tendenze 2016

interessanti considerazioni di un importante operatore del settore:

http://www.varesenews.it/2016/09/ce-chi-fa-la-danza-del-freddo-fermi-gli-ordini-per-la-legna-da-ardere/550259/

riscaldamento globale

effettivamente l'anno scorso è stato un inverno molto mite.
paradossalmente ho consumato più legna perchè ho risparmiato sul riscaldamento a gas.

Anche da me sento lamentarsi i boscaioli di clienti che ordinano la legna ad ottobre o febbraio/marzo nel caso di stime errate... e poi si trovano a bruciare legna poco stagionata se non proprio verde.

Aggiungerei che al momento il prezzo di gasolio da riscaldamento e gpl è piuttosto basso e chi utilizza la stufa per integrare il riscaldamento principale è meno invogliato a far scorta; se i prezzi fossero sui livelli di qualche tempo fa, il mercato della legna sarebbe più vivace.

In effetti il prezzo della legna è stazionario e quindi ha perso competitività. Rilevo invece un deciso aumento di persone che si sono attrezzate con carrelli, rimorchi e trattorini per procurarsi la legna con il fai da te. E le cataste di legna addossate alle case ultimamente mi sembrano aumentate. La mia di sicuro!

Ma non so ormai tutti prendono tempo sperando di poter ovviare ad una spesa, poi se sarà necessaria si provvederà.
Dalle mie parti (e vivo immerso nei boschi) si sta vedendo un'inversione di tendenza sul combustibile, cioè, chi ha una vecchia caldaia a legna continua a consumare legna ma già pensa che quando la caldaia smetterà di funzionare si convertiranno al gas, chi invece costruisce casa nuova spesso non dispone di un budget così alto per poter affrontare la spesa sul nuovo. Costi di acquisto delle nuove caldaie a biomassa, costi di realizzazione di locali centrale termica sempre più grandi per poter ospitare caldaia, accumulo, pompe, tubazioni, ecc. Se poi ci aggiungiamo che in molti posti da noi non si possono costruire in giardino, le cosidette legnaie se non di superfici veramente minime tali da non consentire lo stivaggio di quantità decenti. Se poi parliamo di chi si fa da se la legna, con costi macchinari vari ed i relativi spazi dove metterli e "difficoltà" nella produzione dei vari permessi di taglio, non ne usciamo più! l'unica cosa che fa la differenza ormai è la passione per questo lavoro e per la natura. Vedo tra qualche anno un ulteriore avanzamento dei boschi a discapito di prati e delle aree di respiro intorno ai centri abitati. Forse ne avevamo già parlato, ma è uno sfogo al volo.

Condivido in tutto quello che dice iury e soprattutto quando nella prima frase "... non so ormai tutti prendono tempo sperando di poter ovviare ad una spesa, poi se sarà necessaria si provvederà."

Anche la mia ragazza conferma che la stessa tendenza si verifica con il pellet, sono calate le ordinazioni el prestagionale e le vendite di stufe, anche a legna; forse complice l'iva al 22% e non più al 10.
(ed anche dal fatto che nei supermercati si trova a prezzi competitivi)

Essendo nell'entroterra della Liguria di Levante in zone comunque servite dalla rete del gas, la legna ed il pellet erano usati per integrare e risparmiare, ma forse non è più così.

Sul nostro appennino la legna regge ancora.

Vero, molti rimandano all'ultimo la spesa per la legna. Invece prenderla con vari mesi di anticipo CONVIENE. Non è una questione di eventuali sconti prestagione, semplicemente la legna se accatastata all'asciutto diventa più secca quindi rende ben di più e sporca molto meno la canna fumaria. Ma molti non lo capiscono...

