come aprire attivita di taglialegna-giardiniere-agricoltore

io vorrei fare az. agricola ma in questo momento non posso in quanto non ho disponibilità economica, quindi:

sto gia lavorando come giardiniere "per conto mio" ma vorrei mettermi in regola come artigiano, in regime dei minimi chiaramente. Da un boscaiolo segnato come artigiano mi è stato proposto di usare il suo forwarder per caricare la legna e portarla all'imposto, fondamentalmente il lavoro con lui è questo ma dato che ci sono e sto iniziando a inserirmi, mi metterei in regola e vorrei continuare l'attività di giardinaggio, potature, pulizia poderi, boschi, sia per privati e propormi a enti pubblici, sia lavorare come abbattitore per conto di altri boscaioli, az. agricole comprese.

attività che potrei fare come p.iva agricola se però utilizzo mezzi in prevalenza dell'azienda agricola e ora non ne ho (parlo di trattori)

Se il lavoro è quello descritto non vedo alcun elemento che ti faccia inquadrare come autotrasportatore. Preciso che con ciò non intendo assolutamente sostenere che tu possa utilizzare senza problemi mezzi altrui.
Poichè l'argomento è molto delicato ed investe diverse problematiche non connesse a questo Forum, ti invito a rivolgerti nuovamente alla CNA oppure ad organizzazione equivalente spiegando con estrema attenzione l'attività che andrai a svolgere, per la quale ti faccio un grande e sincero in bocca al lupo.

Buonasera a tutti.. Ho un ronzio per la testa.....

Sono arrivato a 21 anni, studente, con la voglia di provare, mentre continuo a studiare, un "lavoro" un po' da uomini a contatto con la natura, infatti per esempio l'anno prossimo con mio papà compreremo qualche mucca per aiutarci a tenere puliti i prati e i boschi in montagna e perché tutti e due abbiamo un po bisogno di questo "sfogo"..
Oggi leggendo un articolo di giornale mi è venuta quest'idea stupida: perché non prendere lotti di legna da tagliare, durante i fine settimana, con tranquillità, senza nessuno che mi corra dietro, per poi venderla... Senza fare chissa quanti quintali magari e quindi senza avere pretese di chissa quale guadagni, anzi.. Quello è l'ultimo dei motivi per cui lo farei..

Solo che ovviamente ho molti dubbi e perplessità.. Lasciando stare l'esperienza, un po' ne ho, sono anni che quando si fa legna in famiglia partecipo anche io, anche se mi reputo ancora principiante e con molte cose da imparare, ma appunto, lasciando stare questo aspetto, e quello delle attrezzature e spazio (ho tre motoseghe di varie misure, una MS 201 T, un'altra Stihl più grande e una husqvarna, abbastanza spazio per mettere la legna, trattore, circolare e spaccalegna), sono gli aspetti burocratici a spaventarmi.. Che partita iva dovrei aprire? Come si fa per i lotti eccecc? Insomma, tutti i consigli di questo genere sono ben accetti.. E' un "sogno" irrealizzabile o potrei farci un piccolo pensierino..

PS: ho spulciato un po' in questo topic ma non ho trovato proprio tutto, se sono domande trite e ritrite rimandatemi pure a leggere indietro!

Grazie

ciao, la piu conveniente di tutte dal punto di vista fiscale è quella agricola, vai in coldiretti o alla cia per farti fare un conteggio delle spese, se hai, giustamente un pò di paura a iniziare ti consiglio il regime dei minimi

Io qualche anno fa ero andato alla ugc e mi avevano consigliato bene visto che il mio sarebbe stato un lavoro part time. Forse adesso non è più la ugc ad occuparsi di questo ma puoi chiedere ..

ricky7 ha scritto:ciao, la piu conveniente di tutte dal punto di vista fiscale è quella agricola, vai in coldiretti o alla cia per farti fare un conteggio delle spese, se hai, giustamente un pò di paura a iniziare ti consiglio il regime dei minimi

Luca31 ha scritto:Io qualche anno fa ero andato alla ugc e mi avevano consigliato bene visto che il mio sarebbe stato un lavoro part time. Forse adesso non è più la ugc ad occuparsi di questo ma puoi chiedere ..

