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strage di abeti in alto Veneto (autunno 2018)
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strage di abeti in alto Veneto (autunno 2018)
non ho letto commenti, o piu' probabilmente mi sono sfuggiti, su quanto e' successo in veneto, nell'alta provincia di belluno...
ho visto filmati angoscianti, con migliaia e migliaia di piante abbattute.. un territorio devastato, che ci mettera' decenni per rimettersi a posto, sempre ammesso che ci riesca...
un territorio che e' stato devastato, ma di cui tutti, anche molto lontano da li, pagheranno care le conseguenze.
a cominciare dal valore del legname da costruzione che gia viene dato in caduta libera...
forse a noi frequentatori del forum, persi tra un problema della vite L e una pompa dell'olio che non lubrifica, sembra una cosa che possa toccare solo i venditori di legname e forse saremmo anche felici di pagare un asse la meta' di quello che la pagavamo prima. pero' non essendoci piu' turn over tra piante tagliate e piante piantumate, temo che prima o poi il prezzo salira', e tanto. per non parlare del prezzo della legna da ardere, gia' bassissimo per la deforestazione e vendita selvaggia dei boschi della trancarpazia ucraina o romena...
comunque per il momento non possiamo far altro che essere solidali con gli abitanti di quelle zone..
ho visto filmati angoscianti, con migliaia e migliaia di piante abbattute.. un territorio devastato, che ci mettera' decenni per rimettersi a posto, sempre ammesso che ci riesca...
un territorio che e' stato devastato, ma di cui tutti, anche molto lontano da li, pagheranno care le conseguenze.
a cominciare dal valore del legname da costruzione che gia viene dato in caduta libera...
forse a noi frequentatori del forum, persi tra un problema della vite L e una pompa dell'olio che non lubrifica, sembra una cosa che possa toccare solo i venditori di legname e forse saremmo anche felici di pagare un asse la meta' di quello che la pagavamo prima. pero' non essendoci piu' turn over tra piante tagliate e piante piantumate, temo che prima o poi il prezzo salira', e tanto. per non parlare del prezzo della legna da ardere, gia' bassissimo per la deforestazione e vendita selvaggia dei boschi della trancarpazia ucraina o romena...
comunque per il momento non possiamo far altro che essere solidali con gli abitanti di quelle zone..
angeloz- utente registrato
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Data d'iscrizione : 22.01.18
Re: strage di abeti in alto Veneto (autunno 2018)
Si parla di MILIONI di alberi abbattuti dal vento e che in tanti casi andranno lasciati lì a marcire. Spero che lo stato possa intervenire con l’esercito per fare al più presto possibile legname da costruzione e legna da ardere, altrimenti lasciati lì così portano malattie e ricrescita selvaggia del bosco. Altra cosa da dire è che per fortuna sono stati abbattuti in luna calante di novembre e a detta di molti è una buona luna per il legname...
Na paca de legne- utente registrato
- Messaggi : 151
Data d'iscrizione : 24.02.17
Località : Alto trevigiano
Re: strage di abeti in alto Veneto (autunno 2018)
Angeloz, non avevi letto commenti perché finora non ce n'erano, avevo intenzione di aprire un topic ma mi hai preceduto...
Credo che tutti abbiano visto al telegiornale le immagini della devastazione che ha colpito i boschi dell'alto Veneto ma anche, in quantità minore, le regioni limitrofe.
Per chi non avesse ben presente le conseguenze dei venti che infuriavano a quasi duecento all'ora (192kmh misurati, se non ricordo male), ecco il video girato da un drone in una valle che era praticamente un bosco infinito. Era. Ora non lo è più...
https://www.youtube.com/watch?v=OkkhvLd0LOs
Credo che tutti abbiano visto al telegiornale le immagini della devastazione che ha colpito i boschi dell'alto Veneto ma anche, in quantità minore, le regioni limitrofe.
Per chi non avesse ben presente le conseguenze dei venti che infuriavano a quasi duecento all'ora (192kmh misurati, se non ricordo male), ecco il video girato da un drone in una valle che era praticamente un bosco infinito. Era. Ora non lo è più...
https://www.youtube.com/watch?v=OkkhvLd0LOs
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E' dovere di tutti noi piantare degli alberi all'ombra dei quali non potremo mai sederci.
