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Re: Manici degli attrezzi
beh, lo so, ma come potrai capire è più una questione affettiva che altro. Vorrei recuperare un vecchio attrezzo finito nel dimenticatoio e ridargli vita.
biotaglio- utente registrato
- Messaggi : 14
Data d'iscrizione : 05.12.13
Re: Manici degli attrezzi
potresti tentare di sentire chi vende roncole..magari riesci a farti mandare gli anelli di cuoio e il fermamano (o come si chiama)...rimarra' comunque il problema di pareggiare gli anelli e scaldare la punta per poi ribatterla..
******************************************************************************************************
il micron non e' un microbo..
tottoli livio- Moderatori
- Messaggi : 4757
Data d'iscrizione : 24.01.10
Età : 57
Località : omegna (vb) piemonte
Re: Manici degli attrezzi
Puoi facilmente farti un manico in legno, lo sagomi bene (magari prendendo spunto dai manici in resina che vedi nel web), fai un buco con il trapano, lo riempi di colla eposidica, ci inserisci a forza il codolo e cerchi di tenere il tutto in pressione per una notte almeno. Se lo fai ricordati di inserire tra manico e lama una piastrina che ti ferma la mano, onde non scorrere accidentalmente con il palmo sulla lama!
Per il resto è tutto facilmente eseguibile....se tu volessi rimettere il cuoio l'operazione sarebbe secondo me un bel po' più laboriosa.
Per il resto è tutto facilmente eseguibile....se tu volessi rimettere il cuoio l'operazione sarebbe secondo me un bel po' più laboriosa.
faldi- utente registrato
- Messaggi : 305
Data d'iscrizione : 27.05.13
Località : tra il Piave e il Livenza
Re: Manici degli attrezzi
A Premana, Lecco, so che ci sono degli artigiani che lo fanno. Ne sono sicuro perchè li ho visti ad una fiera ma purtroppo non ho recapiti da fornire. Se abiti non troppo distante...biotaglio ha scritto:
Vorrei recuperarla ma non so se esiste qualcuno che possa rifarmi l'impugnatura. Voi conoscete qualcuno in Lombardia che faccia questi lavori senza chiedermi un occhio della testa (o peggio ) in cambio?
Grazie.
beppe65- ex moderatori
- Messaggi : 6111
Data d'iscrizione : 02.10.10
Età : 59
Località : bergamo
Re: Manici degli attrezzi
Grazie a tutti per le risposte.
Proverò a cercare sul lecchese, da cui non sono molto distante.
Proverò a cercare sul lecchese, da cui non sono molto distante.
biotaglio- utente registrato
- Messaggi : 14
Data d'iscrizione : 05.12.13
Re: Manici degli attrezzi
Suppongo che abbia il codolo del manico a forma conica, se è così puoi fare come ho fatto io quibiotaglio ha scritto:in garage, una vecchia roncola. Purtroppo non c'è l'impugnatura in cuoio e nemmeno il gancio in ferro per appenderla, ma soltanto la parte metallica della lama e della punta per il manico.
Vorrei recuperarla ma non so se esiste qualcuno che possa rifarmi l'impugnatura. Voi conoscete qualcuno in Lombardia che faccia questi lavori senza chiedermi un occhio della testa (o peggio ) in cambio?
https://lamotosega.forumattivo.com/t486p60-manici-degli-attrezzi#99506
ti serve un pannello in MDF spesso un centimetro o meno, una vecchia camera d'aria, qualche rondella di ferro, grasso e pazienza.
Per l'uncino, puoi prendere un ritaglio di piattello di ferro largo 10-12mm e spesso 3mm, lo fori e sagomi un po' con la smerigliatrice, poi lo pieghi con una morsa e martello/tubo. Per fissare l'uncino, vanno bene anche due punti di saldatura, senza stare a scaldare il codolo per ribatterlo.
ferrari-tractor- Moderatori
- Messaggi : 13780
Data d'iscrizione : 19.04.10
Età : 43
Località : Prov. Cuneo
Re: Manici degli attrezzi
Se via da Rinaldi a Brembilla con € 5,00 (se non ricordo male è quello che anch'io ho pagato) e 5 minuti di attesa te la sistemano loro.
