fascine

cri393 ha scritto:anche se quest'anno non ne ho fatte perchè per vari motivi avevo il giardino pieno di bancali quindi li ho segati ed usati per accendere,io di solito le fascine le facevo ma è una vera rottura...leggendo questo argomento ho pensato...usando un cavalletto così si legna ben stretti tutti i rami e poi si tagliano...dite che è pericoloso o è fattibile??

No, non è pericoloso.
Un paio di anni fa ne avevo fatto uno in legno, pensando fosse pratico.
Invece, alla fine sono ritornato al metodo di mio nonno: fai tanti mucchietti e poi leghi col salice.
Ci metti metà tempo e non ti devi portare dietro il cavalletto, ma devi avere un po' la mano.
Tieni conto che io lego come fascine rametti grossi come un dito o poco più, che poi uso per acccendere il fuoco.

Se invece vuoi farti delle fascine di rami da 2-3 cm lunghe 1 m per il forno a legna, il discorso è diverso ed allora il cavalletto diventa utile per tenere fermi i rami, legare e tagliare su misura.

Ecco la foto del cavalletto che mi sono costruito molti anni fa

proprio quello ke volevo farmi io...

Se vado in bosco da solo o comunque con altri 'abbattitori' le frasche le accomuliamo e poi le lasciamo marcire.
Se invece ci vengono dietro anche i filgi e/o le mogli il loro compito(tanto per tenerli impegnati ) è quello di sfoltirle con una forbice da potare e ricavare rametti fini e fare qualche fascina.
Quando si hanno, poi si trova il modo di usarle, il problema è avere il tempo materiale e la voglia di mettersi la a farle.
Una volta c'era chi passava a raccogliere tutte ste ramaglie per poi fare la carbonella, avevano una tecnica tutta loro di accensione e spegnimento del fuoco per ottenere una ottima carbonella, solo che ora è anti economico anche questo processo, perchè ci vuole tanto tempo e, ammenochè non sia per uso personale, non si trova da venderla facilmente e quando si trova un'acquirente non si hanno mai i quantitativi richiesti.

Drago 100 ha scritto:Ecco la foto del cavalletto che mi sono costruito molti anni fa

miiiii piaceee, soprattutto l'idea di utilizzare i rulli di tensionamento delle corde dei furgoni. Bravo bravo!
il problema resta sempre quello di dove utilizze le fascine così grandi

sarà che io, pur facendo il tagliaboschi di professione, ho ereditato da mio nonno un enorme rispetto per la natura...ma io non posso immaginare di fare come purtroppo fanno parecchi colleghi i quali accatastano i rametti piccoli nel bosco e poi li lasciano lì a marcire. queste cataste di fascine, oltre che pericolose per incendi nella stagione secca, sono anche uno spreco orribile di materia naturale. le fascine si fanno (grezze, tagliate giuste, legate con il salice, con la canapa, coi tralci di vite o di caprifoglio, etc...), si portano a casa e si regalano in numero di una ogni 10 quintali di legna venduta.
almeno: io faccio così e i miei clienti sono senpre contenti quando gli scarico qualche fascina da 50-80 kg l'una poichè sanno che gli servirà moltissimo.
quando i rametti sono belli secchi e croccanti li accendi direttamente con un fiammifero senza ricorrere a porcherie come la diavolina e senza utilizzare carta di giornale (che sporca ed inquina).

qui da noi vedo molti anziani che vanno a cercare le fascine........e quando andavo a conperare la legna vendevano pure le fascine ....a buon prezzo giustificandosi dicendo che ci voleva il tempo

anche io le vendo le fascine. chiaro che se compri la legna da me le fascine sono omaggio.

......giusto........

Sei fortunato ad avere clienti che capiscono, a me hanno detto che non gli servono, perchè poi le dovrebbero rompere allora preferiscono andare al mercato a prendere le cassette della frutta (che poi devono comunque rompere ) e che però ultimamente stanno scarseggiando. Contenti loro

