come aprire attivita di taglialegna-giardiniere-agricoltore

e per questo motivo che in italia si va sempre peggio invece di migliorare se uno ha un idea "ES: prima ti tagliano le gambe poi paghi le tasse un anno prima" per poter lavorare ma però se devi riscuotere i soldi di un lavoro li prendi dopo un anno cosi sperano che uno chiuda prima

male, male, male, ce tanta gente che comanda e pochi che lavorano

matrix888 ha scritto:e per questo motivo che in italia si va sempre peggio invece di migliorare se uno ha un idea "ES: prima ti tagliano le gambe poi paghi le tasse un anno prima" per poter lavorare ma però se devi riscuotere i soldi di un lavoro li prendi dopo un anno cosi sperano che uno chiuda prima

male, male, male, ce tanta gente che comanda e pochi che lavorano

Pur condividendo il tuo disagio e di tutti i giovani in cerca di occupazione o d'intraprendere un'attività, ti ricordo che l'argomento in oggetto è "Come aprire attività di taglialegna" gentilmente non usciamo fuori dal seminato. Grazie della collaborazione a tutti.

Drago 100 ha scritto:Per essere iscritto alla Coldiretti, c'è una quantità minima di terreno (di proprietà o in affitto ) che se non sbaglio è di 2 ettari seminativi.

da quel che ricordo la superficie di terreno minima dipende dalla destinazione della stessa.
se coltivi orticole ne occorre molta di meno rispetto a cereali o prati.

dolmar85 ha scritto:
da quel che ricordo la superficie di terreno minima dipende dalla destinazione della stessa.
se coltivi orticole ne occorre molta di meno rispetto a cereali o prati.

esatto, a seconda della coltura che vi si pratica ci sono delle sostanziali differenze che si riconducono a giornate lavorative: esempio un castagneto da molte più giornate di lavoro di un terreno a prato, se poi tieni qualche bestiola ancora meglio (anche qui ad una pecora si attribuisce meno lavoro rispetto ad una capra o mucca,ecc ecc).
Come consigliato in precedenza negli uffici della coldiretti puoi trovare le dritte per inquadrare ciò che vuoi e puoi fare.....io ho fatto così!

dolmar85 ha scritto:

Drago 100 ha scritto:Per essere iscritto alla Coldiretti, c'è una quantità minima di terreno (di proprietà o in affitto ) che se non sbaglio è di 2 ettari seminativi.

da quel che ricordo la superficie di terreno minima dipende dalla destinazione della stessa.
se coltivi orticole ne occorre molta di meno rispetto a cereali o prati.

ragazzi, pur non conoscendo il regolamento della coldiretti(associazione) mi sembra veramente molto strano che sia richiesto il possesso di un'estensione minima di terreno per aderirvi.....
per aprire una partita iva di tipo agricolo o forestale ho personalmente sperimentato che non è richiesto da nessuno il possesso di un seppur minuscolo appezzamento di terreno o di bosco, ora mi sembra strano che un'associazione sia più restrittiva come criteri dello stato...poi tutto può essere....ciao

tonino ha scritto:
ragazzi, pur non conoscendo il regolamento della coldiretti(associazione) mi sembra veramente molto strano che sia richiesto il possesso di un'estensione minima di terreno per aderirvi.....
per aprire una partita iva di tipo agricolo o forestale ho personalmente sperimentato che non è richiesto da nessuno il possesso di un seppur minuscolo appezzamento di terreno o di bosco, ora mi sembra strano che un'associazione sia più restrittiva come criteri dello stato...poi tutto può essere....ciao

Tonino, devo verificare, ma quando ho aperto la partita iva a nome di mia moglia come piccola imprenditrice, ho consegnato le visure di tutti i miei terreni ed i terreni di alcuni parenti che non li lavoravano ed ho segnalato che allevavo determninate bestie. Forse questo passaggio è solo per poter verificare il possibile limite di espansione dell'attività....boh, chiederò meglio. Questi dati vanno depositati anche in luogo delle domande per il gasolio agricolo, cioè non posso dichiarare di avere 10 trattori (anche se li ho) quando dichiaro di lavorare 100 mq. di prato a fieno. Penso siano dati per tenere sotto controllo le domande di contributi ecc. Ribadisco che mi documenterò meglio..

