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INGEGNERIA NATURALISTICA
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Re: INGEGNERIA NATURALISTICA
Cinquanta fori non sono tanti.
Un comune buon trapano di marca da almeno 700 - 800 W a 1500 giri non dovrebbe avere problemi.
La punta deve essere di buona qualità e quando comincia a "stringere" si riaffila o si cambia.
Non prendere le punte a trivella,quelle con il filettino in testa,meglio quelle con il tagliente a questa maniera
oppure le buone comuni punte per metalli,riaffilabili facilmente.
Un comune buon trapano di marca da almeno 700 - 800 W a 1500 giri non dovrebbe avere problemi.
La punta deve essere di buona qualità e quando comincia a "stringere" si riaffila o si cambia.
Non prendere le punte a trivella,quelle con il filettino in testa,meglio quelle con il tagliente a questa maniera
oppure le buone comuni punte per metalli,riaffilabili facilmente.
belcanto- utente registrato.
- Messaggi : 3526
Data d'iscrizione : 12.11.10
Età : 77
Re: INGEGNERIA NATURALISTICA
Uso queste punte..
Tito80- utente registrato
- Messaggi : 31
Data d'iscrizione : 18.05.20
Re: INGEGNERIA NATURALISTICA
esperienza personale: le punte elicoidali da legno (economiche) si storcono facilmente, con le trivelle (economiche) non mi è mai capitato.belcanto ha scritto:
Non prendere le punte a trivella,quelle con il filettino in testa,meglio quelle con il tagliente a questa maniera
trovo che la trivella sia più veloce ed efficiente come taglio, entra nel legno da sola, e soprattutto sono quasi le uniche per spessori sopra ai 20 cm.
se non ci credete, basta provare.
ferrari-tractor- Moderatori
- Messaggi : 13662
Data d'iscrizione : 19.04.10
Età : 43
Località : Prov. Cuneo
Re: INGEGNERIA NATURALISTICA
Si,però,con il trapano,non vanno bene su tutti i legni perché decidono loro la velocità di avanzamento e può esser complicato quando bisogna indietreggiare per scaricare la punta.
Non che ci sia grande differenza ma,forse,il lavoro è meglio gestibile.
L'importante è che sia roba buona,di utensileria.
Non che ci sia grande differenza ma,forse,il lavoro è meglio gestibile.
L'importante è che sia roba buona,di utensileria.
belcanto- utente registrato.
- Messaggi : 3526
Data d'iscrizione : 12.11.10
Età : 77
Re: INGEGNERIA NATURALISTICA
In ingegneria naturalistica, soprattutto per le palificate doppie, ci si trova spesso a forare tronchi da 20/25 cm. Ma il foro sara' facilmente profondo anche piu' del doppio, forando l'intersezione tra "corrente" e "traverso". Motivo per cui buone punte con codolo esagonale. Di solito si usano mototrapani (per via del problema cavo e ancor di piu' della mancanza di corrente). Con il mototrapano, che purtroppo non ha un costo esiguo, non ci sono problemi di nessun tipo in quanto e' molto ridotto nei giri ed ha adeguata potenza (motore 2T).
Il consiglio e' quello di scaricare spesso il truciolo su forature lunghe. Poi via di tondino ad aderenza migliorata.
Quanto li picchi con la mazza e' d'obbligo proteggersi gli occhi e meglio ancora occhi e viso. Partono schegge pericolosissime!
Il Celtico.
Il consiglio e' quello di scaricare spesso il truciolo su forature lunghe. Poi via di tondino ad aderenza migliorata.
Quanto li picchi con la mazza e' d'obbligo proteggersi gli occhi e meglio ancora occhi e viso. Partono schegge pericolosissime!
Il Celtico.
Il Celtico- Admin
- Messaggi : 1718
Data d'iscrizione : 13.10.09
Località : Ca' mea.
Re: INGEGNERIA NATURALISTICA
Dopo un investimento di ben 35 Euro in una punta a trivella, sono a dare la mia opinione su "mecchia vs. trivella": Vince TRIVELLA.
Avanzamento piu' rapido.
Nessun problema di scarirco del truciolo: basta arretrare 20-40 mm ogni 100 mm di avanzamento per scaricarlo completamente; La mecchia va estratta completamente ogni 30 mm circa.
Come dice Belcanto, la trivella tende ad essere leggermente "ingorda" ma rimane assolutamente gestibile.
