TECNICHE DI TAGLIO E DI ABBATTIMENTO

fabri ha scritto:Grazie a tutti per i consigli, alcuni utili altri meno. Non vorrei essere polemico però per migliorare la qualità dei consigli dati e dunque la qualità del forum penso che andrebbero lette meglio le domande prima di rispondere, ad esempio consigliarmi l’uso di una gru dopo che ho scritto che il posto è raggiungibile unicamente a piedi mi sembra al quanto fuori luogo.

Comunque ho deciso che tagliero le painte a ridosso delle cascine in tree-climbing così da evitare ogni problema.

Sono PROFONDAMENTE d'accordo con fabri, molte volte si leggono i post troppo velocemente e si trascurano dettagli importanti che eviterebbero lungaggini, questo non è causato dalla sprovvedutezza dei partecipanti ma bensi dalla loro grande preparazione e competenza che portano chi legge le domande a partire in quarta con le sulozioni. Facciamo più attenzione quando leggiamo, ne quadagna oltre che la qualità del forum anche la miratezza dei consigli, cosa per cui siamo famosi. Ovviamente nessuno escluso compreso chi scirve in questo momento.

io domenica sono stato atagliare legna in umbria. ho tagliato un bel albero con diametro da 80 cm prima di tagliare ho fatto mille ragionamenti .ne cito alcuni: da che parte doveva cadere,se avevo altri alberi che mi davano fastido mentre abbattevo,infine dopo mille precauzioni ho fatto la tacca di abbattimento ed poi l'ho abbattuto senza problemi ed è caduto dove vole io. per cui io dò un consiglio fate ragionare la testa e non le gambe state sicuri che non vi succedera mai nulla ciao carlo
mi sono dimenticato di dire che ho usato anche i cunei

mi dissocio da questi consigli: nel bosco vada dove vada, ma in prossimità di case o immobili,lasciamo fare il lavoro a chi lo fa quotidianamente e sopratutto è coperto da assicurazione.

le persone "sicure o facilone"  sono quelle che alla fine hanno divelto una linea a media tensione.

io concordo ciò che dici io stavo nel bosco e non vicino alle case e benchè stavo nel bosco prima di abbattere ho fatto mille considerazioni . vicino aòlle case di considerazione io ne farei duemila ciao carlo

innanzitutto mi scuso con fabri per il fatto che alcuni post, come lui giustamente ha evidenziato, risultavano essere stati scritti senza aver letto per intero la discussione.
capita ma non dovrebbe capitare.
d'ora in avanti tutti i post dai quali è chiaro evincere che chi scrive ha letto frettolosamente e contraddice informazioni date in precedenza verranno cancellati da me o dai moderatori.
infine concordo con fernando: attenzione sempre, sia nel bosco che vicino alle case. allo stesso livello.

tottolilivio ha scritto:prenderei in considerazione cio' che dice fernando (gru' o piattaforma),chiaro che i costi

non mi sembra che fernando abbia consigliato l'utilizzo di una gru o di una piattaforma...

peppone hai assolutamente ragione...ho confuso le parole...chiedo scusa ...anche a fernando....

è la soluzione migliore... ridimensiona tutto e poi quando arrivi ad una dimensione acettabille attacca il piede a butta giù il tronco.

in questi giorrni sono in un boschetto di castaghni e di querce che anni addietro è stato percorso da un incendio, sto appunto tagliando quella legna, indubbiamente mi sembra più seccante di tagliare legname vivo, ma tant'è bisogna fare pulizia e cercare di far rivivere il boschetto.

mi raccomando casco in testa,i rami scchi si staccano con le vibrazioni della catena nel tronco, provato con la mia...testa

ma la mia è testa calabrese con un quartino di sangue tedesco..... . grazie del consiglio farò attenzione

Buongiorno mi sono iscritto ora perchè ho "ereditato" una Husqvarna 357 XP da mettere a posto -

