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Re: ASCE - ACCETTE parte 2
Ringrazio Beppe delle foto e complimenti per il nuovo trofeo ...beppe65 ha scritto:
Che fatica, per averla...
Prima impressione: tanta plastica.
Buon taglio a tutti.
Beppe65
Qui siamo tutti curiosi di conoscere le tue impressioni sull’utilizzo dell’ascia super-tecnologica.
Una prima curiosità: come è realizzato l’accoppiamento del manico alla testa? Pressofusione o qualche altra diavoleria sconosciuta? Dalle foto la parte superiore sembra libera…
Secondo quesito: che santi in paradiso hai dovuto scomodare per portartela in casa? (va bene anche una risposta, con calma, via MP con il link del pusher).
Si ringrazia anticipatamente.
Hola
controller- utente registrato
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Re: ASCE - ACCETTE parte 2
Grazie, si presto foto dell'allegra famigliola al completo.
Certo beppe, cercherò di fare del mio meglio per ora mi è successo poche volte di colpire il manico e in genere a stanchezza avanzata
Certo beppe, cercherò di fare del mio meglio per ora mi è successo poche volte di colpire il manico e in genere a stanchezza avanzata
ricky7- utente registrato
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Re: ASCE - ACCETTE parte 2
Per le impressioni sul campo, bisognerà attendere un pò, purtroppo...controller ha scritto:Ringrazio Beppe delle foto e complimenti per il nuovo trofeo ...beppe65 ha scritto:
Che fatica, per averla...
Prima impressione: tanta plastica.
Buon taglio a tutti.
Beppe65
Qui siamo tutti curiosi di conoscere le tue impressioni sull’utilizzo dell’ascia super-tecnologica.
Una prima curiosità: come è realizzato l’accoppiamento del manico alla testa? Pressofusione o qualche altra diavoleria sconosciuta? Dalle foto la parte superiore sembra libera…
Secondo quesito: che santi in paradiso hai dovuto scomodare per portartela in casa? (va bene anche una risposta, con calma, via MP con il link del pusher).
Si ringrazia anticipatamente.
Hola
Le prime sensazioni sono di grande compattezza, testa da 2300 gr per 700 mm effettivi di lunghezza.
La testa è infilata nel manico per pressofusione e la parte metallica fissata in cima al manico funge da collarino.
La soluzione, lo confesso, non mi ispira molto, poichè solitamente il collarino isola completamente il manico mentre qui la placca è nel manico. Di sicura ispirazione Fiskars, rispetto a quest'ultima è sicuramente rifinita peggio, ma pesa circa 500 gr in più quindi dovrebbe essere maggiormente incisiva nello spacco più tosto.
Da verificare la bilanciatura.
Per l'acquisto: dopo quasi due mesi di email infruttuose in tutta Europa , è comparsa 5 gg fa su ebay.de sia marchiata come Gardena che come Husqvarna [costa il quindici % in più].
Mando i link via MP, ma sconsiglio l'acquisto immediato poichè mi riferiscono che il prodotto non ha grande successo per il prezzo elevato e che il medesimo scenderà, quantomeno come marchio Gardena.
Saluti.
Beppe65
beppe65- ex moderatori
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Re: ASCE - ACCETTE parte 2
complimenti beppe65, alla fine lai trovata e subito portata a casa , ... a vedere dalle foto che ci hai postato, ha una linea che a me piace, ora sono curioso di sentire le tue impressioni d'uso.beppe65 ha scritto:Per le impressioni sul campo, bisognerà attendere un pò, purtroppo...controller ha scritto:Ringrazio Beppe delle foto e complimenti per il nuovo trofeo ...beppe65 ha scritto:
Che fatica, per averla...
Prima impressione: tanta plastica.
Buon taglio a tutti.
Beppe65
Qui siamo tutti curiosi di conoscere le tue impressioni sull’utilizzo dell’ascia super-tecnologica.
Una prima curiosità: come è realizzato l’accoppiamento del manico alla testa? Pressofusione o qualche altra diavoleria sconosciuta? Dalle foto la parte superiore sembra libera…
Secondo quesito: che santi in paradiso hai dovuto scomodare per portartela in casa? (va bene anche una risposta, con calma, via MP con il link del pusher).
Si ringrazia anticipatamente.