per il gasolio agricolo concordo con te iuri,addirittura a dichiarare cose false(che si hanno più trattori del vero, o dimenticarsi di dare lo scarico dell'eventuale gasolio agricolo non utilizzato, si passano dei guai penali....) ma per quello che è solo la mera apertura di una partita iva all'agenzia delle entrate non ti chiedono nulla, se non il codice secondo la classificazione ateco dell'attività che vai ad esercitare....poi l'estensione di eventuali terreni di proprietà o in affitto servirà ad esempio per la richiesta del gasolio agricolo(come già detto), per usufruire dei pac(contributi della comunità europea, solo per coltivazioni agricole),ecc...
ciao

Bisogna fare una distinzione tra partita IVA per attività di artigiano o commerciante e partita IVA come coltivatore diretto o imprenditore agricolo, per quest'ultima (come già scritto ieri) c'è bisogno di avere un terreno di proprietà, affitto o comodato.
Adesso non trovo il link in cui c'era scritto, comunque io ho chiesto sia alla Coldiretti che all Cia ed ho avuto la stessa risposta (anche se secondo me non è del tutto giusta )

brozol79 ha scritto:Ciao a tutti, complimenti per il forum, molto molto interessante. Un consiglio, vorrei aprire una nuova ditta secondo voi è meglio iscrivermi come impresa agricola semplice (taglio prati di proprieta di mio nonno)circa 3ht, oppure iscrivermi come artigiano?il problema è che ho un lavoro grosso di pulizia boschi e devo prendere 2 dipendenti.
grazie mille
brozol

Salve,
metto quì le indicazioni della mia regione per l'apertura di attività agricola semplice.
http://www.ermesagricoltura.it/Sportello-dell-agricoltore/Come-fare-per/Svolgere-l-attivita-di-imprenditore-agricolo/La-professione-di-imprenditore-agricolo
Se si pensa ad attività che presume l'assunzione di personale dipendente,le cose cambiano molto.
Belcanto

grazie belcanto ma purtroppo le cose cambiano da regione a regione, in Lombardia come diceva yuri bisogna figurare le ore lavorative che sono date da animali oppure piantagioni tipo piccoli frutti, il mio problema è che coltivo tanto fieno ma le ore sono poche per diventare imprenditore agricolo, mi devo inventare qualcosa altrimenti mi sa che dovrò iscrivermi come artigiano quindi tasse, agenzia delle entrate redditometro e tutte queste cose. Provo ad informarmi bene in regione Lombardia spero di trovare una soluzione grazie
brozol

brozol79 ha scritto:grazie belcanto ma purtroppo le cose cambiano da regione a regione, in Lombardia come diceva yuri bisogna figurare le ore lavorative che sono date da animali oppure piantagioni tipo piccoli frutti, il mio problema è che coltivo tanto fieno ma le ore sono poche per diventare imprenditore agricolo, mi devo inventare qualcosa altrimenti mi sa che dovrò iscrivermi come artigiano quindi tasse, agenzia delle entrate redditometro e tutte queste cose. Provo ad informarmi bene in regione Lombardia spero di trovare una soluzione grazie
brozol

Se ti iscrivi come artigiano, "nuovo contribuente minimo", avendo i requisiti previsti dalla legge, avrai tassazione unica al 5%, niente Irap e niente studi di settore per 5 anni (il redditometro te lo becchi come chiunque altro...)
Dammi retta: lascia stare la regione e vai quanto prima da un Commercialista oppure da una associazione di categoria, risparmierai tempo e otterrai la soluzione che cerchi.
In bocca al lupo!

Purtroppo le esigenze sono tante e differenti. Ti faccio il mio esempio:
Nel mio lavoro di giardinaggio siamo 4-5.
Io sono Agrotecnico iscritto all'Albo e quindi regime di libera professione, regime "contribuenti minimi";
i miei colleghi sono:
artigiano con inps inail studi settore ecc; ha assunto alcuni ragazzi come operai avventizi agricoli 180 giornate all'anno.
agricoltore con qualche ettaro di terra.
Nel 2012 devo comprare un automezzo e allora vedrò se passare ad artigiano per poter scaricare l'iva.
Ci sono una miriade di situazioni e, come già detto da altri, devi sapere bene cosa andrai a fare.
In base a quello il commercialista o la cna o coldiretti-cia ti consiglierà.
Zao

Nonno_sprint ha scritto:
Pur condividendo il tuo disagio e di tutti i giovani in cerca di occupazione o d'intraprendere un'attività, ti ricordo che l'argomento in oggetto è "Come aprire attività di taglialegna" gentilmente non usciamo fuori dal seminato. Grazie della collaborazione a tutti.

