RONCOLE - MACHETE - MANARESSI parte 2

Concordo pienamente, sono anche troppo rigide

Si ma per quello che costano potrebbero essere più resistenti
Ciao nitro

Se un metallo è più duro (come dice ferrari) resiste meglio all'usura del tagliente ma ha questi inconvenienti; bisognerebbe avere una durezza intermedia che permetta di mantenere un buon filo ma non renda l'utensile fragile.
Oltre ad essere meno fragile si affila anche meglio ma le roncole che ho usato io non si sono mai sbeccate né ne ho mai viste ammeno che non abbiano preso una bella botta sul filo ma del legno duro non hanno paura.
Io ho comprato una brixo (pagata poco), riaffilata appena rientrato a casa ed ancora è presto ma sembra un'ottima lama. Ve lo dico quando ci andrò a fare legna per il forno (chissà quando) ma le premesse sono buone, anche se spacco qualche legnetto resta bella affilata.

Io per casa ho 5 o 6 roncole italiane tradizionali. Solo ad una manca 2 cm di punta dopo aver sbattuto con violenza sul cemento. Una roncola l'avevo perso in un campo es arata sotto. l anno successivo l'aratura l ha riportata in superficie completamente arruginita. Comunque dopo la pulitura fa anche lei ancora il suo mestiere. Le roncole le uso per far leva quando abbatto piante, come martello per estrarre i cunei di legno, per piantare chiodi se la giro al contrario .... Come ogni buon utensile deve conciliare la durezza con la resistenza e la flessibilità. Se non è cosi .... io la lascio sullo scaffale del commerciante!

Sto per iniziare il recupero della roncola (...almeno credo che sia una roncola) che vedete qua sotto.
Aveva una parte di manico in legno che era molto camolato e si è rotto.
L'attrezzo pesa 700 grammi, l'impugnatura è in ferro, cava, e dentro c'è ancora un pochino di legno.
La lunghezza "fuori tutto" è di circa 45 cm.
La lama è spessa circa 9 mm dalla parte dell'impugnatura, e si assottiglia fino a poco più di 4 mm verso la punta (poco prima del "corno"). Non ho trovato alcun marchio, vedremo se dopo la passata con la spazzola metallica salterà fuori qualcosa... ma non credo.
Non so proprio quanto poteva essere lungo il manico in legno per questo attrezzo, né quanto potrebbe aver senso farlo lungo.
Qualche suggerimento?

Tolta la ruggine, limato un pò il filo e passata la pietra.
Tolto il poco legno camolatissimo che stava all'interno dell'impugnatura.
Non ho trovato alcun marchio, come immaginavo.
Ora taglia, devo sistemare meglio l'impugnatura perché dopo averci passato la spazzola metallica col trapano c'è qualche pezzetto di metallo molto sottile che tende a staccarsi (o a piantarsi nella mano). Per quanto riguarda l'eventuale manico, non ho proprio nessuna idea.

non credo sia una roncola.
penso sia un coltello che si usa per modellare gli zoccoli o per fare la punta ai pali.
il gancio serve per fissarlo ad un occhiello solidale ad un ceppo di legno, così si fa leva sull'occhiello e si usa un po' come una trancia.
non riesco a trovare un video per farti vedere.

Intendi un taglia pane tirolese o trentino? Effettivamente può sembrarlo ma assomiglia anche ad uno svettatoio un pò casareccio

Io per togliere a fondo la ruggine in particolare se stratificata e scagliosa uso l'elettrolisi con soda caustica, è un modo molto soft di toglierla perché valuti tu quando fermarti e non danneggia il metallo sano

Grazie per il vostro parere, il gancio mi faceva supporre un utilizzo "vincolato", ma non avendone mai visti altri, di attrezzi così, non ne potevo esser sicuro. Ho presente il tagliapane (non so dove posso averlo visto, ma ce l'ho presente nella "memoria fotografica").
Riguardo all'elettrolisi, mi devo informare bene. In chimica ero una frana...

basta aceto di vino bianco, sicurissimo su tutti i punti di vista.
lo lasci a bagno una giornata e vedi come viene, se presente ancora della ruggine passi una spazzola metallica e sciacqui bene prima di reimmergerlo nell'aceto per un'altra giornata.
quando ti pare a posto, ricordati di lavare bene con acqua e sapone e sciacquare bene, poi un velo di olio e sei a posto.

Allora nei prossimi giorni mi procurerò un pò di aceto "da battaglia"    e farò fare il bagnetto all'attrezzo.

