Nuovo modello Dolmar PS6100

in efetti su un forum a stelle e strisce, si parla di un problemino. aspettiamo gli sviluppi.

dalle mie parti è arrivata la settimana scorsa presso i concessionari dolmar.

la motosega è interessante,ma come giustamente ho fatto con la 2253 jonsered,aspetto che i problemi di gioventu siano risolti, quindi dal mio punto di vista mai avere fretta.

Mi collego a quanto ha anticipato Fernando, perché pur avendo provato al Demo Garden la 6100 assieme alle 7310 e 7910 non ho potuto verificare se avesse la soluzione brevettuale che avevo già visto. Confortato dalle sue indagini, se qualcuno fosse interessato, posto l’analisi del funzionamento del motore della 6100 a cui allego un disegno con i numeri per poter chiarire meglio i concetti esposti.


Spiegazione del funzionamento del sistema SAS Dolmar:
Il condotto di lavaggio 66 si estende dall’ingresso 56 posizionato sul carter 60 fino alla luce di lavaggio 68 sul cilindro 24. Le luci 68 sono  aperte sopra il pistone durante l’ultima fase della della corsa di espansione fino alla prima fase della corsa di compressione. Quando le luci 68 sono  aperte sopra il pistone viene generata una pressione positiva nel carter e conseguentemente l’aria e la miscela aria-combustibile vengono immesse nel cilindro dalle luci di lavaggio 68. Quando le luci di lavaggio 68 sono aperte sotto il pistone (questo si verifica nella corsa di compressione prima del PMS e all’inizio della corsa di espansione)  si genera una pressione relativa negativa nel carter richiamando aria dall’esterno tramite il condotto 44 riempendo quindi il condotto di lavaggio 66. La prima valvola a lamelle 54 permette il  flusso di aria in una sola direzione e con carter in depressione tende a chiudersi impedendo all’aria pura di entrare nel carter, ciò favorisce il completo riempimento del condotto 66 con sola aria e nel carter in depressione entra la miscela aria-combustibile dalla luce 34. Successivamente nella corsa di espansione le luci 68 vengono chiuse dal mantello del pistone e il carter 60 in pressione relativa positiva apre la valvola 54 spingendo la miscela nel condotto di lavaggio 66 dietro alla colonna di aria pura. Quando si apre la luce di scarico 72 i gas combusti vengono espulsi  sfruttando la loro pressione, l’aria di lavaggio che fluisce nella luce 68 e in piccola parte dalla miscela aria-combustibile che segue la colonna d’aria precedente. Per aumentare il volume d’aria pura la parte di condotto che va dalla confluenza dei condotti 66a fino alla luce 68 ha dimensioni maggiori del tratto che va dall’ingresso del condotto di lavaggio 56 alla confluenza 66a con il condotto di ammissione dell’aria di lavaggio 44. Il condotto 44 ha una seconda valvola a lamelle 48 e una valvola a farfalla 40. La valvola 48 inibisce il reflusso dell’aria o della miscela aria-combustibile dal condotto 66 verso il condotto 44. Inoltre per poter sincronizzarsi con il carburatore 38 la valvola 40 è connessa meccanicamente alla valvola 38a posta a valle del getto del carburatore. Si può notare che il coperchio 50 permette di ricavare parte del condotto di lavaggio in una posizione inferiore rispetto a quello di ammissione della miscela aria-combustibile, contribuendo a contenere l’ingombro verticale del cilindro motore. Il vantaggio fluidodinamico di questa configurazione è quello di avere un flusso di lavaggio aria più aria-combustibile unidirezionale, mentre nella soluzione Zenoah, il flusso dell’aria di lavaggio che va a riempire il condotto di lavaggio, tramite un recesso ricavato nel mantello del pistone che mette in comunicazione il condotto di lavaggio con quello di passaggio dell’aria pura, ha direzione opposta rispetto alla miscela aria-combustibile proveniente dal carter in pressione: questo provoca una diluizione dell’aria pura con miscela aria-combustibile prima che quest’ultima entri nel cilindro, aumentando gli idrocarburi incombusti nei gas di scarico; questo è quanto rivendicato nel brevetto registrato da Makita in Giappone, anzi da mie ricerche sembra che Makita lo abbia acquistato da un inventore giapponese; non abbiamo quindi uno sviluppo made in Germany da Dolmar, come per la soluzione  SLR presente sui modelli 7910 e 7310, che si basa su un principio completamente diverso (sfrutta la dinamica dei gas di scarico per limitare l’uscita dalla luce di scarico della miscela aria-combustibile presente nel cilindro durante la fase di espansione, è un’applicazione del metodo delle carattaristiche mediante la progettazione di una marmitta in dimensioni ridotte che viene opportunamente tarata mediante tue condotti di sfiato, una soluzione che pur non essendo così efficiente permette di contenere i costi pur rientrando nella normativa Euro 2). Rispetto alla soluzioni Husqvarna (che sviluppa i motori solo in Giappone presso Zenoah) e Stihl,quella Makita ha maggiore complicazione e delicatezza di messa a punto, dovuta alla presenza di due pacchi lamelle, che nel tempo possono degradare in prestazioni provocando problemi di carburazione e di efficienza di lavaggio, non ultimo costa sicuramente di più. E’ chiaro che l’hanno sviluppata per non incorrere nei brevetti dei concorrenti, soprattutto nelle molteplici varianti che nel tempo sono state ideate. Secondo me anche se il flusso è monorezionale avviene comunque un mescolamento di aria pura con miscela aria-combustibile almeno per una piccola percentuale dovuta alle prestazini dei pacchi lamenlle che non sono sicuramente delle valvole meccaniche. Spero di essere stato sufficientemente chiaro.

