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Curiosità meteo.
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Re: Curiosità meteo.
Bello il video e quanta nostalgia ....quelle erano delle previsioni ben spiegate altro che quelle di adesso,mettono di una tristezza....sembra di essere all'asilo dove ti mettono i simbolini perchè non sai ne leggere e ne scrivere....
Alessandro riguardo all'assistente.....penso che non possiamo accontentarti...sarebbe una distrazione troppo pericolosa!!!
Alessandro riguardo all'assistente.....penso che non possiamo accontentarti...sarebbe una distrazione troppo pericolosa!!!
Araba Fenice- esperto meteo
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Località : Pedemontana Veneta. Lat: 45.77° Lon: 11.74° Alt: 129m s.l.m.
Re: Curiosità meteo.
:shock:i fattori sono tanti......e ce piu di una causa......quando si sentono queste cose si fa presto a dire la non si doveva costruire..... li anno levato una foresta........ e via dicendo.......il fatto è che ci si pensa sempre dopo
maxi- utente registrato
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Re: Curiosità meteo.
"Il continuo verificarsi di questi episodi ha indotto una politica di gestione del rischio che affrontasse il problema non solo durante le emergenze. Si è così passati da una impostazione di base incentrata sulla riparazione dei danni e sull’erogazione di provvidenze, ad una cultura di previsione e prevenzione, diffusa a vari livelli, imperniata sull’individuazione delle condizioni di rischio e volta all’adozione di interventi finalizzati alla minimizzazione dell’impatto degli eventi".
Araba Fenice, non so dove hai letto che in Italia c'è la cultura della prevenzione e della previsione, ma se non era su "Topolino" è preoccupante.
Quello che manca in Italia è proprio questo.
Si progetta e costruisce alla pds (pene di segugio, scusate il francesismo) senza MINIMAMENTE curarsi delle conseguenze.
Ciò che è accaduto ad esempio in Sicilia (Scaletta Zanclea, se non ricordo male) non più tardi di alcuni mesi or sono (frana e smottamento con crolli e morti) era accaduto preciso ed identico nello stesso luogo negli anni '30. Ciò significa che tutti gli aventi titolo decisionale (progettisti, amministratori locali, etc.) se ne sono altamente sbattuti delle conseguenze di nuove edificazioni nell'area, confidando nel fatto che, essendoci già stata una frana "...non potrà capitarne un'altra".
In Italia la pianificazione dell'espansione antropica (PRG ecc.) è demandata a geometri ed architetti, che NULLA SANNO DI TERRITORIO. E peggio ancora se ne fregano.
La relazione geologica spesso manca, perché tanto il geologo non serve. E quando te la chiedono (lo so per esperienza diretta) ti dicono loro cosa scrivere.
Se fai di testa tua (seguendo l'effettiva pericolosità del territorio) possono anche toglierti l'incarico ed affidarlo a qualcuno di più accondiscendente.
I tempi di ritorno per i fenomeni, quando richiesti dalle normative, vengono limitati a 20-50 anni, quando a volte 200 anni non sono sufficienti per una verifica seria.
Scusa per lo sfogo amaro, ma purtroppo so di cosa parlo e considero ogni morto per "rischio idrogeologico" un morto per l'avidità, stupidità ed ignoranza umana.
Araba Fenice, non so dove hai letto che in Italia c'è la cultura della prevenzione e della previsione, ma se non era su "Topolino" è preoccupante.
Quello che manca in Italia è proprio questo.
Si progetta e costruisce alla pds (pene di segugio, scusate il francesismo) senza MINIMAMENTE curarsi delle conseguenze.
Ciò che è accaduto ad esempio in Sicilia (Scaletta Zanclea, se non ricordo male) non più tardi di alcuni mesi or sono (frana e smottamento con crolli e morti) era accaduto preciso ed identico nello stesso luogo negli anni '30. Ciò significa che tutti gli aventi titolo decisionale (progettisti, amministratori locali, etc.) se ne sono altamente sbattuti delle conseguenze di nuove edificazioni nell'area, confidando nel fatto che, essendoci già stata una frana "...non potrà capitarne un'altra".
In Italia la pianificazione dell'espansione antropica (PRG ecc.) è demandata a geometri ed architetti, che NULLA SANNO DI TERRITORIO. E peggio ancora se ne fregano.
La relazione geologica spesso manca, perché tanto il geologo non serve. E quando te la chiedono (lo so per esperienza diretta) ti dicono loro cosa scrivere.
Se fai di testa tua (seguendo l'effettiva pericolosità del territorio) possono anche toglierti l'incarico ed affidarlo a qualcuno di più accondiscendente.
I tempi di ritorno per i fenomeni, quando richiesti dalle normative, vengono limitati a 20-50 anni, quando a volte 200 anni non sono sufficienti per una verifica seria.
Scusa per lo sfogo amaro, ma purtroppo so di cosa parlo e considero ogni morto per "rischio idrogeologico" un morto per l'avidità, stupidità ed ignoranza umana.
Giacomo- utente registrato
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Località : Anaunia
Re: Curiosità meteo.
Giacomo ha scritto:"Il continuo verificarsi di questi episodi ha indotto una politica di gestione del rischio che affrontasse il problema non solo durante le emergenze. Si è così passati da una impostazione di base incentrata sulla riparazione dei danni e sull’erogazione di provvidenze, ad una cultura di previsione e prevenzione, diffusa a vari livelli, imperniata sull’individuazione delle condizioni di rischio e volta all’adozione di interventi finalizzati alla minimizzazione dell’impatto degli eventi".
Araba Fenice, non so dove hai letto che in Italia c'è la cultura della prevenzione e della previsione, ma se non era su "Topolino" è preoccupante.
Quello che manca in Italia è proprio questo.
Si progetta e costruisce alla pds (pene di segugio, scusate il francesismo) senza MINIMAMENTE curarsi delle conseguenze.