Grazie mille per le risposte.. Invece chi può darmi informazioni sull'assegnazione dei lotti privati o pubblici, permessi eccecc?

in genere nell'area forestazione del sito di ogni regioni ci sono delle info a riguardo, altrimenti contattata la tua comunità montana e la forestale

Grazie mille per l'aiuto

Ciao a tutti!! Qualcuno di voi sa quanti ha boschivi di proprietà sono necessari per partecipare al bando per diventare I.A.P (imprenditore agricolo professionale)?

Come giovane imprenditore? In ogni caso variano in base alla regione di residenza. Come agricoltore in Piemonte i boschi non te li contano quasi a meno che non siano da frutto. Ti consiglio di andare presso la sede Coldiretti o similar della tua zona che sapranno consigliarti meglio e più dettagliatamente.

Si come giovane imprenditore....
Nel mio caso la zona è la Toscana, ho visto qualche tabella ma non riesco a ricavare un dato preciso, soprattutto per la silvicoltura,speravo che qualcuno di voi avesse fatto questo percorso burocratico in precedenza e potesse darmi dei dati sicuri.
Comunque si la miglior cosa è andare all'ufficio coldiretti della zona e chiedere li... Grazie mille

La superficie minima è calcolata in base alle giornate lavorative convenzionali utilizzando le tabelle "ettaro / coltura". Essendo l'argomento molto specifico ti consigliamo di rivolgerti alle associazioni di categoria oppure a professionisti abilitati che sapranno rispondere correttamente ai tuoi quesiti.

Ehh io difatti queste tabelle ho visto ma non c'erano indicati i giorni minimi necessari di impiego affinchè il lavoro portasse un reddito..
Invece all'incirca un ha di bosco quanto legname può produrre?

Anche io mi sto addentrando in questo viaggio (stanno sbloccando i fondi europei) io sono tre anni oramai che seguo questo passaggio. Non è facile come la pensi te, se non hai diploma o laurea in un settore di agricoltura (come me) dovrai superare un esame entro tre anni dall inizio dell attività riguardante il piano finanziario da te intrapreso (quello silviculturale é vastissimo e mi é stato sconsigliato in quanto richiede anni di conoscenze e studi). Sinceramente e ti prego non offenderti mi sembri troppo preso dal settore forestale che non valuti il tutto. Sarai obbligato per 5 anni a continuare questa attività che richiede esperienza, io stesso ti consiglierei di fare gavetta presso qualcuno che abbia già avviato l'attività da tempo. Il tuo é solo un sogno momentaneo o é basato su solide idee prese da tempo? Ho conosciuto ragazzi che hanno dovuto indebitarsi per restituire i fondi ricevuti é per questo che voglio raffreddare i tuoi animi che ricordano un po' i miei di qualche anno fa.
Per la silvicultura sono necessari moltissimi ha di bosco anche per i castagni da frutto in quanto non necessitano di molta cura. Io ti consiglierei di valutare bene il tutto con una persona matura. Quanti anni hai? Esperienze precendenti? Titolo di studio?
Sulle tabelle non vi è indicato il numero di giornate necessarie per ricevere un reddito ma quando andrai ad iniziare l'attività ti verranno richieste X giornate lavorative (in base al luogo di inizio attività) e in base alla cultura che andrai a creare ti verranno calcolate il numero di giornate necessarie a ricevere il contributo.

Non voglio stroncarti ma farti valutare bene le tue idee perché saranno per i prossimi 5 anni almeno.