bello e interessante, ma non è questa la soluzione applicata sul modello ps 6100 è completamente diversa. purtroppo non posso allegare il link delle foto con la ps 6100 sventrata, appartengono ad un altro forum,d'oltreoceano.

[/quote]
da dove proviene questo spaccato?

fernando: il forum cui ti riferisci è un nostro partner...posta pure tutto il materiale che vuoi (inserendo anche il link di provenienza).

ecco il link proveniente da chainsawrepair riguardo alla dolmar 6100. da visionare tutte tre le pagine e per chi ha la possiblità con l'aiuto del traduttore
 
http://chainsawrepair.createaforum.com/dolmar/dolmar-6100/

fernando62 ha scritto:ecco il link proveniente da chainsawrepair riguardo alla dolmar 6100. da visionare tutte tre le pagine e per chi ha la possiblità con l'aiuto del traduttore
 
http://chainsawrepair.createaforum.com/dolmar/dolmar-6100/

visto che non tutti sanno l'inglese, considerato che i traduttori traducono in modo incomprensibile e valutato che non tutti i nostri iscritti hanno necessariamente un alto livello di conoscenze meccaniche...sarebbe interessante se tu commentassi quel materiale...

volentieri, ma oggi la connesione è lenta non riesco a caricare le varie immagini.

fernando62 ha scritto:bello e interessante, ma non è questa la soluzione applicata sul modello ps 6100 è completamente diversa. purtroppo non posso allegare il link delle foto con la ps 6100 sventrata, appartengono ad un altro forum,d'oltreoceano.

ok, ma le immagini chi vuole se le va a vedere nel link che hai messo.
potresti spiegare a parole in che senso la soluzione applicata sulla ps 6100 è completamente diversa da quanto postato da maralb (cui rinnovo l'invito a dirci da dove proviene lo spaccato che ha postato)...

