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avviamento all'alto fusto
5 partecipanti
LA MOTOSEGA ed altri attrezzi da taglio :: ARGOMENTI CORRELATI :: NORMATIVE SULL' ABBATTIMENTO ED ALTRI ASPETTI LEGALI
Pagina 1 di 1
avviamento all'alto fusto
Dopo domanda alla comunità montana ho ottenuto il nulla osta per il diradamento e avviamento all'alto fusto . Ho già cominciato da un paio di anni a lavorarci, chiedendo peraltro la proroga di anno in anno per completare i lavori (il tempo, facendolo solo per hobby purtroppo è poco). In pratica il mio obiettivo sarebbe quello di trasformare un bosco maturo e molto chiuso in un bosco sano più aperto.
Tra le varie prescrizioni ho il taglio di conifere sottoposte e "rilasciare le piante forstali da seme".
Quest'ultimo concetto è quello che non mi è molto chiaro. Se devo diradare è ho per esempio delle piccole querce (pur nate da seme), curve, sottoposte a quelle belle e ben sviluppate che vorrrei appunto privilegiare cosa devo fare? I due concetti (diradare e rilasciare) non sono in contraddizione?
grazie dell'aiuto
Tra le varie prescrizioni ho il taglio di conifere sottoposte e "rilasciare le piante forstali da seme".
Quest'ultimo concetto è quello che non mi è molto chiaro. Se devo diradare è ho per esempio delle piccole querce (pur nate da seme), curve, sottoposte a quelle belle e ben sviluppate che vorrrei appunto privilegiare cosa devo fare? I due concetti (diradare e rilasciare) non sono in contraddizione?
grazie dell'aiuto
Robin10- utente registrato
- Messaggi : 97
Data d'iscrizione : 07.06.13
Re: avviamento all'alto fusto
non vedo la contraddizione: piccole querce sottoposte non si possono considerare come realmente efficaci nella produzione di seme. Diradare e rilasciare non sono termini opposti... se lo fossero allora vorrebbe dire che tagli tutto.... e non è il caso...
Piuttosto se è un bosco matur, come scrivi, la contraddizone è con il termine avviamento all'alto fusto... se è già maturo non ha certo bisogno di essere avviato all'alto fusto che è un'oerazione tipica dei cedui invecchiati
Piuttosto se è un bosco matur, come scrivi, la contraddizone è con il termine avviamento all'alto fusto... se è già maturo non ha certo bisogno di essere avviato all'alto fusto che è un'oerazione tipica dei cedui invecchiati
alpinalido- utente registrato
- Messaggi : 32
Data d'iscrizione : 15.10.11
avviamento all' alto fusto
Grazie innanzitutto della risposta.
Scusa ma non un sono tecnico forestale ma un tecnico di altra natura che per hobby (e per risparmio con il fai da te) si dedica al bosco quindi molte definizioni non sono per me automatiche. Avevo inteso l'albero da seme nel senso di albero nato da seme (in contrapposizione dal selezionato da pollone, se non sbaglio ancora i termini) non che potesse produrlo (il seme). Questa tua interpretazione mi rende già le cose più chiare.
Bosco maturo per me significa con alberi già ben sviluppati ma solo parzialmente (non tutti cioè) ed ecco perchè il diradamento senza il taglio totale ovviamente anche per ragioni di stabilità pendio (e questo invece è il mio mestiere). In pratica il mio obiettivo è diradare tenendo gli alberi migliori; a questa mia richiesta la Comuntà ha risposto con avviamento all'alto fusto. Di più non so dirti
Grazie ancora
Scusa ma non un sono tecnico forestale ma un tecnico di altra natura che per hobby (e per risparmio con il fai da te) si dedica al bosco quindi molte definizioni non sono per me automatiche. Avevo inteso l'albero da seme nel senso di albero nato da seme (in contrapposizione dal selezionato da pollone, se non sbaglio ancora i termini) non che potesse produrlo (il seme). Questa tua interpretazione mi rende già le cose più chiare.
Bosco maturo per me significa con alberi già ben sviluppati ma solo parzialmente (non tutti cioè) ed ecco perchè il diradamento senza il taglio totale ovviamente anche per ragioni di stabilità pendio (e questo invece è il mio mestiere). In pratica il mio obiettivo è diradare tenendo gli alberi migliori; a questa mia richiesta la Comuntà ha risposto con avviamento all'alto fusto. Di più non so dirti
Grazie ancora
Robin10- utente registrato
- Messaggi : 97
Data d'iscrizione : 07.06.13
Re: avviamento all'alto fusto
Potresti cortesemente mettere qualche foto del bosco e descriverne la posizione geografica?
