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Re: CONIFERE
il mio pensiero è sempre stato identico a quello di dan, ragionando da esteta ho in ogni caso preferito un abbattimento a una pianta esteticamente compromessa. se però ci mettiamo dal punto di vista della pianta ... magari preferirebbe una potatura
ho dovuto abbassare di molti metri un grosso abete rosso, se lo avessi abbattuto mia moglie mi avrebbe mandato a vivere in garage, probabilmente è un caso fortunato, ma, tagliando con accortezza, il risultato è stato forse il migliore che abbia visto sino ad ora
per quanto concerne il cedrus libani, deve essere considerato l'esemplare specifico, il libani ha il suo portamento caratteristico (molto diverso, ad esempio, dal deodara), un abbassamento potrebbe non essere esteticamente disastroso
ho dovuto abbassare di molti metri un grosso abete rosso, se lo avessi abbattuto mia moglie mi avrebbe mandato a vivere in garage, probabilmente è un caso fortunato, ma, tagliando con accortezza, il risultato è stato forse il migliore che abbia visto sino ad ora
per quanto concerne il cedrus libani, deve essere considerato l'esemplare specifico, il libani ha il suo portamento caratteristico (molto diverso, ad esempio, dal deodara), un abbassamento potrebbe non essere esteticamente disastroso
Re: CONIFERE
Condivido pienamente il pensiero dei moderatori e li ringrazio.
Il problema sta nel fatto che entrambi gli alberi sono perfettamente sani e credo non si possano abbattere in quanto secolari e probabilmente segnati sulle mappe.
Fare un "tunnel" in mezzo al cipresso per far in modo che i fili della corrente passino senza toccare i rami mi sa da cosa obbrobriosa.
Il taglio della punta (per il cedro del libano) o per i pini in generale è si uno scempio, ma se serve ad impedire che questi vegetino troppo in alto, riducendo la probabilità di caduta a causa del vento e delle intemperie, potrebbe essere un compromesso (antiestetico)..
La vera domanda è quindi: il taglio della punta (data l'impossibilità di abbattimento) diminuisce la possibilità che il vento, i fulmini ecc rompano o sradichino la pianta?
Il problema sta nel fatto che entrambi gli alberi sono perfettamente sani e credo non si possano abbattere in quanto secolari e probabilmente segnati sulle mappe.
Fare un "tunnel" in mezzo al cipresso per far in modo che i fili della corrente passino senza toccare i rami mi sa da cosa obbrobriosa.
Il taglio della punta (per il cedro del libano) o per i pini in generale è si uno scempio, ma se serve ad impedire che questi vegetino troppo in alto, riducendo la probabilità di caduta a causa del vento e delle intemperie, potrebbe essere un compromesso (antiestetico)..
La vera domanda è quindi: il taglio della punta (data l'impossibilità di abbattimento) diminuisce la possibilità che il vento, i fulmini ecc rompano o sradichino la pianta?
Riccardin- utente registrato
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Re: CONIFERE
Almeno per il cipresso se c'è di mezzo la linea della corrente elettrica ritengo l'abbattimento il male minore.Riccardin ha scritto:Condivido pienamente il pensiero dei moderatori e li ringrazio.
Il problema sta nel fatto che entrambi gli alberi sono perfettamente sani e credo non si possano abbattere in quanto secolari e probabilmente segnati sulle mappe.
Fare un "tunnel" in mezzo al cipresso per far in modo che i fili della corrente passino senza toccare i rami mi sa da cosa obbrobriosa.
O.T. Trovo strano che l'azienda fornitrice della corrente elettrica non abbia richiesto o eventualmente si sia presa a carico l'intervento. In fondo si tratta di un problema di sicurezza.
Buona serata da D.C.
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Diffida delle imitazioni
Don Camillo- Moderatori
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Età : 60
Località : Svizzera Italiana
Re: CONIFERE
sono anch'io daccordo con gli'altri, una conifera senza punta non avrebbe più senso, inoltre col passare degl'anni tenderebbe ad espandersi in larghezza,aumentando i rischi che il vento la possa abbattere
Re: CONIFERE
OT ma' credo doveroso....a prescindere da' quello che deciderai di fare...se per sfortuna l'albero si sradica e danneggia (quasi sicuramente) i cavi enel dovrai risarcire di tasca tua il danno...
riguardo i 2 alberi...potresti cominciare ad abbassare un pochino le punte e allargare il passaggio del cavo..tagliando poco alla volta...di conseguenza valuterai la situazione...
riguardo i 2 alberi...potresti cominciare ad abbassare un pochino le punte e allargare il passaggio del cavo..tagliando poco alla volta...di conseguenza valuterai la situazione...
