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cosa fare e cosa non fare se dei gatti randagi o di altri circolano in giardino
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dobermann
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baloo
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elena
12 partecipanti
Pagina 1 di 1
cosa fare e cosa non fare se dei gatti randagi o di altri circolano in giardino
.
In quest'ultimo periodo sul sito di giardinaggio che frequento leggo sempre più spesso dei thread aperti da persone che trovano problematica la presenza di gatti nel proprio giardino, così ne ho aperto uno con alcuni suggerimenti per affrontare la situazione con calma e buon senso, ricordando che anche quelli randagi sono tutelati dalla legge contro il maltrattamento (sono infatti legalmente di proprietà del Sindaco locale). Ho pensato di duplicarlo qui per quanti potessero essere interessati:
____________________________________________
Deterrenti
L'EPA ha listato nel suo archivio oltre 30 sostanze chimiche non nocive che possono essere utilizzate come repellenti per gatti. Li potete facilmente trovare in commercio nei negozi di articoli per animali e/o giardinaggio.
Benché letali se ingerite o leccate, le palline antitarme di naftalina o canfora hanno un odore piuttosto repulsivo per i gatti: per cui se poste entro contenitori RIGIDI traforati e CHIUSI ERMETICAMENTE [ad es. una lattina bucherellata e chiusa nella parte superiore con nastro adesivo], possono venire appese nei punti opportuni, facendo attenzione che in nessun modo il gatto possa entrarvi in contatto diretto.
I risultati ottenuti con i repellenti profumati alla citronella o simili, sono in gran parte contraddittori, perché l'efficacia del prodotto è spesso messa a dura prova dagli agenti atmosferici, come umidità e/o il passare delle ore. E' quindi necessario riapplicare costantemente la soluzione, specialmente in caso di pioggia, nebbia o innaffiature. Controllate che i suoi composti chimici non possano essere dannosi per le piante che crescono in quell'area, specialmente se utilizzate fertilizzanti o altri additivi.
NON PENSATE NEMMENO DI UTILIZZARE RODENTICIDI,
LUMACHICIDI O ALTRI VELENI!
Avvelenare gli animali è un REATO punibile penalmente.
Cercare di eliminare il problema in questo modo è illegale, oltreché vile.
E nemmeno efficiente: parlando in soli termini pratici, il veleno può liberarvi dalla seccatura presente ma non evitarvi quella futura... Inoltre, non avete la minima possibilità di controllo su CHI potrebbe ingerire la sostanza letale. Vi sono altri sistemi di gran lunga più efficaci senza ricorrere all'inumana via dell'avvelenamento!
Per le aree terrose o sabbiose dove i gatti amano scavare, soprattutto se la terra è stata aerata di recente, pesanti ciottoli ornamentali possono essere la soluzione giusta e costituire un deterrente efficace, duraturo e piacevole a vedersi. Meglio evitare però le pietre troppo levigate (che riscaldate dal sole costituiscono un ottimo posto per pisolare!) e i materiali leggeri (tipo argilla espansa).
Si possono utilizzare con successo anche dei vecchi cocci di vaso di terracotta, da soli o mischiati a ghiaia.
I materiali scelti devono essere per loro in qualche spiacevoli (NON tali da ferirli però) sia da spostare che da camminarci sopra.
In alcuni casi, è possibile proteggere la zona con una retina metallica o di plastica, stesa sotto un sottile strato di terra.
Dispositivi di dissuasione
Perché un gatto prenda ad evitare un'area nella quale prima era solito andare, è necessario che l'area stessa perda attrattiva o venga percepita come "poco sicura", indipendentemente dalla vostra presenza o meno. La dissuasione più duratura avviene se il gatto l'associa con una situazione o un'occorrenza per lui spiacevole o disturbante... NON deve invece associarlo con la semplice presenza umana, perché in tal caso aspetterà semplicemente l'occasione più propizia.
Semplici dispositivi "di sorpresa" possono essere disposti sulla superficie interessata o in stretta prossimità della stessa, in modo da sorprenderlo quando si avvicinerà a quell'area.
E' necessario avere un po' di pazienza e sperimentare quale dispositivo possa essere più funzionale alle vostre peculiari necessità. Ma il principio rimane immutato...
Ecco alcuni esempi:
Suoni improvvisi - I gatti hanno un'incredibile memoria per le esperienze percepite come negative o spiacevoli -anche se queste sono in realtà del tutto innocue o non pericolose- ed eviteranno posti e situazioni che siano in qualche modo ad esse collegati. Preparate diversi vassoi di metallo, tipo coperchi di latta, contenitori da forno in alluminio etc, e disseminateci del materiale "fragoroso" (ad es. fagioli secchi o pasta industriale). Bilanciatene alcuni lungo i percorsi solitamente utilizzati dal gatto (ad es. staccionate, ringhiere, davanzali...) o sul bordo del cofano di ogni veicolo su cui sia solito saltare. Se bilanciato correttamente, il vassoio consentirà l'appoggio agli uccelli di piccola stazza, ma il peso del gatto sicuramente lo rovescerà con un gran frastuono: il rumore e la sensazione di instabilità provata scoraggeranno il gatto dal ritornarci, mentre la caduta non avrà alcuna conseguenza. Può essere necessario avere un po' di consistenza nell'uso di questo deterrente, perché il gatto può imparare semplicemente a "saltare" l'ostacolo, per cui è necessario cambiarne spesso la disposizione...
Superfici scomode - Per scoraggiare un gatto dal saltare o soggiornare sopra superfici piatte (ad es. cofani, verande, tettoie, etc), procuratevi un telone di plastica largo più o meno quanto la superficie ed incollateci a griglia del nastro biadesivo (che non sia super-incollante!). Assicurate il telone sulla superficie con oggetti pesanti che lo tengano in posizione, ma non gli impediscano di scivolare se tirato con sufficiente forza. Quando il gatto ci salterà su, il nastro appiccicoso sotto le zampe e lo scivolio della plastica lo indurranno presto a non provarci più...