Certo una mecchia costa quasi un decimo. Secondo me puo' essere un buon ripiego per fare qualche foro.
Oggi ne ho fatti una ventina, passanti, da 20/30 cm. Ho la sensazione di essermi gia' ripagato l'investimento.
Punta 20x460mm
Trapano 1200w - 1000 RPM
Legno cipresso leyland fresco.
Avanzamento piu' rapido.
Nessun problema di scarirco del truciolo: basta arretrare 20-40 mm ogni 100 mm di avanzamento per scaricarlo completamente; La mecchia va estratta completamente ogni 30 mm circa.
Come dice Belcanto, la trivella tende ad essere leggermente "ingorda" ma rimane assolutamente gestibile.
Certo una mecchia costa quasi un decimo. Secondo me puo' essere un buon ripiego per fare qualche foro.
Oggi ne ho fatti una ventina, passanti, da 20/30 cm. Ho la sensazione di essermi gia' ripagato l'investimento.
Punta 20x460mm
Trapano 1200w - 1000 RPM
Legno cipresso leyland fresco.
Paolone- utente registrato
- Messaggi : 160
Data d'iscrizione : 02.04.21
Località : Pianura
Curiosità sull'ingegneria paesaggistica e opere di contenimento
salve scusate se disturbo, non so se ho gia aperto un post simile non frequento assiduamente il forum comunque col vostro permesso pongo il quesito.
mi è capitato di vedere in montagna delle opere di contenimento lignee o in pietra, ovvero delle palizzate o dei muri in pietra che servono a contenere il movimento del terreno dovuto a frane smottamenti o altro.premetto dovrei anche io armare e consolidare il declivio di un pendio una scarpata che delimita al mio terrene cho durante le forti piogge a causa del dilavamento provoca dei piccoli smottamenti, come potrei realizzare un'opera simile a basso costo impiegando poche risorse economiche, ma molta volontà e olio di gomito che attrezzi mi occorrerebbero? ho tentato di mettere le foto ma non riesco a ridurle della giusta dimensione, grazie per l'attenzione se fosse possibile vorrei ricevere i giusti consigli e suggerimenti per rimediare a questo mio problema grazie , saluti.
mi è capitato di vedere in montagna delle opere di contenimento lignee o in pietra, ovvero delle palizzate o dei muri in pietra che servono a contenere il movimento del terreno dovuto a frane smottamenti o altro.premetto dovrei anche io armare e consolidare il declivio di un pendio una scarpata che delimita al mio terrene cho durante le forti piogge a causa del dilavamento provoca dei piccoli smottamenti, come potrei realizzare un'opera simile a basso costo impiegando poche risorse economiche, ma molta volontà e olio di gomito che attrezzi mi occorrerebbero? ho tentato di mettere le foto ma non riesco a ridurle della giusta dimensione, grazie per l'attenzione se fosse possibile vorrei ricevere i giusti consigli e suggerimenti per rimediare a questo mio problema grazie , saluti.
kairos- UTENTE BANNATO
- Messaggi : 27
Data d'iscrizione : 01.10.22
Re: INGEGNERIA NATURALISTICA
Ritenta, senza una immagine io non saprei rispondere
thor1- utente registrato
- Messaggi : 254
Data d'iscrizione : 21.03.14
Età : 69
Località : Aprilia LT
Re: INGEGNERIA NATURALISTICA
col telefonino non riesco a mandarla in buona sostanza il mio terreno è confinante ad una scarpata scoscesa alla cui sommità persiste una stradina provinciale senza opere di contenimento delimitata da un cordolo in terra , quando piove scola il fango dovuto al dilavamento vorrei creare alla base del declivio scosceso una barriera in legno o in pietra lunga 5 metri alta 1 metro 90 cm, niente di che , dislivello circa da 0 a + 15,43 metri, spero di riuscire ad inserire un'immagine grazie lo stesso .
kairos- UTENTE BANNATO
- Messaggi : 27
Data d'iscrizione : 01.10.22
Re: INGEGNERIA NATURALISTICA
ho unito all'argomento opportuno, leggiti le pagine precedenti.
senza una foto non riesco proprio a valutare quale soluzione possa essere adeguata al tuo caso.
senza una foto non riesco proprio a valutare quale soluzione possa essere adeguata al tuo caso.