Se posso dire la mia concordo parzialmente con l'elettrolisi e per nulla con l'aceto.
L'elettrolisi la utilizzo anche io ma con il bicarbonato perché la soda è pericolosissima, ne aggiungi finché vedi che non ne se scioglie più e poi dai corrente.
Ti lascio una foto, ci ho recuperato una giratubi di mio nonno rimasta in una cassetta al mare (a 20 metri) per 5 anni.

La soda caustica è ovviamente pericolosa ma se usata con attenzione e criterio è molto più efficace, la corrente deve essere corrente continua, basta una batteria d'auto, dovrebbe essere anche regolata ma per togliere la ruggine non è indispensabile. La storia dell'aceto non la conoscevo, interessante

Personalmente ho provato a fare il trattamento con aceto , ma su altri articoli di ferro , ma dopo un po sono tornati come prima forse ho sbagliato qualcosa
Ciao nitro

L'aceto funziona molto bene,i tempi sono più lunghi di altri trattamenti chimico-elettrici,ma dipende anche dall'acidità dell'aceto utilizzato(per esempio quello bianco che vendono al supermercato funziona bene..).Finito il trattamento,come dice Ferrari,lavaggio e spazzolatura,poi passaggio con bicarbonato per neutralizzare l'azione "acida";il metallo assume una colorazione grigiastra,dovuta alla "patina"che si forma.Si usa frequentemente questa procedura per "passivare" gli acciai ad alto tenore di carbonio(tipicamente portati all'ossidazione)e creare uno strato uniforme che impedirà(entro i limiti) alla ruggine di formarsi,stante l'impossibilità di contatto tra acciaio ed ossigeno presente nell'aria(ruggine=ossidazione,contatto con l'ossigeno).Ovviamente l'olio serve a potenziare l'isolamento,come diceva Ferrari.
L'aceto del trattamento,in cui si discioglie la ruggine,diventa nero e si può usare per tingere il cuoio di nero per immersione(gli anglofoni lo chiamano "vinegaroon"),chiaramente il color nero diviene più scuro maggiore è il tempo di immersione.

Mi riaggancio ad un mio post di una ventina di giorni fa.
Giusto questa mattina mi sono "arrangiato" un contenitore cilindrico (usando un vecchio avanzo di tubo Geberit ed aggiungendogli un tappo ad una estremità) che riuscisse ad accogliere l'attrezzo qui sopra con la giusta quantità di aceto. Me ne sono andati poco più di due litri. Aspetterò un paio di giorni, poi gli darò un'occhiata e casomai gli faccio fare ancora un pò di ammollo.
Vedremo come risulterà, fra poco.

Aggiornamento riguardo al vecchio attrezzo di qualche post fa.
Giovedì l'ho tolto dal bagno, sciacquato, ho visto uscire parecchi residui (soprattutto dall'interno dell'impugnatura).
L'ho rimesso nell'aceto. Oggi l'ho tolto, in totale ha fatto una settimana a bagno. In effetti la ruggine se n'è andata.
L'ho massaggiato per bene col bicarbonato, poi sciacquato.










Poi ancora un pò di passaggi con carta vetro, ho fatto un manico "a naso", giusto perché avevo lì un pezzetto di castagno tagliato e scortecciato qualche mese fa... e avevo voglia di muovere un pò le mani.
Devo sistemare un pò il filo soprattutto vicino al "ricciolo".
Mi da l'idea, guardandolo bene, che in origine fosse una roncola e che poi sia stata convertita ad altro uso.
Comunque, la punta ai pali si fa bene, anche meglio che con un'accetta.




Fascerò il manico con qualcosa, per evitare di piantarsi piccoli pezzi di ferro nelle mani, e anche per "ammortizzare" un poco i colpi... essendo ferro, si sentono parecchio.

ti consiglio un paio di passate con uno straccio oliato o ingrassato in modo che l'olio penetri dentro le rugosità.
per il resto, bel lavoro!

Sante parole quelle di Ferrari-tractor,stavo per scriverlo io..mi associo anche ai complimenti per il lavoro;come dicevi ora sembra proprio che fosse una roncola cui è stata ritorta la punta..Chissà se a "caldo" o a "freddo",sembra anche di un discreto spessore.Per curiosità,ti è sembrato ci fossero differenze di "durezza"sul filo andando verso la zona di torcitura?
Per fasciare il manico potresti prendere un pezzo di cuoio/crosta/pelle sufficiente a circondarlo e cucirglielo intorno da bagnato(non esageratamente,che non grondi acqua)così quando si asciuga tende a restringersi e non si muove più.  
OT:gli scarponi sono Dallapè,per caso?

