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Re: VITE
emilio79 ha scritto:con la calce credo che si "neutralizzi" il ph del terreno.
comunque anche io non faccio le analisi anche perchè ho pochi ceppi e non mi conviene.
Passo il ternario (azoto, potassio, fosforo)+ S, a febbraio.
Ogni ceppo in media io metto 150-200gr. di concime.
La calce usata nei terreni permette di spostare il ph verso valori più alti, contrastando con la sua basicità l'eventuale elevata naturale acidità del terreno. Ovviamente non deve essere usata a sproposito. Altra alternativa può essere l'uso di carbonato di calcio.
Stepmeister- utente registrato
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Re: VITE
Ma 4 per 4 non fa più 14????falcetto ha scritto:10.000/16 = 625 ceppi.dautàrr ha scritto:[... nei vigneti vecchi a 4x4 abbiamo 10000mq/14mq ceppo = 650 ceppi ettaro.
Zao
Ma l'ordine di grandezza è quello. Saluti
Scusate...
dautàrr- utente registrato
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Re: VITE
Ragazzi, è giunto il momento di aggiornarci:
già avevamo i nostri dubbi e adesso ci saltano fuori anche questi!
Ne sapete qualcosa di potatura ramificata?
http://www.fieragricola.it/it/viticoltura_la_potatura_ramificata_fa_scuola
Zao
già avevamo i nostri dubbi e adesso ci saltano fuori anche questi!
Ne sapete qualcosa di potatura ramificata?
http://www.fieragricola.it/it/viticoltura_la_potatura_ramificata_fa_scuola
Zao
dautàrr- utente registrato
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Età : 57
Località : Bologna appennino
Re: VITE
dautàrr ha scritto:Ragazzi, è giunto il momento di aggiornarci:
già avevamo i nostri dubbi e adesso ci saltano fuori anche questi!
Ne sapete qualcosa di potatura ramificata?
http://www.fieragricola.it/it/viticoltura_la_potatura_ramificata_fa_scuola
Zao
qui viene illustrato abbastanza bene:
http://www.vitevinoqualita.it/files/2013/07/potaturaramificata_it.pdf
******************************************************************************************************
"La caccia è una forma secondaria di malattia mentale umana"
(Theodor Heuss, Presidente della Repubblica Federale di Germania dal 1949 al 1959).
Re: VITE
Praticamente il metodo simonit&sirch riguardo la potatura a guyot lo ho applicato senza saperlo che esistesse sia lo scorso anno sia quest'anno. (sotto consiglio di mio padre)
Riguardo al fatto che potare sempre sul legno giovane sia la salute della vite ho qualche dubbio: mio padre ha allevato la vite ad alberello per quasi 30 anni, dallo scorso anno stiamo cambiando ed orientandoci sul guyot proprio perchè c'erano tralci molto vecchi, marci, pieni di formiche, secchi, cavi, e se avessimo continuato ad allevarla così avremmo subito grossissimi danni. Quando un tralcio dell'alberello è andato (e da fuori non lo riconosci) se anche poti sul legno di un anno, quello è capace che nella primavera successiva non germoglia nemmeno. Nel caso della vite il fatto che il legno secchi, marcisca, sia pieno di buchi dopo molti anni, non credo sia attribuibile al solo metodo di potatura, lo ritengo fisiologico.
Comunque molto interessante, ci son consigli ed esperienze utili.
Riguardo a problemi come il mal dell'esca da quello che so io è un virus. Negli anni scorsi ci stava decimando la vigna, perdevamo oltre dieci ceppi all'anno. Quest'anno abbiamo avuto solo due ceppi seccati. Siccome l'unica "cura" per il mal dell'esca è la prevenzione, sia dagli agenti che trasportano il virus, (tipo cicciniglie, uso insetticidi adeguati) sia dal trasporto dello stesso tramite la potatura, ho potato, sia l'anno scorso che quest'anno, disinfettando le forbici ogni pochi ceppi (cosa che ho visto fare in grossi vigneti). (non immaginate nemmeno i discorsi di mio padre.. ) Inoltre i due ceppi seccati gli ho lasciati per ultimi, tagliandoli a fondo e prossimamente li sradicherò.
Altra cosa che è stata fatta lo scorso hanno è la completa pulizia del ceppo, lo abbiamo proprio sbucciato (un lavoraccio).