Ciao Roberto
Ciao Roberto
Roberto1962- utente registrato
- Messaggi : 402
Data d'iscrizione : 05.03.11
Età : 61
Località : Chi lo sa
Manico per accetta da taglio
Buonasera, per rifare il manico ad una accetta da taglio, che legno devo usare???
Mi sembra di ricordare frassino.....altre essenze???
Ho questa accetta di mio nonno con il manico parecchio rovinato, per ora l'ho sistemato e finchè dura......intanto però vorrei procurarmi un nuovo manico......
Ciaooo
Mi sembra di ricordare frassino.....altre essenze???
Ho questa accetta di mio nonno con il manico parecchio rovinato, per ora l'ho sistemato e finchè dura......intanto però vorrei procurarmi un nuovo manico......
Ciaooo
Ultima modifica di Dan56k il Dom Gen 05, 2014 6:06 pm - modificato 1 volta. (Motivazione : Spostato da "asce e accette")
dobermann- utente registrato
- Messaggi : 486
Data d'iscrizione : 07.11.11
Località : ROMA
Re: Manici degli attrezzi
Frassino buon legno sicuramente e leggero. Io ne ho una col manico in olmo resistentissimo a volte l'ho usato come leva e non ha fatto una piega ma è piu pesante Io la uso poco ma se ne fai uso spesso non te lo consiglierei anche se duraturo
Altre essenze non saprei
Altre essenze non saprei
worior- utente registrato
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Data d'iscrizione : 02.12.13
Re: Manici degli attrezzi
Io preferisco l'orniello o orno come dir si voglia. Leggero, resistente e rispetto alle altre esenze smorza meglio le vibrazioni.
Nonno_sprint- ex moderatori
- Messaggi : 4163
Data d'iscrizione : 03.01.10
Re: Manici degli attrezzi
Grazie per le risposte.
Grazie dan56k per aver spostato nella giusta sezione.....stavo leggendo il topic sulle accette e preso dall'entusiasmo ho postato anch'io....
Grazie dan56k per aver spostato nella giusta sezione.....stavo leggendo il topic sulle accette e preso dall'entusiasmo ho postato anch'io....
dobermann- utente registrato
- Messaggi : 486
Data d'iscrizione : 07.11.11
Località : ROMA
Re: Manici degli attrezzi
ferrari-tractor ha scritto:Suppongo che abbia il codolo del manico a forma conica, se è così puoi fare come ho fatto io quibiotaglio ha scritto:in garage, una vecchia roncola. Purtroppo non c'è l'impugnatura in cuoio e nemmeno il gancio in ferro per appenderla, ma soltanto la parte metallica della lama e della punta per il manico.
Vorrei recuperarla ma non so se esiste qualcuno che possa rifarmi l'impugnatura. Voi conoscete qualcuno in Lombardia che faccia questi lavori senza chiedermi un occhio della testa (o peggio ) in cambio?
https://lamotosega.forumattivo.com/t486p60-manici-degli-attrezzi#99506
ti serve un pannello in MDF spesso un centimetro o meno, una vecchia camera d'aria, qualche rondella di ferro, grasso e pazienza.
Per l'uncino, puoi prendere un ritaglio di piattello di ferro largo 10-12mm e spesso 3mm, lo fori e sagomi un po' con la smerigliatrice, poi lo pieghi con una morsa e martello/tubo. Per fissare l'uncino, vanno bene anche due punti di saldatura, senza stare a scaldare il codolo per ribatterlo.
Gran bel lavoro. Complimenti.
biotaglio- utente registrato
- Messaggi : 14
Data d'iscrizione : 05.12.13
Re: Manici degli attrezzi
La preparazione in maniera artigianale del manico di una scure:
https://www.youtube.com/watch?v=s-dEJdyXj34
https://www.youtube.com/watch?v=s-dEJdyXj34
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Diffida delle imitazioni
Don Camillo- Moderatori
- Messaggi : 1913
Data d'iscrizione : 17.03.12
Età : 60
Località : Svizzera Italiana
Re: Manici degli attrezzi
Io mi faccio i manici da per me. Bastano pochi attrezzi.
