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Vernici e tinte RAL nelle opere di restauro
+5
scaffardi
frozik
hokkaido254vl
fradiavolo
giorgio tissot
9 partecipanti
Pagina 1 di 1
Vernici e tinte RAL nelle opere di restauro
Salve a tutti,ho rimesso in vita due motoseghe ,una sthil contra lightening e una dolmar CA, ora vorrei riverniciarle con il loro colore originale,adesso per la dolmar correggetemi se sbaglio la vernice dovrebbe essere un orange enamel che se non ricordo male e' un RAL 2002, per la sthil contra lightening se non sbaglio dovrebbe essere un grey enamel o whit,solo che non so a quale tinta RAL possa corrispondere, .... potete darmi una dritta per favore,anche sulla tinta della dolmar??? Grazie a tutti.
GIORGIO TISSOT
GIORGIO TISSOT
giorgio tissot- utente registrato
- Messaggi : 51
Data d'iscrizione : 05.12.11
Età : 58
Località : 39057 Appiano ( Bolzano )
Re: Vernici e tinte RAL nelle opere di restauro
per la contra proprio ieri ho usato ral 7032 era tra colori che piu si avvicinavano all'originale, anche se il 70 32 ha una nuance piu sul verde e meno rossa ma quasi impercettibile, puoi anche vedere tra i colori degli autocarri DAF ce ne è uno molto simile ma in questo momento non ricordo il codice
fradiavolo- utente registrato
- Messaggi : 68
Data d'iscrizione : 29.02.12
Età : 54
Re: Vernici e tinte RAL nelle opere di restauro
le cartelle RAL (per smalti) hanno tinte unificate riproducibili da qualsiasi tintometro inequivocabilmente, sono molto utilizzate nell'industria nelle carpenterie impiantistica etc etc, ma spesso per le carrozzerie industriali in genere (veicoli industriali, attrezzature etc).
c'è da dire che anche ogni tintometro ha le sue formule e le sue cartelle di riferimento, pertanto la miglior cosa è avere un campione da portare ad un colorificio attrezzato che possa rilevarlo con lo spettrofotometro, oppure per comparazione con le cartelle disponibili oppure, i più esperti, riescono ad eseguire correzioni ad occhio senza necessariamente rivolgersi ad un carrozziere (le tinte usate in carrozzeria oggi sono all'acqua e comunque costano parecchio, 50 anche oltre euro/kg per una poliuretanica di buona qualità)
c'è da dire che anche i negozi specializzati nella fornitura di vernici alle carrozzerie, dispongono di poche basi e pigmenti per quel che riguarda le vernici al solvente, perchè di destinazione industriale a lucido diretto, mentre la tendenza in carrozzeria è la conversione all'acqua per le tinte colorate, che infatti dispongono di molte più variazioni di colore) che solitamente sono semilucide e che successivamente vengono ricoperte di lacca trasparente.
se si vuole fare un lavoro accurato da collezionismo purtroppo è inevitabile affidarsi a tali professionisti con i costi che ne conseguono mentre se è solo un ricondizionamento più o meno fedele è sufficiente uno smalto acrilico nelle variazioni tintometriche disponibili sulla cartella completa (NO RAL). ad esempio la scala PANTONE è molto più dettagliata, ma non tutti dispongono delle formule e necessitano di campione originale del pezzo verniciato.
c'è da dire che anche ogni tintometro ha le sue formule e le sue cartelle di riferimento, pertanto la miglior cosa è avere un campione da portare ad un colorificio attrezzato che possa rilevarlo con lo spettrofotometro, oppure per comparazione con le cartelle disponibili oppure, i più esperti, riescono ad eseguire correzioni ad occhio senza necessariamente rivolgersi ad un carrozziere (le tinte usate in carrozzeria oggi sono all'acqua e comunque costano parecchio, 50 anche oltre euro/kg per una poliuretanica di buona qualità)
c'è da dire che anche i negozi specializzati nella fornitura di vernici alle carrozzerie, dispongono di poche basi e pigmenti per quel che riguarda le vernici al solvente, perchè di destinazione industriale a lucido diretto, mentre la tendenza in carrozzeria è la conversione all'acqua per le tinte colorate, che infatti dispongono di molte più variazioni di colore) che solitamente sono semilucide e che successivamente vengono ricoperte di lacca trasparente.
se si vuole fare un lavoro accurato da collezionismo purtroppo è inevitabile affidarsi a tali professionisti con i costi che ne conseguono mentre se è solo un ricondizionamento più o meno fedele è sufficiente uno smalto acrilico nelle variazioni tintometriche disponibili sulla cartella completa (NO RAL). ad esempio la scala PANTONE è molto più dettagliata, ma non tutti dispongono delle formule e necessitano di campione originale del pezzo verniciato.