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il micron non e' un microbo..
tottoli livio- Moderatori
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Età : 57
Località : omegna (vb) piemonte
Re: CONIFERE
se gli alberi interessano i fili della corrente qui da me te li abbassano per fattori di sicurezza,poi le conifere meno vengono toccate e meglio stanno,però per ragioni di sicurezza qui è spiegato come poter fare in caso di conifere a ridosso di abitazioni:
https://www.youtube.com/watch?v=1qw22W352XA
https://www.youtube.com/watch?v=1qw22W352XA
Robinia- ex moderatori
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Età : 48
Località : colli............
Re: CONIFERE
Il cipresso (interessato dal passaggio dei cavi) non so quanto convenga abbassarlo... sarà alto più di 15m e i cavi lo attraversano all'altezza dei 4 circa, a questo punto mi conviene abbatterlo del tutto credo.. Forse al momento l'ipotesi di allargare il passaggio attorno al cavo risulta la migliore... Si rovinerà la forma, ma è questione di sicurezza!
Il cedro del libano è davvero una pianta maestosa, tagliargli la punta non so quanto gli giovi, ma di questo passo (pur essendo una pianta a crescita lenta) va in paradiso..
La vedo come una scelta obbligata quasi. Nel video postato da robinia (grazie) viene spiegato chiaramente che più un albero è alto, maggiore è l'effetto leva: cioè a parità di intensità del vento, la forza esercitata sul tronco (il braccio della leva) aumenta esponenzialmente con l'allungarsi del tronco stesso. L'effetto leva funziona esponenzialmente non solo aumentando il braccio, ma anche diminuendolo. Quindi riducendo l'altezza della pianta di solo un 10%, si ha una riduzione ben superiore del 10% del "momento flettente", con un rischio di schianto decisamente inferiore..
Mi sembra di aver capito in poche parole che occorre intervenire con moderazione!!
Il cedro del libano è davvero una pianta maestosa, tagliargli la punta non so quanto gli giovi, ma di questo passo (pur essendo una pianta a crescita lenta) va in paradiso..
La vedo come una scelta obbligata quasi. Nel video postato da robinia (grazie) viene spiegato chiaramente che più un albero è alto, maggiore è l'effetto leva: cioè a parità di intensità del vento, la forza esercitata sul tronco (il braccio della leva) aumenta esponenzialmente con l'allungarsi del tronco stesso. L'effetto leva funziona esponenzialmente non solo aumentando il braccio, ma anche diminuendolo. Quindi riducendo l'altezza della pianta di solo un 10%, si ha una riduzione ben superiore del 10% del "momento flettente", con un rischio di schianto decisamente inferiore..
Mi sembra di aver capito in poche parole che occorre intervenire con moderazione!!
Riccardin- utente registrato
- Messaggi : 75
Data d'iscrizione : 26.09.13
Re: CONIFERE
Approfitto della vostra cortesia e competenza per porvi un'ultima domanda (spero).
Qualcuno di voi ha esperienza con il trapianto del cedro del libano? Ovviamente non mi sto riferendo all'esemplare secolare citato nei post precedenti, ma ad una sua talea...
Trattasi di un esemplare sito nelle vicinanze di un portone di uscita, al quale la mia ragazza è legata affettivamente in quanto piantato da suo padre. Non vorrebbe lo abbattessi, ma se possibile preferirebbe lo trapiantassi in giardino, lontano dalla casa.. Non è enorme, sarà altro circa 4-5 m per 20 cm di diametro alla base del tronco; circa vent'anni d'età..
So che i pini in generale non amano questa operazione, e nella maggioranza dei casi se trapiantati muoiono, a meno che non siano alberi giovani e piccoli...
Mi chiedevo se per il cedro del libano vale la stessa cosa..
Grazie a tutti
Qualcuno di voi ha esperienza con il trapianto del cedro del libano? Ovviamente non mi sto riferendo all'esemplare secolare citato nei post precedenti, ma ad una sua talea...
