VITE

La soluzione più economica ed ecocompatibile è bruciacchiare i pali nella zona dove andranno nel terreno (50-60cm).
Occhio che non basta annerirli col fumo di un fuoco, bisogna che brucino qualche millimetro in profondità.
Più o meno si fa come in questo video (bisogna bruciare anche la punta)
https://www.youtube.com/watch?v=HtxJrwdpKCE

Occhio anche a non bruciarli troppo peró, se no perdono sezione!

Ho appena finito il quinto travaso, ormai sul fondo quasi solo cristalli...
Ancora un travaso in gennaio poi basta. Il vino è secco ma è rimasto corposo, conserva un retrogusto amarognolo,
Speriamo bene.

Stò impiantando già da alcuni anni nuove barbatelle nella mia vigna e per farlo devo andare a fare dei fori lungo il filare dove manca il ceppo. Ho deciso riportare la mia esperienza a riguardo dato che tra noi qualcuno potrà avere la necessità di impiantare oppure di mettere qualche palo.
Premessa: quando si deve piantare una nuova barbatella, un palo di testata o interfila, solitamente il "gioco" che abbiamo per spostare il punto di impianto è molto poco oppure nullo: quel palo o barbatella deve stare li e solo li.
Se lavoriamo a mano e non abbiamo a disposizione uno scavatore o per ovvi motivi non possiamo lavorare con un mezzo meccanico i pochi mezzi che abbiamo a disposizione vanno ben utilizzati, se inoltre il terreno non è dalla nostra le cose si fanno ancora più complesse. Per quello che mi capita di vedere:
- cosa fondamentale è che il terreno sia bello umido in profondità, almeno quanto profondo vogliamo fare il foro;
- trivellina  
- palo in acciaio con una punta e una parte che all'occorrenza può anche essere battuta
- una mazza sempre alla mano.
Come vedete in questa foto mentre facevo un foro avevo una bella pietra proprio dove non volevo ci fosse, coadiuvata da altre tutt'attorno. La trivella praticamente in casi simili non fa più nulla, al massimo la pieghiamo se forziamo troppo. Col palo son andato a forzare i vari sassi, smuovendoli e facendomi spazio pian pianino. Alla fine son riuscito ad aprirmi la strada
Son riuscito a fare un foro profondo circa 60 cm e largo più di quanto mi serviva dato che ci ho lavorato parecchio forzando col palo. Circa 40 minuti di lavoro ma ho tirato su una marea di sassi come potete notare.

complimenti per il lavoro e la tenacia....
un po' ti invidio dato che nei miei terreni utilizzare la trivella è proibitivo gia nello strato immediatamente sotto la cotica erbosa...

io dovrò impiantare un centinaio di barbatelle a gennaio, ma........ chiamerò un miniescavatore

La cosa migliore sarebbe fare i buchi adesso e rimetter dentro la terra, (era meglio ad agosto a dire il vero.
Poi a febbraio-marzo un colpo di vanga e si pianta.
Per le dimensioni piú profondo e grande è....meglio è.
Anche perchè funge nel primo anno da bacino di conservazione idrica.

meso.... pensa l'anno scorso le trincee le ho fatte con la zappa 60-70 profonde per 60-70 larghe e lunghe 6 mt per filare.
le ho fatte 1 settimana prima di piantare.
quest'anno vorrei farle con l'escavatore ed un mese prima di piantare.

Complimenti per il fisico.
Anch'io ho provato a far le buche e piantare dopo pochi giorni.
Ma la terra...come tutte le pratiche in agricoltura richiede i suoi tempi per rispondere al meglio.
Se provassi a dare il suo tempo al terreno vedresti che le barbatelle negli anni sviluppano meglio.
Questo è uno dei tanti piccoli accorgimenti, che nel complesso miigliorano la coltura.

stamattina (proprio sotto natale ) è venuto l'escavatore ed abbiamo fatto le trincee.
le ho lasciate aperte, per ora, poi le riempio al momento dell'impianto delle barbatelle.
ad occhio e croce posso impiantare 110-120 barbatelle.
Comunque mi sto convincendo che in campagna mi serve un miniescavatore da 16-18 q.li.
Adesso vedo in giro e su internet se ne trovo qualcuno a buon prezzo e non troppo sfruttato.

Ho piantato circa due anni fa 570 piante di vite così suddivise.
Uve nere: Merlot (230 piante); Chirac (100 piante); Cabernet sauvignon (60 Piante); Cabernet Franc (60 piante); Ciliegiolo (60 piante).

Uva bianca: Vermentino (60 piante).

Tutte le barbatelle sono di seconda epoca; Il tipo di potatura che farò è a cordone speronato;il vigneto è a 320 msl con buona esposizione.
Che ne pensate?

Magari io! Sono già in produzione?
Dan

No non sono ancora in produzione, entreranno in produzione nel 2016.
Qualche pigna la faranno anche quest'anno ma per far sviluppare meglio l'apparato radicale le tolgo ( ).
Quest'anno quando farò la potatura lascerò dai 3 ai 5 occhi (non so se li chiamate così) o meglio geme.

Che portainnesti hai usato?
Chirac non lo conosco, è varietà autoctona? non è magari sirah?
Il merlot matura sempre e riempie il vino, il ciliegiolo dà quantità e alcuni profumi. Il Cabernet è un vitigno da far maturare bene e dá grado e aromi molto particolari.
Io lascerei un carico gemme basso e otterresti un ottimo vino.
Ti dó un consiglio...quando le viti saranno in piena produzione il cabernet vendemmialo 20gg dopo il resto...
è un uva che resiste, ma gli va dato il tempo per maturare.
Vinificala dopo per conto suo, poi fai qualche prova e tagli il resto col cabernet...
Cosí a mio avviso puoi ottenere il massimo.
Le varietà rosse indicate...(a parte il chirac che non conosco) han tutte fertilità basale alta quindi non dovresti avere problemi. Io preferisco il guyot ma è una scelta personale.