hokkaido254vl- utente registrato
- Messaggi : 524
Data d'iscrizione : 05.03.12
Età : 46
Località : Savona
Re: Vernici e tinte RAL nelle opere di restauro
di solito per restaurare le mie motoseghe cerco di scegliere il colore che si avvicina di piu alla colorazione originale
sotto le targhette adesive o applicate con rivetti
oppure in zone che sono al riparo dalla luce
io come vernice scelgo la catalizzata che si trova ancora un po dappertutto
costa un po ma per fare una motosega spendi 10 euro con un etto ci stai dentro
la vernice catalizzata ha secondo me le caratteristiche giuste
estrema brillantezza
tenuta contro gli idrocarburi
e non passo nessun tipo di lacca
ciao
sotto le targhette adesive o applicate con rivetti
oppure in zone che sono al riparo dalla luce
io come vernice scelgo la catalizzata che si trova ancora un po dappertutto
costa un po ma per fare una motosega spendi 10 euro con un etto ci stai dentro
la vernice catalizzata ha secondo me le caratteristiche giuste
estrema brillantezza
tenuta contro gli idrocarburi
e non passo nessun tipo di lacca
ciao
frozik- Moderatori
- Messaggi : 956
Data d'iscrizione : 08.10.08
colori
concordo con frozik ma è praticamente impossibile trovare il colore perfetto una motosega verniciata 50 fa cambia tonalità pure sotto la targhetta di identificazione ma è l unico posto che fa fede,i colori pastello sbiadiscono ,ora sono doppio strato i pastelli con trasparente sopra.
scaffardi- utente registrato
- Messaggi : 174
Data d'iscrizione : 16.08.11
Età : 58
Località : Valtaro
Re: Vernici e tinte RAL nelle opere di restauro
hokkaido254vl ha scritto:le cartelle RAL (per smalti) hanno tinte unificate riproducibili da qualsiasi tintometro inequivocabilmente, sono molto utilizzate nell'industria nelle carpenterie impiantistica etc etc, ma spesso per le carrozzerie industriali in genere (veicoli industriali, attrezzature etc).
c'è da dire che anche ogni tintometro ha le sue formule e le sue cartelle di riferimento, pertanto la miglior cosa è avere un campione da portare ad un colorificio attrezzato che possa rilevarlo con lo spettrofotometro, oppure per comparazione con le cartelle disponibili oppure, i più esperti, riescono ad eseguire correzioni ad occhio senza necessariamente rivolgersi ad un carrozziere (le tinte usate in carrozzeria oggi sono all'acqua e comunque costano parecchio, 50 anche oltre euro/kg per una poliuretanica di buona qualità)
c'è da dire che anche i negozi specializzati nella fornitura di vernici alle carrozzerie, dispongono di poche basi e pigmenti per quel che riguarda le vernici al solvente, perchè di destinazione industriale a lucido diretto, mentre la tendenza in carrozzeria è la conversione all'acqua per le tinte colorate, che infatti dispongono di molte più variazioni di colore) che solitamente sono semilucide e che successivamente vengono ricoperte di lacca trasparente.
se si vuole fare un lavoro accurato da collezionismo purtroppo è inevitabile affidarsi a tali professionisti con i costi che ne conseguono mentre se è solo un ricondizionamento più o meno fedele è sufficiente uno smalto acrilico nelle variazioni tintometriche disponibili sulla cartella completa (NO RAL). ad esempio la scala PANTONE è molto più dettagliata, ma non tutti dispongono delle formule e necessitano di campione originale del pezzo verniciato.
la vernice catalizzata a cui ti riferisci è una poliuretanica: lucida, elastica e, se di buona qualità, resistente nel tempo. per verniciare direttamente su plastica o alluminio ti consiglio un primer, oppure se vuoi dare un'unica mano allora meglio una Poliuretanica/acrilica, che è un po meno lucida ma ha una migliore adesione; ovvio riprodurre vernici di 30 anni fa è un po difficilino perchè sono cambiate le materie prime, soprattutto sono stati cambiati alcuni pigmenti (ad esempio i rossi di 30 anni fa non scolorivano, ma erano estremamente tossici, quelli di oggi sbiadiscono un po più facilmente) e potrebbe essere differente anche la tecnica applicativa (polveri termoindurenta, vernici all'acqua etc etc), in base al materiale di base, lo stesso colore ha aspetti differenti.
la poliuretanica è una vernice a lucido diretto, la lacca non è altro che una poliuretanica non pigmentata, se bi-componente, ma potrebbe essere anche acrilica o sintetica se monocomponente.
si sono cominciate ad usare le lacche trasparenti con le vernici metallizzate per ricoprire a lucido i pigmenti di alluminio usati per il metallizzato, e poi si è scoperto che una lacca trasparente con filtro ultravioletto protegge anche da sbiadimento e da deterioramento del colore ( se righi lievemente righi il trasparente e non il colorato)
comunque per una motosega, se non si ha intenxione di usarla se nonj sporadicamente credo possa essere più che sufficiente un'acrilica all'acqua lucida e monocomponente.
hokkaido254vl- utente registrato
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Località : Savona
Re: Vernici e tinte RAL nelle opere di restauro
hokkaido254vl....ma...non ho capito...ti quoti e ti rispondi da solo...?
