del legno) se possa valer la pena di fare il lavoro di "riempimento" o meno;io personalmente non farei aggiunte di prodotti chimici ad un mestolo di "puro legno" che mi serve per il cibo,prenderei in considerazione piuttosto l'idea di farne un altro e questo lo terrei "per esposizione",sicuramente farebbe la sua figura!
huginn- utente registrato
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Località : Como
Re: Difetti (fessurazioni) legno, produzione mestolo in legno
Mille grazie huginn! Il legno l'ho trovato in campagna ed era di potatura di olivo, da come si comporta direi che è già secco. Per le crepe hai ragione ma non lo saprò finquando non passerà del tempo e nel caso potrei ripararle con la apposita colla che mi hanno consigliato sopra; ho già in programma di rifarne uno che potrebbe venire meglio o meno (a seconda dei difetti interni) ma devo prima trovare il materiale. non in ultimo ho anche intenzione di fare due boccali in legno e dei cucchiai in legno da tenere in cucina da utilizzare anch'essi ma come ripeto ho bisogno del materiale, del tempo e di un po' di fortuna!
galero96- utente registrato
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Località : prov. Salerno
Re: Difetti (fessurazioni) legno, produzione mestolo in legno
io vi dico solo una cosa e da ignorante, ci sarà un motivo se si usa normalmente il faggio per fare mestoli cucciai ecc? il motivo è che è a fibra compatta, non assorbe ne rilascia sapori e questo già basta, se usi ulivo, decisamente bello, non puoi usare nessun tipo di colla, a caldo tutte, e ripeto tutte rilasciano sostanze potenzialmente tossiche, a meno che non devi vendere qualche prodotto. Appendilo e ungilo con dell'olio di lino cotto farà sempre una superba figura. Le pendole smaltate, ceramica o meno puoi sempre utilizzarle, esistono mestoli in plastica alimentare estremamente funzionali ma sepmre plastica è, altrimenti ti fai imbutinare un bel mestolo in rame con manico in ottone. io almeno farei così, il rame non è tossico se non lo lasci nel minestrone e lo usi solo per girarlo e servire.
thor1- utente registrato
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Località : Aprilia LT
Re: Difetti (fessurazioni) legno, produzione mestolo in legno
Ciao thor, abbiamo sicuramente due opinioni differenti. Dalle mie parti al livello del mare non si trova faggio ma solo altri legni che comunque possono essere cavi e fessurati. I mestoli in plastica non li comprerò mai perché sono contro l'utilizzo indiscriminato o comunque se posso evitarlo dei materiali plastici; per i mestoli in metallo, anche se più tenero tendono sempre a rovinare la smaltatura della pentola. Poi ragazzi dico io.. il mestolo non lo lascio mica nella minestra bollente, lo utilizzerò solo per servire, nemmeno per girare perché per quello ho i cucchiai di legno classici.
Giusto per dover di cronaca avevo anche cercato sul Bezos' marketplace e ne avevo trovato uno in legno a 10 euro. Sicuramente bello e tutto quello che vuoi ma mi piace realizzare le cose con le mie mani anche se ci vuole del tempo, non è una questione economica intendiamoci! Se ci fosse stato un artigiano dalle mie parti lo avrei preso bello e fatto ma non se ne trovano; mi piace però cimentarmi in questi progetti per avere ancora più manualità, realizzare nuovi utensili o adattare i vecchi. Poi sentendo anche voi in questa discussione ho imparato moltissime nozioni nuove che prima ignoravo; se lo avessi preso bello e fatto sarei stato una persona normale e sicuramente più ignorante di quanto lo sono ora.
Ancora ringrazio tutti per l'attenzione che avete dato a questo topic, le informazioni utilissime che avete scritto e il tempo che avete impiegato nonché le vostre personali nozioni che non hanno prezzo.