Se posso essere utile per gli aprendisti come me segnalo questo sito molto utile www.jonsered.it/node301.aspx

in questo periodo si è riaperto il taglio ora sto tagliando quecie o roverella come la chiamo dalle mie parti, nel mio bosco di proprietà io lascio otto dieci metri da una pianta e l'altra cerco ti tagliare le piante con rami secchi anche se altri rami sono verdi poichè le ritego malate. sono circa 20 anni che il bosco non si tagliava ho ottenuto il permesso sia dalla forestale che dalla comunità montana . le cippaie se sono due le lascio se sono tre taglio quella mezzana. faccio una domanda che mi sembra banale il muschio che sta alla base del tronco rovina la pianta o no ciao carlo

Peppone ha elencato perfettamente una serie di regole sacrosante, difficilmente da noi si eseguono tagli totali del bosco, per taglio totale intendo tutto cio che sta in piedi, lo si fa solo in casi estremi. In altri paesi, vedi USA o paesi del nord Europa, specie nei boschi di conifere si usa abbattere tutto per poi ripiantumare. Personalmente come amante dei boschi non amo vedere un bosco pelato a zero, nella mia zona si esegue un taglio di selezione e ringiovanimento, ovvero si taglia tutto cio che è infestante, cresce storto o rachitico, cio che ormai ha raggiunto per dimensione o età un livello di crescita che non permette a piante piu giovani di crescere, oppure ciò che il vento e la neve ha danneggiato.
Insomma, oltre alle regole, sacrosante, ci vuole un pò di buonsenso ed estetica, srarire dove è fitto e lasciare dove è rado,creare un equilibrio.

Io sono andato più volte a fare legna in bosco e sempre privati.
Per lo più sono stato abituato a tagliare in maniera 'estetica', cioè lasciando linee, il più possibile parallele, di piante dello stesso tipo tagliando le più grosse e/o le più storte.
Sono però andato anche in bosco con gente che fa un taglio totale di una fascia più o meno estesa, dipende dal fabbisogno annuale di legname, giustificando il fatto che l'estensione del bosco è tale che li per 20 anni non ci si passerà più.

Se ti può essere utile allego una guida della regione Piemonte che spiega grosso modo come si procede al taglio. La parte burocratica forse non interessa (visto che è di un'altra regione, e come hanno indicato gli altri utenti esperti la cosa può variare da comune a comune e quindi non fa testo).
Riporta però altre indicazioni di massima su come procedere alla selezione, oltre a quanto ci hanno già consigliato, che possono essere utili. Non so se esiste per l'Umbria un documento simile o una guida del corpo forestale. Qui da me, delle linee guida le hanno anche in municipio, perché abbiamo alcune aree protette.
Spero di essere stato in qualche modo utile. Per il resto la parola agli esperti, io non sono un professionista.

http://www.comune.moncucco.asti.it/web-comuni/Moncucco_Torinese_file/NEWS/tagli%20boschivi%20guida%5B1%5D.pdf

max non è indispensabile essere professionisti per dare la propria opinione come hai fatto giustamente tu, suggerire una fonte dove apprendere notizie è sempre utile, lo spirito del nostro forum è quello di dare la parola a tutti.

Complimenti ancora , sai che facciamo sempre il tifo per te e per la squadra
Cosa indicano quei numeri sul tronco abbattuto ?
qui:
https://lamotosega.forumattivo.com/manifestazioni-siti-del-settore-altro-f218/campionato-mondiale-ialc-dei-boscaioli-in-croazia-dal-23-al-27-settembre-t2428-15.htm#23475

