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Ma voi come lo guardate il cielo?
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Araba Fenice
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Re: Ma voi come lo guardate il cielo?
Non sono un grande appassionato di astronomia ma voglio segnalarvi questo evento:
http://manfredonia.net/2/5/0/14687
http://manfredonia.net/2/5/0/14687
Nonno_sprint- ex moderatori
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Re: Ma voi come lo guardate il cielo?
Nonno_sprint ha scritto:Non sono un grande appassionato di astronomia ma voglio segnalarvi questo evento:
http://manfredonia.net/2/5/0/14687
Grazie nonno sprint, occhi puntati al cielo perchè già da stasera la cometa Hartley potrebbe essere visibile nella costellazione del Perseo.
Nel cielo autunnale una delle costellazioni fondamentali è quella di Perseo. Per rintracciarla è bene identificare in cielo Cassiopea, la figura a forma di W doppia che ruota attorno alla stella Polare a poca distanza da essa e non tramonta mai. Per i neofiti basti dire che Cassiopea si trova esattamente dall’altra parte della Polare rispetto all’Orsa Maggiore. Il modo più sicuro per rintracciare l’area celeste occupata da Perseo sarebbe quello di riconoscere anche l’ammasso delle Pleiadi, quel grappolo di stelle vicinissime l’una all’altra che appare evidente anche a uno sguardo inesperto. L’area tra Cassiopea e le Pleiadi è occupata proprio dalla costellazione di Perseo, le cui stelle disegnano una specie di Y rovesciata un po’ approssimativa. In ottobre occorre guardare in prima serata verso nord-est, mentre a novembre e dicembre, nelle ore precedenti la mezzanotte, la costellazione di Perseo transita vicino allo zenith, quindi esattamente sopra le nostre teste.
Ciao nonno sprint e se guardi ....buona visione.
Araba Fenice- esperto meteo
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Re: Ma voi come lo guardate il cielo?
Io il cielo lo seguo ovunque,sono amante della meteo e ecco 3 scatti al funnel cloud (cono tornadico che non tiocca terra) scattati sulla tangenziale di Novara il 14 giugno 2008 durante una mia caccia al temporale:
dade- esperto meteo
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Re: Ma voi come lo guardate il cielo?
davide depaoli ha scritto:Io il cielo lo seguo ovunque,sono amante della meteo e ecco 3 scatti al funnel cloud (cono tornadico che non tocca terra) scattati sulla tangenziale di Novara il 14 giugno 2008 durante una mia caccia al temporale:
Davvero molto belle le foto che hai scattato.....anch'io ho una predilizione per tutto ciò che riguarda il cielo e il meteo
Araba Fenice- esperto meteo
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Naso all'insu',da stasera passano le Leonidi.
Non saranno note e famose come le stelle cadenti o le "lacrime" di San Lorenzo, ma quelle di stasera saranno sicuramente altrettanto spettacolari. Stiamo parlando delle Leonidi, che proprio in questa notte raggiungeranno il loro picco. Visibili fino al 21 novembre circa, le Leonidi daranno il meglio di se’ tra il tramonto di oggi e l’alba di domani. Se il cielo sarà limpido si prevedono almeno 20 meteore l’ora.
(Leonidi 2001 -foto presa da internet-)
Le Leonidi si chiamano cosi’ perché il punto da cui sembrano provenire, il radiante e’ localizzato nella costellazione del Leone. Si tratta dello strascico di detriti della cometa Tempel-Tuttle che la Terra incrocia durante la sua orbita intorno al Sole. Tra le stelle cadenti, esse sono ben note per la loro brillantezza e per i loro fireball, che possono avere una sezione di 9 mm e una massa di 85 g e che penetrano nell'atmosfera con una intensità pari a quella di un auto che va a sbattere a circa 100 km/h. La pioggia meteorica, può ogni anno far cadere 12-13 tonnellate di particelle sul nostro pianeta.
Le Leonidi hanno un comportamento molto variabile: negli anni in cui passa la cometa Tempel-Tuttle il fenomeno e’ particolarmente spettacolare, si possono vedere fino a 3.000 meteore l’ora, come accadde per esempio nel 1866, quando queste stelle cadenti apparvero come una memorabile pioggia di scie luminose. Tempel-Tuttle ritorna ogni 33 anni e ogni volta si assiste ad un aumento dell'attività dello sciame, l’ultima volta e’ accaduto durante il passaggio del 1998 con una intensità che poi e’ andata diminuendo negli anni man mano la cometa si allontanava dalla Terra. Tra le piogge meteoriche associate si ricordano quelle del 1698, 1799, 1833, 1966 e 2001.
In Italia il picco e’ previsto all’alba del 18 novembre, verso le 3 quando sorge la costellazione del Leone, facile da individuare perche’ si trova sotto il Grande Carro, in direzione sud est.