Hola
Le prime sensazioni sono di grande compattezza, testa da 2300 gr per 700 mm effettivi di lunghezza.
La testa è infilata nel manico per pressofusione e la parte metallica fissata in cima al manico funge da collarino.
La soluzione, lo confesso, non mi ispira molto, poichè solitamente il collarino isola completamente il manico mentre qui la placca è nel manico. Di sicura ispirazione Fiskars, rispetto a quest'ultima è sicuramente rifinita peggio, ma pesa circa 500 gr in più quindi dovrebbe essere maggiormente incisiva nello spacco più tosto.
Da verificare la bilanciatura.
Per l'acquisto: dopo quasi due mesi di email infruttuose in tutta Europa , è comparsa 5 gg fa su ebay.de sia marchiata come Gardena che come Husqvarna [costa il quindici % in più].
Mando i link via MP, ma sconsiglio l'acquisto immediato poichè mi riferiscono che il prodotto non ha grande successo per il prezzo elevato e che il medesimo scenderà, quantomeno come marchio Gardena.
Saluti.
Beppe65
non farci aspettare troppo .
saluti
gian66
gian66- Moderatori
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Re: ASCE - ACCETTE parte 2
Grazie, gian.gian66 ha scritto:
complimenti beppe65, alla fine lai trovata e subito portata a casa , ... a vedere dalle foto che ci hai postato, ha una linea che a me piace, ora sono curioso di sentire le tue impressioni d'uso.
non farci aspettare troppo .
saluti
gian66
Come linea, preferisco ancora la X25: ad occhio direi che quest'ultima ha una testa più stretta ed una forma a cuneo più pronunciata.
Il peso in più della Gardena però si sente subito.
Niente, bisogna provarla quanto prima.
beppe65- ex moderatori
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Re: ASCE - ACCETTE parte 2
Ciaoo,beppe65 ha scritto:Grazie, gian.gian66 ha scritto:
complimenti beppe65, alla fine lai trovata e subito portata a casa , ... a vedere dalle foto che ci hai postato, ha una linea che a me piace, ora sono curioso di sentire le tue impressioni d'uso.
non farci aspettare troppo .
saluti
gian66
Come linea, preferisco ancora la X25: ad occhio direi che quest'ultima ha una testa più stretta ed una forma a cuneo più pronunciata.
Il peso in più della Gardena però si sente subito.
Niente, bisogna provarla quanto prima.
dalle tue foto, non capisco due cose:
se il manico è vuoto
se la testa è inserita ad incastro o fissata.
noto che la lama è leggermete arquata, chissà se nella fase di spacco, questo fattore è un vantaggio.
con l'uso è da verificare la qualità dell'accaio.
come purtroppo sappiamo bene, sulle friskas, il tagliente perde velocemente il filo e si scheggia.
vedremo se anche su queste Gardena è la stessa cosa.
Buona giornata
gian66- Moderatori
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Re: ASCE - ACCETTE parte 2
Il manico è vuoto.gian66 ha scritto:Ciaoo,
dalle tue foto, non capisco due cose:
se il manico è vuoto
se la testa è inserita ad incastro o fissata.
noto che la lama è leggermete arquata, chissà se nella fase di spacco, questo fattore è un vantaggio.
con l'uso è da verificare la qualità dell'accaio.
come purtroppo sappiamo bene, sulle friskas, il tagliente perde velocemente il filo e si scheggia.
vedremo se anche su queste Gardena è la stessa cosa.
Buona giornata
La testa è inserita nel manico e a questo fissata / saldata, ripropongo il video che si vede bene:
https://www.youtube.com/watch?v=Ec8vt8qJWTU
Il tagliente non è particolarmente affilato e sulla qualità dell'acciaio non mi pronuncio.
Saluti.
beppe65- ex moderatori
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Re: ASCE - ACCETTE parte 2
Non vorrei fare l`uccello del malaugurio,ma ho paura che il problema scheggiature del tagliente,in simili attrezzi da taglio super tecnologici sia un punto debole.gian66 ha scritto:come purtroppo sappiamo bene, sulle friskas, il tagliente perde velocemente il filo e si scheggia.
vedremo se anche su queste Gardena è la stessa cosa.Buona giornata
Si tratta dello scotto da pagare a fronte degli innegabili e innumerevoli vantaggi di questi materiali.
