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esperienza con motocarriola OLEOMAC 450 MOTORE HONDA
Buongiorno a tutti
da 6 mesi la sto utilizzando, hobbistica. Motore ok, parte al primo colpo. Segnalo solo i punti negativi a mio parere, per tutti gli altri aspetti, che sono positivi, la ricomprerei.
Servizio assistenza online: risposte evasive, comunque di centralinisti che non conoscono il prodotto, nè vogliono perdere tempo. Alla richiesta di venir messo in contatto con un esperto, mi rimandano al rivenditore. Logico, ma per circa 4000 e. pensavo meglio. Il rivenditore (xxxxxx Conegliano TV) interpellato in negozio per avere informazioni circa la lubrificazione dei rulli cingoli, che è scomoda, mi dice che se si romperanno andranno sostituiti. Non commento.
Le componenti in plastica del cassone sono di pessima qualità, le manopole per fissarlo si rompono, sono di plastichetta, i tappi per l'alloggio delle estensioni del cassone non tengono e vanno persi inevitabilmente.
Vanno assolutamente controllati gli avvitamenti di tutto (come scritto nel manuale istruzioni), qualche vite anche importante è avvitata al minimo.
Nel complesso buona motocarriola.
Cordiali saluti a tutti
da 6 mesi la sto utilizzando, hobbistica. Motore ok, parte al primo colpo. Segnalo solo i punti negativi a mio parere, per tutti gli altri aspetti, che sono positivi, la ricomprerei.
Servizio assistenza online: risposte evasive, comunque di centralinisti che non conoscono il prodotto, nè vogliono perdere tempo. Alla richiesta di venir messo in contatto con un esperto, mi rimandano al rivenditore. Logico, ma per circa 4000 e. pensavo meglio. Il rivenditore (xxxxxx Conegliano TV) interpellato in negozio per avere informazioni circa la lubrificazione dei rulli cingoli, che è scomoda, mi dice che se si romperanno andranno sostituiti. Non commento.
Le componenti in plastica del cassone sono di pessima qualità, le manopole per fissarlo si rompono, sono di plastichetta, i tappi per l'alloggio delle estensioni del cassone non tengono e vanno persi inevitabilmente.
Vanno assolutamente controllati gli avvitamenti di tutto (come scritto nel manuale istruzioni), qualche vite anche importante è avvitata al minimo.
Nel complesso buona motocarriola.
Cordiali saluti a tutti
Ultima modifica di luca31 il Ven Ago 25, 2023 7:15 pm - modificato 1 volta. (Motivazione : rimozione negozio attenzione al regolamento!!!)
Giorgio Mazzarolo- utente registrato
- Messaggi : 1
Data d'iscrizione : 25.08.23
Re: MOTOCARRIOLE - parte 2
sarebbe buono invece sapere quali sono gli aspetti positiviGiorgio Mazzarolo ha scritto:Buongiorno a tutti
da 6 mesi la sto utilizzando, hobbistica. Motore ok, parte al primo colpo. Segnalo solo i punti negativi a mio parere, per tutti gli altri aspetti, che sono positivi, la ricomprerei....
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"L'uomo non è un vaso da riempire, ma un fuoco da suscitare"
Plutarco
luca31- Moderatori
- Messaggi : 14478
Data d'iscrizione : 05.06.12
Età : 47
Località : parma
Ricerca di motocarriola per uliveto
Salve a tutti. E' da molto che vi seguo, anche se posto poco e non lo faccio da lungo tempo. Continuo a trovare questo forum il luogo virtuale migliore per trovare informazioni, soprattutto per "agricoltori della domenica" come il sottoscritto.
Dovendo operare nell'uliveto di famiglia che non è molto esteso (un centinaio di piante in via di incremento), ma ha una buona parte del terreno coperto da ulivi in forte pendenza (30-40%), avevamo sempre evitato il discorso motocarriola per motivi di sicurezza. Ora, però, un po' per l'aumento di età e acciacchi degli operatori e molto perché abbiamo semiterrazzato questa parte, stavamo seriamente prendendo in considerazione l'acquisto di tale attrezzatura.
I dati essenziali sono:
- zona: Molise, nei pressi di Campobasso (dove è l'uliveto, ma io abito a 180 km);
- pendenze attuali: qualche rampa (pochi metri) al 25-35%, il resto sotto il 20% e con terrazzatura "rustica";
- impieghi: trasporto olive (in salita); attrezzature varie (gabbie, teli, abbacchiatori, cesoie,... - in salita e discesa); legna (meno di frequente - in salita) e, soprattutto, compressore per abbacchiatore (70 kg, 90 kg con avvolgicavo - in salita e discesa);
- richieste particolari: obbligatorio un cassone di almeno 65 cm di larghezza (anche esteso), in grado di permettere la salita e discesa del compressore (quindi no dumper o sponde allargabili ma non rimovibili), possibilmente (ma quasi obbligatorio), ribaltamento idraulico, sempre possibilmente, 2 retromarce;
- budget: 3.000-4.000 € (anche meno se non si riesce ad avere il ribaltamento idraulico);
- aspetti non critici: data la ridotta estensione e la scala "familiare", velocità e portata possono essere sacrificati a favore della sicurezza, delle caratteristiche del cassone e della riduzione dei costi.
Ad una prima, ma non troppo rapida occhiata in giro, volendo andare sul nuovo e con le caratteristiche elencate, nel budget sembrano rientrare solo macchine definite "made in Italy", ma che sono praticamente cloni, vendute da diversi "produttori/distributori" (MCH, Colmac, Seven, Alcamo,....), che, per qualcosa meno di 4.000 € offrono motore Honda GX200, 6+2 marce, 500 kg di carico max, cingoli basculanti, vari allestimenti di cassone e ribaltamento idraulico.
Sforando leggermente i 4.000 € (4041 circa), si trova da vari rivenditori una Hyundai (mod. 65910) con motore 4 tempi benzina 5KW, 7HP, cilindrata 212cc, cambio 3+1 (purtroppo, solo una retromarcia), 25° (=quasi 47%) di pendenza massima, ribaltamento idraulico, generose dimensioni interne cassone: 125x82,5x29 cm (dimensioni macchina: 2035x895xH1190mm).
Per il resto, alias le marche italiane o giapponesi più "gettonate" sul forum, purtroppo i prezzi salgono considerevolmente e, spesso, non riesco a trovare, nemmeno come optional, il ribaltamento idraulico (ma già senza siamo molto fuori budget). Al momento, ho cercato in rete in generale per requisiti tecnici e poi, esplicitamente, OREC, Grillo, EFCO, Honda, Bertolini, Active. Per quest'ultima c'è qualche offerta entro il budget, ma non riesco a trovare configurazioni con ribaltamento idraulico, previste dal sito. Per Bertolini il discorso offerte nel budget (per macchine di fascia bassa) è simile, tranne che neanche sul sito ho trovato traccia del ribaltamento idraulico.
Per concludere, c'è anche il problema rivenditori e possibile assistenza. Ad esempio, Active non riporta punti vendita in un'area molto ampia intorno a quella di interesse. Viceversa, un paio di assemblatori/distributori delle macchine a motorizzazione Honda GX200 di cui sopra sono vicini, uno addirittura a Campobasso, per cui potrei provare a vedere le macchine "live".
Avrei voluto chiedere supporto al forum dopo aver completato la ricerca in rete, ma la cosa si sta rivelando più lunga e complessa del previsto, per cui vi invio lo stato dell'arte e vi aggiornerò in caso di news. Ovviamente, qualsiasi suggerimento dovesse giungere per guidare questa ricerca sarebbe benvenuto, perchè al momento non saprei proprio cosa scegliere.