Per godersi al massimo lo spettacolo il consiglio e’ di allontanarsi dalle citta’ e dai luoghi troppo illuminati e alzare gli occhi al cielo dopo le 2 quando la voluminosa Luna sara’ tramontata.
Per chi vorrà....buona visione.
Araba Fenice- esperto meteo
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Re: Ma voi come lo guardate il cielo?
Quel cielo di Lombardia, così bello quand' è bello, così splendido, così in pace». Capitolo XVII dei «Promessi Sposi»: Renzo, in fuga verso Bergamo, descrive così l' alba nascente.
Nostalgie poetiche a parte, se il cielo sulla Lombardia (visto che è qui che vivo) si mantiene così come il Renzo manzoniano lo descrive, sarà interessante avere la possibilità di osservare le Leonidi: grazie per l' informazione, Araba Fenice, non conoscevo questa bella espressione cosmica risaltante in questo periodo dell' anno.
Buona serata, allora, e....buona osservazione.
Grazie ancora.
Nostalgie poetiche a parte, se il cielo sulla Lombardia (visto che è qui che vivo) si mantiene così come il Renzo manzoniano lo descrive, sarà interessante avere la possibilità di osservare le Leonidi: grazie per l' informazione, Araba Fenice, non conoscevo questa bella espressione cosmica risaltante in questo periodo dell' anno.
Buona serata, allora, e....buona osservazione.
Grazie ancora.
Blizzard- utente registrato
- Messaggi : 18
Data d'iscrizione : 18.10.10
Re: Ma voi come lo guardate il cielo?
Grazie per la segnalazione,allora aproffittando di quel poco di cielo sereno che abbiamo osserviamole
dade- esperto meteo
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Re: Ma voi come lo guardate il cielo?
Eccovi due scatti dell'arcobaleno ferragostiano 2010,erano le 18 da casa mia dopo il pasaggio di un breve temporale,anche l'arcobaleno è uno spettacolo della natura:
dade- esperto meteo
- Messaggi : 857
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Località : Cameri (novara) Piemonte
Re: Ma voi come lo guardate il cielo?
davide depaoli ha scritto:Eccovi due scatti dell'arcobaleno ferragostiano 2010,erano le 18 da casa mia dopo il pasaggio di un breve temporale,anche l'arcobaleno è uno spettacolo della natura:
Molto interessanti le foto che ci ha postato Davide e come amante del cielo non mi passano così inosservate......
Quanti di voi le hanno viste? E che cosa vedete in queste fotografie?Un arco colorato chiamato Arcobaleno.... sarà la vostra risposta !! In realtà è quello che si vede, ma questo meraviglioso fenomeno che la natura ci regala può dirci molto di piu'....e farci conoscere e vedere cose che magari ci sfuggono.
Se guardiamo bene le foto scattate da Davide notiamo che gli arcobaleni sono due.C'è un arcobaleno primario e uno secondario (non è facile vederne sempre due....in casi eccezionali ci può essere anche il terziario)....ma partiamo dal principio.
Un pò di storia.....
Gli arcobaleni sono senza dubbio uno dei fenomeni atmosferici che più colpiscono l’immaginario e la fantasia dell’uomo. Nella mitologia greca rappresentava la tavolozza dei colori per gli dei, nella Bibbia invece è considerato come simbolo di pace e di prosperità, infatti l’arcobaleno sarebbe stato il segno offerto da Dio a Noè per indicare l’inizio di una nuova alleanza dopo il diluvio tra Dio stesso e “… ogni carne sulla Terra” (Genesi, 9, 12ss). Passando dalla Bibbia alle leggende popolari ricordiamo le favole nordiche: narrano che là dove finisce un arcobaleno ci sia sepolta una pignatta piena d’oro custodita dagli gnomi, ed ancora, sembra che gli unicorni seguissero gli archi colorati per trovare le fonti per dissetarsi. Tutt’oggi l’arcobaleno è il simbolo della pace e sovente appare sui vessilli dei pacifisti.
Come è composto e come si forma.....
La composizione della luce
La luce è formata da particolari onde elettromagnetiche caratterizzate da una piccolissima lunghezza d’onda che si misura con una particolare unità di misura che prende il nome di angstrom (simbolo Ǻ). Un angstrom corrisponde alla decimilionesima parte di un metro.
La lunghezza d’onda della luce solare va da 4000 a 7000 angstrom.
Per lunghezze d’onda inferiori ai 4000 angstrom si hanno i raggi ultravioletti; per lunghezze d’onda superiori ai 7000 angstrom si hanno i raggi infrarossi.
Nell’intervallo compreso tra i 4000 e i 7000 angstrom, si trovano le onde luminose con la capacità di provocare le sensazioni visive dei sette colori che formano lo spettro della luce.