Riguardo al fatto che potare sempre sul legno giovane sia la salute della vite ho qualche dubbio: mio padre ha allevato la vite ad alberello per quasi 30 anni, dallo scorso anno stiamo cambiando ed orientandoci sul guyot proprio perchè c'erano tralci molto vecchi, marci, pieni di formiche, secchi, cavi, e se avessimo continuato ad allevarla così avremmo subito grossissimi danni. Quando un tralcio dell'alberello è andato (e da fuori non lo riconosci) se anche poti sul legno di un anno, quello è capace che nella primavera successiva non germoglia nemmeno. Nel caso della vite il fatto che il legno secchi, marcisca, sia pieno di buchi dopo molti anni, non credo sia attribuibile al solo metodo di potatura, lo ritengo fisiologico.
Comunque molto interessante, ci son consigli ed esperienze utili.
Riguardo a problemi come il mal dell'esca da quello che so io è un virus. Negli anni scorsi ci stava decimando la vigna, perdevamo oltre dieci ceppi all'anno. Quest'anno abbiamo avuto solo due ceppi seccati. Siccome l'unica "cura" per il mal dell'esca è la prevenzione, sia dagli agenti che trasportano il virus, (tipo cicciniglie, uso insetticidi adeguati) sia dal trasporto dello stesso tramite la potatura, ho potato, sia l'anno scorso che quest'anno, disinfettando le forbici ogni pochi ceppi (cosa che ho visto fare in grossi vigneti). (non immaginate nemmeno i discorsi di mio padre.. ) Inoltre i due ceppi seccati gli ho lasciati per ultimi, tagliandoli a fondo e prossimamente li sradicherò.
Altra cosa che è stata fatta lo scorso hanno è la completa pulizia del ceppo, lo abbiamo proprio sbucciato (un lavoraccio).
Anto86- UTENTE BANNATO
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Età : 38
Re: VITE
Io il corso l'ho fatto nel 2010, e posso dirti che come tutte le cose non si può applicare alla lettera in tutte le regioni d'italia, come dici tuo padre è arrivato da solo, e un istinto di quando si hanno le piante vecchie o malate probabilmente, il metodo di base vuole portare il viticoltore a preservare la pianta giovane da tagli troppo drastici per mantenerla in salute il piu tempo possibile, ma siccome le piante sono come le persone non tutte reagiscono allo stesso modo in base anche a vari fattori, temperatura tipo ecc. ecc. addentrarsi in questo argomento credo non abbia mai fine, troppo vasto e soprattutto ogni località procede con metodi propri tutti giusti ma anche discutibili, quindi quello che hai fatto nel tuo vigneto va benissimo,Anto86 ha scritto:Praticamente il metodo simonit&sirch riguardo la potatura a guyot lo ho applicato senza saperlo che esistesse sia lo scorso anno sia quest'anno.
ciao.
Genchy- utente registrato
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Località : Bruntyhill (BG)
Re: VITE
Su questo son d'accordo.Genchy ha scritto:....il metodo di base vuole portare il viticoltore a preservare la pianta giovane da tagli troppo drastici per mantenerla in salute il piu tempo possibile, ma siccome le piante sono come le persone non tutte reagiscono allo stesso modo in base anche a vari fattori, temperatura tipo ecc. ecc.
Prima quando ho scritto "....che potare sempre sul legno giovane sia la salute della vite ho qualche dubbio" ho sbagliato, anzi son stato impreciso. Perchè ovviamente ci son casi e casi, non lo ho scritto anche se poi ho contestualizzato il discorso secondo la mia esperienza. Scusate..
Si lo credo anche io, ci son tante variabili in gioco a causa del luogo, temperature, disponibilità acqua..ecc..Genchy ha scritto:...addentrarsi in questo argomento credo non abbia mai fine...
Trovo il tutto molto interessante anche sotto altri aspetti e trovo risposte alle mie intuizioni, dovrò farlo leggere a mio padre.