Saluti.
Dovendo operare nell'uliveto di famiglia che non è molto esteso (un centinaio di piante in via di incremento), ma ha una buona parte del terreno coperto da ulivi in forte pendenza (30-40%), avevamo sempre evitato il discorso motocarriola per motivi di sicurezza. Ora, però, un po' per l'aumento di età e acciacchi degli operatori e molto perché abbiamo semiterrazzato questa parte, stavamo seriamente prendendo in considerazione l'acquisto di tale attrezzatura.
I dati essenziali sono:
- zona: Molise, nei pressi di Campobasso (dove è l'uliveto, ma io abito a 180 km);
- pendenze attuali: qualche rampa (pochi metri) al 25-35%, il resto sotto il 20% e con terrazzatura "rustica";
- impieghi: trasporto olive (in salita); attrezzature varie (gabbie, teli, abbacchiatori, cesoie,... - in salita e discesa); legna (meno di frequente - in salita) e, soprattutto, compressore per abbacchiatore (70 kg, 90 kg con avvolgicavo - in salita e discesa);
- richieste particolari: obbligatorio un cassone di almeno 65 cm di larghezza (anche esteso), in grado di permettere la salita e discesa del compressore (quindi no dumper o sponde allargabili ma non rimovibili), possibilmente (ma quasi obbligatorio), ribaltamento idraulico, sempre possibilmente, 2 retromarce;
- budget: 3.000-4.000 € (anche meno se non si riesce ad avere il ribaltamento idraulico);
- aspetti non critici: data la ridotta estensione e la scala "familiare", velocità e portata possono essere sacrificati a favore della sicurezza, delle caratteristiche del cassone e della riduzione dei costi.
Ad una prima, ma non troppo rapida occhiata in giro, volendo andare sul nuovo e con le caratteristiche elencate, nel budget sembrano rientrare solo macchine definite "made in Italy", ma che sono praticamente cloni, vendute da diversi "produttori/distributori" (MCH, Colmac, Seven, Alcamo,....), che, per qualcosa meno di 4.000 € offrono motore Honda GX200, 6+2 marce, 500 kg di carico max, cingoli basculanti, vari allestimenti di cassone e ribaltamento idraulico.
Sforando leggermente i 4.000 € (4041 circa), si trova da vari rivenditori una Hyundai (mod. 65910) con motore 4 tempi benzina 5KW, 7HP, cilindrata 212cc, cambio 3+1 (purtroppo, solo una retromarcia), 25° (=quasi 47%) di pendenza massima, ribaltamento idraulico, generose dimensioni interne cassone: 125x82,5x29 cm (dimensioni macchina: 2035x895xH1190mm).
Per il resto, alias le marche italiane o giapponesi più "gettonate" sul forum, purtroppo i prezzi salgono considerevolmente e, spesso, non riesco a trovare, nemmeno come optional, il ribaltamento idraulico (ma già senza siamo molto fuori budget). Al momento, ho cercato in rete in generale per requisiti tecnici e poi, esplicitamente, OREC, Grillo, EFCO, Honda, Bertolini, Active. Per quest'ultima c'è qualche offerta entro il budget, ma non riesco a trovare configurazioni con ribaltamento idraulico, previste dal sito. Per Bertolini il discorso offerte nel budget (per macchine di fascia bassa) è simile, tranne che neanche sul sito ho trovato traccia del ribaltamento idraulico.
Per concludere, c'è anche il problema rivenditori e possibile assistenza. Ad esempio, Active non riporta punti vendita in un'area molto ampia intorno a quella di interesse. Viceversa, un paio di assemblatori/distributori delle macchine a motorizzazione Honda GX200 di cui sopra sono vicini, uno addirittura a Campobasso, per cui potrei provare a vedere le macchine "live".
Avrei voluto chiedere supporto al forum dopo aver completato la ricerca in rete, ma la cosa si sta rivelando più lunga e complessa del previsto, per cui vi invio lo stato dell'arte e vi aggiornerò in caso di news. Ovviamente, qualsiasi suggerimento dovesse giungere per guidare questa ricerca sarebbe benvenuto, perchè al momento non saprei proprio cosa scegliere.
Saluti.
pamod- utente registrato
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Data d'iscrizione : 03.09.15
Re: MOTOCARRIOLE - parte 2
valuta anche ibea (che è stata acquistata da active ma ha modelli di motocarriole sue), tipo la IBT4001H (H = idraulico)
orec se non sbaglio non prevede modelli con ribaltamento idraulico, era un'opzione (costosissima) per la LS461 che però non è più importata.
concordo che il ribaltamento idraulico è molto utile per legna e per terra/letame/sassi, inoltre in salita ti consente di tenere il pianale in piano se il carico lo consente.
per il resto, io ti consiglio id andarle a vedere di persona e misurare lo sbalzo in avanti del cassone rispetto al cingolo, ci sono alcuni modelli con cassone molto avanzato che è buono in salita ma pessimo in discesa o se devi affrontare scale o gradini, inoltre tendono ad essere anche "lunghi" come dimensioni il che complica la trasportabilità.
Misura anche la lunghezza dell'impronta a terra dei cingoli, ci sono modelli con cingoli "a dondolo" con forti inviti obliqui sia davanti che dietro che riducono l'impronta nella parte centrale, e di conseguenza riducono anche la stabilità del mezzo.
occhio anche alla lunghezza totale della macchina se devi trasportarla in auto/furgone... 2m è troppo.
su quale modello puntare non mi esprimo, dipende da chi hai vicino.
valuta magari un usato se ne trovi.
orec se non sbaglio non prevede modelli con ribaltamento idraulico, era un'opzione (costosissima) per la LS461 che però non è più importata.
concordo che il ribaltamento idraulico è molto utile per legna e per terra/letame/sassi, inoltre in salita ti consente di tenere il pianale in piano se il carico lo consente.
per il resto, io ti consiglio id andarle a vedere di persona e misurare lo sbalzo in avanti del cassone rispetto al cingolo, ci sono alcuni modelli con cassone molto avanzato che è buono in salita ma pessimo in discesa o se devi affrontare scale o gradini, inoltre tendono ad essere anche "lunghi" come dimensioni il che complica la trasportabilità.
Misura anche la lunghezza dell'impronta a terra dei cingoli, ci sono modelli con cingoli "a dondolo" con forti inviti obliqui sia davanti che dietro che riducono l'impronta nella parte centrale, e di conseguenza riducono anche la stabilità del mezzo.
occhio anche alla lunghezza totale della macchina se devi trasportarla in auto/furgone... 2m è troppo.
su quale modello puntare non mi esprimo, dipende da chi hai vicino.
valuta magari un usato se ne trovi.
ferrari-tractor- Moderatori
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Data d'iscrizione : 19.04.10
Età : 43
Località : Prov. Cuneo
RICERCA DI MOTOCARRIOLA PER ULIVETO
Grazie per la risposta rapida e, come sempre, cortese e competente.
Ovviamente, Ibea mi era sfuggita (in verità pensavo che dopo l'assorbimento ci fossero solo vecchi modelli e usato...)!
Il modello IBT4001H mi pare quasi perfetto, dove il quasi si limita alla singola retromarcia, con cui però penso si possa convivere.
Il sito Ibea segnala un rivenditore a Campobasso, lo contatterò per vedere se il modello è visionabile.
La questione del "dondolo" me la ero posta e mi pareva di aver evitato i modelli affetti da tale problema.