Questo spettro va dal rosso al violetto, passando nell’ordine, da arancione, giallo, verde, blu e indaco.
La luce che noi vediamo è data quindi dalla composizione di questi sette colori.
Tutti i colori si originano quindi dalla luce.
L’azzurro brillante del cielo, i rossi e i gialli del tramonto e dell’alba sono dovuti al fatto che la luce proveniente dal Sole si scompone in differenti colori.
Scomposizione della luce
È possibile eseguire un semplicissimo esperimento per dimostrare che la luce bianca è composta in realtà da diversi colori, esperimento eseguito per la prima volta dal grande scienziato Isaac Newton.
Quando un raggio di luce passa dall’aria al vetro, la sua velocità diminuisce. Questo cambiamento di velocità fa deviare, ovvero rifrangere, il raggio.
L’entità della deviazione dipende dalla frequenza del raggio luminoso.
Tanto maggiore è la frequenza, tanto maggiore è la deviazione.
Se la luce bianca viene fatta passare attraverso un prisma di vetro, la luce viene scomposta in tanti colori che formano una striscia continua.
Questa striscia di colori si chiama spettro visibile.
Gli esperimenti di Newton con il prisma hanno dimostrato che la luce bianca è costituita da una miscela di tutti i colori.
Per realizzare questo semplice esperimento è sufficiente procurarsi un prisma di vetro trasparente, a base triangolare e farlo attraversare dalla luce ‘bianca’, è sufficiente porsi vicino ad una finestra socchiusa dalla quale entri un raggio di sole. Il raggio uscente dal prisma non è più bianco ma se proiettato ad esempio su di un foglio o una parete bianca appare una striscia formata da sette colori distribuiti nell’ordine: rosso, arancione, giallo, verde, blu, indaco e violetto.
Ricomposizione della luce
È possibile raccogliere lo spettro di luce che esce dal prisma con una lente convergente, i colori convergeranno tutti nel fuoco della lente e ricomporranno di nuovo la luce bianca.
Un altro esperimento di Newton dimostra che la somma di tutti i colori da la luce bianca. Si ritaglia un disco di cartone, si divide in sette settori che si colorano con i colori dello spettro solare. Si fa un foro al centro del disco, si inserisce una matita e si fa girare il disco velocemente quasi fosse una trottola. Si può osservare che non si vedono più i sette colori sul disco che appare completamente bianco a conferma della composizione policromatica della luce.
Normalmente la luce che proviene dal Sole è bianca, ma in alcune situazioni i colori che la compongono possono essere scomposti come nel caso della formazione dell’arcobaleno.
Arcobaleno
Il fenomeno della dispersione spiega il formarsi dell’arcobaleno dopo un temporale. La luce attraversando le gocce d’acqua presenti nell’atmosfera, viene scomposta nei suoi sette colori e da origine all’arcobaleno che si può osservare solo volgendo le spalle al Sole.
Le goccioline d’acqua che rimangono sospese nell’aria dopo la pioggia si comportano come tanti piccoli prismi naturali. Ciascuna gocciolina scompone la luce solare bianca in un minuscolo spettro. Osservando le goccioline più in alto si vedono solo i rossi. Quindi la parte superiore dell’arcobaleno è sempre una striscia di colore rosso. Al di sotto ci sono gli altri sei colori dello spettro visibile.
Tutte queste strisce hanno una forma curva per il modo in cui il fenomeno è visto dal suolo.
Perché l’arcobaleno assume la forma di un arco?
Un monaco tedesco, Teodorico di Freiberg, oltre sei secoli fa, utilizzando bocce di vetro piene d’acqua, spiegò gli aspetti essenziali dell’arcobaleno in termini di riflessione della luce solare sulla parete interna delle goccioline d’acqua sospese nell’atmosfera.
Innanzitutto il Sole deve essere alle spalle dell’osservatore.
Inoltre, benché la luce colpisca la goccia in tanti punti diversi, il massimo dell’intensità luminosa per i raggi uscenti e diretti verso l’osservatore, si ottiene quando l’angolo con i raggi provenienti dal Sole è di 42 gradi.
In realtà poco meno di 42 gradi per il violetto e poco più di 42 gradi per il rosso.
Questo spiega perché il colore rosso occupa sempre la parte più alta della striscia.
Per ragioni di simmetria, la luce giunge all’osservatore principalmente da goccioline che si trovano su di un arco circolare, lungo dei punti dove i raggi solari e i raggi riflessi formano l’angolo voluto.
L’osservatore si trova sull’asse della circonferenza e se si sposta ha la netta sensazione che l’arcobaleno si muove con lui mantenendo sempre identica forma e posizione.