Anto86- UTENTE BANNATO
- Messaggi : 4017
Data d'iscrizione : 02.03.13
Età : 38
Re: VITE
Leggerlo può anche incuriosire e bastare, eventualmente fatti regalare il corso da tuo padre, se lo fanno dalle tue parti diminuisci un pò i costi vito e alloggio per 4 giorni, io l'avevo fatto in zona Franciacorta (Erbusco) quindi avevo solo il pranzo e tornavo a casa, il corso già di suo costicchia, presentazione, slide, teoria, pratica, (che è sempre quella che conta di piu forse) poi come è logico domande ed esempi all'infinito da parte dei partecipanti, ( forse anche troppe) poi il numero, se ti trovi con altri 20 hai uno spazio ristretto, tutto sommato anche se non lo puoi mettere in pratica al 100% facci un pensierino,Anto86 ha scritto:
Trovo il tutto molto interessante anche sotto altri aspetti e trovo risposte alle mie intuizioni, dovrò farlo leggere a mio padre.
ciao.
Genchy- utente registrato
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Data d'iscrizione : 24.11.13
Età : 62
Località : Bruntyhill (BG)
Re: VITE
interessante il pdf.
ho tratto qualche spunto su come recuperare dei ceppi allevati a cordone speronato
ho tratto qualche spunto su come recuperare dei ceppi allevati a cordone speronato
emilio79- utente registrato
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Età : 45
Località : NASO, un piccolo paesino della prov. di messina
Re: VITE
Non l'ho ancora visto e letto, appena avrò un po di tempo libero vedrò di trovarlo e leggermelo anche per vedere se sono state aggiunte migliorie teoriche, dove l'hai letto il pdf?,emilio79 ha scritto:interessante il pdf.
ho tratto qualche spunto su come recuperare dei ceppi allevati a cordone speronato
ciao.
Genchy- utente registrato
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Data d'iscrizione : 24.11.13
Età : 62
Località : Bruntyhill (BG)
Re: VITE
post di pepponepeppone ha scritto:
qui viene illustrato abbastanza bene:
http://www.vitevinoqualita.it/files/2013/07/potaturaramificata_it.pdf
emilio79- utente registrato
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Data d'iscrizione : 19.03.12
Età : 45
Località : NASO, un piccolo paesino della prov. di messina
Re: VITE
Guarderò, grazie.emilio79 ha scritto:post di pepponepeppone ha scritto:
qui viene illustrato abbastanza bene:
http://www.vitevinoqualita.it/files/2013/07/potaturaramificata_it.pdf
Genchy- utente registrato
- Messaggi : 190
Data d'iscrizione : 24.11.13
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Località : Bruntyhill (BG)
Re: VITE
dautàrr ha scritto:Ragazzi, è giunto il momento di aggiornarci:
già avevamo i nostri dubbi e adesso ci saltano fuori anche questi!
Ne sapete qualcosa di potatura ramificata?
http://www.fieragricola.it/it/viticoltura_la_potatura_ramificata_fa_scuola
Zao
peppone ha scritto:
qui viene illustrato abbastanza bene:
http://www.vitevinoqualita.it/files/2013/07/potaturaramificata_it.pdf
MOLTO interessante, grazie
Devo dire che nella mia vigna sto facendo l'esatto contrario: cerco di abbassare le ramificazioni tagliando decisamente. Finora ho risultati incoraggianti (vitigno di dolcetto di circa 60 anni)
ferrari-tractor- Moderatori
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Re: VITE
che tipo di dolcetto hai?
vorrei impiantare una 50ina di ceppi di dolcetto ed una 50ina di nebbiolo, qui da me in sicilia.
per il dolcetto mi hanno detto che mi possono fornire questo UNIMI VITIS DOL VV 910 ( a me sembra un ibrido)
vorrei impiantare una 50ina di ceppi di dolcetto ed una 50ina di nebbiolo, qui da me in sicilia.
per il dolcetto mi hanno detto che mi possono fornire questo UNIMI VITIS DOL VV 910 ( a me sembra un ibrido)
emilio79- utente registrato
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Località : NASO, un piccolo paesino della prov. di messina
Re: VITE
Emilio,
non mi risulta che a Messina vi sia il dolcetto nella lista delle varietà di viti raccomandate ,ne tanto meno nelle varietà di viti autorizzate.
Dico questo,non per voler fare il sapientone o il precisino,ma perché la mia modesta esperienza ,mi suggerisce di andare molto cauti ad introdurre
nuove varieta in una determinata zona perché,anche se esse sono di notevole pregio, date le individuali esigenze di terreno e di clima, può accadere
spesso che non si trovino nel loro "habitat" e quindi diano esiti deludenti.