Ciò che è accaduto ad esempio in Sicilia (Scaletta Zanclea, se non ricordo male) non più tardi di alcuni mesi or sono (frana e smottamento con crolli e morti) era accaduto preciso ed identico nello stesso luogo negli anni '30. Ciò significa che tutti gli aventi titolo decisionale (progettisti, amministratori locali, etc.) se ne sono altamente sbattuti delle conseguenze di nuove edificazioni nell'area, confidando nel fatto che, essendoci già stata una frana "...non potrà capitarne un'altra".
In Italia la pianificazione dell'espansione antropica (PRG ecc.) è demandata a geometri ed architetti, che NULLA SANNO DI TERRITORIO. E peggio ancora se ne fregano.
La relazione geologica spesso manca, perché tanto il geologo non serve. E quando te la chiedono (lo so per esperienza diretta) ti dicono loro cosa scrivere.
Se fai di testa tua (seguendo l'effettiva pericolosità del territorio) possono anche toglierti l'incarico ed affidarlo a qualcuno di più accondiscendente.
I tempi di ritorno per i fenomeni, quando richiesti dalle normative, vengono limitati a 20-50 anni, quando a volte 200 anni non sono sufficienti per una verifica seria.
Scusa per lo sfogo amaro, ma purtroppo so di cosa parlo e considero ogni morto per "rischio idrogeologico" un morto per l'avidità, stupidità ed ignoranza umana.
Ciao Giacomo, posso capire il tuo sfogo e crederti che parli con cognizione di causa.
Io mi sono solo limitata a riportare quanto ho letto....per esperienza personale, posso dirti che nella mia zona si fà molto per prevenire i dissesti idrogeologici.... nella zona del Veneto dove abito io, la montagna è molto curata, quando ci sono disboscamenti per esempio si ripristina subito l'area con nuove piante,i letti dei fiumi e gli argini sono ben curati e se devi costruirti la casa....suderai sette camice per farla!!!!
Abito in un paese alle pendici del Montegrappa, in provincia di Vicenza e l'area è considerata sismica....quando presenti il progetto per la casa credimi sulla parola, che se non è tutto in ordine controllo del geologo e apposito progetto antisismico non si costruisce...poi se qualcuno ci riesce lo stesso scavalcando i controlli....
Secondo me le leggi e i controlli ci sono, purtroppo esiste anche l'avidità, la stupidità e l'ignoranza umana......
Ciao
Araba Fenice- esperto meteo
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Re: Curiosità meteo.
Cio Araba Fenice,
provengo dal veneto (PD) anch'io e spesso lavoro nella zona del veronese.
Hai ragione, le carte ci devono essere tutte; quello cui mi riferivo e che spesso chi dovrebbe non le legge neanche o ci da una semplice sfogliata. Spesso per ignoranza della materia (ingegneri ed ancor più architetti che non sanno come applicare la normativa sismica nei loro calcoli).
Comunque rispetto a zone più pericolose (dorsale appenninica), il Veneto è un po' più avanti.
provengo dal veneto (PD) anch'io e spesso lavoro nella zona del veronese.
Hai ragione, le carte ci devono essere tutte; quello cui mi riferivo e che spesso chi dovrebbe non le legge neanche o ci da una semplice sfogliata. Spesso per ignoranza della materia (ingegneri ed ancor più architetti che non sanno come applicare la normativa sismica nei loro calcoli).
Comunque rispetto a zone più pericolose (dorsale appenninica), il Veneto è un po' più avanti.
Giacomo- utente registrato
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Località : Anaunia
Re: Curiosità meteo.
Giacomo ha scritto:Cio Araba Fenice,
provengo dal veneto (PD) anch'io e spesso lavoro nella zona del veronese.
Hai ragione, le carte ci devono essere tutte; quello cui mi riferivo e che spesso chi dovrebbe non le legge neanche o ci da una semplice sfogliata. Spesso per ignoranza della materia (ingegneri ed ancor più architetti che non sanno come applicare la normativa sismica nei loro calcoli).
Comunque rispetto a zone più pericolose (dorsale appenninica), il Veneto è un po' più avanti.
Ciao Giacomo....qui devo darti ragione!!! Molto spesso manca la professionalità di chi dovrebbe fare rispettare le norme.....tutto sommato, noi abitiamo ancora in una regione che è un'isola felice a livello di territorio.....
Araba Fenice- esperto meteo
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Località : Pedemontana Veneta. Lat: 45.77° Lon: 11.74° Alt: 129m s.l.m.
Inverno 1708 leggete perchè un motivo c'è
Nel dicembre 1708 il freddo si impadronì della Russia fortemente, portando un gelo inusuale anche per tali regioni. Poi si "gonfiò" e si verificò il cosiddetto Anticiclone Termico Russo, fenomeno non presente negli ultimi anni. Nella notte dell'Epifania, tra il 5 e il 6 gennaio 1709, irruppe tenacemente in Europa.
Ne conseguì un evento di portata eccezionale, che colpì in particolar modo l'Europa Centrale e Mediterranea, ma quasi nessuna area del Vecchio Continente venne risparmiata (probabilmente solo la Scandinavia, in un secondo momento, riuscì a rimanere isolata dall'onda gelida, poiché divenne sede dell'Anticiclone): in poche ore si gelarono fontane, pozzi, rivi e anche piccoli laghi, vi furono abbassamenti repentini fino a 20°, anche le regioni meridionali furono colpite duramente. In breve ghiacciarono tutti i fiumi europei, compresa la Senna, il Rodano e pure l'Ofanto; stessa sorte toccò a laghi e lagune: il lago di Garda venne attraversato da carri pesanti, unica volta nella storia, così come pure la Laguna Veneta; nemmeno il mare fu risparmiato e rimasero intrappolati nei ghiacci porti mediterranei come quelli di Genova e Marsiglia; gelò addirittura la foce del Tago a Lisbona: il record freddo certificato del XX secolo per questa città è -1.1°, con il quale si congela appena un bicchiere d'acqua.