Quello dello sbalzo lo valuterò di sicuro sui "finalisti". A occhio, su Ibea, Hyundai (che è più lungo e largo) e sui "cloni" con motore Honda la distribuzione di sbalzi e pesi (tutto dietro) è simile, ma le foto ingannano (forse Hyundai sbalza di meno, ma non ci giurerei).
Sebbene il cassone espandibile o ribaltabile lateralmente non ponga limiti invalicabili, mi sarebbe piaciuto un ripiano in cui il compressore (largo 64 cm) entrasse senza abbattimenti o espansioni, ma temo dovrò rinunciarci se mi oriento sull'Ibea, che al momento passa in pole position. Bisogna poi capire se il cassone ha il frontale abbattibile o estraibile, cosa che su alcuni modelli non è (a mio avviso, incredibilmente) possibile. Capisco la sicurezza, ma ci sono tanti modi anche semplici per assicurarsi che lo sblocco non avvenga inavvertitamente.
Riassumendo: al momento, Ibea è in pole, devo vedere il rivenditore che sconti applica e se ha in visione/prova la macchina, un "clone" (Alcamo) lo potrei vedere e provare in fabbrica, e siamo sui 3.900 € spero trattabili, per Hyundai per ora non ho trovato nulla sotto la Toscana.
Sulle dimensioni, poiché in caso di trasporto al momento anche la più piccola non entrerebbe in auto, ma posso farmi aiutare con un furgone ampio e in futuro prevedo un carrello, non mi porrei il problema, anche perché il grosso del lavoro lo farebbe intorno casa/garage.
Grazie ancora e buona serata.
Ovviamente, Ibea mi era sfuggita (in verità pensavo che dopo l'assorbimento ci fossero solo vecchi modelli e usato...)!
Il modello IBT4001H mi pare quasi perfetto, dove il quasi si limita alla singola retromarcia, con cui però penso si possa convivere.
Il sito Ibea segnala un rivenditore a Campobasso, lo contatterò per vedere se il modello è visionabile.
La questione del "dondolo" me la ero posta e mi pareva di aver evitato i modelli affetti da tale problema.
Quello dello sbalzo lo valuterò di sicuro sui "finalisti". A occhio, su Ibea, Hyundai (che è più lungo e largo) e sui "cloni" con motore Honda la distribuzione di sbalzi e pesi (tutto dietro) è simile, ma le foto ingannano (forse Hyundai sbalza di meno, ma non ci giurerei).
Sebbene il cassone espandibile o ribaltabile lateralmente non ponga limiti invalicabili, mi sarebbe piaciuto un ripiano in cui il compressore (largo 64 cm) entrasse senza abbattimenti o espansioni, ma temo dovrò rinunciarci se mi oriento sull'Ibea, che al momento passa in pole position. Bisogna poi capire se il cassone ha il frontale abbattibile o estraibile, cosa che su alcuni modelli non è (a mio avviso, incredibilmente) possibile. Capisco la sicurezza, ma ci sono tanti modi anche semplici per assicurarsi che lo sblocco non avvenga inavvertitamente.
Riassumendo: al momento, Ibea è in pole, devo vedere il rivenditore che sconti applica e se ha in visione/prova la macchina, un "clone" (Alcamo) lo potrei vedere e provare in fabbrica, e siamo sui 3.900 € spero trattabili, per Hyundai per ora non ho trovato nulla sotto la Toscana.
Sulle dimensioni, poiché in caso di trasporto al momento anche la più piccola non entrerebbe in auto, ma posso farmi aiutare con un furgone ampio e in futuro prevedo un carrello, non mi porrei il problema, anche perché il grosso del lavoro lo farebbe intorno casa/garage.
Grazie ancora e buona serata.
pamod- utente registrato
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Re: MOTOCARRIOLE - parte 2
Con le carriole lo sbalzo in avanti non è un grande problema perché in discesa si va in retromarcia e il carico deve essere bilanciato tenendo conto delle caratteristiche della strada che si deve affrontare.
Ho caricato la piccola carriola all'inverosimile e dovrebbe esserci qualche foto sul forum, non l'ho mai ribaltata. Basta sempre salire al minimo o con un filo di gas.
Bisogna trattarle come le motoagricole, una comodità che richiede il suo tempo e la fretta è il nemico maggiore.
Detto ciò con le motocarriole si fanno bei lavori e si risparmia moltissima fatica, buona scelta.
Ho caricato la piccola carriola all'inverosimile e dovrebbe esserci qualche foto sul forum, non l'ho mai ribaltata. Basta sempre salire al minimo o con un filo di gas.
Bisogna trattarle come le motoagricole, una comodità che richiede il suo tempo e la fretta è il nemico maggiore.
Detto ciò con le motocarriole si fanno bei lavori e si risparmia moltissima fatica, buona scelta.
galero96- utente registrato
- Messaggi : 3001
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Età : 28
Località : prov. Salerno
Re: MOTOCARRIOLE - parte 2
Grazie dei suggerimenti.
Non avendo enormi distanze, effettivamente conto di ricorrere alla "lentezza" per ridurre i rischi. Andare in retromarcia crea meno problemi di gestione, ma è più potenzialmente pericoloso per chi porta la carriola, soprattutto nei passaggi in cui sia difficile spostarsi lateralmente. In ogni caso, poiché la cosa importante è l'impronta a terra del cingolo, se la macchina non è davvero assai estrema nel design, gli sbalzi dovrebbero essere contenuti e, come scritto, non troppo diversi in proporzione tra i vari modelli finora considerati.
Rielaboro e integro anche alcuni dei punti del post precedente, un po' affrettati nella precedente stesura:
Riassumendo: al momento, Ibea è in pole, devo vedere il rivenditore che sconti applica, se ha in visione/prova la macchina e come funziona l'assistenza; un "clone" (Alcamo) lo potrei vedere/provare in fabbrica, non dovrebbero esserci problemi di assistenza, e siamo sui 3.900 € spero trattabili; Hyundai per ora non l'ho trovato sotto la Toscana e siamo tra i 3.900 e i 4.000 € e spiccioli.
Una piattaforma più ampia pagherebbe in maneggevolezza e trasportabilità, ma guadagnerebbe nell'"ammortizzare" l'altezza e il baricentro basso, ma non troppo del compressore.
Sullo "sbilanciarsi" nei consigli di modelli, sarei lieto di ricevere suggerimenti anche espliciti da chi ha esperienza e competenza, poi ovviamente starà a me prima fornire tutte le indicazioni che avrò raccolto e poi effettuare la fatidica scelta finale.
Sull'usato, ho cercato (poco) e non ho ancora trovato nulla in zona, ma pago anche il fatto di vivere lontano e potermi recare sul posto non troppo frequentemente e sempre con il tempo contato e in giorni festivi. Inoltre, mi fido poco della mia competenza nel valutare il grado di usura ed eventuali difetti. Avevo un vicino (e caro amico) in gamba, che mi ha aiutato molto nei miei "primi passi", ma purtroppo è improvvisamente e immaturamente scomparso.
Grazie ancora a tutti.
Non avendo enormi distanze, effettivamente conto di ricorrere alla "lentezza" per ridurre i rischi. Andare in retromarcia crea meno problemi di gestione, ma è più potenzialmente pericoloso per chi porta la carriola, soprattutto nei passaggi in cui sia difficile spostarsi lateralmente. In ogni caso, poiché la cosa importante è l'impronta a terra del cingolo, se la macchina non è davvero assai estrema nel design, gli sbalzi dovrebbero essere contenuti e, come scritto, non troppo diversi in proporzione tra i vari modelli finora considerati.