Il dolcetto è un vitigno che io conosco pochissimo ,ma ho sfogliato le tabelle di tutte le città Siciliane ma di questo vitigno non vi è traccia, io mi sento di consigliarti
di piantare uve di casa tua, sono tantissime e una più bella dell'altra .
PS se ti dovesse interessare quali sono le varietà di viti da vino raccomandate e autorizzate dalla CEE,della tua Messina fammelo sapere.
Giancarlo
non mi risulta che a Messina vi sia il dolcetto nella lista delle varietà di viti raccomandate ,ne tanto meno nelle varietà di viti autorizzate.
Dico questo,non per voler fare il sapientone o il precisino,ma perché la mia modesta esperienza ,mi suggerisce di andare molto cauti ad introdurre
nuove varieta in una determinata zona perché,anche se esse sono di notevole pregio, date le individuali esigenze di terreno e di clima, può accadere
spesso che non si trovino nel loro "habitat" e quindi diano esiti deludenti.
Il dolcetto è un vitigno che io conosco pochissimo ,ma ho sfogliato le tabelle di tutte le città Siciliane ma di questo vitigno non vi è traccia, io mi sento di consigliarti
di piantare uve di casa tua, sono tantissime e una più bella dell'altra .
PS se ti dovesse interessare quali sono le varietà di viti da vino raccomandate e autorizzate dalla CEE,della tua Messina fammelo sapere.
Giancarlo
gianca 59- utente registrato
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Re: VITE
ma le barbatelle si trovano anche nei vivai della zona.
diverso è il discorso per il nebbiolo, per quest'ultimo effettivamente non si trovano manco le barbatelle innestate
diverso è il discorso per il nebbiolo, per quest'ultimo effettivamente non si trovano manco le barbatelle innestate
emilio79- utente registrato
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Località : NASO, un piccolo paesino della prov. di messina
Re: VITE
Emilio : ti è arrivata la lista? Sai non sono pratico di MP fammi sapere.
Giancarlo
Giancarlo
gianca 59- utente registrato
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Re: VITE
okappa
grazie.
tuttavia riguardo al post in cui dici che anche se di pregio possono avere problemi riguardo il terreno o il clima, secondo me basta utilizzare un portainnesto che vada bene per quel terreno ed alla fine il 90% dei problemi li eviti
o sbaglio???
grazie.
tuttavia riguardo al post in cui dici che anche se di pregio possono avere problemi riguardo il terreno o il clima, secondo me basta utilizzare un portainnesto che vada bene per quel terreno ed alla fine il 90% dei problemi li eviti
o sbaglio???
emilio79- utente registrato
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Località : NASO, un piccolo paesino della prov. di messina
Re: VITE
Non ti so aiutare, la vigna è stata piantata dopo la guerra dal nonno che ora spero si diverta nella vigna del Signore.emilio79 ha scritto:che tipo di dolcetto hai?
vorrei impiantare una 50ina di ceppi di dolcetto ed una 50ina di nebbiolo, qui da me in sicilia.
per il dolcetto mi hanno detto che mi possono fornire questo UNIMI VITIS DOL VV 910 ( a me sembra un ibrido)
Non sono un agronomo e non ti so dire se il dolcetto ed il nebbiolo possano acclimatarsi bene in Sicilia.
So che in Gallura in Sardegna ci sono coltivazioni di nebbiolo, ed ho recentemente scoperto che in California (Sonoma valley) ci sono alcuni vigneti di dolcetto, il clima della Sonoma valley è praticamente una primavera tutto l'anno vista da un piemontese, temperature mai troppo fredde (raramente sotto 0°C) mai troppo calde, e precipitazioni rare da aprile ad ottobre (infatti vedi i vitigni con impianti di irrigazione a goccia)
ferrari-tractor- Moderatori
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Re: VITE
adesso sono fuori casa per colloqui di lavoro (stagionale purtroppo ma sempre meglio di niente).
comunque in questo febbraio se ritorno a casa per qualche settimana mi procuro un po di barbatelle di dolcetto, di syrah, di barbera e se trovo di nebbiolo (come neri) e una decina di caricante dell'etna bianco
comunque in questo febbraio se ritorno a casa per qualche settimana mi procuro un po di barbatelle di dolcetto, di syrah, di barbera e se trovo di nebbiolo (come neri) e una decina di caricante dell'etna bianco
emilio79- utente registrato
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Re: VITE
Ciao, come altri vorrei esprimerti la mia idea sull'introduzione di vitigni "stranieri".emilio79 ha scritto:che tipo di dolcetto hai?