Getti d'acqua - Questo metodo funziona specialmente bene per proteggere le aree di sosta per gli uccelli poste al livello del suolo, o quelle aree prescelte dal gatto come inappropriata "toilette". Quando la temperatura lo permette [NON fatelo quanto il tempo è rigido!] regolate il getto delle boccucce d'irrigazione perché entrino in funzione ad intervalli prestabiliti durante le ore generalmente utilizzate dal gatto per cacciare (di notte o alle prime luci dell'alba, generalmente), o spruzzate direttamente col getto della pompa il gatto quando si avvicina, avendo cura che non sia forte tanto da recargli danno, per lui sarà sufficiente bagnarsi [MAI utilizzare le idropulitrici!!]. Un temporizzatore programmabile può servire a scoraggiare quei gatti che avessero semplicemente preso a "frequentare" il giardino in orari in cui la pompa non è solitamente in funzione... L'acqua fornisce un materiale alternativo anche per i "vassoi traballanti" visti in precedenza, in modo che oltre al rumore e alla caduta l'inopportuno ospite si becchi una piccola doccia fuori programma [NON fatelo quanto il tempo è rigido!].
Ostacoli fisici - Se amate gli uccellini, e l'alimentatore con il miglio o la casetta per il nido sono fissati in verticale su un muro o una colonna, inchiodate una protezione di metallo zincato -a foggia di cono rovesciato- per proteggere l'intera piattaforma.
Di chi è il problema?
Se questi rimedi non dovessero funzionare, tenete presente che il gatto può essere sia selvatico (solo in alcune zone rurali), sia un randagio reinselvatichito, sia un gatto domestico abbandonato o perdutosi. Può infine essere un gatto di proprietà lasciato libero di girovagare senza collarino d'identificazione...
Se il gatto è di proprietà di qualcuno: Se il gatto è di proprietà di qualche vicino, il vostro problema è a metà risolto, perché è di SUA responsabilità far sì che l'animale non possa causare danni alla proprietà altrui...
Non precipitatevi però a litigare con il vostro vicino: non è mai facile discutere diplomaticamente di argomenti spiacevoli senza scadere in reciproche accuse... Il vostro obiettivo è ottenere la loro collaborazione nel risolvere il problema ed è quindi su questo dovreste concentrarvi: vedersi accusare di irresponsabilità li metterà solo sulla difensiva senza che si arrivi realmente ad una volontà di cooperazione.
Cercate perciò di introdurre l'argomento prendendo spunto da considerazioni concernenti la sicurezza del gatto e tutte le possibili situazioni di pericolo (traffico, antiparassitari, cani da guardia...) cui va incontro durante i vagabondaggi.
Cercate di ricordare che anche se per voi è una tremenda seccatura, per il vostro vicino è pur sempre il gatto di casa: se è un proprietario affezionato, affrontando la questione da questo punto di vista vi sarà più facile instaurare una linea di dialogo produttiva... Potreste sorprendervi a notare che è un aspetto del problema al quale il vostro vicino non aveva mai nemmeno lontanamente pensato!
I gatti mantenuti entri i confini della proprietà (o quelli che escono strettamente controllati...) sono maggiormente protetti dagli innumerevoli pericoli che malattie, parassiti, bocconi avvelenati, traffico, scontri con gatti errabondi e .....intolleranza umana possono comportare. Ogni proprietario responsabile dovrebbe considerare attentamente la tipologia della propria abitazione prima di esporre il proprio gatto ai pericoli del mondo d'oggi!
Se il gatto non è di proprietà di nessuno: Se non è possibile risalire al proprietario del gatto, o è un gatto completamente randagio, il problema è momentaneamente tutto nelle vostre mani: dato che è molto difficile di primo acchito determinare se un gatto randagio sia appartenuto a qualcuno e/o sia socializzato con gli esseri umani, usate sempre molta prudenza e nel dubbio NON avvicinatevi. Assumendo che non sia stato possibile scoraggiare il gatto con i consigli dati precedentemente e che il gatto risulti impossibile da avvicinare e/o maneggiare, non resta che pensare all'utilizzo di un dispositivo per catturarlo... Nel qual caso però vi consigliamo di rivolgervi a enti di protezione animali, quali l'ENPA o la LAV, di modo che possano prendersene cura (se necessario, verrà anche sterilizzato).
Cercate i recapiti relativi alla vostra zona qui (o chiamate la sede centrale per farvi dare ulteriori indicazioni):
ENPA => http://www.enpa.it/it/le_sedi2/index.asp
LAV => http://www.lav.it/index.php?id=103
Perché ce l'hanno con me?
Non si deve pensare che i gatti danneggino le proprietà per cattiveria!
In questo tipo di situazioni stanno solo comportandosi nella maniera assolutamente più corretta e naturale per loro ...semplicemente lo stanno facendo nel posto purtroppo meno appropriato per noi!
La strategia consiste quindi nel rendere questo posto il più sgradevole e inattraente possibile, cosicché imparino ad evitarlo e dirigano altrove la loro attenzione...
Cos'è dunque che un gatto può trovare attraente nel vostro giardino?
Le prede:
Nessun gatto resiste al "brivido della caccia": ma a meno che non siano veramente affamati, molti non mangiano nemmeno le prede catturate. I piccoli felini hanno agito da predatori naturali degli uccelli per migliaia di anni: il comportamento è ormai geneticamente acquisito e non esistono condizionamenti affidabili per soffocare questo istinto naturale. Dal canto loro, gli uccelli hanno da migliaia d'anni sviluppato delle tecniche di sopravvivenza piuttosto efficaci, per cui non è facile né frequente che un gatto riesca a catturare un uccello adulto in perfetta salute.