Una accetta per sgrossare, poi un coltello a due manici e, se proprio voglio esagerare, una vastringa, che è un attrezzo a metà tra il coltello a due manici e la pialla, per dare una finitura più gradevole. eccola qua:
Uno strumento utilissimo per molte cose e che è davvero semplicissimo da costruire è questo cavalletto con la morsa azionata coi piedi
Per quanto riguarda il legno da usare, dipende anche dall'attrezzo per cui è fatto il manico: su un coltello il legno non ha una funzione tanto strutturale quanto decorativa, quindi va bene qualsiasi legno abbastanza duro. Io ho usato ulivo, caripino, frassino e funzionano.
Negli attrezzi lunghi, scuri, asce, mazze, il manico serve, oltre a permettere l'uso dell'attrezzo ovviamente, a prendersi la botta che altrimenti va a danneggiare le ossa del lavoratore, e quindi prima o poi si romperà: quindi ci sono legni adatti e no, che svolgono la propria funzione per un tempo più o meno lungo. Inoltre un legno adatto è più sicuro: invece di spaccarsi tutto d'un botto, darà sempre degli avvertimenti come delle piccole spaccature prima di rompersi del tutto e lanciare un pezzo di ferro in testa a qualcuno.
Il discorso del taglio in luna calante è sempre valido. Anche la stagionatura è molto importante. Usare un pezzo di legno non completamente stagionato è fattibile, bastano pochi mesi. Usarne uno troppo secco invece potrebbe non andare bene. Potrebbe presentarsi come problema il fatto che il legno durante la stagionatura si restringe ma non credo che faccia così tanto da creare qualche pericolo, ed eventualmente si riaggiusta con poco sforzo.
Oltre all'essenza bisogna vedere anche il legno in sé: non ci devono essere nodi, non deve essere metà durame e metà alburno (avendo proprietà diverse reagiscono diversamente all'urto, quindi il manico potrebbe spaccarsi dove le due parti vengono in contatto) e ovviamente devono avere la venatura dritta per tutta la lunghezza del manico. Un'altra cosa è l'orientamento degli anelli di crescita: dovrebbero essere paralleli al verso in cui si colpisce per evitare lo sfibramento del legno, che avviene molto più facilmente nel caso contrario. Molti non danno importanza a quest'ultima ma credo che invece ce l'abbia.
Per capire meglio guardate cosa fanno questi due tizi con il frassino
Le sollecitazioni della mazza non sono tanto diverse da quelle che subisce un manico, e se martellassero il frassino nel verso contrario, non si sfibrerebbe affatto.
Hickory è un ottimo legno, forse il migliore, ma è Americano e credo sia difficile procurarselo in Italia.
Vecchi attrezzi che compro di solito hanno il manico in frassino, che è forse la soluzione migliore qua ed è simile al Hickory.
Conosco un mio amico il cui nonno fa tutti i manici di salice usando solo la roncola, ma non sono sicuro che sia la soluzione migliore per le scuri e le mazze, è più adatto per i badili.
Faggio va bene.
La robinia è un legno robustissimo, ma ha come problema il fatto che la venatura fa scherzi e molto spesso non va affatto dritta.
Io ho fatto una mazzuola con un manico di durame di pioppo che si è dimostrato all'altezza del compito. Normalmente il pioppo non è buono a niente ma il durame è incredibilmente elastico e va bene per sforzi moderati, e poi è leggerissimo.
La quercia non va bene: si spacca troppo facilmente. Credo valga anche per il castagno, ma non ho mai provato.
Il bosso è uno dei legni più duri che ci sono, ma è raro e non è proprio un albero, sembra più un cespuglio, quindi ha sempre dimensioni ridotte. Durerà più o meno un'eternità, ma secondo me non è adatto per manici lunghi, in quanto è molto duro ma poco elastico.
Vorrei sapere come si comportano noce e tasso perché non li ho mai usati.
Le fasciature mi stanno antipatiche e non le uso.
Tra un manico passante ed uno assicurato con un cuneo preferisco il primo, mi dà più sicurezza ed è anche facile da smontare. Nel manico passante (cioè quello con il buco conico) comunque non c'è bisogno di usare un cuneo, se il legno aderisce bene.
Non vanno messi a bagno sennò a lungo andare si rovina la struttura del legno, e poi una volta asciugato il legno, che da bagnato si era allargato, si restringe parecchio e diventa pericoloso pericoloso, la testa potrebbe anche scivolare via.