Sono tutti i rilevamenti della prova,vengono registrati sul modulo dell'atleta firmato da tutti e tre i giudici e sulla parte rimasta a terra dell'albero in caso di contestazioni postume.
I numeri indicano partendo dall'alto il numero dell'atleta,la larghezza della cerniera di abbattimento misurata da ambo le parti (deve rimanere tra 25 e 35 mm),l'altezza del gradino della cerniera (tra 20 e 35 mm  misurata sui due lati),e la profondità della tacca di abbattimento (tra 7 e 12 cm),inoltre tengono la tacca vera e propria perchè l'angolo deve essere tra 45° e 55°,il tutto tenendo conto anche della distanza dell'abbattimento dal bersaglio e del tempo che non deve eccedere i 3 min.
Inoltre non si possono fare movimenti con i piedi se la catena gira (difficile vi assicuro),segnare in alcun modo il tronco da abbattere con la catena per avere riferimenti,e,in fase di abbattimento,uscire dalla zona di lavoro nelle sezioni di sicurezza segnate in terra.
Bella prova ma parecchio tecnica e difficile,inoltre il sistema di abbattimento è quasi opposto a quello che tutti di solito facciamo,cioè una volta fatta la tacca di abbattimento anzichè eseguire il tagli da dietro varso la tacca si infila la barra di punta a metà del tronco e in pratica si crea la cerniera il più possibile parallela e poi si esegue il taglio andando verso il retro del tronco.
Così facendo la cerniera non si può rompere per il peso in modo irregolare e rimane perfettamente lineare e l'albero cade solo quando la lama esce all'indietro,inoltre è impossibile che la barra si blocchi dentro in fase di abbattimento se si usano le zeppe,addirittura spesso usandole si arriva al punto di aver tagliato completamente il tronco e l'albero resta appoggiato sulla cerniera e sulle zeppe.
A questo punto basta un colpetto con la mazza o con l'occhio dell'accetta ed il gioco è fatto e l'abbattimento va esattamenente nella direzione della cerniera.
Io ho iniziato a usare questo sistema anche negli abbattimenti di piante di grosso diametro nel bosco e vi assicuro che la precisione e la sicurezza sono eccellenti,basta solo un minimo di abitudine.
Peccato che nel nostro mondo in genere la gente è restia ad accettare consigli su sistemi di lavoro alternativi...

interessante la tecnica che proponi orso. in pratica è un ibrido tra il taglio convenzionale e quello con taglio del cuore.

Io la uso spesso perché evita il problema dello scoscio... a volte però taglio gli ultimi 2-3 cm togliendo la barra e ripartendo da dietro.

fabri ha scritto:Io la uso spesso perché evita il problema dello scoscio.....

vero. il taglio del cuore evita questo rischio, ma la tecnica di cui parla orso mi pare sia una specie di ibrido...

Orsoarcubo ha scritto:
la larghezza della cerniera di abbattimento misurata da ambo le parti (deve rimanere tra 25 e 35 mm

se non ho capito male la "cerniera" è lo spazio che rimane tra il punto più interno della tacca e il punto più verso il centro di quando inserisco la spada nel cuore della pianta (quasi fiabesca la mia spiegazione), cioè qualla piccola costina che resta nel centro della pianta?

Il grande vantaggio che trovo rispetto alla tecnica del cuore é che con questo sistema si lascia inalterata la cerniera di abbattimento, dunque trovo sia una sicurezza ulteriore.

Non si finisce mai di imparare. Peccato a non avere piante da abbattere per metabolizzare questa tecnica suggerita da Orsoarcubo.

Nonno...io ho due fantastiche piante che si presterebbero benissimo, sono due piante di rubino del diametro di circa 70-80 cm. per un'altezza stimata di 20-25 m. ma me la faccio sotto dalla paura sono relativamente vicine ai cavi della 220.000 volt.
Non mi sento in grado di fare questo tipo di lavoro. Sono in un terreno che ho ereditato e di cui nessuno si è mai preso cura, a parte ad essere intricato e difficile da raggiungere per i rovi storici. Questo autunno vorrei andare a fare una bella pulizia su tutto il terreno. Purtroppo tutto lo scarto dovrò lasciarlo in loco....beh vedremo se no vado O.T. Comunque se deciderò di tagliare prima chiederò aiuto ai nostri amici sul forum, poi verificherò i periodi di in cui la linea è in disuso o in manutenzione.