ferrari-tractor- Moderatori
- Messaggi : 13662
Data d'iscrizione : 19.04.10
Età : 43
Località : Prov. Cuneo
Re: INGEGNERIA NATURALISTICA
Puoi utilizzare il sito servimg per inviare foto oppure cercare qui https://lamotosega.forumattivo.com/f4-istruzioni-per-l-uso-del-forum
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"L'uomo non è un vaso da riempire, ma un fuoco da suscitare"
Plutarco
luca31- Moderatori
- Messaggi : 14094
Data d'iscrizione : 05.06.12
Età : 46
Località : parma
Re: INGEGNERIA NATURALISTICA
grazie per avere inserito il mio messaggio in questa discussione, leggendola a ritroso ho trovato molti spunti utili che potrebbero ispirarmi a risolvere il mio problema, grazie ancora, leggerò bene nel forum e cercherò di fare tesoro dei vostri consigli e delle vostre esperienze grazie ancora.
kairos- UTENTE BANNATO
- Messaggi : 27
Data d'iscrizione : 01.10.22
recinto reticolato di sostegno a muro a secco contro scarpata scoscesa
salve scusate la domanda da neofita, bonificando il terreno ho cavato una discreta quantità di pietre e sassi di ogni tipo peso e forma. per riciclarli e dargli una funzione avevo pensato di usarli per stabilizzare una scarpata
che sorregge una strada sovrastante il mio podere. siccome non sono pratico di lavori manuali , e non sono capace di realizzare un muro a secco o pensato di realizzare una recinzione un reticolato sovrapponendo almeno 2 tipi di reti a maglie diverse, una piu larga tipo recinzione una piu piccola come maglie tipo pollaio, in modo che la rete piu robusta irrobustisca e faccia sostegno alla piu debole, sovrapporre le due reti e legarle col filo di ferro. ok? praticamente sotto perimetralmente alla rete mettoi sassi e i macigni piu grossi sopra le pietre ed i ciottoli piu leggeri. ma come dovrei realizzare la palizzata in modo che sostenga il carico e la spinta delle pietre. il murolo vorrei fare 6 metri lineari x 80 max metro di altezza, che paletti e picchetti uso?
che paletti uso a che distanza?
che sorregge una strada sovrastante il mio podere. siccome non sono pratico di lavori manuali , e non sono capace di realizzare un muro a secco o pensato di realizzare una recinzione un reticolato sovrapponendo almeno 2 tipi di reti a maglie diverse, una piu larga tipo recinzione una piu piccola come maglie tipo pollaio, in modo che la rete piu robusta irrobustisca e faccia sostegno alla piu debole, sovrapporre le due reti e legarle col filo di ferro. ok? praticamente sotto perimetralmente alla rete mettoi sassi e i macigni piu grossi sopra le pietre ed i ciottoli piu leggeri. ma come dovrei realizzare la palizzata in modo che sostenga il carico e la spinta delle pietre. il murolo vorrei fare 6 metri lineari x 80 max metro di altezza, che paletti e picchetti uso?
che paletti uso a che distanza?
kairos- UTENTE BANNATO
- Messaggi : 27
Data d'iscrizione : 01.10.22
Re: INGEGNERIA NATURALISTICA
Se non vuoi usare le gabbie della foto gia' predisposte userei rete elettrosaldata per armature 10x10 filo 5 con pali di robinia o castagno ogni 3/4 metri leggermente inclinati a tenere fermati con tiranti nella scarpata stessa... ma sentiamo altri pareri
fabio 57- utente registrato
- Messaggi : 246
Data d'iscrizione : 30.12.20
Età : 67
Località : provincia di Pisa
Re: INGEGNERIA NATURALISTICA
Inutile e svantaggiosa l'autocostruzione.
Esistono in commercio gabbioni in rete metallica adatti all'uso.
Una rete singola,anche con pali,serve a poco contro la spinta del terreno,serve il "cassone" legato,magari installato in pendenza verso monte.
Battendo *gabbioni rete metallica per muro a secco* vien fuori un sacco di roba.
Esistono in commercio gabbioni in rete metallica adatti all'uso.
Una rete singola,anche con pali,serve a poco contro la spinta del terreno,serve il "cassone" legato,magari installato in pendenza verso monte.
Battendo *gabbioni rete metallica per muro a secco* vien fuori un sacco di roba.
belcanto- utente registrato.