E' proprio vero Drago.
Anche da me molti non vogliono le fascine, ma poi vanno in giro per negozi a cerca di cassette o altri ancora comprano gli stecchetti in sacchi per il barbecue.
Personalmente un pò per abitudine un pò per rispetto della natura raccolgo sempre tutto e mi porto a casa le fascine lunghe ca 1/1.2metri che poi taglio a misura per camino o stufa con un colpo di cesoia autocostruita, una sorta di forbicione tipo quelli da cantiere edile. Faccio fascine anche con la potatura dei gelsi che ho a casa, 6 con una bella chioma.
Molti professionisti di zona hanno delle difficoltà a piazzare le ramaglie e spesso le triturano o le lasciano marcire sul posto. E' fortunato chi ha dei clienti che le chiedono e "le pagano". Altri rivenditori (non boscaioli, ma solo rimessaggio e compravendita) non le vendono proprio, acquistano/importano solo tagli ricercati come tronchetti e squartoni.
In alcuni casi i boscaioli, le lasciano a terra avvisando gli abitanti della zona che se vogliono possono andare a prendersele gratis. E' un modo per non faticare e farsi qualche amico. Cosa possibile solo vicino a zone abitate, ma per quello che visto funziona.

per drago 100,sono curioso,praticamente hai fatto un cavalletto,metti sopra le fascine,e le leghi con la corda giusto?

Esatto, prima di mettere i rami sul cavalletto, metto uno oppure due spaghi (a seconda della lunghezza della fascina) perchè dopo diventa difficoltoso farli passare e poi stringo bene con le due corde

io invece mi sono accaparrato un pò di cinghie con il tensionatore a cricchetto dove lavoro , non so se mi avete capito , queste :

le stavano sostituendo
io le uso anche al posto del tirfort

non so perchè ma oggi avevo sempre questo pensiero,ma orientativamente quanto sarebbe il costo delle fascine?perchè ho molti parenti volonterosi e.............potrei cogliere l0occasione per venderne alcune anche io!

il prezzo è irrisorio , alcuni le regalano
io le ritengo molto utili per uso personale , ricicli potature , rametti ecc e non butti niente o quasi

robinia ha scritto:non so perchè ma oggi avevo sempre questo pensiero,ma orientativamente quanto sarebbe il costo delle fascine?perchè ho molti parenti volonterosi e.............potrei cogliere l0occasione per venderne alcune anche io!

Nel mondo in cui viviamo, in cui il tempo ha più prezzo delle cose materiali, probabilmente dovresti pagarli i tuoi parenti volenterosi.
Fare fascine non è faticoso, ma richiede tempo.
Se hai un forno a legna, ti torneranno sicuramente utili.

Mi raccontava mio nonno che una volta, prima del boom economico, i pastori passavano a chiedere se potevano far pascolare le pecore nei boschi e castagneti, e ripagavano facendo fascine con i rami a terra. Inutile dire che i boschi erano giardini, anche perchè le foglie servivano nella stalla al posto della paglia, che era sempre poca...

In tempo di guerra, mi raccontava che le vedove o chi non possedeva terra venivano a chiedere la stessa cosa: metà delle fascine la tenevano per se, l'altra la lasciavano in cambio.

Nelle vigne, che ora sono diventate boschi, si usavano le fascine di potatura come concime: due passate d'aratro per buttare la terra a monte, poi si mettevano fascine e le si ricoprivano.

I residui di potatura di susine, albicocche, pesche, mele, li si dava ai conigli che ne mangiavano con appetito la corteccia e le punte dei rami (questo l'ho visto ancora io): ti lasciavano il rametto pulito pulito, e senza corteccia le fascine seccavano in poche settimane.
Adesso, con i trattamenti chimici, la cosa non è più salutare per i conigli...

Le fascine erano necessarie per poter passare con i carri su strade fangose in inverno.

Ogni anno ne faccio un po', non per necessità, ma per mantenere "la mano".
Poi, mi fanno ritornare bei ricordi...

Le uso per fare la carne alla brace durante la bella stagione.
Pensavo per carnevale di caricarmene una bella grossa sulla schiena e di travestirmi come il vecchietto sulla copertina del quarto album dei Led Zeppelin... ma dubito che qualcuno capirebbe la citazione...

eccome se ti capisco vecchio mio,sono uno dei miei gruppi preferiti!! cmq bello il racconto,veramente una volta si faceva tesoro di tutto quello che la natura offriva,si sapeva con poco vivere meglio,e più salutare!io prima ovviamente scherzavo per quanto riguarda i parenti,però una volta veramente si sapeva vivere meglio con poche cose,ora invece si hanno tante cose e si vive male!cmq tengo a sottolineare che bisogna riuttilizzare tutto quello che la natura ci offre,e non buttarlo come se fosse scarto inutile"!

ferrari-tractor ha scritto:
Pensavo per carnevale di caricarmene una bella grossa sulla schiena e di travestirmi come il vecchietto sulla copertina del quarto album dei Led Zeppelin... ma dubito che qualcuno capirebbe la citazione...

