Stufe, caminetti ecc

Mah, io vedo più criticità che altro: avresti uno spazio di manovra limitato, il grasso colerebbe sul fondo della stufa. Io lascerei perdere, tenuto altresì conto che parlando di grigliate siamo molto ma molto OT...

parliamone qui
https://lamotosega.forumattivo.com/t16336-grigliate-atipiche#195212

Questa è la mia Stefany Palazzoli con cui riscaldo la mia casa ha la doppia combustione e rende bene grazie anche all'isolamento della casa notare il vetro pulito grazie a ll'accensione dall'alto che ho scoperto in questo forum.
La foto dovrebbe esssere dritta scusate ma non riesco a modificare.

Grazie Falcetto siete sempre gentili e pazienti.

in montagna ho una stufa a legna , si chiama SIRIO, ormai e' un po datata perche ha 25 anni ma sostanzialmente e' stata usata la media di un mese all'anno, questa stufa all'interno ha solo un mattone refrattario, nata cosi', e vsto che il focolare e' molto grande volevo se possibile mettere altri due refrattari uno a Dx e uno a Sx , e' possibile e come faccio a fermarli ? grazie
ciao nitro

Ma quando dici che la stufa è "nata così" intendi che era prevista con un solo refrattario oppure che dovevano esserci ma hanno dimenticato di montarli?

se hanno dimenticato di metterli non so dirlo, quando l'ho acqustata aveva gia' un solo refrattario che e' posizionato sulla parte davanti, ma guardando dentro sia a sx che a dx si notano due spallette per parte e non saprei dire se erano/sono fatte per posizionarci all'interno un refrattario
ciao nitro

Quando hai l`occasione, posta una foto, così possiamo vederci chiaro.
Trovo molto strano l`abbiano concepita con una sola piastrella refrattaria.
Dubito si tratti di una dimenticanza del rivenditore.
Saluti da D.C.

anch'io penso che non si siano dimenticati in fase di costruzione ma cosi' e' ...........non ci sono, probabilmente perche' in progettazione non erano state previste
la prossima volta che vado in montagna ( tra due o tre settimane) faro' la foto
ciao nitro

Ciao nitro
Perché non provi a sentire direttamente la ditta

a questo non ci avevo pensato , sulla stufa c'e' scritto Sirio , non so se questo e' il nome della ditta , non mi pare di vedere altri nomi , quando andro' in montagna controllero'
in ogni caso e' una stufa che e' stata costruita 25-30 anni fa
ciao nitro

La stufa Sirio potrebbe essere un prodotto della ditta Clam.
Se ci sono le spallette quasi sicuramente sono i supporti per i refrattari. Quest'estate ho completamente smontato una stufa Rainschon che utilizzo in un piccolo locale. Aveva i refrattari crepati, alcuni erano finiti nel braciere, altri erano mancanti. Ho riparato quelli crepati e ricostruito quelli mancanti. Ho utilizzato un tubo di silicone per alte temperature, ottimo prodotto.
Quando vai in montagna fai un paio di foto, se dovessero mancare i refrattari puoi sentire la ditta produttrice e se non sono più prodotti dovrai rifarli. Se non hanno una forma particolare non dovrebbe essere un'impresa difficile, e avrai una stufa perfettamente funzionante.

grazie Carletto per la dritta ma per fare i refrattari cosa fai, coli la malta refrattaria in uno stampo ?e poi li incolli col silicone per HT? ma che spessore li tieni e che altezza , poi devono essere larghi con precisione come l'interno delle spallette?
ciao nitro
Scusate l'OT

Ciao Nitro, no niente malta refrattaria colata. I mattoni crepati, alcuni anche in tre/quattro pezzi, li ho incollati col silicone. Solo il più disastrato l'ho rifatto acquistandone uno nuovo dal rivenditore di edilizia e l'ho adattato tagliandolo con la smerigliatrice. Tieni conto che lo spessore era quasi il medesimo ho solo tagliato gli angoli a 45 gradi e fatto altre piccole modifiche. I mattoni li ho rimessi come erano gli originali, cioè sui tre lati dal focolare alla cima della stufa e sul lato sportello dal focolare appena sotto lo sportello. Il lavoro più difficile è stato svitare il coperchio della stufa, le viti erano talmente corrose dalla fuliggine e dal calore che alcune ho dovuto tagliarle. Per finire ho sostituito le vecchie tubazioni fumi in ferro zincato con delle nuove in acciaio inox. Per precauzione le prime accensione le ho fatte con poca legna ma, sarà un'impressione, la stufa sembra migliorata e i mattoni sembrano ben saldi.
Vedremo alla fine dell'inverno se il sistema tiene o collassa.

fubiano ha scritto:Questa è la mia Stefany Palazzoli con cui riscaldo la mia casa ha la doppia combustione e rende bene grazie anche all'isolamento della casa notare il vetro pulito grazie a ll'accensione dall'alto che ho scoperto in questo forum.
La foto dovrebbe esssere dritta scusate ma non riesco a modificare.

caspita ..bella stufa , fubiano. Mi piace

Grazie devo fare una correzione è della Palazzetti non Palazzoli come ho scritto erroneamente.

Anche io ho i refrettari tutti crepati, avevo intenzione di spaccarli a fine stagione e di inserire i pezzi dallo sportello tagliati e poi riassemblarli con malta refrattaria.
Qualcuno ha provato e mi sa dare qualche consiglio?