Ghepardo- Moderatori
- Messaggi : 3991
Data d'iscrizione : 01.06.13
zio jimmy- utente registrato
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Data d'iscrizione : 14.01.17
Località : valtellina
Re: strage di abeti in alto Veneto (autunno 2018)
ho letto che la protezione civile della regione e il 112 (l'ho letto sul giornale, ma mi sfugge perché il 112..) stanno cercando disperatamente persone con motosega, munite di patentino, che si rechino la' a dare una mano...
non ho il patentino, altrimenti una settimana in montagna la facevo di sicuro...
se qualcuno e' interessato provi a contattare la protezione civile di feltre...
non ho il patentino, altrimenti una settimana in montagna la facevo di sicuro...
se qualcuno e' interessato provi a contattare la protezione civile di feltre...
angeloz- utente registrato
- Messaggi : 144
Data d'iscrizione : 22.01.18
Re: strage di abeti in alto Veneto (autunno 2018)
Monocolture coetanee:se ci sono le condizioni per abbattere anche solo una pianta vanno giù tutte.
Non voglio essere cinico ma non è colpa solo degli eventi.
Aver intercalato con qualche pianta di diversa forma e resistenza,forse,il danno non sarebbe stato così esteso.
I boschi disomogenei non si riducono così.
Non voglio essere cinico ma non è colpa solo degli eventi.
Aver intercalato con qualche pianta di diversa forma e resistenza,forse,il danno non sarebbe stato così esteso.
I boschi disomogenei non si riducono così.
belcanto- utente registrato.
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Data d'iscrizione : 12.11.10
Età : 77
Re: strage di abeti in alto Veneto (autunno 2018)
sono pienamente d'accordo, io ero a Paneveggio , in baita , i larici hanno resistito meglio.
Dudum- utente registrato
- Messaggi : 252
Data d'iscrizione : 29.11.11
Località : Val di Fiemme /Pesaro/ Brasile
Re: strage di abeti in alto Veneto (autunno 2018)
Questo è quello che resta del bosco di fronte a casa mia a Sappada (UD) dopo il 29/10. Vero, erano tutti abeti e disposti come birilli...ma erano così da più di cent'anni. Mai vi era stata tempesta così forte (venti oltre 140 km/h). Penso che in questi casi non si possa fare nulla, non poteva esistere prevenzione alcuna.
Di contro, nessuna vittima umana e danni alle strutture gravi ma non irreparabili.
Grande tristezza e dispiacere.
beppe65- ex moderatori
- Messaggi : 6113
Data d'iscrizione : 02.10.10
Età : 58
Località : bergamo
Re: strage di abeti in alto Veneto (autunno 2018)
esattamente, quanto scritto da te, ad esempio, è ciò che è alla base della progettazione delle barriere frangivento naturali...belcanto ha scritto:Monocolture coetanee:se ci sono le condizioni per abbattere anche solo una pianta vanno giù tutte.
Non voglio essere cinico ma non è colpa solo degli eventi.
Aver intercalato con qualche pianta di diversa forma e resistenza,forse,il danno non sarebbe stato così esteso.
I boschi disomogenei non si riducono così.
davvero un grande sconforto a vedere queste immagini...
tramonto- UTENTE BANNATO
- Messaggi : 175
Data d'iscrizione : 07.11.18
Località : Montefalco (PG)
Re: strage di abeti in alto Veneto (autunno 2018)
http://www.bellunopress.it/2018/11/03/emergenza-maltempo-aggiornamento-delle-ore-15-del-3-novembre-2018-massaro-attenzione-ai-post-non-abbiamo-bisogno-di-generi-alimentari-ne-di-personale-con-patentino-di-motoseghe/angeloz ha scritto:ho letto che la protezione civile della regione e il 112 (l'ho letto sul giornale, ma mi sfugge perché il 112..) stanno cercando disperatamente persone con motosega, munite di patentino, che si rechino la' a dare una mano..
non credo sia sufficente un patentino per lavorare in quelle condizioni...piante sradicate, accatastate una sull'altra, appoggiate, spezzate ecc. senza contare che le piante sradicate , innumerevoli, rendono il terreno instabile, ad esempio i giorni seguenti alla tempesta alcune frazioni in valle di fiemme sono state evaquate proprio per pericolo di frane e caduta massi.