Buon pomeriggio da D.C.
Ultima modifica di Don Camillo il Gio Ott 24, 2013 12:06 pm - modificato 1 volta. (Motivazione : corretto testo)
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Re: ASCE - ACCETTE parte 2
ho notato che ciò non accade su teste lavorate al maglio e forgiate, a mio avviso è probabile che queste piccole scheggiature siano dovute o il tipo di lega utilizzata e/o dal metodo di lavorazione.Don Camillo ha scritto:Non vorrei fare l`uccello del malaugurio,ma ho paura che il problema scheggiature del tagliente,in simili attrezzi da taglio super tecnologici sia un punto debole.gian66 ha scritto:come purtroppo sappiamo bene, sulle friskas, il tagliente perde velocemente il filo e si scheggia.
vedremo se anche su queste Gardena è la stessa cosa.Buona giornata
Si tratta dello scotto da pagare a fronte degli innegabili e innumerevoli vantaggi di questi materiali.
Buon pomeriggio da D.C.
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Re: ASCE - ACCETTE parte 2
Salve a tutti,gian66 ha scritto:ho notato che ciò non accade su teste lavorate al maglio e forgiate, a mio avviso è probabile che queste piccole scheggiature siano dovute o il tipo di lega utilizzata e/o dal metodo di lavorazione.Don Camillo ha scritto:Non vorrei fare l`uccello del malaugurio,ma ho paura che il problema scheggiature del tagliente,in simili attrezzi da taglio super tecnologici sia un punto debole.gian66 ha scritto:come purtroppo sappiamo bene, sulle friskas, il tagliente perde velocemente il filo e si scheggia.
vedremo se anche su queste Gardena è la stessa cosa.Buona giornata
Si tratta dello scotto da pagare a fronte degli innegabili e innumerevoli vantaggi di questi materiali.
Buon pomeriggio da D.C.
nel pieno rispetto delle opinioni (ed esperienze, magari anche negative) di ognuno, devo precisare che come possessore di 4 asce Fiskars non ho mai verificato sui miei attrezzi problemi di scheggiatura o similari. Sara solo questione di fortuna?
Posso comunque garantire che non ho avuto con essi particolari riguardi, anzi in certe circostanze li ho anche strapazzati…
Vero è comunque che la lega utilizzata per gli attrezzi è particolarmente dura e necessita di qualche cura aggiuntiva in fase di affilatura per cui per evitare problemi è meglio utilizzare per questa operazione degli utensili adatti allo scopo e che siano di qualità.
Hola
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Re: ASCE - ACCETTE parte 2
Concordo. E mano leggera, soprattutto.controller ha scritto:Salve a tutti,
nel pieno rispetto delle opinioni (ed esperienze, magari anche negative) di ognuno, devo precisare che come possessore di 4 asce Fiskars non ho mai verificato sui miei attrezzi problemi di scheggiatura o similari. Sara solo questione di fortuna?
Posso comunque garantire che non ho avuto con essi particolari riguardi, anzi in certe circostanze li ho anche strapazzati…
Vero è comunque che la lega utilizzata per gli attrezzi è particolarmente dura e necessita di qualche cura aggiuntiva in fase di affilatura per cui per evitare problemi è meglio utilizzare per questa operazione degli utensili adatti allo scopo e che siano di qualità.
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Saluti.
beppe65- ex moderatori
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Re: ASCE - ACCETTE parte 2
La mia filosofia sulle asce da spacco è la seguente: Si tratta di attrezzi molto semplici, quasi primordiali, la costruzione più semplice è meglio è. Prediligo asce con testa a basso contenuto di carbonio, non si scheggiano, il tagliente si può piegare ma con un colpo di lima le sistemo velocemente, perdono il filo più facilmente ma l'affilatura non ha grande importanza nello spacco. Sono molto economiche. Le prediligo abbastanza pesanti, la mia Angelo B. ha la testa da 3,5 e un manico in plastica (unica concessione alla modernità) che la rende più morbida sul colpo rispetto a quello di legno che aveva prima, rotto in mezza giornata. Lavoro anche con una Rinaldi da circa 1,8 Kg e manico in legno, spacca bene e non affatica.