A Roma tra il 6 e il 24 gennaio nevicò 10 volte, in Pianura Padana ne cadde 1 metro e mezzo; si raggiunsero temperature eccezionali: a Parigi -23.1° nel centro e -25°/-26° nei sobborghi e per 10 giorni non si salì mai sopra -10° con minime sui -20°; a Venezia -17,5° con forte bora (il record del XX secolo è -13,6° misurati nel 1963); a Berlino -29.4° e nelle campagne intorno -35° e la media del mese fu -13.2° (seguono i -11.6° del gennaio 1823), svariate giornate dove non si superarono i -20°.
Ovviamente con un simile gelo le piante non resistettero: si seccarono tutti gli ulivi e gli altri frutti e addirittura intere foreste, dato che neppure gli alberi cresciuti spontaneamente erano resistenti a ciò. In Emilia-Romagna giunsero a seccare gli alberi di melo, susino, noce e ciliegio, piante che generalmente resistono fino a temperature di -40°. Un dubbia misurazione di -36° a Faenza (probabilmente registrato nei dintorni) sembrerebbe confermare questi valori. Si ipotizza che una -22° a 850 hPa (circa 1450 metri di altezza) sia entrata stabilmente nella Pianura Padana (nel 1985 è arrivata una -15° con -16°/-17° a nord-est, tra l'altro con durata nettamente inferiore) e valori nettamente inferiori ai -10° a 850 hPa siano arrivati fino all'estremo Sud con punte estese di -14-16°, sempre a tale quota, tanto quanto basta per misurare giornate di ghiaccio anche sulle coste Tirreniche, oltre ovviamente su quelle Adriatiche (oltretutto in quel periodo le isole di calore non eran come quelle attuali).
A fine mese, dopo il 26 gennaio, vi fu una risalita, accentuata in Francia: a Parigi piovve, anche se era pioggia fredda; la Laguna Veneta si liberò dal gelo completo il 29 gennaio (pezzi di ghiaccio galleggianti rimasero). A inizio febbraio ritornò il gelo, molto forte, anche se non ai livelli di gennaio; tuttavia gelarono molti fiumi e laghi che si erano temporaneamente liberati. Continuò fino a marzo e, nelle regioni a Nord, fino ad Aprile (in questo mese il mar Baltico era ancora congelato), anche se vi furono molte riprese successive; in Germania vi furono notizie di gelate fino ad inizio Luglio. A Berlino Febbraio ebbe una media di -6.9° con una punta di -26°; Marzo una media di 0.2 ma si contarono ben 22 minime sotto lo 0°. L'inverno, se consideriamo l'intero trimestre dicembre (media di -4.5°), gennaio e febbraio ebbe la media di -8.2°, il più freddo da quando iniziarono le misurazioni nel 1701, seguito dal 1829/30, con -6.6°.
Ne conseguì un evento di portata eccezionale, che colpì in particolar modo l'Europa Centrale e Mediterranea, ma quasi nessuna area del Vecchio Continente venne risparmiata (probabilmente solo la Scandinavia, in un secondo momento, riuscì a rimanere isolata dall'onda gelida, poiché divenne sede dell'Anticiclone): in poche ore si gelarono fontane, pozzi, rivi e anche piccoli laghi, vi furono abbassamenti repentini fino a 20°, anche le regioni meridionali furono colpite duramente. In breve ghiacciarono tutti i fiumi europei, compresa la Senna, il Rodano e pure l'Ofanto; stessa sorte toccò a laghi e lagune: il lago di Garda venne attraversato da carri pesanti, unica volta nella storia, così come pure la Laguna Veneta; nemmeno il mare fu risparmiato e rimasero intrappolati nei ghiacci porti mediterranei come quelli di Genova e Marsiglia; gelò addirittura la foce del Tago a Lisbona: il record freddo certificato del XX secolo per questa città è -1.1°, con il quale si congela appena un bicchiere d'acqua.
A Roma tra il 6 e il 24 gennaio nevicò 10 volte, in Pianura Padana ne cadde 1 metro e mezzo; si raggiunsero temperature eccezionali: a Parigi -23.1° nel centro e -25°/-26° nei sobborghi e per 10 giorni non si salì mai sopra -10° con minime sui -20°; a Venezia -17,5° con forte bora (il record del XX secolo è -13,6° misurati nel 1963); a Berlino -29.4° e nelle campagne intorno -35° e la media del mese fu -13.2° (seguono i -11.6° del gennaio 1823), svariate giornate dove non si superarono i -20°.
Ovviamente con un simile gelo le piante non resistettero: si seccarono tutti gli ulivi e gli altri frutti e addirittura intere foreste, dato che neppure gli alberi cresciuti spontaneamente erano resistenti a ciò. In Emilia-Romagna giunsero a seccare gli alberi di melo, susino, noce e ciliegio, piante che generalmente resistono fino a temperature di -40°. Un dubbia misurazione di -36° a Faenza (probabilmente registrato nei dintorni) sembrerebbe confermare questi valori. Si ipotizza che una -22° a 850 hPa (circa 1450 metri di altezza) sia entrata stabilmente nella Pianura Padana (nel 1985 è arrivata una -15° con -16°/-17° a nord-est, tra l'altro con durata nettamente inferiore) e valori nettamente inferiori ai -10° a 850 hPa siano arrivati fino all'estremo Sud con punte estese di -14-16°, sempre a tale quota, tanto quanto basta per misurare giornate di ghiaccio anche sulle coste Tirreniche, oltre ovviamente su quelle Adriatiche (oltretutto in quel periodo le isole di calore non eran come quelle attuali).