È cambiata la mentalità e l'organizzazione famigliare.
Per qualche breve periodo la moda ha dato un contributo positivo, ma poi è finita anche quella.
Per andare a legna serve posto dove stivarla, come si diceva giustamente sopra.
Quando si arriva a casa la sera, per chi ha la fortuna di lavorare entrambi, si ha la pretesa di trovare freneticamente già caldo e comunque in breve tempo.
La legna non è la strada ottimale con le normali stufe con prezzi alla portata di tutti e non programmabili. 
I costi iniziali di approvvigionamento fanno fare sempre due conti, anche se risulteranno sbagliati a fronte dell'immancabile risparmio non considerato.
Da qui, almeno dalle mie parti, per arrivare al pellet.
Più comodo, più costoso, più moderno, più di moda, meno affascinante.

Io uso prettamente legna per scaldare, sia in casa che sotto.. poi ad integrazione c'è il gas ( se serve) .... La scorta per motivi contingenti quest'anno non l'ho fatta ancora ( in parte, a dirla tutta) ma sicuramente arriva.
Moda o non moda, io vado avanti a legna

Indubbiamente sarà anche la mia strada Alessio, sono solo considerazioni. Ora scaldo al 100% con due stufe a legna, sia l'appartamento di mia mamma che il mio. C'è da considerare che entrambi non superano i 70 mq. quindi con poco li scaldi ed anche quando arrivi all'ultimo ad accendere, anche in inverno nel giro di un ora nel soggiorno passi da 16 e 22, poi piano piano lasciando aperte le porte delle stanze il tutto si omogenizza. Su case come quella che sto costruendo ovviamente non posso pretendere di scaldarla con una stufa e devo andare invece su una buona caldaia (quindi parecchi soldi).Dato che diverse ore in alcuni giorni non siamo in casa però devo avere un buon accumulo da sfruttare nei momenti in cui il focolare è spento (anche questo parecchi soldi). Il tutto deve essere gestito tramite sonde, valvole miscelatrici, pompe, ecc. ecc. (parecchi soldi e parecchio spazio). Nella normale gestione dell'impianto poi dobbiamo aggiungere il fatto che le caldaia vanno registrate in regione e che sono quindi soggette a verifica annuale (costi fissi del bollino) e che periodicamente vanno pulite e pulite anche le relative canne fumarie che se è vero c'è in giro l'aria che a breve anche se sei munito di linea vita di protezione con le cadute, non si potrà più pulirsi la canna fumaria da se ma ci vorrà una ditte certificata a farlo (costi fissi di un ulteriore bollino). Fatto questo dobbiamo crearci dei ricoveri dove stivare almeno un 100 q.li di legna stagionata ed altrettanta in fase di stagionatura per l'anno prossimo, dove poter anche stivare circolari, seghe a nastro, spaccalegna, una motoagricola o carrello, qualche motosega, ecc. (mi ripeterei a dire parecchi soldi e possibilità di farlo dal punto di vista urbanistico). Se facciamo un breve conto di queste cose risulta ovvio che siamo dei pazzi patentati , ovviamente senza mettere in conto le ore di lavoro e la fatica che per noi contano zero in quanto appassionati. Guardiamola però dall'altra parte; se la maggioranza dovesse convertirsi a gas, gasolio, ecc. i sottoboschi non verrebbero più puliti da nessuno, con conseguente aumento di materiale in decomposizione con conseguente aumento di funghi muffe e malattie delle piante, i boschi non sarebbero più aiutati nel ricambio generazionale e l'incuria produrrebbe alti rischi di sradicamenti, caduta di alberi secchi e malati, ecc, rendendo i boschi impraticabili. Ovviamente le aree boscate (come si chiamano in urbanistica) si allargherebbero arrivando a lambire i centri abitati e le case, perché ovviamente se nessuno brucia che interesse abbiamo di tagliare le piante per poi dover pagare lo smaltimento, oppure dover pagare una ditta specializzata che lo faccia per noi. Ovviamente non tutto il legname deve essere bruciato, esiste il legname da opera ma in questi momenti di crisi anche edilizia ed arredamento vanno a rilento. Per concludere, dico che chi vuole scaldarsi con la biomassa non è un pazzo ma un "eroe" passatemi il termine e gli incentivi dovrebbero esserci sia per le nuove costruzioni e non solo per le ristrutturazione ed altri incentivi dovrebbero essere utilizzati per sgravi fiscali a chi tiene al territorio e chi può farlo di più di chi ne ha bisogno???? ai posteri larga sentenza.
Se dovessero nascere divergenze con i paesi fornitori di gas, siamo certi che le forniture continueranno senza problemi? se invece no a chi piacerebbe vedere i propri bimbi provare la brutta sensazione del freddo? con le comodità a cui purtroppo siamo ormai abituati??
Posso sembrare un fanatico ma mi scontro spesso con questo tipo di ragionamento, molti sembrano capirlo ma nulla si muove in quella direzione.

