VITE

guarda a pagina 1 di questo argomento... è stato un esperimento.
dopo 3 anni posso dire che ha alcuni vantaggi ma conviene ancora usare le coppie di fili appaiati per contenere la vegetazione.

ok, grazie

il mio red carpet

al termine del quale mi attendeva il mucchio di sarmenti da bruciare.

fumo negli occhi per Hollywood...

potato, tritato le ramaglie, concimato ed interrato con fresatura


concime stallatico pellettato e cenere di legna (150 kg stallatico e 30-40 kg cenere per circa 1000 mq)
a marzo seminerò del sovescio a base leguminose.
la vigna era un po' stanca, spero di darle un po' di carica.

Si fa il sovescio in vigna a file alterne per favorire le lavorazioni, poi andrebbe trinciato ed arato non molto profondo per portare tutto sotto terra ma non si è ancora capito cosa pensano le viti della potatura radicale.
Io consiglierei una consociazione di leguminose tipo prato che forniscano azoto alla vite e lasciano il terreno un po' più leggero anche senza interrare.
Sembra che la consociazione porti a dei risultati ma ulteriori concimazioni dipendono da molti altri fattori.

Quando avevo la vigna facevo sovescio con favino a file alterne...non ho capito bene dalla foto che potatura hai fatto...e' un guyot? Nel vecchio post il red carpet e' un diserbo?

il motivo delle file alterne per il sovescio è per poter passare con i mezzi.
nel mio caso faccio tutto a mano, ho spaziatura tra le file 180 cm (circa) quindi pensavo di seminare nel fresato (80 cm circa) ed avrei comunque il passaggio per i trattamenti.
la potatura è guyot (non ancora legate) con distanza tra i piedi delle viti di 70-80 cm.
per quando è stata impiantata la vigna (prima della seconda guerra mondiale), 180 cm tra le file era già un sesto "largo".

qui avevo già provato una semina di trifoglio, ma senza risultati... ha preso ma poi si è perso.
dalla foto mi rendo conto che sembra un vigneto lavorato per rimuovere l'erba, mio nonno in effetti faceva così, ora di fatto è inerbito spontaneamente ma è un terreno povero ed argilloso, quando diventa secco è un mattone, poi la stagione passata è stata veramente arida e perfino l'erba si è persa.

nell'altra vigna invece la terra è già diversa e l'inerbimento naturale va benissimo.
nella foto precedente il "red carpet" è il vigneto del vicino attiguo al mio che è stato colonizzato da questa "erba" alta mai più di 20 cm che diventa rossa in fioritura ed attira un sacco di api. c'è anche da me ovviamente ma lo sfalcio frequente la fa perdere. del diserbo chimico non voglio nenache sentire parlare.

in quest'ultimo pezzo, sfalcio l'erba con regolarità (da sempre) e trincio i sarmenti (da 3 anni a questa parte) e si vede lo strato di humus che cresce via via.
anzi, qui concimo molto poco perchè le viti sono belle vigorose.

aggiunta:

galero96 ha scritto:Sembra che la consociazione porti a dei risultati ma ulteriori concimazioni dipendono da molti altri fattori.

leguminose stabili? funzionasse sarebbe buona cosa. ma si può parlare di consociazione?
come consociazione so quella vite-olmo o vite-salice ("viti maritate").
anni fa ho riempito un po' (circa 30 m di fila... un bel po') con nuove barbatelle per riempire le fallanze.
a tutte ho messo un piccolo bastone, ma non ne avevo abbastanza e ad alcune ho messo un ramo di salice fresco.
alcuni salici hanno preso e, guarda caso, le barbatelle in corrispondenza dei salici hanno preso tutte e sono state più vigorose delle altre.