- Messaggi : 3526
Data d'iscrizione : 12.11.10
Età : 77
Re: INGEGNERIA NATURALISTICA
come ti è stato detto, i pali servono a nulla.
sia un muro a secco sia un muro a gabbioni "tengono" unicamente a motivo del peso del muro stesso che è in grado di controbilanciare la spinta del terreno.
riempire un gabbione richiede meno manualità ma non è cosa da farsi fare al primo arrivato: i sassi devono essere posati a mano uno ad uno.
alternativa alle reti è realizzare una gabbia con tronchi di castagno, inchiodati tra loro, e poi riempire la gabbia col pietrame.
in tutti i casi, bisogna saper fare il lavoro.
sia un muro a secco sia un muro a gabbioni "tengono" unicamente a motivo del peso del muro stesso che è in grado di controbilanciare la spinta del terreno.
riempire un gabbione richiede meno manualità ma non è cosa da farsi fare al primo arrivato: i sassi devono essere posati a mano uno ad uno.
alternativa alle reti è realizzare una gabbia con tronchi di castagno, inchiodati tra loro, e poi riempire la gabbia col pietrame.
in tutti i casi, bisogna saper fare il lavoro.
ferrari-tractor- Moderatori
- Messaggi : 13662
Data d'iscrizione : 19.04.10
Età : 43
Località : Prov. Cuneo
Re: INGEGNERIA NATURALISTICA
Sia per fare un muro a secco che per posare i gabbioni devi prima arrivare ad uno strato di roccia o almeno scendere con un minimo di fondazione a seconda del terreno. il muro a mio parere è sempre meglio perché è generalmente piu stabile e lo tiri su "a spalla" con un'inclinazione minore di 90 gradi. se decidi di cimentarti ricordati di non mettere terra tra le pietre. fondazione e facciata con pietre grandi. metti le pietre piccole di piatto, dietro ben incastrate che facciano passare l'acqua e filtrino la terra. lo spessore se alto un metro circa 50 cm. se usi i gabbioni non mettere le pietre slla rinfusa perche nel giro di pochi anni spancierebbe.
tribo- utente registrato
- Messaggi : 143
Data d'iscrizione : 09.11.13
Re: INGEGNERIA NATURALISTICA
grazie per i giusti suggerimenti ripeto vorrei unire l'utile al dilettevole, liberarmi dal mucchio di sassi che mi ingombra e con gli stessi rinforzare la scarpata del pendio quasi a costo 0, ci metto la mano d'opera a tempo perso. questi lavorili faccio il sabato pomeriggio a tempo perso, scavare molto non credo sarebbe utile, il terreno è riportato, si tratta di materiale di risulta di sbancamento che con gli anni si è stratificato formando l'attuale rilevato, infatti ho trovato di tutto picconando zappando e rastrellando , ora con la bonifica sono arrivato a buon punto sono che a furia di cavare sassi e accumularli si è formata un discreto mucchio che vorrei smaltire. fare opere murarie in cemento armato no, li dovrebbe fare l'ente che ha in gestione la strada, magari creare una palizzata con materiali riciclati di risulta tipo, tubi vecchi monconi di tondino e un po di rete ok, grossi lavori sarebbero di competenza agli organi preposti grazie
kairos- UTENTE BANNATO
- Messaggi : 27
Data d'iscrizione : 01.10.22
Re: INGEGNERIA NATURALISTICA
I pali non servono a nulla.... in parte e cosi'... se ho capito bene vuole fare un contenimento in rete per le pietre ma la rete qualcosa deve sorreggerla.. e' chiaro che non servono a contenere la spinta del terreno, quello dovra' farlo la massa delle pietre stesse come tutti i muri a secco. E' sottointeso che le pietre dovranno essere disposte secondo i criteri dei muri a secco non alla rinfusa.Per iniziare il lavoro dovrai ricercare un piano piu' compatto possibile dove iniziare la posa del primo strato
fabio 57- utente registrato
- Messaggi : 246
Data d'iscrizione : 30.12.20
Età : 67
Località : provincia di Pisa
Re: INGEGNERIA NATURALISTICA
i gabbioni si dicono tali perchè formano una gabbia chiusi (6 lati)
se pensi di mettere la rete solo dal lato esterno e di tenerla su con dei paletti, evitati la rete e fai subito un muretto a secco.
sposto in ingegneria naturalistica.
se pensi di mettere la rete solo dal lato esterno e di tenerla su con dei paletti, evitati la rete e fai subito un muretto a secco.
sposto in ingegneria naturalistica.