Chiedo scusa ma queste cose mi fanno diventare un pò nervosetto. Fine OT.

Salve a tutti,sono nuovo del forum..sono un operaio forestale che lavora per un consorzio come dipendente..avrei intenzione di avviare un attività secondaria eseguendo lavori forestali(taglio-commercio legna,pulizia,abbattimenti,treeclimbing)nei weekend e nelle ferie..è possibile aprire partita iva come azienda agricola o passo sotto la categoria artigiani?eventualmente avrei qualche terreno boschivo ed agricolo di proprietà,è sufficiente far risultare che lavoro questi terreni x riuscire ad essere classificata azienda agricola?chiaramente essendo un attività secondaria preferirei stare con l'agricola e non cogli artigiani,per poter usufruire del regime di esonero..
In Coldiretti mi dicono che dovrei avere azienda agricola e che la coltivazione del bosco è un attività correlata all'azienda agricola principale..mah!mi par strano..la selvicoltura nn è considerata forse attività agricola di x se???molta confusione..
Se qualcuno potrebbe darmi qualche delucidazione ne sarei molto contento..grazie
pesch

tonino ha scritto:bè, se intendevi l'aspetto fiscale della cosa, se presumi di realizzare un giro d'affari annuo inferiore a 7000€, puoi optare per la partita iva in regime di esonero, che non prevede nessun tipo di comunicazione burocratica, se non la conservazione presso il proprio domicilio fiscale di tutte le fatture numerate anno per anno, e ovviamente il fatto di recarsi di persona presso una sede dell'agenzia delle entrare per aprire la partita iva, magari conoscendo già il codice dell'attività secondo la classificazione ateco...con questo regime fiscale non è nemmeno obbligatoria l'iscrizione alla camera di commercio, che andrai a fare solo se deciderai di richiedere il gasolio agricolo per un'eventuale trattore.....tutto questo lo so per mia esperienza personale, infatti ho avuto necessità di aprire questo tipo di partita iva a mio padre, comunque nel web puoi trovare veramente molto materiale su quest'argomento.mi scordavo, è ovvio che con questo tipo di partita iva non è possibile nè scaricarsi l'iva nè emettere fatture, sarà l'acquirente, nel caso che sia una ditta, a emettre autofattura indicando su di essa i tuoi dati e la tua partita iva, e l'iva su questa autofattura tu la incasserai senza versarla allo stato a titolo di compensazione per l'iva sugli acquisti che tu appunto non puoi scaricarti,nel caso tu venda a privati ti consiglio di munirti di modulari per bolle d'accompagnamento in duplice copia( una per te e una per l'acquirente), sui quali riporterai oltre ai tuoi dati e i dati dell'acquirente,i quantitativi di legna trasportata e il prezzo di vendita, tutto questo per essere in regola al 100%. ciao

Grazie Tonino sei stato molto utile, visto che voglio fare una cosa analoga per un mio collaboratore, ma non ci vuole anche un minino di terreno? E poi a quello che fattura sempre inferiore ai 7.000 Euro devono essere dichiarati nella denuncia dei redditi 730 o unico? solo per curiosità visto che mi sembri molto preparato Ciao Grazie

io e mio papa vorremmo mettere in piedi un azienda agricola voi esperti mi potete dare consigli su cosa occorre ,quanto costa la partita iva quante motoseghe occorrono quanto posso vendere la castagna betulla rovere betulla carpino ecc io sono ancora piccolo pero e da 3 anni che lavoro con mio papa ma ha me piace molto e spero di realizzare il mio sogno fare il boscaiolo grazie
ps ce una scuola da fare

Ciao, ti scrivo in mp cosi puoi capire meglio e non ci saranno problemi di spam.

andry steel ha scritto:Ciao, ti scrivo in mp cosi puoi capire meglio e non ci saranno problemi di spam.

no andry: la domanda è di interesse pubblico. evita di farti pubblicità e rispondigli nel topic per cortesia.
grazie

No non era per me la pubblicità bensi per il fatto che gli volevo postare i link dei macchinari che gli servivano. Peppone dai.. Mi conosci lo sai che non lo farei.

Bene visto che è richiesto mi ci vorrà un po'.