Bene Ferrari mi sembrava strano che tu avessi diserbato

Ferrari, si parla di consociazione in ogni caso, sia di piante erbacee che arboree e credo che il motivo dell'attecchimento delle barbatelle nelle vicinanze dei salici sia dovuto a terreno più umido che è ricercato proprio dal salice.
Leguminose in pianta stabile a parte la medica non me ne vengono in mente ma anche il favino va bene per essere sfalciato ed interrato tutti gli anni, anzi è meglio per la maggiore "carnosità" degli steli e parzialmente lignificazione che produce una migliore umificazione del meteriale sovesciato.
A mio modesto parere inerbirei comunque tutto l'interfila per aumentare la quantità di materiale organico pestando dove serve all'abbisogna e facendo il resto delle lavorazioni sulla fila non inerbita.
Per quanto ne so il matrimonio tra le arboree e la vite avveniva per ancorare le spalliere e per di più il salice serviva (e serve) per fare le legature per cui aveva una duplice funzione.

Da me trifoglio ce n'è in abbondanza, hai voglia a sfalciare da novembre a marzo perché dopo due mesi è uguale a com'era e poi col caldo sparisce se sfalciato e non ricresce fino all'anno dopo.

sono contento che da te in vigna ci sia molto trifoglio... da me no, sarà il freddo, sarà la terra

per i salici non mi hai capito e d'altronde mi sono spiegato male: praticamente ho rimpiazzato una fila lunga 20m e un'altra 10m consecutivi con barbatelle nuove, i bastoni li ho messi una volta finito il lavoro, ovviamente a caso, compresi i salici. non è possibile che una barbatella abbia suolo più umido e quella vicino a 80 cm non lo abbia.
fatto sta che quelle col salice sono cresciute meglio.
nessuna osservazione scientifica o pretesa di aver scoperto chissà che, ho solo voluto condividere.

comunque, ora devo far passare le gelate, poi ai primi di marzo seminerò un miscuglio di favino, pisello, veccia, avena, segale. niente loietto perchè è la specie più presente spontaneamente. se tutto va bene, trincio nella seconda metà di maggio... anche perchè poi le viti richiedono cura.
vedremo.

Credo che i salici abbiamo collaborato perché l'acido acetil salicilico è utilizzato per far attecchire le propaggini vegetative e nulla toglie che le barbatelle abbiano risentito proprio di questo.

Per il trifoglio i vecchi dicono che prima non ce n'era ed è stato importato dalla sicilia insieme alle palmette di cui i vivai si rifornivano.
Diventa una vegetazione talmente inespugnabile da far desistere le trincette semoventi rendendo efficace solo lo sfalcio con decespugliatore o con trincia portata da un trattore bello tosto.
Per far capire l'entità del trifoglio mai sfalciato

ehm... trifoglio? dove?
quello con fiori gialli a me non sembra trifoglio.

per ignoranza ho cercato "trifoglio giallo" su google... mica ti riferisci a questo qui?
http://www.csmon-life.eu/pagina/dettaglio_specie/42

Quello è il ginestrino, sempre leguminosa ma ho tagliato di peggio, solo che non ho foto.

quest'anno sono in ritardo.
concimazione a fine novembre con mix di stallatico in pellet (metà sacco), compost (metà sacco) e cenere (5kg ad occhio).
circa 30kg per 40m di filare ovvero circa 50 ceppi di vite, in media fanno 6 etti a ceppo ma ho abbondato nelle zone striminzite e ridotto un po' per i ceppi vigorosi.

questa volta ho provato a fare i solchi con l'aratro del motocoltivatore.
solchi fatti ad ottobre sperando in un po' di pioggia... che un po' è scesa ma non tanta quanto sperassi


ed il lavoro una volta riempito e richiuso a zappa


se devo essere sincero, mai più: ho faticato ad arare e poi ho faticato a richiudere.
prossima volta faccio una bella fresata e con quella interro il concime, spero di rimediare del letame.

E' un buon lavoro anche se piu' lungo e faticoso della fresata...faccio anch'io cosi' nell'oliveta avendola inerbita... un solco con letame maturo (almeno 60 kg) e cenere di legna (2 kg) a circa un metro dal tronco e poi ricopro