Quando faccio il manico come finitura uso una pasta di lardo e cera d'api, data più volte a distanza di giorni, e con la stessa chiudo le fessure tra il legno e l'acciaio della testa, per evitare che si infiltri l'umidità e che quando vado a togliere il manico mi trovo tutta ruggine.
Vernice mai usata e non mi piace, è scivolosa e viscida.
Questa è una scure marcata Helko con un'ottima lama e un ottimo manico, l'unico problema è che lo hanno verniciato. Appena posso tolgo la vernice verde. L'ho comprata dagli avanzi del Bundeswehr (esercito tedesco) per €13,90.
An Axe to Grind è un documentario Americano sul lavoro dei boscaioli. A me non convince molto, ma metto comunque la parte sui manici:
Comunque date retta ai nonni.
Una accetta per sgrossare, poi un coltello a due manici e, se proprio voglio esagerare, una vastringa, che è un attrezzo a metà tra il coltello a due manici e la pialla, per dare una finitura più gradevole. eccola qua:
Uno strumento utilissimo per molte cose e che è davvero semplicissimo da costruire è questo cavalletto con la morsa azionata coi piedi
Per quanto riguarda il legno da usare, dipende anche dall'attrezzo per cui è fatto il manico: su un coltello il legno non ha una funzione tanto strutturale quanto decorativa, quindi va bene qualsiasi legno abbastanza duro. Io ho usato ulivo, caripino, frassino e funzionano.
Negli attrezzi lunghi, scuri, asce, mazze, il manico serve, oltre a permettere l'uso dell'attrezzo ovviamente, a prendersi la botta che altrimenti va a danneggiare le ossa del lavoratore, e quindi prima o poi si romperà: quindi ci sono legni adatti e no, che svolgono la propria funzione per un tempo più o meno lungo. Inoltre un legno adatto è più sicuro: invece di spaccarsi tutto d'un botto, darà sempre degli avvertimenti come delle piccole spaccature prima di rompersi del tutto e lanciare un pezzo di ferro in testa a qualcuno.
Il discorso del taglio in luna calante è sempre valido. Anche la stagionatura è molto importante. Usare un pezzo di legno non completamente stagionato è fattibile, bastano pochi mesi. Usarne uno troppo secco invece potrebbe non andare bene. Potrebbe presentarsi come problema il fatto che il legno durante la stagionatura si restringe ma non credo che faccia così tanto da creare qualche pericolo, ed eventualmente si riaggiusta con poco sforzo.
Oltre all'essenza bisogna vedere anche il legno in sé: non ci devono essere nodi, non deve essere metà durame e metà alburno (avendo proprietà diverse reagiscono diversamente all'urto, quindi il manico potrebbe spaccarsi dove le due parti vengono in contatto) e ovviamente devono avere la venatura dritta per tutta la lunghezza del manico. Un'altra cosa è l'orientamento degli anelli di crescita: dovrebbero essere paralleli al verso in cui si colpisce per evitare lo sfibramento del legno, che avviene molto più facilmente nel caso contrario. Molti non danno importanza a quest'ultima ma credo che invece ce l'abbia.
Per capire meglio guardate cosa fanno questi due tizi con il frassino
Le sollecitazioni della mazza non sono tanto diverse da quelle che subisce un manico, e se martellassero il frassino nel verso contrario, non si sfibrerebbe affatto.
Hickory è un ottimo legno, forse il migliore, ma è Americano e credo sia difficile procurarselo in Italia.
Vecchi attrezzi che compro di solito hanno il manico in frassino, che è forse la soluzione migliore qua ed è simile al Hickory.
Conosco un mio amico il cui nonno fa tutti i manici di salice usando solo la roncola, ma non sono sicuro che sia la soluzione migliore per le scuri e le mazze, è più adatto per i badili.
Faggio va bene.
La robinia è un legno robustissimo, ma ha come problema il fatto che la venatura fa scherzi e molto spesso non va affatto dritta.
Io ho fatto una mazzuola con un manico di durame di pioppo che si è dimostrato all'altezza del compito. Normalmente il pioppo non è buono a niente ma il durame è incredibilmente elastico e va bene per sforzi moderati, e poi è leggerissimo.
La quercia non va bene: si spacca troppo facilmente. Credo valga anche per il castagno, ma non ho mai provato.
