Per non dimenticare

30 anni fa come oggi accadeva un fatto grave all'estremo nord est,il terribile terremoto del 6 maggio 1976 in Friuli,oltre 1000 le vittime,case distrutte com se ci fosse stata una guerra,quasi 50000 i senza tetto,una grande ferita della regione e della nazione intera,ferita che il popolo friulano rivive ancora ma che con grande coraggio ha saputo rialzare la testa e riprendere la vita con vigore,il comune più colpito è stato quello di Gemona,oggi come ieri voglio essere vicino ha chi ha perso tutto ma voglio essere vicino a tutta la popolazione colpita da fatti del genere,qua un documento della registrazione di quel tempo.

io me lo ricordo bene...stavo nel piacentino...ero bambino...il giorno dopo era una bella mattinata di maggio come ce ne erano tante nella bassa allora. mi alzo, corro di sotto e vedo che mia nonna piange al telefono con qualcuno...era morta una sua sorella nel terremoto a trasaghis dove era andata ad abitare dopo sposata.
ricordo che poi la sera guardando il telegiornale capii che cosa era successo (a scuola la maestra non ci aveva voluto dire niente). e ricordo che mi misi fra le braccia di mio nonno e gli chiesi "qui i terremoti non arrivano vero nonno?"

grazie davide per il contributo.
un riconoscimento va soprattutto al popolo friulano che ha saputo resistere, non inginocchiarsi e ricostruire.

Io non ero ancora nato, mia moglie era "in pancia", ma conosco quel fatto molto bene, in casa ci sono ancora foto, ricordi e racconti di quel periodo. Interi paesi spazzati via (Osoppo, Gemona, Portis, Buia solo per citarne alcuni)

Qui il terremoto fa ancora tanta paura.

EDIT:

in una cappa di una fucina a gemona è scritto col gesso "6 maggio 1976, per 56 secodi Dio dimenticò il Friuli"

ho la pelle d'oca.

Gran lezione per tutto il mondo di dignità, di laboriosità, di onestà e di stile da parte del popolo friulano. Impossibile dimenticarla.

Sì, grazie Paolo per aver ricordato quell'evento.
Io allora ero ragazzo, 19 anni, a Milano e mi trovavo in studio con mio padre, lui seduto dietro la scrivania, io di fronte mezzo seduto su di essa. Stavamo discutendo una pratica quando tutt'un tratto ci sentiamo sballottare a destra e sinistra per parecchi secondi, forse per più di una volta (adesso non ricordo bene). Ci guardiamo negli occhi per un attimo e poi diciamo "ma... questo è un terremoto". Guardiamo le lampade a sospensione e vediamo che dondolano vistosamente. Ci alziamo, usciamo per controllare la situazione e per vedere se arrivano nuove ondate. Ci siamo detti "per essere a Milano è un terremoto forte, chissà dove sarà stato l'epicentro, ....", poi siamo venuti a sapere che era stato in Friuli. Ricordo quanti servizi televisivi erano stati trasmessi per l'occasione, in diretta, con scene apocalittiche di distruzione. E la gente del posto che con grande forza e dignità si rimboccava le maniche per aiutarsi, raccogliere quello che era rimasto, cercare da subito di ricostruire quello che era crollato. Ricordo un'intervista ad un uomo del posto che hanno ripreso mentre ricostruiva un muro di casa e che disse "...è la quarta volta che lo ricostruisco, ogni volta che ne tiro su un pezzo viene una scossa e me lo butta giù.....", che grande lezione di spirito e coraggio!!!!
Nel 1978 sono partito per militare e, dopo il Car, mi destinano a Udine. Durante quel periodo, insieme ad altri comilitoni, decidiamo di andare a vedere Gemona. Tutta la parte del centro era ancora distrutta, certe parti di fabbricato erano puntellate con tubi da ponteggio, poi altre zone sbarrate. Tra le macerie vi erano ancora resti di oggetti di famiglia, lì, abbandonati, di chi, forse, non li avrà potuti più raccogliere. Il tutto dava la sensazione di un bombardamento.
Che giornata che è stata quella.

Grazie Davide per avere ricordato questo momento.....da noi in Veneto si è sentita fortissima la scossa,avevo sette anni ed eravamo in sala da pranzo a festeggiare il compleanno del mio fratellino...poco prima della scossa mia mamma si sentì male...qualche attimo dopo tutto tremava......è una paura che mi è rimasta dentro,un ricordo indelebile.