La toilette:
Un altro istinto profondamente radicato nel comportamento del gatto è quello di cercare un'area adatta allo scopo e poter poi coprire i rifiuti in modo da occultarne l'odore e, di conseguenza, la propria presenza. Per questa ragione, ad un gatto che trascorre molto tempo all'aperto il soffice terriccio delle vostre aiuole o la sabbietta fine della buca dei bambini appaiono come una toilette ideale.
Il sonno:
Quando un gatto sonnecchia sopra il cofano della vostra macchina o disteso sopra un'aiuola soleggiata, dal suo punto di vista ha appena trovato un posto meravigliosamente tiepido per schiacciare un pisolino. Il gatto non arriva a capire la portata del danno che può causare, e nemmeno può associare la vostra reazione [strillare, tirargli addosso delle cose...] con il posto scelto per dormire. Certo, imparerà presto ad evitare voi e la vostra voce, ma non ad evitare il posto che voi vorreste salvaguardare... Non eliminerà cioè il comportamento che in primo luogo causa il danno, probabilmente solo l'orario di visita.
Il territorio:
Un gatto errabondo può avvicinarsi alla vostra casa tanto da mettere in agitazione i vostri animali che l'osservano dalle finestre. Talvolta essi si sentono sfidati territorialmente dal nuovo intruso e si esibiscono in chiassosi atteggiamenti di rivendicazione, con tanto di gnauli minacciosi o abbaiare furiosi... Eppure, accecato dal riflesso della finestra o dall'angolo di rifrazione del vetro, il gatto vagabondo può non essersi nemmeno accorto della presenza di altri animali nell'avvicinarsi alla casa ed essere del tutto ignaro dell'agitazione che sta causando... Il modo migliore per tranquillizzare momentaneamente i vostri animali ed evitargli ulteriore stress è di nascondere loro la vista dell'estraneo.
Naturalmente, la soluzione ideale sarebbe che ogni proprietario responsabile tenesse i propri animali nei confini della proprietà, senza permettergli l'esplorazione di un mondo esterno sovente pieno di pericoli... Ma sfortunatamente questa risoluzione giunge in ritardo, se proprio adesso vi trovate ad affrontare il problema di un gatto errabondo sulla vostra proprietà...
Esistono tuttavia moltissimi sistemi cui affidarsi senza che venga fatto alcun male al gatto, né che gli uccelli, il giardino o voi stessi ne dobbiate risentire.
Dato che ogni situazione è diversa dall'altra, vi preghiamo di ricorrere a tutta la vostra pazienza ed ingegnosità per riuscire ad individuare il deterrente più appropriato al vostro caso attraverso tentativi ed errori. Come visto in precedenza, repellenti e dispositivi (casalinghi e a costo zero) progettati per cogliere l'animale "sul fatto" agiscono tutti sul principio di "condizionare" l'animale ad evitare il ripetersi di un'esperienza negativa collegata a quella data area...
PER FAVORE:
NON fate del male al gatto né catturatelo magari per scaricarlo lontano dalla vostra proprietà!
Questo errore non farà altro che inasprire il problema della sovrappopolazione felina, rendendo il vostro problema presente verosimilmente infinito! In Italia, le Associazioni di Volontariato e il Servizio Veterinario della ASL possono ragguagliarvi sulle procedure necessarie per far sterilizzare il gatto GRATUITAMENTE presso i loro ambulatori. NON fate però catturare e sterilizzare un gatto di ALTRUI proprietà!
(fonte principale: http://www.inseparabile.com/gatti/nuova_pagina_5.htm)
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In quest'ultimo periodo sul sito di giardinaggio che frequento leggo sempre più spesso dei thread aperti da persone che trovano problematica la presenza di gatti nel proprio giardino, così ne ho aperto uno con alcuni suggerimenti per affrontare la situazione con calma e buon senso, ricordando che anche quelli randagi sono tutelati dalla legge contro il maltrattamento (sono infatti legalmente di proprietà del Sindaco locale). Ho pensato di duplicarlo qui per quanti potessero essere interessati:
____________________________________________
Deterrenti
L'EPA ha listato nel suo archivio oltre 30 sostanze chimiche non nocive che possono essere utilizzate come repellenti per gatti. Li potete facilmente trovare in commercio nei negozi di articoli per animali e/o giardinaggio.
Benché letali se ingerite o leccate, le palline antitarme di naftalina o canfora hanno un odore piuttosto repulsivo per i gatti: per cui se poste entro contenitori RIGIDI traforati e CHIUSI ERMETICAMENTE [ad es. una lattina bucherellata e chiusa nella parte superiore con nastro adesivo], possono venire appese nei punti opportuni, facendo attenzione che in nessun modo il gatto possa entrarvi in contatto diretto.
I risultati ottenuti con i repellenti profumati alla citronella o simili, sono in gran parte contraddittori, perché l'efficacia del prodotto è spesso messa a dura prova dagli agenti atmosferici, come umidità e/o il passare delle ore. E' quindi necessario riapplicare costantemente la soluzione, specialmente in caso di pioggia, nebbia o innaffiature. Controllate che i suoi composti chimici non possano essere dannosi per le piante che crescono in quell'area, specialmente se utilizzate fertilizzanti o altri additivi.
NON PENSATE NEMMENO DI UTILIZZARE RODENTICIDI,
LUMACHICIDI O ALTRI VELENI!
Avvelenare gli animali è un REATO punibile penalmente.
Cercare di eliminare il problema in questo modo è illegale, oltreché vile.
E nemmeno efficiente: parlando in soli termini pratici, il veleno può liberarvi dalla seccatura presente ma non evitarvi quella futura... Inoltre, non avete la minima possibilità di controllo su CHI potrebbe ingerire la sostanza letale. Vi sono altri sistemi di gran lunga più efficaci senza ricorrere all'inumana via dell'avvelenamento!