Non si può definire invece la distanza tra osservatore ed arcobaleno, le goccioline possono essere a pochi metri o a chilometri di distanza, non importa, purché soddisfino il requisito dei 42 gradi di angolo.
Che cos'è un arcobaleno secondario?
L'arcobaleno secondario si forma quando la luce viene riflessa due volte dalle particelle di pioggia rimaste in sospensione. L'area scura di cielo non illuminato posta tra l'arcobaleno primario e quello secondario viene chiamata banda di Alessandro, un filosofo greco, che nel 200 d.C. descrisse per primo il fenomeno.
(foto presa da inernet)
I colori del mezzogiorno, dell’alba e del tramonto
A mezzogiorno, il Sole è alto nel cielo e la sua luce attraversa uno strato di atmosfera relativamente sottile.
Le particelle di polvere presenti nell’atmosfera riflettono e diffondono principalmente le onde luminose azzurre.
Le altre frequenze della luce non sono influenzate ed ecco perché questa diffusione fa apparire il cielo azzurro.
All’alba e al tramonto, il Sole è più basso nel cielo e la sua luce arriva sotto un certo angolo e deve attraversare uno strato di atmosfera più spesso.
L’atmosfera diffonde tutte le altre frequenze ad eccezione dell’arancio e del giallo, e di conseguenza nel momento in cui la luce raggiunge la superficie terrestre si vedono soltanto i rossi e gli aranci.
Piccola considerazione personale:viviamo in un mondo dove lo stress regna sovrano,dove fermarsi per osservare è solo tempo perso.
Impariamo a soffermarci e ad osservare questi meravigliosi spettacoli che la natura ci offre.....credetemi,non sempre è tempo perso.......
Araba Fenice- esperto meteo
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Età : 56
Località : Pedemontana Veneta. Lat: 45.77° Lon: 11.74° Alt: 129m s.l.m.
Eclissi parziale di Sole.
Chi mi legge, conosce di me la passione che mi lega a tutto ciò che riguarda il cielo....sono di nuovo qui per segnalarvi un evento di grande portata: il giorno 4 gennaio potremo infatti assistere ad un’eclissi parziale di Sole che avverrà subito dopo l’alba, meteo permettendo!
Per il meteo, ci penserà gentilmente il nostro metereologo Davide a fornirci le indicazioni, se sarà una buona giornata con cieli limpidi che possano permettere una buona visione....e lo ringraziamo già
Vediamo subito in tabella gli orari dell’evento, per le città capoluogo di provincia italiane:
Vediamo il significato, abbastanza ovvio delle colonne: inizio, fase max e fine riportano le ore (espresse in TU, l’ora di Greenwich, per cui bisogna sommare un’ora per ottenere l’ora locale, solare, dei nostri orologi) degli eventi. Le colonne indicate con h indicano l’altezza del Sole sull’orizzonte in quell’istante. Infine la colonna grandezza indica appunto la grandezza del fenomeno.
Analizzando la colonna inizio (e la corrispondente colonna h) vediamo che per alcune città non è riportato un valore: significa che in quella città il Sole non è ancora sorto e dunque la sua altezza sarebbe negativa. In alcune città (Venezia ed Udine) vediamo che l’altezza del Sole è proprio 0° e cioè l’astro sorgerà proprio in quell’istante.
Ma al di là degli orari e delle altezze, la colonna forse più importante è l’ultima, quella che fornisce la grandezza dell’eclissi a seconda della locazione: si va da un valore minimo per Cagliari di 0.642, 64.2%, fino ad un massimo per Udine del 74.9%. Non è poco!
Mediamente il Sole verrà coperto poco meno di tre quarti, il che significa che l’eclissi non potrà passare inosservata. La luminosità del cielo (tempo permettendo, ovviamente) durante la fase massima calerà abbastanza, quel tanto da far pensare a qualche nuvola disturbatrice.
Vediamo le zone della Terra interessate dal fenomeno (immagine sotto), con una breve spiegazione delle varie linee colorate che sono riportate. In un prossimo articolo vedremo tutti i dettagli.
Le linee azzurra-blu indicano le zone dove l’eclissi inizia o finisce all’alba o al tramonto: sono le zone-limite al di là delle quali il fenomeno è invisibile. La parte di linea blu che taglia la penisola in corrispondenza di Cagliari, Firenze ed Udine indica proprio i luoghi della Terra dove l’eclisse inizia al sorgere del Sole.
La linea color fuxia indica le zone della Terra in cui l’evento è alla sua fase massima al sorgere o al tramontare del Sole: ad esempio in Normandia e a Londra il Sole sorgerà già nella fase massima dell’eclissi (il cui valore vedremo fra breve), mentre in Siberia e Mongolia il Sole tramonterà durante la fase massima.
