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Re: Manici degli attrezzi
Dipende un po'... quella messa meglio ci ho messo circa 20 minuti, il più è stato togliere l'anello di tenuta (in questo caso è l'uncino che fa tenuta).gian66 ha scritto:
gran lavoro, bravo!! altro che mettere il nastro come faccio io, .... a vedere la tua descrizione non pare difficile, ma quanto tempo ci hai messo per ogni roncola??
Quella con gli anelli in MDF ci ho messo circa 2 ore, tra sagomare due rondellone (scelte tra quelle "vintage"), tagliare col traforo il compensato (traforo che non taglia ) e richiudere.
Senza contare il "trattamento minimo sindacale" ovvero rimozione ruggine con disco lamellare, affilatura e oliatura della lama
ferrari-tractor- Moderatori
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Re: Manici degli attrezzi
bhe! comunque è sempre una bella soddisfazione risistemare questi attrezzi e poi utilizzarli dinuovo.
basta avere: tempo, voglia e tanta passione.
basta avere: tempo, voglia e tanta passione.
gian66- Moderatori
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Re: Manici degli attrezzi
Una delle differenze tra le scuri/accette alla canadese e le tipiche italiane è come è montato il manico.
Nelle "canadesi" il manico viene infilato dentro l'occhio dalla parte inferiore e poi viene fissato mediante cunei.
In quelle tipiche italiane ed anche francesi il procedimento è l'inverso: il manico viene infilato da sopra ed ha una precisa conicità in modo da combaciare con quella dell'occhio e impedire che il ferro si sfili.
Il vantaggio meccanico e di semplicità è notevole, lo svantaggio è che il manico non può essere sagomato per aumentarne il "grip" con le mani.
Rispetto alle attuali Rinaldi o Angelo B, le scuri ed accette vecchie hanno tipicamente un occhiello decisamente più grosso, questo permette di inserire un manico più spesso che viene poi lavorato per portarlo a dimensioni ottimali nella parte dell'impugnatura, lasciando la parte terminale del manico più grossa in modo da evitare che l'attrezzo scappi di mano.
Sulla prima accetta che ho comprato anni fa ho provato nel tempo alcune soluzioni, avvolgere del nastro per tapparelle e fare una sorta di gancio al termine del manico. Il gancio è utile per raccogliere da terra i rami senza chinarsi o usare l'accetta come uncino come molti fanno:
Però il gancio è un po' scomodo se si porta l'accetta nella cintura dei pantaloni perchè ti batte sulle gambe.
Domenica ho provato una soluzione diversa per l'altra accetta che uso molto spesso, non ho fatto un gancio ma una U:
Ho trovato che questa soluzione è più comoda per la mano.
Ho replicato per un'ascia che ho recuperato e che voglio utilizzare per scortecciare:
Come si vede, il manico è di recupero e un po' camolato nella parte finale, ma è solo superficiale ed il legno è ancora bello robusto.
Una spennellata di antitarma e mi durerà anni.
Nelle "canadesi" il manico viene infilato dentro l'occhio dalla parte inferiore e poi viene fissato mediante cunei.
In quelle tipiche italiane ed anche francesi il procedimento è l'inverso: il manico viene infilato da sopra ed ha una precisa conicità in modo da combaciare con quella dell'occhio e impedire che il ferro si sfili.
Il vantaggio meccanico e di semplicità è notevole, lo svantaggio è che il manico non può essere sagomato per aumentarne il "grip" con le mani.
Rispetto alle attuali Rinaldi o Angelo B, le scuri ed accette vecchie hanno tipicamente un occhiello decisamente più grosso, questo permette di inserire un manico più spesso che viene poi lavorato per portarlo a dimensioni ottimali nella parte dell'impugnatura, lasciando la parte terminale del manico più grossa in modo da evitare che l'attrezzo scappi di mano.
Sulla prima accetta che ho comprato anni fa ho provato nel tempo alcune soluzioni, avvolgere del nastro per tapparelle e fare una sorta di gancio al termine del manico. Il gancio è utile per raccogliere da terra i rami senza chinarsi o usare l'accetta come uncino come molti fanno:
Però il gancio è un po' scomodo se si porta l'accetta nella cintura dei pantaloni perchè ti batte sulle gambe.
Domenica ho provato una soluzione diversa per l'altra accetta che uso molto spesso, non ho fatto un gancio ma una U:
Ho trovato che questa soluzione è più comoda per la mano.
Ho replicato per un'ascia che ho recuperato e che voglio utilizzare per scortecciare:
Come si vede, il manico è di recupero e un po' camolato nella parte finale, ma è solo superficiale ed il legno è ancora bello robusto.