A fine mese, dopo il 26 gennaio, vi fu una risalita, accentuata in Francia: a Parigi piovve, anche se era pioggia fredda; la Laguna Veneta si liberò dal gelo completo il 29 gennaio (pezzi di ghiaccio galleggianti rimasero). A inizio febbraio ritornò il gelo, molto forte, anche se non ai livelli di gennaio; tuttavia gelarono molti fiumi e laghi che si erano temporaneamente liberati. Continuò fino a marzo e, nelle regioni a Nord, fino ad Aprile (in questo mese il mar Baltico era ancora congelato), anche se vi furono molte riprese successive; in Germania vi furono notizie di gelate fino ad inizio Luglio. A Berlino Febbraio ebbe una media di -6.9° con una punta di -26°; Marzo una media di 0.2 ma si contarono ben 22 minime sotto lo 0°. L'inverno, se consideriamo l'intero trimestre dicembre (media di -4.5°), gennaio e febbraio ebbe la media di -8.2°, il più freddo da quando iniziarono le misurazioni nel 1701, seguito dal 1829/30, con -6.6°.
Ale- UTENTE BANNATO
- Messaggi : 49
Data d'iscrizione : 21.12.09
Re: Curiosità meteo.
ale, non vorrai mica dirci che verrà una roba simile anche quest'anno???perchè se arriva una roba del genere mi sparo...
Re: Curiosità meteo.
tonino ha scritto:ale, non vorrai mica dirci che verrà una roba simile anche quest'anno???perchè se arriva una roba del genere mi sparo...
Difficile che si ripeta in tutta la sua completezza un evento epocale del genere , però..........avanti pure a rispondere intanto io controllo i vari indici-modelli ecc..... intanto vi dico che in Russia gli esperti prevedono l'inverno più freddo degli ultimi 1000 anni e non solo gli studiosi russi.......
Ale- UTENTE BANNATO
- Messaggi : 49
Data d'iscrizione : 21.12.09
Re: Curiosità meteo.
va anche detto, per le città (per le campagne e le aree montane no), che adesso la temperatura è assai probabilmente superiore a quanto potesse essere 250 anni fa: case più alte, molto ravvicinate fra di loro, tutte riscaldate, automobili, camion, autobus...il tutto aumenta la temperatura nella zona.
quando nel gennaio 2006 qui da me si toccarono minime da 21 gradi sotto zero soltanto una decina di chilometri da qui e con soli 400mt di meno di altitudine nella cittadina vicina la minima fu di - 9.
quando nel gennaio 2006 qui da me si toccarono minime da 21 gradi sotto zero soltanto una decina di chilometri da qui e con soli 400mt di meno di altitudine nella cittadina vicina la minima fu di - 9.
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"La caccia è una forma secondaria di malattia mentale umana"
(Theodor Heuss, Presidente della Repubblica Federale di Germania dal 1949 al 1959).
Re: Curiosità meteo.
.......mamma mia che freddo !!!........ .....non so cosa dire:non me ne intendo ........bisogna sperare che non accada......
maxi- utente registrato
- Messaggi : 1564
Data d'iscrizione : 02.12.09
Località : umbria
Re: Curiosità meteo.
Quello che hai descritto, piu' che un inverno.... è una glaciazione!!!!
Mi accontento di un inverno stile 1985 ....45 cm di neve non male
Ps se non ci arriviamo da soli che dici.... un'aiutino ce lo dai????
Mi accontento di un inverno stile 1985 ....45 cm di neve non male
Ps se non ci arriviamo da soli che dici.... un'aiutino ce lo dai????
Araba Fenice- esperto meteo
- Messaggi : 193
Data d'iscrizione : 17.06.10
Età : 56
Località : Pedemontana Veneta. Lat: 45.77° Lon: 11.74° Alt: 129m s.l.m.
Re: Curiosità meteo.
Araba Fenice ha scritto:Quello che hai descritto, piu' che un inverno.... è una glaciazione!!!!
Mi accontento di un inverno stile 1985 ....45 cm di neve non male
Ps se non ci arriviamo da soli che dici.... un'aiutino ce lo dai????
appunto fece freddo dai primi di novembre fino fine febbraio.
fernando62- ex moderatori
- Messaggi : 3824
Data d'iscrizione : 11.12.09
Re: Curiosità meteo.
Me lo ricordo bene quell'inverno, l'ho passato in mezzo ad un fiume a ricostrure un ponte che era caduto con una piena in Ottobre...
comunque se verra cosi freddo la risolviamo con qualche diecina di quintali di legno di piu, piu divertimento a tagliare legna nei boschi
comunque se verra cosi freddo la risolviamo con qualche diecina di quintali di legno di piu, piu divertimento a tagliare legna nei boschi
arnaldo- ex moderatori
- Messaggi : 903
Data d'iscrizione : 07.02.10
Età : 57
Località : trasaghis udine
Re: Curiosità meteo.
arnaldo ha scritto:Me lo ricordo bene quell'inverno, l'ho passato in mezzo ad un fiume a ricostrure un ponte che era caduto con una piena in Ottobre...
comunque se verra cosi freddo la risolviamo con qualche diecina di quintali di legno di piu, piu divertimento a tagliare legna nei boschi
Highlander!!!!!
Una considerazione: di sicuro le nostre previsioni vi incentiveranno a taglare legna!!!!
Ciao buona serata.
Araba Fenice- esperto meteo
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Re: Curiosità meteo.
ovviamente mi riferivo al 1985 vabè che non sono più un giovincello, ma neanche cosi vecchio
arnaldo- ex moderatori
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Re: Curiosità meteo.
Araba Fenice ha scritto:di sicuro le nostre previsioni vi incentiveranno a taglare legna!!!!
quello che tagliamo adesso è buono da bruciare fra non meno di un anno, meglio due. per di più tagliare nel bosco con svariati gradi sottozero è una esperienza defatigante...tutto ti viene più difficile: dall'impiego delle attrezzature al deambulamento...fine OT.