Serve gente specializzata con attrezzature professionali, e moltissima esperienza.
Dudum- utente registrato
- Messaggi : 252
Data d'iscrizione : 29.11.11
Località : Val di Fiemme /Pesaro/ Brasile
Re: strage di abeti in alto Veneto (autunno 2018)
Non è proprio così, un bosco misto può aiutare ma non con fenomeni atmosferici estremi come questo. Si è visto di tutto. Zone con alberi misti (abeti, larici, faggi...) ugualmente spianati senza distinzioni oppure piccole aree completamente rase al suolo con un linea netta oltre la quale le piante sono rimaste tutte in piedi senza alcun danno. Ma anche case completamente scoperchiate mentre baracche assai meno solide che si trovavano a poca distanza sono intatte.belcanto ha scritto:Monocolture coetanee:se ci sono le condizioni per abbattere anche solo una pianta vanno giù tutte.
.....
I boschi disomogenei non si riducono così.
Un vento anomalo non solo per intensità ma anche per il modo imprevedibile col quale colpiva.
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E' dovere di tutti noi piantare degli alberi all'ombra dei quali non potremo mai sederci.
Ghepardo- Moderatori
- Messaggi : 3991
Data d'iscrizione : 01.06.13
Re: strage di abeti in alto Veneto (autunno 2018)
Concordo con Ghepardo sull’eccezionalità e particolarità dell’evento. Ho personalmente fatto un sopralluogo in una zona in cui gli alberi erano stati completamente sradicati in ogni direzione: a monte, a valle, a destra e a sinistra. In aggiunta vi erano dei monconi di diametro considerevole spezzati ad un’altezza di anche 10 metri. In pratica non si riusciva a capire da che direzione fosse soffiato il vento e sembrava quasi avesse avuto un andamento circolare, come un tornado. A memoria d’uomo in tutto il triveneto non si ricorda un evento atmosferico così nefasto. Ho sentito, e non ho motivo di dubitare, che ci vorranno 100 anni perché certe foreste possano tornare allo splendore di un tempo.
Tristezza e sgomento sono i sentimenti prevalenti...
Tristezza e sgomento sono i sentimenti prevalenti...
controller- utente registrato
- Messaggi : 130
Data d'iscrizione : 08.07.12
Re: strage di abeti in alto Veneto (autunno 2018)
Anche da noi Eolo non ha scherzato
http://www.areeprotettealpimarittime.it/news/248/distrutti-dal-vento-centinaia-di-alberi-nel-marguareis
non ricordo un' evento atmosferico del genere.
http://www.areeprotettealpimarittime.it/news/248/distrutti-dal-vento-centinaia-di-alberi-nel-marguareis
non ricordo un' evento atmosferico del genere.
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«Non perdere tempo a discutere con gli sciocchi e i chiaccheroni: la parola ce l'hanno tutti, il buon senso solo pochi.»
gian66- Moderatori
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Data d'iscrizione : 28.03.11
Età : 57
Località : Prov. di Cuneo
Re: strage di abeti in alto Veneto (autunno 2018)
Chissà quanto tempo e risorse ci vorranno per ripulire tutto...e nonostante tutto quello che si potrà fare, tutta la zona colpita non sarà più come prima secondo me... oltre alla perdita degli alberi personalmente mi dispiace che si sia creata una profonda ferita al mondo animale che popola quei posti, già di per sè tartassato dalla caccia...
Ormai sempre più assistiamo ad eventi atmosferici sempre più violenti e frequenti che mi fanno pensare ad una sorta di ribellione della natura nei confronti dell'uomo che in molti casi mette la sua mano in zone dove non si può metterla, ma qui, boh, la vedo semplicemente una calamità disastrosa che è successa..
Anche per me, che sono veneto e che conosco e sono affezionato molto a quei posti, mi resta ancora l'amaro in bocca e il dispiacere di vedere tutto quel disastro....
Ormai sempre più assistiamo ad eventi atmosferici sempre più violenti e frequenti che mi fanno pensare ad una sorta di ribellione della natura nei confronti dell'uomo che in molti casi mette la sua mano in zone dove non si può metterla, ma qui, boh, la vedo semplicemente una calamità disastrosa che è successa..