Per le aree terrose o sabbiose dove i gatti amano scavare, soprattutto se la terra è stata aerata di recente, pesanti ciottoli ornamentali possono essere la soluzione giusta e costituire un deterrente efficace, duraturo e piacevole a vedersi. Meglio evitare però le pietre troppo levigate (che riscaldate dal sole costituiscono un ottimo posto per pisolare!) e i materiali leggeri (tipo argilla espansa).
Si possono utilizzare con successo anche dei vecchi cocci di vaso di terracotta, da soli o mischiati a ghiaia.
I materiali scelti devono essere per loro in qualche spiacevoli (NON tali da ferirli però) sia da spostare che da camminarci sopra.
In alcuni casi, è possibile proteggere la zona con una retina metallica o di plastica, stesa sotto un sottile strato di terra.
Dispositivi di dissuasione
Perché un gatto prenda ad evitare un'area nella quale prima era solito andare, è necessario che l'area stessa perda attrattiva o venga percepita come "poco sicura", indipendentemente dalla vostra presenza o meno. La dissuasione più duratura avviene se il gatto l'associa con una situazione o un'occorrenza per lui spiacevole o disturbante... NON deve invece associarlo con la semplice presenza umana, perché in tal caso aspetterà semplicemente l'occasione più propizia.
Semplici dispositivi "di sorpresa" possono essere disposti sulla superficie interessata o in stretta prossimità della stessa, in modo da sorprenderlo quando si avvicinerà a quell'area.
E' necessario avere un po' di pazienza e sperimentare quale dispositivo possa essere più funzionale alle vostre peculiari necessità. Ma il principio rimane immutato...
Ecco alcuni esempi:
Suoni improvvisi - I gatti hanno un'incredibile memoria per le esperienze percepite come negative o spiacevoli -anche se queste sono in realtà del tutto innocue o non pericolose- ed eviteranno posti e situazioni che siano in qualche modo ad esse collegati. Preparate diversi vassoi di metallo, tipo coperchi di latta, contenitori da forno in alluminio etc, e disseminateci del materiale "fragoroso" (ad es. fagioli secchi o pasta industriale). Bilanciatene alcuni lungo i percorsi solitamente utilizzati dal gatto (ad es. staccionate, ringhiere, davanzali...) o sul bordo del cofano di ogni veicolo su cui sia solito saltare. Se bilanciato correttamente, il vassoio consentirà l'appoggio agli uccelli di piccola stazza, ma il peso del gatto sicuramente lo rovescerà con un gran frastuono: il rumore e la sensazione di instabilità provata scoraggeranno il gatto dal ritornarci, mentre la caduta non avrà alcuna conseguenza. Può essere necessario avere un po' di consistenza nell'uso di questo deterrente, perché il gatto può imparare semplicemente a "saltare" l'ostacolo, per cui è necessario cambiarne spesso la disposizione...
Superfici scomode - Per scoraggiare un gatto dal saltare o soggiornare sopra superfici piatte (ad es. cofani, verande, tettoie, etc), procuratevi un telone di plastica largo più o meno quanto la superficie ed incollateci a griglia del nastro biadesivo (che non sia super-incollante!). Assicurate il telone sulla superficie con oggetti pesanti che lo tengano in posizione, ma non gli impediscano di scivolare se tirato con sufficiente forza. Quando il gatto ci salterà su, il nastro appiccicoso sotto le zampe e lo scivolio della plastica lo indurranno presto a non provarci più...
Getti d'acqua - Questo metodo funziona specialmente bene per proteggere le aree di sosta per gli uccelli poste al livello del suolo, o quelle aree prescelte dal gatto come inappropriata "toilette". Quando la temperatura lo permette [NON fatelo quanto il tempo è rigido!] regolate il getto delle boccucce d'irrigazione perché entrino in funzione ad intervalli prestabiliti durante le ore generalmente utilizzate dal gatto per cacciare (di notte o alle prime luci dell'alba, generalmente), o spruzzate direttamente col getto della pompa il gatto quando si avvicina, avendo cura che non sia forte tanto da recargli danno, per lui sarà sufficiente bagnarsi [MAI utilizzare le idropulitrici!!]. Un temporizzatore programmabile può servire a scoraggiare quei gatti che avessero semplicemente preso a "frequentare" il giardino in orari in cui la pompa non è solitamente in funzione... L'acqua fornisce un materiale alternativo anche per i "vassoi traballanti" visti in precedenza, in modo che oltre al rumore e alla caduta l'inopportuno ospite si becchi una piccola doccia fuori programma [NON fatelo quanto il tempo è rigido!].
Ostacoli fisici - Se amate gli uccellini, e l'alimentatore con il miglio o la casetta per il nido sono fissati in verticale su un muro o una colonna, inchiodate una protezione di metallo zincato -a foggia di cono rovesciato- per proteggere l'intera piattaforma.
Di chi è il problema?
Se questi rimedi non dovessero funzionare, tenete presente che il gatto può essere sia selvatico (solo in alcune zone rurali), sia un randagio reinselvatichito, sia un gatto domestico abbandonato o perdutosi. Può infine essere un gatto di proprietà lasciato libero di girovagare senza collarino d'identificazione...
Se il gatto è di proprietà di qualcuno: Se il gatto è di proprietà di qualche vicino, il vostro problema è a metà risolto, perché è di SUA responsabilità far sì che l'animale non possa causare danni alla proprietà altrui...
Non precipitatevi però a litigare con il vostro vicino: non è mai facile discutere diplomaticamente di argomenti spiacevoli senza scadere in reciproche accuse... Il vostro obiettivo è ottenere la loro collaborazione nel risolvere il problema ed è quindi su questo dovreste concentrarvi: vedersi accusare di irresponsabilità li metterà solo sulla difensiva senza che si arrivi realmente ad una volontà di cooperazione.
Cercate perciò di introdurre l'argomento prendendo spunto da considerazioni concernenti la sicurezza del gatto e tutte le possibili situazioni di pericolo (traffico, antiparassitari, cani da guardia...) cui va incontro durante i vagabondaggi.