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Re: Curiosità meteo.
arnaldo ha scritto:ovviamente mi riferivo al 1985 vabè che non sono più un giovincello, ma neanche cosi vecchio
la mia era una battuta e poi visto che siamo quasi coetanei .....non dire che non siamo piu' giovincelli ....siamo nel fiore della nostra gioventu' :flower:
Ciao Arnaldo
Torniamo seriamente alla discussione iniziata da Alessandro,perchè la cosa è molto interessante....a parere mio per avere un inverno come il 1708/09 è necessario che si ripeta una riduzione dell'attività solare analoga a quella che si verificò allora (minimo di Maunder)
Cos'è il minimo di Maunder???
Il minimo di Maunder è il nome dato al periodo che va circa dal 1645 al 1715 dopo Cristo, quando le macchie solari divennero estremamente rare, come notato dagli astronomi del tempo. È così chiamato dal nome dell'astronomo solare E.W. Maunder, che visse più tardi, il quale scoprì la mancanza di macchie solari in quel periodo studiando le cronache dell'epoca. Per esempio, durante un periodo di 30 anni durante il minimo di Maunder, gli astronomi osservarono solamente circa 50 macchie, invece delle normali 40.000 o 50.000.
L'inizio del Minimo di Maunder fu brusco e avvenne in pochi anni, senza alcun fenomeno precursore, invece durante la sua fase finale, tra il 1700 ed il 1712, l'attività solare riprese gradualmente ad aumentare.
Il minimo di Maunder coincise con la parte centrale e più fredda della cosiddetta piccola era glaciale, durante la quale l'Europa e il Nord America, e forse anche il resto del mondo (per il quale non ci sono dati certi) subirono inverni estremamente freddi.
Dati recentemente pubblicati suggeriscono che durante il minimo di Maunder il Sole si espanse e la sua rotazione rallentò. Si suppone che un Sole più grande e in lenta rotazione sia anche un Sole più freddo, che fornisce meno calore alla Terra (il motivo dell'espansione e contrazione del Sole non è ancora conosciuto, ma potrebbe essere un normale ciclo di attività simile al ciclo undecennale solare, solo molto più lungo).
Un rapporto di causa-effetto tra la bassa attività delle macchie solari e gli inverni più freddi è ancora oggetto di discussione. Alcuni scienziati credono che l'attività solare influenzi il cambiamento climatico più del diossido di carbonio (vedi riscaldamento globale). Ultimamente nuovi studi sembrano effettivamente dimostrare una correlazione tra macchie solari (e quindi attività del sole) con mutazioni del clima.
Da inizio anno ad oggi, si contano complessivamente 37 giorni senza macchie solari, un po' troppo per un 2010 che avrebbe dovuto sancire la fine di uno dei minimi più longevi degli ultimi 3 secoli.
Una piccola era glaciale sarebbe prevista per il 2030...ma è bene non allarmarsi prima del dovuto.....dico bene Alessandro???
Ultima modifica di peppone il Ven Ott 15, 2010 8:19 pm - modificato 1 volta. (Motivazione : unione di due post consecutivi)
Araba Fenice- esperto meteo
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Re: Curiosità meteo.
fernando62 ha scritto:Araba Fenice ha scritto:Quello che hai descritto, piu' che un inverno.... è una glaciazione!!!!
Mi accontento di un inverno stile 1985 ....45 cm di neve non male
Ps se non ci arriviamo da soli che dici.... un'aiutino ce lo dai????
appunto fece freddo dai primi di novembre fino fine febbraio.
No , fece freddo da poco prima di Natale e metà Febbraio, il clou fù nella prima decade di Gennaio
Araba Fenice ha scritto:Quello che hai descritto, piu' che un inverno.... è una glaciazione!!!!
Mi accontento di un inverno stile 1985 ....45 cm di neve non male
Ps se non ci arriviamo da soli che dici.... un'aiutino ce lo dai????
In alcuni o diversi periodi tra Novembre e Marzo avremo temperature sotto la media da 4 a 8 gradi , ciò vuol dire che se normalmente in una località la minima con cielo sgombro da nubi in Dicembre o Gennaio è di -2 o -3 gradi potremmo arrivare ad averne da -6 a -11 , se un paio di indici dovrebbero restare positivi potrebbe essere anche un inverno stile 2006/2007 cioè relativamente mite con qualche pioggia e nevicata per lo più sulle zone montuose , ma questa è la probabilità più bassa , la tendenza più probabile rimane la prima dopo lo stravolgimento degli indici e io mi affido molto ai modelli NASA la carta che ho postato nella sezione "tendenza a lungo termine" è eloquente , situazione bariche stile 1708? forse in parte , ma non stesso inverno epocale e soprattutto nessun allarmismo eccessivo , ma comunque una stagione da seguire con un occhio di particolare attenzione quando dalle tendenze si passerà alle previsioni vere e proprie e le tendenze comunque tracciano una linea
Vi posto questa cartina quasi attuale con le anomalie della temperatura dei nostri mari e oceani , notate la NINA nel PACIFICO come sia estesa più del previsto e come porti le temperature dell'acqua in quella zona ben al di sotto della media di 3/4 gradi e poi la corrente del golfo piuttosto flebile quella colorazione verdino che arriva fino al regno unito , ma soprattutto notate con il mar della Groelandia e il mar glaciale Artico sia decisamente più caldo del normale , tutto il mare del comparto canadese quello delle acque intorno alla Siberia sopra media e questi elementi associati alla NINA ed altri indici depongono per un inverno molto interessante sul comparto centro-orientale Europeo Italia compresa con apporti gelidi russo-siberiani anche talvolte nevosi soprattutto sulla parte orientale della nostra penisola alternati a episodi di maltempo meno freddi ma nevosi per alcune regioni del nord provenienti dalle basse latitudini , non escludo un altro anno di minimi bassi visto che spesso l'alta pressione dovrebbe risiedere nelle zone England fino ad elevarsi verso l'islanda e parte della penisola scandinava a volte formando un vero e proprio ponte detto di Weicoff, insomma una stagione che si dovrebbe prospettare interessante , il condizionale quando si parla di tendenze stagionali è d'obbligo
Credo di essere stato chiaro anche per i più profani in materia dei 600 iscritti , se non vi è chiaro qualcosa chiedete pure , ma provate anche a capire da soli come spesso ho fatto io in materie di cui non sapevo nulla e spiegate in modo molto più superficiale , per esempio il termine forbice si usa anche nelle proiezioni doxa o altro quando ci sono le elezioni e sono percentuali minime e massime stimate , ecco quando uso questo termine in meteorologia in pratica è la stessa cosa riguardo l'aspetto di cui sto parlando che sia neve , pioggia , temperature , probabilità ecc...........