Saluti
Giusto per dover di cronaca avevo anche cercato sul Bezos' marketplace e ne avevo trovato uno in legno a 10 euro. Sicuramente bello e tutto quello che vuoi ma mi piace realizzare le cose con le mie mani anche se ci vuole del tempo, non è una questione economica intendiamoci! Se ci fosse stato un artigiano dalle mie parti lo avrei preso bello e fatto ma non se ne trovano; mi piace però cimentarmi in questi progetti per avere ancora più manualità, realizzare nuovi utensili o adattare i vecchi. Poi sentendo anche voi in questa discussione ho imparato moltissime nozioni nuove che prima ignoravo; se lo avessi preso bello e fatto sarei stato una persona normale e sicuramente più ignorante di quanto lo sono ora.
Ancora ringrazio tutti per l'attenzione che avete dato a questo topic, le informazioni utilissime che avete scritto e il tempo che avete impiegato nonché le vostre personali nozioni che non hanno prezzo.
Saluti
galero96- utente registrato
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Re: Difetti (fessurazioni) legno, produzione mestolo in legno
luca. ha scritto:Attenzione: riprendo quanto ha scritto Belcanto perché forse vi è sfuggito.
La titebond la uso anch'io per i taglieri, ma è e resta sempre una COLLA, cioè un prodotto per assemblare/unire due pezzi di legno (che sono dunque a CONTATTO). A te invece serve un FILLER, un riempitore che non necessita del contatto tra due pezzi di legno. Quindi devi cadere sulla resina epossidica (che conosco) o su quello stucco alimentare che avevi trovato (che non conosco ma sembrava avere le caratteristiche giuste).
Le colle lavorano bene solo in assenza di ossigeno (ecco perché gli incollaggi vengono sempre morsettati: per togliere ossigeno).
L'unico modo per usare correttamente una COLLA nel tuo caso sarebbe quello di scavare uno scanso con una forma particolare e poi incollarci dentro un pezzo di legno della stessa identica forma e dimensione (come ad esempio i giunti a farfalla)... ma è un lavoro che richiede una certa manualità.
Per i casi come il tuo si usano i FILLER, non le colle.
luca.
La colla va mischiata a segatura fine per fare uno stucco per riempire la fessura....tutti i falegnami del mondo usano questo sistema ... Per avere sempre un colore uniforme.... Solo con essenze ad alto valore di tannini il sistema non funziona perché lo stucco ricavato diventa nero ....
baloo- utente registrato
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Re: Difetti (fessurazioni) legno, produzione mestolo in legno
anche io ti consiglierei di stuccare la spaccatura come ti ha consigliato @baloo , poi di appendere il mestolo in cucina o dove vuoi e di tenerlo esposto .
comunque complimenti per il tuo lavoro !
comunque complimenti per il tuo lavoro !
marvinm- utente registrato
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Località : Bienno
Re: Difetti (fessurazioni) legno, produzione mestolo in legno
Grazie anche a te marvinm.
galero96- utente registrato
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Re: Difetti (fessurazioni) legno, produzione mestolo in legno
Rieccomi. Ho recuperato due potature di olivo di quest'anno e mi rivolgo a chi sicuramente ha più esperienza di me: come mi comporto? Qual é il metodo migliore per evitare che si ritiri e spacchi?
Lo lascio asciugare o lo lavoro fresco?
Lo lascio asciugare o lo lavoro fresco?
galero96- utente registrato
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Località : prov. Salerno
Re: Difetti (fessurazioni) legno, produzione mestolo in legno
Io quando lavoro legno non segato per la vena, lo lascio a mollo nell’acqua per qualche mese..si stabilizza..sono anche riuscito a fare fette di tronco di vari legni che non si sono spaccate.
Ci vuole pazienza...
Ci vuole pazienza...
Roberto Volpi- utente registrato
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Re: Difetti (fessurazioni) legno, produzione mestolo in legno
Metti a bagno il pezzo lavorato o quello ancora da lavorare?
Mark Ingegno- utente registrato
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Località : Bologna
Re: Difetti (fessurazioni) legno, produzione mestolo in legno
Da lavorare...almeno qualche mese...poi se vedo che continua a “spaccare” lo rimetto a bagno...asciugare all’ombra non ventilata (cantina..).