Rielaboro e integro anche alcuni dei punti del post precedente, un po' affrettati nella precedente stesura:
Riassumendo: al momento, Ibea è in pole, devo vedere il rivenditore che sconti applica, se ha in visione/prova la macchina e come funziona l'assistenza; un "clone" (Alcamo) lo potrei vedere/provare in fabbrica, non dovrebbero esserci problemi di assistenza, e siamo sui 3.900 € spero trattabili; Hyundai per ora non l'ho trovato sotto la Toscana e siamo tra i 3.900 e i 4.000 € e spiccioli.
Una piattaforma più ampia pagherebbe in maneggevolezza e trasportabilità, ma guadagnerebbe nell'"ammortizzare" l'altezza e il baricentro basso, ma non troppo del compressore.
Sullo "sbilanciarsi" nei consigli di modelli, sarei lieto di ricevere suggerimenti anche espliciti da chi ha esperienza e competenza, poi ovviamente starà a me prima fornire tutte le indicazioni che avrò raccolto e poi effettuare la fatidica scelta finale.
Sull'usato, ho cercato (poco) e non ho ancora trovato nulla in zona, ma pago anche il fatto di vivere lontano e potermi recare sul posto non troppo frequentemente e sempre con il tempo contato e in giorni festivi. Inoltre, mi fido poco della mia competenza nel valutare il grado di usura ed eventuali difetti. Avevo un vicino (e caro amico) in gamba, che mi ha aiutato molto nei miei "primi passi", ma purtroppo è improvvisamente e immaturamente scomparso.
Grazie ancora a tutti.
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Re: MOTOCARRIOLE - parte 2
leggiti le pagine precedenti, troverai domande simili alle tue e recensioni.
qualche pagina fa c'è stato un utente che lamentava la scarsa stabilità frontale della sua motocarriola nelle pendenze (salite e discese), ed era a causa dei cingoli a "dondolo", mi pare la macchina fosse una geotech.
io posso parlare per la mia orec LS461 ed una rotair R70 idrostatica.
l'idrostatica pesa il doppio ma è molto più stabile e maneggevole, potendo controruotare i cingoli gira letteralmente su se stessa mentre la meccanica richiede un sacco di manovre e richiede più spazio.
inoltre la R70 pur avendo cassone un po' più grande è più compatta ed ha meno sbalzo in avanti, affronta molto meglio rampe o scalini ed ha lo scarico del cassone quasi in verticale; la orec può inclinare il cassone solo fino ad un certo punto il che vuol dire che è impossibile scaricare se si è in salita, ed anche in piano se si trasporta letame un po' bagnato non si riesce a far staccare il carico dal cassone: sempre forca e pala...
sulla Alcamo, ho dato una guardata al loro sito e sembra che la produzione sia loro, tranne motore e, penso, trasmissione.
dalle foto non sembrano male, la dwalin 5.0h potrebbe andare nel tuo caso e stai nel budget; unica cosa, ti dico subito che l'angolo di ribaltamento è analogo alla mia orec (che però ha ribaltamento manuale)
ha opzione sponde estensibili o ribaltabili in piano (non entrambe come la orec), personalmente ho sempre usato il ribaltamento, non mi è mai capitato di doverle estendere. Belle, e comode, le due barre sovrasponde estensibili, ottime per portare legna (caricata di lungo sul cassone)
qualche pagina fa c'è stato un utente che lamentava la scarsa stabilità frontale della sua motocarriola nelle pendenze (salite e discese), ed era a causa dei cingoli a "dondolo", mi pare la macchina fosse una geotech.
io posso parlare per la mia orec LS461 ed una rotair R70 idrostatica.
l'idrostatica pesa il doppio ma è molto più stabile e maneggevole, potendo controruotare i cingoli gira letteralmente su se stessa mentre la meccanica richiede un sacco di manovre e richiede più spazio.
inoltre la R70 pur avendo cassone un po' più grande è più compatta ed ha meno sbalzo in avanti, affronta molto meglio rampe o scalini ed ha lo scarico del cassone quasi in verticale; la orec può inclinare il cassone solo fino ad un certo punto il che vuol dire che è impossibile scaricare se si è in salita, ed anche in piano se si trasporta letame un po' bagnato non si riesce a far staccare il carico dal cassone: sempre forca e pala...
sulla Alcamo, ho dato una guardata al loro sito e sembra che la produzione sia loro, tranne motore e, penso, trasmissione.
dalle foto non sembrano male, la dwalin 5.0h potrebbe andare nel tuo caso e stai nel budget; unica cosa, ti dico subito che l'angolo di ribaltamento è analogo alla mia orec (che però ha ribaltamento manuale)
ha opzione sponde estensibili o ribaltabili in piano (non entrambe come la orec), personalmente ho sempre usato il ribaltamento, non mi è mai capitato di doverle estendere. Belle, e comode, le due barre sovrasponde estensibili, ottime per portare legna (caricata di lungo sul cassone)
Ultima modifica di ferrari-tractor il Gio Set 28, 2023 7:17 am - modificato 1 volta. (Motivazione : corretto modello orec)
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Re: MOTOCARRIOLE - parte 2
Grazie ancora per le informazioni e i suggerimenti.
Tra i modelli citati nella sezione "Motocarriole", avevo trovato qualcosa sulla Ibea, nulla sulle altre.
Qualcuno aveva richiesto info sulla famiglia che chiamo dei "cloni" con motorizzazione Honda GX200 (a cui appartiene anche Alcamo), ma senza ottenere risposta.
Poiché esistono svariate officine che propongono modelli sostanzialmente identici con marchi diversi, ma li assemblano in casa, suppongo esista una sorta di "franchising" che non saprei se limitato al progetto, a quello più i macchinari, o esteso anche ai materiali, la cui origine non mi è chiara.
Ad ogni modo, la dwalin 5.0h dovrei andarla a vedere/provare nelle prossime settimane e, nei limiti della mia scarsa competenza specifica, vi farò sapere.
Purtroppo, ho telefonato al rivenditore di zona e la Ibea IBT-4001H non è disponibile per visione/prove, al più mi farà avere un preventivo. Al momento hanno solo AMA, ma senza ribaltamento idraulico.
L'idrostatica sarebbe il mio sogno nel cassetto, ma temo sia improponibile nuova (oltre i 5.000 € verso i 6.000 € per quello che ho trovato) e sull'usato ho limiti descritti in post precedenti. Se mi fosse sfuggito un modello abbordabile, sarei lieto di prenderlo in considerazione.
In verità ci sarebbe la Honda HP 500 H BX (o sottoversioni analoghe), reperibile a circa 4.000 €, ma è un'idrostatica "anomala", con comandi di tipo tradizionale e non ha il ribaltamento idraulico, che sono riuscito a trovare a prezzi molto più elevati solo sull'allestimento, per me inutile, dumper.
Tra i modelli citati nella sezione "Motocarriole", avevo trovato qualcosa sulla Ibea, nulla sulle altre.
Qualcuno aveva richiesto info sulla famiglia che chiamo dei "cloni" con motorizzazione Honda GX200 (a cui appartiene anche Alcamo), ma senza ottenere risposta.
Poiché esistono svariate officine che propongono modelli sostanzialmente identici con marchi diversi, ma li assemblano in casa, suppongo esista una sorta di "franchising" che non saprei se limitato al progetto, a quello più i macchinari, o esteso anche ai materiali, la cui origine non mi è chiara.
Ad ogni modo, la dwalin 5.0h dovrei andarla a vedere/provare nelle prossime settimane e, nei limiti della mia scarsa competenza specifica, vi farò sapere.
Purtroppo, ho telefonato al rivenditore di zona e la Ibea IBT-4001H non è disponibile per visione/prove, al più mi farà avere un preventivo. Al momento hanno solo AMA, ma senza ribaltamento idraulico.