Ho visto e preso in mano la Fiskars 25 (non l'ho mai usate) esteticamente bellissima e tecnologicamente tre gradini sopra la mia Angelo B e Rinaldi, ma davvero serve tutta questa tecnologia per spaccare la legna?
Ho visto e preso in mano la Fiskars 25 (non l'ho mai usate) esteticamente bellissima e tecnologicamente tre gradini sopra la mia Angelo B e Rinaldi, ma davvero serve tutta questa tecnologia per spaccare la legna?
Carletto- utente registrato
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Re: ASCE - ACCETTE parte 2
La penso come te, aggiungo solo che un manico leggermente sagomato affatica meno le mani e spesso da un bilanciamento migliore, sia per manici in legno che in sintetico. Purtroppo i manici che si trovano per gli attrezzi nazionali sono spesso non ergonomici.Carletto ha scritto:La mia filosofia sulle asce da spacco è la seguente: Si tratta di attrezzi molto semplici, quasi primordiali, la costruzione più semplice è meglio è. Prediligo asce con testa a basso contenuto di carbonio, non si scheggiano, il tagliente si può piegare ma con un colpo di lima le sistemo velocemente, perdono il filo più facilmente ma l'affilatura non ha grande importanza nello spacco. Sono molto economiche. Le prediligo abbastanza pesanti, la mia Angelo B. ha la testa da 3,5 e un manico in plastica (unica concessione alla modernità) che la rende più morbida sul colpo rispetto a quello di legno che aveva prima, rotto in mezza giornata. Lavoro anche con una Rinaldi da circa 1,8 Kg e manico in legno, spacca bene e non affatica.
Ho visto e preso in mano la Fiskars 25 (non l'ho mai usate) esteticamente bellissima e tecnologicamente tre gradini sopra la mia Angelo B e Rinaldi, ma davvero serve tutta questa tecnologia per spaccare la legna?
Non sono contrario in linea di principio con i manici sintetici, ho provato una mazza da 4 kg col manico sintetico e devo dire che le vibrazioni le assorbe molto bene.
ferrari-tractor- Moderatori
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Re: ASCE - ACCETTE parte 2
Beh, se quella tecnologia ti permette a parità di condizioni di fare meno fatica e di preservare più a lungo l'attrezzo, perchè rinunciarvi?Carletto ha scritto:...omissis...
Ho visto e preso in mano la Fiskars 25 (non l'ho mai usate) esteticamente bellissima e tecnologicamente tre gradini sopra la mia Angelo B e Rinaldi, ma davvero serve tutta questa tecnologia per spaccare la legna?
beppe65- ex moderatori
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Re: ASCE - ACCETTE parte 2
la parità di condizioni fra le asce indicate non può esistere, fosse anche solo per una: il prezzo. che, per la maggior parte degli utilizzatori, non è una condizione al contornobeppe65 ha scritto:Beh, se quella tecnologia ti permette a parità di condizioni di fare meno fatica e di preservare più a lungo l'attrezzo, perchè rinunciarvi?
Re: ASCE - ACCETTE parte 2
Non sono d'accordo, qui non si parla di estetica della quale io sono ovviamente ammaliato, ma di fatti concreti.straker ha scritto:la parità di condizioni fra le asce indicate non può esistere, fosse anche solo per una: il prezzo. che, per la maggior parte degli utilizzatori, non è una condizione al contornobeppe65 ha scritto:Beh, se quella tecnologia ti permette a parità di condizioni di fare meno fatica e di preservare più a lungo l'attrezzo, perchè rinunciarvi?
Andiamo al sodo? una mazzascure Rinaldi da 3500 gr costa manicata qui dove la producono 35 euro a fronte del prezzo della X25 su amazon di 55 euro.
Ciò premesso, facciamo una valutazione rapida sugli attrezzi citati:
Compro la Rinaldi e mi trovo un attrezzo lungo 900 mm, dal peso complessivo di più di quattro Kg. Non male come mezzo...forse non così facile da usare perchè con più di quattro Kg e 90 cm sopra la testa o sei uno tosto o se arrivi al decimo colpo di seguito sei un eroe.
Vabbè, si può dire, la puoi usare con i cunei... wow, grande vantaggio...
Domanda: ma su cento che usiamo la scure per far legna, quanti usano i cunei???? Lo dico: se arriviamo a dieci, per me son tanti...
