Inverno: proteggere giovani alberi da danni scortecciamento di lepri e conigli -corteccia

Immagino che sia un problema che riguarda molti di voi...

Conigli e lepri in inverno si nutrono di gemme, ramoscelli, corteccia, e possono danneggiare tutta la cintura, l'anello di corteccia, di piccoli alberi. Questo può uccidere germogli e alberelli di piccole dimensioni, ma su grandi alberi, la maggior parte del danno è superficiale, perché solo il periderma viene rimosso.
Tuttavia, la successiva secchezza e rottura di queste parti danneggiate di corteccia potrebbero fornire una fonte di entrata per malattie.

Esistono sostanze chimiche (tiram) che si possono usare e sono efficaci repellenti per conigli e lepri, ma sono altamente tossiche e non si applicano agli impianti di produzione per il consumo umano o animale, quindi io non tratterei nulla con tali sostanze!

Conigli e lepri possono essere tenuti lontani da vegetazione da barriere meccaniche. Inserire un recinto di almeno 1 m di altezza (si alzano in piedi e arrivano più in alto) attorno a piccoli giardini, orti e piantagioni. Seppellire il bordo inferiore della maglia dai 7 ai 10 cm nel terreno per evitare che i conigli scavino sotto la recinzione. Non appoggiare la rete contro tronchi d'albero perché i conigli si possono alimentare attraverso i fori.

Illustrazione © ‬http://www.agric.gov.ab.ca/app21/

La mia giovane magnolia stellata con rete anti-coniglio:


Intorno al tronco per proteggere i piccoli alberi si può usare anche un tubo flessibile per edilizia (utilizzato in genere per liquidi), tagliato e richiuso e legato intorno al tronco.

La mia giovane paulonia con tubo flessibile anti-coniglio:

Ciao, recenti studi fatti in Germania hanno evidenziato che i tubi, le garze di juta o cocco o qualsiasi altro materiale plastico e in fibra naturale causa enormi danni da scottatura alla corteccia con conseguente necrosi del tessuto cambiale, a maggior ragione nelle giovanissime piante dove la corteccia ha spessori davvero esigui. L'unico sistema che ad ora da ottimi risultati sono le cannette di bambu, legate tra loro e avvolte attorno al fusto o fusticino. Il motivo è che le cannette consentono l'innesco dell'effetto camino per cui l'aria calda esce da sopra e aria più fresca viene risucchiata da sotto. Su piante davvero piccole, come quelle in foto, il problema non può che essere risolto con barriere protettive fisiche ben infisse nel suolo anche con l'aiuto di pali.
Spero di essere stato utile. Ciao

AndreaB ha scritto:Ciao, recenti studi fatti in Germania hanno evidenziato che i tubi, le garze di juta o cocco o qualsiasi altro materiale plastico e in fibra naturale causa enormi danni da scottatura alla corteccia con conseguente necrosi del tessuto cambiale, a maggior ragione nelle giovanissime piante dove la corteccia ha spessori davvero esigui.

Scusa Andrea puoi citare la fonte di questa tua citazione? grazie.
Perchè per quanto riguarda ad esempio i giovani alberi da frutto è risaputo che è un fenomeno piuttosto comune l'esplosione del tronco (ma un inverno particolarmente freddo può colpire tutte le piante, anche adulte): ciò accade per un congelamento della linfa, perché contiene acqua, che si espande come si congela provocando le spaccature...e vanno protetti con unn qualsiasi materiale naturale, dalle coperte al cartone alle cannette di bambù...

L'unico sistema che ad ora da ottimi risultati sono le cannette di bambu, legate tra loro e avvolte attorno al fusto o fusticino. Il motivo è che le cannette consentono l'innesco dell'effetto camino per cui l'aria calda esce da sopra e aria più fresca viene risucchiata da sotto. Su piante davvero piccole, come quelle in foto, il problema non può che essere risolto con barriere protettive fisiche ben infisse nel suolo anche con l'aiuto di pali.
Spero di essere stato utile. Ciao

Io parlavo della protezione contro i conigli ed è un'altra cosa; il materiale plastico non è a contatto con il tronco che ovviamente lo soffocherebbe (le piante respirano anche d'inverno)...ma le protezioni contro gli sbalzi di temperature invernali in quei casi sono necessari, permettono alla piante di adattarsi, di acclimatarsi lentamente alle variazioni di temperatura, che causano lo spaccarsi del tronco.
Certo è che a fine inverno vanno rimossi, questi tubi flessibili‭ anti-coniglio, da qualsiasi giovane albero o arbusto: non consentono abbastanza movimento d'aria intorno alla base del tronco e possono promuovere marciume della corteccia.
Concludo dicendo che in senso letterale, ''scottatura'' d'inverno è un mito per quanto riguarda il sole cocente sul tronco. Il nome è fuorviante. Le scottaure da sole avvengono in estate, il termine usato in inverno è del tutto improprio.

Ciao, al più presto ti mando il riferimento di quanto appreso sulla protezione dei fusti con le cannette, si tratta di un documento tedesco che ho visto in slide ad un seminario, credo che sia opera di alcuni vivaisti tedeschi molto importanti tipo Lappen.
Per quanto riguarda la protezione da animali secondo me è meglio mettere dei pali ben infissi con delle reti,ma è una mia opinione. Ho sempre paura che i bordi delle plastiche, che in inverno diventano ancora più rigidi possano danneggiare la corteccia, soprattutto su alberi così giovani che hanno cortecce finissime.
Per quanto riguarda la scottatura hai ragione, anche se il danno è lo stesso sia si tratti di caldo sia si tratti di freddo: necrosi del tessuto cambiale.

AndreaB ha scritto:Ciao, al più presto ti mando il riferimento di quanto appreso sulla protezione dei fusti

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