L'idrostatica sarebbe il mio sogno nel cassetto, ma temo sia improponibile nuova (oltre i 5.000 € verso i 6.000 € per quello che ho trovato) e sull'usato ho limiti descritti in post precedenti. Se mi fosse sfuggito un modello abbordabile, sarei lieto di prenderlo in considerazione.
In verità ci sarebbe la Honda HP 500 H BX (o sottoversioni analoghe), reperibile a circa 4.000 €, ma è un'idrostatica "anomala", con comandi di tipo tradizionale e non ha il ribaltamento idraulico, che sono riuscito a trovare a prezzi molto più elevati solo sull'allestimento, per me inutile, dumper.
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Re: MOTOCARRIOLE - parte 2
Aggiornamento: purtroppo questo fine settimana non potrò andare a visionare la Alcamo, spero nel prossimo. Nel frattempo sto cercando rivenditori in zona per visionare modelli di altre marche. Ho ricevuto un preventivo molto interessante per l'Ibea IBT4001H (3.250€), ma devo ancora conoscere tempi e modalità di consegna e assistenza (in garanzia e dopo). Se non arriva per fine ottobre è un problema serio.
L'altro problema è che non potrò visionare la macchina, quindi dovrei procedere "a scatola chiusa". Da qualcosa che ho letto qui e visto in rete, sembrerebbe una macchina onesta, che per quel prezzo, considerando il ribaltamento idraulico, potrebbe essere presa in considerazione, passando sopra alla presenza di una sola retromarcia.
In confronto, Alcamo ha una portata max di 500 kg contro 400 kg dell'Ibea, un motore più potente (GX200 contro GX160), 6+2 marce contro 3+1, ma anche circa 15 kg di peso in più e 15 cm di maggiore lunghezza. Inoltre, partirebbe da 3.800€, ma non ho ancora "tirato" sul prezzo.
Ovviamente ogni parere sarà benvenuto.
L'altro problema è che non potrò visionare la macchina, quindi dovrei procedere "a scatola chiusa". Da qualcosa che ho letto qui e visto in rete, sembrerebbe una macchina onesta, che per quel prezzo, considerando il ribaltamento idraulico, potrebbe essere presa in considerazione, passando sopra alla presenza di una sola retromarcia.
In confronto, Alcamo ha una portata max di 500 kg contro 400 kg dell'Ibea, un motore più potente (GX200 contro GX160), 6+2 marce contro 3+1, ma anche circa 15 kg di peso in più e 15 cm di maggiore lunghezza. Inoltre, partirebbe da 3.800€, ma non ho ancora "tirato" sul prezzo.
Ovviamente ogni parere sarà benvenuto.
pamod- utente registrato
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Re: MOTOCARRIOLE - parte 2
Da amante e appassionato di boschi e legna...non sono un venditore...ne un esperto...in rapporto a qualità prezzo ti consiglio vivamente di dare un occhiata a copia della MCH O ALCAMO O COLMAC ovvero Motocarriola cingolata estensibile Ranger M570 H - Motore Honda GX200, costa meno ed secondo me identica
vmaltese- utente registrato
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Re: MOTOCARRIOLE - parte 2
@vmaltese: grazie del consiglio. Ho già acquistato la Alcamo, perché, quando ne avevo bisogno, il modello Ranger M570 H non era disponibile e non mi davano notizie sulla disponibilità a breve, salvo poi rispuntare fuori come un fungo dopo pochissime settimane! Sicuramente avrei risparmiato una cifra consistente, anche se, pur essendo effettivamente identiche, bisogna sempre vedere la qualità di materiali e alcune parti, nonché la cura nell'assemblaggio. In ogni caso, la Alcamo è prodotta a pochi km da dove abbiamo l'oliveto e l'assistenza è un fattore da considerare per acquisti non propriamente da tutti i giorni.
Non ho ancora postato le considerazioni di uso, perché in questo pur breve periodo, abbiamo già apportato alcune migliorie al cassone, che volevo illustrare, e, avendo documentato tutto con foto e video, mi serve tempo per scegliere e adattare il materiale e, soprattutto, per mostrare la versione 2.0 delle modifiche. Purtroppo, per problemi meteo che ci hanno impedito di operare dopo la prima campagna di raccolta, costandoci quasi il 50% della produzione , queste ultime non le ho ancora testate e documentate adeguatamente.
Conto di rimediare almeno con la prima parte a stretto giro, ma posso anticipare che l'esperienza è stata largamente positiva.
A presto con impressioni d'uso e documentazione varia.
Non ho ancora postato le considerazioni di uso, perché in questo pur breve periodo, abbiamo già apportato alcune migliorie al cassone, che volevo illustrare, e, avendo documentato tutto con foto e video, mi serve tempo per scegliere e adattare il materiale e, soprattutto, per mostrare la versione 2.0 delle modifiche. Purtroppo, per problemi meteo che ci hanno impedito di operare dopo la prima campagna di raccolta, costandoci quasi il 50% della produzione , queste ultime non le ho ancora testate e documentate adeguatamente.
Conto di rimediare almeno con la prima parte a stretto giro, ma posso anticipare che l'esperienza è stata largamente positiva.
A presto con impressioni d'uso e documentazione varia.
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Re: MOTOCARRIOLE - parte 2
Cercando una motocarriola con motore Honda, ribaltamento idraulico, un numero di marce alto ( 4+2 o 6+2) ed un baget massimo di 3500 euro sono saltate fuori le SEVEN e le RANGER.
L'uso sarebbe principalmente per movimentare legna (in pezzi da 120 cm) nel bosco.
il ribaltamento idraulico mi servirebbe appunto per caricare (con la modifica di un utente del forum) i pezzi sul cassone.
Da quello che leggo avere più marce permette di trovare quella più idonea al momento.
Il motore honda parla da sè.
Le marche proposte le conoscete?
Fausto
L'uso sarebbe principalmente per movimentare legna (in pezzi da 120 cm) nel bosco.
il ribaltamento idraulico mi servirebbe appunto per caricare (con la modifica di un utente del forum) i pezzi sul cassone.
Da quello che leggo avere più marce permette di trovare quella più idonea al momento.
Il motore honda parla da sè.
Le marche proposte le conoscete?
Fausto
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Re: MOTOCARRIOLE - parte 2
ho visto qualche foto
seven T500H GX-E
ranger M570 H-E
a me sembrano la stessa macchina a meno di qualche particolare del cassone, parenti strettissime delle alcamo o colmac di cui si parla da un paio di pagine.
Rimango dell'idea che un cassone con sponde abbattibili / reclinabili e non estensibili sia 100 volte meglio, specie se vuoi caricare dei tronchi pesanti aiutandoti col ribaltabile per "inforcare".
Potrebbero copiare almeno il cassone delle orec che, nella sua semplicità disarmante, ha spondine estensibili, abbattibili e reclinabili in piano.
seven T500H GX-E
ranger M570 H-E
a me sembrano la stessa macchina a meno di qualche particolare del cassone, parenti strettissime delle alcamo o colmac di cui si parla da un paio di pagine.
Rimango dell'idea che un cassone con sponde abbattibili / reclinabili e non estensibili sia 100 volte meglio, specie se vuoi caricare dei tronchi pesanti aiutandoti col ribaltabile per "inforcare".
Potrebbero copiare almeno il cassone delle orec che, nella sua semplicità disarmante, ha spondine estensibili, abbattibili e reclinabili in piano.
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Re: MOTOCARRIOLE - parte 2
Salve.