bene,(altrimenti  dovevo rimandare a tempi migliori) nella 2 pagina trovate le varie foto. come potete notare il cilindro lato aspirazione è dotato di ulteriori luci di lavaggio(quelle sopra il condotto aspirazione. nella foto seguente notatei l pistone che diversamente da husqvarna non presenta le luci per la carica d'aria stratificata, tutto questo perchè al esterno viene montato un collettore dotato di due petali,che si aprono e chiudono  risp. con la depressione e compressione. quindi la lamella non lavora sul carter ma sui due travasi d'ammissione aria. husqvarna adopera il sistema con luce controllata da pistone, dolmar da lamelle... il principio è lo stesso, ma sono due pensieri diversi,qundi si esume di riportare una tecnologia coperta da brevetto.

peppone ha scritto:
da dove proviene questo spaccato?

fernando: il forum cui ti riferisci è un nostro partner...posta pure tutto il materiale che vuoi (inserendo anche il link di provenienza).

lo spaccato proviene dal brevetto pubblicato dall'ufficio brevetti giapponese. Essendo un brevetto concesso risulta pubblico a scopo divulgativo e quindi si può utilizzare anche a scopo didattico. Per la comprensione del brevetto mi sono tradotto il testo dal giapponese che ho sintetizzato nella descrizione.

maralb ha scritto:

lo spaccato proviene dal brevetto pubblicato dall'ufficio brevetti giapponese....mi sono tradotto il testo dal giapponese che ho sintetizzato nella descrizione.

giappone?
ma il brevetto è depositato dolmar oppure makita?

maralb ha scritto:Essendo un brevetto concesso risulta pubblico a scopo divulgativo e quindi si può utilizzare anche a scopo didattico.

dacci un link per cortesia.

