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TELEFERICHE: CENNI TECNICI SULLA COSTRUZIONE
LA MOTOSEGA ed altri attrezzi da taglio :: ALTRE ATTREZZATURE PER BOSCO, ORTO E GIARDINO :: VARIE ATTREZZATURE A SCOPPIO, ELETTRICHE, TRAZIONATE ED ALTRO :: ATTREZZATURE NON DA TAGLIO DA LAVORO AGRICOLO E BOSCHIVO
Pagina 1 di 1
TELEFERICHE: CENNI TECNICI SULLA COSTRUZIONE
Siccome abbiamo parlato in un altro topic di carrelli pescanti per teleferica, ho pensato di aprire questo argomento per illustrare attraverso grafici e disegni la metodologia e i materiali necessari per costruire un impianto forestale di teleferica o gru o cavo.
Cerchero il più possibile di illustrare con disegni semplici e intuitivi come si puo montare una linea aerea per farvi scorrere un carrello o semplicemente per farvi scendere dei carichi tramite carrucole a gravità.
Comincio col dividere la tipologia delle teleferiche in due gruppi, impianti monofune per discesa di carico e impianto bifune per il trasporto a monte di un carico tramite carrello.
Ora qualcuno dirà che si possono fare anche altre tipologie di impianti, infatti sono diverse le soluzioni da poter utilizzare, ma per semplificare direi di concentrarci su queste due possibilità, almeno in un primo momento, poi più avanti si può parlare anche di impianti ad anello, va e vieni o altri ancora.
Cominciamo con un semplice impianto di discesa monofune a gravità.
Questo tipo di teleferica consente di inviare a valle dei carichi usando semplicemente una fune portante e delle carrucole per attacarvici un tronco unico o dei fasci di legna.
se cliccate il link qua sotto, potete vedere delle foto postate da fernando di come sono fatte le carrucole da teleferica, trovate inoltre un disegno che spiega come fare per costrure dei rampini in legno da utilizzare assieme o in alternativa alle carrucole.
https://lamotosega.forumattivo.com/attrezzature-non-da-taglio-da-lavoro-boschivo-f174/teleferiche-e-verricelli-per-esbosco-t1146.htm
la scelta sull'utilizzo di carrucola o rampino va fatta tenendo conto della pendenza e relativa velocità di discesa del carico, ovvero, se avete montato una linea in forte pendenza e utilizzate una o due carrucole potrebbe essere che il carico prende troppa velocita, questo potrebbe risultare pericoloso sia durante la discesa che al momento di arrivo a valle.
Per rallentare la velocita di sicesa si puo utilizzare una carrucola nella parte anteriore e un rampino di legno ( che ne rallenta la discesa) nella parte posteriore del carico, questo ovviamente per una linea a campata unica.
per costruire una linea a campata unica servono:
-Cavo portante ( fune in acciaio intrecciato )
-morsetti per fissaggio e ancoraggio della fune
-rana o morsetto per la tensione della portante
-tirfor o verricello per tensionare la portante
-carrucole di rinvio per il fissaggio della portante ai ritti di partenza e arrivo
-braghe in poliestere per fissaggio sulle piante delle carrucole
-cavi per controventature dei ritti
esempio di ancoraggio a valle di fune portante
esempio di ancoraggio a monte di portante e fune traente con verricello e carrello pescante
Cerchero il più possibile di illustrare con disegni semplici e intuitivi come si puo montare una linea aerea per farvi scorrere un carrello o semplicemente per farvi scendere dei carichi tramite carrucole a gravità.
Comincio col dividere la tipologia delle teleferiche in due gruppi, impianti monofune per discesa di carico e impianto bifune per il trasporto a monte di un carico tramite carrello.
Ora qualcuno dirà che si possono fare anche altre tipologie di impianti, infatti sono diverse le soluzioni da poter utilizzare, ma per semplificare direi di concentrarci su queste due possibilità, almeno in un primo momento, poi più avanti si può parlare anche di impianti ad anello, va e vieni o altri ancora.
Cominciamo con un semplice impianto di discesa monofune a gravità.
Questo tipo di teleferica consente di inviare a valle dei carichi usando semplicemente una fune portante e delle carrucole per attacarvici un tronco unico o dei fasci di legna.
se cliccate il link qua sotto, potete vedere delle foto postate da fernando di come sono fatte le carrucole da teleferica, trovate inoltre un disegno che spiega come fare per costrure dei rampini in legno da utilizzare assieme o in alternativa alle carrucole.
https://lamotosega.forumattivo.com/attrezzature-non-da-taglio-da-lavoro-boschivo-f174/teleferiche-e-verricelli-per-esbosco-t1146.htm
la scelta sull'utilizzo di carrucola o rampino va fatta tenendo conto della pendenza e relativa velocità di discesa del carico, ovvero, se avete montato una linea in forte pendenza e utilizzate una o due carrucole potrebbe essere che il carico prende troppa velocita, questo potrebbe risultare pericoloso sia durante la discesa che al momento di arrivo a valle.