Passo alla X25... costa 20 euro in più, ma pesa quasi 2 kg in meno quindi vuol dire che ci puoi lavorare più a lungo, penso... poi il manico è lungo 72 cm quindi maneggevole, se non sei alto 2 metri oppure meno di uno...
Conclusione.
Vogliam parlare di prezzo? Scegliete voi: è meglio aver risparmiato 20 euri ed aver lavorato solo per un'ora e non essere in condizione di non muovere le braccia oppure non averne risparmiato nemmeno uno ma aver lavorato per tre ore ed avere la legna pronta ed a misura per la stufa??
Io, se compro una scure, è per usarla nel modo più efficiente possibile. Se devo guardare solo agli euri forse risparmiati...beh, lascio perdere che è meglio.
Saluti a tutti.
Beppe65
beppe65- ex moderatori
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Località : bergamo
Re: ASCE - ACCETTE parte 2
Premetto:
Non ho mai utilizzato una X 25 quale attrezzo da spacco,quindi non posso giudicarne il rendimento.
Ho invece esperienza sulla mazza scure di 4 kg e rotti utilizzata con i cunei per lo spacco di tronchi della lunghezza fino a 1 m, durante mezze giornate.
In questi casi ben venga un attrezzo pesante anche se stancante.
Secondo il mio parere,avendo la possibilità,sarebbe auspicabile possedere la scure adatta o quella che si avvicina maggiormente alle esigenze imposte dalla difficoltà del lavoro da svolgere.
Queste scuri super tecnologiche da spacco non mi hanno mai ispirato troppa fiducia. anche per questo motivo non ne ho mai acquistate.
E se fosse la volta buona Don che ti decidi a comprarne una,lavorandoci,magari finisce che cambi idea sulle prestazioni fornite da questi attrezzi.
Buona notte da D.C.
Non ho mai utilizzato una X 25 quale attrezzo da spacco,quindi non posso giudicarne il rendimento.
Ho invece esperienza sulla mazza scure di 4 kg e rotti utilizzata con i cunei per lo spacco di tronchi della lunghezza fino a 1 m, durante mezze giornate.
In questi casi ben venga un attrezzo pesante anche se stancante.
Secondo il mio parere,avendo la possibilità,sarebbe auspicabile possedere la scure adatta o quella che si avvicina maggiormente alle esigenze imposte dalla difficoltà del lavoro da svolgere.
Queste scuri super tecnologiche da spacco non mi hanno mai ispirato troppa fiducia. anche per questo motivo non ne ho mai acquistate.
E se fosse la volta buona Don che ti decidi a comprarne una,lavorandoci,magari finisce che cambi idea sulle prestazioni fornite da questi attrezzi.
Buona notte da D.C.
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Don Camillo- Moderatori
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Età : 60
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Re: ASCE - ACCETTE parte 2
Giusto! Con la mia Angelo B. da 3,5 Kg e la mia Rinaldi da circa 1,8 Kg spacco ogni tipo di legna. Le alterno per non stancarmi troppo. Le reputo due ottimi attrezzi. In particolare quella da 3,5 quando cala sul ceppo, fessurandolo, produce un rumore sordo, che è un piacere sentirlo. Utilizzando un'ascia da 3,5 Kg. uso molto meno i cunei. Comunque mi è rimasta una gran voglia di provarla questa Fiskars. Tra qualche mese è Natale e non è detto che mi faccia un regalo.Don Camillo ha scritto: Secondo il mio parere,avendo la possibilità,sarebbe auspicabile possedere la scure adatta o quella che si avvicina maggiormente alle esigenze imposte dalla difficoltà del lavoro da svolgere.
Queste scuri super tecnologiche da spacco non mi hanno mai ispirato troppa fiducia. anche per questo motivo non ne ho mai acquistate.
E se fosse la volta buona Don che ti decidi a comprarne una,lavorandoci,magari finisce che cambi idea sulle prestazioni fornite da questi attrezzi.
Buona notte da D.C.
Ultima modifica di beppe65 il Dom Ott 27, 2013 10:32 am - modificato 1 volta. (Motivazione : sistemazione quote...)