******************************************************************************************************
"La caccia è una forma secondaria di malattia mentale umana"
(Theodor Heuss, Presidente della Repubblica Federale di Germania dal 1949 al 1959).
Re: Vernici e tinte RAL nelle opere di restauro
peppone ha scritto:hokkaido254vl....ma...non ho capito...ti quoti e ti rispondi da solo...?
nemmeno io, credevo di aver quotato un altro messaggio
hokkaido254vl- utente registrato
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Età : 46
Località : Savona
che vernici usare
salve vorrei sapere che tipo di vernici ci vogliono per riverniciare una motosega, e se ci vuole l aggrappante ,il fondo, ecc, in pratica tutto quello che serve per riverniciarla,grazie
andrea411- UTENTE BANNATO
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Località : piemonte
Re: Vernici e tinte RAL nelle opere di restauro
Ciao se hai già "grattato"tutte le superfici metalliche procedi col pulire tutte le parti con del diluente antisiliconico in modo da sgrassare il tutto Procedi poi con stendere un velo di primer di buona qualità magari utilizza quello bicomponente in pratica devi mescolare il primer il diluente e l'induritore (é più facile farlo che spiegarlo) nelle dosi indicate dal produttore Fatto questo attendi che tutto sia asciutto e stabilito il colore
fai lo stesso procedimento con la vernice e una volta asciutto sei a posto Se poi ti piace l'effetto lucido ed è una motosega da esposizione una bella spruzzata di vernice trasparente la renderà più brillante e con un soffio elimini la polvere che si depositerà
Ricordati che le vernici sono tossiche procurati una buona mascherina e se puoi vernicia vicino ad una finestra aperta Buon lavoro!!!!!!
fai lo stesso procedimento con la vernice e una volta asciutto sei a posto Se poi ti piace l'effetto lucido ed è una motosega da esposizione una bella spruzzata di vernice trasparente la renderà più brillante e con un soffio elimini la polvere che si depositerà
Ricordati che le vernici sono tossiche procurati una buona mascherina e se puoi vernicia vicino ad una finestra aperta Buon lavoro!!!!!!
worior- utente registrato
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Re: Vernici e tinte RAL nelle opere di restauro
grazie worior, sai che tipo di vernice devo prendere? tipo per macchine? ho per ferro? ho cose simili
andrea411- UTENTE BANNATO
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Località : piemonte
Re: Vernici e tinte RAL nelle opere di restauro
Ciao i prodotti migliori li trovi secondo me nei negozi che riforniscono le carrozzerie anche se sicuramente sono più costosi
worior- utente registrato
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Data d'iscrizione : 02.12.13
Re: Vernici e tinte RAL nelle opere di restauro
il classico primer epossidico e lo smalto poliuretanico, entrambi bicomponenti (ci sono a volte anche versioni monocomponenti, ma non sono proprio la stessa cosa)
hokkaido254vl- utente registrato
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Località : Savona
Re: Vernici e tinte RAL nelle opere di restauro
Scusate l'OT ma visto che si parla di vernici, per togliere la vecchia vernice da una motosega voi che procedimento usate, la sabbiate o applicate uno sverniciatore? Specialmente nei punti più nascosti come fate?
Matthew- utente registrato
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Età : 35
Re: Vernici e tinte RAL nelle opere di restauro
se hai la possibilita di sabbiare con della sabbia fini (a volte è sufficiente il bicarbonato per l lavori di fino), proteggendo ovviamente le parti che dovranno rimanere "illibate" avrai un'ottima pulizia ed una superiore adesione della vernice perchè irruvidisci leggermente le superfici.
diversamente uno sverniciatore, magari gel, pulisce altrettanto bene, ma non hai il rischio di rovinare parti rettificate. Gel è meglio se lo applichi a pennello perchè rimane spalmato dove lo poni, liquido invece è idoneo per essere usato in immersione, ma avresti poi un secchio di roba chimica da smaltire, quindi puoi chiedere ad un comune meccanico auto, se è uno che lavora regolaremente e radicalmente sui motori, un bagno acido di quelli che usa per disincrosatre le testate
diversamente uno sverniciatore, magari gel, pulisce altrettanto bene, ma non hai il rischio di rovinare parti rettificate. Gel è meglio se lo applichi a pennello perchè rimane spalmato dove lo poni, liquido invece è idoneo per essere usato in immersione, ma avresti poi un secchio di roba chimica da smaltire, quindi puoi chiedere ad un comune meccanico auto, se è uno che lavora regolaremente e radicalmente sui motori, un bagno acido di quelli che usa per disincrosatre le testate
hokkaido254vl- utente registrato
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Età : 46
Località : Savona
Re: Vernici e tinte RAL nelle opere di restauro
Ti ringrazio Hokkaido254 per la delucidazione
Matthew- utente registrato
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Data d'iscrizione : 30.10.10
Età : 35
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