Per rallentare la velocita di sicesa si puo utilizzare una carrucola nella parte anteriore e un rampino di legno ( che ne rallenta la discesa) nella parte posteriore del carico, questo ovviamente per una linea a campata unica.
per costruire una linea a campata unica servono:
-Cavo portante ( fune in acciaio intrecciato )
-morsetti per fissaggio e ancoraggio della fune
-rana o morsetto per la tensione della portante
-tirfor o verricello per tensionare la portante
-carrucole di rinvio per il fissaggio della portante ai ritti di partenza e arrivo
-braghe in poliestere per fissaggio sulle piante delle carrucole
-cavi per controventature dei ritti
esempio di ancoraggio a valle di fune portante
esempio di ancoraggio a monte di portante e fune traente con verricello e carrello pescante
Ultima modifica di peppone il Mar Dic 14, 2010 6:59 pm - modificato 3 volte. (Motivazione : aggiunta)
arnaldo- ex moderatori
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Re: TELEFERICHE: CENNI TECNICI SULLA COSTRUZIONE
Una cosa indispensabile per la costruzione di una qualsiasi teleferica è una buona conoscenza dell'uso e della tipologia dei vari cavi in acciaio.
Qua sotto trovate un link dove ho postato un manuale che spiega un po come utilizzare e manutentare i cavi in acciaio.
http://www.pdf-archive.com/2010/12/14/uso-e-manutenzioni-funi-metalliche/
Qua sotto trovate un link dove ho postato un manuale che spiega un po come utilizzare e manutentare i cavi in acciaio.
http://www.pdf-archive.com/2010/12/14/uso-e-manutenzioni-funi-metalliche/
Ultima modifica di arnaldo il Mar Dic 14, 2010 8:30 pm - modificato 1 volta. (Motivazione : correzione)
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Re: TELEFERICHE: CENNI TECNICI SULLA COSTRUZIONE
Abbiamo parlato di funi portanti, tipologie e loro specificità, ora proviamo a descrivere il metodo di installazione e tensionatura di una portante.
Solitamente viene trasportata in bobina o in fascio, per stenderla bisogna cercare di mantenere una linea il piu dritto possibile, l'ideale sarebbe di portarla a monte e poi stenderla, attenzione a che non si creino torsioni e aggrovigliamenti.
Se stiamo montando una portante per l'esbosco in salita tramite carrello pescante ci si dovrebbe già trovare a monte, il ritto a valle sarà la parte finale della linea, ovvero l'estremita dove viene fissata ad una pianta appositamente controventata.
Per legare la fune all'albero esistono vari metodi, il piu semplice consiste in fare uno o due giri morti e poi accoppiare i due cavi con morsetti (successivamente vi postero una tabella che indica quanti morsetti e a che distanza vanno messi in base al diametro della fune), attenzione a mettere qualcosa che eviti il taglio della corteccia da parte del cavo, avvolgere il tronco con un foglio di gomma oppure legarci attorno al fusto degli spezzoni di lego.
A questo punto dobbiamo posizionare una carrucola di rinvio per la tensionatura della portante, usando delle braghe di poliestere montiamo la carrucola sul ritto a monte,
ora armati di tirfor e tiro a taglie dobbiamo tesarla, a questo punto ci servono dei morsetti particolari che ci diano la possibilita di agganciarci alla portante con il tirfor, esistono in commercio varie tipologie di morsetti, le classiche "rane" che io considero piutosto leggerine e che tendono a rovinare il cavo, oppure ci sono dei morsetti a cuneo, o a parralelogramma ( se trovo delle foto le postero) esistono anche dei morsettoni automatici con taglia incorporata e addirittura dinamometro incorporato.
Altra possibilità è il ricorso all'autocostruzione
oppure esistono questi, semplici ed economici
Solitamente viene trasportata in bobina o in fascio, per stenderla bisogna cercare di mantenere una linea il piu dritto possibile, l'ideale sarebbe di portarla a monte e poi stenderla, attenzione a che non si creino torsioni e aggrovigliamenti.
Se stiamo montando una portante per l'esbosco in salita tramite carrello pescante ci si dovrebbe già trovare a monte, il ritto a valle sarà la parte finale della linea, ovvero l'estremita dove viene fissata ad una pianta appositamente controventata.