Le linee rosse infatti indicano la percentuale di copertura del Sole nella sua fase massima: dicevo che si tratta di un’eclissi parziale, che dunque non raggiungerà il 100%. Queste linee indicano le zone della Terra in cui la fase massima dell’evento è quella indicata a fianco della linea considerata: l’Italia si trova tra il 60-62% e circa il 75%, come abbiamo già potuto vedere in tabella.
Da qui si vede che più si va a Nord e maggiore sarà la grandezza dell’eclissi: dalle parti di Berlino si avrà l’80%, ma a Mosca ancora di più.
Le linee verdi scure infine indicano le zone del mondo in cui la fase massima avviene all’ora indicata (sempre espressa in TU, ora di Greenwich) ed in un certo senso possono dare un’idea dello svolgersi temporale dell’evento.
Visto che abbiamo parlato dei valori minimi e massimi per la grandezza dell’eclissi per l’Italia, ecco l’indicazione grafica del massimo dell’eclissi per Cagliari, Udine e Roma.
Propongo anche un ingrandimento del diagramma delle fasi dell’eclissi, centrato sull’Italia in modo da poter vedere più da vicino la situazione. Ecco che ritroviamo le linee rosse con a fianco indicata la percentuale di copertura del Sole, la linea blu indicante i luoghi della Terra dove l’eclissi inizia al sorgere del Sole ed infine la linea magenta che indica i luoghi della Terra dove l’evento è alla sua massima fase al sorgere del Sole.
Guardiamo ora l'immagine sottostante.
Man mano che l’eclissi progredisce nel tempo, la zona della Terra interessata dalla penombra della Luna cambia notevolmente: in blu vediamo istante per istante come si sposta il terminatore (la linea che demarca il confine tra il giorno e la notte, tra la parte della Terra illuminata dal Sole e quella al buio), mentre in rosso vediamo appunto l’aspetto mutevole della zona che momento dopo momento rimane interessata dal cono di penombra della Luna
(Per vedere l'animazione dell'immagine dovete guardare appena aperto il topic...altrimenti si ferma.)
Ricordo di non osservare MAI direttamente il Sole nel proprio strumento (fotocamera, cannocchiale o telescopio che sia), se non adeguatamente protetto da appositi filtri. Si può incorrere in danni permanenti alla vista, e non c’è da scherzare.
Buone osservazioni!
(fonte e immagini astronomia.com)
Per il meteo, ci penserà gentilmente il nostro metereologo Davide a fornirci le indicazioni, se sarà una buona giornata con cieli limpidi che possano permettere una buona visione....e lo ringraziamo già
Vediamo subito in tabella gli orari dell’evento, per le città capoluogo di provincia italiane:
Vediamo il significato, abbastanza ovvio delle colonne: inizio, fase max e fine riportano le ore (espresse in TU, l’ora di Greenwich, per cui bisogna sommare un’ora per ottenere l’ora locale, solare, dei nostri orologi) degli eventi. Le colonne indicate con h indicano l’altezza del Sole sull’orizzonte in quell’istante. Infine la colonna grandezza indica appunto la grandezza del fenomeno.
Analizzando la colonna inizio (e la corrispondente colonna h) vediamo che per alcune città non è riportato un valore: significa che in quella città il Sole non è ancora sorto e dunque la sua altezza sarebbe negativa. In alcune città (Venezia ed Udine) vediamo che l’altezza del Sole è proprio 0° e cioè l’astro sorgerà proprio in quell’istante.
Ma al di là degli orari e delle altezze, la colonna forse più importante è l’ultima, quella che fornisce la grandezza dell’eclissi a seconda della locazione: si va da un valore minimo per Cagliari di 0.642, 64.2%, fino ad un massimo per Udine del 74.9%. Non è poco!
Mediamente il Sole verrà coperto poco meno di tre quarti, il che significa che l’eclissi non potrà passare inosservata. La luminosità del cielo (tempo permettendo, ovviamente) durante la fase massima calerà abbastanza, quel tanto da far pensare a qualche nuvola disturbatrice.
Vediamo le zone della Terra interessate dal fenomeno (immagine sotto), con una breve spiegazione delle varie linee colorate che sono riportate. In un prossimo articolo vedremo tutti i dettagli.
Le linee azzurra-blu indicano le zone dove l’eclissi inizia o finisce all’alba o al tramonto: sono le zone-limite al di là delle quali il fenomeno è invisibile. La parte di linea blu che taglia la penisola in corrispondenza di Cagliari, Firenze ed Udine indica proprio i luoghi della Terra dove l’eclisse inizia al sorgere del Sole.
La linea color fuxia indica le zone della Terra in cui l’evento è alla sua fase massima al sorgere o al tramontare del Sole: ad esempio in Normandia e a Londra il Sole sorgerà già nella fase massima dell’eclissi (il cui valore vedremo fra breve), mentre in Siberia e Mongolia il Sole tramonterà durante la fase massima.