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Re: Curiosità meteo.
....quindi se ho ben capito: neve 60/ 90 forbice........vuol dire che si pensa che ci sara" tra minimo 60 cm e massimo 90 cm..........giusto?
maxi- utente registrato
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Re: Curiosità meteo.
maxi ha scritto: ....quindi se ho ben capito: neve 60/ 90 forbice........vuol dire che si pensa che ci sara" tra minimo 60 cm e massimo 90 cm..........giusto?
Si tendenzialmente è così poi se invece di 60 è 50 non cambia molto e la tendenza è da considerare esatta , e sono i cm in totale che cadranno tra Novembre e Marzo non tutti in una volta sola
Ale- UTENTE BANNATO
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Re: Curiosità meteo.
Se stiamo a sentire gli ecologisti dobbiamo presupporre che l'aumento della temperatura terrestre, dovuto all'inquinamento ,sarà l'unica via d'uscita
Re: Curiosità meteo.
Alessandroooooooooo mi sà che..... o non ho le idee chiare io (cmq ribadisco che sono neofita in materia meteo.....è da poco tempo che la stò studiando) o mi sono persa strada facendo
Facciamo un passo alla volta e partiamo da capo....
L'inverno del 1708 che tu hai descritto,l'avevo già sentito nominare e mi ero anche documentata.....ne avevo tratto le conclusioni che quella piccola glaciazione fosse dovuto a una riduzione dell'attività solare, giusto???
La tendenza che hai fatto tu per il prossimo inverno, si basa molto su dati riferiti alla Nina, credo che in quel tempo (1708/09) la Nina e il riscaldamento globale fossero sconosciuti o forse inesistenti e allora non credo ci possa essere qualche analogia tra i due inverni......mi sbaglio se penso che siano due eventi diversi???
Il rapporto fra cicli solari, clima terrestre e Nina, nonostante possieda un indiscutibile fascino intrinseco, è ancora troppo misterioso per condurre ad affermazioni apodittiche; serviranno nuove ricerche e, soprattutto, serie cronologicamente molto più estese, prima di ricavare qualche risposta certa.
Credo che l'uomo del 2010, malgrado la sua tecnologia e l'ampliamento delle conoscenze, ragiona su spezzoni temporali che sono un nulla rispetto alla storia del mondo e dell'universo.
@@@@ Ps premetto da subito che la mia non vuole essere una critica su ciò che hai scritto (non sono ancora in grado di mettere in discussioni cose di una materia che ancora mi è molto sconosciuta) il mio vuole essere un confronto....per imparare a capire e a conoscere questi eventi e credo che la tua piu' profonda conoscenza possa essermi/ci di aiuto.....grazie in anticipo per una eventuale risposta.
Se ho detto qualche cavolata chiedo scusa.....sono qui per imparare
Facciamo un passo alla volta e partiamo da capo....
L'inverno del 1708 che tu hai descritto,l'avevo già sentito nominare e mi ero anche documentata.....ne avevo tratto le conclusioni che quella piccola glaciazione fosse dovuto a una riduzione dell'attività solare, giusto???
La tendenza che hai fatto tu per il prossimo inverno, si basa molto su dati riferiti alla Nina, credo che in quel tempo (1708/09) la Nina e il riscaldamento globale fossero sconosciuti o forse inesistenti e allora non credo ci possa essere qualche analogia tra i due inverni......mi sbaglio se penso che siano due eventi diversi???
Il rapporto fra cicli solari, clima terrestre e Nina, nonostante possieda un indiscutibile fascino intrinseco, è ancora troppo misterioso per condurre ad affermazioni apodittiche; serviranno nuove ricerche e, soprattutto, serie cronologicamente molto più estese, prima di ricavare qualche risposta certa.
Credo che l'uomo del 2010, malgrado la sua tecnologia e l'ampliamento delle conoscenze, ragiona su spezzoni temporali che sono un nulla rispetto alla storia del mondo e dell'universo.
@@@@ Ps premetto da subito che la mia non vuole essere una critica su ciò che hai scritto (non sono ancora in grado di mettere in discussioni cose di una materia che ancora mi è molto sconosciuta) il mio vuole essere un confronto....per imparare a capire e a conoscere questi eventi e credo che la tua piu' profonda conoscenza possa essermi/ci di aiuto.....grazie in anticipo per una eventuale risposta.
Se ho detto qualche cavolata chiedo scusa.....sono qui per imparare
Araba Fenice- esperto meteo
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Re: Curiosità meteo.
Araba Fenice ha scritto:Alessandroooooooooo mi sà che..... o non ho le idee chiare io (cmq ribadisco che sono neofita in materia meteo.....è da poco tempo che la stò studiando) o mi sono persa strada facendo
Facciamo un passo alla volta e partiamo da capo....
L'inverno del 1708 che tu hai descritto,l'avevo già sentito nominare e mi ero anche documentata.....ne avevo tratto le conclusioni che quella piccola glaciazione fosse dovuto a una riduzione dell'attività solare, giusto???