ferrari-tractor- Moderatori
- Messaggi : 13662
Data d'iscrizione : 19.04.10
Età : 43
Località : Prov. Cuneo
Re: INGEGNERIA NATURALISTICA
Questa soluzione e' senza pali cosi' siamo contenti meno che Kairos.. certo non sara' a costo zero o quasi. http://www.valrub.it/terre-armate.html
fabio 57- utente registrato
- Messaggi : 246
Data d'iscrizione : 30.12.20
Età : 67
Località : provincia di Pisa
Re: INGEGNERIA NATURALISTICA
grazie, naturalmente a costo 0 no, ma chiaramente magari riciclando oggetti di uso comune e recuperando cose utili, ad esempio pallet, accostandone diversi creando un perimetro potrei realizzare una paratia contro terra gli stessi prima li uso come telai e ad essi ci inchiodo della rete che mi fa da tampone, una volta messi in opera e ancorati e fissati opportunamente li riempio di sassi, sotto i piu pesanti e a strati fino a colmare il tutto con ghiaia, sbaglio, o credete sia perdita di tempo?
sicuramente mi prenderete in giro e la mia soluzione la chiamerete ingegneria gitana stile favelas tipo gipsi, presumo.
sicuramente mi prenderete in giro e la mia soluzione la chiamerete ingegneria gitana stile favelas tipo gipsi, presumo.
kairos- UTENTE BANNATO
- Messaggi : 27
Data d'iscrizione : 01.10.22
Re: INGEGNERIA NATURALISTICA
l'accrocchio che intendi fare non c'entra nulla con l'ingegneria e nemmeno col buon senso.
i pallet marciscono nel giro di 1-2 anni.
pietre messe alla rinfusa non sono stabili, tu vuoi usare la rete come contenimento per evitare lo sbattimento della posa delle pietre: tempo e soldi buttati.
un muro a secco se ben fatto e fatto con pietre naturali e non con macerie è un'opera durevole e che valorizza il territorio.
discorso simile per i gabbioni, forse meno durevoli e belli ma più facili da fare.
in fin dei conti, dici che l'altezza del muretto non supererà il metro... io proverei a fare un muro a secco, non hai costi se non il tuo tempo.
come dimensionamento, io andrei sul "sicuro" con un rapporto 1:1 tra spessore alla base ed altezza del muro (sezione 1m x 1m)
un manuale ben fatto è questo:
http://db.parks.it/pdf/sitiufficiali/PN5TRdocumento-7-1.pdf
i pallet marciscono nel giro di 1-2 anni.
pietre messe alla rinfusa non sono stabili, tu vuoi usare la rete come contenimento per evitare lo sbattimento della posa delle pietre: tempo e soldi buttati.
un muro a secco se ben fatto e fatto con pietre naturali e non con macerie è un'opera durevole e che valorizza il territorio.
discorso simile per i gabbioni, forse meno durevoli e belli ma più facili da fare.
in fin dei conti, dici che l'altezza del muretto non supererà il metro... io proverei a fare un muro a secco, non hai costi se non il tuo tempo.
come dimensionamento, io andrei sul "sicuro" con un rapporto 1:1 tra spessore alla base ed altezza del muro (sezione 1m x 1m)
un manuale ben fatto è questo:
http://db.parks.it/pdf/sitiufficiali/PN5TRdocumento-7-1.pdf
ferrari-tractor- Moderatori
- Messaggi : 13662
Data d'iscrizione : 19.04.10
Età : 43
Località : Prov. Cuneo
Re: INGEGNERIA NATURALISTICA
grazie ci provo , scusatemi per il disturbo saluti.
kairos- UTENTE BANNATO
- Messaggi : 27
Data d'iscrizione : 01.10.22
Re: INGEGNERIA NATURALISTICA
fai una prova per un pezzettino di muro, io non sono un esperto ma qualcosina l'ho fatto e non è poi così diverso dall'impilare la lagna in legnaia.
la facilità di esecuzione, solidità ed il risultato estetico dipendono molto dalle pietre di partenza: se sono abbastanza regolari come spessore è facile, se sono irregolari o smussate è molto più complicato e devi spesso ricorrere a martello e scalpello.
la facilità di esecuzione, solidità ed il risultato estetico dipendono molto dalle pietre di partenza: se sono abbastanza regolari come spessore è facile, se sono irregolari o smussate è molto più complicato e devi spesso ricorrere a martello e scalpello.
ferrari-tractor- Moderatori
- Messaggi : 13662
Data d'iscrizione : 19.04.10
Età : 43
Località : Prov. Cuneo
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