Carletto- utente registrato
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Re: ASCE - ACCETTE parte 2
eh!! ... vedi!! anche tu sei tentatoCarletto ha scritto:Giusto! Con la mia Angelo B. da 3,5 Kg e la mia Rinaldi da circa 1,8 Kg spacco ogni tipo di legna. Le alterno per non stancarmi troppo. Le reputo due ottimi attrezzi. In particolare quella da 3,5 quando cala sul ceppo, fessurandolo, produce un rumore sordo, che è un piacere sentirlo. Utilizzando un'ascia da 3,5 Kg. uso molto meno i cunei. Comunque mi è rimasta una gran voglia di provarla questa Fiskars. Tra qualche mese è Natale e non è detto che mi faccia un regalo.Don Camillo ha scritto: Secondo il mio parere,avendo la possibilità,sarebbe auspicabile possedere la scure adatta o quella che si avvicina maggiormente alle esigenze imposte dalla difficoltà del lavoro da svolgere.
Queste scuri super tecnologiche da spacco non mi hanno mai ispirato troppa fiducia. anche per questo motivo non ne ho mai acquistate.
E se fosse la volta buona Don che ti decidi a comprarne una,lavorandoci,magari finisce che cambi idea sulle prestazioni fornite da questi attrezzi.
Buona notte da D.C.
basterebbero 2/3 scuri per fare tanto di quel lavoro !! ... però la passione per questi attrezzi ci fà venire voglia di acquistarne altri, non solo per confrontarli, ma anche per puro piacere di possederli e ..... ogni tanto usarli.
se ti fai il regalo, ... poi ci dirai come ti trovi .
saluti!
gian66- Moderatori
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Galizzi Santo
Ciao a tutti,Don Camillo ha scritto:Curiosità del giorno:
Qualcuno di voi sa dire quale destino ha subito G Samto ditta produttrice di scuri e attrezzi da taglio in genere oltre che attrezzi per l'agricoltura che a quanto ho sentito oggi,produceva ancora fino a qualche tempo fa nel comune di S.Giovanni Bianco in Valle Brembana BG
Ho cercato sulla rete,ma non ne ho trovato traccia.
Buona serata da D.C.
mi chiamo Andrea Galizzi e sono figlio di Galizzi Matteo a sua volta figlio di Galizzi Santo, fondatore della ditta G.Santo Snc. Desidero ringraziarvi tutti per l'interessamento circa l'azienda portata avanti da mio padre fino a qualche anno fa.
L'azienda nasce, cresce e muore a San Giovanni Bianco in Valle Brembana di Bergamo nel 1892 contraddistinguendosi sempre per la sua produzione a vocazione artiginale basata sulla forgiatura del ferro. La Galizzi Santo ha vissuto un secolo ed ha attraversato due guerre mondiali, durante tali periodi si utilizzarono i binari dei treni per ricavare la materia prima per la produzione.
Come dicevo la produzione si è sempre basata sulla forgiatura del ferro tramite il maglio, e questo significa che bisogna essere dei maestri per lavorare il ferro e con mio padre, che ha iniziato a 10 anni a lavorare davanti al maglio, tale maestria a raggiunto un livello altissimo.
Veramente non lo voglio dire con esaltazione, ma la piccola ditta di mio padre ha venduto attrezzi boschivi in tutta europa (principalmente Francia e Svizzera) e Brasile. Quando parlo di italiani che all'inizio del secolo scorso partivano a cercare fortuna in Francia e Svizzera partendo a piedi dalle nostre terre con in mano solo una scure, davvero non racconto frottole ma parlo di storia vera.
Mio padre ha dovuto chiudere l'azienda nel 2000 a causa di problemi con le normative ASL in particolare per i rumori. Con le lacrime agli occhi ha dovuto chiudere perché nel duemila il rumore dei magli era ritenuto un disturbo per coloro che esigevano la penichella pomeridiana.
Ricordo che abbiamo venduto tutti i macchinari ed un giorno qualcuno ci ha voluto comprare anche il marchio, investigherò meglio su l'ha fatto ma posso assicurare che non conosciamo la ditta di Macerata di cui parlate nel forum (però ricordo che li avevamo parecchi clienti...).
La maestria per la produzione è rimasta a mio papà che oggi ha 83 anni e si è rinventato cuoco e nonno dei suoi nipotini.