No no anzi, ti ringrazio tantissimo per la premura...
In breve: ho 30 anni, perito tecnico agrario, e dopo anni di peripezie tra lavoro e studio universitario sto prendendo seriamente in considerazione la possibilità di tornare nel settore agrario, dopo avervi lavorato per due anni post diploma prima in un consorzio e poi come giardiniere.
A suo tempo lasciai perchè a detta di tutti i miei colleghi (anche io ebbi tale impressione) il settore stava entrando pesantemente in crisi,ma forse era solo l'inizio del periodo che ha poi dissestato non solo l'ambito agrario e che noi tutti tristemente conosciamo.
Adesso però le cose mi sembrano cambiate, vuoi per la settorializzazione del mercato europeo vuoi per la bontà del nostro territorio e i suoi prodotti (finalmente riconosciuta da tutti) credo che il settore si stia riprendendo.
Tornare nel ramo che a suo tempo mi introdusse nel mondo del lavoro adesso non mi sembra più impossibile e mi sto informando nella direzione della silvicoltura per via della proprietà familiare di alcuni boschi e la possibile collaborazione con un mio amico da poco disoccupato che in passato ha fatto il boscaiolo per qualche anno.
Ecco tutto grazie per l'attenzione

Beh, Andry, non mettiamola così dura... L'esame di verifica per il triennio di esperienza è in realtà una autocertificazione, quindi da studiare non c'è (ma devi aver maturato l'esperienza corretta, che è ben più difficile).
Aggiungo che sulle tabelle vi è indicato il numero di giornate lavorative corrispondenti, guarda sul sito della regione Piemonte.
Di fondo ribadisco che è opportuno preliminarmente confrontarsi con associazioni di categoria / professionisti abilitati per trovare la giusta soluzione.

Grazie mille beppe!!E' proprio quello che farò domani mattina, andare in Coldiretti.
Forse nel messaggio precedente mi sono spiegato male...
A fronte di una dettagliata spiegazione di ore o giorni di lavoro da impiegarsi per ogni ha di una diversa cultura
non riesco a trovare il dato che specifichi di quanti giorni lavorativi annui necessita un imprenditore agricolo professionale per essere riconosciuto tale.
es. coltivatore diretto giorni lavorativi annui 104

104 per lo IAP.

Ahh pure per lo IAP??
Perfetto grazie mille!!

beppe65 ha scritto:Beh, Andry, non mettiamola così dura... L'esame di verifica per il triennio di esperienza è in realtà una autocertificazione, quindi da studiare non c'è (ma devi aver maturato l'esperienza corretta, che è ben più difficile).
Aggiungo che sulle tabelle vi è indicato il numero di giornate lavorative corrispondenti, guarda sul sito della regione Piemonte.
Di fondo ribadisco che è opportuno preliminarmente confrontarsi con associazioni di categoria / professionisti abilitati per trovare la giusta soluzione.

Beppe a me é stato detto (da persone che hanno affrontato l'esame) che non é proprio facilino. Poi ora ci sono i nuovi PSR e non si sa ancora bene come andranno a finire, qualcosa si sa già ma non voglio dire cose che magari saranno modificate.

Il ragazzo é comunque sicuramente più preparato che me e non deve neanche affrontare l'esame, chiedo scusa ma non volevo essere duro, solo con i piedi per terra.

in Toscana il bosco sono 4 giornate lavorative per ettaro, magari con un processore. Io ci metterei chi stabilisce queste ore a fare un ettaro in 4 giorni, ma stiamo scherzando!?

andry steel ha scritto: Il ragazzo é comunque sicuramente più preparato che me e non deve neanche affrontare l'esame, chiedo scusa ma non volevo essere duro, solo con i piedi per terra.

Tranquillo Andy non preoccuparti, ti ripeto .... Apprezzo la sincerità

Grazie mille per l'informazione preziosissima ricky7
Anzi grazie a tutti per i chiarimenti sui dubbi di tutta la serata, ne avevo proprio bisogno !!
A presto ciaoooooo