In linea di massima, si lasciano le piante migliori (per portamento, vigoria, assenza malattie, valore del legno...) tagliando le piante malandate, malate, non autoctone o con difficoltà di sviluppo (molti casi di boschi di conifere piantati 30-40 anni fa su terreni completamente inadatti semplicemente perchè le piantine venivano regalate).
Se però parliamo di stabilità di pendii ripidi le cose si complicano, personalmente ritengo piante di grandi dimensioni meno adatte a stabilizzare un pendio rispetto ad un bosco ceduo con esemplari di dimensioni minori, semplicemente perchè il carico della neve in inverno prococa con più facilità lo schianto di un grande albero con chioma vasta rispetto a ceppaie di esemplari di diametro, altezza e chioma meno sviluppati.
Va anche detto che una volta che ne cade uno grosso, provoca un effetto domino sulle piante sottostanti, e negli anni successivi il vuoto creato facilita la caduta degli alberi nelle vicinanze.
Se si schianta un pollone o una ceppaia di polloni di diametro 20-30cm difficilmente provoca un effetto a catena così vistoso.
Questo, almeno, è quello che mi dice la mia esperienza dalle mie parti (prov. di Cuneo, 600 m s.l.m. altitudine, boschi prevalentemente composti di castagni e terreno prevalentemente argilloso).
In linea di massima, si lasciano le piante migliori (per portamento, vigoria, assenza malattie, valore del legno...) tagliando le piante malandate, malate, non autoctone o con difficoltà di sviluppo (molti casi di boschi di conifere piantati 30-40 anni fa su terreni completamente inadatti semplicemente perchè le piantine venivano regalate).
Se però parliamo di stabilità di pendii ripidi le cose si complicano, personalmente ritengo piante di grandi dimensioni meno adatte a stabilizzare un pendio rispetto ad un bosco ceduo con esemplari di dimensioni minori, semplicemente perchè il carico della neve in inverno prococa con più facilità lo schianto di un grande albero con chioma vasta rispetto a ceppaie di esemplari di diametro, altezza e chioma meno sviluppati.
Va anche detto che una volta che ne cade uno grosso, provoca un effetto domino sulle piante sottostanti, e negli anni successivi il vuoto creato facilita la caduta degli alberi nelle vicinanze.
Se si schianta un pollone o una ceppaia di polloni di diametro 20-30cm difficilmente provoca un effetto a catena così vistoso.
Questo, almeno, è quello che mi dice la mia esperienza dalle mie parti (prov. di Cuneo, 600 m s.l.m. altitudine, boschi prevalentemente composti di castagni e terreno prevalentemente argilloso).
ferrari-tractor- Moderatori
- Messaggi : 13788
Data d'iscrizione : 19.04.10
Età : 43
Località : Prov. Cuneo
avviamento alto fusto
Grazie anche a te per il tuo contributo.
Siamo in Appennino emiliano (circa 600 m s.l.m) con bosco misto (conifere, quercia, castagno , acero, robinie). Il terreno non è argilloso e non incline a movimenti franosi (speriamo) perchè il substrato è arenaceo con giacitura favorevole. Tuttavia l'azione antierosiva della vegetazione sulla coltre di detrito superficiale è indubbia anche se le piante non sempre esplicano azione favorevole per una serie di ragioni (non mi dilungo perchè andiamo fuori tema credo). Ci sono fattori a favore (capacità di assorbimento dell'umidità del terreno, copertura dall'azione battente ed erosiva dell'acqua e molte altre) e sfavorevoli (peso della pianta più eventuale sovraccarico come giustamente citavi, etc.).
La latifoglia grande dovrebbe avere maggiore apparato radicale e questo nelle condizoni sopracitate (ma in effetti non necessariamente nelle tue condizioni, per instabilità potenziale di diversa natura) dovrebbe svolgere migliore effetto rispetto a piante piccole e male sviluppate.
Al di là di questo il mio obiettivo è creare un bosco pulito e sano tenendo le piante "più belle", scusa l'esppressione poco tecnica. Allora non capivo le prescrizione di rilasciare piante da seme (pensavo nate da seme , non che fosse in grado di produrre seme). Ora mi pare tutto più chiaro. Una quercia tutta storta sotto una ben sviluppata potrebbe quindi essere tagliata rispettando le prescrizioni.
Siamo in Appennino emiliano (circa 600 m s.l.m) con bosco misto (conifere, quercia, castagno , acero, robinie). Il terreno non è argilloso e non incline a movimenti franosi (speriamo) perchè il substrato è arenaceo con giacitura favorevole. Tuttavia l'azione antierosiva della vegetazione sulla coltre di detrito superficiale è indubbia anche se le piante non sempre esplicano azione favorevole per una serie di ragioni (non mi dilungo perchè andiamo fuori tema credo). Ci sono fattori a favore (capacità di assorbimento dell'umidità del terreno, copertura dall'azione battente ed erosiva dell'acqua e molte altre) e sfavorevoli (peso della pianta più eventuale sovraccarico come giustamente citavi, etc.).