Anche per me, che sono veneto e che conosco e sono affezionato molto a quei posti, mi resta ancora l'amaro in bocca e il dispiacere di vedere tutto quel disastro....
teosupersprint- UTENTE BANNATO
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Data d'iscrizione : 25.07.18
Età : 34
Località : veneto
Re: strage di abeti in alto Veneto (autunno 2018)
Esatto. 15 anni fa a pochi metri da casa mia una tromba d'aria larga 50 metri ha fatto tabula rasa per un paio di chilometri.controller ha scritto:..spezzati ad un’altezza di anche 10 metri. In pratica non si riusciva a capire da che direzione fosse soffiato il vento e sembrava quasi avesse avuto un andamento circolare, come un tornado..
Guard-rail e lamiere arrotolate andate appesi sui fili alta tensione e granoturco rasato a zero come se fosse passata una trincia. Saluti
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Non far del bene se non sai sopportare l'ingratitudine.
falcetto- Moderatori
- Messaggi : 9010
Data d'iscrizione : 18.12.11
Località : Bassa Brianza
Re: strage di abeti in alto Veneto (autunno 2018)
In questi casi come si potrebbe agire per ripulire e dare inizio ad una ricrescita??
Con mezzi da esbosco grandi si dovrebbero costruire strade ma sarebbe l' unico modo per sgomberare quelle milioni di tonnellate..
Con mezzi da esbosco grandi si dovrebbero costruire strade ma sarebbe l' unico modo per sgomberare quelle milioni di tonnellate..
SCIROKKO87- utente registrato
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Data d'iscrizione : 05.09.13
Età : 36
Località : Appennino basso piemonte.
Re: strage di abeti in alto Veneto (autunno 2018)
teleferiche nei posti piu'difficili, e ripristino delle le strade forestali, in trentino sicuramente verranno giu' squadre dall'austria.
Dudum- utente registrato
- Messaggi : 252
Data d'iscrizione : 29.11.11
Località : Val di Fiemme /Pesaro/ Brasile
Re: strage di abeti in alto Veneto (autunno 2018)
Le ditte austriache non vengono per beneficienza, vengono con personale proprio per approfittare del legname che sarà praticamente svenduto. Questo sicuramente non aiuta l'economia locale a risollevarsi e le ditte boschive che oltre a sostenere alti costi per il recupero, vedranno il prezzo scendere giorno per giorno e la concorrenza di ditte estere molto più attrezzate e con più personale. Stessa cosa per le ditte che gestiscono la filiera di lavorazione del legno in regione. Già solo nel giro di qualche giorno si son persi circa 5 euro a metro cubo sul legname da opera, peccato perché da un annetto abbondante era in lenta risalita dopo anni di crisi. Il cippato purtroppo non è una risposta sufficiente.
Interessante far notare che da noi, nonostante i danni la superficie boschiva danneggiata è neanche il 2% sul totale. Chi parla di situazione disastrosa esagera e esaspera per far notizia. È rovinato un certo ecosistema, sicuramente, ma negli ultimi anni nonostante i tagli non ci si avvicinava minimamente alla velocità di crescita del bosco. Pur essendo fermamente contrario alla caccia, gli animali erano in netto sovrannumero rispetto alle quote prestabilite, causando frequentemente investimenti ed incidenti. Non è piacevole veder attraversare una cerva sulla statale a meno di 30 metri dal cofano mentre fai i 90 km/h e quasi ogni notte trovare caprioli o altri animali dietro ogni curva. Cosa piú importante ancora, il bilancio delle vittime poteva essere molto più alto. Vicino a casa mia si sono toccati i 218 km/h. I tralicci delle telecomunicazioni erano a terra.
Rimbocchiamoci le mani, c'è un po' di lavoro che aspetta e che nessun altro farà al posto nostro.
Interessante far notare che da noi, nonostante i danni la superficie boschiva danneggiata è neanche il 2% sul totale. Chi parla di situazione disastrosa esagera e esaspera per far notizia. È rovinato un certo ecosistema, sicuramente, ma negli ultimi anni nonostante i tagli non ci si avvicinava minimamente alla velocità di crescita del bosco. Pur essendo fermamente contrario alla caccia, gli animali erano in netto sovrannumero rispetto alle quote prestabilite, causando frequentemente investimenti ed incidenti. Non è piacevole veder attraversare una cerva sulla statale a meno di 30 metri dal cofano mentre fai i 90 km/h e quasi ogni notte trovare caprioli o altri animali dietro ogni curva. Cosa piú importante ancora, il bilancio delle vittime poteva essere molto più alto. Vicino a casa mia si sono toccati i 218 km/h. I tralicci delle telecomunicazioni erano a terra.