Trattasi di un esemplare sito nelle vicinanze di un portone di uscita, al quale la mia ragazza è legata affettivamente in quanto piantato da suo padre. Non vorrebbe lo abbattessi, ma se possibile preferirebbe lo trapiantassi in giardino, lontano dalla casa.. Non è enorme, sarà altro circa 4-5 m per 20 cm di diametro alla base del tronco; circa vent'anni d'età..
So che i pini in generale non amano questa operazione, e nella maggioranza dei casi se trapiantati muoiono, a meno che non siano alberi giovani e piccoli...
Mi chiedevo se per il cedro del libano vale la stessa cosa..
Grazie a tutti
Riccardin- utente registrato
- Messaggi : 75
Data d'iscrizione : 26.09.13
Re: CONIFERE
Trapiantare una pianta di simili dimensioni (conifera, latifoglia, ecc) significa distruggere tutto l'apparato radicale, se anche sopravvivesse avrai sempre una pianta pericolosa perchè non sai se sotto le radici si sono ricostruite uniformemente (di solito NO).
Senza contare che dovrai chiamare qualcuno con mezzi meccanici, e gli operatori medi non hanno la minima idea di che cosa sia una radice, sanno solo che bisogna tagliarla e lo fanno sempre con estremo piacere...
Senza contare che dovrai chiamare qualcuno con mezzi meccanici, e gli operatori medi non hanno la minima idea di che cosa sia una radice, sanno solo che bisogna tagliarla e lo fanno sempre con estremo piacere...
ferrari-tractor- Moderatori
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Data d'iscrizione : 19.04.10
Età : 43
Località : Prov. Cuneo
Re: CONIFERE
E' un'operazione difficile: dovrebbero fare in modo di prendere TUTTO l'apparato radicale in un colpo solo, e questo significa una benna da almeno un paio di metri cubi, e spostarlo in una buca già predisposta. L'intervento è a rischio, e nei primi anni la pianta, se gliela facesse a vivere, dovrebbe essere assicurata con tiranti fino a che non abbia sviluppato un nuovo apparato radicale sufficiente a reggerla.
dan
dan
Dan56k- Moderatori
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Data d'iscrizione : 15.12.11
Località : Perugia
Re: CONIFERE
Quello che ha detto Dan è correttissimo, vi porto la mia esperienza di oservatore.
Un mio zio fino a poco fa coltivava abeti per alberi di Natale e non, nel senso che li piantava in campo quando erano piccoli e dopo 4-6 anni li vendeva a radice nuda e non recisi.
Gli alberi più piccoli sono alti circa 1m.
Per scalzarli, ha un trattore con sollevatore anteriore ed usa una forca larga 1.2m, pianta la forca sotto la pianta a 20cm circa di profondità e solleva.
Quando non si strappano, le radici sono lunghe tranquillamente 1m, poi vengono accorciate a 50cm circa (in base all'altezza della pianta).
Più o meno per tutte le piante vale la regola: le radici sono lunghe quanto l'altezza della pianta.
Che siano conifere o latifoglie, se togli loro 2/3 dei "polmoni sotterranei" non sono contente...
Un mio zio fino a poco fa coltivava abeti per alberi di Natale e non, nel senso che li piantava in campo quando erano piccoli e dopo 4-6 anni li vendeva a radice nuda e non recisi.
Gli alberi più piccoli sono alti circa 1m.
Per scalzarli, ha un trattore con sollevatore anteriore ed usa una forca larga 1.2m, pianta la forca sotto la pianta a 20cm circa di profondità e solleva.
Quando non si strappano, le radici sono lunghe tranquillamente 1m, poi vengono accorciate a 50cm circa (in base all'altezza della pianta).
Più o meno per tutte le piante vale la regola: le radici sono lunghe quanto l'altezza della pianta.
Che siano conifere o latifoglie, se togli loro 2/3 dei "polmoni sotterranei" non sono contente...
ferrari-tractor- Moderatori
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Data d'iscrizione : 19.04.10
Età : 43
Località : Prov. Cuneo
Re: CONIFERE
Grazie per le risposte celeri, precise e dettagliate. E' un forum fantastico questo, composto da persone fantastiche.
Temevo purtroppo fosse un'operazione rischiosa, troppo rischiosa forse..
Pensavo di scavare con delicatezza (con un piccolo escavatore) attorno al fusto cercando di rovinare le radici il meno possibile e poi procedere come ha indicato Dan, con una benna grande sollevare il tutto e posizionarlo in una buca "di accoglimento" precedentemente predisposta a tal fine..