Cercate di ricordare che anche se per voi è una tremenda seccatura, per il vostro vicino è pur sempre il gatto di casa: se è un proprietario affezionato, affrontando la questione da questo punto di vista vi sarà più facile instaurare una linea di dialogo produttiva... Potreste sorprendervi a notare che è un aspetto del problema al quale il vostro vicino non aveva mai nemmeno lontanamente pensato!
I gatti mantenuti entri i confini della proprietà (o quelli che escono strettamente controllati...) sono maggiormente protetti dagli innumerevoli pericoli che malattie, parassiti, bocconi avvelenati, traffico, scontri con gatti errabondi e .....intolleranza umana possono comportare. Ogni proprietario responsabile dovrebbe considerare attentamente la tipologia della propria abitazione prima di esporre il proprio gatto ai pericoli del mondo d'oggi!
Se il gatto non è di proprietà di nessuno: Se non è possibile risalire al proprietario del gatto, o è un gatto completamente randagio, il problema è momentaneamente tutto nelle vostre mani: dato che è molto difficile di primo acchito determinare se un gatto randagio sia appartenuto a qualcuno e/o sia socializzato con gli esseri umani, usate sempre molta prudenza e nel dubbio NON avvicinatevi. Assumendo che non sia stato possibile scoraggiare il gatto con i consigli dati precedentemente e che il gatto risulti impossibile da avvicinare e/o maneggiare, non resta che pensare all'utilizzo di un dispositivo per catturarlo... Nel qual caso però vi consigliamo di rivolgervi a enti di protezione animali, quali l'ENPA o la LAV, di modo che possano prendersene cura (se necessario, verrà anche sterilizzato).
Cercate i recapiti relativi alla vostra zona qui (o chiamate la sede centrale per farvi dare ulteriori indicazioni):
ENPA => http://www.enpa.it/it/le_sedi2/index.asp
LAV => http://www.lav.it/index.php?id=103
Perché ce l'hanno con me?
Non si deve pensare che i gatti danneggino le proprietà per cattiveria!
In questo tipo di situazioni stanno solo comportandosi nella maniera assolutamente più corretta e naturale per loro ...semplicemente lo stanno facendo nel posto purtroppo meno appropriato per noi!
La strategia consiste quindi nel rendere questo posto il più sgradevole e inattraente possibile, cosicché imparino ad evitarlo e dirigano altrove la loro attenzione...
Cos'è dunque che un gatto può trovare attraente nel vostro giardino?
Le prede:
Nessun gatto resiste al "brivido della caccia": ma a meno che non siano veramente affamati, molti non mangiano nemmeno le prede catturate. I piccoli felini hanno agito da predatori naturali degli uccelli per migliaia di anni: il comportamento è ormai geneticamente acquisito e non esistono condizionamenti affidabili per soffocare questo istinto naturale. Dal canto loro, gli uccelli hanno da migliaia d'anni sviluppato delle tecniche di sopravvivenza piuttosto efficaci, per cui non è facile né frequente che un gatto riesca a catturare un uccello adulto in perfetta salute.
La toilette:
Un altro istinto profondamente radicato nel comportamento del gatto è quello di cercare un'area adatta allo scopo e poter poi coprire i rifiuti in modo da occultarne l'odore e, di conseguenza, la propria presenza. Per questa ragione, ad un gatto che trascorre molto tempo all'aperto il soffice terriccio delle vostre aiuole o la sabbietta fine della buca dei bambini appaiono come una toilette ideale.
Il sonno:
Quando un gatto sonnecchia sopra il cofano della vostra macchina o disteso sopra un'aiuola soleggiata, dal suo punto di vista ha appena trovato un posto meravigliosamente tiepido per schiacciare un pisolino. Il gatto non arriva a capire la portata del danno che può causare, e nemmeno può associare la vostra reazione [strillare, tirargli addosso delle cose...] con il posto scelto per dormire. Certo, imparerà presto ad evitare voi e la vostra voce, ma non ad evitare il posto che voi vorreste salvaguardare... Non eliminerà cioè il comportamento che in primo luogo causa il danno, probabilmente solo l'orario di visita.
Il territorio:
Un gatto errabondo può avvicinarsi alla vostra casa tanto da mettere in agitazione i vostri animali che l'osservano dalle finestre. Talvolta essi si sentono sfidati territorialmente dal nuovo intruso e si esibiscono in chiassosi atteggiamenti di rivendicazione, con tanto di gnauli minacciosi o abbaiare furiosi... Eppure, accecato dal riflesso della finestra o dall'angolo di rifrazione del vetro, il gatto vagabondo può non essersi nemmeno accorto della presenza di altri animali nell'avvicinarsi alla casa ed essere del tutto ignaro dell'agitazione che sta causando... Il modo migliore per tranquillizzare momentaneamente i vostri animali ed evitargli ulteriore stress è di nascondere loro la vista dell'estraneo.
Naturalmente, la soluzione ideale sarebbe che ogni proprietario responsabile tenesse i propri animali nei confini della proprietà, senza permettergli l'esplorazione di un mondo esterno sovente pieno di pericoli... Ma sfortunatamente questa risoluzione giunge in ritardo, se proprio adesso vi trovate ad affrontare il problema di un gatto errabondo sulla vostra proprietà...
Esistono tuttavia moltissimi sistemi cui affidarsi senza che venga fatto alcun male al gatto, né che gli uccelli, il giardino o voi stessi ne dobbiate risentire.
Dato che ogni situazione è diversa dall'altra, vi preghiamo di ricorrere a tutta la vostra pazienza ed ingegnosità per riuscire ad individuare il deterrente più appropriato al vostro caso attraverso tentativi ed errori. Come visto in precedenza, repellenti e dispositivi (casalinghi e a costo zero) progettati per cogliere l'animale "sul fatto" agiscono tutti sul principio di "condizionare" l'animale ad evitare il ripetersi di un'esperienza negativa collegata a quella data area...
