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Abbruciamento ramaglie e norme
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Pagina 3 di 8 • 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8
Re: Abbruciamento ramaglie e norme
Scusate se mi intrometto ma di assoluto in Italia c'è poco. Come ho avuto modo di osservare in un altro topic il succo della questione è che la legge citata configura l'illecito (penale peraltro) solo se non c'è comunicazione o autorizzazione da parte dell'Ente doi controllo. Ci sono due scenari possibili:
1) se nella vostra zona è consentito o tollerato ( e qui sta la zona grigia della faccenda), previa comunicazione alla Forestale o chi per essi, si può fare nei limiti di quello che vi diranno.
2) se nella vostra zona è davvero vietato (ogni ente locale ha la possibilità di legiferare in modo più restrittivo che a livello nazionale) allora davvero non si può e non si deve farlo.
Per questioni professionali ci bazzico dentro queste vicende, non sperate di venirne fuori con una regola chiara. Non c'è. Il Diritto Ambientale è nato come specilità vista la compessità dei temi che non sono più alla portata dei tecnici.
Saluti
1) se nella vostra zona è consentito o tollerato ( e qui sta la zona grigia della faccenda), previa comunicazione alla Forestale o chi per essi, si può fare nei limiti di quello che vi diranno.
2) se nella vostra zona è davvero vietato (ogni ente locale ha la possibilità di legiferare in modo più restrittivo che a livello nazionale) allora davvero non si può e non si deve farlo.
Per questioni professionali ci bazzico dentro queste vicende, non sperate di venirne fuori con una regola chiara. Non c'è. Il Diritto Ambientale è nato come specilità vista la compessità dei temi che non sono più alla portata dei tecnici.
Saluti
Robin10- utente registrato
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Re: Abbruciamento ramaglie e norme
Scusa, ma non ho capito.Robin10 ha scritto:Per questioni professionali ci bazzico dentro queste vicende, non sperate di venirne fuori con una regola chiara. Non c'è. Il Diritto Ambientale è nato come specilità vista la compessità dei temi che non sono più alla portata dei tecnici.
Saluti
beppe65- ex moderatori
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Re: Abbruciamento ramaglie e norme
Per risponderti dovrei andare OT. Mi limito a dirti che le questioni di normativa ambientale sono talmente complesse che sperare di uscirne con una risposta univoca è impossibile. Molto spesso perfino gli enti di controllo non hanno l'interpretazione corretta
In pratica conviene attenersi sempre ai regolamenti locali.
In pratica conviene attenersi sempre ai regolamenti locali.
Robin10- utente registrato
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Re: Abbruciamento ramaglie e norme
Esatto, giusto suggerimento.Robin10 ha scritto:Per risponderti dovrei andare OT. Mi limito a dirti che le questioni di normativa ambientale sono talmente complesse che sperare di uscirne con una risposta univoca è impossibile. Molto spesso perfino gli enti di controllo non hanno l'interpretazione corretta
In pratica conviene attenersi sempre ai regolamenti locali.
beppe65- ex moderatori
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Età : 59
Località : bergamo
Re: Abbruciamento ramaglie e norme
So benissimo a cosa serve il T.sinensis..Ho semplicemente risposto al perche' la comunita' montana ha permesso di bruciare solo foglie e ricci ...portatori di spore fungine...e non delle ramaglie dove invece nelle galle secche ci potrebbe essere il T.sinensis antagoniste del Cinipde...questo a prescindere dellla salubrita' del tuo castagneto...Non pensavo che la comunita' montana della tua zona emanasse ordinanze per ogni singolo appezzamento di terreno...ghezzi ha scritto:scusa, non ho capito la storia dell'attacco fungineo, i miei castagni son molto sani, e il torimide serve a combattere un insetto, non un fungo
rapanui- utente registrato
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Data d'iscrizione : 07.10.13
Re: Abbruciamento ramaglie e norme
no , non ci siamo intesi in realta hanno vietato di bruciare solo i ricci e le foglie, ma non i rami...
ghezzi- utente registrato
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Data d'iscrizione : 13.12.11
Età : 28
Località : merate(lc)
Re: Abbruciamento ramaglie e norme
aH okkkkkkkk....