Per legare la fune all'albero esistono vari metodi, il piu semplice consiste in fare uno o due giri morti e poi accoppiare i due cavi con morsetti (successivamente vi postero una tabella che indica quanti morsetti e a che distanza vanno messi in base al diametro della fune), attenzione a mettere qualcosa che eviti il taglio della corteccia da parte del cavo, avvolgere il tronco con un foglio di gomma oppure legarci attorno al fusto degli spezzoni di lego.
A questo punto dobbiamo posizionare una carrucola di rinvio per la tensionatura della portante, usando delle braghe di poliestere montiamo la carrucola sul ritto a monte,
ora armati di tirfor e tiro a taglie dobbiamo tesarla, a questo punto ci servono dei morsetti particolari che ci diano la possibilita di agganciarci alla portante con il tirfor, esistono in commercio varie tipologie di morsetti, le classiche "rane" che io considero piutosto leggerine e che tendono a rovinare il cavo, oppure ci sono dei morsetti a cuneo, o a parralelogramma ( se trovo delle foto le postero) esistono anche dei morsettoni automatici con taglia incorporata e addirittura dinamometro incorporato.
Altra possibilità è il ricorso all'autocostruzione
oppure esistono questi, semplici ed economici
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Re: TELEFERICHE: CENNI TECNICI SULLA COSTRUZIONE
altre tipologie di morsetti:
classica rana
Se volete dare un occhio a questo sito potrete vedere delle foto interessanti che vi mostrano come si usano i morsetti o le taglie
http://www.funiforum.org/funiforum/portal.php
classica rana
Se volete dare un occhio a questo sito potrete vedere delle foto interessanti che vi mostrano come si usano i morsetti o le taglie
http://www.funiforum.org/funiforum/portal.php
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Re: TELEFERICHE: CENNI TECNICI SULLA COSTRUZIONE
Tipologie di funi piu usate per la costruzione di teleferiche ad uso forestale
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Re: TELEFERICHE: CENNI TECNICI SULLA COSTRUZIONE
prospetto di linea a doppia corda, Portant e etraente con carrello a taglia
ho posizionato in due punti diversi il carrello della traente, solo per illustrare due diverse possibilita di piazzamento, in base alla morfologia del terreno e al tipo di verricello che usiamo.
ho posizionato in due punti diversi il carrello della traente, solo per illustrare due diverse possibilita di piazzamento, in base alla morfologia del terreno e al tipo di verricello che usiamo.
Ultima modifica di arnaldo il Gio Dic 16, 2010 9:55 pm - modificato 1 volta. (Motivazione : aggiunta)
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Re: TELEFERICHE: CENNI TECNICI SULLA COSTRUZIONE
Come si tesa una portante.
Per una progettazione precisa, da manuale, di una teleferica, bisogna tenere conti di molteplici fattori, peso della portante, carico di rottura, coeficente di sicurezza, peso della portante per metro,peso del carrello, peso utile del carico trasportato, fattore di carico, tensione dovuta al dislivello ecc ecc.
Se poi la portante non è a campata unica, ovvero ci sono delle scarpe di sostegno le cose si complicano ulteriormente, essendo noi boscaioli della domenica limitiamoci a parlare di teleferiche ad una campata, teniamo conto del carico di rottura e della quantita di carico che dobbiamo trasportare. Abbiamo steso e ancorato la portante al ritto a valle, ora cominciamo a tenderla agganciando ad un morsettone un tirfor, quanto tiriamo? avete un dinamometro? no sicuramente, sono strumenti che non sappiamo neanche come sono fatti, oppure non sapremo dove comprarli, forse alcuni di voi ne utilizzano a lavoro, e magari come potrei fare io ce lo facciamo prestare, ma chi non ha questa possibilità che fa rinuncia?
Ebbene cè un metodo per verificare la tensionatura mediante l'ossilazione della fune, si chiama metodo Citari-Pestal, battendo con forza sulla portante, nelle vicinanze di un punto di appoggio, parte un'onda elastica che si trasmette fino al punto di ancoraggio sucessivo e torna indietro, cronometrando questo tempo si puo fare un calcolo che ci puo dire se la portante e tensionata bene, dobbiamo avere però almeno una conoscenza prossimativa di quanto l'abbiamo pretensionata.
qeste sono le formule da usare
t - durata oscilazione in secondi
L - lunghezza campata in etometri
q - peso kg-m della fune
S - tensione base della fune in 1000 daN
per semplificare, in una campata, se la durata dell'oscilazione in secondi ( andata e ritorno) moltiplicata x 1,2 è uguale alla lunghezza della fune in etometri la tensionatura è corretta..