vorrei impiantare una 50ina di ceppi di dolcetto ed una 50ina di nebbiolo, qui da me in sicilia.
per il dolcetto mi hanno detto che mi possono fornire questo UNIMI VITIS DOL VV 910 ( a me sembra un ibrido)
Personalmente la vedo proprio male: oramai in tutta italia abbiamo vigne di merlot e cabernet, il famoso uvaggio bordolese. Assieme allo syrah stiamo omologando il patrimonio ampelografico nazionale. Nelle mie colline esisteva il "nigartèn", diciamo neretto; poi l'arrivo del merlot l'ha quasi cancellato. Non voglio dire che i vitigni francesi siano scadenti, anzi. E' proprio per le loro eccezionali qualità agronomiche e enologiche che stanno soppiantando i nostri vitigni autoctoni.
Ma se in un territorio così articolato come il nostro si erano insediate varietà diverse perchè vogliamo perdere questo patrimonio già perfettamente adattato? Per poter dire: "anche io faccio il syrah?"
Tutto ciò ha portato le zone a caratteristiche particolari a competere sullo stesso piano dei vitigni standard; una battaglia commerciale persa in partenza.
Poi sono mie considerazioni personali ma mi fa piacere condividerle.
Zao
Ultima modifica di dautàrr il Dom Feb 02, 2014 2:30 pm - modificato 1 volta. (Motivazione : grammatica italiana)
dautàrr- utente registrato
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Re: VITE
hai perfettamente ragione e sono anche io d'accordo con te.
Tuttavia il syrah in sicilia negli anni è diventato un must (lo vorrei piantare per questo).
finora ho piantato come nero tanto nero d'avola, quindi.
per il resto vorrei proprio provare con il nebbiolo, il barbera ed il dolcetto che sono appunto dei must italiani.
Tuttavia il syrah in sicilia negli anni è diventato un must (lo vorrei piantare per questo).
finora ho piantato come nero tanto nero d'avola, quindi.
per il resto vorrei proprio provare con il nebbiolo, il barbera ed il dolcetto che sono appunto dei must italiani.
emilio79- utente registrato
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Località : NASO, un piccolo paesino della prov. di messina
Re: VITE
ho letto che il syrah ha origini controverse, chi dice iran e chi dice proprio la sicilia, da siracusa. e si abbina bene proprio col nero d'avola.
amelanchier- utente registrato
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Località : Capri
Re: VITE
il syrah credo comunque che non sia 100% siciliano, anche se oramai sono secoli che viene coltivato, e da queste terre credo che tragga il meglio per poi renderlo una volta nel bicchiere.
Secondo me comunque il miglior nero siciliano è il nerello cappuccio.
Secondo me comunque il miglior nero siciliano è il nerello cappuccio.
emilio79- utente registrato
- Messaggi : 848
Data d'iscrizione : 19.03.12
Età : 45
Località : NASO, un piccolo paesino della prov. di messina
Re: VITE
E' bello avere voglia di cambiamento, e perchè non pianti il nerello? le varietà da te scelte sono piu per il nord, avrai risultati soddisfacenti di sicuro oltre la novità, anchio alla tua età avevo voglia di cambiamenti, ed ho piantato sirah, marzemino, san giovese grosso, in pratica tutte cultivar non adatte per la mia zona, ti potrei dire che da quello che pensavo ho ottenuto ancora risultati discreti, ma ti devo anche dire che non li pianterei piu, se per te non è un reddito divertiti con i cambiamenti, diversamente sarebbe come se in lombardia iniziassero a piantare arance credendo di far meglio della sicilia, poi concordo con dautàrr e gianca59 che riuscire a portare avanti vitigni antichi dei nonni otterresti vini di pregio sicuramente,emilio79 ha scritto:il syrah credo comunque che non sia 100% siciliano, anche se oramai sono secoli che viene coltivato, e da queste terre credo che tragga il meglio per poi renderlo una volta nel bicchiere.
Secondo me comunque il miglior nero siciliano è il nerello cappuccio.
spero col mio consiglio di non averti fatto cambiare idea ma ti serva per valutare piu attentamente le tue scelte, buon lavoro.
Genchy- utente registrato
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