Iuri,non prendertela, forse volevi scrivere "ai posteri l'ardua sentenza"

detto questo: anche io per il riscaldamento consumo quasi esclusivamente legna, la casa è di 130 mq, ristrutturata da poco. Impianto a pavimento, caldaia a fiamma inversa e accumulo da 1000 litri. Carico due volte al giorno e il puffer rilascia gradualmente il calore, garantendo temperature stabili. Il tutto è costato molto, ma grazie agli incentivi al 65% potrò recuperare più di metà, anche se in dieci anni.
Ho messo una piccola caldaia a gas solo per scaldare l'acqua della doccia in estate/autunno (non ho pannelli solari)
Concordo sul fatto che chi contribuisce a tenere puliti i boschi dovrebbe ricevere un premio. Infatti, se si considerano i costi di investimento per l'impianto a legna, la seccatura per tagliarla portarla a casa spaccarla e la normale gestione con pulizia caldaia, camino eccetera...passa la voglia.
e occorre anche considerare lo spazio, non avendone molto compro la legna (di solito acacia) in stanga da 6 metri a dicembre, taglio e spacco e metto ad asciugare subito, e inizio a bruciare a novembre. L'anno scorso ho consumato circa 90 q.li, sui 100 q.li a mia disposizione.
ciao

si hai ragione, volevo scrivere così ma l'ignorante che è in me ogni tanto vuole farsi riconoscere
la tua metodologia di riscaldamento è la medesima che vorrei utilizzare anche io con 1200 lt. di accumulo per via di tre pannelli solari. Infatti il puffer che vorrei mettere ha al suo interno un accumulo per l'acqua sanitaria di circa 300 lt.

Usare unicamente la stufa, procurandosi da se' la legna risulta essere un' operazione oggi piu' unica che rara. Questioni di mode. La palestra in manica di camicia nel bosco non va' di moda, quella al chiuso con maglietta sponsorizzata si'.
Questioni di scelte. Tagliare, trasportare, spaccare, stagionare e portare in casa legna, sottrae troppo tempo (alla palestra, ai momenti ludici, a socializzare sui social intendo).
Questioni di priorita'. Il caldo lo si vuole subito, altrimenti i 18 gradi in casa generano problemi.
D'estate in ufficio vanno bene, ma d'inverno ne servono 28.
Per fortuna c'e' sempre meno gente che usa la legna nella stufa, che tra l'altro sporca un sacco.
Il Celtico.

Il Celtico ha scritto:
Per fortuna c'e' sempre meno gente che usa la legna nella stufa, che tra l'altro sporca un sacco.
Il Celtico.

Si si così ce n'è di più per noi, che siamo demodèe

E' tanto bello essere demodèe
Il Celtico.