Ma la vedo dura... se poi il cedro non sopravvive... oltre la pianta muoio anch'io: linciato dalla mia ragazza!!
Temevo purtroppo fosse un'operazione rischiosa, troppo rischiosa forse..
Pensavo di scavare con delicatezza (con un piccolo escavatore) attorno al fusto cercando di rovinare le radici il meno possibile e poi procedere come ha indicato Dan, con una benna grande sollevare il tutto e posizionarlo in una buca "di accoglimento" precedentemente predisposta a tal fine..
Ma la vedo dura... se poi il cedro non sopravvive... oltre la pianta muoio anch'io: linciato dalla mia ragazza!!
Riccardin- utente registrato
- Messaggi : 75
Data d'iscrizione : 26.09.13
Re: CONIFERE
si potrebbe fare,però è un'operazione che credo farla sia abbastanza dura....dovresti fare una zolla di 60 cm di circonferenza (20 cm di diametro del tronco x 3) zollarla in modo da rompere il meno possibile le radichette,e poi quando la trapianti aiutarla con un sostegno...l'operazione andrebbe fatta a gennaio febbraio.in vivaio facevamo così quando toglievamo gli alberi da terra...comunque fare una zolla di quelle dimensioni ti ci vuole come minimo una zollatrice pneumatica e una gru
Robinia- ex moderatori
- Messaggi : 1764
Data d'iscrizione : 31.12.10
Età : 48
Località : colli............
Re: CONIFERE
cm 60 non di circonferenza ma diametro, e sono anche pochi per una conifera zollata tutta in una volta e non precedentemente lavorataRobinia ha scritto:... dovresti fare una zolla di 60 cm di circonferenza (20 cm di diametro del tronco x 3) ...
Re: CONIFERE
e daje...ogni volta scrivo sbagliato! comunque si,l'operazione non è impossibile,ma nemmeno una passeggiata...
Robinia- ex moderatori
- Messaggi : 1764
Data d'iscrizione : 31.12.10
Età : 48
Località : colli............
Re: CONIFERE
Grazie infinite, se l'operazione andrebbe fatta a gennaio/febbraio ho ancora 2-3 mesi per valutare l'ipotesi ed eventualmente organizzare il tutto!
Due tre mesi di vita quindi
Due tre mesi di vita quindi
Riccardin- utente registrato
- Messaggi : 75
Data d'iscrizione : 26.09.13
Re: CONIFERE
Salve ragazzi, riprendo questo topic perché entro breve tempo devo operare la scelta: taglio o non taglio la punta al cedro del libano?
Premetto che ho letto il topic relativo alla capitozzatura, e questo ha creato in me numerosi spunti di riflessione.
Piccolo riassunto (chi interessato a capire meglio la situazione rilegga i miei precedenti post dal fondo di pag 5).
Non so come procedere circa il contenimento di un maestoso cedro del libano a ridosso di una casa. La mia preoccupazione è che, ormai raggiunta la soglia del paradiso in altezza, prima o poi le intemperie, un fulmine o altro sradichi o meglio spacchi la pianta facendola cadere sull'abitazione.
D’accordo con i numerosi moderatori intervenuti che a livello estetico la capitozzatura è uno scempio. Ma qui si parla di sicurezza. Meglio una conifera senza punta che una conifera a rischio.
In teoria, o di fatto, il contenimento in altezza delle piante le rende più sicure, meno resistenti alla pressione del vento, il rischio che un fulmine le colpisca diminuisce ecc. Di contro, se ho ben capito, ciò che si taglia di sopra si riflette di sotto, nelle radici che vengono compromesse, creando instabilità meccanica. Oltretutto la pianta ne soffre, è sottoposta a stress, ed esposta ai patogeni.
Allora mi chiedo: se ci sono tutte queste controindicazioni, perché nelle mie zone quasi tutte le conifere non solo a ridosso delle case, ma anche nei giardini sia pubblici che privati, sono sottoposte a capitozzatura? Sono confuso.
P.S. Se necessario in settimana faccio delle foto e le posto, per inquadrare meglio la situazione
Premetto che ho letto il topic relativo alla capitozzatura, e questo ha creato in me numerosi spunti di riflessione.
Piccolo riassunto (chi interessato a capire meglio la situazione rilegga i miei precedenti post dal fondo di pag 5).