rapanui- utente registrato
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Data d'iscrizione : 07.10.13
bruciare ramaglie
Buone notizie per bruciare scarti vegetali vedi link http://www.informatoreagrario.it/ita/News/scheda.asp?ID=1821
fonte: informatore agrario
fonte: informatore agrario
Ultima modifica di Alessio510 il Gio Nov 21, 2013 6:54 am - modificato 1 volta. (Motivazione : sistemazione link)
silvio 61- utente registrato
- Messaggi : 55
Data d'iscrizione : 25.12.11
Età : 63
Località : Cantù
Re: Abbruciamento ramaglie e norme
Ottima notizia!!!! Speriamo che i Comuni recepiscano in tempi brevi tale direttiva e deliberino al più presto.
nic.la- utente registrato
- Messaggi : 32
Data d'iscrizione : 08.11.11
Località : pedemontana del Grappa
Re: Abbruciamento ramaglie e norme
due settimane fa sono andato a fare il permesso di taglio alla sede del GEV, e assieme al permesso mi hanno lasciato un foglio in cui era indicato che potevo bruciare le ramaglie basta che non si tratti di castagno abbattuto in questa stagione di taglio, e che il fuoco sia spento entro le 14.
a chi interessa i miei terreni sono nella circoscrizione della comunità montana del lario orientale e val san martino.
a chi interessa i miei terreni sono nella circoscrizione della comunità montana del lario orientale e val san martino.
ghezzi- utente registrato
- Messaggi : 340
Data d'iscrizione : 13.12.11
Età : 28
Località : merate(lc)
Re: Abbruciamento ramaglie e norme
le condizioni oggi in piemonte
http://www.regione.piemonte.it/foreste/cms/it/home/574-attuazione-della-legge-quadro-in-materia-di-incendi-boschivi.html
http://www.regione.piemonte.it/foreste/cms/it/home/574-attuazione-della-legge-quadro-in-materia-di-incendi-boschivi.html
Re: Abbruciamento ramaglie e norme
La legge mi sembra "comprensibile" e permette di bruciare a distanze ragionevoli.straker ha scritto:le condizioni oggi in piemonte
http://www.regione.piemonte.it/foreste/cms/it/home/574-attuazione-della-legge-quadro-in-materia-di-incendi-boschivi.html
In pratica però bisogna vedere se ci sono regolamenti comunali/parco/comunità montana che impongano restrizioni maggiori... nel qual caso oltre alla confusione penso diventi molto difficile poter bruciare.
ferrari-tractor- Moderatori
- Messaggi : 13780
Data d'iscrizione : 19.04.10
Età : 43
Località : Prov. Cuneo
Re: Abbruciamento ramaglie e norme
Per chi fosse interessato, riporto il link alla rivista "Foreste" delle Regione Piemonte che mi è arrivata oggi nel quale sono illustrate le disposizioni operative per l'accensione di fuochi per eliminare residui vegetali:
http://www.regione.piemonte.it/foreste/cms/it/home/598-accensione-di-fuochi-per-eliminare-residui-vegetali-disposizioni-operative.html
Dan
http://www.regione.piemonte.it/foreste/cms/it/home/598-accensione-di-fuochi-per-eliminare-residui-vegetali-disposizioni-operative.html
Dan
Dan56k- Moderatori
- Messaggi : 2822
Data d'iscrizione : 15.12.11
Località : Perugia
terra dei fuochi
copio e incollo se puo' servire a qualcuno
BELLUNO. Un emendamento, approvato ieri dal consiglio regionale, consente ai Comuni veneti di “scavalcare” il decreto nazionale “Terra dei fuochi” e ri-autorizzare, seppur con precise restrizioni, la combustione di materiale vegetale.
Niente più multe, insomma, per il privato cittadino o sanzioni di natura penale per l’imprenditore agricolo, che potranno quindi bruciare ramaglie, sterpaglie o residui di potatura nel proprio campo o giardino. O meglio, niente più sanzioni per chi procederà con la combustione sul posto, appunto controllata, dove e quando indicato dal Comune di appartenenza.