Due anni fa ho sistemato la stufa di mio papà,nel mio caso ho potuto rimettere i refrattari inserendoli dall'alto dopo aver rimosso i cerchi.In quanto alle piastre refrattarie le ho comprate a mattonelle con dimensione di 30x30 cm le ho dovute tagliare per adattarle alla stufa poi le ho sigillate con la malta refrattaria,a distanza di due anni non si sono ancora rotte.

ma con cosa le hai attaccate alla stufa? con silicone par HT?
ciao nitro

No il bracere della stufa è inclinato quindi non vi è nessun problema di installazione poi è fatto a v e quindi i pezzi di reffrattario si incastrano,l'unica grana e tagliare i pezzi a misura comunque è un lavoro alla portata di tutti.

la mia stufa ha i tre lati ad angolo retto rispetto al bracere , il mattone refrattario lato sportello c'e' mancano quelli laterali il problema e' come attaccarli alle pareti
ciao nitro

Questo è il sistema dei refrattari nella mia stufa. I mattoni sono tenuti distanti 2 cm. dalle pareti della stufa da dei distanziali, inferiormente poggiano sulla base della stufa e superiormente sono tenuti da un ferro a S (per me sono le spallette) che tengono il tutto. Questa disposizione è uguale per i tre lati, destro, sinistro e posteriore. Davanti essendoci gli sportelli i mattoni sono sagomati diversamente.
Scusate il disegno pessimo.

nella mia distanziali non ne vedo e le spallette sono due sulla sinista e due sulla parete destra alla distanza di 20 cm ( ad occhio) una dall'altra
ciao nitro

sto per acquistare una stufa per il riscaldamento:
100 mq su du piani + vano scala a parte, 8 radiatori.

le ipotesi in origine erano

Klover smart 80/120
klover bi fire mid
klover belvedere

la smart la escludo perchè va solo a pellet

la bi fire mid sarebbe ideale: possibilità di accensioni programmate e integrazione con legna in contemporanea, oppure in alterntiva.  il problema è che i singoli bruciatori rendono circa 10 kw cadauno all'acqua (+ 3-4 kw cadauno all'ambiente) pertanto fatta eccezione per autunno e primavera quando le temperature sono meno rigide, per i 2-3 mesi centrali temo che l'accensione programmata in mia assenza sia insufficiente a riscaldare sebbene accorcerebbe notevolmente i tempi al mio arivo quando accenderei anche il lato legna con un impianto già caldo (l'idraulico mi ha posto come valore di tranquillità 15 kw, 18 ipotizzando le pegiori condizioni sempre comunque con un certo margine di sicurezza, ma 10 sarebbero tirati tirati).  con la bi-fier mid limiterei il consumo di pellet (che costano sempre più) ma non dovrei avere minimo 80 q.li di legna da movimentare (il sacchetto di pellet è più comodo ed occupa meno spazio dell'equivalente calorifico in legna). sarebbe un compromesso.
la Bi-fire grossa è troppo grossa, poi 85 litri di acqua da scaldare... il rivenditore stesso mi ha detto non essere così vantaggiosa, se non intermini di autonomia per il maggior serbatoio pellet e maggior carico legna

la BELVEDERE mi piace indubbiamente, ma leggo parei non positivi, pare che 65 litri di acqua nello scambiatore siano un po tantini e necessitino di fiamma viva costante, quindi che in assenza del conduttore non si riesce a mantenere predisponendo un bel carico di legna senza avere la possibilità di attizzare il fuoco costantemente, e questo mi frena un po: avrei più legna da movimentare e non avrei la sicurezza di un'autonomia dignitosa per organizzare i carichi giornalieri, inoltre, se al mio arrivo la trovassi spenta... quanto tmpo mi ci vuole per accendere e mandare in temperatura l'impianto? la centralina lavora anche sull'aria comburente oppure è questa solo a gestione manuale e la centralina serve solo per i parametri di sicurezza e di velocità della pompa?
sulla carta la Belvedere sarebbe sovradimensionata per le mie esigenze, ma se questi sono i dubbi non so se il sovradimenionamento vorrebbe dire maggiore autonomia conseguente la minor richiesta calorifica rispetto al massimo nominale, temo che una fiamma troppo viva vorrebbe dire più acqua calda scaricata dallo scarico di sicurezza (quindi sprecata) mentre un'aria più chiusa rischierebbe di non portare in temperatura il bagnomaria.

scusate se sono stato lungo,  qualcuno sa darmi qualche delucidazione in merito?

grazie

Ciao, non conosco le tue esigenze ma a titolo informativo ti posso dire che a casa dei miei genitori (100 mq su un piano) è stata installata una termocucina klover a legna e mai scelta è stata più indovinata! In 5 anni di funzionamento mai un problema. Quando la casa è fredda accendono la stufa e nel giro di 10 minuti la stanza (circa 30 mq) è calda, poi il calore comincia ad arrivare ai radiatori e si scalda tutto il resto. Un fuoco minimo di mantenimento è sufficiente a tenere l'acqua in temperatura e credimi, quando è tutto caldo la casa stessa anche se non ben coibentata mantiene una certa inerzia di calore, più che sufficiente dalla sera fino al mattino. Il consumo annuo è di circa 30 q.li.