Il piacere nel vedere la legna ardere, lo stare nel bosco,tenere pulito.. avere tra le mani una motosega che sprigiona potenza lo spaccare la legna con una bella ascia da 2,5kg   è impagabile rispetto al premere un interruttore o nel regolare un termostato... certo le nuove tecnologie permettono di risparmiare controllo temperatura per ogni stanza ( anche se costa realizzarlo) cappotto termico impianti solari puffer ma a che prezzo per metterli in funzione e mantenerli?? e non stò parlando di case in classe A o impianti domotici

Io ho fatto la casa nuova nel 2004 e la prima cosa che ho volutoè stato il termocamino che mi scalda sia i radiatori che l'acqua sanitaria per tutti i 280 mq,che significa,i radiatori non scottano,ma stando accesi di continuo c'è sempre una temperatura media di circa 22 gradi,poi la caldaia c'è ma è sempre spenta tranne l'estate...la legna è la legna,anche se consideri tutto la spesa non so quanto sia minore,quest'anno ho ricomperato anchela sega spacca da 70.... .ma la passione è passione,non riesco ad immaginare il dopocena d'inverno senza fiamma a farti compagnia......

Si quando vai a legna c'è sempre qualcosa da fare, organizzare, acquistare, ma la passione è passione come dici giustamente

eeeee si ragazzi, siamo perfettamente in linea. Diamo dei pazzi ad uno che si compera un drone da 1000 euro e ci sentiamo al settimo cielo acquistando una motosega professionale della stessa cifra. Mi sento un bambino quando mi chiudo in garage con la radio accesa e smonto le mie belve per pulirle maniacalmente e cercare di conoscerle sempre meglio. Mi sento un bambino eccitato che deve andare in gita quando preparo le attrezzature per andare nel bosco il giorno dopo. E' un mondo faticoso e pericoloso ma è un mondo magico, pieno di vita, devi fare attenzione, metterti in gioco, fare fatica e prepararti ad avere dolori sparsi ovunque il giorno dopo, senza parlare dei graffi che al momento non senti assolutamente ma la sera sotto la doccia ti fanno rivivere tutta la giornata . Quando vedi la pianta cadere dove vuoi tu, le ramaglie tutte ordinate in un luogo, i tronchi tagliati tutti alla stessa misura, quando vedi il frutto della giornata perfettamente allineato ed impilato sul cassone della motoagricola (che a me piace chiamare trattore o scoiattolo come dicono i miei bimbi). Vedo il mio entusiasmo nel luccichio degli occhi dei miei bambini quando vorrebbero tirare la tanto ambita cordicella.
Tutto questo ha un enorme prezzo che genera enormi sacrifici per essere affrontato, ma quando i tuoi bimbi in inverno possono giocare scalzi in pigiama sul pavimento o fare una doccia calda di 30 min. ......non ha decisamente freddo! Se poi ci metti come vorrei fare, far funzionare lavastoviglie e lavatrice direttamente con l'acqua calda senza o quasi l'utilizzo della resistenza e consumo di corrente.......il massimo. Il mio pensiero va solo al fatto che siamo sempre meno a pensarla così, ma i prezzi non accennano a diminuire, quindi presto avremo altri problemi con il verde trascurato. Beh magari così facendo potremo cambiare il nostro lavoro con la nostra passione. Quando i miei bimbi parlano di motosega a scuola, le maestre ed i bambini tirano fuori gli occhi ed i miei ridono di questo .
Si chiama natura e noi dobbiamo prendercene cura e prenderci anche ciò di buono può darci, se questo costa sacrifici non c'è problema, se costa soldi faremo ancora qualche sacrificio in più!
buona giornata a tutti!

Il Celtico ha scritto:Usare unicamente la stufa, procurandosi da se' la legna risulta essere un' operazione oggi piu' unica che rara.

Eccomi, presente!


Yuri, mi hai quasi fatto venire le lacrime agli occhi!
Hai veramente centrato lo spirito della nostra passione.

Io preferisco rinunciare ad un briciolo di comodità, pur di guadagnare un briciolo di indipendenza...

Ora non v'è convenienza... (anche se va valutato tutto e non ne sono convinto)
Domani forse ci faranno passare per criminali...
Distruttori di foreste....
Si inizia così...