L’emendamento, infatti, «consente di creare una base normativa, a livello regionale, che i Comuni potranno sfruttare per dotarsi di un regolamento di polizia rurale atto a disciplinare la combustione di residui vegetali, siano essi vitigni, ramaglie di ulivi o sfalci di campo», spiega Davide Bendinelli (Forza Italia), presidente della Quarta Commissione Agricoltura della Regione. «Le singole amministrazioni comunali, seppur partendo da precise restrizioni, potranno disciplinare i giorni e gli orari, oltre alle zone e alle distanze dai fabbricati, decidendo di fatto dove e come procedere con la combustione degli scarti di origine vegetale. È la risoluzione di un problema annoso, che da un lato sgrava agricoltori e cittadini dell’onere di provvedere allo smaltimento nelle apposite discariche dei residui vegetali e dall’altro permette di usare la cenere prodotta per fertilizzare i terreni».
L’emendamento, che entrerà in vigore al momento dell’approvazione del bilancio regionale, è un passaggio normativo «sensato» secondo Coldiretti Veneto, che ricorda come «con l’emendamento sulla combustione controllata sul posto di ramaglie, tralci e materiale vegetale residuo, il Veneto si allinea ad altre regioni che avevano già legiferato in merito, responsabilizzando i Comuni sulle specificità del loro territorio».
Non solo, visto che nel condividere la scelta di «affidare alle amministrazioni comunali il compito di individuare le aree, il periodo e gli orari in cui sono consentiti i fuochi sul terreno», Coldiretti ricorda come fosse «di tutt’altra impostazione la lettera inviata dagli uffici regionali a tutti i sindaci, con la quale si invitava ad applicare un provvedimento nazionale, elencando addirittura le sanzioni anche penali. È una prassi consolidata e rientra nel codice delle buone pratiche agricole, in passato utile anche per fermare epidemie da parassiti delle piante anche in area urbana. La vigilanza da parte del produttore o del conduttore del fondo è una condizione necessaria per evitare danni».
BELLUNO. Un emendamento, approvato ieri dal consiglio regionale, consente ai Comuni veneti di “scavalcare” il decreto nazionale “Terra dei fuochi” e ri-autorizzare, seppur con precise restrizioni, la combustione di materiale vegetale.
Niente più multe, insomma, per il privato cittadino o sanzioni di natura penale per l’imprenditore agricolo, che potranno quindi bruciare ramaglie, sterpaglie o residui di potatura nel proprio campo o giardino. O meglio, niente più sanzioni per chi procederà con la combustione sul posto, appunto controllata, dove e quando indicato dal Comune di appartenenza.
L’emendamento, infatti, «consente di creare una base normativa, a livello regionale, che i Comuni potranno sfruttare per dotarsi di un regolamento di polizia rurale atto a disciplinare la combustione di residui vegetali, siano essi vitigni, ramaglie di ulivi o sfalci di campo», spiega Davide Bendinelli (Forza Italia), presidente della Quarta Commissione Agricoltura della Regione. «Le singole amministrazioni comunali, seppur partendo da precise restrizioni, potranno disciplinare i giorni e gli orari, oltre alle zone e alle distanze dai fabbricati, decidendo di fatto dove e come procedere con la combustione degli scarti di origine vegetale. È la risoluzione di un problema annoso, che da un lato sgrava agricoltori e cittadini dell’onere di provvedere allo smaltimento nelle apposite discariche dei residui vegetali e dall’altro permette di usare la cenere prodotta per fertilizzare i terreni».
L’emendamento, che entrerà in vigore al momento dell’approvazione del bilancio regionale, è un passaggio normativo «sensato» secondo Coldiretti Veneto, che ricorda come «con l’emendamento sulla combustione controllata sul posto di ramaglie, tralci e materiale vegetale residuo, il Veneto si allinea ad altre regioni che avevano già legiferato in merito, responsabilizzando i Comuni sulle specificità del loro territorio».