Nei giorni successivi mio nonno (originario di Tarvisio),mio padre e i miei zii partirono per andare a dare una mano,mio nonno aveva un'impresa edile assieme ai figli....ricordo che quando papà tornò a casa ci abbracciò piangendo!!!

In quei giorni ero a Padova e ho condiviso quei momenti tragici con degli amici Friulani e non vado oltre.
I terromoti hanno distrutto tutto ciò che poteva , ma non ha mai, ma mai neanche scalfito la dignità, l'orgoglio del grande popolo Friulano, anziche piangersi addosso si sono rimboccati le maniche e via con i mattoni a ricostruire.
FRIUL ti porto nel cuore.

Per me è impossibile dimenticare, quella sera ci ero seduto sopra l'epicentro.
Il monte S.Simeone, l' epicentro del terremoto è la montagna che sta sopra il mio paese, è la prima cosa che vedo quando alzo lo sguardo.
Sono passati tanti anni, ero un bambino di 8 anni, ho passato l'estate in tenda e poi siccome non ci davamo per vinti la natura in Settembre a pensato di farci ballare ancora un po. I sucessivi 8 anni li ho trascorsi in un prefabricato, i paesi non esistevano piu, tutto raso al suolo.
Ora è tutto nuovo, cio che si è poturo recuperare è stato restaurato e il resto è stato fatto nuovo, funzionale e sicuro, unico rammarico è di aver perso il paese della mia infanzia, ma non ci si puo lamentare, altri hanno perso molto di più.
Ricordo la partecipazione e il contributo di tutti, una gara di solidarietà che non si puo dimenticare, ricordo che nelle settimane sucessive su di un muro che affianca la statale che passa per Gemona qualcuno con della vernice ha scritto una frase " Il Friuli ringrazia e non dimentica" quete parole erano dedicate a tutti coloro che sono venuti ad aiutarci.
Grazie a tutti......

arnaldo ha scritto:Per me è impossibile dimenticare, quella sera ci ero seduto sopra l'epicentro.
Il monte S.Simeone, l' epicentro del terremoto è la montagna che sta sopra il mio paese, è la prima cosa che vedo quando alzo lo sguardo.
Sono passati tanti anni, ero un bambino di 8 anni, ho passato l'estate in tenda e poi siccome non ci davamo per vinti la natura in Settembre a pensato di farci ballare ancora un po. I sucessivi 8 anni li ho trascorsi in un prefabricato, i paesi non esistevano piu, tutto raso al suolo.
Ora è tutto nuovo, cio che si è poturo recuperare è stato restaurato e il resto è stato fatto nuovo, funzionale e sicuro, unico rammarico è di aver perso il paese della mia infanzia, ma non ci si puo lamentare, altri hanno perso molto di più.
Ricordo la partecipazione e il contributo di tutti, una gara di solidarietà che non si puo dimenticare, ricordo che nelle settimane sucessive su di un muro che affianca la statale che passa per Gemona qualcuno con della vernice ha scritto una frase " Il Friuli ringrazia e non dimentica" quete parole erano dedicate a tutti coloro che sono venuti ad aiutarci.
Grazie a tutti......

Caspita io e te eravamo coetanei....è bello leggere le tue parole e sono davvero commossa nel pensare che mio nonno ,mio padre e i miei zii erano lì in mezzo a voi.....purtroppo sono tutti morti ma sarebbero felici di leggere quello che hai scritto...sarebbero contenti di sapere che hanno portato un briciolo di solidarietà in mezzo a quel disastro....ora capisco il peso delle lacrime di mio padre!!!
Grazie Arnaldo.

già, gran parte di quello che era rimasto in piedi a maggio venne tirato giù a settembre...altro bel regalo

io non esistevo, ma i fatti tragici di quei giorni si conoscono bene purtroppo, testimoniati soprattutto dai segni indelebili lasciati nelle persone che in un attimo hanno visto sgretolarsi il loro mondo davanti agli occhi e sopra le teste...mia nonna, nonostante il mio paese non sia così vicino al gemonese, appena avvertiva una vibrazione più forte del normale o una piccola scossetta scattava in piedi e correva fuori di casa anche se la cosa durava 1 secondo...

..........

grazie...