PER FAVORE:
NON fate del male al gatto né catturatelo magari per scaricarlo lontano dalla vostra proprietà!
Questo errore non farà altro che inasprire il problema della sovrappopolazione felina, rendendo il vostro problema presente verosimilmente infinito! In Italia, le Associazioni di Volontariato e il Servizio Veterinario della ASL possono ragguagliarvi sulle procedure necessarie per far sterilizzare il gatto GRATUITAMENTE presso i loro ambulatori. NON fate però catturare e sterilizzare un gatto di ALTRUI proprietà!
(fonte principale: http://www.inseparabile.com/gatti/nuova_pagina_5.htm)
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elena- utente registrato
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Re: cosa fare e cosa non fare se dei gatti randagi o di altri circolano in giardino
Ragazzi ho sempre avuto un gatto prima di convolare a nozze e fare il papà. Ora per ovvie ragioni non ne ho.
E vi dirò che in giardino quelli di "nessuno" (si fa per dire ho una vicina che da da mangiare ai randagi e li raccoglie intorno casa in conseguenza), sono molesti marcano il territorio, sporcano, danno fastidio alla mia taratruga terrestre che regolarmente si chiude nel suo guscio, e chi più ne ha ne metta.
Legalmente ne risponde il proprietario (che nega la proprietà) altrimenti si dovrebbe chiedere all'ASP ma figurati non prendono i cani randagi che da noi vanno in branco e son pericolosi......
Ovvio bisogna studiare qualcosa che non sia però violento contro gli animaletti ....
E vi dirò che in giardino quelli di "nessuno" (si fa per dire ho una vicina che da da mangiare ai randagi e li raccoglie intorno casa in conseguenza), sono molesti marcano il territorio, sporcano, danno fastidio alla mia taratruga terrestre che regolarmente si chiude nel suo guscio, e chi più ne ha ne metta.
Legalmente ne risponde il proprietario (che nega la proprietà) altrimenti si dovrebbe chiedere all'ASP ma figurati non prendono i cani randagi che da noi vanno in branco e son pericolosi......
Ovvio bisogna studiare qualcosa che non sia però violento contro gli animaletti ....
Checus- utente registrato
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re cosa fare e cosa non fare se dei gatti randagi o di altri circolano in giardino
da me è usanza mettere bottiglie di plastica piene d'acqua nei punti di accesso e dove non si vuole che vadano i randagi.. il riflesso prodotto li disturba.... con alcunii gatti funziona.. con quelli più intraprendenti meno....
oppure anche il pepe nero sparso in giro in mucchietti... è meno pericoloso e nocivo della naftalina...
oppure anche il pepe nero sparso in giro in mucchietti... è meno pericoloso e nocivo della naftalina...
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Re: cosa fare e cosa non fare se dei gatti randagi o di altri circolano in giardino
fatevi un bel cane..
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Re: cosa fare e cosa non fare se dei gatti randagi o di altri circolano in giardino
Lo zolfo in polvere (quello per la vigna) funziona come dissuasore per cani, però bisogna metterlo sul muro o comunque dove il cane fa pipì.
Forse funziona anche con i gatti...
Forse funziona anche con i gatti...
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Re: cosa fare e cosa non fare se dei gatti randagi o di altri circolano in giardino
Salve, io non ho gatti e non sono un loro fan, però li rispetto. Nel mio orto e giardino vengono regolarmente i gatti dei vicini. Io non li scaccio, anzi; ho natota che da quando ci sono i gatti sono spariti le talpe, i topi, i serpenti e le vipere. Saluti.
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Re: cosa fare e cosa non fare se dei gatti randagi o di altri circolano in giardino
mica sempre funziona.Templeton ha scritto:fatevi un bel cane..
o, meglio, se funziona fai una strage di gatti.
alcuni anni fa avevo un vicino (il quale poi è mancato e ho comprato io la sua casetta dagli eredi) il quale era un gattaro: dava da mangiare a tutti i randagi lì a casa sua, a pochi metri dalla mia.
bene: i "suoi" gatti, nonostante vedessero di là dalla rete i miei 6 cani (e che cani: pitbull, rotweiller, alano, etc) facevano ugualmente gli smargiassi ed entravano con l'unico risultato di farsi puntualmente e regolarmente sbranare. ne avrò seppelliti una quindicina.
quello che mi ha colpito è ciò che mi raccontò una mia fidanzata dell'epoca la quale ebbe occasione di assistere ad alcune di queste carneficine in mia assenza (se ci sono io basta un mio schiocco di dita e i cani si fermano): il gatto entrava, i cani lo vedevano, lui vedeva che loro lo vedevano, i cani (tutti e sei con un peso medio di 65/70 chili l'uno) caricavano partendo da lontano e...
il gatto...????
che faceva il gatto????
se la dava a gambe levate?
spiccava un balzo per raggiungere un albero?
macchè...
rimaneva immobile, gonfiava il pelo e soffiava.
con l'unico risultato di venire sbranato all'istante.
non ho mai capito il motivo di questo comportamento (scarsamente autoconservativo) di quei felini.
******************************************************************************************************
"La caccia è una forma secondaria di malattia mentale umana"
(Theodor Heuss, Presidente della Repubblica Federale di Germania dal 1949 al 1959).