Le linee rosse infatti indicano la percentuale di copertura del Sole nella sua fase massima: dicevo che si tratta di un’eclissi parziale, che dunque non raggiungerà il 100%. Queste linee indicano le zone della Terra in cui la fase massima dell’evento è quella indicata a fianco della linea considerata: l’Italia si trova tra il 60-62% e circa il 75%, come abbiamo già potuto vedere in tabella.
Da qui si vede che più si va a Nord e maggiore sarà la grandezza dell’eclissi: dalle parti di Berlino si avrà l’80%, ma a Mosca ancora di più.
Le linee verdi scure infine indicano le zone del mondo in cui la fase massima avviene all’ora indicata (sempre espressa in TU, ora di Greenwich) ed in un certo senso possono dare un’idea dello svolgersi temporale dell’evento.
Visto che abbiamo parlato dei valori minimi e massimi per la grandezza dell’eclissi per l’Italia, ecco l’indicazione grafica del massimo dell’eclissi per Cagliari, Udine e Roma.
Propongo anche un ingrandimento del diagramma delle fasi dell’eclissi, centrato sull’Italia in modo da poter vedere più da vicino la situazione. Ecco che ritroviamo le linee rosse con a fianco indicata la percentuale di copertura del Sole, la linea blu indicante i luoghi della Terra dove l’eclissi inizia al sorgere del Sole ed infine la linea magenta che indica i luoghi della Terra dove l’evento è alla sua massima fase al sorgere del Sole.
Guardiamo ora l'immagine sottostante.
Man mano che l’eclissi progredisce nel tempo, la zona della Terra interessata dalla penombra della Luna cambia notevolmente: in blu vediamo istante per istante come si sposta il terminatore (la linea che demarca il confine tra il giorno e la notte, tra la parte della Terra illuminata dal Sole e quella al buio), mentre in rosso vediamo appunto l’aspetto mutevole della zona che momento dopo momento rimane interessata dal cono di penombra della Luna
(Per vedere l'animazione dell'immagine dovete guardare appena aperto il topic...altrimenti si ferma.)
Ricordo di non osservare MAI direttamente il Sole nel proprio strumento (fotocamera, cannocchiale o telescopio che sia), se non adeguatamente protetto da appositi filtri. Si può incorrere in danni permanenti alla vista, e non c’è da scherzare.
Buone osservazioni!
(fonte e immagini astronomia.com)
Araba Fenice- esperto meteo
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Re: Ma voi come lo guardate il cielo?
Rispondo adesso se potete vedere l'eclissi con tranquillità,le regioni più favorevoli sono quelle del nord,dove il cielo si presenterà sereno,ma ahimè sulla pianura padana ci potrà essere la nebbia,bisogna spostarsi quindi in collina e in montagna,meno bene per le regioni del centrosud dove le nubi la faranno da padrone,spero di darvi notizie migliori nei prossimi giorni in modo di poter osservare la parziale eclissi senza l'intervento delle nubi,grazie Araba per le tue sempre pronte e dettagliate notizie sul cielo
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Re: Ma voi come lo guardate il cielo?
davide depaoli ha scritto:Rispondo adesso se potete vedere l'eclissi con tranquillità,le regioni più favorevoli sono quelle del nord,dove il cielo si presenterà sereno,ma ahimè sulla pianura padana ci potrà essere la nebbia,bisogna spostarsi quindi in collina e in montagna,meno bene per le regioni del centrosud dove le nubi la faranno da padrone,spero di darvi notizie migliori nei prossimi giorni in modo di poter osservare la parziale eclissi senza l'intervento delle nubi,grazie Araba per le tue sempre pronte e dettagliate notizie sul cielo
Sempre efficiente il nostro Davide....grazie, seguiremo continuamente i tuoi aggiornamenti.
Araba Fenice- esperto meteo
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Re: Ma voi come lo guardate il cielo?
come sempre mi sento di ringrazziare "araba"per le ottime spiegazzioni e le foto............ ......
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Cometa contro il Sole
Il giorno 11 maggio 2011 c'è stato un evento nel nostro sistema solare che ha reso protagonisti il nostro Sole e una cometa,quest'ultima s'è schiantata sulla superficie solare causando enormi eruzioni,la Nasa ha reso pubblico il video dello schianto:
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Re: Ma voi come lo guardate il cielo?
davide depaoli ha scritto:Il giorno 11 maggio 2011 c'è stato un evento nel nostro sistema solare che ha reso protagonisti il nostro Sole e una cometa,quest'ultima s'è schiantata sulla superficie solare causando enormi eruzioni,la Nasa ha reso pubblico il video dello schianto:
Sempre emozionanti e affascinanti questi eventi.....grazie Davide
Araba Fenice- esperto meteo
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Re: Ma voi come lo guardate il cielo?