Facile vero?
Per una progettazione precisa, da manuale, di una teleferica, bisogna tenere conti di molteplici fattori, peso della portante, carico di rottura, coeficente di sicurezza, peso della portante per metro,peso del carrello, peso utile del carico trasportato, fattore di carico, tensione dovuta al dislivello ecc ecc.
Se poi la portante non è a campata unica, ovvero ci sono delle scarpe di sostegno le cose si complicano ulteriormente, essendo noi boscaioli della domenica limitiamoci a parlare di teleferiche ad una campata, teniamo conto del carico di rottura e della quantita di carico che dobbiamo trasportare. Abbiamo steso e ancorato la portante al ritto a valle, ora cominciamo a tenderla agganciando ad un morsettone un tirfor, quanto tiriamo? avete un dinamometro? no sicuramente, sono strumenti che non sappiamo neanche come sono fatti, oppure non sapremo dove comprarli, forse alcuni di voi ne utilizzano a lavoro, e magari come potrei fare io ce lo facciamo prestare, ma chi non ha questa possibilità che fa rinuncia?
Ebbene cè un metodo per verificare la tensionatura mediante l'ossilazione della fune, si chiama metodo Citari-Pestal, battendo con forza sulla portante, nelle vicinanze di un punto di appoggio, parte un'onda elastica che si trasmette fino al punto di ancoraggio sucessivo e torna indietro, cronometrando questo tempo si puo fare un calcolo che ci puo dire se la portante e tensionata bene, dobbiamo avere però almeno una conoscenza prossimativa di quanto l'abbiamo pretensionata.
qeste sono le formule da usare
t - durata oscilazione in secondi
L - lunghezza campata in etometri
q - peso kg-m della fune
S - tensione base della fune in 1000 daN
per semplificare, in una campata, se la durata dell'oscilazione in secondi ( andata e ritorno) moltiplicata x 1,2 è uguale alla lunghezza della fune in etometri la tensionatura è corretta..
Facile vero?
arnaldo- ex moderatori
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Re: TELEFERICHE: CENNI TECNICI SULLA COSTRUZIONE
ecco due link utili postati da Fernando in un altra sezione
http://www.winsif.com/help_sif/pagine/help_calcolo_Lin_fun.doc
http://www.dispenseagrariatorino.it/forestale/difesadelsuolo/difesadelsuolo1livello/2anno/realizzazionedegliiterventiforestali/macchineforestali/gru%20a%20cavo.pdf
http://www.winsif.com/help_sif/pagine/help_calcolo_Lin_fun.doc
http://www.dispenseagrariatorino.it/forestale/difesadelsuolo/difesadelsuolo1livello/2anno/realizzazionedegliiterventiforestali/macchineforestali/gru%20a%20cavo.pdf
Ultima modifica di arnaldo il Ven Dic 17, 2010 9:51 pm - modificato 1 volta. (Motivazione : aggiunta)
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Re: TELEFERICHE: CENNI TECNICI SULLA COSTRUZIONE
Le teleferiche forestali sono il mezzo più semplice ed economico per raggiungere zone di esbosco particolarmente disagiate, negli anni passati, nelle valli alpine non v'era paese che non avesse una o piu linee che scendevano dalle zone piu alte e impervie ai fondovalle o nelle immediate vicinanze di una carrabile. A quei tempi infatti non esistevano piste forestali, le prime sterrate furono costruite solo in occasione delle costruzioni militari durante la prima guerra mondiale, piccole mulattiere o carrabili larghe un paio di metri.
Era quindi indispensabile trovare un sistema che permetesse di devallare legna o fieno in modo veloce pratico e il meno possibile oneroso, cominciarono cosi a comparire le prime teleferiche semplici, ovvero una fune tesa che collegava due punti anche molto distanti fra di loro (addirittura fino a 4 km) dove vi si faceva sendere il carico per gravità usando carrucole o rampini, questi impianti si chiamo "teleferiche monofuni, palorici o sbalzi"
Per lavori piu importanti dove veniva richiesto di poter trasportare dei materiali sia in discesa che in salita si costruivano delle teleferiche trifuni con portante e traente ad anello che movimentava un carrello, questi impianti venivano chiamati anche "va e vieni".
Attualmente questi metodi sono quasi dappertutto scomparsi, ora si utilizzano impianti fissi o mobili detti bifune, si tratta di una fune portante ed una traente che movimenta un carrello, ci sono vari tipi di carrello per sistemi di trasporto altrettanto diversi fra di loro:
-Trasporto con strascico a terra del carico.