Una spennellata di antitarma e mi durerà anni.
ferrari-tractor- Moderatori
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Località : Prov. Cuneo
Re: Manici degli attrezzi
ferrari-tractor ha scritto:Una delle differenze tra le scuri/accette alla canadese e le tipiche italiane è come è montato il manico.
Nelle "canadesi" il manico viene infilato dentro l'occhio dalla parte inferiore e poi viene fissato mediante cunei.
In quelle tipiche italiane ed anche francesi il procedimento è l'inverso: il manico viene infilato da sopra ed ha una precisa conicità in modo da combaciare con quella dell'occhio e impedire che il ferro si sfili.
Il vantaggio meccanico e di semplicità è notevole, lo svantaggio è che il manico non può essere sagomato per aumentarne il "grip" con le mani.
Rispetto alle attuali Rinaldi o Angelo B, le scuri ed accette vecchie hanno tipicamente un occhiello decisamente più grosso, questo permette di inserire un manico più spesso che viene poi lavorato per portarlo a dimensioni ottimali nella parte dell'impugnatura, lasciando la parte terminale del manico più grossa in modo da evitare che l'attrezzo scappi di mano.
Sulla prima accetta che ho comprato anni fa ho provato nel tempo alcune soluzioni, avvolgere del nastro per tapparelle e fare una sorta di gancio al termine del manico. Il gancio è utile per raccogliere da terra i rami senza chinarsi o usare l'accetta come uncino come molti fanno:
Però il gancio è un po' scomodo se si porta l'accetta nella cintura dei pantaloni perchè ti batte sulle gambe.
Domenica ho provato una soluzione diversa per l'altra accetta che uso molto spesso, non ho fatto un gancio ma una U:
Ho trovato che questa soluzione è più comoda per la mano.
Ho replicato per un'ascia che ho recuperato e che voglio utilizzare per scortecciare:
Come si vede, il manico è di recupero e un po' camolato nella parte finale, ma è solo superficiale ed il legno è ancora bello robusto.
Una spennellata di antitarma e mi durerà anni.
ottima soluzione ferrari-tractor , ... l'occhiello lo ho già visto in giro ... alcuni lo adottano e pare che vada bene, .. riguardo all' uncino, più che sul manico, .. forse è meglio averlo sulla testa della scure.
guarda nel topic asce, dove tra poco posto una domanda.
saluti
gian66- Moderatori
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Località : Prov. di Cuneo
Re: Manici degli attrezzi
Personalmente ritengo che siano una "stupidaggine": poco maneggevoli e soggetti a facili scheggiature.claudio de rosa ha scritto:diverse accette,soprattutto di alcune marche,utilizzano l'occhio rettangolare o quadrato con relativo manico squadrato a tale forma.ma non sarà scomodo impugnare l'attrezzo in tale modo?soprattutto nei colpi più decisi.. omissis...a tal proposito vedete sul sito sadsrl.it alla voce attrezzi artigianali e relativamente alle accette...
Di chi è il prossimo parere?
Beppe65
beppe65- ex moderatori
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Data d'iscrizione : 02.10.10
Età : 59
Località : bergamo
Re: Manici degli attrezzi
Mah... io ne ho sentite diverse sul fatto, ed alcuni dicono che un manico un po' squadrato è meglio di uno col profilo "a uovo".
Effettivamente, prediligo manici che abbiano i fianchi lisci , poi ovviamente le due parti che sono maggiore contatto con le dita devono essere arrotondate.
Quello che non si trova più sono accette o scuri con l'occhio grosso, sia squadrato che ovoidale, avere un occhio grosso ti consente di sagomare un po' il manico o semplicemente farlo un pelo più grosso se hai una presa che lo predilige.
Effettivamente, prediligo manici che abbiano i fianchi lisci , poi ovviamente le due parti che sono maggiore contatto con le dita devono essere arrotondate.
Quello che non si trova più sono accette o scuri con l'occhio grosso, sia squadrato che ovoidale, avere un occhio grosso ti consente di sagomare un po' il manico o semplicemente farlo un pelo più grosso se hai una presa che lo predilige.
ferrari-tractor- Moderatori
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Data d'iscrizione : 19.04.10
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Località : Prov. Cuneo
Re: Manici degli attrezzi
in effetti l'occhio rettangolare o quadrato è una questione regionale(anche per altri attrezzi come zappe ecc), col relativo manico di conseguenza.è vero ke gli occhielli sono sempre più piccoli ma credo siano fatti per questioni di forgiatura.intendo dire con questo che non tutti gli arnesi ormai sono forgiati a meno. ma ci sono dei parametri standardizzati a livello industriale.