Il bosso è uno dei legni più duri che ci sono, ma è raro e non è proprio un albero, sembra più un cespuglio, quindi ha sempre dimensioni ridotte. Durerà più o meno un'eternità, ma secondo me non è adatto per manici lunghi, in quanto è molto duro ma poco elastico.
Vorrei sapere come si comportano noce e tasso perché non li ho mai usati.
Le fasciature mi stanno antipatiche e non le uso.
Tra un manico passante ed uno assicurato con un cuneo preferisco il primo, mi dà più sicurezza ed è anche facile da smontare. Nel manico passante (cioè quello con il buco conico) comunque non c'è bisogno di usare un cuneo, se il legno aderisce bene.
Non vanno messi a bagno sennò a lungo andare si rovina la struttura del legno, e poi una volta asciugato il legno, che da bagnato si era allargato, si restringe parecchio e diventa pericoloso pericoloso, la testa potrebbe anche scivolare via.
Quando faccio il manico come finitura uso una pasta di lardo e cera d'api, data più volte a distanza di giorni, e con la stessa chiudo le fessure tra il legno e l'acciaio della testa, per evitare che si infiltri l'umidità e che quando vado a togliere il manico mi trovo tutta ruggine.
Vernice mai usata e non mi piace, è scivolosa e viscida.
Questa è una scure marcata Helko con un'ottima lama e un ottimo manico, l'unico problema è che lo hanno verniciato. Appena posso tolgo la vernice verde. L'ho comprata dagli avanzi del Bundeswehr (esercito tedesco) per €13,90.
An Axe to Grind è un documentario Americano sul lavoro dei boscaioli. A me non convince molto, ma metto comunque la parte sui manici:
Comunque date retta ai nonni.
Fokke- utente registrato
- Messaggi : 116
Data d'iscrizione : 30.12.13
Età : 29
Località : Lebane, Serbia
Re: Manici degli attrezzi
Condivido quanto dici, per esperienza personale la venatura non è molto importante per attrezzi leggeri tipo asce da taglio ed accette, lo è molto per picconi, mazze e mazze da spacco.
Per i manici di pale e vanghe uso il salice che è leggero e flessibile, buono anche il nocciolo (anche per strumenti pesanti) ed il sambuco.
In questi casi si tratta di rami scortecciati con diametro idoneo e curvatura naturale, non certo di sezioni di tronchi.
Per le zappe o comunque strumenti leggeri va bene anche il castagno (sempre rami scortecciati), ma "pesta" un po' le mani e si rompe più facilmente perchè meno flessibile e non "avvisa" prima di rompersi.
Interessante la tua esperienza col pioppo, io ho un paio di tronchi di alianto e voglio tenerne da parte un pezzo per provare.
Personalmente mi trovo bene nell'usare del banale grasso minerale come protettivo e per facilitare l'ingresso del manico dentro l'occhiello.
Dopo qualche giorno il grasso viene assorbito dal legno.
Per i manici di pale e vanghe uso il salice che è leggero e flessibile, buono anche il nocciolo (anche per strumenti pesanti) ed il sambuco.
In questi casi si tratta di rami scortecciati con diametro idoneo e curvatura naturale, non certo di sezioni di tronchi.
Per le zappe o comunque strumenti leggeri va bene anche il castagno (sempre rami scortecciati), ma "pesta" un po' le mani e si rompe più facilmente perchè meno flessibile e non "avvisa" prima di rompersi.
Interessante la tua esperienza col pioppo, io ho un paio di tronchi di alianto e voglio tenerne da parte un pezzo per provare.
Personalmente mi trovo bene nell'usare del banale grasso minerale come protettivo e per facilitare l'ingresso del manico dentro l'occhiello.
Dopo qualche giorno il grasso viene assorbito dal legno.
ferrari-tractor- Moderatori
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Data d'iscrizione : 19.04.10
Età : 43
Località : Prov. Cuneo
Re: Manici degli attrezzi
Il grasso minerale va bene di sicuro, io uso il lardo perché mi serve anche per altre applicazioni e per mantenere un po' la tradizione. Lo uso per far scivolare bene le pialle sul legno, per lubrificare le punte del trapano (la trivella per il legno s'intende), per mantenere il cuoio - mai avuti problemi con la puzza di rancido di cui molti hanno paura - e in generale è ottimo per preservare gli attrezzi e roba che non ho paura di sporcare. Oltretutto con gli anni diventa scuro e dà un aspetto caratteristico al legno. Quando devo restaurare un attrezzo antico non ho neanche bisogno di togliere la ruggine: con questo trattamento viene bloccata meglio che con una vernice ed è facile da togliere o da riapplicare.