Scusami hai ragione sirah
Come portainnesti ti dico la verità non lo so perché ho seguito i consigli di un amico che ha un grosso vigneto vicino al mio. Lui lo imbottiglia e lo commercializza e a comprare le piantine sono andato con lui.
Per quanto riguarda la potatura perché preferisci il guyot? Te lo chiedo perché sono indeciso anch'io. Io ho visto un video di Marco Simonit e mi ha appassionato il tipo di cordone speronato che pratica.

se posso dire la mia anche io sono per il guyot, e comunque per il cordone speronato tipo quello simonit e sirch, credo che ci voglia una distanza di impianto tra barbatella e barbatella leggermente maggiore del solito, per avere un buon sviluppo del cordone.
Per il resto comunque come dice meso... le varietà che hai impiantato possono essere allevati a cordone speronato in quanto hanno ottima fertilità basale.

è vera la storia delle rose piantate a inizio filare per contrastare l'oidio?

e poi un altra domanda, come mai si usano sempre di più i vitigni internazionali, spesso a scapito degli autoctoni? alla lunga il patrimonio ampelografico italiano, che è il più vasto al mondo assieme a quello della georgia, non ne risentirà?

bhè ormai tante varietà native francesi, sono ormai diventate anche patrimonio "nostro".
Certo prediligere i nostri..... sarebbe cosa buona e giusta.
Io quest'anno, dopo tante peripezie, ho deciso di piantare nocera milazzese, ed un pò di perricone.

emilio79 ha scritto:bhè ormai tante varietà native francesi, sono ormai diventate anche patrimonio "nostro".

è verissimo, basti pensare al oltrepo' pavese metodo classico docg o al franciacorta docg che sono pinot nero (e un po di chardonnay il secondo) o a molti dei supertuscans... però ho visto interessantissime produzioni spumantistiche persino a base barbera. per non parlare di quella chicca rara che è il moscato di scanzo.

dalle tue parti in sicilia non sarebbero interessanti anche il frappato o il nerello mascalese?

frabonovox ha scritto:Scusami hai ragione sirah
Per quanto riguarda la potatura perché preferisci il guyot? Te lo chiedo perché sono indeciso anch'io. Io ho visto un video di Marco Simonit e mi ha appassionato il tipo di cordone speronato che pratica.

Il syrah è un buon vitigno e produce vino atto all'invecchiamento con aromi speziati.
Preferisco il Guyot primo perchè qui è di tradizione, secondo perchè lo trovo piú semplice nella gestione negli anni.

maxb. ha scritto:è vera la storia delle rose piantate a inizio filare per contrastare l'oidio?

e poi un altra domanda, come mai si usano sempre di più i vitigni internazionali, spesso a scapito degli autoctoni? alla lunga il patrimonio ampelografico italiano, che è il più vasto al mondo assieme a quello della georgia, non ne risentirà?

Le rose non contrastano l'odio, sono sensibili ad esso piú della vite,, venivano piantate sulle testate dei filari perchè se si ammalavano era ora di dar lo zolfo alle viti.
Si piantano molto le varietà internazionali perchè sono robuste, maturano, sono semplici da allevare e hanno
produzione costante...

purtroppo come dici tu si perde varietà...e alcuni aromi, ma alcuni resistono e mantengono i vecchi vitigni,
ci sono anche molti progetti per la salvaguardia di questi patrimoni e ognuno nel suo piccolo puó dare il suo contributo.

Io ho piantato queste varietà perché il vicino che dicevo prima ha queste e gli sono state consigliate dall'enologo che lavora presso di lui, dopo aver fatto tutte le analisi del caso.
Io all'inizio volevo mettere il sangiovese (amo il suo sapore morbido) ma l'enologo di cui sopra me lo ha sconsigliato in quanto dalle mie parti non raggiungerebbe una bona maturazione.
Per le rose confermo quanto detto da meso.
Per le distanze io ho mantenuto 80 cm da pianta a pianta e 2.2 m da filare a filare.

L'enologo non ha torto, il sangiovese lo considero un ottimo vitigno ma se non matura bene produce mosti troppo tannici e spigolosi. A mio avviso...comunque con un setto a 80 cm sarebbe maturato, se matura il cabernet....
Unica cosa avresti dovuto avere l'accortezza di diradare i grappoli 10-15 gg dopo l'allegagione perchè il sangiovese ha produzione abbondante, a volte troppo.

E' si,
sono sollevato che confermi quello che ha detto l'enologo.
Grazie meso.

maxb. ha scritto:
dalle tue parti in sicilia non sarebbero interessanti anche il frappato o il nerello mascalese?

ho piantato l'anno scorso alcune barbatelle di nerello, sia mascalese che cappuccio (quest'ultimo migliore).
Il frappato, è più coltivato nelle prov di Siracusa e ragusa.
Da noi è raro.
Di più si coltivano Perricone, Nero d'avola, Nocera.

Ciao,
stavo rileggendo le risposte che mi avete dato sulla preferenza di potatura Guyot vs cordone speronato.
Mi sapreste spiegare le principali differenze (magari mi sfugge qualcosa che non so). Alla fine può influire anche sulla maturazione dell'uva?