Rimbocchiamoci le mani, c'è un po' di lavoro che aspetta e che nessun altro farà al posto nostro.
Stepmeister- utente registrato
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Data d'iscrizione : 07.08.11
Re: strage di abeti in alto Veneto (autunno 2018)
sul discorso delle ditte e del prezzo del legname la penso esattamente come te.
sul discorso degli animali invece mi sembra che la vedi come un pretesto per decimarli visto che sono in troppi... capisco i disagi, ma se vivi li, sai benissimo che quello è il loro habitat, credo che recintare tutti i bordi strada di tutte le strade sia una cosa ridicola oltre che molto costosa...
.....rimboccarsi le maniche sono d'accordo, lo dobbiamo fare solo noi, sicuramente non stare ad aspettare gli altri...
sul discorso degli animali invece mi sembra che la vedi come un pretesto per decimarli visto che sono in troppi... capisco i disagi, ma se vivi li, sai benissimo che quello è il loro habitat, credo che recintare tutti i bordi strada di tutte le strade sia una cosa ridicola oltre che molto costosa...
.....rimboccarsi le maniche sono d'accordo, lo dobbiamo fare solo noi, sicuramente non stare ad aspettare gli altri...
teosupersprint- UTENTE BANNATO
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Località : veneto
Re: strage di abeti in alto Veneto (autunno 2018)
qui i boschi sono quasi tutti della magnifica comunita', sono in corso riunioni per cercare di arginare il crollo dei prezzi, ma certamente dovrebbero mettersi d'accordo anche con le altre zone colpite,cosa non facile.
Dudum- utente registrato
- Messaggi : 252
Data d'iscrizione : 29.11.11
Località : Val di Fiemme /Pesaro/ Brasile
Re: strage di abeti in alto Veneto (autunno 2018)
gia' ..le mitiche ditte austriache si stanno leccando i baffi al pensiero di come poco pagheranno il legno...
angeloz- utente registrato
- Messaggi : 144
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Re: strage di abeti in alto Veneto (autunno 2018)
Che grande senso di tristezza e di sgomento questa strage, a distanza di pochi giorni praticamente già non se ne parla più, chissà se almeno una parte di queste piante potrà essere recuperata in tempo. Già perchè i politici si riempiono la bocca di "recupereremo" e "piantumeremo" quando la maggior parte delle superfici coinvolte sono assolutamente irraggiungibili da mezzi meccanici. Per non parlare della perdita degli animali schiacciati dalle piante stesse o degli habitat che sono andati distrutti, la compromessa stabilità dei versanti montani, il probabile proliferare di parassiti e malattie del legno, i sentieri impraticabili, etc. Purtroppo non sarà più come prima.
Concludo con un estratto di un'intervista a una guardia forestale presente in un quotidiano locale giorni fa. Questo passaggio mi ha molto colpito. Lo condivido con voi:
"Quello che è accaduto non è solo un grande disastro, è anche altro. È il chiaro segnale che gli antichi equilibri sono in crisi, i nostri boschi vivono un tempo diverso, dove la loro resilienza non è più tale, dove fattori ambientali troppo diversi da quelli che hanno accompagnato la loro vita stanno minando l’ecosistema foresta, perché non ha avuto il tempo di prepararsi. I tempi accelerati impressi dall’uomo alla Terra non danno modo a questi meravigliosi organismi, chiamati alberi, di adattarsi. Periodi di caldo prolungati quando le foreste dovrebbero prepararsi al riposo invernale, piogge violente improvvise e troppo abbondanti, venti che questa volta hanno superato i 150 km/h . Anche le piante più forti e vigorose sono cadute. Le loro fibre si sono evolute in milioni di anni, adattandosi a determinati fattori climatici, con i quali vivevano in equilibrio, ma ora quei fattori sono cambiati, e non hanno il tempo di adattarsi."
