Oleomac GS410C

Salve a tutti i frequentatori del forum, oggi vorrei dire la mia a proposito di questo modello che ho acquistato nuovo nel gennaio 2014 per usare nei miei boschetti e nelle rovaie che spesso, nel centro Italia, si trovano tra un terreno agricolo e l'altro (zone semi montuose, con pendii e dislivelli).
Ho scelto Oleomac per la distribuzione capillare sul territorio italico che si traduce in una facile reperibilità dei ricambi.
In casa abbiamo sempre avuto prodotti di questo marchio per i suddetti motivi e non ricordo nessun problema grave a parte la normale usura.
Una mia tradizione consolidata è quella di non abbattere mai grosse piante, ho una specie di rispetto per quei grossi e fieri esemplari che sfidando il tempo, sono giunti fino a noi.
Seleziono diametri piccoli, malati, storti e sfoltisco i grossi rami (che arrivano anche a 20 cm di diametro) delle piante secolari.
Un lavoro del genere non richiede macchine grandi e potenti e lo si può facilmente gestire con una motosega semi-pro oppure hobbistica (semi-pro a mio avviso migliori per abbattimento e taglio con macchina inclinata).
Ho apprezzato la leggerezza, le vibrazioni contenute e la buona affidabilità.
In un anno finisco per portare a casa 25/30 metri cubi di legname (famiglia della quercia, acacia spinosa, olmo, biancospino e prugnolo - gli ultimi due spesso di grosso diametro per il genere).
Muovendosi in macchie spesso poco pianeggianti, una motosega leggera ha il suo surplus, la potenza è giusta per i diametri e tutto sommato non mi ha dato alcun problema.
Uniche pecche possono essere i carter plasticosi: quello sulla catena si può logorare prima, il rocchetto è ancora originale ma presto lo sostituirò (presenta qualche seghettatura).
La candela non l'ho mai cambiata (già ordinata, sarà presto sostituita), l'impugnatura, e le cover non mostrano alcun segno di cedimento (comunque la tratto con rispetto, ho visto gente sbattacchiare le macchine senza alcun ritegno).
Unico cedimento il freno catena, che è un pò deboluccio e la pompa olio sostituita (dimenticanza della pulizia a fine lavoro / uso sempre oli vegetali).
Non ho mai risparmiato sulle catene che appena si logorano provvedo a sostituire. Una catena buona, affilata e con i denti della giusta misura, fa risparmiare tanta energia (e inquinamento) al motore.
I ricambi si trovano ovunque e siccome viaggio spesso all'estero (costano meno), ne ho acquistato quelli di maggiore usura che tengo da parte in caso di necessità.
Mi ritengo pienamente soddisfatto, è una buona macchina per le mie esigenze.

Piccolo fuori OT: da due anni ho messo alla prova per lo stesso lavoro (depezzamento sul cavalletto) anche una MC CULLOCH 740 Valmadrera salvata dalla discarica e riparata con pochi euro, che pur avendo una pompa-olio di plastica scadente, riesce a depezzare  decine di metri cubi di legna verde senza grosse difficoltà.
Il tutto a riprova che se una motosega viene usata per fare lavori per i quali è stata concepita, non dovrebbe dare grossi problemi.

25 30 metri cubi sono circa 150 quintali o più.
Li fai tutti con la stessa motosega?

Si, anche se ultimamente uso la McCulloch per il deprezzamento finale (per tenerla in efficienza).
Ma io non sono un boscaiolo professionale, ho molto tempo per fare i lavori di taglio e non devo considerare le giornate a pagamento per eventuali operai.
Vado piano, non spremo mai il motore, generalmente procedo con l'abbattimento di alcune piante che poi depezzo in sezioni da circa metri 1, 2, 2,5 (a seconda del diametro): sono più facili da caricare. Le ramaglie le stacco con la macchina solo se grandi, quelle piccole le faccio con la roncola.
Il vantaggio (per me) con il mio metodo di procedimento, è quello di non avere un mare di legname sparso ovunque; rifinendo a mano, accatasto subito le ramelle (tipo quelle che si usano nei forni a legna) e ammucchio le fronde piccole.
Cosicché a sera, col trattorino, riporto indietro il primo carico.
Sembra una cosa da poco, ma evitare accelerate continue per sramare anche ceppetti di tre cm, come fanno quasi tutti quelli che prendono appalti e vanno di fretta, risparmia molto il motore e la durata della motosega. In un terreno isolato vicino casa, ammucchio le cataste e mi ritaglio i pezzi con calma e comodità,; quindi macchina quasi sempre dritta, tagli netti e pochissime sgasate a vuoto.
Inoltre, buttarle giù lasciandole intere, permette di poterle lavorare con calma anche dopo le date di chiusura del taglio boschivo.
Miscela sempre fresca, macchina pulita, lavoro metodico e frammentato. A volte si lavora per 5/6 ore, altre per 2 e così facendo non si mette mai sotto sforzo il motore.
Ovviamente per diametri grandi e sezioni di lavoro prolungato, una motosega piccola non è indicata.