In ogni caso i manici vanno in qualche modo unti e bisunti. Gli americani dicono "every day for a week, every week for a month, every month for a year and every year for the rest of your life" quando mettono l'olio di lino cotto sui manici, e grazie a questo trattamento, invece di diventare pezzi di legnaccio grigi e tristi assumono una colorazione marrone scuro che preserva il legno per decenni ed è molto bella.
Ma credo che funzioni qualsiasi olio, io ho usato anche quello per friggere, un mio amico ci mette l'olio di motore usato e dice che funziona, ma non ho verificato.
La differenza tra l'olio minerale e l'olio vegetale è che quest'ultimo con il passare del tempo ossida, cioè diventa rancido e forma una patina sul legno che secondo me è una cosa utile.
In ogni caso i manici vanno in qualche modo unti e bisunti. Gli americani dicono "every day for a week, every week for a month, every month for a year and every year for the rest of your life" quando mettono l'olio di lino cotto sui manici, e grazie a questo trattamento, invece di diventare pezzi di legnaccio grigi e tristi assumono una colorazione marrone scuro che preserva il legno per decenni ed è molto bella.
Ma credo che funzioni qualsiasi olio, io ho usato anche quello per friggere, un mio amico ci mette l'olio di motore usato e dice che funziona, ma non ho verificato.
La differenza tra l'olio minerale e l'olio vegetale è che quest'ultimo con il passare del tempo ossida, cioè diventa rancido e forma una patina sul legno che secondo me è una cosa utile.
Fokke- utente registrato
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Re: Manici degli attrezzi
Visto che ci metto le mani sopra, sono anche io per qualcosa di naturale, ma per esperienza mi sono sempre trovato bene con grassi ed olii minerali che dopo una settimana sono praticamente tutti assorbiti, e quello che rimane va via con uno straccio.
Proverò l'olio da cucina, buon suggerimento grazie.
Non condivido l'usare olio esausto, pieno di porcherie potenzialmente cancerogene.
Ho un paio di manici trattati con olio di lino cotto, non ne sono entusiasta perchè li rende scivolosi anche se molto belli a vedersi.
Proverò l'olio da cucina, buon suggerimento grazie.
Non condivido l'usare olio esausto, pieno di porcherie potenzialmente cancerogene.
Ho un paio di manici trattati con olio di lino cotto, non ne sono entusiasta perchè li rende scivolosi anche se molto belli a vedersi.
ferrari-tractor- Moderatori
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Re: Manici degli attrezzi
andry steel ha scritto:Cavoli scusa ho sbagliato a scrivere è il pantografo! Comunque è una resistenza che scalda e brucia il legno, la si impugna come una matita e con essa puoi incidere quello che vuoi, dai nomi ai fiori o disegni.
forse volevi dire pirografo!
il pantografo ha tutt'altro signioficato
per i manici rincipalmente frassino.... anche l'orniello o ornello a seconda delle zone è un frassino!
poi ho un paio di accette in quercia, probabilmente i manici fatti dal nonno
alpinalido- utente registrato
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Re: Manici degli attrezzi
A casa abbiamo un'accetta con il manico in legno di nespolo del giappone che avrà oltre 40 anni, è leggero e resistente.
Anche da noi si usa il frassino (milegro nel dialetto locale)
Anche da noi si usa il frassino (milegro nel dialetto locale)
Lucus65- utente registrato
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Re: Manici degli attrezzi
Buon giorno a tutti. Vorrei un vostro parere su quanto è avvenuto poco fa: il manico della mia amatissima mazzascure Gransfors si è spezzato, all'altezza del rinforzo in acciaio all'interno della testa. L'attrezzo ha circa 9 mesi, ci ho spaccato 40 quintali fra cipresso, robinia e faggio. A parte il cipresso (7 quintali) che aveva 3 anni di stagionatura, il resto era tutta legna verde tagliata quest'inverno, quindi stagionata 7-8 mesi. Le piante erano circa 30-40 cm alla base. Io non sono certo un marcantonio, sono 70 kili per 1,70, certo ho picchiato duro specialmente coi grossi ceppi di faggio, ho anche usato dei cunei, ma mi sarei aspettato che un attrezzo di questa fascia di prezzo mi facesse compagnia per qualche hanno... Secondo voi può essere il mio modo di lavorare ad aver danneggiato la mazzascure? Non sono un samurai e qualche liscio l'ho fatto, ma si tratta di pochi colpi nel mucchio, nei quali ho preso i ceppi in parte con la lama ed in parte col manico...per vostra esperienza ho qualche speranza di una sostituzione in garanzia?