La tendenza che hai fatto tu per il prossimo inverno, si basa molto su dati riferiti alla Nina, credo che in quel tempo (1708/09) la Nina e il riscaldamento globale fossero sconosciuti o forse inesistenti e allora non credo ci possa essere qualche analogia tra i due inverni......mi sbaglio se penso che siano due eventi diversi???
Il rapporto fra cicli solari, clima terrestre e Nina, nonostante possieda un indiscutibile fascino intrinseco, è ancora troppo misterioso per condurre ad affermazioni apodittiche; serviranno nuove ricerche e, soprattutto, serie cronologicamente molto più estese, prima di ricavare qualche risposta certa.
Credo che l'uomo del 2010, malgrado la sua tecnologia e l'ampliamento delle conoscenze, ragiona su spezzoni temporali che sono un nulla rispetto alla storia del mondo e dell'universo.
@@@@ Ps premetto da subito che la mia non vuole essere una critica su ciò che hai scritto (non sono ancora in grado di mettere in discussioni cose di una materia che ancora mi è molto sconosciuta) il mio vuole essere un confronto....per imparare a capire e a conoscere questi eventi e credo che la tua piu' profonda conoscenza possa essermi/ci di aiuto.....grazie in anticipo per una eventuale risposta.
Se ho detto qualche cavolata chiedo scusa.....sono qui per imparare
Di certo non c'è nulla , ho parlato di situazione bariche in parte simili a quell'inverno 1708/09 che potrebbero verificarsi , c'è gente che parla di futura peg (piccola era glaciale) a causa del minimo solare già in atto in questo momento prorpio facendo riferimento a quel periodo , ma certezze non ce ne sono , in quel periodo non c'era la tecnologia odierna , si disse che la causa di quell'evento storico fù una riduzione dell'attività solare, ma che altro sappiamo riguardo altri dati di cui ora siamo in possesso per poter delineare delle tendenze stagionali , non c'è solo la Nina , se mi basassi solo sulla Nina prevederei un inverno in prevalenza mite o in media e avaro di precipitazioni , ma ci sono altri dati su cui basarsi tra cui il minimo solare , il QBO , l'AMO e altri indici ancora , questi parametri non è che fossero inesistenti allora , ma semmai sconosciuti e che dire della corrente del golfo , alcuni indizi parlano di un rallentamento della stessa in quel periodo
L'uomo ragiona con i dati di cui è in possesso e qualche passo in avanti nelle stagionali lo si è fatto , i modelli della NASA stanno dando dei discreti risultati in questi ultimi anni e io non essendo un grande esperto di indici nei dettagli e su come "incastrarli" insieme per ottenere una tendenza più reale mi affido molto ai loro modelli ,anche se ci provo per quel che è la mia conoscenza a delineare delle tendenze stagionali e non ho voluto fare affermazioni apocalittiche , non ho detto che si ripeterà qualcosa di simile al 1708/09 in tutti i suoi risvolti , ma attenzione a certe situazioni bariche che potrebbero essere simili in certi periodi invernali , poi se leggi vari articoli sulle stagionali con disamine di scienziati competenti ti accorgerai come tutto può essere il contrario di tutto , se guardi i modelli stagionali vari noterai differenze tra uno e l'altro anche notevoli
Poi si può scegliere come dici tu se aspettare nuove ricerche in materia e soprattutto serie ,cronologicamente molto più estese, prima di ricavare qualche risposta certa, oppure provare a sbilanciarci con i dati che abbiamo e tracciare delle linee di tendenza attendibili non più del 40% massimo , io quì ho scelto di sbilanciarmi però se secondo te bisogna aspettare delle certezze, allora andiamo avanti a fare previsioni per i prossimi 2 o 3gg , oppure facciamo come alcuni siti meteo di primo piano che cambiano previsione ogni 6/12h , ma che soddisfazione avrei? provo ad avere il "coraggio" di sbilanciarmi rischiano brutte figure questa è la mia linea
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Leggi quì e le varie discordanze ;-)
Le previsioni di alcuni scienziati polacchi, annunciano un Inverno 2010-11 estremamente rigido, probabilmente il più freddo da mille anni a questa parte. Ma in Russia non concordano con queste spaventose previsioni, e gli scienziati si stanno dando battaglia.
Dopo un’Estate estremamente calda su parte della Russia (il settore europeo ed Ucraina, mentre sulla Siberia centrale ha fatto freddo), si è ipotizzato, da parte degli scienziati polacchi, l’avvicinarsi di una stagione invernale da freddo record per il nostro Continente, tanto che il prossimo Inverno potrebbe essere il più freddo degli ultimi mille anni.
Gli scienziati polacchi basano questa previsione sull’osservazione che la Corrente del Golfo sembra aver ridotto la propria velocità di circa il 50% negli ultimi due anni.
Un tracollo improvviso, di cui, tuttavia, nessuno pare essersi accorto nel resto della Comunità Scientifica.
In particolare il climatologo Mikhail Kovalevski stima che, continuando questo trend, l’Europa potrebbe presto entrare in una piccola Glaciazione, con il permafrost (terreno gelato in permanenza), destinato a spostarsi verso sud.
Tuttavia, la NASA sostiene, al contrario, che il Global Warming ha rinforzato e riscaldato la Corrente del Golfo, che adesso trasporta più calore verso l’Europa.
Lo scienziato russo Alexander Frolov sostiene che la Polonia e la Scandinavia non si sono accorte di questo fenomeno, in quanto lo scioglimento dei ghiacci polari ha riempito di acqua più fredda la superficie oceanica, “nascondendo” questo riscaldamento della Corrente del Golfo, che, tuttavia, prima o poi si farà sentire.
Le sue previsioni sostengono che il prossimo inverno russo 2010-11 sarà nella norma, e più mite del gelido inverno appena trascorso, con il solo mese di Gennaio che sarà probabilmente freddo.