Purtroppo, problemi di tempo (cronometrico), tempo (meteo), salute, lavoro e lavori (in casa) hanno congiurato e non sono ancora riuscito a provare e documentare adeguatamente la versione 2-0 delle modifiche al cassone.
Pertanto, visto che l'argomento è rispuntato fuori, proverò a fornire alcuni chiarimenti sulle varie "incarnazioni" delle motocarriole seven/ranger/colmac/alcamo..., nonché alcune note d'uso della mia Alcamo e qualche foto della medesima in uso con cassone originale o modifica 1.0 e, ahimé, solo mestamente in garage della modifica 2.0.
Andiamo con ordine:
1) "brand": avendo visitato l'officina dove assemblano le Alcamo, ho visto che in realtà assemblavano anche le altre marche. In pratica, le diverse aziende condividono i disegni di base e collaborano in modo tale che, se una ha in produzione un dato modello o versione e un'altra ne ha bisogno, ma in quel momento sta producendo altri modelli, allora provvederà la prima e viceversa per gli altri modelli. A questo punto, al netto di possibili differenze nella qualità dell'assemblaggio, sempre possibili, la reale differenza la fanno i modelli/allestimenti disponibili in quel momento, eventuali offerte più o meno vantaggiose e la logistica di acquisto e assistenza:
2) esperienza d'uso: non essendo un esperto (è la mia prima motocarriola) non varrà molto, ma devo dire di essermi trovato molto bene, sia sulle parti più battute, dove avevamo fatto realizzare terrazzamenti e relative rampe di connessione (tutto molto rustico e accidentato, ma quasi senza pietre), sia su quelle più o meno incolte. Le pendenze da affrontare tipicamente (grazie ai lavori fatti, altrimenti si arriva al 40%) sono intorno al 20%. Anche (relativamente) carica, diciamo sui 150-200 kg, non si sono avvertite sofferenze. Il cambio a 3+1RM velocità sdoppiate da una seconda leva, per un totale di 6 marce avanti e 2 retromarce, assicura una possibilità di scelta ottimale in tutte le condizioni, anche le la sesta in pratica non l'ho usata molto spesso, per evitare di fare la "marcia dei bersaglieri" appresso alla carriola. Penso possa essere utile solo in pianura su terreno regolare. Per quanto riguarda i possibili problemi con le due leve del cambio paventati da Ferrari-Tractor e che spaventavano anche me prima delle prove e dei primi usi sul campo, in verità non si sono presentati. Al più, in condizioni e momenti difficili, il problema può essere il blocco del cambio nella sua interezza, ma se si evitano distrazioni e si prevengono problemi (andando piano in corrispondenza di dossi e variazioni di pendenza o di passaggi tra zone diversamente battute e sondando il terreno se desta qualche sospetto) allora anche con quello le distanze sono sempre sufficienti a evitare urti e intralci. Voglio precisare che sono abbastanza alto (oltre 190 cm), per cui, complici anche le pendenze, soprattutto in salita sono sempre abbastanza lontano dalla carriola, per assicurarmi un'impugnatura comoda delle stegole, che, essendo controventate, vibrano (relativamente) poco, non flettono, ma hanno un'altezza prefissata. Finora ho usato la carriola per trasportare attrezzi per la raccolta delle olive o per la manutenzione delle piante, un po' di legna dalla stessa manutenzione, ma soprattutto il compressore dell'abbacchiatore e le gabbiette con le olive.
Il compressore, che, grazie al cassone ribaltabile, ho potuto usare, direttamente sulla motocarriola, sempre in piano, risolvendo così un problema apparentemente minore ma in verità assai seccante e a volte responsabile di grosse perdite di tempo e problemi di sicurezza per far lavorare il motore ben livellato,
ha posto vari problemi per il cassone... e qui arriviamo al punto
3) cassone: concordo con Ferrari-Tractor, sulla comodità delle sponde reclinabili, ma, pensandoci bene, è possibile pensare di ottenere il meglio dei due mondi: sponda anteriore reclinabile e laterali estensibili! Purtroppo, non mi risulta che la soluzione sia disponibile, ma nel mio caso era importante poter assicurare un'agevole salita e discesa del compressore (dal peso di oltre 70 kg). Le sponde estensibili laterali, però, oltre ad essere più frequentemente offerte, avevano anche il vantaggio di poter adattare meglio il cassone a diverse tipologie e quantità di carico, anche perché non soffrono dell'effetto "quantistico" delle sponde abbattibili (o chiuse o aperte). Il compressore, però, "rompeva" anche in relazione all'estensione laterale delle sponde, perché la distanza tra le sue ruote era, seppure di poco, superiore alla dimensione della base fissa del cassone, per cui una ruota tendeva a finire nello spazio aperto che si crea quando si allarga il cassone (che è fastidioso anche nel trasporto di legna se, oltre a grossi ceppi, si trasporta anche materiale più minuto, e anche nel trasporto di reti e utensili). Pertanto, sfruttando la fortunata coincidenza della presenza di un fabbro per altri lavori alla proprietà, ho avuto l'ulteriore fortuna di trovarne una industrioso e abile e quindi abbiamo elaborato alcune modifiche, che però abbiamo dovuto realizzare in gran fretta per la prossimità della raccolta delle olive. Così, è venuta fuori la versione 1.0, non verniciata e con la sponda anteriore ribaltabile in un singolo pezzo.
Questa caratteristica, grazie alla mia statura e alla percorrenza di un itinerario praticamente fisso, non ha creato grossi problemi e tutto è filato liscio. Oltre alla sponda anteriore, anche quelle laterali sono state modificate, aggiungendo due lamiere perpendicolari alle sponde e solidali ad esse, appoggiate sul piano fisso, in modo che l'allargamento delle sponde non creasse aperture ai alti di questo piano.
Per permettere però una guida agevole e sicura anche su percorsi meno noti e/o a persone meno alte, subito dopo il raccolto, l'oggetto è stato smontato, rielaborato e verniciato. La rielaborazione principale ha riguardato la sponda anteriore, ora in due parti incernierate al centro, in modo da avere un'altezza confrontabile a quella delle altre sponde. Inoltre, è stato aggiunto un secondo fermo in basso per tenere la sponda in posizione verticale. Nell'uso sia con il compressore che nel trasporto legna la modifica è stata un "game changer" e mi domando sempre più perché qualcosa del genere non sia offerto di serie o, almeno, come allestimento alternativo.
Nel prossimo messaggio, altre immagini della modifica 1.0 e della 2.0.
Per ora è tutto.
Saluti.
Purtroppo, problemi di tempo (cronometrico), tempo (meteo), salute, lavoro e lavori (in casa) hanno congiurato e non sono ancora riuscito a provare e documentare adeguatamente la versione 2-0 delle modifiche al cassone.
Pertanto, visto che l'argomento è rispuntato fuori, proverò a fornire alcuni chiarimenti sulle varie "incarnazioni" delle motocarriole seven/ranger/colmac/alcamo..., nonché alcune note d'uso della mia Alcamo e qualche foto della medesima in uso con cassone originale o modifica 1.0 e, ahimé, solo mestamente in garage della modifica 2.0.
