legna curiosita

maxi Mer Dic 16, 2009 8:38 am

ciao ragazzi,vi volevo chiedere una curiosita(se ve lo siete mai chiesto)io sto in un paesino,qui è pieno di camini che bruciano legna(certo non solo qui!!!)............ma tutta sta legna che si consuma la natura cè la fa in primavera ed estate a continuare a darcela?ma una macchia non ricrescse per poterla tagliare ogni 10 anni? affraid

è solo una curiosita e visto che voi siete boschaioli ne saprete piu di me,ma tagliate a casaccio? Rolling Eyes

......grazie! Very Happy

p.s.:ma possibile che leggendo i vostri discorsi siete tutti del nord?.........pura curiosita!.........io sto in umbria

Berbero Mer Dic 16, 2009 12:41 pm

A casaccio proprio NO, esistono disposizioni legislative in merito, che possono cambiare da regione o provincia, qui da me, non puoi
tagliare il ciliegio selvatico nei boschi, le quercie devi "segnalarle" alla forestale, lasciare "quinte", ovverosia, una parte di alberi,
comunque, nel bosco, vi è "competitività" fra piante, ci saranno sempre piante dominanti, ed altre, che dopo qualche tempo, deperiranno,
si può dire che, il taglio corretto, non può che portare benefici al bosco, tenendo conto che, chi è proprietario di un terreno, farebbe di
tutto per preservare (nel futuro) i suoi interessi (legname).

peppone Lun Dic 21, 2009 11:31 am

dalle mie parti se tagli "a muzzu" (alla carlona, cioè fuori il periodo consentito, se abbatti specie protette - qui il carpino - o se non rispetti le quinte e le dimensioni degli alberi) la forestale ti appioppa certe multe che te le ricordi per tutta la vita...
poi, per fare in modo che il bosco non muoia ma si rigeneri è importante abbattere in inverno e con la luna giusta.
infine, a seconda della destinazione d'uso della legna che abbatti, può variare il periodo migliore (inizio, metà o fine inverno). ad esempio per ottenere delle buone travi di castagno ad uso edile è bene abbattere la pianta l'ultima settimana di marzo perchè, passate le gelate, la pianta è pronta al risveglio vegetativo (che comincerà ai primi di aprile) e pertanto il legno è più "legato" al proprio interno e non si creperà durante le fasi di stagionatura - ammollo - stagionatura necessarie per preparare il tronco alla dirozzatura, alla livellatura, alla squadratura e poi all'utilizzo in costruzioni.

lazadruga Mar Dic 22, 2009 12:22 pm

Dipende dalle zone; in trentino, per esempio,il patrimonio forestale è in crescita(in parole molto povere si tagliano meno alberi di quanti se ne potrebbero tagliare).
Nella mia zona boschi di alto fusto ce ne sono pochissimi, per cui le piante di un certo diametro andrebbero preservate.
Negli ultimi decenni il patrimonio forestale italiano è in costantew crescita, ed abbiamo una legislazione "matura" quel tanto che basta per preservarlo...questo in linea di massima...qualche situazione sfavorevole esiste.

arnaldo Mer Feb 10, 2010 10:27 am

Nelle montagne attorno ai miei paesi i boschi negli ultimi anni sono aumentati a dismisura, l'abbandono dei pascoli o dei prati di montagna che venivano tosati anualmente per la fienagione ha fatto si che lentamente cominciassero a crescere alberelli di carpino, orniello e nocciolo che progresivamente hanno coperto le zone abbandonate.
C'e da dire innoltre che negli anni passati quando non esisteva altra fonte di riscaldamento se non la legna, il taglio era piu frequente, ma tagliando con coscienza, rispettando fasi lunari, stagionalità e conoscenza del legname i nostri "vecchi" hanno permeso alla natura di bilanciare il prelievo del legname.
Ora leggi e normative appropriate regolamentano il taglio, ma usare anche un po degli insegnamenti dei nostri nonni non guasta.
Per chi volesse approfondire consiglio i libri di Mauro Corona, Le voci del bosco. Gocce di resina, La montagna, sono dei racconti che possono interessare chi come noi vive e lavora nei boschi..

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