Re: cosa fare e cosa non fare se dei gatti randagi o di altri circolano in giardino
peppone ha scritto:mica sempre funziona.Templeton ha scritto:fatevi un bel cane..
o, meglio, se funziona fai una strage di gatti.
alcuni anni fa avevo un vicino (il quale poi è mancato e ho comprato io la sua casetta dagli eredi) il quale era un gattaro: dava da mangiare a tutti i randagi lì a casa sua, a pochi metri dalla mia.
bene: i "suoi" gatti, nonostante vedessero di là dalla rete i miei 6 cani (e che cani: pitbull, rotweiller, alano, etc) facevano ugualmente gli smargiassi ed entravano con l'unico risultato di farsi puntualmente e regolarmente sbranare. ne avrò seppelliti una quindicina.
quello che mi ha colpito è ciò che mi raccontò una mia fidanzata dell'epoca la quale ebbe occasione di assistere ad alcune di queste carneficine in mia assenza (se ci sono io basta un mio schiocco di dita e i cani si fermano): il gatto entrava, i cani lo vedevano, lui vedeva che loro lo vedevano, i cani (tutti e sei con un peso medio di 65/70 chili l'uno) caricavano partendo da lontano e...
il gatto...????
che faceva il gatto????
se la dava a gambe levate?
spiccava un balzo per raggiungere un albero?
macchè...
rimaneva immobile, gonfiava il pelo e soffiava.
con l'unico risultato di venire sbranato all'istante.
è la legge della natura..
ma se hai un giardino o un orto.. mi sa che i cani fanno lo stesso danni..
Templeton- UTENTE BANNATO
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Re: cosa fare e cosa non fare se dei gatti randagi o di altri circolano in giardino
la legge della natura dovrebbe prevedere comportamenti istintuali efficaci per la propria conservazione.Templeton ha scritto:
è la legge della natura..
ma se hai un giardino o un orto.. mi sa che i cani fanno lo stesso danni..
non comportamenti parasuicidari (un gatto che soffia a sei cagnoni che lo caricano equivale ad un uomo che vede un camion a 30 metri da lui che gli viene incontro ed anzichè spostarsi sta fermo e grida: non serve a nulla).
non ho capito il discorso dei danni fatti dai cani nel giardino.
ma tutto questo discorso, qui, è molto OT.
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Re: cosa fare e cosa non fare se dei gatti randagi o di altri circolano in giardino
peppone ha scritto:la legge della natura dovrebbe prevedere comportamenti istintuali efficaci per la propria conservazione.Templeton ha scritto:
è la legge della natura..
ma se hai un giardino o un orto.. mi sa che i cani fanno lo stesso danni..
non comportamenti parasuicidari (un gatto che soffia a sei cagnoni che lo caricano equivale ad un uomo che vede un camion a 30 metri da lui che gli viene incontro ed anzichè spostarsi sta fermo e grida: non serve a nulla).
non ho capito il discorso dei danni fatti dai cani nel giardino.
ma tutto questo discorso, qui, è molto OT.
si parlava dei possibili rimedi per tenere lontano i gatti..
i cani faranno il loro dovere( se i gatti faranno altrettanto staranno alla larga)..
ma se bisogna tenerli lontano da giardini e orti, non credo che usare i cani sia la soluzione ,a pensarci bene,,a loro volta potrebbero fare danni al prato o alle colture..
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Re: cosa fare e cosa non fare se dei gatti randagi o di altri circolano in giardino
la paura ottenebra la mente è capitato anche a me con solo i miei 2 cani che il gatto stesse lì fermo a guardarli arrivare soffando e gonfiandosi...peppone ha scritto:mica sempre funziona.Templeton ha scritto:fatevi un bel cane..
o, meglio, se funziona fai una strage di gatti.
alcuni anni fa avevo un vicino (il quale poi è mancato e ho comprato io la sua casetta dagli eredi) il quale era un gattaro: dava da mangiare a tutti i randagi lì a casa sua, a pochi metri dalla mia.
bene: i "suoi" gatti, nonostante vedessero di là dalla rete i miei 6 cani (e che cani: pitbull, rotweiller, alano, etc) facevano ugualmente gli smargiassi ed entravano con l'unico risultato di farsi puntualmente e regolarmente sbranare. ne avrò seppelliti una quindicina.
quello che mi ha colpito è ciò che mi raccontò una mia fidanzata dell'epoca la quale ebbe occasione di assistere ad alcune di queste carneficine in mia assenza (se ci sono io basta un mio schiocco di dita e i cani si fermano): il gatto entrava, i cani lo vedevano, lui vedeva che loro lo vedevano, i cani (tutti e sei con un peso medio di 65/70 chili l'uno) caricavano partendo da lontano e...
il gatto...????
che faceva il gatto????
se la dava a gambe levate?
spiccava un balzo per raggiungere un albero?
macchè...
rimaneva immobile, gonfiava il pelo e soffiava.
con l'unico risultato di venire sbranato all'istante.
non ho mai capito il motivo di questo comportamento (scarsamente autoconservativo) di quei felini.
nell'istante di paura il gatto non vede altre vie d'uscita che lo scontro poichè i cani sono nel suo territorio di difesa.. ogni animale ce l'ha... oltre una certa distanza il gatto scappa... di contro di qua del limite immagnario di difesa il gatto sa che deve lottare... è l'istinto.. nei cani il limite e molto più vicino che ne felini che sono più selvatci....
fine ot..
le bottiglie d'acqua funziionano... garantito.. solo che bisogna rempire casa di bottiglie.... ci sono anche alcune piante che per i gatti puzzano e non si avvicinano ma non mi ricordo quali.. ora cerco e poi posto
trovato ed editato... cipolla aceto e ruta sono repellenti naturali per i gatti... in particolare la ruta... e poi con un rametto ci s fa una buona grappa digestiva
Ultima modifica di baloo il Mer Mag 02, 2012 7:04 pm - modificato 1 volta. (Motivazione : ortografia e piante repellenti)
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Re: cosa fare e cosa non fare se dei gatti randagi o di altri circolano in giardino
sarà OT ma devo farti i complimenti e ringraziarti.. bellissima spiegazione...baloo ha scritto:la paura ottenebra la mente è capitato anche a me con solo i miei 2 cani che il gatto stesse lì fermo a guardarli arrivare soffando e gonfiandosi...
mell'istante di paura il gatto non vede altre vie d'uscita che lo scontro poichè i cani sono nel suo territorio d difesa.. ogni animale ce l'ha... oltre una certa distanza il gatto scappa... di contro di qua del limite mmagnario di difesa li gatto sa che deve lottare... è l'istinto.. nei cani il limite e molto più vicino che ne felini che sono più selvatci....
fine ot..