Non solo, visto che nel condividere la scelta di «affidare alle amministrazioni comunali il compito di individuare le aree, il periodo e gli orari in cui sono consentiti i fuochi sul terreno», Coldiretti ricorda come fosse «di tutt’altra impostazione la lettera inviata dagli uffici regionali a tutti i sindaci, con la quale si invitava ad applicare un provvedimento nazionale, elencando addirittura le sanzioni anche penali. È una prassi consolidata e rientra nel codice delle buone pratiche agricole, in passato utile anche per fermare epidemie da parassiti delle piante anche in area urbana. La vigilanza da parte del produttore o del conduttore del fondo è una condizione necessaria per evitare danni».
lupo- utente registrato
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Re: Abbruciamento ramaglie e norme
Grazie per l'informazione: vedremo come andrà a finire.
beppe65- ex moderatori
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Re: Abbruciamento ramaglie e norme
http://www.informatoreagrario.it/ita/News/scheda.asp?ID=1821
Aleomac240- utente registrato
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Re: Abbruciamento ramaglie e norme
Ottima segnalazione.
pablito- utente registrato
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Re: Abbruciamento ramaglie e norme
benissimo, con questo in mano possiamo chiedere ai nostri comuni come comportarci....Aleomac240 ha scritto:http://www.informatoreagrario.it/ita/News/scheda.asp?ID=1821
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pretendiamo dalla natura ma prima prendiamocene cura e rispettiamola! solo così saremo realmente in simbiosi
iury1977- Moderatori
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Re: Abbruciamento ramaglie e norme
Ma se i comuni non aderiscono per un motivo di territorio o meno, cosa si fà? tutto rimane come prima, noo? nel mio comune forestali e parco dei colli ti lasciano bruciare, sono i vigili comunali che lo vietano, e se per un motivo particolare è necessario bruciare devi fare domanda, al 99% la risposta è negativa, boh speriamo.
Genchy- utente registrato
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Re: Abbruciamento ramaglie e norme
credo che in seguito a questa del consiglio dei ministri i comuni siano obbligati ad individuare delle aree adeguate....Genchy ha scritto:Ma se i comuni non aderiscono per un motivo di territorio o meno, cosa si fà? tutto rimane come prima, noo? nel mio comune forestali e parco dei colli ti lasciano bruciare, sono i vigili comunali che lo vietano, e se per un motivo particolare è necessario bruciare devi fare domanda, al 99% la risposta è negativa, boh speriamo.
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iury1977- Moderatori
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Re: Abbruciamento ramaglie e norme
In base a quello che c'è scritto non ci sono dubbi....
pablito- utente registrato
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Re: Abbruciamento ramaglie e norme
obbligati? puo' anche essere ma in che tempistiche? se tu cittadino devi qualcosa ad un ente pubblico direi "subito" se e' viceversa o manca l'addetto, o manca la carta dove scrivere...... ovviamente scherzo..... ma sta di fatto che ultimamente per fare quasi qualsiasi cosa ci vuole un "patentino" devi spendere per farlo e rinnovarlo in realta' serve? sara' che inventano in patentino anche per bruciare ramaglie.
lupo- utente registrato
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Località : provincia di belluno
Re: Abbruciamento ramaglie e norme
Un saluto a tutti.
Faccio notare che il link inserito da Aleomac240 rimanda ad una notizia pubblicata sull'Informatore Agrario in data 18/11/2013, riportante tra l'altro il nome del ministro del precedente governo De Girolamo. Era già stato segnalato dall'utente silvio 61 in un suo post del 21 novembre.
Nel decreto legge sulle emergenze ambientali emanato dal governo Letta in dicembre si parla chiaramente del reato di combustione illecita.
L'effetto pratico del decreto, per quanto riguarda la pratica del bruciare ramaglie, è stato sottolineato qui in regione da alcuni interventi della Forestale presso alcuni sindaci della pedemontana, invitati a pubblicare degli avvisi alla popolazione per spiegare la portata del divieto. La notizia è stata quindi ripresa dagli organi d'informazione locali a metà febbraio.
Vi segnalo la mia esperienza personale, in un comune della Comunità Collinare del Friuli Venezia Giulia.