claudio de rosa- utente registrato
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Località : Monteleone (FG)
Re: Manici degli attrezzi
cari amici del forum,a dispetto della mia diffidenza dovuta all'inesperienza e a quanti danno pareri senza prima aver visto e provato ,ho acquistato giusto ieri alla fiera dell'agricoltura di Foggia(una delle più in vista del sud Italia) un'accetta artigianale pugliese(Putignano provincia di Bari)con occhio rettangolare e di conseguenza manico prismatico.già provata ed è una cannonata ma non poteva essere altrimenti vista la zona di provenienza a vocazione contadina, ricca di uliveti e frutteti nella quali un attrezzo non valido NON può esistere sul mercato.il manico "squadrato" è tipico di queste parti,usato per i più svariati attrezzi(dalle zappe alle scuri).ok un saluto e presto vi posto relative immagini
claudio de rosa- utente registrato
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Data d'iscrizione : 28.04.13
Età : 47
Località : Monteleone (FG)
Re: Manici degli attrezzi
dopo quasi 60 anni di onorato servizio il manico del mio piccone ha deciso di lasciarmi!
Si tratta di un piccone del dopo guerra,quelli che si usavano per togliere le traversine dei binari,fatto di un ferro che non si piega quasi mia nemmeno sotto una pressa!ovviamente i manici di adesso non sono compatibili con quello,un vecchio dalla mie parti mi ha detto di usare legno di castagno ben stagionato,avete suggerimenti?tenendo presente anche lo sforzo che andrà a fare?
Grazie
Si tratta di un piccone del dopo guerra,quelli che si usavano per togliere le traversine dei binari,fatto di un ferro che non si piega quasi mia nemmeno sotto una pressa!ovviamente i manici di adesso non sono compatibili con quello,un vecchio dalla mie parti mi ha detto di usare legno di castagno ben stagionato,avete suggerimenti?tenendo presente anche lo sforzo che andrà a fare?
Grazie
Robinia- ex moderatori
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Data d'iscrizione : 31.12.10
Età : 48
Località : colli............
manici
ciao,io ho sempre usato (come faceva il nonno) il legno di robinia,lavorato a mola,o con il flessibile,tieni presente che il manico del mio caro martello da carpentiere l'ho usato per ben otto anni e credimi tiravo filo di ferro x le armature,bacchette da 6 x i morsetti a battere di tutto e di piu.
stefen 66- utente registrato
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Data d'iscrizione : 19.12.10
Località : bergamo
Re: Manici degli attrezzi
lavorato a mola o con il flessibile in che senso?
Robinia- ex moderatori
- Messaggi : 1764
Data d'iscrizione : 31.12.10
Età : 48
Località : colli............
manici per attrezzi
mi spiego:il pezzo che intendi utilizzare per l'atrezzo in questione,sicuramente non sarà della forma e misure che vuoi,quindi,lo lavori a tuo piacimento,il nonno usava la mola(quella che userai per fare le punte da trapano,le forbici,coltelli ecc.) io ho sempre usato la smerigliatrice angolare,(scusami ma a Bergamo la chiamiamo flessibile),con montato platorello e disco di carta vetrata,oppure fai prima con un lamellare con grana 40.personalmente manico martelli o accette,x l'ascia da abbattimento o da spacco,o anche x il piccone e la mazza,mi trovo troppo bene con quelli in nylon:) ciao
stefen 66- utente registrato
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Data d'iscrizione : 19.12.10
Località : bergamo
Re: Manici degli attrezzi
Per il piccone non ti consiglio il castagno.
Serve un legno che non tenda a scheggiare.
O il classico frassino, con venatura però verticale ovvero parallela al lato lungo dell'ovale dell'occhiello, o legni più pesanti tipo robinia o rovere per lavori "duri".
Serve un legno che non tenda a scheggiare.
O il classico frassino, con venatura però verticale ovvero parallela al lato lungo dell'ovale dell'occhiello, o legni più pesanti tipo robinia o rovere per lavori "duri".
ferrari-tractor- Moderatori
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Data d'iscrizione : 19.04.10
Età : 43
Località : Prov. Cuneo
Re: Manici degli attrezzi
Carissimi, spero di non scrivere nella sezione sbagliata... il problema è il seguente:
dopo che un amico mi ha procurato un manico canadese per la mia ascia, in questi giorni mi sono deciso a montarlo (era ora!)...