Scusandomi per il ritardo, rispondo alle domande:
Il brevetto è depositato da Makita e l’inventore è Yoshiaki Takyanagi, ho qui davanti il testo in giapponese, mentre la tecnologia relativa alla marmitta della 7310 e 7910 è stata depositata da Dolmar e sviluppata da un progettista tedesco. C’è da dire che anche Husqvarna che attualmente sviluppa la parte termica prevalentemente in Giappone assegna i brevetti a Zenoah/Husqvarna, questo per convenienza legale a seconda del paese di estensione.
Chiarisco anche il mio profilo all’interno del forum:
non sono un riparatore né un ho alcun legame commerciale con il prodotto motosega, ma ho una passione per il lavoro in bosco ereditata da mio nonno; ho cari amici che fanno il lavoro di boscaiolo professionista e a volte esco con loro in bosco per “aiutarli”, si fa per dire; inoltre ho un mio collega di lavoro molto esperto di elettronica, felice possessore di parecchie motoseghe, con cui a volte aiuto un amico riparatore per le nuove versione di motoseghe “elettroniche”. Nascono con loro tante discussioni ( comunque ai boscaioli professionisti compete secondo me il giudizio finale sul prodotto visto che loro nel giro di due anni “consumano” una motosega) sulle nuove soluzioni proposte dai produttori, così spinto da queste ho cercato di approfondirle sfruttando gli strumenti che per lavoro normalmente utilizzo e che non posso per ovvie ragioni di riservatezza condividere…..  ( lavoro in ricerca e mi occupo anche di brevetti, in passato ho anche lavorato per produttori di motori…). Ho quindi effettuato una ricerca brevettuale e una analisi comparativa sulle varie soluzioni proposte dai principali produttori e sviluppatori di motori per motoseghe e da ciò nascono anche le mie ultime considerazioni sulla 6100, che alla luce delle belle foto postate da Fernando col senno di poi potevo anche evitare.
Per quanto riguarda il link richiesto, trattandosi di un sito governativo è necessario entrarci dalla homepage altrimenti non funziona l’hyperlink, questo per motivi di sicurezza, dati i tempi, ogni IP che si collega viene tracciato e verificato. Dal punto di vista legale non c’è nessun problema per l’utilizzo dello spaccato perché una volta pubblicato il brevetto diventa tecnica nota su cui tutti possono discutere, fatto salvo i diritti di sfruttamento che rimangono all’assegnatario, quindi chi vuole può entrarci ma risulta lento e la traduzione dal giapponese a volte risulta problematica difficile da interpretare. Se avete un po’ di pazienza riprenderò la ricerca fatta e posterò un’eventuale estensione del brevetto in lingua inglese.
Infine,lavorando attualmente per un azienda che è fornitore, per altra tipologia di prodotto, di una grossa multinazionale  che produce e sviluppa motoseghe (lascio a voi indovinare chi) capite bene la mia posizione...
Per quanto riguarda le pagine postate da Fernando ecco le mie considerazioni:
a pag 2 ad un certo punto si vede il cilindro rovesciato, prendendo come riferimento il foro della candela che si intravede, sulla sx osserviamo una luce di ammissione più larga che risulta collegata al condotto dell’aria pura poi quella più piccola collegata al carter. Il pistone ha un recesso simmetrico a tenuta sul mantello ( infatti è chiuso anche nel bordo inferiore del pistone) e mette in comunicazione il condotto dell’aria pura con quello di lavaggio proveniente  dal carter per effettuare la stratificazione dell’aria, anzi a pag. 3 mi sembra di intravvedere (la foto non è pero così chiara) un passaggio trasversale che collega i due incavi simmetrici sul fianco del pistone, questo per equilibrare le pressioni. Queste due luci si trovano sullo stesso piano e quando il pistone raggiunge il PMI sono aperte entrambe nel cilindro, il pacco di lamelle ha il compito di ridurre il reflusso dei gas di scarico all’interno del condotto dell’aria. Questa soluzione è presente in alcuni brevetti che penso siano già scaduti, andrò a verificare. Su questi sono stati sviluppati alcuni miglioramenti, ad esempio di Zenoah/Husqvarna che hanno i condotti sfalsati sul piano orizzontale con quello dell’aria pura più basso, perché il pistone ha un incavo a L che pur collegando i due condotti mantiene quello dall’aria chiuso completamente (per questo non c’è bisogno del pacco lamelle) o parzialmente. Nel caso sia parzialmente chiuso, (apertura prossima al mm) si è osservato un miglioramento della turbolenza dei gas all’interno del cilindro, perché la colonna monodirezionale di gas uscenti dalla luce di scarico richiamata nel condotto dell’aria pura che si trova a pressione più bassa genera un vortice nella miscela di carica del cilindro; questo migliora la potenza e soprattutto la coppia del motore, da qui forse nasce la denominazione X-TORQ del motore. Va da sé che per sfruttare al meglio questi vantaggi, dati soprattutto dalla progettazione fluidodinamica con i moderni strumenti di calcolo, sarebbe consigliato il carburatore elettronico, che per il momento Dolmar non utilizza.
Mi scuso per la lunghezza della risposta, che se OT potete senza problema cestinare

dacci almeno la home page...poi ci pensiamo noi.

Sabato ho finalmente visto, e preso in mano la nuova Dolmar 6100, la ho trovata in un negozio a 40 minuti da casa mia, il proprietario della rivendita ne ha un modello che dà in uso ai clienti che la vogliono provare (interessante).
Quella in uso campione monta la barra/catena da 325 (45 Cm) ma il tipo del negozio mi ha detto che basta cambiare la "corona" di trascinamento catena,la barra e appunto la catena e si può montare anche la 3/8, senza bisogno di sostituire gli a attacchi per la spranga.
Il prezzo di "lancio" come lo ha definito lui è di 750 euro (mi pare buono per un 60.
Davvero peccato che ho appena preso la Stihl 362 (ai mè non ancora provata causa neve) altrimenti ci si poteva fare un serio pensiero.
Non escludo, solo per curiosità e per comparazione di chiedere di poterla provare nel bosco in condizione di lavoro normale.
PS il commesso dice di averne già piazzate 4 e che tutti sono molto contenti.

da pochi rivenditori ho sentito parlare male di un modello che loro stessi trattano,spece se hanno grosse scorte.
detto questo,se hai la possibilità di un raffronto fallo e rottama la 362  

rottamo la 362? non ha ancora fatto un grammo di segatura.