Mi raccomando cari amici,domani sera spegnete la tv e andate fuori a guardare uno spettacolo della natura e del nostro universo,tra le 20:30 e le 23 ci sarà un'eclissi totale di Luna,il nostro pianeta si metterà in mezzo tra la Luna e il Sole,ecco che noi vedremo una fantastica Luna piena dal colore rosso,l'oscuramento totale del nostro satellite naturale sarà tra le 22:15 e le 22:30, al momento della totale oscurità il colore che ci presenterà sarà un rame scuro,buona visione a tutti
dade- esperto meteo
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Re: Ma voi come lo guardate il cielo?
Apparecchio fotografico pronto, teleobiettivo montato e aspetto solo di puntare il naso all'insù.
Nonno_sprint- ex moderatori
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Re: Ma voi come lo guardate il cielo?
La Luna sarà abbastanza bassa all'orizzonte verso ESE (est sud est)
dade- esperto meteo
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Re: Ma voi come lo guardate il cielo?
...E mi stavo proprio chiedendo quando ci sarebbe stata questa benedetta eclissi...
Grazie davide per la puntualità e la precisione dell'orario
Domani sera binocolo e sguardo all'insù Ciaoooo
Grazie davide per la puntualità e la precisione dell'orario
Domani sera binocolo e sguardo all'insù Ciaoooo
robywood- utente registrato
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Re: Ma voi come lo guardate il cielo?
Per chi non ha seguito l'eclissi si accontenti di queste mie due foto.
Nonno_sprint- ex moderatori
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Asteroide MD2011
Proprio pochi minuti fa la Terra è stata per così dire sfiorata dall'asteroide MD 2011,è passato alle ore 19 a 12000km dal nostro pianeta,con un buon telescopio lo si poteva guardarema questo solo nell'emisfero australe e principalmente sull'Antartide,la sua dimensione è di circa 10mt di diametro,nulla di preoccupante dunque,fa parte della giostra del nostro universo che può essere pericoloso ma per questa volta è stato solo uno spettacolo senza danni
dade- esperto meteo
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La nostra Terra dallo spazio
Ecco un video ripreso da uno dei tanti satelliti artificiali che girano sopra il nostro pianeta,il video è accellerato,vedrete quanto inquinamento luminoso indotto dalla luminazione delle nostre città,vedrete però anche lo spettacolo della nostra atmosfera,le aurore e i fulmini visti dallo spazio,buona visione:
Queste sono i posti che andremo a visitare,il video è della NASA:
1. Aurora Borealis Pass over the United States at Night
2. Aurora Borealis and eastern United States at Night
3. Aurora Australis from Madagascar to southwest of Australia
4. Aurora Australis south of Australia
5. Northwest coast of United States to Central South America at Night
6. Aurora Australis from the Southern to the Northern Pacific Ocean
7. Halfway around the World
8. Night Pass over Central Africa and the Middle East
9. Evening Pass over the Sahara Desert and the Middle East
10. Pass over Canada and Central United States at Night
11. Pass over Southern California to Hudson Bay
12. Islands in the Philippine Sea at Night
13. Pass over Eastern Asia to Philippine Sea and Guam
14. Views of the Mideast at Night
15. Night Pass over Mediterranean Sea
16. Aurora Borealis and the United States at Night
17. Aurora Australis over Indian Ocean
18. Eastern Europe to Southeastern Asia at Night
Queste sono i posti che andremo a visitare,il video è della NASA:
1. Aurora Borealis Pass over the United States at Night
2. Aurora Borealis and eastern United States at Night
3. Aurora Australis from Madagascar to southwest of Australia
4. Aurora Australis south of Australia
5. Northwest coast of United States to Central South America at Night
6. Aurora Australis from the Southern to the Northern Pacific Ocean
7. Halfway around the World
8. Night Pass over Central Africa and the Middle East
9. Evening Pass over the Sahara Desert and the Middle East
10. Pass over Canada and Central United States at Night
11. Pass over Southern California to Hudson Bay
12. Islands in the Philippine Sea at Night
13. Pass over Eastern Asia to Philippine Sea and Guam
14. Views of the Mideast at Night
15. Night Pass over Mediterranean Sea
16. Aurora Borealis and the United States at Night
17. Aurora Australis over Indian Ocean
18. Eastern Europe to Southeastern Asia at Night
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Volo intorno alla Terra
Ecco un nuovo video girato dalla stazione spaziale,il volo sulla nostra Terra,in sequenza andremo a visitare:
Stars oltre il sud degli Stati Uniti:
West Coast dagli Stati Uniti al Canada:
Europa Centrale al Medio Oriente:
Aurora Australis sopra l’Oceano Indiano
Storms oltre Africa
Central Stati Uniti
Midwest degli Stati Uniti
Dal Regno Unito al Mar Baltico
Luna calante
Northern Stati Uniti a Canada orientale
Aurora Australis oltre l’Oceano Indiano
Comet Lovejoy
Aurora Borealis sull’ Hudson Bay
Regno Unito verso l’Europa centrale
Stars oltre il sud degli Stati Uniti:
West Coast dagli Stati Uniti al Canada:
Europa Centrale al Medio Oriente:
Aurora Australis sopra l’Oceano Indiano
Storms oltre Africa
Central Stati Uniti
Midwest degli Stati Uniti
Dal Regno Unito al Mar Baltico
Luna calante
Northern Stati Uniti a Canada orientale
Aurora Australis oltre l’Oceano Indiano
Comet Lovejoy
Aurora Borealis sull’ Hudson Bay
Regno Unito verso l’Europa centrale
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Venere caldo ma anche molto freddo
Il pianeta più caldo del Sistema Solare è sicuramente Venere, sulla cui superficie la temperatura è di circa 480° C. Un clima arroventato dalle particolari caratteristiche dell’atmosfera: le grandi concentrazioni di anidride carbonica e le dense nubi di acido solforico, che avvolgono tutto il pianeta, sono difatti responsabili di un intenso effetto serra, senza eguali sugli altri pianeti.
Ma il clima di Venere presenta altre caratteristiche estreme, che ne fanno uno dei posti più inospitali del Sistema Solare. Dalle nubi difatti cadono piogge assai corrosive di acido solforico mentre la densa e spessa atmosfera è responsabile di una pressione che in superficie è circa 90 volte quella terrestre. Ciò che invece non ci si aspetterebbe proprio di trovare su Venere è il ghiaccio, eppure…
Eppure la sonda Venus Express della ESA (European Space Agency) ha appena scoperto all’interno dell’atmosfera venusiana uno regione estremamente fredda, in cui la temperatura è più bassa che in qualunque strato dell’atmosfera terrestre. Analizzando la luce solare filtrata dall’atmosfera di Venere infatti in prossimità della linea di demarcazione fra la notte e il giorno la sonda ha individuato a circa 125 chilometri d’altitudine uno strato caratterizzato da una temperatura di ben -175 gradi!
Ebbene, poiché queste sono temperature inferiori a quelle a cui l’anidride carbonica congela, gli scienziati sono convinti che in quella determinata regione atmosferica, in barba al fatto che Venere sia il pianeta più caldo dell’intero Sistema Solare, possano trovarsi anche degli aghetti di ghiaccio secco (il ghiaccio ottenuto dal congelamento della CO2).
Ma il clima di Venere presenta altre caratteristiche estreme, che ne fanno uno dei posti più inospitali del Sistema Solare. Dalle nubi difatti cadono piogge assai corrosive di acido solforico mentre la densa e spessa atmosfera è responsabile di una pressione che in superficie è circa 90 volte quella terrestre. Ciò che invece non ci si aspetterebbe proprio di trovare su Venere è il ghiaccio, eppure…
Eppure la sonda Venus Express della ESA (European Space Agency) ha appena scoperto all’interno dell’atmosfera venusiana uno regione estremamente fredda, in cui la temperatura è più bassa che in qualunque strato dell’atmosfera terrestre. Analizzando la luce solare filtrata dall’atmosfera di Venere infatti in prossimità della linea di demarcazione fra la notte e il giorno la sonda ha individuato a circa 125 chilometri d’altitudine uno strato caratterizzato da una temperatura di ben -175 gradi!
Ebbene, poiché queste sono temperature inferiori a quelle a cui l’anidride carbonica congela, gli scienziati sono convinti che in quella determinata regione atmosferica, in barba al fatto che Venere sia il pianeta più caldo dell’intero Sistema Solare, possano trovarsi anche degli aghetti di ghiaccio secco (il ghiaccio ottenuto dal congelamento della CO2).
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Intensa eruzione solare
Venerdì 16 novembre la Nasa con l’aiuto di un telescopio puntato dritto alla nostra stella il Sole ha catturato le immagini di una straordinaria e intensa eruzione solare, l’una distante dall’altra di quattro ore, il vento solare partito da queste due eruzioni non era diretto verso il nostro pianeta pertanto non avremo danno alle comunicazioni satellitari e sbalzi di corrente elettrica, il Sole pian piano sta riprendendo il suo ciclo di risveglio che avrà il suo picco a maggio 2013, il nuovo ciclo solare dovrebbe essere debole e avrà poche macchie solari e poche eruzioni, ecco il video del 16 novembre.
dade- esperto meteo
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