La latifoglia grande dovrebbe avere maggiore apparato radicale e questo nelle condizoni sopracitate (ma in effetti non necessariamente nelle tue condizioni, per instabilità potenziale di diversa natura) dovrebbe svolgere migliore effetto rispetto a piante piccole e male sviluppate.
Al di là di questo il mio obiettivo è creare un bosco pulito e sano tenendo le piante "più belle", scusa l'esppressione poco tecnica. Allora non capivo le prescrizione di rilasciare piante da seme (pensavo nate da seme , non che fosse in grado di produrre seme). Ora mi pare tutto più chiaro. Una quercia tutta storta sotto una ben sviluppata potrebbe quindi essere tagliata rispettando le prescrizioni.
Robin10- utente registrato
- Messaggi : 97
Data d'iscrizione : 07.06.13
Re: avviamento all'alto fusto
Certamente, anche perchè quella storta non ha possibilità di sviluppo.Robin10 ha scritto:Una quercia tutta storta sotto una ben sviluppata potrebbe quindi essere tagliata rispettando le prescrizioni.
Forse sarebbe interessante continuare a parlare di come prevenire l'erosione e stabilizzare il terreno qui
https://lamotosega.forumattivo.com/t3676-consolidamento-del-terreno-boschivo
ferrari-tractor- Moderatori
- Messaggi : 13788
Data d'iscrizione : 19.04.10
Età : 43
Località : Prov. Cuneo
Re: avviamento all'alto fusto
Ho messo un piccolo, ma spero utile, contributo dove suggerivi. Se ho sbagliato area mi scuso ma non sono ancora molto pratico del forum
Robin10- utente registrato
- Messaggi : 97
Data d'iscrizione : 07.06.13
Re: avviamento all'alto fusto
Sabato devo iniziare anche io il taglio di un bosco con piante ad alto fusto. Sta mattina ho contattato la forestale e mi hanno detto che posso tagliare tranquillamente proprio perchè si tratta di piante ad alto fusto. le condizioni che mi sono state poste sono poche , semplici e chiare. Lasciare una pianta dritta di diametro di minimo 20/25 cm ogni 6 metri. Verranno fuori circa 250 quintali tra cerri e pioppi.... alcune hanno un diametro di un metro e sono alte credo 40-50m. Spero che la 452s non mi abbandonerà.
DotCom- utente registrato
- Messaggi : 673
Data d'iscrizione : 01.11.12
Età : 43
Località : Bassa Toscana
Re: avviamento all'alto fusto
Se ti abbandonerà, non sarà colpa sua: diametri e quantità superiori all'impiego per i quali è stata progettata...DotCom ha scritto:Sabato devo iniziare anche io il taglio di un bosco con piante ad alto fusto. Sta mattina ho contattato la forestale e mi hanno detto che posso tagliare tranquillamente proprio perchè si tratta di piante ad alto fusto. le condizioni che mi sono state poste sono poche , semplici e chiare. Lasciare una pianta dritta di diametro di minimo 20/25 cm ogni 6 metri. Verranno fuori circa 250 quintali tra cerri e pioppi.... alcune hanno un diametro di un metro e sono alte credo 40-50m. Spero che la 452s non mi abbandonerà.
beppe65- ex moderatori
- Messaggi : 6111
Data d'iscrizione : 02.10.10
Età : 59
Località : bergamo
Re: avviamento all'alto fusto
Si lo so , è nata per diametri non maggiori di 40/45cm , le affiancherò una 066 che francamente a causa del suo peso non amo molto. Tuttavia non mi rincorre nessuno dopo un abbattimento dispendioso la lascio raffreddare sperando di tirarle il collo il meno possibile visto che poi dopo questo bosco tratterà diametri inferiori per circa 3 anni, ovvero il tempo che impiegherò a finire questa legna. Assumerò anche un operario acquistando dei buoni INPS da 15 euro che comprendono assicurazione e contributi ma credo che qui è un discorso OT che però mi piacerebbe approfondire.,... più che altro per una questione di tariffe orarie e/o giornaliere.
DotCom- utente registrato
- Messaggi : 673
Data d'iscrizione : 01.11.12
Età : 43
Località : Bassa Toscana
LA MOTOSEGA ed altri attrezzi da taglio :: ARGOMENTI CORRELATI :: NORMATIVE SULL' ABBATTIMENTO ED ALTRI ASPETTI LEGALI
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