Andiamo con ordine:
1) "brand": avendo visitato l'officina dove assemblano le Alcamo, ho visto che in realtà assemblavano anche le altre marche. In pratica, le diverse aziende condividono i disegni di base e collaborano in modo tale che, se una ha in produzione un dato modello o versione e un'altra ne ha bisogno, ma in quel momento sta producendo altri modelli, allora provvederà la prima e viceversa per gli altri modelli. A questo punto, al netto di possibili differenze nella qualità dell'assemblaggio, sempre possibili, la reale differenza la fanno i modelli/allestimenti disponibili in quel momento, eventuali offerte più o meno vantaggiose e la logistica di acquisto e assistenza:
2) esperienza d'uso: non essendo un esperto (è la mia prima motocarriola) non varrà molto, ma devo dire di essermi trovato molto bene, sia sulle parti più battute, dove avevamo fatto realizzare terrazzamenti e relative rampe di connessione (tutto molto rustico e accidentato, ma quasi senza pietre), sia su quelle più o meno incolte. Le pendenze da affrontare tipicamente (grazie ai lavori fatti, altrimenti si arriva al 40%) sono intorno al 20%. Anche (relativamente) carica, diciamo sui 150-200 kg, non si sono avvertite sofferenze. Il cambio a 3+1RM velocità sdoppiate da una seconda leva, per un totale di 6 marce avanti e 2 retromarce, assicura una possibilità di scelta ottimale in tutte le condizioni, anche le la sesta in pratica non l'ho usata molto spesso, per evitare di fare la "marcia dei bersaglieri" appresso alla carriola. Penso possa essere utile solo in pianura su terreno regolare. Per quanto riguarda i possibili problemi con le due leve del cambio paventati da Ferrari-Tractor e che spaventavano anche me prima delle prove e dei primi usi sul campo, in verità non si sono presentati. Al più, in condizioni e momenti difficili, il problema può essere il blocco del cambio nella sua interezza, ma se si evitano distrazioni e si prevengono problemi (andando piano in corrispondenza di dossi e variazioni di pendenza o di passaggi tra zone diversamente battute e sondando il terreno se desta qualche sospetto) allora anche con quello le distanze sono sempre sufficienti a evitare urti e intralci. Voglio precisare che sono abbastanza alto (oltre 190 cm), per cui, complici anche le pendenze, soprattutto in salita sono sempre abbastanza lontano dalla carriola, per assicurarmi un'impugnatura comoda delle stegole, che, essendo controventate, vibrano (relativamente) poco, non flettono, ma hanno un'altezza prefissata. Finora ho usato la carriola per trasportare attrezzi per la raccolta delle olive o per la manutenzione delle piante, un po' di legna dalla stessa manutenzione, ma soprattutto il compressore dell'abbacchiatore e le gabbiette con le olive.
Il compressore, che, grazie al cassone ribaltabile, ho potuto usare, direttamente sulla motocarriola, sempre in piano, risolvendo così un problema apparentemente minore ma in verità assai seccante e a volte responsabile di grosse perdite di tempo e problemi di sicurezza per far lavorare il motore ben livellato,
ha posto vari problemi per il cassone... e qui arriviamo al punto
3) cassone: concordo con Ferrari-Tractor, sulla comodità delle sponde reclinabili, ma, pensandoci bene, è possibile pensare di ottenere il meglio dei due mondi: sponda anteriore reclinabile e laterali estensibili! Purtroppo, non mi risulta che la soluzione sia disponibile, ma nel mio caso era importante poter assicurare un'agevole salita e discesa del compressore (dal peso di oltre 70 kg). Le sponde estensibili laterali, però, oltre ad essere più frequentemente offerte, avevano anche il vantaggio di poter adattare meglio il cassone a diverse tipologie e quantità di carico, anche perché non soffrono dell'effetto "quantistico" delle sponde abbattibili (o chiuse o aperte). Il compressore, però, "rompeva" anche in relazione all'estensione laterale delle sponde, perché la distanza tra le sue ruote era, seppure di poco, superiore alla dimensione della base fissa del cassone, per cui una ruota tendeva a finire nello spazio aperto che si crea quando si allarga il cassone (che è fastidioso anche nel trasporto di legna se, oltre a grossi ceppi, si trasporta anche materiale più minuto, e anche nel trasporto di reti e utensili). Pertanto, sfruttando la fortunata coincidenza della presenza di un fabbro per altri lavori alla proprietà, ho avuto l'ulteriore fortuna di trovarne una industrioso e abile e quindi abbiamo elaborato alcune modifiche, che però abbiamo dovuto realizzare in gran fretta per la prossimità della raccolta delle olive. Così, è venuta fuori la versione 1.0, non verniciata e con la sponda anteriore ribaltabile in un singolo pezzo.
Questa caratteristica, grazie alla mia statura e alla percorrenza di un itinerario praticamente fisso, non ha creato grossi problemi e tutto è filato liscio. Oltre alla sponda anteriore, anche quelle laterali sono state modificate, aggiungendo due lamiere perpendicolari alle sponde e solidali ad esse, appoggiate sul piano fisso, in modo che l'allargamento delle sponde non creasse aperture ai alti di questo piano.
Per permettere però una guida agevole e sicura anche su percorsi meno noti e/o a persone meno alte, subito dopo il raccolto, l'oggetto è stato smontato, rielaborato e verniciato. La rielaborazione principale ha riguardato la sponda anteriore, ora in due parti incernierate al centro, in modo da avere un'altezza confrontabile a quella delle altre sponde. Inoltre, è stato aggiunto un secondo fermo in basso per tenere la sponda in posizione verticale. Nell'uso sia con il compressore che nel trasporto legna la modifica è stata un "game changer" e mi domando sempre più perché qualcosa del genere non sia offerto di serie o, almeno, come allestimento alternativo.
Nel prossimo messaggio, altre immagini della modifica 1.0 e della 2.0.
Per ora è tutto.
Saluti.
pamod- utente registrato
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Re: MOTOCARRIOLE - parte 2
Ferrari-tractor
Per il cassone non ci sarebbero problemi.
Con quanche tubolare e un pò di lamiera lo rifaccio come voglio.
Pamod
Grazie della recensione e complimenti alla modifica. Molto bella
Per il cassone non ci sarebbero problemi.
Con quanche tubolare e un pò di lamiera lo rifaccio come voglio.
Pamod
Grazie della recensione e complimenti alla modifica. Molto bella
BFausto- utente registrato
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Re: MOTOCARRIOLE - parte 2
BFausto:
grazie per aver apprezzato le modifiche e per aver gradito la mia recensione da "dilettante allo sbaraglio", a cui vorrei solo aggiungere una nota, magari "off topic", per altri "pivellini" come me, sul fatto che lo spazio a disposizione per le manovre non è mai abbastanza e che occorre sempre avere pronto un "piano B" e magari anche C, D,..., in caso si prevedano manovre in spazi stretti o zone disagevoli, a pendenza rapidamente variabile. Infatti, i motivi per i quali un cingolo può slittare, richiedendo allargamenti del raggio di sterzata o un totale cambiamento della manovra, sono tanti, non tutti facilmente prevedibili: erba troppo alta, terreno troppo umido, troppo asciutto, manovra fatta il giovedì pomeriggio, colore dei calzini... Per carità, poi si impara, ma nel frattempo sono fiumi di moccoli e rischi di impennate o ribaltamenti... fine off topic!.
Per la modifica, moltissimo merito va al fabbro, perché si possono avere le migliori idee del mondo, ma poi se non hai la manualità e l'attrezzatura, non vai da nessuna parte. Nel mio caso, su legno, qualcosa di muratura, un po' di elettricità ed elettronica ci possiamo ragionare, ma alla lavorazione dei metalli non ci ho mai neanche pensato.
Per le modifiche al cassone, sfruttando i fori di montaggio delle sponde estensibili si può fare molto senza dover toccare le parti originali e magari rendendo le modifiche reversibili e/o "modulari" (nel senso di poterne montare vari combinazioni). Nel caso di quelle che ho illustrato, l'unico intervento sulle parti originali è stata la foratura della parte inferiore delle fiancate estensibili per poterci avvitare le lamiere di "prolunga" del piano di base. La sponda ribaltabile anteriore è montata con lo stesso sistema (due tubi e viti di blocco) della sponda originale e può essere intercambiata con essa in meno di un minuto.