Allora io come vedi ho pochi anni in più di te e so cosa vuol dire avere tutta la passione dentro, che ti scoppia e vorresti tirare giù tutti gli alberi però devi prima imparare tutto, esattamente come sto facendo io. Impara sopratutto ad usare gli utensili da lavoro, impara ad osserva tuo padre mentre lavora, imparerai molto guardando e osservando i suoi movimenti.

Se vuoi ti dico come ho fatto io: a circa 13 anni ho cominciato ad usare un oretta al giorno la motosega per sramare le piante che mio padre abbatteva. Una piccola da potatura: semplice da controllare e le protezioni erano sempre indossate. Usala poco però: alla mia, alla tua età è abbastanza difficile controllare una motosega per molto tempo, la mente viaggia su altri pensieri molto spesso (magari una bella ragazza ) e quindi perdi la concentrazione e questi sono i momenti in cui uno rischia di farsi male.
Se vuoi un consiglio personale tieni sempre abbassate le cuffie di protezione, ti aiutano a concentrarti.
Poi a 15 anni mi hanno regalato al 441 dell oleomac e da li ho imparato ad abbattere e a fare le tacche direzionali, ad usare cunei, a eseguire tutte le operazioni di abbattimento su piante piccole.
Pochi giorni fa mi è stata regalata la 2156 della jonsered e sto imparando ad abbattere alberi anche di belle portate.
Impara a spaccare la legna con un accetta o a sramare i rami con un falcetto (facendo attenzione): questo ti farà avere un bel fisico capace di sopportare il peso di una motosega tutto il giorno.
Come vedi tutto va fatto con piccoli passi: cosi come deve nascere un azienda, a piccoli passi, puntando in alto si ma con criterio.

Inanzitutto per la parte giuridica leggi i post precendenti ed è tutto ben dettagliatamente scritto. Se hai terreni ti consiglio di iscriverti ai coltivatori diretti (Coldiretti) in quanto sono più pratici delle lavorazioni che andrai ad effettuare.

Fatto questo ti serviranno circa 3 motoseghe a testa:

-una per sramare (un 40-45 cc in questo modo la motosega è leggera da usare)
-una tuttofare (un 50-55-60cc a seconda di cosa tuo padre voglia comprare)
-una per abbattere piante di buone dimensioni (un 80cc se abbatti diametri fino a 100 cm bastano)

Detto questo per i prezzi basta che guarderai qui anche perchè i prezzi variano da zona a zona

https://lamotosega.forumattivo.com/t980-prezzi-legna-da-ardere

Ora se tu hai a disposizione un trattore ti consiglio di effettuare man mano acquisti che ti aiutino a lavorare meglio e con meno fatica: un vericello, spaccalegna eun caricatore forestale.

Se disponi di trattore e rimorchio ti consiglio di comprare una sega circolare per tagliare la legna in modo da poterla trasportare e tagliare direttamente in modo da avere un ricavato maggiore. Per esperienza ti posso dire che ci vorrà un po' prima che ti ripagherai questi macchinari facendo solo legna da ardere.
Però puoi anche metterti in gioco effettuando lavori per privati (abbattimenti, spaccatura legname, trasporti ecc)
Se hai domande fammi sapere

mi raccomando fai sembre attenzione per le prime volte e osserva sempre gli altri come fanno quando hai tempo guarda i video di abbattimenti su youtube ti aiutera molto i primi periodi sara difficile ricordo il mio primo abbattimento una quercia di diametro 35cm mi tremavano le gambe dalla paura ma man mano ci si abitua adesso taglio ad occhi chiusi vedrai che un anno sara piu che sufficente se non hai mai usato una motosega esercitati con tronchi a terra poi quando hai preso abbastanza confidenza con la macchina puoi iniziare ad abbattere piccole piante...è cosi via ,di una cosa non sono daccordo con andry la motosega monomano è moooolto piu pericolosa di una classica propio per il fatto che si puo tenere con una mano sola se non si ha esperienza rischi di farti male soprattutto nella sramatura io consiglio una motosegha classica sui 35/40cc per iniziare ciao

...ragazzi...cerchiamo di rimanerei in argomento...grazie

Scusate molto la mia difficoltà nel comprendere tutte le informazioni riportate nella discussione in merito a questo argomento ma mi resta un dubbio: una persona abuilitata a lavori su fune ("patentino" tree climbing) che tipo di ditta deve aprire per poter fatturare i suoi lavori ?
artigiano? giardiniere?

grazie mille in anticipo !

tia046 ha scritto:Scusate molto la mia difficoltà nel comprendere tutte le informazioni riportate nella discussione in merito a questo argomento ma mi resta un dubbio: una persona abuilitata a lavori su fune ("patentino" tree climbing) che tipo di ditta deve aprire per poter fatturare i suoi lavori ?
artigiano? giardiniere?

grazie mille in anticipo !