Non so come procedere circa il contenimento di un maestoso cedro del libano a ridosso di una casa. La mia preoccupazione è che, ormai raggiunta la soglia del paradiso in altezza, prima o poi le intemperie, un fulmine o altro sradichi o meglio spacchi la pianta facendola cadere sull'abitazione.
D’accordo con i numerosi moderatori intervenuti che a livello estetico la capitozzatura è uno scempio. Ma qui si parla di sicurezza. Meglio una conifera senza punta che una conifera a rischio.
In teoria, o di fatto, il contenimento in altezza delle piante le rende più sicure, meno resistenti alla pressione del vento, il rischio che un fulmine le colpisca diminuisce ecc. Di contro, se ho ben capito, ciò che si taglia di sopra si riflette di sotto, nelle radici che vengono compromesse, creando instabilità meccanica. Oltretutto la pianta ne soffre, è sottoposta a stress, ed esposta ai patogeni.
Allora mi chiedo: se ci sono tutte queste controindicazioni, perché nelle mie zone quasi tutte le conifere non solo a ridosso delle case, ma anche nei giardini sia pubblici che privati, sono sottoposte a capitozzatura? Sono confuso.
P.S. Se necessario in settimana faccio delle foto e le posto, per inquadrare meglio la situazione
Riccardin- utente registrato
- Messaggi : 75
Data d'iscrizione : 26.09.13
Re: CONIFERE
Ciao! Anch'io come te sono confuso nel darti un consiglio, perchè la capitozzatura oltre ad essere antiestetica è anche dannosa, allo stesso tempo immagino vi dispiaccia abbattere la pianta. C'è da dire che il cedro del libano a maturità, quando raggiunge l'altezza più o meno definitiva la punta piega vistosamente da un lato. Quindi se la pianta ha questa caratteristica vuol dire che non crescerà molto oltre. Se si asporta la punta al suo posto se ne formerà un'altra (molto probabilmente più di una) e in pochi anni sarai alla situazione di partenza se non peggio.
Leos86- utente registrato
- Messaggi : 279
Data d'iscrizione : 14.01.12
Età : 38
Località : Firenze
Re: CONIFERE
La mia preoccupazione è proprio quella, asportata la punta usualmente parte subito sotto una biforcazione, a volte anche più di una, come giustamente hai fatto notare tu. Allora perché farlo se poco dopo sono punto e accapo?
E perché tutte le conifere della mia zone allora sono sottoposte a capitozzatura? Ultimamente le sto osservando con accortezza: non ce n'è una che si salvi! Tutte monche!
Purtroppo la pianta non si può abbattere, è sana, secolare e temo segnata sulle mappe.
Ma è davvero alta; ogni qualvolta qualcuno la vede (giardinieri, boscaioli, anziani esperti che della campagna hanno fatto la loro vita) non fanno che ripetermi: "bisogna abbassare quel cedro, prima che vada giù"!!
E perché tutte le conifere della mia zone allora sono sottoposte a capitozzatura? Ultimamente le sto osservando con accortezza: non ce n'è una che si salvi! Tutte monche!
Purtroppo la pianta non si può abbattere, è sana, secolare e temo segnata sulle mappe.
Ma è davvero alta; ogni qualvolta qualcuno la vede (giardinieri, boscaioli, anziani esperti che della campagna hanno fatto la loro vita) non fanno che ripetermi: "bisogna abbassare quel cedro, prima che vada giù"!!
Riccardin- utente registrato
- Messaggi : 75
Data d'iscrizione : 26.09.13
Re: CONIFERE
le capitozzature che vedi tu molto probabilmente sono state fatte intanto da persone poco informate sulle caratteristiche della pianta,e sui metodi di potatura...ci sono in giro cedri,come pini e abeti "potati"con moncherini pensando che da li ne esca qualche getto,da rinnovare la pianta.... no caro...così è e così rimane....
https://www.youtube.com/watch?v=1qw22W352XA
nella parte finale di questo video viene spiegato come gestire una pianta a ridosso si una casa...
le potature fatte in città e nei parchi pubblici lasciano a desiderare..quindi filtra ciò che vedi...e chiedi qui piuttosto!!
Aspettiamo le foto!!
Ciao!!
https://www.youtube.com/watch?v=1qw22W352XA
nella parte finale di questo video viene spiegato come gestire una pianta a ridosso si una casa...
le potature fatte in città e nei parchi pubblici lasciano a desiderare..quindi filtra ciò che vedi...e chiedi qui piuttosto!!