Concludo con un estratto di un'intervista a una guardia forestale presente in un quotidiano locale giorni fa. Questo passaggio mi ha molto colpito. Lo condivido con voi:
"Quello che è accaduto non è solo un grande disastro, è anche altro. È il chiaro segnale che gli antichi equilibri sono in crisi, i nostri boschi vivono un tempo diverso, dove la loro resilienza non è più tale, dove fattori ambientali troppo diversi da quelli che hanno accompagnato la loro vita stanno minando l’ecosistema foresta, perché non ha avuto il tempo di prepararsi. I tempi accelerati impressi dall’uomo alla Terra non danno modo a questi meravigliosi organismi, chiamati alberi, di adattarsi. Periodi di caldo prolungati quando le foreste dovrebbero prepararsi al riposo invernale, piogge violente improvvise e troppo abbondanti, venti che questa volta hanno superato i 150 km/h . Anche le piante più forti e vigorose sono cadute. Le loro fibre si sono evolute in milioni di anni, adattandosi a determinati fattori climatici, con i quali vivevano in equilibrio, ma ora quei fattori sono cambiati, e non hanno il tempo di adattarsi."
Charles2014- utente registrato
- Messaggi : 189
Data d'iscrizione : 05.01.15
Re: strage di abeti in alto Veneto (autunno 2018)
Dopo un po’ di assenza dal forum, vedo con piacere che qualcuno ha aperto questa discussione.
Ho vissuto in prima persona il disastro che ha colpito la nostra montagna. Un disastro enorme, più di quanto ci hanno fatto vedere le immagini televisive. La mia amata Carnia è stata colpita in maniera durissima. Strade, terrapieni, ponti, infrastrutture danneggiate e in parte distrutte. Un’infinità di alberi caduti sulle strade. Tetti di abitazioni letteralmente volati via e chi più chi meno ha avuto danni. Io stesso mi trovo il fienile in parte scoperchiato e una muraglia in pietra che avrà più di cento anni, seriamente danneggiata. Sul tetto della casa mi “mancavano” una trentina di tegole e un’intera conversa che ancora oggi non ho trovato...
È stata una settimana davvero dura, emergenze ovunque, paesi isolati, linee elettriche interrotte, tralicci piegati, cavi spezzati, gas interrotto, telefoni fuori sevizio, acqua non potabile.
La protezione civile, i vigili del fuoco, il personale dei vari comuni e soprattutto la gente comune sono intervenuti subito e con uno sforzo incredibile le varie emergenze sono rientrate in tempi record. Ho visto una coesione inimmaginabile, tutti hanno dato una mano con mezzi e attrezzature proprie per riaprire strade e raggiungere le abitazioni isolate. Per fortuna nessuna vittima e solo pochissimi e per una settimana al massimo hanno dovuto lasciare le proprie case.
Aiuti esterni alla regione purtroppo pochi, quasi nulli. Perfino i media ci hanno dimenticati, quasi non sappiano che questa zona all’estremo nord est è Italia...o forse credono sia parte del Veneto o dell’Austria... In TV e sui giornali si è parlato molto (e giustamente) del Veneto, Trentino, Liguria, Sicilia e molto poco della Carnia e vi assicuro che il disastro non è per niente inferiore per dimensioni e disagi alla popolazione. La colpa è anche nostra perché non siamo capaci di chiedere aiuto e farci sentire....storia vecchia....
Buona parte del nostro patrimonio boschivo è a terra. Ettari ed ettari di boschi di abeti irriconoscibili. Ci sono più piante a terra che in piedi e quelle poche sono senza rami. I faggeti invece hanno retto meglio. Il problema maggiore lo avremo da ora in avanti su cosa fare di tutto questo legname e soprattutto come, visto che le zone sono difficilmente raggiungibili e molte strade forestali sono sommerse. Per non parlare poi dei confini dei boschi di proprietà di privati, non si riconoscono piu.
Un disastro simile ed anche peggiore l’ho visto solo in Slovenia nella zona di Postumia. Li, per altre cause, il patrimonio boschivo è stato per intero annientato e ancora oggi, a distanza di quattro anni appare spettrale.
Questo sarebbe un bosco di proprietà della mia famiglia. Per raggiungerlo e quindi liberare una strada sterrata di non più di 500mt, abbiamo lavorato in tre, ben attrezzati per un giorno intero e non abbiamo fatto ancora niente...