Nonostante queste rassicurazioni, la città di Mosca è rimasta allarmata dalle possibili conseguenze di un Inverno particolarmente rigido.
Tutti i sistemi dei condizionatori nei grandi edifici pubblici sono stati accuratamente controllati e ripuliti dallo smog e fuliggine caduti sulla città nella scorsa estate, e sono stati allarmati i servizi sociali e la polizia per le possibili conseguenze sulla parte povera della popolazione e sui senza tetto per l’arrivo di un Inverno rigidissimo.
La previsione di un rigidissimo inverno da parte dei climatologi polacchi è stata riportata su “La voce di Mosca” http://english.ruvr.ru
Ecco cosa prevede il noto climatologo Joe Bastardi
Secondo l'ultimo intervento del noto studioso americano di teleconnessioni Joe Bastardi parrebbe esserci proprio una certa correlazione tra quanto si è visto in termini di anomalie termiche in Russia e su gran parte dell'Europa Centro-Orientale e parzialmente anche Balcanica e le anomalie termiche più significative che si potrebbero-dovrebbero avere dalla metà-fine di novembre e gennaio 2011 in Russia e sul continente europeo, secondo il noto studioso potrebbe l'inverno 2010-2011 mostrarsi tra i più freddi di sempre proprio sull'Est Europeo Russia su tutte con gelo anche molto intenso e anomalie termiche pesantemente negative specie dal mese prossimo con il probabile ritorno a distanza di molti anni dell'Anticiclone Russo-Siberiano proprio in formazione dal prossimo mese ed in estensione soprattutto con dicembre-gennaio su gran parte dell'Europa Centro-Settentrionale, altapressione termica anche se ancora nella sua fase iniziale a prevalente componente dinamica o termo-dinamica, periodo fine novembre-dicembre con una relativa lacuna barica proprio tra settore Alpino Centro-orientale, Paesi Alpini, Austria e Slovenia su tutti e Centro-Nord Italia con possibili retrogressioni gelido artico-continentali che soprattutto nella prima fase stagionale del prossimo inverno meteorologico dovrebbero interessare o coinvolgere più direttamente soprattutto le aree del Mediterraneo Centro-Occidentale gran parte dell'Europa Centro-meridionale con fasi anche perturbate a carattere freddo marcatamente invernale, target novembre,dicembre prima fase invernale ovvero inizio 2011 con recrudescenze su queste zone simil 1963 ma forse leggermente più basse come latitudine generale causa una particolare disposizione delle anomalie SSTA sul Medio Atlantico con pattern invernale EA/WR- e AO/NAO neutro-negativo, con il prosieguo stagionale invece, specie da gennaio inoltrato ed in febbraio si potrebbe invece assistere ad una graduale rimodulazione delle anomalie SSTA e delle forzanti troposferiche in gioco, anche a causa del sempre più deciso passaggio della QBO da valori negativi a più definitamente positivi con clima più tipicamente improntato ad una nuova circolazione atmosferica impostata sulla modalità NINA strong e Minimum Solar Flux,QBO positiva soprattutto nella fase invernale più avanzata, con prevalente e generale maggiore invadenza delle altepressioni di blocco dall'Atlantico verso Nord/Nord-Est ed anche parzialmente estese verso il Mediterraneo Centrale e l'Europa Centro-Orientale...
Detto ciò le anomalie termiche più rilevanti, naturalmente negative dovrebbero aversi proprio tra novembre e la prima metà di gennaio tra settore Alpino Centro-Orientale, Italia Settentrionale e Mediterraneo Centro-Orientale e soprattutto ancor più su Est Europeo e Russia ivi perduranti anche per gran parte della stagione invernale meno marcate o soltanto al più neutro-negative su Europa Centro-Occidentale dalla Germania, Italia verso ovest e verso nord-ovest con clima invernale non particolarmente rigido, cosi come su Basso comparto Mediterraneo ed Italia Meridionale ed Insulare, Grecia ed Egeo... Nella seconda parte della stagione dalla metà di gennaio in poi, anomalie negative abbastanza immutate ma circolazione atmosferica meno marcatamente instabile o dinamica con incursioni od avvezioni a carattere freddo-gelide perturbate limitate ad Europa Centro-orientale e Balcani, con possibili e solo temporaneo coinvolgimento del resto del Mediterraneo e dell'italia specie Centro-Settentrionale e del versante adriatico con risvolti prevalentemente a carattere nevoso, possibile in questa fase stagionale lunghe pause anticicloniche a carattere freddo, caratterizzate dall'espansione da NNE dell'Anticiclone Russo-Siberiano in connubio con l'anticiclone azorriano da ovest/sud-ovest in estensione a ponte di Woejkoeff verso l'anticiclone russo...
Ultima modifica di peppone il Sab Ott 16, 2010 5:39 pm - modificato 1 volta. (Motivazione : unione di due post consecutivi...)
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Re: Curiosità meteo.
Alessandro ha scritto:
Poi si può scegliere come dici tu se aspettare nuove ricerche in materia e soprattutto serie ,cronologicamente molto più estese, prima di ricavare qualche risposta certa, oppure provare a sbilanciarci con i dati che abbiamo e tracciare delle linee di tendenza attendibili non più del 40% massimo , io quì ho scelto di sbilanciarmi però se secondo te bisogna aspettare delle certezze, allora andiamo avanti a fare previsioni per i prossimi 2 o 3gg , oppure facciamo come alcuni siti meteo di primo piano che cambiano previsione ogni 6/12h , ma che soddisfazione avrei? provo ad avere il "coraggio" di sbilanciarmi rischiano brutte figure questa è la mia linea
Non era mia intenzione discutere o criticare su come fai tu le previsioni (il tuo lavoro risulta molto preciso) la mia voleva essere solo una considerazione e uno scambio ti opinioni,grazie comunque per la risposta.... sempre molto chiara.
Araba Fenice- esperto meteo
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