Aspettiamo le foto!!
Ciao!!
Robinia- ex moderatori
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Località : colli............
Re: CONIFERE
Riccardin ha scritto:La mia preoccupazione è proprio quella, asportata la punta usualmente parte subito sotto una biforcazione, a volte anche più di una, come giustamente hai fatto notare tu. Allora perché farlo se poco dopo sono punto e accapo?
La risposta vegetativa della pianta è proporzionale alla quantità di legno che si asporta, cioè più si taglia e più la pianta tende a vegetare nel tentativo di ricostruire ciò che gli è stato tolto. Spesso viene frainteso questo fatto e si dice sbagliando che la pianta dopo una capitozzatura riprende forza.
Nel video si consiglia di fare un accorciamento della punta che sia poco invasivo (riducendo comunque di molto l'effetto leva) e di diradare anche il resto della chioma per ridurre l'effetto vela. Questa è una soluzione che rispetta l'equilibrio della pianta, radici comprese.
Atra cosa da evitare è alzare il primo palco di rami per non spostare più in alto il baricentro.
Leos86- utente registrato
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Data d'iscrizione : 14.01.12
Età : 38
Località : Firenze
Re: CONIFERE
Perfetto, grazie ad entrambi per le puntuali ed esaustive risposte.
Appena possibile posto alcune foto, così avendo come riscontro un'immagine vi risulta più semplice consigliarmi in merito.
Appena possibile posto alcune foto, così avendo come riscontro un'immagine vi risulta più semplice consigliarmi in merito.
Riccardin- utente registrato
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Re: CONIFERE
Ecco una foto, non so quanto bene renda l'idea, ma la mia ragazza non è una gran fotografa e la giornata uggiosa di certo non aiuta. Appena ho occasione magari provo personalmente a fare qualcosa di meglio..
Riccardin- utente registrato
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Re: CONIFERE
studia anche da quale direzione arrivano i venti forti della tua zona.
amelanchier- utente registrato
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Località : Capri
Re: CONIFERE
Dopo codit ed effetto T ecco a voi "La dominanza Apicale"!
Tutte le piante necessitano della Dominanza Apicale.
Tagliare la punta ad un albero è totalmente sbagliato e inutile.
Purtroppo ne vedi tanti in giro perchè circolano tanti ignoranti che si spacciano per esperti, che non hanno idea di come funziona un albero.
In che zona si trova quest'albero? in Italia? peccato, lui si chiama cedro del libano, ed un motivo c'è. è abiituato ad un clima ed una quantità d'acqua ben diversa da quella del nostro paese, per cui diventa rapidamente alto e pericoloso, le fibbre crescono troppo velocemente ed il legno è piu dolce di quello che dovrebbe essere.
Questo in particolare è stato piantato in un posto inadatto, troppo vicino alla casa e troppo vicino al cipresso!
Capitozzare non risolvi nulla ma peggiori la situazione per quanto riguarda la sicurezza, per i motivi che hai anche detto tu sopra.
per me un albero del genere (purtroppo) va abbattuto, perchè si trova in un ambiente molto antropizzato (se stava in un bosco era ben diverso) a ridosso di una casa.
ciao
Tutte le piante necessitano della Dominanza Apicale.
Tagliare la punta ad un albero è totalmente sbagliato e inutile.
Purtroppo ne vedi tanti in giro perchè circolano tanti ignoranti che si spacciano per esperti, che non hanno idea di come funziona un albero.
In che zona si trova quest'albero? in Italia? peccato, lui si chiama cedro del libano, ed un motivo c'è. è abiituato ad un clima ed una quantità d'acqua ben diversa da quella del nostro paese, per cui diventa rapidamente alto e pericoloso, le fibbre crescono troppo velocemente ed il legno è piu dolce di quello che dovrebbe essere.
Questo in particolare è stato piantato in un posto inadatto, troppo vicino alla casa e troppo vicino al cipresso!
Capitozzare non risolvi nulla ma peggiori la situazione per quanto riguarda la sicurezza, per i motivi che hai anche detto tu sopra.
per me un albero del genere (purtroppo) va abbattuto, perchè si trova in un ambiente molto antropizzato (se stava in un bosco era ben diverso) a ridosso di una casa.
ciao
ric.cio- utente registrato
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Località : Castelli Romani
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