In effetti avevo dimenticato di scrivere che ho anche dato una generosa passata (sia al manico che al ferro) con olio di lino cotto... ultime due foto. In settimana farò una seconda passata, soprattutto per il legno.
Poi credo farò un forellino nel manico in ferro e ci metterò un chiodino.
Il legno l'ho modellato pian piano usando una piccola roncola (anch'essa recuperata) ed usandola come un coltello a due manici. Ho fatto in modo da farlo entrare giusto ma che forzasse quanto basta ad evitargli di uscire liberamente.
Però credo che poi usandolo, dopo qualche colpo, si potrebbe muovere un pochino e preferisco evitare il rischio.

Interessante il consiglio riguardo al cuoio bagnato. Non so, però, se sarei in grado di cucirlo adeguatamente.
Avevo pensato, dopo aver messo il chiodino "di sicurezza", di fasciare la parte in ferro e almeno tre cm della parte in legno con un pò di giri di quel materiale (gommoso, non so chimicamente che roba sia) che si usa sui manici delle bici da corsa. Sicuramente un orrore, visivamente. Però garantirebbe uno strato "antivibrante" di ridotto spessore. Se riuscissi poi a metterci sopra una copertura in cuoio... salverei capra e cavoli, credo.

Riguardo alla punta, se come immagino è stata ritorta, credo che sia stato fatto a caldo. E' un pò troppo spesso il metallo per farlo a freddo... almeno credo. Quando ho affilato la lama non ho fatto caso a differenze riguardo alla durezza. Oramai son passate almeno un paio di settimane, non ho ricordi a riguardo. Proverò a farci attenzione, la prossima volta: devo migliorare la curva della lama. Comunque... non credo di essere così sensibile da accorgermi di una eventuale durezza differente.
Riguardo alla curva della lama... allego un altro paio di foto.


Che ne pensate? Ha senso togliere la parte di metallo sotto alla linea blu e rifare la forma della lama?
Oggi ho provato a fare una punta ad un piccolo palo, e ho notato che una parte della lama non arriva a contatto con la toppa su cui si batte: a circa 5 cm dalla fine del "ricciolo" la lama ha una "insenatura" (credo che abbia un pò di ore lavoro sul groppone). Forse se la lama avesse una curvatura uniforme sarebbe meglio... credo.

Dipende da te, se vuoi una Restitutio ad integrum, puoi anche limare le varie gobbe ma drovresti anche ripristinare il becco della roncola, ( oggi si può definire così), se vuoi un restauro conservativo lasciala come è

Mah, quel che ho fatto l'ho fatto con l'obiettivo di poterlo usare per qualcosa, a dirla tutta.
E credo che una sua utilità per me ce l'abbia: già solo per le punte dei pali è effettivamente più comodo di una normale accetta.
Vedrò... se riesco a mantenere la forma attuale e miglioro la funzionalità della lama... perché no?

OT (dimenticavo): gli scarponi sono Trezeta, piuttosto vissuti. Ottimi scarponi da montagna, ramponabili e abbastanza rigidi. Credo che siano quasi maggiorenni (non ricordo con precisione l'anno in cui li ho acquistati, ma era prima del 2004 con certezza). Hanno fatto oramai parecchio lavoro e hanno già subìto una riparazione all'accoppiamento suola/fianco esterno sotto caviglia, che regge solo in parte (ma non è una sorpresa). Negli ultimi tre anni li ho quasi sempre avuti nei piedi.
Cercavo da un pò un sostituto (avevo anche letto una interessante discussione qua sul forum) e poi ho deciso di tagliare la testa al toro e andare a vedere e provare gli Zamberlan Logger Pro. Amore a prima calzata. Trovato il numero giusto... se vado nel bosco o se so di stare fuori casa per un cospicuo numero di ore, non ho alcuna esitazione. Sono comodi come pantofole e il piede sta fermo, caldo e ben protetto.
Non uso molto la motosega... ma nel caso succedesse quel che spero non succeda... il piede me lo salvo. Scriverò nella discussione opportuna, comunque.

Io personalmente per togliere la ruggine da manufatti in ferro o metallo in genere anche a livello meccanico ( pezzi della Vespa, Guzzi, trattore) uso Aceto o meglio ancora Aceto e una manciata di sale grosso oppure la Coca Cola anche quella da discount che si chiama "Cola" e basta va benone. Lasciati i pezzi un paio di giorni a mollo e ogni tanto girati l'importante è che siano in immersione. Poi lavati ,asciugati ed oliati o lucidati

Salve.
Ho trovato questa Roncola tipo Sardegna della angelo bergamasco, quanti anni potrebbe avere?

Oggi mi sono trovato questa roncola fra i piedi mentre usavo il caricatore di un amico. Molto leggera e con spessore a vista non superiore a 3 mm. Senza filo e pure ammaccata. Ha bisogno di cure. Qualcuno la conosce? Grazie