In quanto a me io non ho mai imparato l'arte della forgiatura del ferro e questo mi spiace tantissimo. Ricordo solo che ogni tanto durante le vacanze estive da scuola,lavoravo nel reparto verniciatura dei falcetti e delle scuri. La scure rossa postata non mi porta, infatti non avevamo vernici rosse, credo si tratti una che verso la fine compravamo da terzi, mi spiace ma di scadente qualità.
Avrò sicuramente premura di portare alla lettura di mio padre i vostri post in è sempre stato convinto che ormai nessuno cercasse più qualità negli attrezzi boschivi e che ormai nessuno sapesse distinguere un forgiato da uno stampato, voi siete la conferma che questo non è vero.
Galizzi Santo Snc- utente registrato
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Re: ASCE - ACCETTE parte 2
andrea, noi tutti ti ringraziamo per la stima che ci riconosci e per la precisione della tua testimonianza.Galizzi Santo Snc ha scritto:Ciao a tutti,Don Camillo ha scritto:Curiosità del giorno:
Qualcuno di voi sa dire quale destino ha subito G Samto ditta produttrice di scuri e attrezzi da taglio in genere oltre che attrezzi per l'agricoltura che a quanto ho sentito oggi,produceva ancora fino a qualche tempo fa nel comune di S.Giovanni Bianco in Valle Brembana BG
Ho cercato sulla rete,ma non ne ho trovato traccia.
Buona serata da D.C.
mi chiamo Andrea Galizzi e sono figlio di Galizzi Matteo a sua volta figlio di Galizzi Santo, fondatore della ditta G.Santo Snc. Desidero ringraziarvi tutti per l'interessamento circa l'azienda portata avanti da mio padre fino a qualche anno fa.
L'azienda nasce, cresce e muore a San Giovanni Bianco in Valle Brembana di Bergamo nel 1892 contraddistinguendosi sempre per la sua produzione a vocazione artiginale basata sulla forgiatura del ferro. La Galizzi Santo ha vissuto un secolo ed ha attraversato due guerre mondiali, durante tali periodi si utilizzarono i binari dei treni per ricavare la materia prima per la produzione.
Come dicevo la produzione si è sempre basata sulla forgiatura del ferro tramite il maglio, e questo significa che bisogna essere dei maestri per lavorare il ferro e con mio padre, che ha iniziato a 10 anni a lavorare davanti al maglio, tale maestria a raggiunto un livello altissimo.
Veramente non lo voglio dire con esaltazione, ma la piccola ditta di mio padre ha venduto attrezzi boschivi in tutta europa (principalmente Francia e Svizzera) e Brasile. Quando parlo di italiani che all'inizio del secolo scorso partivano a cercare fortuna in Francia e Svizzera partendo a piedi dalle nostre terre con in mano solo una scure, davvero non racconto frottole ma parlo di storia vera.
Mio padre ha dovuto chiudere l'azienda nel 2000 a causa di problemi con le normative ASL in particolare per i rumori. Con le lacrime agli occhi ha dovuto chiudere perché nel duemila il rumore dei magli era ritenuto un disturbo per coloro che esigevano la penichella pomeridiana.
Ricordo che abbiamo venduto tutti i macchinari ed un giorno qualcuno ci ha voluto comprare anche il marchio, investigherò meglio su l'ha fatto ma posso assicurare che non conosciamo la ditta di Macerata di cui parlate nel forum (però ricordo che li avevamo parecchi clienti...).
La maestria per la produzione è rimasta a mio papà che oggi ha 83 anni e si è rinventato cuoco e nonno dei suoi nipotini.
In quanto a me io non ho mai imparato l'arte della forgiatura del ferro e questo mi spiace tantissimo. Ricordo solo che ogni tanto durante le vacanze estive da scuola,lavoravo nel reparto verniciatura dei falcetti e delle scuri. La scure rossa postata non mi porta, infatti non avevamo vernici rosse, credo si tratti una che verso la fine compravamo da terzi, mi spiace ma di scadente qualità.