Grazie,
Andrea
Grazie,
Andrea
guybrush treepwood- utente registrato
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Re: manici degli attrezzi
Ciao, anche se picchi duro un buon manico dovrebbe durare di più, a meno che non abbia preso dei gran colpi sul rinforzo, in tal caso forse si spiega la rottura. Non so dirti se te lo sostituiranno, io i manici me li faccio da solo, se pigli pratica non ci metti molto più di un'ora, se hai un poco di attrezzatura naturalmente. Ti assicuro che da' soddisfazione. Per me il legno migliore per manici e' l'orniello (una varietà di frassino) oppure frassino, stagionato almeno due/tre anni e senza nodi. Provaci!
Ultima modifica di beppe65 il Lun Ago 04, 2014 6:30 pm - modificato 1 volta. (Motivazione : unione post a Topic già esistente...)
Biagetti- utente registrato
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Re: Manici degli attrezzi
Bel danno...guybrush treepwood ha scritto:Secondo voi può essere il mio modo di lavorare ad aver danneggiato la mazzascure? Non sono un samurai e qualche liscio l'ho fatto, ma si tratta di pochi colpi nel mucchio, nei quali ho preso i ceppi in parte con la lama ed in parte col manico...per vostra esperienza ho qualche speranza di una sostituzione in garanzia?
Domanda: non è che la scure è stata lasciata in luoghi con notevoli sbalzi di temperatura e/o umidità? Il manico delle Gransfors è in hickory, legno che se messo a contatto con fonti di calore dirette, tipo una stufa, tende a seccarsi con conseguente fragilità della fibra.
Io ho avuto lo stesso problema con una Wetterlings, crepatasi al primo colpo vero...
Sono dubbioso sulla sostituzione del manico in garanzia anche tenuto conto dei nove mesi dall'acquisto. Il costo della sostituzione con ricambio originale, si aggira sui 30 euro.
beppe65- ex moderatori
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Re: Manici degli attrezzi
L'attrezzo è rimasto in garage, quindi con gli sbalzi di temperatura e umiditá tipici di un locale non riscaldato del nord Italia. In effetti ha l'aria di essere molto secco. Il ricambio dove lo posso acquistare? E a chi posso rivolgermi per farlo immanicare si nuovo?
Purtroppo non ho attrezzi per il legno, sono molto piú pratico di viti e bulloni, diciamo così...Biagetti ha scritto:Ciao, anche se picchi duro un buon manico dovrebbe durare di più, a meno che non abbia preso dei gran colpi sul rinforzo, in tal caso forse si spiega la rottura. Non so dirti se te lo sostituiranno, io i manici me li faccio da solo, se pigli pratica non ci metti molto più di un'ora, se hai un poco di attrezzatura naturalmente. Ti assicuro che da' soddisfazione. Per me il legno migliore per manici e' l'orniello (una varietà di frassino) oppure frassino, stagionato almeno due/tre anni e senza nodi. Provaci!
Ultima modifica di beppe65 il Lun Ago 04, 2014 7:02 pm - modificato 1 volta. (Motivazione : unione post consecutivi: prego usare il tasto edit oppure citazioni multiple...)
guybrush treepwood- utente registrato
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Re: Manici degli attrezzi
Per trovare il ricambio ti invio link via MP. Per farlo immanicare prova a contattare i rivenditori di attrezzi manuali della tua zona. Scegli con attenzione perchè 30 euro per un manico non sono certo pochi.
beppe65- ex moderatori
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Re: Manici degli attrezzi
date le dimensioni dell'occhio, credo che sia possibile adattare un classico manico da mazzascure. Certo, perdi il fascino e la comodità del manico sagomato.
ferrari-tractor- Moderatori
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