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Re: cosa fare e cosa non fare se dei gatti randagi o di altri circolano in giardino
condivido.Templeton ha scritto:devo farti i complimenti e ringraziarti.. bellissima spiegazione...
ora però rientriamo in argomento, grazie.
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(Theodor Heuss, Presidente della Repubblica Federale di Germania dal 1949 al 1959).
Re: cosa fare e cosa non fare se dei gatti randagi o di altri circolano in giardino
ferrari-tractor ha scritto:Lo zolfo in polvere (quello per la vigna) funziona come dissuasore per cani, però bisogna metterlo sul muro o comunque dove il cane fa pipì.
Forse funziona anche con i gatti...
Io vivo a Roma , e molti negozianti mettono lo zolfo pensando di dissuadere i cani......bè ti posso dire che non è proprio cosi, i cani ci vanno lo stesso a fare pipi sui muri come nulla fosse.
In piu ho chiesto anche a dei vigili e mi hanno detto che è assolutamente illegale spargere polveri tossiche su suolo pubblico.
PS:lasciamo vivere tranquilli questi animaletti , che il piu delle volte i loro ''sbagli'' è per colpa nostra.
Checo giustamente dice che ci sono branchi di cani randagi, e potrebbero essere potenzialmente pericolosi, ma tutte le persone che ogni anno prima di partire per le vacanze li abbandonano, di questo non si dice niente!!!!!!!!
E per le campagne di sterilizzazione di cani randagi per risolvere questo problema, a nessuno gliene frega niente, finchè poi non succede qualcosa, allora tutti gli occhi sono puntati li, su quei cani randagi che nessuno vuole e che giustamente hanno fatto branco per difendersi da una bestia ben peggiore e pericolosa, l'uomo.
Dimenticavo , le bottiglie di plastica con acqua confermo anche io che funzionano, sono un rimedio semplice, pratico e non dannoso per nessuno.
Al paese di mio padre in montagna che è pieno di gatti in molti lo fanno.
Se sono andato OT chiedo scusa
saluti fabio
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Re: cosa fare e cosa non fare se dei gatti randagi o di altri circolano in giardino
tutti questi rimedi non li capisco....basta avere un cane che abbaia pure se solo di 15 kg e i gatti non entrano .....questo è cio che succede a me ....certo passano davanti al cancello ma non sono mai entrati ....e dire che peggy non è un cane imponente o agressiva ....evidentemente sono attirati da dentro i giardini per qualche cosa .....forse cibo?
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Re: cosa fare e cosa non fare se dei gatti randagi o di altri circolano in giardino
Bè piu che attirati verso i giardini , penso che ci entrino come entrerebbero in qualunque altro luogo pubblico o aperto!!!! non credo abbiano il senso della ''proprietà''........
Quindi secondo me non possiamo vedere le cose ragionando con la nostra di mente e vederla come un intrusione.
Quindi secondo me non possiamo vedere le cose ragionando con la nostra di mente e vederla come un intrusione.
dobermann- utente registrato
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Re: cosa fare e cosa non fare se dei gatti randagi o di altri circolano in giardino
Idembaloo ha scritto:da me è usanza mettere bottiglie di plastica piene d'acqua nei punti di accesso e dove non si vuole che vadano i randagi.. il riflesso prodotto li disturba.... con alcunii gatti funziona.. con quelli più intraprendenti meno....
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Re: cosa fare e cosa non fare se dei gatti randagi o di altri circolano in giardino
Ho visto, sì, che il pepe viene spesso consigliato (intendo, non solo qui ma anche in giro in rete) ma da persona che conosce i gatti posso dire che resta comunque una sostanza per loro molto dannosa, quindi invito a leggere i consigli postati a inizio thread. Se l'intenzione è allontanarli e non fare loro del male, lì c'è già più di qualche buon suggerimento che, di nuovo perché conosco i gatti, sono piuttosto certa funzionerebbe bene senza però recar loro problemi seri.
Grazie a chi ne terrà conto
Grazie a chi ne terrà conto
elena- utente registrato
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Re: cosa fare e cosa non fare se dei gatti randagi o di altri circolano in giardino
premetto che,contrariamente a mia moglie,non sono certo un estimatore di questi felini...nondimeno dato che nn mi piace nemmeno rimuovere le loro carcasse sbranate dai miei ,poco accondiscendenti, cani,uso bagnare con varechina i muretti e le recinzione attraverso i quali sono soliti insinuarsi...evito così,generalmente, di assistere a devastazioni da inseguimento e/o conseguenti carneficine...
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proteggiamo le specie a rischio estinzione
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Ultima modifica di MASTROTURI il Sab Mag 05, 2012 6:42 pm - modificato 1 volta. (Motivazione : e-corrige)
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Re: cosa fare e cosa non fare se dei gatti randagi o di altri circolano in giardino
Anche perchè i gatti con i loro artigli non scherzano, di solito hanno la peggio ma ne ho visto piu di uno di cane con gravi ferite da ''gatto''.
Quindi seguendo questi consigli evitiamo inutili sofferenze a entrambe.
dobermann- utente registrato
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Re: cosa fare e cosa non fare se dei gatti randagi o di altri circolano in giardino
purtroppo dipende dal cane...dobermann ha scritto:
Anche perchè i gatti con i loro artigli non scherzano, di solito hanno la peggio ma ne ho visto piu di uno di cane con gravi ferite da ''gatto''.
ai cani che tengo da oltre 20 anni i poveri mici finiti sbranati non sono mai riusciti a fargli nemmeno un graffietto...fine ot
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Re: cosa fare e cosa non fare se dei gatti randagi o di altri circolano in giardino
la gatta di mio suocero con le sue adorabili unghiette mi ha distrutto una zanzariera......
fast6004g- utente registrato
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