La competente Stazione Forestale mi ha ribadito che il divieto di accendere fuochi è totale.
Il comune mi ha detto che non posso portare in discarica i residui della potatura e sramatura effettuate sui terreni agricoli.
Si sta accumulando molta confusione e disinformazione su queste disposizioni.
Infatti ho sentito chiaramente in un notiziario televisivo locale accennare al fatto che un comandante di polizia municipale confermava che nel suo territorio si poteva continuare a bruciare ramaglie....
Inoltre proprio oggi un rappresentante della Forestale intervistato alla radio regionale affermava che è consentito bruciare le ramaglie purchè le ceneri restino sul campo....
Siamo quasi ai livelli di una farsa.
Che queste due ultime interpretazioni siano piuttosto estemporanee trova conferma nel fatto che l'ANCI (Associazione dei Comuni Italiani) si sia mossa presso i parlamentari regionali, così come la Provincia abbia investito gli organismi della Regione, riguardo la necessità di introdurre un provvedimento di modifica o una normativa ad hoc.
Insomma qualcosa di simile a quanto avvenuto in Veneto, come ci ha fatto sapere l'utente lupo nel suo intervento di ieri.
Posso inoltre confermare che, ad oggi, almeno in assenza di emendamenti regionali come appunto quello veneto, resta valido il divieto totale di accendere fuochi, sottolineato e ribadito da un funzionario nazionale della forestale ad un recente incontro regionale con le polizie municipali locali. Me ne ha parlato proprio un mio conoscente, comandante di polizia.
Ovviamente non è lo stesso a cui accennavo più sopra nel mio intervento ;-)
Ovviamente, come ha fatto notare sempre l'utente lupo, i tempi che occorreranno per avere eventuali emendamenti prima, e regolamenti attuativi dopo, saranno piuttosto dilatati...
Scusate la lunghezza del post. Teniamoci informati sugli sviluppi di questa vicenda!
Ciao
Yanez
Faccio notare che il link inserito da Aleomac240 rimanda ad una notizia pubblicata sull'Informatore Agrario in data 18/11/2013, riportante tra l'altro il nome del ministro del precedente governo De Girolamo. Era già stato segnalato dall'utente silvio 61 in un suo post del 21 novembre.
Nel decreto legge sulle emergenze ambientali emanato dal governo Letta in dicembre si parla chiaramente del reato di combustione illecita.
L'effetto pratico del decreto, per quanto riguarda la pratica del bruciare ramaglie, è stato sottolineato qui in regione da alcuni interventi della Forestale presso alcuni sindaci della pedemontana, invitati a pubblicare degli avvisi alla popolazione per spiegare la portata del divieto. La notizia è stata quindi ripresa dagli organi d'informazione locali a metà febbraio.
Vi segnalo la mia esperienza personale, in un comune della Comunità Collinare del Friuli Venezia Giulia.
La competente Stazione Forestale mi ha ribadito che il divieto di accendere fuochi è totale.
Il comune mi ha detto che non posso portare in discarica i residui della potatura e sramatura effettuate sui terreni agricoli.
Si sta accumulando molta confusione e disinformazione su queste disposizioni.
Infatti ho sentito chiaramente in un notiziario televisivo locale accennare al fatto che un comandante di polizia municipale confermava che nel suo territorio si poteva continuare a bruciare ramaglie....
Inoltre proprio oggi un rappresentante della Forestale intervistato alla radio regionale affermava che è consentito bruciare le ramaglie purchè le ceneri restino sul campo....
Siamo quasi ai livelli di una farsa.
Che queste due ultime interpretazioni siano piuttosto estemporanee trova conferma nel fatto che l'ANCI (Associazione dei Comuni Italiani) si sia mossa presso i parlamentari regionali, così come la Provincia abbia investito gli organismi della Regione, riguardo la necessità di introdurre un provvedimento di modifica o una normativa ad hoc.
Insomma qualcosa di simile a quanto avvenuto in Veneto, come ci ha fatto sapere l'utente lupo nel suo intervento di ieri.