Il problema è il seguente: l'occhio del ferro (che ha un centinaio di anni) è ovale e corto, mentre il manico è uno più rettangolare e lungo rispetto all'occhio. Avevo pensato di accorciare la sezione del manico in testa per farlo calzare e riempire gli spazi vuoti con le zeppe. Dato che il ferro non entra dalla parte dell'impugnatura ( mentre nel vecchio manico saliva appunto dall'impugnatura) lo faccio andare in sede da sopra e dopo avere zeppato gli metto il cuneo di testa per la tenuta.... credete sia un'operazione corretta?
Vi ringrazio per l'aiuto!!!
dopo che un amico mi ha procurato un manico canadese per la mia ascia, in questi giorni mi sono deciso a montarlo (era ora!)...
Il problema è il seguente: l'occhio del ferro (che ha un centinaio di anni) è ovale e corto, mentre il manico è uno più rettangolare e lungo rispetto all'occhio. Avevo pensato di accorciare la sezione del manico in testa per farlo calzare e riempire gli spazi vuoti con le zeppe. Dato che il ferro non entra dalla parte dell'impugnatura ( mentre nel vecchio manico saliva appunto dall'impugnatura) lo faccio andare in sede da sopra e dopo avere zeppato gli metto il cuneo di testa per la tenuta.... credete sia un'operazione corretta?
Vi ringrazio per l'aiuto!!!
Alessio510- Moderatori
- Messaggi : 9517
Data d'iscrizione : 03.03.11
Re: Manici degli attrezzi
io non lo monterei, in quanto le zeppe non credo che terrano a lungo.Alessio510 ha scritto:Carissimi, spero di non scrivere nella sezione sbagliata... il problema è il seguente:
dopo che un amico mi ha procurato un manico canadese per la mia ascia, in questi giorni mi sono deciso a montarlo (era ora!)...
Il problema è il seguente: l'occhio del ferro (che ha un centinaio di anni) è ovale e corto, mentre il manico è uno più rettangolare e lungo rispetto all'occhio. Avevo pensato di accorciare la sezione del manico in testa per farlo calzare e riempire gli spazi vuoti con le zeppe. Dato che il ferro non entra dalla parte dell'impugnatura ( mentre nel vecchio manico saliva appunto dall'impugnatura) lo faccio andare in sede da sopra e dopo avere zeppato gli metto il cuneo di testa per la tenuta.... credete sia un'operazione corretta?
Vi ringrazio per l'aiuto!!!
a mio parere se il manico non è il suo, è meglio farne uno di misura (se hai il tempo e voglia) o acquistarne uno adatto.
magari posta anche foto ... altri consigli arriveranno.
gian66- Moderatori
- Messaggi : 4181
Data d'iscrizione : 28.03.11
Età : 58
Località : Prov. di Cuneo
Re: Manici degli attrezzi
[quote="gian66"]
beh sono pochi millimetri da zeppare.... tutto sommato non molto....
mi piacerebbe farne uno ad hoc, ma sinceramente non ne ho il tempo, per questo sono ricorso ad uno già fatto.... spero di riuscire a fare le foto...
Alessio510 ha scritto:io non lo monterei, in quanto le zeppe non credo che terrano a lungo.
a mio parere se il manico non è il suo, è meglio farne uno di misura (se hai il tempo e voglia) o acquistarne uno adatto.
magari posta anche foto ... altri consigli arriveranno.
beh sono pochi millimetri da zeppare.... tutto sommato non molto....
mi piacerebbe farne uno ad hoc, ma sinceramente non ne ho il tempo, per questo sono ricorso ad uno già fatto.... spero di riuscire a fare le foto...
Alessio510- Moderatori
- Messaggi : 9517
Data d'iscrizione : 03.03.11
Legno più resistente e duro.
Ciao..qual'è o quali sono ,i tipi di legno con queste caratteristiche,per produrre guance per coltelli,manici per accette,bastoni.....
Re: Manici degli attrezzi
Ciao, io so che se devi fare una buona roncola col manico di legno, è preferibile senza dubbio quello di olivastro perchè è molto duro e resistente nel tempo. Se usi l olivastro non te ne pentirai
CanBastardo- utente registrato
- Messaggi : 654
Data d'iscrizione : 20.08.12
Età : 36
Località : Sardegna
Re: Manici degli attrezzi
anche l'acero e il bosso in quanto a durezza sono tra i migliori.
gian66- Moderatori
- Messaggi : 4181
Data d'iscrizione : 28.03.11
Età : 58
Località : Prov. di Cuneo
Re: Manici degli attrezzi
Ciao!