Solitamente apre un azienda forestale per poi poter avere accesso a determinati contributi (oramai pochi visti i tempi). Ho due grandi amici che sono entrambi giardinieri ed uno è iscritto alla camera di commercio e l' altro alla Coldiretti ed entrambi sono abilitati a fare i lavori su fune, entrambi fatturano per se stessi.

Poi dipende, se lavori singolarmente ti conviene aprire una semplice azienda a conduzione singola (poi puoi assumere operai naturalmente), oppure se siete in più di tre ti conviene aprire una cooperativa in quanto ti posso essere affidati appalti di valore economico maggiore.

tia046 ha scritto:Scusate molto la mia difficoltà nel comprendere tutte le informazioni riportate nella discussione in merito a questo argomento ma mi resta un dubbio: una persona abuilitata a lavori su fune ("patentino" tree climbing) che tipo di ditta deve aprire per poter fatturare i suoi lavori ?artigiano? giardiniere?grazie mille in anticipo !

Ritengo che tu non debba scusarti, poichè la materia non è oggettivamente di facile comprensione essendo estremamente variegata. Ciò, in quanto, vi sono molteplici situazioni di "partenza": chi intende esercitare -cito a titolo di esempio- esclusivamente l'attività di "manutenzione di parchi e giardini" e chi si occupa solo di abbattimenti e simili, oppure, caso assai diffuso, chi intende esercitare più attività contemporaneamente... Attenzione, non intendo assolutamente dire che regni la confusione, ma solo che bisogna avere le idee chiare sul cosa si vuol fare in futuro e poi rivolgersi a qualcuno (associazioni di categoria, professionisti abilitati etc.) che ti possa indicare correttamente la via da seguire.

andrysteel ha scritto: Solitamente apre un azienda forestale per poi poter avere accesso a determinati contributi (oramai pochi visti i tempi).

.
Con tutto il rispetto, non sono d'accordo. Si apre un'azienda perchè si vuole lavorare in totale autonomia (e non sotto "padrone", come si dice...), organizzando i propri mezzi per il raggiungimento di un fine economico e/o sociale.
I contributi, sono accessori e arrivano dopo (se arrivano...).

andrystee ha scritto:lPoi dipende, se lavori singolarmente ti conviene aprire una semplice azienda a conduzione singola (poi puoi assumere operai naturalmente), oppure se siete in più di tre ti conviene aprire una cooperativa in quanto ti posso essere affidati appalti di valore economico maggiore.

Non esistono solo le cooperative: oltre all'impresa individuale vi sono le società di persone e di capitali...e gli appalti vengono assegnati in base alla migliore offerta senza tener conto della forma giuridica dell'offerente.
Buona serata.
Beppe65

beppe65 ha scritto:

andrysteel ha scritto: Solitamente apre un azienda forestale per poi poter avere accesso a determinati contributi (oramai pochi visti i tempi).

.
Con tutto il rispetto, non sono d'accordo. Si apre un'azienda perchè si vuole lavorare in totale autonomia (e non sotto "padrone", come si dice...), organizzando i propri mezzi per il raggiungimento di un fine economico e/o sociale.
I contributi, sono accessori e arrivano dopo (se arrivano...).

Chiedo scusa qua mi sono espresso male io. Intedevo dire che solitamente una persona che ha intenzione di condurre un lavoro forestale apre una azienda forestale.

andrystee ha scritto:lPoi dipende, se lavori singolarmente ti conviene aprire una semplice azienda a conduzione singola (poi puoi assumere operai naturalmente), oppure se siete in più di tre ti conviene aprire una cooperativa in quanto ti posso essere affidati appalti di valore economico maggiore.

beppe65 ha scritto:Non esistono solo le cooperative: oltre all'impresa individuale vi sono le società di persone e di capitali...e gli appalti vengono assegnati in base alla migliore offerta senza tener conto della forma giuridica dell'offerente.
Buona serata.
Beppe65

Su questo dipende in quando (almeno dalle mie parti) le aziende individuali prendono una quota inferiore dell appalto forestale che prendono le cooperative in quanto aziende più piccole.

Distinti Saluti

ANDRY STEEL