Ho fatto della ciotole di radice d’erica...piuttosto grandi...e hanno retto bene..
Ho fatto della ciotole di radice d’erica...piuttosto grandi...e hanno retto bene..
Roberto Volpi- utente registrato
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Re: Difetti (fessurazioni) legno, produzione mestolo in legno
Ciao Roberto, ho capito che le metti a bagno ma non ho capito se da secche o verdi.
Nel mio caso è ancora legno verde, fresco appunto dell'ultima potatura. Lo lascio così in cantina per un po' o lo lavoro e poi lo lascio in cantina e appena è ben asciutto lo utilizzo? Non ho una vasca abbastanza grande per metterlo a bagno intero e se lo taglio prima poi non riesco bene a lavorarlo (sono leggermente confuso e aspetto ulteriori delucidazioni)
Nel mio caso è ancora legno verde, fresco appunto dell'ultima potatura. Lo lascio così in cantina per un po' o lo lavoro e poi lo lascio in cantina e appena è ben asciutto lo utilizzo? Non ho una vasca abbastanza grande per metterlo a bagno intero e se lo taglio prima poi non riesco bene a lavorarlo (sono leggermente confuso e aspetto ulteriori delucidazioni)
galero96- utente registrato
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Re: Difetti (fessurazioni) legno, produzione mestolo in legno
Ciao Galero96,se hai scarti di potatura,secondo me ti conviene lavorarli subito,l'ulivo è pastoso anche da secco,ma da fresco si lavora molto bene.(sempre a mano,tornio non saprei..)Quando hai fatto il tuo lavoro,metti il pezzo in un sacchetto di carta chiuso all'interno di un sacchetto di plastica aperto,poi mano a mano aprirai anche il sacchetto di carta.In questo modo,l'umidità prodotta dal legno impregna la carta e l'asciugatura(perdita di umidità..)è più lenta e si riesce ad evitare le crepe dovute al repentino ritiro del legno.Puoi porre il sacchetto in cantina e controllare di frequente il tenore di umidità,fino a che non ti sembra sufficientemente asciutto.Allora puoi finire lisciando con rasiera,lama ,vastringa o carta vetro fine e poi oliare o cerare.Tutto questo è sempre subordinato a tempo e pazienza,io ho ottenuto buoni risultati anche con spessori molto limitati.Chi si diletta di intaglio sul legno fresco usa di norma questa prassi,adeguandola a dimensioni del pezzo,materiale e spessori.Prova,con attenzione puoi "adeguare"la durata e la fuoriuscita dell'umidità in corso d'opera.Ricordati che il legno resta sempre "vivo",materiale naturale,risente della variazione dell'umidità ambientale,anche mobili del '600(già fatti con legname stagionato e pronto alla falegnameria)se sottoposti a eccessiva secchezza(vicino ad un calorifero,per esempio) si fessurano,a volte moltissimo..
Buon lavoro!
Buon lavoro!
huginn- utente registrato
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Località : Como
Re: Difetti (fessurazioni) legno, produzione mestolo in legno
Allora..capiamoci...quando tu tagli parti di una pianta alteri le tensioni naturali su cui si è sviluppata piano piano...aggiungendo il fatto che asciugandosi perde turgidità, queste cose causano le fessurazioni. Mettendolo a bagno DA VERDE la linfa viene eliminata gradualmente e il movimento dovuto alle tensioni diminuisce. Asciugandosi con molta lentezza tende a restare stabile, ovviamente all’interno di un certo gap di condizioni...se lo metti su una stufa dopo averlo lasciato alla pioggia capisci bene che anche dopo 50 anni si crepa lo stesso...
L’olivo è un legno meraviglioso e tutto sommato una volta stabilizzato resta piuttosto fermo..io continuo ad usare un tagliere ricavato da un tronco gelato nell’85. Ho sempre fatto come ti ho detto..
La ciotola è di erica..l’avrò fatta 25 anni fa e il tagliere di olivo..più recente una dozzina d’anni...