qui trovi un bel po di informazioni in merito ai manici :
https://lamotosega.forumattivo.com/t486-manici-degli-attrezzi
per cortesia, non scrivere in grassetto
qui trovi un bel po di informazioni in merito ai manici :
https://lamotosega.forumattivo.com/t486-manici-degli-attrezzi
per cortesia, non scrivere in grassetto
Alessio510- Moderatori
- Messaggi : 9517
Data d'iscrizione : 03.03.11
Re: Manici degli attrezzi
A si ok....grazie intantoAlessio510 ha scritto:Ciao!
qui trovi un bel po di informazioni in merito ai manici :
https://lamotosega.forumattivo.com/t486-manici-degli-attrezzi
per cortesia, non scrivere in grassetto
Re: Manici degli attrezzi
Un legno molto adatto per fare i manici agli attrezzi è l'ornello (Fraxinus ornus) perchè è robusto, leggero e flessibile, da me in mugello si trova facilmente nel bosco lo si riconosce tra le querce e i carpini perchè ha la corteccia chiara.
Leos86- utente registrato
- Messaggi : 279
Data d'iscrizione : 14.01.12
Età : 38
Località : Firenze
Re: Manici degli attrezzi
ottimo,faccio un giro nei miei boschi ,visto che ci sono zone con molte querce..
Manico di legno per scure
Buona sera a tutti. La mia scure ( accetta ), aveva il manico in fibra di vetro giallo della Maurer, si è lesionato, ed oggi volendo sostituirlo, sono andato ad acquistare il nuovo manico, di faggio purtroppo; volevo riprendere quello in fibra di vetro, essendo molto più vantaggioso credo, ma non era disponibile
Ora, come noi sappiamo, il manico di legno si ritira (con aria secca) e si rigonfia (con aria umida e a contatto con l'acqua), di conseguenza quando c'è il ritiro igrometrico, l'ascia si allenta, e questo non va bene mentre si lavora. Di solito per questo inconveniente, metto l'ascia inserita con il manico in un secchio d'acqua e il problema non si pone, però in acqua l'ascia non ci può stare per 10 minuti, o in un tempo breve, ma ci deve stare per qualche ora buona, quindi questo sistema lo si può adottare a fine lavoro. Ma se ad esempio stiamo spaccando qualche quintale di ciocchi, e poi a lavoro non ancora ultimato, improvvisamente si allenta l'ascia e d'altra parte ci dobbiamo sbrigare per spaccare ancora parecchi ciocchi, ecco qua che dovremo ritornare il giorno dopo a riprendere il lavoro, o per continuare dovremo usare una altra accetta efficiente, e questo non va bene.
Allora vi chiedo: una volta che inserisco nel manico l'accetta, se provo a sigillare le teste del manico con il vinavil, posso risolvere il problema per sempre, senza che ogni volta che l'ascia è lenta devo metterla a contatto con l'acqua e di conseguenza perdere tempo prezioso ?
Oppure c'è un altro metodo alternativo che evita in maniera permanente che il manico di legno si ritira ?
Accetto consigli utili per adottare qualche metodo che non mi faccia più perdere tempo a mettere a bagno l'accetta....
Grazie, cosa mi suggerite ?
Ora, come noi sappiamo, il manico di legno si ritira (con aria secca) e si rigonfia (con aria umida e a contatto con l'acqua), di conseguenza quando c'è il ritiro igrometrico, l'ascia si allenta, e questo non va bene mentre si lavora. Di solito per questo inconveniente, metto l'ascia inserita con il manico in un secchio d'acqua e il problema non si pone, però in acqua l'ascia non ci può stare per 10 minuti, o in un tempo breve, ma ci deve stare per qualche ora buona, quindi questo sistema lo si può adottare a fine lavoro. Ma se ad esempio stiamo spaccando qualche quintale di ciocchi, e poi a lavoro non ancora ultimato, improvvisamente si allenta l'ascia e d'altra parte ci dobbiamo sbrigare per spaccare ancora parecchi ciocchi, ecco qua che dovremo ritornare il giorno dopo a riprendere il lavoro, o per continuare dovremo usare una altra accetta efficiente, e questo non va bene.
Allora vi chiedo: una volta che inserisco nel manico l'accetta, se provo a sigillare le teste del manico con il vinavil, posso risolvere il problema per sempre, senza che ogni volta che l'ascia è lenta devo metterla a contatto con l'acqua e di conseguenza perdere tempo prezioso ?
Oppure c'è un altro metodo alternativo che evita in maniera permanente che il manico di legno si ritira ?
Accetto consigli utili per adottare qualche metodo che non mi faccia più perdere tempo a mettere a bagno l'accetta....
Grazie, cosa mi suggerite ?
Stefano89- utente registrato
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