Da questo punto di vista, forse le sponde estensibili sono un miglior punto di partenza per effettuare modifiche non irreversibili del cassone.
In questo fine settimana, neve e lavori elettrici in casa permettendo, dovrei riuscire a completare il servizio fotografico sulla versione 2.0.
Saluti a tutti.
grazie per aver apprezzato le modifiche e per aver gradito la mia recensione da "dilettante allo sbaraglio", a cui vorrei solo aggiungere una nota, magari "off topic", per altri "pivellini" come me, sul fatto che lo spazio a disposizione per le manovre non è mai abbastanza e che occorre sempre avere pronto un "piano B" e magari anche C, D,..., in caso si prevedano manovre in spazi stretti o zone disagevoli, a pendenza rapidamente variabile. Infatti, i motivi per i quali un cingolo può slittare, richiedendo allargamenti del raggio di sterzata o un totale cambiamento della manovra, sono tanti, non tutti facilmente prevedibili: erba troppo alta, terreno troppo umido, troppo asciutto, manovra fatta il giovedì pomeriggio, colore dei calzini... Per carità, poi si impara, ma nel frattempo sono fiumi di moccoli e rischi di impennate o ribaltamenti... fine off topic!.
Per la modifica, moltissimo merito va al fabbro, perché si possono avere le migliori idee del mondo, ma poi se non hai la manualità e l'attrezzatura, non vai da nessuna parte. Nel mio caso, su legno, qualcosa di muratura, un po' di elettricità ed elettronica ci possiamo ragionare, ma alla lavorazione dei metalli non ci ho mai neanche pensato.
Per le modifiche al cassone, sfruttando i fori di montaggio delle sponde estensibili si può fare molto senza dover toccare le parti originali e magari rendendo le modifiche reversibili e/o "modulari" (nel senso di poterne montare vari combinazioni). Nel caso di quelle che ho illustrato, l'unico intervento sulle parti originali è stata la foratura della parte inferiore delle fiancate estensibili per poterci avvitare le lamiere di "prolunga" del piano di base. La sponda ribaltabile anteriore è montata con lo stesso sistema (due tubi e viti di blocco) della sponda originale e può essere intercambiata con essa in meno di un minuto.
Da questo punto di vista, forse le sponde estensibili sono un miglior punto di partenza per effettuare modifiche non irreversibili del cassone.
In questo fine settimana, neve e lavori elettrici in casa permettendo, dovrei riuscire a completare il servizio fotografico sulla versione 2.0.
Saluti a tutti.
pamod- utente registrato
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Re: MOTOCARRIOLE - parte 2
Qualcuno mi sa spiegare la differenza di prezzo, a parità di tipologia, tra SEVEN, MCH, ALCAMO e COLMAC.
si va dalle più economiche SEVEN alle più care MCH in una forbice di 1000 euro...
Sembrano la stessa macchina solo con colori diversi.
Fausto
si va dalle più economiche SEVEN alle più care MCH in una forbice di 1000 euro...
Sembrano la stessa macchina solo con colori diversi.
Fausto
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Re: MOTOCARRIOLE - parte 2
Ci ho provato, anche considerando che talvolta ne assemblano con diversi marchi in un unico stabilimento, ma non ci sono riuscito. La migliore risposta ottenuta è che sono politiche commerciali della singola azienda e che "magari ci può essere qualche differenza sui materiali". Rimane un mistero...
P.S.: Anche questa volta, niente uscite per completare il "reportage": sabato neve e pioggia, oggi temperature sottozero e rientro in città anticipato. Ci proverò il prossimo week end, tra un mobile da montare/spostare/trattare e un altro.
P.S.: Anche questa volta, niente uscite per completare il "reportage": sabato neve e pioggia, oggi temperature sottozero e rientro in città anticipato. Ci proverò il prossimo week end, tra un mobile da montare/spostare/trattare e un altro.
pamod- utente registrato
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Re: MOTOCARRIOLE - parte 2
Presa.
Oggi sono passato dal concessionaro ove ho comprato a suo tempo il Caron per vedere che tipologia di motocarriole trattava.
mentre aspettavo mi sono messo a girovagare in negozio tra motocarriole Bluebird e Grillo. Girando con lo sguardo ho visto, su un bancale, una Grillo 507 incastrata con qualcosa di nero intorno e un'attrezzatura nel cassone.
Trattasi di motoagricola grillo 507, motore lombardini diesel con avviamento elettrico, ribaltabile idraulico, presa di forza, trincia e lama neve.
tagliando appena fatto (erano visibili nel cassone le cinghe ed i filtri sostituiti)
L'ho subito fermata versando una caparra e per sabato conto di portarla a casa!
Oggi sono passato dal concessionaro ove ho comprato a suo tempo il Caron per vedere che tipologia di motocarriole trattava.
mentre aspettavo mi sono messo a girovagare in negozio tra motocarriole Bluebird e Grillo. Girando con lo sguardo ho visto, su un bancale, una Grillo 507 incastrata con qualcosa di nero intorno e un'attrezzatura nel cassone.
Trattasi di motoagricola grillo 507, motore lombardini diesel con avviamento elettrico, ribaltabile idraulico, presa di forza, trincia e lama neve.
tagliando appena fatto (erano visibili nel cassone le cinghe ed i filtri sostituiti)
L'ho subito fermata versando una caparra e per sabato conto di portarla a casa!
BFausto- utente registrato
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Re: MOTOCARRIOLE - parte 2
BFausto:
La Grillo 507, anche per la presa di forza e la possibilità della trincia, era in cima nella mia lista dei sogni, ma, se ben ricordo, il problema era il costo praticamente inarrivabile già della motocarriola con il kit ribaltamento, poi, la ciliegina sulla torta era l'accessorio trincia, che finiva per costare (visto anche il resto delle parti che richiedeva) quasi quanto una trincia da pendenza autonoma.
Facci sapere come va...
La Grillo 507, anche per la presa di forza e la possibilità della trincia, era in cima nella mia lista dei sogni, ma, se ben ricordo, il problema era il costo praticamente inarrivabile già della motocarriola con il kit ribaltamento, poi, la ciliegina sulla torta era l'accessorio trincia, che finiva per costare (visto anche il resto delle parti che richiedeva) quasi quanto una trincia da pendenza autonoma.
Facci sapere come va...
pamod- utente registrato
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Re: MOTOCARRIOLE - parte 2
ti manca il verricello sulla presa di forza e sei a posto
un signor mezzo superaccessoriato, una delle pochissime con presa di forza meccanica "agricola".
sembra anche avere la pedana operatore, con la marcia veloce è una bella comodità.
allora aspettiamo nuove foto dell'acquisto ed una recensione in bosco
un signor mezzo superaccessoriato, una delle pochissime con presa di forza meccanica "agricola".
sembra anche avere la pedana operatore, con la marcia veloce è una bella comodità.
allora aspettiamo nuove foto dell'acquisto ed una recensione in bosco
ferrari-tractor- Moderatori
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Re: MOTOCARRIOLE - parte 2
Si. Da qualche parte nel cassone c'è anche la pedana operatore
Naturalmente la macchina è usata. Nuova non me la sarei potuta permettere.
Grazie Ferrari-tractor, ti ringrazio tanto per mettermi strane idee in testa!!!!!
Naturalmente la macchina è usata. Nuova non me la sarei potuta permettere.
Grazie Ferrari-tractor, ti ringrazio tanto per mettermi strane idee in testa!!!!!
BFausto- utente registrato
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