L’olivo è un legno meraviglioso e tutto sommato una volta stabilizzato resta piuttosto fermo..io continuo ad usare un tagliere ricavato da un tronco gelato nell’85. Ho sempre fatto come ti ho detto..
La ciotola è di erica..l’avrò fatta 25 anni fa e il tagliere di olivo..più recente una dozzina d’anni...
Roberto Volpi- utente registrato
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Età : 62
Località : Sestri Levante
Re: Difetti (fessurazioni) legno, produzione mestolo in legno
In realtà il discorso è abbastanza complesso. Dipende principalmente da che essenze sono (e qui sappiamo che è ulivo), che tipo di lavorazioni dovranno subire (li vuoi tornire, sfettare, scolpire, ecc.?) e quale sarà il risultato finale che vuoi ottenere (sempre un mestolo, un tagliere, ecc.? E di che spessori parliamo -piu è sottile più è instabile-?)
Comunque, in linea di massima, il legno va lavorato sempre da "fermo", quando ha smesso di muoversi (quindi con bassa percentuale di umidità), per evitare sorprese. Esistono delle eccezzioni a questa regola ma non credo sia il tuo caso.
Il problema è che ti servirà molta pazienza: si parla di anni. Ad esempio, per far asciugare una tavola, prima di poterla lavorare, ci va un anno per cm di spessore (per faccia esposta).
Ti conviene, se ne hai la disponibilità, partire da legno già secco.
luca.
Comunque, in linea di massima, il legno va lavorato sempre da "fermo", quando ha smesso di muoversi (quindi con bassa percentuale di umidità), per evitare sorprese. Esistono delle eccezzioni a questa regola ma non credo sia il tuo caso.
Il problema è che ti servirà molta pazienza: si parla di anni. Ad esempio, per far asciugare una tavola, prima di poterla lavorare, ci va un anno per cm di spessore (per faccia esposta).
Ti conviene, se ne hai la disponibilità, partire da legno già secco.
luca.
luca.- utente registrato
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Re: Difetti (fessurazioni) legno, produzione mestolo in legno
capito roberto, grazie mille per le spiegazioni accurate ma non ho i mezzi per mettere a bagno tutto il tronco. visto che sembra essere più alla mia portata proverò a sgrossarlo così come ha detto huginn portandolo a forma finita e poi lasciandolo pian piano asciugare in cantina ed una volta ben essiccato carteggiare per arrivare al pezzo finito. (giusto per chiarezza: non lo lavorerò al tornio perchè non avrei idea di come fare; lo sgrosso lo faccio con la motosega, poi scavo con il trapano, faccio il fino con lo scalpello e poi carteggio. questa sarebbe la scaletta che ho seguito anche per l'altro)
domanda: se una volta finito lo sgrosso lo metto in ammollo per un paio di settimane e poi ad asciugare pian piano il legno si stabilizza ugualmente ò è comunque soggetto a fessurazioni?
(a quanto ho capito non vige una regola univoca ma ognuno ha un po' il suo metodo che ha sperimentato negli anni).
per luca.
si, ho intenzione di fare sempre un mestolo (l'altro lo appenderò da qualche parte o faccio un regalo a qualcuno) e dei cucchiai di legno sempre per la cucina, se escono anche un paio di boccali (a mio fratello piacciono molto). non ho disponibilità di legno molto secco e quello che ho in cantina per il camino la maggioranza è tutto fessurato e non adatto.
domanda: se una volta finito lo sgrosso lo metto in ammollo per un paio di settimane e poi ad asciugare pian piano il legno si stabilizza ugualmente ò è comunque soggetto a fessurazioni?
(a quanto ho capito non vige una regola univoca ma ognuno ha un po' il suo metodo che ha sperimentato negli anni).
per luca.
si, ho intenzione di fare sempre un mestolo (l'altro lo appenderò da qualche parte o faccio un regalo a qualcuno) e dei cucchiai di legno sempre per la cucina, se escono anche un paio di boccali (a mio fratello piacciono molto). non ho disponibilità di legno molto secco e quello che ho in cantina per il camino la maggioranza è tutto fessurato e non adatto.
galero96- utente registrato
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