Avrò sicuramente premura di portare alla lettura di mio padre i vostri post in è sempre stato convinto che ormai nessuno cercasse più qualità negli attrezzi boschivi e che ormai nessuno sapesse distinguere un forgiato da uno stampato, voi siete la conferma che questo non è vero.
noi, qui, alla qualità ci teniamo al di sopra di qualsiasi altra considerazione.
fai leggere queste pagine a tuo padre, con la speranza che abbia il tempo e la voglia di metterci a conoscenza di quello che soltanto un uomo come lui conosce in materia di forgiature, di lame e di asce.
saluti
peppone
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"La caccia è una forma secondaria di malattia mentale umana"
(Theodor Heuss, Presidente della Repubblica Federale di Germania dal 1949 al 1959).
Re: ASCE - ACCETTE parte 2
grazie delle info, ho in collezione qualcosa di vostro, tra scuri e roncole. avevate ancora i magli idraulici?
andreat63- utente registrato
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Re: ASCE - ACCETTE parte 2
andreat63 ha scritto:grazie delle info, ho in collezione qualcosa di vostro, tra scuri e roncole. avevate ancora i magli idraulici?
Ciao! Ti ricompreri volentieri qualcosa, una scure, una roncola, sai che a me non è rimasto nulla? Infatti quelle poche volte che frequento mercatini provo a cercare ma senza risultati!
I magli idraulici li avevamo quando l'azienda era sul fiume, ma già negli anni trenta si erano trasferiti in un capannone più grande utilizzando l'elettricità.
Forse qualche maglio idraulico lo trovi ancora in Val Trompia (BS) ma non credo per la produzione di serie, forse più per lavorazioni artistiche!
Galizzi Santo Snc- utente registrato
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Re: ASCE - ACCETTE parte 2
Se vi interessa vedere un maglio funzionante (museo) questo è quello che si trova in provincia di Bergamo a Ponte Nossa (Val Seriana).
http://www.maglinossa.it/
Da piccolo con la scuola ci sono stato ed era ancora attivo (non come museo) e per la loro produzione di articoli forgiati la base di partenza erano le rotaie del treno.
Ricordo che era stato molto interessante.
VittoST
http://www.maglinossa.it/
Da piccolo con la scuola ci sono stato ed era ancora attivo (non come museo) e per la loro produzione di articoli forgiati la base di partenza erano le rotaie del treno.
Ricordo che era stato molto interessante.
VittoST
vittost- utente registrato
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Re: ASCE - ACCETTE parte 2
Grazie Andrea del tuo graditissimo intervento.Galizzi Santo Snc ha scritto:
Veramente non lo voglio dire con esaltazione, ma la piccola ditta di mio padre ha venduto attrezzi boschivi in tutta europa (principalmente Francia e Svizzera) e Brasile. Quando parlo di italiani che all'inizio del secolo scorso partivano a cercare fortuna in Francia e Svizzera partendo a piedi dalle nostre terre con in mano solo una scure, davvero non racconto frottole ma parlo di storia vera.
Ho un paio di accette G. Santo (una mi pare nuova mai usata), l'altra l'ho usata e la uso con molta soddisfazione e l'ho verniciata di rosso per nonperderla nel bosco.
Che brutta notizia.Galizzi Santo Snc ha scritto:
Mio padre ha dovuto chiudere l'azienda nel 2000 a causa di problemi con le normative ASL in particolare per i rumori. Con le lacrime agli occhi ha dovuto chiudere perché nel duemila il rumore dei magli era ritenuto un disturbo per coloro che esigevano la penichella pomeridiana.
Ricordo che abbiamo venduto tutti i macchinari ed un giorno qualcuno ci ha voluto comprare anche il marchio, investigherò meglio su l'ha fatto ma posso assicurare che non conosciamo la ditta di Macerata di cui parlate nel forum (però ricordo che li avevamo parecchi clienti...).
Pensa che in Svezia c'è una ditta che ha fatto la sua fortuna nell'aver rimesso a norma macchinari "antiquati" e adottando lavorazioni artigianali... se vuoi vedere il loro sito è http://www.gransforsbruk.com/
Porta i saluti a tuo padre ed anche i ringraziamenti miei e di tutto il forum per la qualità dei suoi prodotti.Galizzi Santo Snc ha scritto:
Avrò sicuramente premura di portare alla lettura di mio padre i vostri post in è sempre stato convinto che ormai nessuno cercasse più qualità negli attrezzi boschivi e che ormai nessuno sapesse distinguere un forgiato da uno stampato, voi siete la conferma che questo non è vero.
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