-Trasporto a testa alta del carico.
-Trasporto del carico su fune portante.
Per il trasporto del carico su fune portante si aprono diverse possibilità;
-Trasporto per gravità:
impianti mono o bifuni che necessitano di una minima pendenza per poter funzionare,
dove i carichi possono venire trasportati a monte tramite l'ausilio di un verricello
traente e vi si trasporta il carico o comletamente sollevato o a testa alta tramite
l'utilizzo di un carrello, oppure solamente in discesa con l'ausilio di sole carrucole e
rampini.
-Trasporto all terrain :
impianti trifuni che lavorano in qualsiasi tipo di terreno e il trasporto in salita puo
avvenire sia a testa alta che sollevato.
Era quindi indispensabile trovare un sistema che permetesse di devallare legna o fieno in modo veloce pratico e il meno possibile oneroso, cominciarono cosi a comparire le prime teleferiche semplici, ovvero una fune tesa che collegava due punti anche molto distanti fra di loro (addirittura fino a 4 km) dove vi si faceva sendere il carico per gravità usando carrucole o rampini, questi impianti si chiamo "teleferiche monofuni, palorici o sbalzi"
Per lavori piu importanti dove veniva richiesto di poter trasportare dei materiali sia in discesa che in salita si costruivano delle teleferiche trifuni con portante e traente ad anello che movimentava un carrello, questi impianti venivano chiamati anche "va e vieni".
Attualmente questi metodi sono quasi dappertutto scomparsi, ora si utilizzano impianti fissi o mobili detti bifune, si tratta di una fune portante ed una traente che movimenta un carrello, ci sono vari tipi di carrello per sistemi di trasporto altrettanto diversi fra di loro:
-Trasporto con strascico a terra del carico.
-Trasporto a testa alta del carico.
-Trasporto del carico su fune portante.
Per il trasporto del carico su fune portante si aprono diverse possibilità;
-Trasporto per gravità:
impianti mono o bifuni che necessitano di una minima pendenza per poter funzionare,
dove i carichi possono venire trasportati a monte tramite l'ausilio di un verricello
traente e vi si trasporta il carico o comletamente sollevato o a testa alta tramite
l'utilizzo di un carrello, oppure solamente in discesa con l'ausilio di sole carrucole e
rampini.
-Trasporto all terrain :
impianti trifuni che lavorano in qualsiasi tipo di terreno e il trasporto in salita puo
avvenire sia a testa alta che sollevato.
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Re: TELEFERICHE: CENNI TECNICI SULLA COSTRUZIONE
prospetto di teleferica con carrello pescante esbosco in salita.
arnaldo- ex moderatori
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Re: TELEFERICHE: CENNI TECNICI SULLA COSTRUZIONE
Questo è un interessante manuale che illustra semplicemente i vari sistemi di teleferica
pdf file: gru a cavo.pdf
pdf file: gru a cavo.pdf
arnaldo- ex moderatori
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Re: TELEFERICHE: CENNI TECNICI SULLA COSTRUZIONE
esempio di ancoraggio e prima tesatura della portante
corretto posizionamento dei morsetti
corretto posizionamento dei morsetti
arnaldo- ex moderatori
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Re: TELEFERICHE: CENNI TECNICI SULLA COSTRUZIONE
Cavalletti o falconi
I cavalletti o falconi sono i sostegni che servono a posizionare una scarpa lungo la portante per tenerla sollevata da terra in caso di campate troppo lunghe o per scavalcare dei rilievi del terreno. Esistono diversi tipi di cavalletti che si differenziano per il diverso metodo di costruzione:
falcone con punta a terra
falcone aereo
cavalletto a portale
cavalletto a puntone
puntone a pianta inclinata
cavalletto pretensionato
cavalletto ad aeroplano
cavalletti artificiali
ecc eccc
Per semplificare vi posto due disegni dei cavalletti piu frequentemente usati e di piu facile costruzione
a portale
ad aeroplano
I cavalletti o falconi sono i sostegni che servono a posizionare una scarpa lungo la portante per tenerla sollevata da terra in caso di campate troppo lunghe o per scavalcare dei rilievi del terreno. Esistono diversi tipi di cavalletti che si differenziano per il diverso metodo di costruzione:
falcone con punta a terra
falcone aereo
cavalletto a portale
cavalletto a puntone
puntone a pianta inclinata
cavalletto pretensionato
cavalletto ad aeroplano
cavalletti artificiali
ecc eccc
Per semplificare vi posto due disegni dei cavalletti piu frequentemente usati e di piu facile costruzione
a portale
ad aeroplano
arnaldo- ex moderatori
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