Salve,
sono io il vecchietto della copertina!
L'anno scorso ho fatto dodici fascine,legate con lo spago delle rotoballe,me ne sono rimaste dieci e ho fatto un bel falò l'ultimo dell'anno:si vedeva da venti chilometri.
Tradizione anche questa.
Belcanto

Io le fascine le uso per il forno, nell'ultima regolamentazione della regione Piemonte dicono di lasciare le ramaglie sparse nel bosco in modo che facciano concime marcendo.
Fino ad ieri quelle che non si usavano venivano lasciate a mucchietti nel bosco, avendo cura di non coprire i ceppi per non impedire la rigermogliazione, anche se ultimamente dicevano che è meglio coprirli perchè se no li mangiavano i daini.
Personalmente penso che la miglior cosa per lo smaltimento delle ramaglie che non si usano sia la cippatura in loco che fornirà un concime in breve tempo, purtroppo questo sistema richiede un attrezzatura piuttosto costosa.

Ciao,
ho notato che dalle mie parti i boscaioli, che tagliano legna da ardere nei boschi vicino dove io abito, sono soliti lasciare nel bosco i residui del taglio e della pulizia del bosco non ritenuti interessanti, come rami, arbusti, residui di vegetazione, sterpaglie varie, che così vengono accatastate in mucchi e fascine e lasciate macerare nel bosco .
Volevo chiedere se è una prassi comune e corretta o dove viceversa sarebbe corretto portare tali "rimanenze" .

Qui da noi nei posti raggiungibile meccanicamente le fascine le recuperiamo e poi le cippiamo. Il cippato viene poi venduto come combustibile.

Se invece il posto é fuori mano (in questo caso la legna viene esboscata con l'elicottero dunque le spese di esbosco sono superiori al valore commerciale della "ramaglia") quando stramiamo tagliamo già i rami a 40-50 cm di lunghezza facendo attenzione a tagliare tutte le forcelle, facendo così si é sicuri che i rami che vengono lasciati sul posto toccano terra in modo che marciscano in fretta.

GianCarlo ha scritto:Ciao,
ho notato che dalle mie parti i boscaioli, che tagliano legna da ardere nei boschi vicino dove io abito, sono soliti lasciare nel bosco i residui del taglio e della pulizia del bosco non ritenuti interessanti, come rami, arbusti, residui di vegetazione, sterpaglie varie, che così vengono accatastate in mucchi e fascine e lasciate macerare nel bosco .
Volevo chiedere se è una prassi comune e corretta o dove viceversa sarebbe corretto portare tali "rimanenze" .

Si, è pratica comune lasciare le ramaglie in mucchi a marcire nel bosco.
Se si fanno mucchi ordinati e non si ostacola la ricrescita delle piantine, non c'è problema.

zam ha scritto:Qui da noi nei posti raggiungibile meccanicamente le fascine le recuperiamo e poi le cippiamo. Il cippato viene poi venduto come combustibile.

Se invece il posto é fuori mano (in questo caso la legna viene esboscata con l'elicottero dunque le spese di esbosco sono superiori al valore commerciale della "ramaglia") quando stramiamo tagliamo già i rami a 40-50 cm di lunghezza facendo attenzione a tagliare tutte le forcelle, facendo così si é sicuri che i rami che vengono lasciati sul posto toccano terra in modo che marciscano in fretta.

Complimenti per il lavoro ben fatto, toglimi una curiosità: le ramaglie vengono cippate perchè c'è convenienza economica o sono i regolamenti forestali che te lo impongono?

Vengono cippate perché c'é convenienza economica, o perché espressamente richiesto dal committente del lavoro.
Comunque dal punto di vista economico e ecologico sembra che tagliare i rami a 40-50 cm e lasciarli marcire sul posto sia meglio che raccoglierli e lasciarli marcire in fascine

io ne uso molte di fascine siccome ho gli olivi porto ad un allevatore i reisdui della pota e lui mi da delle fascine sempre di olivo pero non quelle attacate a mano ma ha un macchinario che le fa a forma di cubo.