Detto questo io vado a legna e pellet.
Pellet per comodità (di giorno esco al buio e torno al buio...difficile riuscire con la legna...)
Sabato e domenica (e le sere più fredde amche in settimana)  vado a legna...
Ma a parte qualche abbattimento occasionale la prendo dal suocero.
Comunque il prezzo della legna è molto basso soprattutto a stanghe.
Alcuni da queste parti vittime della crisi hanno sfruttato i macchinari agricoli già in casa per "diventare boscaioli" e tentare di sopravvivere...
Creando molta offerta...e facendo precipitare i prezzi.

sulla non-convenienza non sono d'accordo in generale, dipende molto da caso a caso.

Ritornando a parlare di tendenze, forse sarebbe il caso di rivalutare i boschi come patrimonio e non come "santuari inviolabili"...
http://www.corpoforestale.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/9263
http://www.nationalgeographic.it/ambiente/2016/02/22/news/la_crescita_incontrollata_dei_boschi_italiani-2982165/

beh Ferrari, se la guardi dal punto di vista prettamente economico è fuori discussione che l'utilizzo del legname come combustibile non è conveniente. Nel mio ragionamento ovviamente metto tutto, dall'impiantistica, alla gestione ai macchinari per lavorarla ecc.
Sono fortemente d'accordo con quanto detto da te che forse si deve e si può guardare alle nostre foreste con due occhi diversi, cioè con un occhio per la tutela del bene delle parti boscate ma senza dimenticare che necessità di cura e manutenzione come tutte le cose e l'altro occhio come ricchezza da sfruttare nel migliore dei modi con scelte sulle zone da tutelare e quelle da sfoltire, su quali essenze proteggere e quali ridurre, sul miglioramento delle condizioni dei nostri boschi, con scelte e tecniche di reimpianto controllato. Con un giusto equilibrio di questi e altri fattori la ricchezza è sicuramente presente.

Salve a tutti.vorrei raccontarci la mia esperienza: sono gia' diversi anni che in casa andiamo a legna
con il termocamino, legna rigorosamente tagliata da
solo in bosco mio o di mio suocero, quindi un poco
di esperienza me la sono fatta, e sto' molto attento
alla sicurezza.Purtroppo l'ultimo giorno di taglio della scorsa stagione, 7 maggio, una pianta incastrata nel liberarsi ne ha rotta un'altra che non tenevo d'occhio e mi ha colpito con violenza in faccia, con il risultato di diverse fratture facciali
(zigomo, naso,mandibola ecc.) e perdita dell'occhio destro, danni ormai guariti (tranne l'occhio ancora da operare nuovamente). E dopo tutto questo sabato ho riattivato tutta l'attrezzatura perche dalla prossima settimana ho intenzione di riattaccare con la nostra passione, ho tutti contro, ma già ora quando guardo la legnaia piena ed ordinata e sono tranquillo che la mia famiglia questo inverno si scalderà grazie a me e al mio sacrificio, mi sento orgoglioso anche dell'incidente che mi è capitato, forse in questo mondo troppo facile il bosco ci fa sentire ancora dei capobranco come i lupi. Fate molta attenzione ma non fatevi fermare altrimenti vi sentirete agnelli e non lupi.Un saluto buona stagione in bosco

In base alla mia esperienza il risparmio c'è
Io comprero circa 100 quintali ogni cinque o sei anni di faggio in stanga per integrare quello che recupero dalla campagna.Personalmente  non riesco a quantificare il risparmio però ricordo che fino a 10 anni fa quando abitavo con i miei genitori a parità di metratura spendavamo un sacco di soldi. La mia situazione però potrebbe essere paragonabile a quella dei miei vicini di casa . Anche loro come me hanno il riscaldamento a pavimento e scaldando a legna riescono a spendere circa €500 invece dei mille che si troverebbero in bolletta utilizzando il gas.
Legna nazionale arrivata a casa e niente più.
Zero spese per motosega,spaccalegna ecc