Posso inoltre confermare che, ad oggi, almeno in assenza di emendamenti regionali come appunto quello veneto, resta valido il divieto totale di accendere fuochi, sottolineato e ribadito da un funzionario nazionale della forestale ad un recente incontro regionale con le polizie municipali locali. Me ne ha parlato proprio un mio conoscente, comandante di polizia.
Ovviamente non è lo stesso a cui accennavo più sopra nel mio intervento ;-)
Ovviamente, come ha fatto notare sempre l'utente lupo, i tempi che occorreranno per avere eventuali emendamenti prima, e regolamenti attuativi dopo, saranno piuttosto dilatati...
Scusate la lunghezza del post. Teniamoci informati sugli sviluppi di questa vicenda!
Ciao
Yanez
yanez- utente registrato
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Re: Abbruciamento ramaglie e norme
Ciao Yanez e benvenuto nel Forum. Hai eseguito un'accurata disamina della incasinatissima situazione esistente. C'è solo da augurarsi che chi di dovere si metta d'accordo e ci chiariscano le idee.
Buon proseguimento!
Dan
Buon proseguimento!
Dan
Dan56k- Moderatori
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Località : Perugia
Re: Abbruciamento ramaglie e norme
Grazie Dan!
Vi riporto le scambio di battute che ho avuto col tecnico comunale a cui ero andato a domandare lumi riguardo la possibilità o meno di bruciare le ramaglie, oramai tre settimane fa.
Premetto che qui in zona, a livello agricolo e quindi non come attività domestica, si potano i gelsi dei filari ai bordi dei campi coltivati, e si abbattono robinie (acacie), sambuchi e raramente olmi (chi li pianta). Finora il materiale che non veniva raccolto come legna da ardere, pertanto ramaglie di piccolissimo diamtro, restava sul campo, in genere organizzato in piccoli mucchi, a cui in seguito si dava fuoco. Quindi i campi liberati venivano così arati e successivamente seminati. Complice anche la stagione avanzata, ci siamo ritrovati con i trattori pronti ad entrare nei campi ma ancora i cumuli di ramaglie presenti.
Dunque il tecnico comunale mi conferma il divieto di bruciare:
YANEZ: E io cosa faccio dei residui di potatura? Devono arare i campi a giorni!
TECNICO: Comprati un biotrituratore.
Lo si dice col sorriso sulle labbra, ma l'avrei triturato seduta stante.
Questa è stata, purtroppo, la prima risposta "ufficiale" che il mio comune ha dato al problema. Solamente una settimana dopo hanno cominciato a mobilitarsi a livello di ANCI e Provincia. Non male per un decreto pubblicato nel dicembre 2013!
Buona serata da Yanez
Vi riporto le scambio di battute che ho avuto col tecnico comunale a cui ero andato a domandare lumi riguardo la possibilità o meno di bruciare le ramaglie, oramai tre settimane fa.
Premetto che qui in zona, a livello agricolo e quindi non come attività domestica, si potano i gelsi dei filari ai bordi dei campi coltivati, e si abbattono robinie (acacie), sambuchi e raramente olmi (chi li pianta). Finora il materiale che non veniva raccolto come legna da ardere, pertanto ramaglie di piccolissimo diamtro, restava sul campo, in genere organizzato in piccoli mucchi, a cui in seguito si dava fuoco. Quindi i campi liberati venivano così arati e successivamente seminati. Complice anche la stagione avanzata, ci siamo ritrovati con i trattori pronti ad entrare nei campi ma ancora i cumuli di ramaglie presenti.
Dunque il tecnico comunale mi conferma il divieto di bruciare:
YANEZ: E io cosa faccio dei residui di potatura? Devono arare i campi a giorni!
TECNICO: Comprati un biotrituratore.
Lo si dice col sorriso sulle labbra, ma l'avrei triturato seduta stante.
Questa è stata, purtroppo, la prima risposta "ufficiale" che il mio comune ha dato al problema. Solamente una settimana dopo hanno cominciato a mobilitarsi a livello di ANCI e Provincia. Non male per un decreto pubblicato nel dicembre 2013!
Buona serata da Yanez
yanez- utente registrato
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