Come si presentava la strada per raggiungere un abitato a pochi km da casa mia, subito riaperta
Ho vissuto in prima persona il disastro che ha colpito la nostra montagna. Un disastro enorme, più di quanto ci hanno fatto vedere le immagini televisive. La mia amata Carnia è stata colpita in maniera durissima. Strade, terrapieni, ponti, infrastrutture danneggiate e in parte distrutte. Un’infinità di alberi caduti sulle strade. Tetti di abitazioni letteralmente volati via e chi più chi meno ha avuto danni. Io stesso mi trovo il fienile in parte scoperchiato e una muraglia in pietra che avrà più di cento anni, seriamente danneggiata. Sul tetto della casa mi “mancavano” una trentina di tegole e un’intera conversa che ancora oggi non ho trovato...
È stata una settimana davvero dura, emergenze ovunque, paesi isolati, linee elettriche interrotte, tralicci piegati, cavi spezzati, gas interrotto, telefoni fuori sevizio, acqua non potabile.
La protezione civile, i vigili del fuoco, il personale dei vari comuni e soprattutto la gente comune sono intervenuti subito e con uno sforzo incredibile le varie emergenze sono rientrate in tempi record. Ho visto una coesione inimmaginabile, tutti hanno dato una mano con mezzi e attrezzature proprie per riaprire strade e raggiungere le abitazioni isolate. Per fortuna nessuna vittima e solo pochissimi e per una settimana al massimo hanno dovuto lasciare le proprie case.
Aiuti esterni alla regione purtroppo pochi, quasi nulli. Perfino i media ci hanno dimenticati, quasi non sappiano che questa zona all’estremo nord est è Italia...o forse credono sia parte del Veneto o dell’Austria... In TV e sui giornali si è parlato molto (e giustamente) del Veneto, Trentino, Liguria, Sicilia e molto poco della Carnia e vi assicuro che il disastro non è per niente inferiore per dimensioni e disagi alla popolazione. La colpa è anche nostra perché non siamo capaci di chiedere aiuto e farci sentire....storia vecchia....
Buona parte del nostro patrimonio boschivo è a terra. Ettari ed ettari di boschi di abeti irriconoscibili. Ci sono più piante a terra che in piedi e quelle poche sono senza rami. I faggeti invece hanno retto meglio. Il problema maggiore lo avremo da ora in avanti su cosa fare di tutto questo legname e soprattutto come, visto che le zone sono difficilmente raggiungibili e molte strade forestali sono sommerse. Per non parlare poi dei confini dei boschi di proprietà di privati, non si riconoscono piu.
Un disastro simile ed anche peggiore l’ho visto solo in Slovenia nella zona di Postumia. Li, per altre cause, il patrimonio boschivo è stato per intero annientato e ancora oggi, a distanza di quattro anni appare spettrale.
Questo sarebbe un bosco di proprietà della mia famiglia. Per raggiungerlo e quindi liberare una strada sterrata di non più di 500mt, abbiamo lavorato in tre, ben attrezzati per un giorno intero e non abbiamo fatto ancora niente...
Come si presentava la strada per raggiungere un abitato a pochi km da casa mia, subito riaperta
fim- utente registrato
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Località : Nordest
Re: strage di abeti in alto Veneto (autunno 2018)
effettivamente non se ne parla piu'....a parte un accenno sui carabinieri che han fermato i volontari del CAI che pulivano i sentieri tagliando delle piante, tutto tace...
e d'altronde non si parla quasi piu' neanche del ponte morandi, il cui crollo oltre che a fare un sacco di morti, ha diviso in due una citta' di 800 mila persone...
ognuno pensa al suo orticello, del vicino importa poco...
e d'altronde non si parla quasi piu' neanche del ponte morandi, il cui crollo oltre che a fare un sacco di morti, ha diviso in due una citta' di 800 mila persone...
ognuno pensa al suo orticello, del vicino importa poco...
angeloz- utente registrato
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Data d'iscrizione : 22.01.18
Re: strage di abeti in alto Veneto (autunno 2018)
Buonasera a tutti, su dmax hanno passato la prima puntata di “undercut”, in cui fanno vedere alcune squadre al lavoro nella zona colpita dalla tempesta Vaia. A me ha fatto piacere vedere qualcosa di più familiare che non le zone remote dell’Alaska, voi cosa ne dite? So che alcuni di voi hanno toccato con mano la cosa.
Phil-81- utente registrato
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